TARP….ANDO LE ALI DELL'ECONOMIA!

Scritto il alle 23:45 da icebergfinanza

Se mi permettete oggi vorrei riportare una notizia che in fondo non è altro che la definitiva conferma di come questa crisi avrebbe potuto essere attenuata al di la di una nemesi del sistema che prima o poi avrebbe comunque fatto il suo corso.

Da oltre un anno sostengo che la depressione immobiliare avrebbe potuto essere attenuata e con essa la recessione e l’intera dinamica della crisi attraverso un intervento diretto nel mercato immobiliare con un moratoria che permettesse ai mutuatari di restare nelle loro abitazioni, sostenendo le famiglie nei pagamenti delle rate dei mutui. Nessuna soluzione, solo un semplice effetto placebo che avrebbe attenuato temporaneamente la nemesi di questa crisi.

Ebbene la settimana scorsa è stato pubblicato un rapporto preparato da un gruppo di esperti preseduti da Elisabeth Warren alla quale il Congresso ha affidato la supervisione del TARP Treasury department’s troubled asset relief program, il fondo da 700 miliardi di dollari creato e approvato tra mille scontri in ottobre dal governo americano, una sorta di Arca di Noè destinata a sollevare le sorti del sistema finanziario.

REUTERS ci racconta che secondo il primo rapporto il Tesoro americano non ha fatto nulla per garantire che il fondo concesso potesse riuscire a stabilizzare i mercati finanziari. Come non ricordare il dietro front di Paulson, quando dopo aver sostenuto la necessità di ripulire i mercati dai mutui "tossici", optò per nuove iniezioni di capitale direttamente nel sistema come ad esempio l’imponente salvataggio di Citigroup….. Rubin Docet!

Secondo Elisabeth Warren, Paulson e il Tesoro hanno preferito concentrarsi sull’immissione di liquidità nel sistema finanziario e nella coppia Freddie & Fannie, piuttosoto che intervenire direttamente presso le famiglie, non vi è alcuna prova che il Tesoro abbia utilizzato un solo centesimo per sostenere il mercato immobiliare, evitando una serie di foreclosures prevenibili.

In fondo si tratta solo e sempre di conflitto di interesse, un’immensa demenza ideologica come quella che ha accompagnato e accompagnerà tutta questa crisi.

"There’s just no money that’s gone in that direction. This one’s not even arguable," she said.  "The TARP funds themselves have not been used in this way despite congressional statutes requiring them to do so."

Nessun aiuto alle famiglie, niente di niente, nonostante le richieste del Congresso!

Il Tesoro ha fatto ben poco per monitorare come il denaro è stato utilizzato, nessuna spiegazione per i criteri di selezione, nessuna trasparenza, nessuno è in grado di spiegare le strategie per stabilizzare i mercati, nessuna spiegazione reale.

Non vi era alcun dubbio, non c’era bisogno di nessuna commissione per capire che questi ragazzi erano sostanzialmente in preda al panico o talmente lucidi da utilizzare l’ultima carta vincente per distribuire aiuti al sistema finanziario.

Centinaia di miliardi di dollari sono stati immessi nel sistema senza alcuna prova di un miglioramento del sistema stesso, senza alcuna garanzie, senza alcun obbligo di sostenere a loro volta l’economia reale.

"For Treasury to take no steps to use any of this money to alleviate the foreclosure crisis raises questions about whether Treasury has complied with Congress’s intent that Treasury develop a ‘plan that seeks to maximize assistance for homeowners,’" the panel said in the report.

The panel said the Treasury hasn’t used any of TARP’s first $350 billion tranche to help borrowers refinance or deal with mortgages that have a face value that is more than the current market value of their homes.

In sintesi nulla di nuovo, si sostiene che il piano abbia evitato il collasso al sistema, ma in fondo lo sappiamo la finanza ha sequestrato la democrazia, ha sequestrato l’economia e un gruppo di dementi per mesi ha sostenuto le sorti di un’economia fondamentalmente solida, ha sostenuto la tesi del rischio sistemico per proteggere un sistema ormai giunto al suo tramonto. OCCUPAZIONE GLACIALE!

E’ la finanza, è la politica bellezza e tu non ci puoi fare niente,niente o….forse chissà!

 

Icebergfinanza come un cantastorie che si  esibisce nelle strade e nelle piazze delle città!

 

Non solo e sempre economia e finanza, ma anche alternative reali da scoprire e ricercare insieme cliccando qui sotto in ……….

 

La "filosofia" di  Icebergfinanza resta e resterà sempre gratuitamente a disposizione di tutti nella sua "forma artigianale", un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!

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73 commenti Commenta
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 00:16

Marco 10:25
È più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio».

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 02:22

ECCESSO DI CORRUZIONE

Gentile Signor Andrea leggo sempre con grandissimo interesse i suoi Report. Lei ha subito notato che il sistema stava sbandando paurosamente e che si andava (e si continua ad andare) verso un disastro.
Io sono il primo ad infuriarmi per il marcio che regna in tutta la società.
Se prende fin anche paesi molto sviluppati, come Olanda e Svezia e li si osserva attentamente dall’interno. Nota con grande stupore, che anche loro hanno un tessuto sociale lacerato, corrotto e putrescente destinato prima o poi a crollare. Questi paesi vengono presi a modello! Ci rendiamo conto del ridicolo a cui siamo giunti.

Abbiamo buttato a mare forse 50 anni di conquiste sociali.

Quindi non è difficile arrivare alla conclusione che il probblema di oggi, non è strettamente economico.
Noi abbiamo solo saputo cullarci nelle conquiste dei nostri padri, credendo di vivere un inarrestabile sviluppo economico.
Tutto ci era dovuto, invece siamo stati così stolti, da non renderci conto che stiamo perdendo tutto.

I beni e le fortune economiche si possono ricostruire, ma la tensione morale, il senso del dovere e la voglia di giustizia e uguaglianza sono andati persi.

Ora basta che nella grande diga del nostro bel sistema economico, si apra una piccola falla e tutto il sistema verrà giù, il sistema crollerà, sarà il PANICO.

I vari piani di salvataggio Paulson sono un tentare una sorta di ipnosi collettiva dicendo: va tutto bene…va tutto bene…
Un giorno saranno ricordati come gli indiani che durante una siccità fanno il ballo della pioggia, per invocare un pò di acqua dal cielo.
Il sistema è stato ucciso dalla corruzione e dall’avidità, della sua classe dirigente.
Questo alla fine sarà il motivo del crollo.

-Il compasso-

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 03:40

mah caro compasso..il sistema non è stato ucciso dalla corruzione o dall’avidità..queste sono caratteristiche intrinseche al suo essere..era il sistema stesso ad essere sbagliato fin dalle radici..
il sistema o democrazia o come la vogliamo chiamare è solo una facciata..più ombre che luci..ombre che nascondono cose spaventose.
aspetto una nuova alba per rischiarare queste tenebre..ci spero almeno..

devin

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 06:50

E’ tutto relativo: avidità e paura, generosità e larghe visioni convivono nell’uomo da sempre. Se analizziamo la storia dell’impero romano essa non pare molto diversa (ovviamente nelle grandi linee) rispetto a quanto sta accadendo per gli USA. Cambia il livello tecnologico degli strumenti, non l’animo umano. E’ per questo che sarebbe desiderabile che ai piani alti si insediasse gente che, tenuto conto di queste componenti, introducesse correttivi o strumenti in grado di privilegiare le tendenze migliori e non le peggiori, come invece sembra accadere con regolarità.

A parte queste riflessioni di carattere generalissimo e rifuggendo da ogni generalizzazione (è vero il discorso della cruna dell’ago… ma non è che automaticamente una persona che ha disponibilità sia avida e prepotente. Quanti esempi di imprenditori (soprattutto piccoli e medi) onesti, che portano benessere e sviluppo?) appare in tutta la sua desolante realtà il fatto che questa crisi sia stata affrontata cercando di salvare la parte marcia e non quella saba dell’economia. Aveva perfettamente ragione Andrea quando indicava nel sostegno all’economia reale ed alle famiglie una priorità per il sistema. Però non è accaduto e ora sembra troppo tardi….

A proposito, cosa dire della dinamica dei fondi pensione e degli hedge di mezo mondo? Cosa accadrà quando si tireranno le somme del trimestre chiusosi al 31 dicembre scorso?

Un caro saluto al Capitano e a tutti
Daniele

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 07:15

Tippy, non sara’ per caso che la Iris Ceramica chiude in Italia per aprire in uno di questi paesi emergenti dell’Europa dell’Est? questo in fondo e’ il lato B della globalizzazione.

Purtroppo, i nostri politici pensano solo a proteggersi dai giudici, se fossero piu’ seri, cercherebbero di fare il massimo possibile per evitare la chiusura della fabbrica.
Bisognerebbe riunirsi in una cooperativa ed aprire una nuova fabbrica a 100 m di distanza dalla vecchia, con i contributi della Regione e del Comune ma, la riuscita non e’ garantita. I primi ad opporsi sarebbero proprio quelli che adesso stanno chiudendo la Iris Ceramica.

In bocca al lupo!

