IN RIVA AL FIUME ….UNA CALMA APPARENTE!
In riva al fiume, una calma apparente e forse è qui che dobbiamo fermarci a riflettere per l’ennesima volta sull’irrazionalità di un sistema che ha permesso di seminare il rischio sistemico, di redistribuire il rischio nella sua forma esponenziale, la follia di un pensiero onnipotente che arriva ad insinuarsi nella libertà degli uomini per risalire sino all’origine stessa dell’economia, alle sue radici, minandone e contaggiandone i suoi fragili equilibri!
Quando il Gran Capo di Washington manda a dire che desidera acquistare la nostra terra, egli chiede molto da noi. Il Gran Capo manda a dire che ci riserverà un’area in modo che noi possiamo vivere comodamente. Egli sarà il nostro padre e noi saremo suoi figli.
Così noi considereremo la Vostra offerta di comprare la nostra terra. Ma non sarà facile.
Perché questa terra è sacra per noi. Questa acqua scintillante che scende nei ruscelli e nei fiumi non è solo acqua ma il sangue dei nostri antenati. Se vi vendiamo la terra dovrete ricordare che è sacra, e dovrete insegnare
ai vostri figli che è sacra, e che ogni immagine spirituale riflessa nella chiara acqua dei laghi parla di avvenimenti e ricordi nella vita del mio popolo.
Il mormorio dell’acqua è la voce del padre di mio padre. I fiumi sono nostri fratelli, spengono la nostra sete. I fiumi trasportano le nostre canoe e alimentano i nostri figli. Se vi vendiamo la nostra terra dovrete ricordarvi e insegnare ai vostri bambini che i fiumi sono nostri fratelli, e vostri, e che dovrete d’ora innanzi riservare ai fiumi tutte le gentilezze che riservereste a ogni fratello.
Sappiamo che l’uomo bianco non comprende il nostro modo di pensare.
Un pezzo di terra è per lui uguale a quello vicino perché egli è lo straniero che viene di notte e prende dalla terra tutto ciò di cui ha bisogno.
La sua avidità divorerà la terra e lascerà dietro a sé solo il deserto.
Io non lo so. I nostri modi di pensare sono diversi dai vostri.
La vista delle vostre città fa male agli occhi dell’uomo rosso, forse perché l’uomo rosso è un selvaggio e non capisce. Non c’è luogo tranquillo nelle città dell’uomo bianco. Nessun luogo per ascoltare l’aprirsi delle foglie in primavera o il fruscio delle ali di un insetto.
Ma può darsi che questo sia perché io sono un selvaggio e non capisco.
Già il solo fracasso sembra un insulto alle orecchie. E come si può chiamare vita se non si riescono ad ascoltare il grido solitario del capriolo e le discussioni delle rane di notte attorno ad uno stagno?
Io sono un uomo rosso e non capisco.
L’indiano preferisce il sommesso suono del vento che increspa la superficie dello stagno e l’odore del vento stesso, purificato da una pioggia di mezzogiorno o profumato dai pini.
L’aria è preziosa per l’uomo rosso perché tutte le cose dividono lo stesso respiro, la bestia, l’albero, l’uomo, tutti dividono lo stesso respiro. L’uomo bianco non sembra notare l’aria che respira. Come un uomo in agonia da molti giorni egli è insensibile alla puzza.
Ma se vi vendiamo la nostra terra dovrete ricordare che l’aria per noi è preziosa, che l’aria divide il suo spirito con tutta la vita che sostiene. Il vento che diede al nostro avo il suo primo respiro riceve anche il suo ultimo sospiro. E se vi venderemo la nostra terra dovete tenerlo separato e considerarlo come un posto dove persino l’uomo bianco possa andare a sentire il vento addolcito dai fiori di prateria.
Così considereremo la Vostra offerta di acquistare la nostra terra. Se decideremo di accettare, io porrò una condizione: l’uomo bianco dovrà trattare le bestie di questa terra come sue sorelle.
Io sono un selvaggio e non capisco altro modo.
