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CREDIT DEFAULT SWAPS HURRICANE!

Scritto il alle 23:33 da icebergfinanza

http://www.grancaffescuola.it/albums/Natura/uragano_katrina_1.sized.jpg

Recentemente il vecchio e leggendario Warren Buffet aveva dichiarato che probabilmente la crisi finanziaria volge al termine, ricordando però che l’economia reale ed in particolare il mercato immobiliare è ancora nell’occhio del ciclone, dell’uragano!

Leggendaria è inoltre la frase che ricordava le innumerevoli armi di distruzioni di massa disseminate nel mercato, i famigerati credit default swaps che come per magia compaiono nel bilancio della Berkshire Hathaway, 1,6 miliardi di dollari di perdita grazie a  questi graziosi contratti derivati, contratti derivati che forse qualcuno di Voi stava ormai dimenticando, immerso nell’atmosfera di questo mondo incantato, " solo " 940 milioni di utili dai 2,6 miliardi per un abbassamento di pressione del 64 %, potenza di una scommessa.

Un uragano da 35 miliardi di euro, che corrisponde ad una media di 6 milioni di euro di contratto per ogni comune italiano, contratti esotici che i geni o gli ingenui della finanza amministrativa italiana hanno stipulato con le principali istituzioni finanziarie italiane ed estere, in alcuni casi veri e propri contratti avvoltoi, contratti che spesso pongono un’ipoteca sulle amministrazioni future.

Un paio di crateri scavati da queste bombe di profondità nei bilanci di SWISS RE più o meno dal diametro di 800 milioni di franchi svizzeri, una perdita netta su credit default swaps! SWISS RE una delle terre promesse della Berkshire Hathaway, campo minato oserei dire, più che terra promessa!

Un bilancio shock con un aumento eponenziale delle svalutazioni dopo quello di novembre, un colpo da 819 milioni di franchi un piccione con due credit default swaps, un colpo tre volte tanto quanto previsto nella comunicazione del mese di febbraio, nessuno sà quello che ci aspetta e c’è chi pretende di vedere una luce in fondo al tunnel! Ulteriori svalutazioni in arrivo nel mese di aprile e maggio e giugno e in futuro!?

In fondo anche Fannie Mae è una specie di riassicuratore, una miccia accesa che qualche genio regolatore ha pensato bene di accorciare, lasciando ampliare i requisiti di capitale necessari, qualche vincolo di capitale in menopassando dal 20 al 15 % per permettere nuove iniezioni di capitale nel mercato immobiliare, una ricapitalizzazione da sei miliardi di dollari come abbiamo già visto e una rasoiata al dividendo, dopo una perdita assolutamente prevedibile di 2.2 miliardi di dollari. A quando la prossima socializzazione delle perdite….

Sembra che vi sia la possibilità di rifinanziare con l’aiuto di Fannie Mae sino al 120 % del valore dell’abitazione, il lupo perde il pelo ma non il vizio.

a) perdita superiore di quattro volte le previsioni, quella di Swiss Re e tre volte tanto!

b) esposizione ai subprime 51 miliardi e alla categoria Alt-A 344 miliardi di dollari.

c) 56 miliardi di dollari stivati nel terzo livello e perdite sui derivati quintuplicate a 8,9 miliardi di dollari in attesa di un incremento per l’anno 2009.

d) crisi immobiliare che proseguirà il prossimo anno con una riduzione dei prezzi delle abitazioni per il 2008, passate da una stima iniziale di 5/7 % a 7/9 %

Qui e là, stiamo già vedendo qualche assaggio di alcune previsioni in percentuale di caduta dei prezzi nel corso del 2008.

 


 

Cari compagni di viaggio nei commenti vi ho sussurrato la mia inquitudine per Fannie Mae anche attraverso un post e il giorno dopo crolla del 9 %, vi sussurro di stare in guardia nell’attesa dei conti di AIG American International Group, la più grande compagnia assicurativa al mondo ed ecco che crolla di quasi il 7 %, ma dove la trovate una vedetta simile, dove trovate su internet una rotta assolutamente gratuita, che attraverso analisi e ricerche, mette a disposizione l’umile farina del suo sacco e di quello di tanti altri grandi economisti e professionisti!?

Vi ricordate di Emme&Effe, ebbene oggi viaggia insieme a noi e siamo sulla stessa lunghezza d’onda, anche Lui è una delle nostre vedette, alcune preziose informazioni vengono da Lui, grazie Emme&Effe, anche per questo questo veliero è magico, un’atmosfera particolare, al di là delle nostre visioni, tutti insieme, uniti contro lo stesso uragano, da punti di vista diversi, ma insieme!