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 07:19

ha ragione il compasso, .. dalla ingordigia dell’uomo, che e’ parte intrinseca al suo essere … e, aggiungo io, dall’indifferenza di tutti gli altri. Ma, anche questa e’ una caratteristica intrinseca del sistema, che si basa su di un solido fondamento: io, speriamo che me la cavo.
ciao a tutti
pinio

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 08:12

Compasso,
il sistema siamo noi, inutile nascondersi dietro i politici o le istituzioni.
I politici sono la perchè li abbiamo votati, le istituzioni sono scatole vuote perchè ne abbiamo permesso il saccheggio.
Se la colpa è sempre degli altri non si cambierà mai.
EM

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 08:31

Andrea,
volevo farti una domanda.
Ma tu lo reputi possibile (o meglio probabile) un collasso monetario stile quello descritto dagli economisti austriaci ?
Qual’e’ la differenza tra uno scenario iperinflattivo e il collasso monetario ?
Grazie.
MG

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 08:37

“in riva al fiume”.

ma se c’hai 2 lire , le hai sepellite nella sabbia ???

NO,…credo che tutti (anke quelli ke leggono qui, anke quelli ke contribuiscono) le hanno in banca.

e allora a cosa serve sapere ,se non hai possibilità di scampo.

se la follia fa crollare il castello ma nn hai la possibilità di salvarti serve a poco (anzi è controproducente) sapere ke rimarrai sotto le macerie.

si dice ke piccolo è bello.
e allora le 2 £ le metto nelle obbligazioni del Credito Cooperativo,…ma anke quelle nn danno garanzie (anzi kissà ke nn sia peggio , almeno se sei grosso qualcuno può intervenire , se sei piccolo a nessuno interessa se fallisci).

si sono egoista.
penso alle mie piccole cose quando ci sono tante cose aberranti ke succedono nel mondo.
forse è proprio questo ke assieme all’egoismo degli altri ci ha fatto precipitare.

p. s. agli amici ke si interrogano sul marcio……nn preoccupatevi troppo, ke tanto quello si salva sempre .
magari si trasforma ma si salva.
dagli egizi ai greci ,ai romani , al medio evo.

IL DIRETTO

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 09:59

approvo, pero’ serve pure una conclusione… e la conclusione, al momento, e’ di stare in riva al fiume.

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 10:33

Diretto,
Io alla fine del mese ci arrivo appena, la mia domanda ad Andrea non era finalizzata all’investimento.
Siccome ultimamente ho letto qualcosa sulle teorie degli austriaci e non ho un grosso bagaglio di conoscenze economico volevo avere un parere al riguardo.
Io vivo già sapendo che “..di sicuro nella vita ci sono solo la morte e le tasse”.
MG

PS: per chi sta “in riva al fiume”, ocio all’onda di piena ;))))

Scritto il 12 Gennaio 2009 at 12:56

Ora è l’ora del fare, sono oramai due anni che si parla di una crisi sistemica, ed ora che è arrivata le persone sembrano come paralizzate.
Tutti fanno fatica a crederci, che un intero sistema possa crollare, ed invece ci sono grandi probabilità che possa accadere.
Pensate che i nostri nonni credevano che si sarebbe arrivati alla seconda guerra mondiale.
Vi è anche la reale possibilità che questa crisi sia stata programmata per arrivare da parte di pochi ad impadronirsi delle ricchezze reali dei popoli.

Io propongo una ricetta per sopravvivere ad un crollo sistemico globale, faccio un esempio di protezione di 100.200 Euro.

Investimento di protezione risparmi e salute è un investimento bilanciato con indirizzamento futuro su beni reali:

La liquidità è protetta dall’oro e da un bene immobiliare.
La salute è protetta dal bene immobiliare su cui è possibile investire liquidità/oro (che si bilanciano).

20.000 Euro massimo divisi su 2 conti correnti di banche diverse, se si può uno estero.

10.000 Euro contanti in euro emessi dalla banca tedesca, quelli con la X davanti il numero di serie.

10.000 Euro contanti in franchi svizzeri, si spera che nessuno abbia interesse a far crollare la svizzera.

20.000 Euro in monete d’oro (sono meno di 35 pezzi di Krugerrand del Sud Africa) da acquistare ora che il dollaro sale e l’oro scende, se cala sotto i 17,00 Euro al grammo, si può comprare.

Si possono acquistare anche altre monete, ma non prendete quelle che hanno un sopravalore dovuto alla rarità.
Anche i lingotti di piccolo taglio vanno bene.

I beni mobili non vanno assolutamente detenuti in casa, ma divisi e tenuti in cassette di sicurezza presso istituti di custudia in paesi con economia più stabile del nostro (Germania – Francia).

40.000 Euro investiti, insieme ad altre persone, in un grande terreno agricolo adatto per costruire un villaggio agricolo tecnologico, tipo questa iniziativa.

200 Euro (da aumentare se la crisi peggiora) investiti in scorta di cibo con scadenza superiore ai 5 anni (comprate marche diverse quando sono in offerta, si consumano le scorte e si reintegrano quando ci sono nuove offerte).

Di fronte una crisi sistemica smettiamo di pensare di far soldi con i soldi e rimbocchiamoci le maniche.

Probabilmente l’economia reale Europea inizierà già nel secondo semestre 2009 ha mostrare segni importanti di crisi sistemica.

Coloro che già avranno un grande terreno, saranno i soli che appena percepita la crisi potranno investire in villaggi autosufficienti.

Poi se, come tutti speriamo, le cose saranno meno gravi del previsto, vorrà dire che ci saremmo fatti una bella casetta ecologica in un villaggio autosufficiente; anche questo è comunque un modo per investire che può rendere molto più di altri.

Non è sicuro che i prezzi delle case si abbasseranno perché ci sarà la recessione, questo potrà essere vero solo all’inizio, ma se come dopo la crisi del 1972 ci sarà iper inflazione le case potrebbero anche aumentare di prezzo.

Roberto

http://www.ecolcity.it

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 13:19

caro Roberto,
Hai scordato di comprare le armi per difenderti da chi ti saccheggerà i campi e la casa.
Saluti

Ciao Lui580

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 13:45

Buongiorno a tutti.
Un bellissimo articolo del Capitano Andrea, come sempre realistico.
Ma c’è una soluzione al continuo aumento della disoccupazione in Usa ed anche in Europa, mah…… io ho molti dubbi, che lavoro dovrebbero fare tutte queste persone??.
Voglio riproprorre un mio commento di giorni fà.
Leggo con piacere che nel blog c’è sempre più coscienza delle cose e che non si discute solamente di finanza e finanza etica, per dirla in parole povere “c’è sempre più carne al fuoco”.
Io non sono molto bravo a scrivere ma vorrei farvi vedere due video su Youtube di Silvano Agosti; sono quanto vorrei scrivere……..

http://it.youtube.com/watch?v=TntCbyrcpgw

http://it.youtube.com/watch?v=7pEjwMiswOo

Forse qualcuno di voi li conosce già, non importa forse gli farà piacere riascoltarli.

E forse potete capire perchè qualche volta amo dire; quasi, quasi, me nè torno in Thailandia a raccogliere il riso, con la speranza che il pensiero unico non già arrivato anche là.
Un saluto.

SD

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 18:31

Ragionamento astratto:

L’economia di un sistema chiuso è nel breve termine un “gioco” a somma zero se non ci sono eventi catastrofici e distruttivi (gerre – stravolgimenti climetici – pestilenze millenaristiche – tzunami eruzioni vulcanice etc…).
Nel lungo periodo l’attività umana genera (può generare) una crescita legata allo sviluppo tecnologico all’aumento della produttività al miglior sfruttamento delle risorse.
C’è anche un fattore demografico ma al livello attuale di popolazione purtroppo gioca un ruolo oramai negativo.

Un gioco a somma Zero vuole dire che se uno guadagna uno o alcuni perdono.
Se qualcuno stravince il banco salta e non si gioca più. Il gioco non è più a somma zero perchè si innescano i fenomeni catastrofici di cui sopra.

La crisi del sistema economico nasce da un estremo disequilibrio che si è drammaticamente accentuato negli ultimi 15 anni trasferendo sempre più ricchezza in pochissime mani.

Avevamo un discreto reddito potevamo consumare , risparmiare , crescere.

Hanno ridotto i redditi (bisogna essere competitivi) hanno azzerato i risparmi hanno pompato il debito. Capolinea, crisi nera.

Ora qualsiasi ripeto QUALSIASI rimedio volto ad alleviare le conseguenze della crisi ed a traghettarci verso una normalizzazione (che DEVE passare attraverso una almeno lieve redistribuzione del reddito disponibile, non dico delle risorse perchè sarebbe pura eresia) deve essere benvenuto ed agevolato.

Oggi dobbiamo cercare di atterrare senza lasciarci le penne, non sarà un “soft lending” ma si può ancora evitare il disastro e la catastrofe.

Contratti di solidarietà, sussidii , social card , lavori pubblici, bond 50ennali.

Qualche volta leggendo Andrea ed alcuni commenti mi sembra che ci sia un gusto perverso al tanto peggio tanto meglio, una voglia di disastro una ricerca catartica del fondo.

