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BEATA INNOCENZA!

Scritto il alle 22:44 da icebergfinanza

 

Beata innocenza! Bene e male, peccato e innocenza, attraversano il mondo tenendosi per mano! Chiudere gli occhi di fronte a metà della vita per vivere in tranquillità e come accecarsi per camminare con maggior sicurezza in una landa disseminata di burroni e precipizi diceva Oscar Wilde.

Un’illusione in più spazzata via dalla realtà fondamentale, il cammino errante dei mercati finanziari,  un bear market rally o l’ennesima luce in fondo al tunnel, l’indice dei titoli finanziari ieri nello spazio di un istante ha perso oltre il 6 % e non accadeva dal lontano 2000.

Dopo la speranza primaverile il fallimento degli aumenti di capitale di Barclays e HBOS testimoniano che i mercati hanno perso la fiducia nel sistema finanziario e oggi la fiducia è tutto!

Il realismo immobiliare, da mesi ho compreso quanto stava accadendo, un lavoro frutto di analisi, lunghe analisi fondamentali e all’improvviso l’ennesima conferma!

Ricordo che stiamo parlando di giugno uno dei mesi storicamente con maggiori compravendite immobiliari dove le vendite di abitazioni esistenti che corrispondono  a circa l’ 80 % dell’intero mercato immobiliare americano sono scese del 2,6 % e l’eccesso di inventario è salito a ben 11.1 mesi necessari per lo smaltimento delle scorte senza alcuna nuova costruzione.

Più sale l’inventario, più le vendite diminuiscono! Si tratta del secondo livello in eccesso di inventari dagli anni 80! A questo punto non vi è alcun dubbio che i prezzi devono scendere ancora forse di molto per assorbire l’eccesso di inventario, almeno di un altro 10 % forse di un 15 % sino a raggiungere quel 30 % complessivo che spaventa molti analisti di riflesso alle svalutazioni che il sistema finanziario dovrà mettere in atto per adeguare i propri portafogli.

 

Thanks to themessthatgreenspanmade.blogspot.com

Un terzo di queste transazioni sono dovute a vendite all’asta e foreclosures, in sostanza vendite forzate!

Le singlefamily homes sono scese del 3,2 % al livello più basso da dieci anni a questa parte, si tratta di un crollo del 33 % dal picco dell’ormai lontano settembre 2005, mentre per dare una dimensione all’accellerazione in corso siamo scesi del 16 % anno su anno a giugno 2008!

Torno a ripetere che si tratta della stagione principe della dinamica di un mercato immobiliare dove la primavera e l’estate vedono il maggior volume di compravendite immobiliari, meno 15,2 % nel Northeast, meno 17,7 % nel Midwest, meno 19,5 % nel South e meno 7,5 % nel West. La dinamica di New York spiega in parte quanto stà accadendo nel West America.

Dopo l’esaltazione collettiva per il "crollo" delle richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana dell’ Independece Day ora la realtà torna evidente, abbiamo risuperato quota 406.000 richieste con un incremento di 40.000 unità visto che la settimana precedente è stata rivista al rialzo di 6000 unità, mentre la media a quattro settimane continua a evidenziare la fragile struttura del mercato del lavoro e il suo deterioramento ripreso anche dal Beige Book!

La mia attenzione rimane sull’economia americana per il suo ruolo di guida mondiale, la favola del decoupling, ovvero quella possibilità che Europa o Paesi Emergenti potessero prendere il testimone della crescita è definitivamente svanita nel nulla di analisi fondamentalmente costruite solo sulla speranza.

Gli ultimi dati provenienti dalla vecchia Europa dimostrano che la recessione sarà a breve una realtà continentale.

Noto con grande piacere che alcuni commentatori che per mesi hanno sostenuto a spada tratta l’efficacia dei rimborsi fiscali evidenziando la possibilità di una seconda parte dell’anno in ripresa, stanno tornando sui loro passi, evidenziandone il fallimento, magari ricordando che da oggi in poi sui consumi avremo crescita zero o negativa. come sempre dove ti porta il vento!