Cosa è un uomo senza le bestie? Se tutte le bestie se ne fossero andate, l’uomo morirebbe di grande solitudine di spirito perché qualunque cosa succeda alle bestie, presto succede all’uomo.
Tutte le cose sono collegate.
Dovrete insegnare ai Vostri bambini che la terra sotto i loro piedi è la cenere dei nostri avi. Affinché essi rispettino la terra dite ai Vostri bambini che la terra è ricca delle vite della nostra razza.
Insegnate ai vostri bambini ciò che noi abbiamo insegnato ai nostri bambini:
che la terra è nostra madre.
Qualunque cosa succeda alla terra, succede ai figli della terra. Se gli uomini sputano sulla terra sputano su se stessi.
Questo noi sappiamo: la terra non appartiene all’uomo ma l’uomo appartiene alla terra. Questo noi sappiamo. Tutte le cose sono collegate come il sangue che unisce una famiglia.
Tutte le cose sono collegate.
Qualunque cosa succeda alla terra succede ai figli della terra.
L’uomo non ha tessuto la trama della vita: egli è un filo.
Qualunque cosa egli faccia alla trama egli lo fa a se stesso.
Anche l’uomo bianco, il cui Dio cammina e parla con lui da amico, non può essere esonerato dal destino comune.
Potremmo essere fratelli, dopo tutto.
Vedremo.
Noi sappiamo una cosa che l’uomo bianco potrebbe scoprire un giorno: il nostro Dio è lo stesso Dio. Ora potreste pensare che voi lo possediate come desiderate possedere la nostra terra, ma non potete. Egli è il Dio dell’uomo e la Sua misericordia è uguale per l’uomo rosso e per l’uomo bianco.
Questa terra è per Lui preziosa e trattarla male è accumulare disprezzo sul suo Creatore. Anche i bianchi dovranno passare, forse prima di tutte le altre tribù.
Contaminate il Vostro letto e una notte soffocherete nei vostri rifiuti.
Ma nel vostro perire voi splenderete, incendiati dalla forza del Dio che vi ha portato su questa terra e per qualche speciale scopo vi ha dato il dominio sulla terra e sull’uomo rosso.
Questo destino è per noi un mistero, perché noi non sappiamo quando i bufali saranno tutti massacrati, i cavalli dominati, gli angoli segreti della foresta appesantiti con l’odore di molti uomini e la vista delle colline opulenti deturpata dai cavi.
Dov’è il boschetto? Sparito. Dov’è l’aquila? Sparita.
La fine della vita è l’inizio della Sopravvivenza.
Questa è la risposta del gran capo indiano SEATTLE all’offerta di acquisto della terra delle sue tribu’ da parte del “Gran Capo” di Washington all’Assemblea Tribale del 1854. Un inno alla Natura, un inno alla riflessione in un mondo nel quale " la follia finanziaria " i cosidetti " animal spirit " assecondati dalla "mano invisibile" hanno contaminato l’economia facendoci soffocare nei rifiuti della finanza creativa! Qualcuno proporrà la solita soluzione accademica, da manuale della finanza o dell’economia, in fondo la risposta è cosi semplice…………in riva al fiume!
Domani…..un ritorno al passato, alla ricerca dei fondamentali che ci hanno guidato sulla retta via sino a giungere ancora nell’estate del 2007 in riva al fiume!
Per mè uno frà i suoi migliori articoli Capitano Andrea.
Io, è da un pò che ho la licenza di pesca (anche se i posti migliori sono sempre più frequentati e si pesca sempre meno), con questo non voglio dire che non cerco di investire i miei risparmi.
SD
Ciao Andrea,ti ho solo conosciuto oggi, nello sconquasso finanziario che mi ha portata a cercare notizie in rete.
Lo sconquasso è solo all’inizio e continuerà a travolgere le economie mondiali, ma solo alcuni raccolgono questi segnali.
Solo le anime sensibili,amanti del bello,della terra, della natura!
Tu sei sensibile e condivido i tuoi pensieri,per quel poco che possono valere le parole di una sconosciuta!