Se toccheremo il fondo ci faremo tanto male e NON risorgerà un uomo puro che ricostruirà una società più bella e più giusta, risorgerà un uomo bruto in un mondo brutale. Un medioevo in attesa di un rinascimento che ne io ne voi ne i nostri figli forse vedremo.

Non ci sono alternative, che ci piaccia o meno, adesso dobbiamo tenere insieme questo sistema, non ne abbiamo un altro.

saluti
erasmo67@yahoo.it

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 18:41

Ragazzi,
sinceramente sono sbalordito per il tono generale dei vostri commenti.

Sinteticamente (perchè sto lavorando), mi pare che gli inviti di Andrea a “guardarsi dentro”, a trovare in se stessi le radici del disagio e le gemme del rinnovamento vadano ampiamente delusi in queste liti da pollaio.

Sono ateo (e perciò chiedo perdono se con le mie parole offendo qualche sensibilità religiosa), ma ogni tanto le parole bibliche (o evangeliche che siano) hanno un non so che di ampiamente evocativo nel richiamare semplici concetti di convivenza civile.

Scagli la prima pietra chi è senza peccato.

E questo andrebbe applicato sempre, dalle liti condominiali alle “prediche” sull’onestà dell’uomo (e sulla corruzione di uomini politici e di finanza).

Per fare del bene al prossimo non è necessario essere uomini (o donne) pii e assidui frequentatori di ambienti parrocchiali. E neppure una esclusiva del cattolicesimo.

“Fare bene” è nelle possibilità di tutti. E per fare bene ci vuole solo la massima onestà con se stessi e soprattutto con gli altri.

Buona serata

Marco Colacci
🙂

PS:
Andrea sei insuperabile, come sempre.

PPS: Andrea, meglio un piccolo contributo frequente o un contributo maggiore più raramente?
Non vorrei perdermi qualche e-mail ehehehe

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 18:46

http://mercatoliberonews.blogspot.com/

erasmo, se leggi il 3° articolo, quello sul canada, ….si evince che si cerca di salvare solo chi è già ricco

handstone

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 19:15

x marco colacci.

ma quale blog stai guardando?

dove sono le liti?

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 20:27

A: # 18
Da: Marco Colacci

Testo: ho letto i commenti di questo blog ed il tuo è l’esempio lampante di quello che voglio dire, manifestandolo nell’esatto istante in cui hai deciso di chiedere a me, qui, quale blog io legga e dove sono le liti.

Le liti sono ovunque intorno a noi (a cominciare dalle assemblee condominiali con i nostri vicini) e persino il tuo anonimo intervento – con la tua domanda e la inutile polemica che stai cercando di aprire con me – senza neppure aver fatto lo sforzo di comprendere il mio messaggio nè di leggerlo con attenzione.

Fare bene è molto facile, anonimo # 18, avendo rispetto per il prossimo.

Ti ringrazio perchè una dimostrazione più efficace non potevi darmela.

In ogni caso buona serata.
Marco Colacci
😉

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 20:41

Marco Colacci non prendertela………da wikipedia:

Il termine polemica deriva dal greco “πολεμικός” che significa “attinente alla guerra”, e designa quindi una sorta di guerra, per lo più verbale, condotta contro un avversario detto bersaglio della polemica. Può indicare un atteggiamento reciproco oppure unilaterale. Normalmente, la parola ha spesso una connotazione negativa, sicché si sente parlare di polemica diffamante, vergognosa, controproducente. Dato però che si tratta di un atteggiamento eminentemente verbale, non è detto che la polemica sia sempre e necessariamente un modo di fare da considerare in maniera negativa. Perfino la teologia cristiana vanta una tradizione polemica che dispone di un apparato formale preciso, laddove la polemica non è altro che il contrario dell’apologetica. In passato, la polemica era una disciplina praticata in diverse università.

Scritto il 12 Gennaio 2009 at 21:24

Ha ragione Marco non serve essere uomini di fede, per testimoniare e amare la Verità, il Rispetto, per saper Ascoltare, Aiutare, Condividere, Donare senza aspettarsi nulla in cambio, ma spesso la differenza la fa colui che agisce solo se ha la percezione che il proprio interesse ne beneficia rispetto a colui che non chiede nulla in quanto conosce il significato di un sorriso, di un abbraccio, di una stretta di mano, di un sguardo silenzioso, colui che sa che donare è ricevere……

Non è facile ma quando provi anche solo per un istante la magia che proviene dall’uomo non puoi più dimenticarla, mai più, è come un marchio indelebile che si stampa sulla tua Anima!

……..Qualche volta leggendo Andrea ed alcuni commenti mi sembra che ci sia un gusto perverso al tanto peggio tanto meglio, una voglia di disastro una ricerca catartica del fondo.

Se toccheremo il fondo ci faremo tanto male e NON risorgerà un uomo puro che ricostruirà una società più bella e più giusta, risorgerà un uomo bruto in un mondo brutale. Un medioevo in attesa di un rinascimento che ne io ne voi ne i nostri figli forse vedremo.

Non ci sono alternative, che ci piaccia o meno, adesso dobbiamo tenere insieme questo sistema, non ne abbiamo un altro.

………si una voglia infinita di sangue, di miseria, di disperazione, si questo è il mio orizzonte come se questo mondo fosse il migliore dei mondi possibili, assolutamente senza alcuna alternativa, racconto le mie verità e credo all’uomo nell’illusione più ingenua che la mente possa immaginare….caro Erasmo che ci piaccia o no non abbiamo alternative tu dici…..peccato che siamo lontani oceani infiniti nella nostra visione della vita…..siamo anestetizzati dalla mancanza di alternativa.

Chissà forse è perchè amiamo girare lo sguardo, fare finta di niente, che non ci accorgiamo che spesso il Medioevo è già fra noi, nelle miserie della porta accanto, nella disperazione di coloro che sono nati nel Medioevo, crascono e vivono nello stesso Medioevo e spesso ci muoiono mentre tutto intorno sfavilla il Rinascimento……..sia ben chiaro, ci sono uomini e donne che lottano quotidianamente per un Mondo migliore, ma credo che per capire, per essere consapevoli, per non sentire più quella mano che ti spinge a rilassarti, che ti sorride ogni qualvolta che pensi agli altri, che non riesci a dormire, che non vuoi conformarti, che vivi di utopie ed illusioni, forse abbiamo bisogno realmente di qualcosa che ci spinga a fermarci sull’orlo di un abisso per specchiarci nella nostra Essenza….

…..fa paura il vuoto, il vuoto dell’anima, ma in fondo a noi cosa manca rispetto a coloro che combattono quotidianamente la battaglia della vita…..

…. si lo ammetto, sono un sadico, alla ricerca di un cambiamento quello che forse tu come altri non vedete o considerate in fondo come una semplice illusione…..

Buona notte Andrea

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 21:44

Ciao Andrea,
come sempre grazie della tua attenzione e pure della tua dedizione… dote rara di questi tempi!!

La storia di Iris Ceramica è effettivamente una nota stonata nell’immaginario di tutti noi, per quel tipo di italianità che ci è propria e tanto ci caratterizza. Ci piace alzare le “chiappe” anche all’ultimo momento e provare a rimettere tutto in gioco. E quasi sempre ci siamo riusciti, laddove chiunque aveva ipotizzato un fallimento. Perchè dunque chiudere una azienda che è ancora florida? Per poter onorare tutti i conti in sospeso, prima che la situazione potesse degenerare. Così è stato riferito. Per mancanza di spiragli di luce. E’ vero che la Iris aveva subito una forte contrazione nei ricavi, ma questi anni non fanno molto testo. Esistono mercati ancora da esplorare. Pensate al Medio Oriente. Il connubio Piastrelle-settore immobiliare non è esaurito a Dubai. Solo perchè la Cina è in grado di produrre mattonelle più economiche? La qualità del prodotto italiano può rappresentare il segmento di nicchia e continuare ad avere e fare mercato. Provate a cercare sul web il sito della Iris Ceramica, guardate i prodotti e le linee immesse sul mercato. Il design unico e la ricercatezza. Sono parte della nostra cultura, del nostro gusto, della nostra arte. Orgoglio nazionale. E non mi piace pensare alla fine di una tradizione “artistica” solo perchè potrebbe esserci una grossa corrente negativa. Non si può provare a rilevarla? Eccone un’altra… La Rosenthal porcellane ha dichiarato di essere insolvente… non l’azienda tedesca ma lo è quella inglese che ha acquisito le sue quote. Ora la Rosenthal cerca un compratore. …. Perchè ha ancora speranza!!
Magari nella decisione della Iris ci sono storie personali, magari errati investimenti personali, stanchezza, o anche delocalizzazione… chi vedrà. Non spetta a me giudicare. Ma riflettere sì.