Che dite, un piccolo contributo me lo merito, un sostegno per il blog, un piccolo riconoscimento per il lavoro svolto, caro Roberto non è solo un semplice copia incolla, se volessi farei molto prima, spaccerei molte notizie e visioni come mie, ma lascio sempre una traccia, un link, dei dati, dei riferimenti, perchè ognuno di Voi possa crearsi una sua consapevolezza, i miei post sono lunghi ma non lascio nulla al caso!

Una strana sensazione pervade l’aria, UBS è sotto indagine per un presunto favore ad alcuni clienti nell’aggirare alcune leggi fiscali americane, in sintesi favoreggiamento all’evasione, indagine da parte del dipartimento di Giustizia americano, notizia che in teoria dovrebbe scatenare un ulteriore uragano sulla società dopo quello occupazionale, un uragano di natura ignota.

La Sec Bloomberg.com chiede nuove azioni da parte delle istituzioni finanziarie volte ad assicurare a breve termine trasparenza in riferimento ai livelli di capitale e di liquidità scatenando un uragano sul comparto finanziario, niente di nuovo sotto il sole di maggio, lo stesso finanzial stability forum di Draghi aveva già dato alcune indicazioni in merito entro il primo semestre 2008, ma la novità della giornata è quella relativa alla richiesta della FED di poter pagare gli interessi sulle riserve obbligatorie lasciate dalla banche commerciali nel tentativo di ottenere un maggior controllo sui tassi di interesse e una maggiore leva per combattere il credit crunch! WSJonline

L’eroico consumatore americano nel frattempo prosegue la sua epica battaglia, e come vediamo dal sito della FEDERALRESERVE_Consumer_Credit dopo il tramonto dell’equità domestica, l’ormai nota MEW ecco una nuova alba radiosa, uno strumento per combattere l’inflazione, un’arma micidiale a doppio taglio, le carte di credito, 15,3 miliardi di dollari in più sino a raggiungere i 2,56 mila miliardi la più grande variazione mensile dal mese di novembre, con la revisione del mese precedente da 5,2 miliardi a 6,5 miliardi di dollari o di potenziali dolori, vedete voi.

Il consumo a tutti  costi, se non puoi, nessun problema una revolving e via come il vento, o l’uragano se preferite.

Nel frattempo, Martin Feldstein, presidente della NBER ente preposto a rilevare le fasi di recessione americane in un’intervista a Bloomberg television ci avverte che l’economia americana stà scivolando in una recessione, vi è già dentro lentamente, se non credete a me, ebbene sappiate che Feldstein è repubblicano e ha il coraggio di contraddire il solito Paulson e Bernanke è il loro canto di un’economia in dolce frenata.

Ieri abbiamo già visto il salto spettacolare nei fallimenti delle piccole imprese americane, …… Business bankruptcy filings in the U.S. increased 49 percent in April from a year earlier, the biggest gain so far in 2008, as the slowing economy prompted more companies to shut down. ma la notizia che ai più è sicuramente sfuggita oggi è quella relativa alla seduta del consiglio comunale di Vallejo, città della California che ha votato a maggioranza la scelta di dichiarare fallimento inquanto non più in grado di pagare le forze di polizia, vigili del fuoco e quant’altro.

Decisione unanime, per il sobborgo di San Francisco, la prima città che dichiara fallimento in America e che richiede la protezione dai creditori, in seguito alla più grave recssione immobiliare della storia americana e di conseguenza al crollo delle tasse riscosse.

Vi dice niente credit default swaps in riferimento ai fallimenti, vi dicono niente i muni-Bond, le obbligazioni municipali e il loro mercato, ebbene riflettete sul rischio annesso.

Nel frattempo MBIA si tiene la parte di capitale destinata a ricapitalizzare una sua controllata e S&P con Moody’s proseguono nella loro mission demenziale, ovvero quella di conservare il rating di tripla A ad un relitto dal rischio sistemico.

Continuando la navigazione scopriamo che questa nebbia di ottimismo che anestetizza i mercati, è ricolma di  short interest ,  titoli che sono stati venduti allo scoperto (short) sul Nyse, un segnale da rapportare al volume giornaliero medio, in quanto non tiene conto di opzioni call e futures.