E’ stato un toccasana leggerti,e preciso che non ho alcun capitale eroso dalla pazzia dei potenti ma, questa situazione non può essere ignorata, anche se la propria sacoccia non piange!!
E’ raro trovare in campo finanziario anime sensibili,sono contenta di pescato, stai certo che non mancherò di leggerti ed appena potrò sosterrò il tuo blog.
Una sconosciuta che ti ha apprezzato!!!
Grazie.
Grazie ancora Capitano, per la tua umanita’ e le tue parole.
Se me lo permetti pero’ vorrei pure ricordare cosa significhi dal punto di vista umano, vedere delle persone che scendono le scale con uno scatolone in mano, che fino a ieri erano giovani baldanzosi e si ritrovano come risultato di tante ore spese sul lavoro, dei loro sogni e delle loro aspettative con una scatola in cui vi hanno chiuso la vita.
Credetemi e’ una cosa che ti segna, ti resta attaccata, forse per sempre.
Un pensiero anche a loro.
Massimo
è vero.
ho visto anch’io le foto su repubblica.
bruttissimo e drammatico.
però penso alle foto dei bombardamenti in iraq, senza per altro trovare nessuna arma di distruzione di massa, motivazione indicata dal governo usa per giustificare la guerra.
e penso che in fondo la guerra sia avvenuta anche per consentire a loro, quei giovani con gli scatoloni ed i sogni infranti, di poter tornare a casa in macchina……….
…….. e non ci capisco più nulla.
poi mi riprendo e penso che nella scala delle priorità ci sia qualche cosa di sbaliato 🙂
Siamo tutti di corsa, sempre dannatamente di corsa… ancora grazie per esserTI fermato in riva al fiume a riflettere ed averci permesso di ascoltare i tuoi pensieri!…
..”Per i navigatori questa è un’ attesa particolare….E’ un particolare non accadere, un particolare non agire, una particolare immobilità in cui qualcosa di inconoscibile si muove. Dall’ immobilità emerge il movimento,…
Nell’ immobilità tra un vento e l’ altro qualcosa si muove; nell’ immobilità tra un pensiero e l’ altro…
qualcosa viene capito…” (Ray Grigg)
Si ciascuno con il proprio tempo..ma ciò che è importante è comprendere questo viaggio e sostenerlo oltre le effimere oscillazioni di mercato… perché è qualcosa che va al di là di questo…
In questa lunga e intensa, quanto turbolenta navigazione, ci doni esemplari analisi economico finanziarie, certamente uniche, parlandoci, non di meno di
esempio e ambiente…
della nostra consapevolezza, l’ arma del cambiamento, da costruire insieme quotidianamente.. in riva al fiume.
..Facendo nostro.. la concezione della Vita/Mondo come dono e l’ acquisizione del concetto di spreco, ( materiale…ma umano soprattutto!)
Quando forse… ci accorgeremo, che ciò che ci è stato donato, non può essere “clonato”..(pena una sorta di artificialità esistenziale),
… e neppure la speculazione può far nulla… e che non serve proprio a nulla,
se non arricchire quei pochi già ricchi e a impoverire ancor di più quelli già poveri,
che nonostante ricchezza o povertà abbiamo in comune TUTTI un unico grande, ineluttabile destino..
si perché non voglio essere semplicistica… nessun moralismo…nessun pessimismo..ma grande realismo…..Siamo TUTTI UGUALI davanti alla morte..
…troppi lo dimenticano….
Hedge FUnd, come il trader come il piccolo risparmiatore come il clochard, come e spesso lo dimentichiamo, il passero che è posato sul mio davanzale….
Si difficile è fermare la frenesia e riflettere….
Forse solamente comprendendo pienamente questo concetto di transitorietà e finitezza…spesso negato…
forse allora..ci si attiverà per tutelare con maggior consapevolezza
ciò di cui noi siamo semplicemente transitori…fragili, ma essenziali, fruitori.
Si..DIGNITA’ e SPERANZA per TUTTI,…..