Sai Andrea, avevo sentito parlare di questa crisi anni fa. Tornando in treno da Verona, ebbi l’opportunità di chiaccherare con la moglie di un industriale dell’acciaio. Mi disse che suo marito non aveva per la prima volta destinato fondi alla ricerca ed all’innovazione. Ed in quel settore vuol dire tutto. L’Italia aveva difficoltà ad accaparrarsi le commesse più importanti. Aveva perso il suo peso, la sua competitività anche nel settore dell’industria pesante. Rimasi stupita ma poi capii che a quel tempo questo poteva anche voler dire “exit dalla zona euro”. In fondo la crisi di questi giorni ci offre una grossa opportunità. Essere la sola nazione europea in recessione.. sarebbe stato un grave colpo per la nostra cara Italietta. Invece così abbiamo davvero la possibilità di oscurare parzialmente le nostre mancanze e provare a rialzarci. Perchè in fondo un crisi così globale colpisce tutti ed azzera tutte le posizioni di vantaggio, ma non le potenzialità. Un po’ come la safety car nelle corse automobilistiche. Possiamo sforare qualche parametro (non troppi perchè Monti ci parla di rischio di implosione per l’Europa), possiamo fare delle politiche di rilancio comunitarie ( Krugman ha bacchettato pure la Merkel perchè ostruisce il lavoro di cooperazione facendo mancare l’appoggio della Germania ), possiamo ripensare i nostri limiti a livello di produttività come da tempo sottolinea pure Roubini, riqualificare la formazione della nostra forza lavoro. E possiamo ripartire insieme agli altri. Perchè non avere ancora qualche speranza? Le prime sere che lessi su questo blog le tue analisi non nascondo di aver perso l’ottimismo, di essermi preoccupata del mio futuro. Ma adesso mi ritrovo a sperare un po’ di più. Vedo persone che si pongono interrogativi sui valori della vita, c’è chi va in analisi per rimettersi in discussione, c’è chi si dedica al volontariato, c’è chi prova ad ascoltare di più le esperienze di chi ha vissuto vite diverse dalla normalità. C’è chi assiste i malati. E come in Italia, così ovunque. I mass media ci propongono immagni in cui riconoscerci: consumi, lusso, arroganza… ma la realtà ovunque è ben più variegata.
Ci sono uomini capaci di sacrificare le proprie vacanze per costruire centri di accoglienza per bambini disagiati, o più semplicemente uomini capaci ancora di sorprendersi a sorridere per l’espressione buffa di un bimbo mentre affonda il musetto in un cono gelato al cioccolato o che gioca a saltare nelle pozzanghere…. Perchè perdere fiducia nell’umanità’? Perdere l’ottimismo vuol dire spegnere anche la fiamma dell’istinto di sopravvivenza. Anche se un genitore a Gaza mette a nanna i propri figli ciascuno in una stanza diversa per avere la certezza che l’indomani, in caso di bombardamento, almeno uno si potrà salvare.. qualcuno ascolta questa tragedia e soffre per loro. No, l’umanità non si è ancora ecclissata. Io ci credo.
Buona serata a tutti
Tippy

Scritto il 12 Gennaio 2009 at 21:57

Ciao Tippy in fondo si tratta solo e sempre di uomini e donne con i loro sogni, ma se sognare vuol dire vivere la propria vita senza accorgersi di quello che accade intorno allora io preferisco restare sveglio…..da tempo sto portando la prua del mio veliero verso mondi ai più sconosciuti, mondi alternativi, sto innondando questo blog di ottimismo e di speranza che viene da questi mondi e credo solo a questi uomini come agli uomini che lottano dal di dentro del sistema per aprire una nuova rotta…

questo è il mio ottimismo, ma non mi impedisce di far conoscere la realtà e se la realtà è quella che propone questo sistema allora la nebbia si fa fitta……e la speranza volge al tramonto secondo la mia soggettiva visione.

Andrea

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 22:00

Caro Andrea, questa volta sei arrivato in ritardo 😉

Naomi Klein aveva già smascherato i conflitti di interesse dietro il tarp molti mesi fa

http://www.naomiklein.org/articles/2008/10/bailout-profiteers

Complimenti per il blog, sei bravissimo

Scritto il 12 Gennaio 2009 at 22:04

Per quanto riguarda la mia visione fondamentale sul futuro di questa crisi ci sto lavorando, in fondo lavoro di notte e serve ancora un po di pazienza, ho condiviso ogni segreto dei miei pensieri, delle mie sensazioni liberamente ma qualche piccolo regalo lo devo a coloro che hanno contribuito al nostro viaggio…..per il resto è a disposizione di tutti pensieri ed analisi curati in ogni dettaglio non è mia usanza lasciare due righe tanto per scrivere qualcosa, ho troppo rispetto per coloro che condividono questa avventura.

Andrea

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 22:23

Tippy #22, purtroppo competere nei mercati mondiali con la Cina non è possibile, è una partita persa; potranno competere solo le aziende di nicchia (tipo Ferrari per capirci).
Forse……la Iris Ceramica invece di chiudere si dovrebbe ridimensionare, io non conosco la storia della Iris Ceramica ma conosco l’illusione della crescita infinita.
Quante aziende sono cadute in questo tranello!!!!!! (magari ingoiando i contributi statali).
Nella mia zona c’erano aziende tessili che hanno fatto una fine simile………..adesso viene quasi tutto prodotto in Asia, India e Nord-Africa; anche questi popoli vogliono arricchirsi hihihihihi (illusione hihihihi)

Per il futuro dell’economia, meglio leggere gli articoli di Andrea anche se a volte possono sembrare troppo realistici, ma sicuramente il mondo continuerà anche dopo un eventuale crisi.
Un saluto a tutti

SD

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 22:23

prendendo spunto dal DIRETTO,

già lo ha fatto roberto.

si potrebbe fare un sondaggio.

COSA VUOL DIRE IN RIVA AL FIUME?

per me i soldi vanno messi nel materasso

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 22:31

#27, ok partecipo al sondaggio, dopo spengo il computer che domani si lavora.

Per mè investire una parte in “cose” alternative a lungo termine (anche Kiva ad esempio, bastano pochi €).

SD

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 22:41

i soldi, nel senso delle banconote sono un titolo di debito come altri, hanno un valore nominale ma nessuno ti garantisce in futuro un reale potere d’acquisto.

Sottrarre il denaro dal circolo dell’economia è la cusa dell’ictus ischemico che mette a rischio la nostra economia.

Il denaro, il risparmio o lo si spende, o lo si investe.

Sotto il materasso non ha senso

Se non ti fidi di nessuno investi il denaro in cose che hanno un valoe intrinseco inalienabile.

Metti i pannelli fotovoltaici su tetto di casa. 3 KW garntiti (se c’è il sole) anche se la Russia chiude il rubinetto del gas e zero emissioni dirette.

saluti

erasmo67@yahoo.it

Scritto il 12 Gennaio 2009 at 22:51

ma tu che fai?
lo hai speso o lo hai investito in azioni?

utente anonimo
Scritto il 12 Gennaio 2009 at 23:26

cari naviganti,
è da circa sei mesi che leggo Andrea ed i commenti di voi tutti.

Oggi dopo i vostri post e dopo le riflessioni scritte di Andrea ho avuto chiaro ciò che avevo percepito all’inizio…….infatti oggi mi è risultato così lampante e stridente con il messaggio che Andrea sta lanciando a tutti noi,da due anni credo.

Fin dall’inizio nel frequentare questo blog era palese che i lettori di Andrea avevano “roba” da salvare.

Giusto,sacrosanto frequentare un blog finanziario per avere dritte e sapersi ben comportare per non lasciarci le penne,salvare i risparmi per la propria famiglia!

Chissa perchè si percepisce nella maggioranza dei commenti vecchi e nuovi un egoismo che stride con la sensibilità di Andrea?

Oggi , essendo assai stridenti i commenti, paragonati alla generosità di Andrea ed al suo costante pensiero agli altri, alla sofferenza delle moltitudini che hanno perso il lavoro e/o che lo perderanno, mi sono detta che fintanto che ognuno di noi non cambia “dentro” e non calpesta un poco se stesso a favore degli altri…. questo mondo non cambierà.

Abbiamo apprezzato tutti Andrea,la sua bravura nelle analisi precise e puntuali ma, lasciatemelo dire :
il meglio di Andrea è il suo cuore, la sua Anima!!

E dire che ce la mette tutta e lo dice e con gentilezza lo ripete a tutti ma…. siamo tutti duri di cervice!

Per cercare di migliorare sto sporco mondo dobbiamo “trasformarci”

Ragazzi…. trasformarci dentro ed usare la coscienza ed il cuore prima del cervello e del portafoglio e come bene ha detto Andrea non serve essere uomini di Fede!

Aggiungo anche la mia esperienza circa la chiusura delle piccole e medie aziende : i clienti non pagano !!!!!!
lo stato-cliente non paga !!!! i crediti Iva non vengono rimborsati !!! le banche non scontano più le fatture di clienti insolventi!!
E gli imprenditori prima di fallire sono costretti a chiudere!!!
E questo accade in Italia nel florido nord-Italia!!!

Che la Speranza e la Carità accompagnino tutti noi!!!
Buona notte a tutti!.
Grazie Andrea
ccp

utente anonimo
Scritto il 13 Gennaio 2009 at 00:19

Un commento sull’ IRIS e sul potenziale del terzo mondo…che ormai non ce’ !