Nyse_short_interest_043008

thanks to BESPOKEinvest

Sp_500_to_may 

Infine permettetemi di darvi un consiglio, seguite l’evoluzione del mercato dei CDS, tenete d’occhio quanto accade nella dinamica deflattiva del mercato immobiliare e delle quotazioni, non dimenticate mai che questa non è una crisi qualsiasi e che questa è la madre di tutte le crisi finanziarie della storia, per giunta correlata all’economia reale.

Se qualcuno ha fretta di perdere il treno, ricordatevi che il viaggio è ancora lungo e che insieme su questo veliero abbiamo quasi sempre anticipato tutto ciò che la nebbia del mercato nasconde agli occhi degli ignari navigatori, attenzione al settore assicurativo e in maniera particolare a quello finanziario, la strada che il boomerang della leva finanziaria deve fare per tornare da dove è stato lanciato è ancora lunga.

Lunga e tortuosa è ancora la dinamica deflattiva immobiliare anche se tutti ormai vedono la luce in fondo al tunnel, scorgono in lontananza il bottom promesso.

Lawrence Yun, chief economist della NAR,  quella dei cieli blu infiniti immobiliari, che da mesi vedono il sole, ci racconta che le cose stanno incominciando a migliorare, ma la disponibilità di mutui a tassi sostenibili non è uniforme in tutto il paese, un morbido primo semestre dell’anno prima di notevoli miglioramenti nella seconda parte dell’anno.

Alzo gli occhi al cielo e scorgo la sede della NAR, lassù sulla Luna, lontani dalla realtà, e sento in lontananza l’eco del Pending Home Salex Index un indice che rileva i contratti preliminari di acquisto che scende per l’ennesima volta di un punto percentuale a 83 dopo che il precedente rilevamento, anch’esso è stato rivisto pesantemente al ribasso, giù del 20 % dallo scorso anno.

Le buone notizie per il mercato immobiliare arrivano dalle concellazioni dei preliminari che sono in progressiva diminuzione come ci raccontano i costruttori, ma il PENDING HOME è un termometro dell’economia reale, ogni famiglia prima di firmare un preliminare deve aver ben presente la sua situazione patrimoniale e reddituale, ma questa è un’altra storia e noi tutti sappiamo come nacque il fenomeno subprime!

Buona navigazione, ora per alcuni giorni vi lascio, il veliero attracca al porto, piccoli lavori di manutenzione, se ritenete di vostro gradimento questa avventura ogni contributo è ben accetto, liberi di esprimervi come volete. A presto! Andrea

12 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 8 Maggio 2008 at 07:52

“Un uragano da 35 miliardi di euro, che corrisponde ad una media di 6 milioni di euro di contratto per ogni comune italiano”…
…però
35.000.000.000/56.000.000 = 625

o ho capito male?….

utente anonimo
Scritto il 8 Maggio 2008 at 08:40

Comune Italiano, non cittadino italiano.

Mas

Scritto il 8 Maggio 2008 at 08:44

Capitano sei un grande…anche se troppo pessimista. Alle volte bisogna lasciare che le illusioni vivano per vivere meglio il tempo presente.

utente anonimo
Scritto il 8 Maggio 2008 at 11:50

AIG: AD SULLIVAN SOTTO ACCUSA PER FRODE MULTIMILIARDARIA

utente anonimo
Scritto il 8 Maggio 2008 at 16:47

Ho scoperto il blog da poco tempo. E mi aggiungo ai tuoi estimatori. Ma chi e “Emme&effe”?
Grazie

utente anonimo
Scritto il 8 Maggio 2008 at 18:05

Ho sentito dei commenti molto positivi sul tuo blog nelle aree caffè nell’azienda dove lavoro,siccome le voci
erano parecchie e mi piace il mondo economico ho iniziato anche io a seguirti,e non posso che confermare l’ottima e impressionante qualità delle tue informazioni,i tuoi argomenti sono diventati oggetto di discussione nelle pause caffè e credimi non siamo pochi anzi.
Abbiamo una curiosità se in passato
hai pubblicato qualche libro e se si se ci puoi dire il titolo.
Ciao un gruppo di tuoi fans dell’azienda ALCATEL-LUCENT.

Scritto il 8 Maggio 2008 at 21:17

E’ un piacere sentire che si parla di Icebergfinanza ed in particolare degli argomenti che trattiamo con la speranza che possano passare anche quei piccoli messaggi di un mondo alternativo reale a questo sistema economico, l’esistenza di progetti e uomini che vedono l’economia dal lato ” etico ” come reciproco rispetto, dalla reciproca convenienza!

