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È un difetto comune degli uomini di dire più facilmente quello che credono che gli altri vogliano sentire piuttosto che attenersi alla verità. Tuttavia, purché gli uomini possano attenersi alla verità, dovranno prima conoscere gli errori e poi commetterli.
Questa frase di Josè Saramago premio Nobel alla letteratura è un pò il filone conduttore che ci ha accompagnato in questa lunga crisi.
Detto questo torniamo per un attimo alla parola recessione, dimenticate i classici due trimestri sotto zero e guardate che scrive il National Bureau of Economics Research, NBER ente che rileva ufficialmente l’inizio e la fine di una recessione in America!
Traduco con le mie parole:
" La recessione è un calo significativo dell’attività economica diffusa in tutta l’economia, della durata di più di due mesi, normalmente visibile nei dati del PIL, in termini reali, reddito, occupazione, produzione industriale, vendite al dettaglio "
Ieri nella_relazione_semestrale al Congresso, Bernanke è stato terribilmente realista, un miracolo, un autentico miracolo condito dalla nostalgia dei tempi che furono, ha rivelato alcuni passaggi significativi che possono essere interpretati come una recessione in corso:
The growth of real gross domestic product (GDP) held up well through the third quarter despite the financial turmoil, but it has since slowed sharply. Labor market conditions have similarly softened, as job creation has slowed and the unemployment rate–at 4.9 percent in January–has moved up somewhat.
Consumer spending continued to increase at a solid pace through much of the second half of 2007, despite the problems in the housing market, but it appears to have slowed significantly toward the end of the year. The jump in the price of imported energy, which eroded real incomes and wages, likely contributed to the slowdown in spending, as did the declines in household wealth associated with the weakness in house prices and equity prices. Slowing job creation is yet another potential drag on household spending, as gains in payroll employment averaged little more than 40,000 per month during the three months ending in January, compared with an average increase of almost 100,000 per month over the previous three months. However, the recently enacted fiscal stimulus package should provide some support for household spending during the second half of this year and into next year.
Ma ha rallentato bruscamente, ma sembra aver subito un significativo rallentamento verso la fine dell’anno…… La famosa inflazione " core " ha eroso i salari e gli stipendi, il potere di acquisto dei consumatori, contribuendo al rallentamento della spese unitamente al declino della ricchezza tramite il crollo dei valori delle abitazioni e l’impossibilità di rifinanziare il proprio mutuo.
Si energia ed alimentari, quella misura d’inflazione spesso dimenticata dalle banche centrali di mezzo mondo supportate in questo compito dagli economisti.
Ora credere che lo stimolo fiscale possa aiutare l’economia durante la seconda metà dell’anno può starci ma aggiungere che i suoi benefici si vedranno anche nel 2009 mi sembra eccessivo.
" Many of the challenges now facing our economy stem from the continuing contraction of the U.S. housing market. "….molte delle sfide che ha di fronte la nostra economia, derivano dalla continua contrazione del mercato immobiliare, e pensare che sino a qualche mese fà, secondo la Fed, si stava stabilizzando e non vi erano segni di contagio nell’economia.
Oggi la componente " monetarista " della Fed ha deciso di scommettere sino in fondo sulla politica monetaria, forse unica arma rimasta alla banca centrale, una politica monetaria ultraespansiva, memore del pensiero unico di Milton Friedman ed Anna Schwartz, che nel loro libro " History of the United States" rivoluzionarono nel 1965, le cause della Grande Depressione, accusando la Federal Reserve di quei tempi.
Voglio ora riportarvi alcuni passi di quanto scritto circa un mese e mezzo fà:
In un’intervista al TELEGRAPH.CO la nostra arzilla nonnina con i suoi teneri 92 anni, venerata all’interno della Federal Reserve e tuttora consulente della National Bureau of Economic Research di New York, senza peli sulla lingua, accusa la Banca Centrale Americana di essere essa stessa la principale responsabile della bolla del credito ed ancora stordita dalle conseguenze sul mercato finanziario.
Non vi sarebbe stato alcun fenomeno subprime se la Fed avesse vigilato ……..è il momento di dire le cose come stanno, ammettere i propri errori e voltare pagina:
"They need to speak frankly to the market and acknowledge how bad the problems are, and acknowledge their own failures in letting this happen. This is what is needed to restore confidence," she told The Sunday Telegraph. "There never would have been a sub-prime mortgage crisis if the Fed had been alert. This is something Alan Greenspan must answer for," she says.