Provate a pensare ad un classico esempio di un’ azienda del settore piastrelle…in pieno sviluppo negli anni 80 decide di cambiare le linee di produzione, troppo scarto, troppo materiale di seconda classe che non essendo accettabile per il mercato occidentale deve essere spedito in africa, sudamerica ed in giro per il terzo mondo.

Si cambiano le linee, quelle vecchie le si rifilano a quei gonzi dei cinesi…che se le comprano pure !!!

Dopo qualche anno pero’ pian piano le vendite del prodotto si seconda classe si asciugano…Africa & C. non comprano piu’ come prima comincio a chiedere e vedi un po’ sti cinesi che non sapevano fare una mazza si son messi a produrre direttamente materiale di seconda classe…e lo vendono alla meta’…per fortuna pero’ che almeno i margini sul prodotto di prima son buoni !

Le materie prime salgono, i costi crescono la concorrenza aumenta, i margini scendono…uhmm ma si i cinesi costano la meta’ sulla seconda scelta costeranno la meta’ anche sulla prima scelta…se riescono a farla…insomma io gli insegno loro producono per me… e zacchete…li frego tutti !!!

Dopo qualche anno di produzione per conto terzi…supervisionata pian piano le fabbriche locali in cina si moltiplicano (successe anche a noi nei distretti industriali) e pian piano si mettono in proprio.

La tecnologia ormai e’ acquisita, i macchinari anche a questo punto che me lo tengo a fare il partner italiano…lo mollo ed entro direttamente nel mercato occidentale !

A questo punto pure il mercato orientale si apre…ma ormai perche’ dovrei comprarle dall’ italia che le produco sotto casa, sono uguale (forse quasi uguali) e mi costano meno !!!

In questa piccola storiella si racchiude una parabola decrescente di un sistema industriale che pensa solo a delocalizzare senza immaginare che gli effetti sono devastanti !!!

Spero vivamente che quanto apparso non sia vero, mi dispiacerebbe che un altro pezzo del sistema, che significa essenzialmente uomini e donne capaci di produrre qualcosa di bello debba sciogliersi !

Un saluto
Massimo

utente anonimo
Scritto il 13 Gennaio 2009 at 01:06

Caro Andrea,
Non so se riuscirò a recuperare la mia risposta visto che il sistema l’ha divorata senza lasciarne traccia…
A grandi linee…riscrivo.
Il Grano e la zizzania. Non si può estirpare la zizzania da un campo di grano prima del raccolto. Così altrettanto difficilmente si può pensare che una Nuova Economia possa escludere qualsiasi forma di Male. E’ nella natura umana. Ma come esiste il Male ad esso si può contrapporre il Bene. Ed Il Bene manifesta se stesso conservandosi coerente a se stesso. La Speranza e la Fiducia sono figlie del Bene.
Da tempo tu parli di crisi e rischi di collasso. Credo anche io che ci siano tutte le condizioni perchè questo possa avverarsi… Ma davvero pensi che non sia possibile interrompere questa valanga e in qualche modo risanare lentamente il sistema finanziario/economico per garantire un minimo di stabilità? Certo, secondo nuove regole. Conservare in qualche modo, anche in parte il valore di ciò che abbiamo costruito credo invece sia possibile. Non sono illusioni le tue caro Andrea, ma necessità che ciascuno di noi avverte. Rimettere tutto in piedi nel rispetto di una qualche forma di etica, garantirsi il proprio futuro, salvare i propri ricordi, i sacrifici fatti dalle generazioni passate per assicurarci questa vita; combattendo, lavorando, sperando. La libertà, la civiltà, un tetto, qualche piccolo monile, libri, cultura scientifica e letteraria, scoperte, invenzioni. Vogliamo conservare anche questa ricchezza e permettere a tutti di raggiungerla e di goderne attraverso i frutti del proprio lavoro. Ma c’è il Grano e la zizzania. Chi costruisce e chi distrugge. Se tutto il sistema crollasse, perderemmo anche il nostro Pane quotidiano. Anche quello fisico. Senza il pane ci troveremmo nell’instabilità dei nostri ordini sociali. Stati, leggi, diritti. Non si potrebbe governare e garantire la Pace..
Se così fosse probabilmente verrebbe rifondato un Nuovo Ordine Monetario. Se, come potrebbe, fosse consentito mantenere un ordine transitorio, alcune valute manterrebbero un peso maggiore. Ci sarebbero allora rischi di esodi di massa verso queste Nazioni. Dovrebbero persino chiudere le frontiere. Paesi con scarsa democrazia potrebbero occupare e rivalersi sulle nazioni limitrofe… il caos. No, non posso pensare che si arrivi a qualcosa del genere. Baratto. Neppure durante la Grande Depressione venne concesso ed autorizzato, nonostante molti economisti lo richiedessero. Perchè comunque esisteva fiducia nel futuro. E’ questo ciò che da tempo continuo a postare. Un amico russo mi ha confidato che anche il più ricco dei russi conserva in sè un senso di vuoto, di mancanza di speranza, un senso di grande frustrazione. Le sue esperienze dolorose ( comunismo, crisi.. ) lo hanno portato a sperimentare a livello emotivo e di vita reale nel quotidiano la disperazione della perdita di ogni sicurezza, di ogni ricchezza, la perdita persino di poter sopravvivere. Quindi oggi vive nel e per il presente perchè sa che da un momento all’altro potrebbe perdere ogni cosa. Ma noi abbiamo un’altra cultura. Dopo le guerre ci sono state tregue e periodi di pace, dopo il terrore le gioia. La ricostruzione e la speranza.
Pensi che si tornerebbe allo stile di vita del MedioEvo? Rinunceremmo alla possibilità di curarci dalle malattie dopo tutta la ricerca e le scoperte condotte sino ai nostri giorni ( perchè se si azzerasse il valore di ogni cosa, allora come poter continuare a produrre farmaci?) O sarebbero solo destinati ai ricchi? Ma quali ricchi? I popoli Africani avrebbero qualche possibilità in più per via dei giacimenti o pensi che anche lì l’uomo ricomparirebbe con le solite pretese di far risorgere dalle ceneri le proprie ricchezze? Conosco un Padre che è pure medico: vive in Mozambico. Spesso opera in condizioni estreme. Gli manca persino il filo da sutura. Soffre per non poter salvare vite umane.
Non farebbero altrettanto i nostri medici? E non fanno tutti i volontari nei campi attrezzati in Terre lontane dove infiamma la guerra e la devastazione?
Credo e spero nel futuro. Nonostante tutto. Nonostante la Nuova Zizzania che crescerà nel Nuovo campo di Grano. La sfida tra Bene e Male continua. Nella Bibbia si dice che alla fine il Bene trionferà sul Male. Perchè dunque perdere la Speranza? Il microcredito ha fatto miracoli. Ha ridato la Speranza ed il Pane. Cercare di conservare questa ricchezza è un dovere. Dove c’è Pane c’è Fiducia nel domani. E c’è più speranza che l’Amore ed il Bene trionfino.
Buonanotte
Tippy

utente anonimo
Scritto il 13 Gennaio 2009 at 10:38

Aggiungo… ma chiedo scusa delle mie tante parole… e di quelle saltate o scorrette. La fretta…

Credo che nelle vene di tutti scorra solo PAURA all’idea di poter perdere tutto. Sì, abbiamo un grandissimo timore. Tutti. Anche se tra le righe di questi post parliamo di questa e quella strategia, se ci becchiamo… ce la “facciamo sotto” dal terrore che svegliandosi una mattina il nostro mondo sia irriconoscibile.
Personalmente, aspetto ancora un po’ a gettarmi nella mischia e comprare oro, franchi svizzeri, euro e bond krukki, terreni, etc etc..
Ricorrere a questi estremi non mi garantirebbe un futuro nel lungo termine. E per realizzare i miei sogni occorre invece tanta dedizione, costanza, studio. Ccp parlava di un popolo di lettori interessati alla pecunia… io parlerei di un popolo di angosciati. Proviamo a fare battute, a fare gli spiritosi ma abbiamo tutti una fifa mostruosa. Scrivere COLLASSO, Signori miei, vuol dire scrivere disperazione. Non mi stupisco che poi ciascuno si faccia prendere dal panico e cerchi di salvare il salvabile. Nulla contro il lavoro svolto dal Celestiale Andrea… la realtà va descritta, i rischi pure. Ma va ricordato che se si prova a tradurre queste teorie, emerge solo un quadro di assoluto smarrimento. Andrea è il nostro Noè, più che un veliero parlerei di Arca… Ma anche lì il Diluvio è cessato presto. Qui si parla di anni ed anni di disperazione, fame, caos. In Africa si vive così. E lì gran parte del “lavoro” è stato fatto sotto nostra tacita responsabilità.
Come ho postato stanotte, e mi scuso ancora per le blatere infinite, non siamo ancora alla fine dell’ultimo raccolto. Ci sarà sempre un mondo governato dai due opposti. Dunque perchè combattere? Perchè dai Tempi dei Tempi è sempre stato così. Chi siamo noi per distruggere la Speranza? E senza di quella chi mai sarebbe riuscito a sopravvivere fino ad oggi? I dinosauri si sono estinti, ma gli uomini no, buoni o cattivi che siano.
Proviamo a non perdere la fiducia nel domani e saremmo allora capaci di carpire un raggio di sole e conservarlo. E con quella luce rischiarare le nubi minacciose all’orizzonte. Sapremo essere costruttivi e trasformare in segnali di ripresa i tenui singulti vitali che ancora esistono. Se rinunciamo alla speranza, allora costringiamo chi ancora lotta e prova ad affrontare e superare la bufera alla rassegnazione, a chiudere bottega in anticipo. Non intendo “darsi al consumismo”, ma non creare intorno a noi il senso di inutilità di ogni iniziativa. Tradotto aggiungere panico al panico. Avete mai letto “Io e Dewey”? E’ la storia di un micio che ha riportato la Speranza a uomini e donne in una parte di America colpita da una Crisi importante. Un bel gattone rosso ha ridato l’ottimismo, il sorriso e la voglia di ricominciare. Chissà cosa potrebbe fare l’uomo sapiens!
Signori miei, vi auguro una radiosa giornata di sole.
Ancora scuse…
Tippy

utente anonimo
Scritto il 13 Gennaio 2009 at 11:35

non se ne esce da questa crisi , se non cambiando il sistema.
ma cambiare il sistema non significa distruggerlo.