Si..mai in questo viaggio NESSUNA AMBIZIONE DI TROVARE UNA SOLUZIONE…nessuna pretesa di cambiare il mondo…
ma che dire…SE” LASCEREMO ANCHE SOLO PER UN ISTANTE IL MONDO MIGLIORE DI COME L’ AVREMO TROVATO”…
Non potremo che gioire del NOSTRO passaggio in terra… per non arrivare al ” grande appuntamento”.. ed accorgerci di non aver vissuto o aver.., vissuto male..
Quante volte il Capitano ci ha ricordato, sempre con grande umiltà, questo concetto
che dovrebbe essere inciso nella Nostra mente ed esportato ai più….
Ma…io, GRANDE CAPITANO…non volevo scrivere tutto ciò.. è semplicemente venuto da sè…
VOLEVO SEMPLICEMENTE RINGRAZIARTI…ANCORA UNA VOLTA., e chissà quante volte ancora…PERCHE’ NON E’ MAI ABBASTANZA…..
PER QUESTO intenso, magnifico VIAGGIO! ..Per il dono dI OGGI…e per i doni che verranno…
Ciao..GRANDE CAPITANO… un caro saluto compagni di viaggio
che il signore protegga la Nostra navigazione non solo nostra.
E.. che finalmente Ti sia riconosciuto quello che meriTi…
pensate al costo di un quotidiano, dico quotidiano, al costo di Borsa e finanza che è un settimanale..
4 settimane in un mese, sono alcuni criteri..eliminiamo gli acquisti superflui e sostegnamo con convinzione e
coraggio questo viaggio e chiunque
ci aiuti a capire questo malato mondo finanziario….
Chissà un giorno potrebbe essere un libro..un e-book forse, che per quanto mi riguarda, sarò felice di sostenere secondo le mie umili possibilità.
..Buona Giornata
Valentina
SORRY..SORRY..alla lingua italiana per il mio sosteggggnamo!!…che mi disturba .
E’ il concetto che conta ..
Si SOSTENIAMO Tutti iceberg..tanti piccoli contributi fanno un grande contributo!
per un lavoro che va oltre ogni quantificazione, e qui, siamo tutti d’ accordo..
SI SOSTEGNO AD ICEBERG..PER UN NUOVO Più CAPIENTE VELIERO..
Le prepagate ricaricabili sono comode e sicure..se le uso Io…
3000 contatti a Voi i conti, se Tutti un pochino…
Si la STIMA E’ TANTA, TANTISSIMA e NON HA PREZZO!!….
Ma Ora è il Nostro Turno per dimostrare La Nostra convinzione ..oltre le parole,
perché ci va di farlo
con i fatti, incominciando da qui,.ovviamente ognuno secondo le proprie disponibilità, senza distinzione..
Senza nessun timore…non importa poco o molto, importa il segno tangibile che lasceremo,
oltre le parole….
E’ più di un anno che riceviamo.. è il nostro momento di dare qualcosa di concreto
insieme ai nuovi compagni di viaggio, che vedo sempre più numerosi…..
senza innescare in alcun modo il giogo della gratitudine, di cui dice Gibran..
Ma semplicemente perché è ora….di manifestare la nostra, di generosità……
L’ importante è esserci Tutti, anche qui..
Non più solo un “pugno di splendidi marinai”, ma Tutto uno splendido Veliero, TUTTO!!!
Si SOSTENIAMO IL VIAGGIO!!!!!
Valentina
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vorrei dedicare una mia vecchia poesia ad andrea, in segno di amicizia e condivisione.
LUNGO IL CAMMINO
Dolce è la notte
come lenta è la vita:
leggere negli sguardi
e nelle parole degli amici
quello che non vorresti sentirti dire.
Come un veliero
in una limpida giornata di sole
sottile sulle onde e veloce,
che colto da un temporale estivo
ripiega verso il porto più vicino.
No, io non ripiegherò
finchè non troverò
cosa ci sia dietro l’orizzonte.
Gian
(credo 1990)