L’agenzia di rating Fitch ci dice che secondo un suo nuovo modello di previsione nei prossimi cinque anni, ripeto cinque anni i prezzi delle abitazioni dovranno diminuire in media di un 25 % in termini reali a partire dal secondo trimestre 2008! housingwire

Se poi non bastasse un certo Bill Gross della PIMCO non un pinco pallino qualsiasi ma il capo del tempio dei Bonds, nella sua newsletter di agosto PIMCO ci dice che circa  5 trilioni di dollari di mutui ipotecari sono a rischio  e che appartengono a assets come subprime o alt-a con il contorno di ben 25 milioni di famiglie che rischiano di avere un patrimonio negativo.

Il tutto porterebbe a complessivi 1000 miliardi di perdite per il settore finanziario che nel caso non dovesse aver fortuna nella ricerca di liquidità, dovrà vendere assets e ridurre il credito.

Dopo quello immobiliare si torna a parlare di bottom finanziario, quel fondo che secondo alcuni il settore avrebbe già raggiunto, massima liquidità dichiarata, nessun bisogno di ricapitalizzazioni certo che Wamu, Whashington Mutuals è costretta più volte in settimana a dichiarare la sua solidità finanziaria mentre proseguono i ritiri del capitale presso i suoi sportelli. Bloomberg!

Certo il sistema potrebbe vendere assets non obbligatoriamente richiedere liquidità attraverso aumenti di capitale ed emissioni obbligazionarie, come ad esempio l’incredibile piano di dismissioni di Citigroup!

Oggi nessuno ha bisogno di capitali, di liquidità o è un buon segno o è un segno di debolezza, di paura. Sta di fatto che numerosi analisti segnalano la necessità di aumenti di capitale. Credo che sarà un autunno molto caldo su questo versante.

Se qualcuno confida in un’inversione a V del sistema credo che abbia fatto male i suoi calcoli, una U è più probabilmente, solo il tempo ci dirà se si tratta di L.

Vorrei concludere con una mia personale riflessione sulla crisi dei due giganti d’argilla Freddie & Fannie, agenzie federali di sostegno ai mutui, la previsione del congresso di perdite massime nell’ordine di circa 25 miliardi di dollari mi sembra una pia illusione, società che gestiscono e garantiscono  5300 miliardi di assets in bilancio e  circa 3300 fuori bilancio ( si questo forse non lo sapevate! ) ripeto fuori bilancio, società che utilizzano leve finanziarie al cui confronto quelle degli hedge fund e delle banche di investimento impallidiscono, leve coperte dalla garanzia implicita dello stato, sono e restano un rischio sistemico.

Ho come l’impressione che di fronte all’emergenza in questa fase stiano aumentando i rischi sistemici, trasferendo il tutto sulle spalle dei contribuenti americani, l’ennesima socializzazione delle perdite, al rischio si aggiunge il rischio.

 

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8 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 25 Luglio 2008 at 09:04

Capitano,le tue analisi sono di una professionalità assoluta ed i fatti lo dimostrano,ma la tua grandezza sta sopratutto nel cercare di stimolare nel tuo equipaggio la consapevolezza di un mondo alternativo fatto non solo di profitto ma anche di umanità e valori. Il denaro è importante ma deve essere un mezzo non un fine e soppratutto deve essere più omogeneamente distribuito Forse questa è solo un’utopia anche se quello che sta accadendo unitamente al prossimo problema energetico costringerà molte persone volenti o nolenti a rivedere le propie visioni del mondo al quale tutti comunque apparteniamo.Auguro a te e alla tua famiglia tutto il bene possibile orgogliosi soprattutto loro del propio capitano Claudio

utente anonimo
Scritto il 25 Luglio 2008 at 09:55

Il problema sociale sono i risparmi delle persone in là con gli anni, che non lavorano più e contano anche sul proprio gruzzolo per i problemi da affrontare. Per esempio io ho una zia terrorizzata all’idea che il suo capitale possa squagliare.

utente anonimo
Scritto il 25 Luglio 2008 at 14:32

Scusami Andrea Come ti spieghi questo …

USA: ORDINI DI BENI DUREVOLI IN RIALZO +0.8%
di WSI
Il dato di giugno sorprende gli analisti. Le attese erano per un calo dello 0.3%. Esclusa la componente dei trasporti l’indicatore sale del 2%.