non si può andare avanti piggiando il pedale dell’acceleratore della crescita infinita
per questa strada diverremmo tutti robotconsumatori .

nei momenti di affanno , dopo questa lunga corsa ai consumi, bisogna che ci
fermiamo un attimo ed interrogarci su CHI SIAMO, dove stiamo andando.

….e se la realtà è quella che propone questo sistema allora la nebbia si fa fitta…….
…..e la speranza volge al tramonto secondo la mia soggettiva visione.

il modello sociale in cui fino adesso abbiamo vissuto ci ha anteposto l’edonismo
all’essere; il consumo al lavoro; il debito al risparmio; il profitto ai valori;

questo sistema globalizzato nei capitali e nelle merci(GOVERNO DELLE OLIGARCHIE FINANZIARIE) tende ad omogeneizzare
anche tutte le nostre menti, ed antepone la ricchezza finanziaria come potere assoluto, divorando
la democrazia , come metodo e confronto di idee.

per quello che ho capito io, il Capitano non è un nichilista ,un catastrofista, anzi, è il contrario,non è un predicatore di un ritorno al passato , non ha visioni bucoliche
vive con i piedi per terra.non ci indica il ritorno
al medio evo, al baratto , ma attraverso le sue conoscenze , la sua sapienza e soprattutto attraverso la sua coscienza ci sta invitando a prendere atto che su questa via si corre verso il baratro. ci sta indicando un percorso diverso.

ci meravigliamo oggi del suo modo di fare e di essere , perchè non conosciamo il suo vissuto e questo ci rende qualche volta diffidenti;
il suo vissuto che se lo conoscessimo , ci testimonia della sua coerenza come educatore,
oggi che è cosi raro incontrare qualcuno che educhi e sia coerente tra dire e fare;
ci indica a riappropiarci del piacere come genitori ad essere educatori,
poichè abbiamo derogato ad altri il compito di educare (televione , internet, polisportive , centri scout, parrocchie, oratorio ecc. ecc.)

presi come siamo da mille problemi e spesso non ci accorgiamo che i figli ci chiedono compagnia, interesse
e noi non sempre ci siamo e nel frattempo crescono e noi non ci accorgiamo che sono cresciuti , perdendo come genitori la gioia dei loro progressi, delle loro piccolole o grandi conquiste,perchè presi dal lavoro ,dalla carriera , dal sindacato dal partito e anche dalla partita, siamo distratti , non sentiamo, non vediamo.

ci invita a ridare dignità al al lavoro inteso nelle sue applicazioni e più alte conoscenze raggiunte.
ci invita prendere coscienza del mondo che stiamo vivendo , e predere coscienza è già una rivoluzione in noi.
ci invita ad essere testimoni di verità, di continuare a trasmettere i valori che sempre ci indica.
ci invita a perseguire il bene comune nel nostro operare quotidiano
ci invita a non rifuggiarci nel nostro particulare.
ci invita ad essere maestri di vita , soprattutto quando ci si confronta con i ragazzi, con i giovani , con gli studenti.
ci invita a sforzarci di essere coerenti sempre , soprattutto con l’esempio.
ci invita a capire soprattutto che donare , non è regalare .

ci invita a gioire delle piccole cose che la quotidianità ci offre: l’incontro con un vecchio-caro amico o conoscente;
ci invita a gioire del piacere di leggere, del piacere di ascoltare musica , del piacere di fare sport, se non ci sono altre priorità;
ci invita a gioire anche del lavorare , se siamo convinti che
con il nostro lavoro o ricerca o studio possiamo essere utile oltre che a noi , anche agli altri;

ci invita non solo a fare , ma a fare bene le cose ;
ci invita a gioire della professionalità nostra e altrui.

ci invita a provare il piacere di andare a trovare un parente, un conoscente, una vecchia cara maestra,
cose cadute in disuso, chiusi come siamo in noi stessi e nelle nostre case.

ci invita a provare il piacere di fare volontariato;
ci invita a provare il piacere di non essere indifferenti;
ci invita a provare piacere a il superare il far finta di………;

ci invita a ritrovare la senenità e la gioia per le piccole cose quotidiane;
ci invita a ritrovare la disponibilità con le persone a noi più vicine, perchè spesso andiamo di fretta e non abbiamo tempo di ….

ci invita a diventare messaggeri del cambiamento;
ci invita soprattutto a ritrovare noi stessi;

se molti ne prenderemo coscienza , penso sarà meno difficile sostituire questo sistema,
non illudendoci che non si incontri resistenza, anzi considerato i gravi disastri che sta
provocando(delocalizzazioni, chiusura fabbriche, licenziamenti, rientri dai crediti già erogati….ecc ….ecc..)

solo ritrovando i nostri ritmi di umani possiamo diventare divulgatori e testimoni di verità , di onestà, di condivisione;

questo ho trovato , e trovo nelle visioni del nostro capitano;

vorrei fare una considerazione, se frequentiamo questo veliero, dove si discute di economia e finanza , ma non solo,
molto probabilmente a mio parere non abbiamo i problemi
di chi fatica a mettere insieme il pane col companatico, perchè
avremmo altro da pensare, per cui consideriamoci già dei privilegiati,
sempre se godiamo di buona salute.

e se continuiamo a pensare ai guadagni o alle perdite in borsa
difficilmente potremo e potremmo apprezzare le visioni del nostro Capitano,
che ci indica un NUOVO MODO e MONDO di fare economia e finanza…..

se ci interessano soltanto le indicazioni finanziarie che pur con molta chiarezza
ci ha offerto e ci offre senza nulla demandare, dovremmo sentirci un tantino meschini.
altre e più importanti indicazioni , opportunità , visioni ci offre il nostro CAPITANO.

so lche a partita è difficile , ma sono fiducioso che ce la possiamo fare.

e che la SPERANZA sia sempre con noi e fra noi.

carpe diem49

utente anonimo
Scritto il 13 Gennaio 2009 at 14:19

Buongiorno,
riporto:
” Lockhart, membro votante Fed, ha dichiarato che la Fed potrebbe spingersi ad acquistare titoli a lungo termine se necessario, arrivando a stimare un calo del Pil annualizzato nell’ordine del 4-6% nel trimestre in corso, alla stregua di quello precedente. ”

Dall’articolo : http://www.wallstreetitalia.com/articolo.aspx?art_id=657681

Chiedevo agli esperti che frequentano il blog, potrebbe essere un’indicazione sull’inizio da parte della FED di monetizzare il debito e quindi di inflazione dei prezzi ?

utente anonimo
Scritto il 13 Gennaio 2009 at 16:22

leggere Tippy e’ come leggere l’oriana fallaci di prima maniera: al mondo o si e’ eroi o si e’ il nulla, uno scarto dell’umanita’…
Tutta questa disperazione, io non la vedo. Vedo altri difetti, tantissimi… in questa sorta di armata brancaleone, ma nessuna disperazione.
evito ogni ulteriore commento (che sarebbe poi solo filosofico) perche’ comunque apprezzo il contributo che ci dai.

utente anonimo
Scritto il 13 Gennaio 2009 at 16:23

a proposito, da oggi esco dall’anonimato con un nuovo nick name: spugna

Scritto il 13 Gennaio 2009 at 17:26

io credo ke dopo aver lavorato una vita e risparmiato x me e i miei figli.
senza fare tanti sghiribizzi,
sia + ke corretto ke mi preoccupi x i miei risparmi.

questa nn è avidità.
è concretezza …..credo ke anke ccp mangi o no.

utente anonimo
Scritto il 13 Gennaio 2009 at 17:53

per il #36

ti invito a leggere la risposta data dal nostro Capitano in data
10 Gennaio 2009 – 13:25

…………………………
…………………………

carpe diem49

utente anonimo
Scritto il 13 Gennaio 2009 at 18:38

Grazie Carpe diem, mi era sfuggita.