She is scornful of Greenspan’s campaign to clear his name by blaming the bubble on an Asian saving glut, which purportedly created stimulus beyond the control of the Fed by driving down global bond rates. "This attempt to exculpate himself is not convincing. The Fed failed to confront something that was evident. It can’t be blamed on global events," she says
" Questo tentativo di discolparsi, non lo trovo convincente (…)"
Ed ora una pietra miliare firmata da Anna Schwartz, la sacerdotessa del monetarismo ovvero il monetarismo una scuola di pensiero che si occupa degli effetti dell’offerta di denaro tanto di moda in questi ultimi anni, orchestrata dalle banche centrali, che ha come pensiero unico considerare l’inflazione come la diretta conseguenza di un’offerta di denaro superiore alla domanda.
"Liquidity doesn’t do anything in this situation. It cannot deal with the underlying fear that lots of firms are going bankrupt,"
….la saggezza in persona, LA LIQUIDITA’ NON SERVE IN QUESTA SITUAZIONE.
Vogliamo continuare a credere nei sogni, volare nella Polvere di Stelle dimenticando la realtà , nascondendola sotto un tappeto di dollari.
E’ incredibile vedere come il credo assoluto di alcuni componenti della Federal Reserve sia seguito senza esitazione dai mercati finanziari, da analisti ed economisti, quasi un’ancora di salvezza, un fiducia cieca negli stessi uomini che si sono addormentati al timone della nave, gli stessi uomini che hanno sostenuto l’eccesso immobiliare, quelli stessi uomini che hanno sottovalutato l’effetto contagio della " piccola " farfalla subprime.
Credo a coloro che ricordano che una recessione in fondo non è un male assoluto, aiuta a ristabilire gli equilibri, depura il ciclo degli eccessi e elimina le scorie, una disintossicazione di cui l’ America ha assoluto bisogno, come di ritrovare il senso del risparmio, il senso del limite.
Il resto strategie, mercati pronti a riparire dopo aver scontato il " NULLA ", mercati che sono sostenuti da una scommessa sbagliata, lasciano il tempo che trovano. Amo ricordare Voltaire e le sue parole, in questo momento sembra di rivivere il clima della Grande Depressione quando l’euforia continuava ad ondate nonostante l’evidenza dei fatti,
“ se abbiamo bisogno di leggende, che queste leggende abbiano almeno l’emblema della verità! Mi piacciono le favole dei filosofi, rido di quelle dei bambini, odio quelle degli impostori!
Inflazione? Stagflazione? Un problema per volta, domani è un’altro giorno e si vedrà.
FALLACY_OF_INFLATION_TARGETING!
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Nel discorso al Senato Bernanke ha espresso il suo convincimento che la pericolosa miscela degli anni 70′ che và sotto il nome di STAGFLAZIONE non è nelle sue visioni.
"I don’t anticipate stagflation," Bernanke told the Senate Banking Committee. "Io non anticipo stagflation," ha detto Bernanke al Senato comitato bancario.
Non abbiamo alcun dubbio su questo, in fondo ha solo anticipato che i fondamentali economici erano solidi e che non vi era nessun contagio da un mercato immobiliare che si stava stabilizzando. Anche il presidente degli Stati Uniti ha detto ieri che sta notando una lentezza nella crescita ma non è recessione è solo un miraggio.
"We are concerned," Bernanke said. "Siamo preoccupati", ha detto Bernanke. "We are trying to balance a number of different risks against each other," he told lawmakers. "Stiamo cercando un equilibrio tra un certo numero di rischi diversi gli uni contro gli altri", ha detto il governatore.
Ieri nel secondo preliminare del PIL la notizia peggiore è quella che riguarda l’inflazione. Nel quarto trimestre, l’indice che misura i prezzi dei prodotti di uso personale è aumentato del 4,1% (anzichè del 3,9%) . Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono aumentate di 19 mila unità a 373 mila, contro un consenso a 350 mila e quelle della settimana riviste al rialzo. Questi sono dati, queste sono testimonianze e non inventiamoci la favola che ormai il mercato è assuefato a ricevere brutte notizie, perchè non stà scontando nulla, solo le illusioni.
Crisi immobiliare permanente e probabile fallimento di alcune banche, anche se ciò non dovrebbe toccare le regine americane ricapitalizzate allo spasimo dai sammaritani fondi sovrani ricorda Bernanke. Vedremo!
Ricordo inoltre a tutti le parole di Paul Volcker il grande condottiero della Federal Reserve negli anni della Grande Inflazione: " Io penso che Bernanke sia in una situazione molto difficile, troppe bolle per troppo tempo, la Fed non ha realmente il controllo della situazione "
Tratto dal post del NewYorkTimes, THE_EDUCATION_OF_BEN_BERNANKE!