Caro portavoce dei dipendenti di ALCATEL-LUCENT un saluto a Voi tutti, amo scrivere ma non ho mai pubblicato alcun libro chissà che questa crisi, questo lungo viaggio non sia un segno del destino, forse un giorno il diario di questa avventura magari lo scriverò.

A proposito delle notizie su AIG e sulla presunta frode aggiungerei e sottolinerei questo aspetto:

….con l’accusa di aver tenute nascoste “le perdite multimiliardarie” legate al portafoglio di investimenti nei credit-default swaps, contratti utilizzati dalle società per tutelarsi contro il rischio di credito.. I fatti risalgono al 2007, quando Sullivan e Bensinger, secondo l’accusa, hanno “fraudolentemente rassicurato” la Fondazione che “il rischio di perdite nei credit-default swaps era remoto”. “Ora – spiega ancora l’accusa – AIG ha ammesso che nel corso del 2007 le perdite sono state di 11,5 miliardi di dollari”, una cifra che “supera di molti miliardi quella inizialmente ammessa dal gruppo”

……..rischio remoto, come tutto quanto stà prezzando il mercato in maniera particolare nei confronti dell’oceano di CDS in circolazione un’autentico iceberg da 11,5 miliardi di dollari, non starò a ripetervi per impressionarvi il nozionale complessivo che galleggia nell’oceano finanziario ma un consiglio lo voglio ribadire, se siete navigatori di medio lungo termine lasciate perdere questi rimbalzi da gatto morto, il rapporto rischio rendimento in questa epoca particolare è assolutamente negativo e la prossima caduta raggiungerà livelli di intesità non paragonabili a quanto accaduto sino ad ora eccetto l’anomalia del 21 gennaio causata da Societe Generale.

Godetevi l’Euribor flat e cercate di essere consapevoli del potenziale di questa crisi sistemica e correlata, una combinazione di crisi immobiliare del credito e di una recessione che anche oggi Feldstein al FT ha ribadito negata solo da indicatori obsoleti.

Caro Anonimo, questo è realismo, qui si naviga da mesi nel mare del Realismo, nella vita l’ottimismo è la luce che illumina il cammino, ma in mezzo a tutta questa ” monnezza ” serve solo realismo.
Realismo vuol dire essere in grado di comprendere quanto stà accadendo per prepararsi ad accettare i cambiamenti epocali che verranno!

Infine per quanto riguarda la proporzione è ovvio che intendevo gli enti amministrativi italiani, comuni, regioni, provincie e non ognuno di noi, noi abbiamo già il debito pubblico sulle spalle, un’eredità per ognuno di noi. Grazie Mas!

Ciao Andrea

utente anonimo
Scritto il 9 Maggio 2008 at 00:30

grande Capitano
ti seguo da un pò di tempo con tantissimo interesse ed attenzione
sei solito consigliare il parcheggio prudente attraverso obbligazioni euribor linked..ma visto che la maggior parte di queste emissioni,sono di natura bancaria(e ancora peggio made in usa),ci possiamo fidare??nell’ultimo periodo ho seguito le ML2014,passare da quasi 100 a sotto 80…incredibile da credere..GRAZIE CAPITANO!

Scritto il 9 Maggio 2008 at 05:57

Ho già spiegato in passato che ogni investimento parte dalla focalizzazione del rischio emittente, ecco perchè tramite internet o un blog è meglio non fare nessuna consulenza generale ed è per questo che non voglio dare alcun consiglio operativo specifico.

Il sistema bancario italiano sino ad ora se la presunta trasparenza è reale e quello che dice Draghi pure ha dato prova di essere ai margini del fenomeno subprime ciò non toglie ce vi sono delle criticità che vanno al di là del fenomeno subprime.

Quindi focalizzando la patrimonialità di un soggetto finanziario e non solo il conto economico che sembra essere diventato il credo assoluto si può arrivare ad una conclusione.

Buona giornata
Andrea

Scritto il 10 Maggio 2008 at 21:21

Anche nella nostra azienda si parla spesso di questo blog, ma non tutti i commenti sono positivi.

utente anonimo
Scritto il 10 Maggio 2008 at 22:44

chissà di che azienda si tratta??
banca??:D 😉

utente anonimo
Scritto il 11 Maggio 2008 at 07:53

Come si vede da un click sulla casetta, l’azienda di 11 è la Findomestic. Quindi tutto torna…

Gianni

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