In effetti sono caduto nell’errore degli economisti “accademici” ovvero quello di costruirsi dei modelli astratti del mondo reale e poi perdersi nel ragionare alzo o abbasso questa variabile macroeconomica, e così facendo si perde completamente il senso della realtà.
Inevitabilmente poi i modelli che si costruiscono sono talmente teorici che non riescono a prevedere le crisi neanche quando sono in corso da un anno.
E’ forse questo il messaggio di Andrea che più apprezzo “un’economia con al centro l’uomo, non il consumatore o la forza lavoro”.
marco

utente anonimo
Scritto il 13 Gennaio 2009 at 19:57

di niente Marco. mio dovere.

………………..

carpe diem49

utente anonimo
Scritto il 13 Gennaio 2009 at 20:02

” Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.”
M. Gandhi

UFPN

utente anonimo
Scritto il 13 Gennaio 2009 at 22:59

Cari tutti,
vi scrivo da Londra dove la crisi è pesante assai più che in Italia e dove il commercio langue e i servizi non tirano più (l’Inghilterra ormai di manufatturiero ha assai poco).

Passeggiando stamane per Oxford Street ho notato i negozi pieni dove si vendono i saldi da poco prezzo, e il vuoto assoluto nei reparti di Selfridges dedicati alle giacche di Boss e di Kenzo da 700 € (covenienti in saldo a 550 €) o le mutande D & G da 50 € al paio (regalate in saldo a 30&) nonché gli impianti HiFi Bose da 3500 sterline (in saldo a 3400 ma stanni lì) e tra me e me mi sono detto: ma non è che eravamo tutti impazziti e ora forse ritroviamo la ragione?
Io ho comprato 7 paia di calzini da M & S per 10 & (tutti e 7), torno a casa contento e cercherò come faccio da anni di dedicarmi ad aiutare chi non ce la fa a ritrovare la speranza.

Ringrazio Andrea e voi tutti che siete su questa lunghezza d’onda.

Guido

utente anonimo
Scritto il 13 Gennaio 2009 at 23:07

Hai detto bene Guido #44, impazziti per il consumismo, per l’avere cose.
Ma non è una cosa di oggi, fà parte di noi, dipende dalla società, dalla cultura dominante e da come veniamo educati.

utente anonimo
Scritto il 13 Gennaio 2009 at 23:17

x #36

se la tendenza deflattiva si accentua l’ultima arma delle banche centrale è quela di cominciare a ricomprare titoli di debiyo a lungo termine.

E’ un’arma pericolosa perchè nonappena la crisi si avvia al termine ed i corsi riprendono quindi anche materie prime etc. si rischia una fimmata inflazionistica ma se a quel punto si prova a rialzare i tassi si ammazza la ripresa…

un gran pasticcio

aluti

erasmo67@yahoo.it

utente anonimo
Scritto il 13 Gennaio 2009 at 23:30

Deflazione…per me e’ solo percepita !
Scusate ma faccio un piccolo commento, deflazione significa costante e continuo abbassamento dei prezzi, bene ora vuol dire che a parita’ di merci consumate, a fine mese ci dovremmo trovare piu’ denaro in tasca (i prezzi scendono)…il che non mi sembra !
Non vorrei che adesso come in passato il modello per la raccolta dei dati di crescita o decrescita dei prezzi non sia rispondente alla realta’ e caso strano, qualche esperto mi corregga, con una crescita di +0% deflazionata di un -1% ci ritroviamo di nuovo con un PIL positivo…ed opla la cris non c’e’ piu’.
Saluti a tutti
Massimo

utente anonimo
Scritto il 13 Gennaio 2009 at 23:45

caro Massimo

deflazione vuole dire che quello che oggi compri a 100 domani vale ? 90?

ovvero gelata totale degli investimenti ….

economia farma….

debiti che, in termini reali esplodoo.

saluti
erasmo67

utente anonimo
Scritto il 14 Gennaio 2009 at 01:58

dici bene Massimo..la deflazione al momento si registra nel petrolio..quindi benzina riscaldamento ecc..(anche se in italia è un discorso a parte).
la spesa alimentare alla fine costa uguale se non più cara..lo scarso traffico di merci farà aumentare i prezzi dei generi di prima necessità nel corso dell’anno..il petrolio a 35$ non è quasi più conveniente estrarlo..quando per decreto o truffaldinamente lo stato impone i prezzi e si sostituisce al libero mercato..beh..cosa succede..come giustamente scriveva Galazzi ne è un esempio storico l’assalto ai forni
del 1600 a milano..
torno a guardarmi il grande fratello.
ciao

de

utente anonimo
Scritto il 14 Gennaio 2009 at 05:24

Deflazione è non soltanto petrolio: rame, alluminio, acciaio. Pensate all’imprenditore che ha acquistato la scorsa estate scorte di materia prima per poter continuare la produzione e si trova con il piazzale pieno. In pratica più produce e più… perde. Perdita secca enorme e deflazione. Certo che il fenomeno non è ancora percepibile nei nostri acquisti di tutti i giorni, tranne che alla pompa della benzina.

Un caro saluto a tutti
Daniele

Scritto il 14 Gennaio 2009 at 06:49

Deflazione o inflazione sono situazioni macroeconomiche che producono i loro effetti con il tempo, manca l’effetto contagio…..se in America è Deflazione non significa che sia un fenomeno globalizzato all’unisono, l’onda di trasmissione arriva lentamente….e l’America è da sempre il virus e l’anticorpo del sistema finanziario ed economico mondiale!

Da noi l’inflazione è un effetto collaterale del passaggio all’euro ma guai se non fossimo parte integrante dell’ Euro, un effetto collaterale di un processo di rastrellamento di ricchezza ai danni della classe media e operaia, un processo che ognuno di noi ha contribuito ad alimentare comprando sempre di tutto e di più a qualunque prezzo, fragole d’inverno……finocchi d’estate, acqua in bottiglia magari con la sorgente sotto casa e via all’infinito…..

Questo è un processo deflativo chiamiamo le cose per nome….non dimentichiamoci il Giappone……poi quando sarà ora allora penseremo a cosa potrà accadere con la ripresa dell’inflazione!

Grazie a Voi tutti della Vostra presenza e grazie in particolare delle Vostre parole………..dei Vostri pensieri, con l’augurio che questa intensa navigazione ci aiuti a crescere innanzitutto come uomini e donne consapevoli dell’importanza dell’essenza dell’uomo, della nostra vita, della vita delle persone che ci stanno accanto, si l’economia è importante, non si può avviare alcun progetto di nessun tipo, ne tantomeno sociale senza essere consapevoli e avere una minima cultura finanziaria ed economica, ma l’importante è……..

l’ UOMO, le sue emozioni, i suoi sentimenti, la sua Essenza!

Buona Giornata Andrea

Scritto il 14 Gennaio 2009 at 08:27

Colui il quale pensa più profondamente, più ama la vita, scriveva Holderlin.

utente anonimo
Scritto il 14 Gennaio 2009 at 08:39

Sempre a proposito di economisti che la vedono lunga……ma non si parlava di decoupling ????

http://www.effedieffe.com/content/view/5932/183/

Buona giornata.
Marco

utente anonimo
Scritto il 14 Gennaio 2009 at 13:46

La prossima bolla sarà quella debito USA?

http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/fundsNews/idITLD45606120090113

SR

utente anonimo
Scritto il 14 Gennaio 2009 at 14:48

dati usa da panico.
MM

utente anonimo
Scritto il 14 Gennaio 2009 at 16:38

A quanto pare, nonostante sconti folli e ribassi generalizzati dei prezzi, gli americani non hanno comunque i soldi nè il credito necessario per acquistare.

Un calo del 3.6% , che sarà regolarmente rivisto al ribasso fra qualche mese, nel mese del Black Friday suona come una campana a morto per l’intera economia a stelle e strisce, che come di ricorda il nostro capitano dipende per il suo PIL al 70% dal consumer spending.

Cosa abbiamo ora: una nazione che ha perso la sua infrastuttura produttiva, che sta vedendo collassare i servizi e che ora perde anche la fiducia dei consumatori.

Sembra la storia di una una stella: terminato l’idrogeno, si passa all’elio, finito l’elio si passa via via all’ossigeno e poi al ferro, in un crescendo di attività che finisce col bruciare via i pianeti del sistema, poi col ferro sopravviene il ritorno negativo di energia, ed un subitaneo collasso, seguito da una supernova.

Nana bianca, nana bruna, stella di neutroni o buco nero? Che resterà degli USA? E che fine faranno i suoi pianeti?

Scritto il 14 Gennaio 2009 at 18:03

Ueeeee….brutti pendagli da forca ma dove lo trovate un capitano che vi indica la rotta in maniera cosi magistrale……..

…….ricordate le indicazioni di lunedi……..”E’ solo una senzazione ma all’orizzonte si sta alzando il vento, l’acqua ribolle, le onde si gonfiano lentamente, la settimana entrante ci propone le correnti delle trimestrali, in questo mondo superficiale l’analisi fondamentale è implacabile, vedremo gli utili ma in maniera particolare ci concentreremo sulle prospettive di utile, gli outlook, sentiremo grandinare i profitwarning e magari chissà gioiremo per una perdita del 49 % anzichè del 50 %.