“I think Bernanke is in a very difficult situation,” Paul Volcker told me. Volcker was the Fed chief who preceded Greenspan and who conquered, painfully, the great inflation of the 1970s and early ’80s. (He was chairman from 1979 to 1987.) “Too many bubbles have been going on for too long,” Volcker added. “The Fed is not really in control of the situation.”
Risulta oltremodo difficile comprendere come sia possibile credere in un forte ripresa dell’economia, attraverso un palliativo di un rimborso fiscale per qualche centinaia o migliaia di dollari, in un sistema che stà affondando nelle sabbie mobili del debito. Che sia l’uno o il due percento del PIL il suo effetto sarà limitato dalla crescita esponenziale della crisi in corso, una crisi sistemica correlata che giorno dopo giorno si alimenta confluendo in un’unica direzione.
Non credo che i mercati e con loro analisti ed economisti, gestori o quant’altro abbiamo ancora compreso l’essenza stessa di questa crisi d’altronde sarebbe impossibile ottenere un minimo di consapevolezza da coloro che per mesi ne hanno sottovalutato la dinamica e le possibili conseguenze, ammortizzati da anni di credito e liquidità infinita.
Vi è inoltre un’escalation di proposte che sublimano la " SOCIALIZZAZIONE DELLE PERDITE " interventi statali o proposte politiche che rischiano di stimolare il potenziale rischio sistemico racchiuso nei colossi di derivazione pubblica Fannie Mae e Freddie Mac che hanno appena presentato alla comunità finanziaria, bilanci da brivido.
Nonostante questo i regolatori americani hanno dato il VIA_LIBERA alla rimozione dei limiti imposti in seguito agli " errori contabili " del 2006!
" Unconstrained by portfolio limits, the government-chartered companies may buy more loans and bonds, replacing buyers who fled the market amid the collapse in subprime mortgages. "
A coloro che credono ad un via libera definitivo ad ogni soluzione che contrasti con l’ideologia del libero mercato, consiglio la lettura del post del Wall Street Journal dal titolo: PAULSON_DISMISSES_MORTGAGE_RESCUE_PLANs
In sintesi Paulson marchia molte delle proposte di aiuto che circolano in questi giorni come aiuti a finanziatori, investitori e speculatori piuttosto che misure di sollievo a favore dei mutuatari in difficoltà!
WASHINGTON — The Bush administration is hardening its opposition to the chorus of Democrats, bankers, economists and consumer advocates calling for a big-money government rescue program for struggling homeowners.
In sostanza si tratta di uno scontro ideologico tra il pensiero repubblicano che previlegia la soluzione proveniente dal settore privato e quello democratico, il libero mercato, l’ideologia e la fede nelle sue proprietà terapeutiche.
Ogni dato di questi ultimi giorni, trasuda recessione, che sia un aumento dei sussidi di disoccupazione piuttosto che un crollo degli ordini durevoli, un crollo delle quotazioni immobiliari piuttosto che una serie infinita di profitwarning si torna sempre al punto di partenza, una recessione.
……as did the declines in household wealth associated with the weakness in house prices and equity prices. Ebbene, il declino dei prezzi delle abitazioni e l’impossibilità di rifinanziare e rinegoziare il proprio mutuo è il pericolo maggiore che oggi l’intera economia americana subisce e con essa il consumatore.
La notizia principe di ieri è quella trasmessaci dalla MortgageBankersAssociation relativa ad un crollo dei rifinanziamenti e delle richieste di mutuo.
WASHINGTON, D.C. (February 27, 2008) — The Mortgage Bankers Association (MBA) today released its Weekly Mortgage Applications Survey for the week ending February 22, 2008. The Market Composite Index, a measure of mortgage loan application volume, was 665.1, a decrease of 19.2 percent on a seasonally adjusted basis from 822.8 one week earlier. On an unadjusted basis, the Index decreased 25.8 percent compared with the previous week and was up 5.1 percent compared with the same week one year earlier.
The Refinance Index decreased 30.4 percent to 2458.9 from 3533.8 the previous week and the seasonally adjusted Purchase Index increased 0.2 percent to 358.2 from 357.6 one week earlier.
Le richieste di mutui ipotecari sono letteralmente crollate la scorsa settimana e l’indice generale ha accusato una contrazione del 19,2%. Tenete presente che la MBA non è in grado di segnalare le richieste multiple in quanto oggi per avere un mutuo bisogna rivolgersi a più banche. Le domande di rifinanziamento sono precipitate del 30,4%.
Thanks to WSJ >
Il perchè è presto detto:
The average contract interest rate for 30-year fixed-rate mortgages increased to 6.27 percent from 6.09 percent, with points increasing to 1.15 from 1.10 (including the origination fee) for 80 percent loan-to-value (LTV) ratio loans.