Gigi

utente anonimo
Scritto il 25 Luglio 2008 at 16:40

Oggi va tutto bene. Stiamo uscendo dalla padella. Aspetto con Gigi, forse però posso intuire la risposta: brace con la carne dei poveri diavoli.

Un povero diavolo.

Scritto il 25 Luglio 2008 at 17:43

Gran bella domanda Gigi, ma andiamo per ordine!

a) ordini durevoli ex difesa + 0,1 % un leggero miglioramento ma pur sempre un anemico 0,1 %

b) ordini durevoli ex trasporti + 2 % e che vuol dire anche in Marzo erano saliti del 1,9 % ci limitiamo a guardare i dati mensili soggetti a variazioni stagionali o diamo un’occhiata alla tendenza anno su anno!

c) +1,8 % per parti di veicoli e motori dopo i meno 3,6 e meno 3,4 dei mesi precedenti che succede l’industria automobilistica vede la rinascita dietro l’angolo?

d) da mesi le aziende ordinano macchinari e materiali con una recessione in corso perchè vedono la luce in fondo al tunnel o perchè è in atto lo stimolo fiscale governativo….

……
Peter Boockvar, equity strategist at Miller Tabak noted, “In the government stimulus package, there was a depreciation tax credit that expires by year end, so companies have to now use it or lose it.”

……quindi o si approfitta ora di questo credito fiscale o si rischia di perderlo.

e) ultima osservazione è al riguardo dei settori che secondo il Beige Book sono in espansione….

Expanding sectors :

Tech services
Telecommunications
Health Care/Pharma
Oil/Natural Gas Drilling
Wind Turbine Parts
Food Manufacturing
Specialty Aircraft Parts

Tech service e telecomunicazioni?

Per quale motivo allora i settori tecnologico e delle telkecomunicazioni rilasciano profitwarning ed outlook negativi?

Semplice perchè si tratta di un effetto trascinamento, il Beige Book ci parla di alcuni mesi e non di un solo mese da oggi in poi gli ordini cambieranno anche per i settori in espansione!

Un piccolo aiuto credo Gigi per una maggiore chiarezza, siamo in recessione e non esiste alcun motivo per il quale una azienda debba investire o ordinare macchinari se non per vantaggi fiscali o per paura di un futuro aumento dei prezzi delle materie prime.

Per quanto riguarda infine le vendite di nuove abitazioni bisogna dire che la piccola perdita dello 0,6 % è pur sempre un segnale di stabilizzazione ma che attende serie conferme in quanto il dato precedente è stato rivisto al rialzo e si tratta pur sempre del secondo dato peggiore dall’inizio del crollo.

Grazie di cuore Claudio per le tue parole e grazie anche a te Stromberg e a tutti i “poveri diavoli” della terra perchè in fondo sono angeli!

Colgo inoltre l’occasione per ringraziare tutti quelli che inviano anche un contributo economico, non importa la dimensione, è importante essere liberi di riconoscere secondo la propria disponibilità, non sono tanti quelli che sanno aprezzare comunque alcuni sanno essere veramente generosi e per questo vi ringrazio ancora!

Andrea

utente anonimo
Scritto il 25 Luglio 2008 at 20:16

grazie a te Capitano

giovanni

utente anonimo
Scritto il 26 Luglio 2008 at 19:33

vi segnalo questo link:
http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/scienza_e_tecnologia/kiva-socialnet/kiva-socialnet/kiva-socialnet.html

titolo: kiva tra banca e social network…
tutto bello cio che luccica

Andrea

utente anonimo
Scritto il 26 Luglio 2008 at 20:30

Non ci devi ringraziare per il contributo….siamo noi che ringraziamo te per il lavoro svolto settimanalmente.
Un grazie ancora.

Roberto

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