Sarà tempesta!

…….ogni tanto ci vuole anche un pò di passione in risposta agli illuminati che intravedono luci in ogni tunnel, rally e riprese spettacolari……..

…..sempre a disposizione per coloro che sanno apprezzare….

Andrea

utente anonimo
Scritto il 14 Gennaio 2009 at 18:04

per #56..
io prevedo un gamma ray burst..
de

utente anonimo
Scritto il 14 Gennaio 2009 at 18:27

PORTATE I SOLDI IN AUSTRIA PRIMA CHE L’ITALIA ESCA DALL’EURO.
CLAUDIO

utente anonimo
Scritto il 14 Gennaio 2009 at 19:32

#59, c’è già qualcuno che lo fà, ma bisogna avere un conto intestato ad una persona di un altro stato UE, altrimenti è uguale.

utente anonimo
Scritto il 14 Gennaio 2009 at 19:33

Calma gente ,prima di partire per l’Austria, pensateci.
Riflettete e non perdete la calma.
Deutsche Bank non voleva il governo nel suo azionariato…..non era più libera di decidere i bonus per il management…invece!!!!
Vuoi vedere che stavolta cambia qualcosa.
Quando cambierà il management di tutte le banche il lavoro sarà finito.
Non mollare Andrea.
Saluti
Lui580

utente anonimo
Scritto il 14 Gennaio 2009 at 19:49

ciao a tutti,

sono d’accordo con Lui580 al post 61
…………….ANDREA CI DICEVA IL 26.10.08………..

TEMPESTA VALUTARIA ALL’ORIZZONTE

…….E se tanto mi da tanto, se la Austria’s bank è esposta per l’ 85 % con Ungheria, Ucraina e Serbia …… la notizia di alcuni giorni fa che il gruppo UniCredit secondo un comunicato diffuso da Bank Austria, controllata da Piazza Cordusio, avrebbe un’esposizione di 100 milioni di euro verso il sistema bancario islandese…..sarebbe solo l’inizio di un nuovo possibile contagio sistemico.

penso che tutto sommato l’Italia sia meglio……….o sbaglio?
buona serata
ccp

utente anonimo
Scritto il 14 Gennaio 2009 at 22:21

se come dice andrea non smettono di fare all,rovesio con gli aiuti siamo veramente messi male ,non si può continuare in questo modo,debbono smettere di dare soldi ,sempre agli stessi . non capisco danno i soldi alle banche perche la gente non riese a pagare il mutuo MA DATELI ALLA GENTE !. ALLE FAMIGLIE ! A CHI NE à VERAMENTE BISOGNO nò non lo fanno!!!!!!NON LO FANNO !!io credo di sapere il perchè ,anno paura che gli rubiamo!!!!(minghin)

utente anonimo
Scritto il 14 Gennaio 2009 at 22:45

Minghin #63, hai ragione e sarebbe anche logico; se dai i soldi al popolo sicuramente una parte verranno spesi e l’economia riparte.
Ma non possono (hihihihihi) altrimenti li devono dare a tutti (Un Reddito a Tutti, hihihihi), oppure ci sarebbe una “rivolta”.
Puoi stare sicuro che se lo fanno, io domani mattina mi incateno sul portone del mio Comune, anche se piove o nevica (hihihihihi)

Un saluto a tutti

SD

Scritto il 14 Gennaio 2009 at 23:17

Io credo che questa crisi sia salutare, purtroppo come sempre è maldistribuita, chi troppo, chi troppo poco.

Non trovo nemmeno giusto che chi ha voluto fare il passo piu grande della gamba con il mutuo , gli venga pagata la casa (coi soldi miei e degli altri).

Deve pagare il suo errore, come deve pagare il suo errore chi gli ha prestato i soldi. (la banca).

In fondo stanno gia aiutando i mutuari, tramite l’abbassamento dei tassi e banche centrali che prestano direttamente per calmare l’euribor, piu di così…

Guardiamo anche i nostri peccati prima di lanciare le pietre.
Si legge di tutto su internet, signoraggio, banche ladre ecc ecc, ma nessuno che faccia sana autocritica.
Mi sono informato moltissimo in questo periodo, e alla fine ho capito una cosa, che la colpa è di tutti, questa crisi ha migliaia di cause concatenate, e cercare il capro espiatorio è si umano, ma non risolve un bel niente, anzi.

MM

utente anonimo
Scritto il 15 Gennaio 2009 at 00:01

bravo MM..alla fine la colpa è di tutti..questa penso sia la migliore conclusione che io abbia letto su questo blog..anche tua e mia..della nostra avidità..del cercare la felicità nei media store o in cazzate..
ci stiamo risvegliando da un incubo chiamato capitalismo.
notte

de

Scritto il 15 Gennaio 2009 at 07:19

Complimenti MM e DE splendide conclusioni, non sempre escono sui questo blog, ne avevamo bisogno, siamo tutti colpevoli, come siamo compevoli e complici della disperazione di milioni di esseri uomini!

Per quanto riguarda i mutui, giusta osservazione, chi si assume un rischio è meglio che lo faccia in maniera consapevole ma per favore vediamo di essere equi, smettiamola di sostenere coloro che hanno prodotto disastri a casa tutti coloro che hanno telecomandato questa crisi, coloro che erano preposti alla sorveglianza, coloro che hanno sottovalutato questa crisi, i furbi di questo sistema, serve un tsunami che ripulisca ogni fiordo di questo eceano e poi chissà magari la prossima crisi è dietro l’angolo ma di minor intensità se ricominceremo dall’ETICA!

Buona giornata Andrea

utente anonimo
Scritto il 15 Gennaio 2009 at 10:22

Sono d’accordo che chi commette un errore debba pagare ma bisogna tenere presente che tante persone sono state invogliate a comprare casa con bugie e sotterfugi perchè non tutti erano in grado di capire economicamente che commettevano un errore. I mediatori immobiliari e le banche ci hanno sguazzato alla grande con finanziamenti anche al 120% giocando sul valore di mercato dell’immobile, venivano finanziate anche le spese notarili!!!. Io sostengo che in tutti i modi bisognerebbe aiutare le famiglie che hanno contratto un mutuo. Non abbiamo detto che deve essere l’uomo al centro?

Piero

utente anonimo
Scritto il 15 Gennaio 2009 at 11:37

In effetti, alzi la mano chi ritiene di sapere tutti gli aspetti di tutto quello che fa nella vita.

La gente spesso va dal banchiere come va dal dottore, ripone fiducia nelle competenze tecniche di queste e soprattutto nell’onestà dell’interlocutore.

Nessuno è così scemo, se gli viene spiegato chiaramente, da fare un debito superiore al valore di quello che compra! Smettiamola di sparare sulla gente che in realtà è stata TRADITA.

A volte, mi sembra di ascoltare certi commenti qui che assomigliano ad altri tipo “se l’hanno violentata è colpa sua che andava in giro la notte” e poi magari scopriamo che era uscita con degli amici di cui si fidava.

Fiducia! Onestà!

Sono queste le vittime di questa crisi, uccise molto tempo prima della crisi vera e propria! Come medici farabutti, hanno prescritto medicine contaminate o addirittura nocive a pazienti, abusando della loro fiducia!

Un medico che prescrive (fraudolentemente o per incompetenza) veleni va in galera, perchè un banchiere che uccide finanziariamente un intera famiglia no? Hanno forse licenza di uccidere?

In galera!
Solo così avremo banchieri più competenti, onesti, e gente che torna a fidarsi.

utente anonimo
Scritto il 15 Gennaio 2009 at 11:41

Una volta ci si doveva difendere dalle belve feroci.
oggi ci si deve difendere dalle belve feroci.(banche)
Insomma bisogna anche non farsi fregare.
E’ tutto il sistema sbagliato, a partire dalla moneta circolante, e le cause si mischiano tra di loro.
Scagli la prima pietra chi è senza peccato.
Cominciamo a fare qualcosa invece di lamentarsi e cercare capri espiatori in ogni dove.
MM

utente anonimo
Scritto il 15 Gennaio 2009 at 12:59

facciamo un dicorso semplice ,perche debbo pagare 600 € al mese di affitto ???,=tott 180000€ in 25 anni. quando con un mutuo a 800€ al mese x 25 anni =240000€ .perlomeno la casa diventa mia e die mie figli??? quindi dove stà il dolo ? non certo chi fa il mutuo! ma o il padrone della casa o della banca , sono loro che lucrano (ciao minghin)

utente anonimo
Scritto il 15 Gennaio 2009 at 16:08

Mi sembra ben diverso il caso in cui ti fanno un mutuo di 100.000 per poi prendersene indietro 240.000 in 20 anni, e la casa alla fine ne vale 50.000.

Io lo chiamo furto. Meglio l’affitto.

utente anonimo
Scritto il 15 Gennaio 2009 at 16:12

E non dimenticare che intanto che paghi il mutuo, devi pagare anche ici e tassa di proprietà

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