The average contract interest rate for 15-year fixed-rate mortgages increased to 5.77 percent from 5.55 percent, with points decreasing to 1.01 from 1.08 (including the origination fee) for 80 percent LTV loans.
The average contract interest rate for one-year ARMs increased to 5.84 percent from 5.72 percent, with points decreasing to 0.86 from 0.91 (including the origination fee) for 80 percent LTV loans.
Sono tre settimane che vi segnalo questi numeri, questi tassi e dopo la più veloce e concentrata manovra espansiva dei tassi della storia della Federal Reserve, i tassi relativi ai mutui ipotecari stanno salendo in progressione siamo già a circa in media più o.60 % di aumento in tre settimane!
Il credit crunch finanziario si stà propagando come un’edera, sull’albero dei mutui immobiliari.
L’articolo del WallStreetJournal testimonia ampiamente la situazione in corso. Alcuni tassi ipotecari sono in progressivo aumento e quelli che stanno calando, calano molto lentamente.
The average interest rate on a standard 30-year fixed-rate mortgage was 6.38% yesterday, little changed from September but up from 5.61% in late January, according to HSH Associates, a mortgage-data publisher in Pompton Plains, NJ Interest rates on so-called jumbo mortgages — those larger than $417,000 — were at 7.35%, also close to their September levels.
I tassi sulle impotece ARMs sono scesi dal 6,29 % di metà settembre al 5,43 %, ma di quanto ha tagliato i tassi la Fed negli ultimi mesi? 2,25 %! Due sono le ragioni secondo il Wall Street Journal, una riguarda i rendimenti a lungo termine dei buoni del tesoro che sono il riferimento principale per la maggior parte dei tassi ipotecari e la loro salita alimentata dalle prospettive d’inflazione, due la riluttanza del sistema finanziario alla concessione di mutui ipotecari.
Ieri Bernanke è stato chiaro, "WE_HAVE_A_PROBLEM" un piccolo problemino con il differenziale dei tassi del Tesoro ovvero i Treasury Rates e i " Landing rates " i tassi di erogazione dei prestiti. E chi non ha problemi nella madre di tutte le crisi, sembra un’invasione di locuste, tante sono le sorprese giorno dopo giorno.
‘We have a problem, which is that the spreads between the Treasury rates and lending rates are widening, and our policy is essentially, in some cases just offsetting the widening of the spreads, which are associated with signs of illiquidity,’ Bernanke told the House Financial Services Committee.
‘So in that particular area, it’s been more difficult to lower long-term mortgage rates through Fed action,’ he said.
Se poi non bastasse questa interpretazione date un’occhiata a questa ulteriore notizia avvistata tramite un colpo d’occhio leggendario: WELLS_FARGO_TIGHTENS_MORTGAGE GUIDELINES. Il secondo istituto di credito ipotecario americano la leggenda WELLS FARGO ha deciso di irrigidire l’orientamento alla concessione di mutui ipotecari in più di 200 mercati in tutto il paese a cominciare dalla contea di Los Angeles, una mossa che potrebbe avere implicazioni devastanti per i potenziali acquirenti del Golden State e altrove.
No signori questa crisi ha una tale correlazione che nessun intervento più aiutare a risolverne, se non attenuarne gli effetti, nel medio breve termine.
Il crollo delle quotazioni immobiliari che verrà è un ulteriore motivo di preoccupazione in quanto molti proprietari si stanno avviando verso il cosidetto " patrimonio netto negativo" in quanto l’ipoteca sulla casa è superiore al valore della casa stessa. Oggi quasi, quasi, con prezzi destinati a scendere del doppio se non del triplo per ristabilire un livello di equilibrio tra domanda e offerta per eliminare le scorte, conviene lasciarsi pignorare l’abitazione e questo significa una cascata di foreclosure in arrivo che aumenterà il rischio di default tra le istituzioni finanziarie.
Questo è un vero e proprio credit crunch, un evento sistemico ramificato che si stà espandendo a macchia d’olio. Sono troppo pessimista? Vedo nebbia ovunque da quasi un anno? Non vi piace il mio realismo? Mi dispiace non posso fare diversamente, per il rispetto del lettore e della Verità!
IL GRANDE MOGOL BATTISTI,
quasi fossero la stessa persona!!!!!!!
capitano , qua gli analisti, gli economisti, i mercati,danno x scontato che l’america vincerà sempre.
bisogna ricordare però che la stessa fiducia era accordata ai veneziani nel 500 ,agli spagnoli nel 600, ai francesi nel700, agli inglesi nell 800
che non sia arrivato il momento degli americani????????
qua sta nascendo uno tsunami incredibile
non ho mai visto la FED tagliare cosi, in poco tempo
loro lo sanno quanto drammatica è la situazione