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BLACK HOLE IMMOBILIARE!

Scritto il alle 00:45 da icebergfinanza

chandra.harvard.edu/photo/2006/j1655/more.html

 

 "Penso che si debbano controllare i materiali in modo misurato, ma è importante lasciare che essi abbiano una sorta di vita propria, come la naturale forza di gravità, se dipingi un muro la pittura gocciola e non vi è motivo di combatterla."

Con queste parole di Keith Haring, artista americano, possiamo facilmente identificarci nell’irrazionalità della crescita immobiliare mondiale di questi anni, un vero e proprio muro, una crescita che come come la naturale forza di gravità, prima o poi gocciola, una goccia all’inizio del suo cammino.

Secondo il S&P/CASE_SHILLER_HOME_PRICES_INDICES i prezzi in America sono calati in ogni Stato, nessuno escluso a settembre, ripeto settembre per sottolineare l’attendibilità di un indice che non viene emesso il giorno dopo, con le inevitabili conseguenze che comporta ogni revisione.

Una discesa in tutte le 20 città principali oggetto della ricerca, anche in alcune città che nei mesi scorsi evidenziarono una certa tenuta, una discesa del 1,7 % rispetto al secondo trimestre, ma di complessivi 4,5 % rispetto allo scorso anno, il più grande declino dall’inizio della rilevazione dei prezzi di questo indice, ovvero vent’anni fà.

Sp_case_shiller_september_2007

Lentamente l’ultimo baluardo, quello della tenuta dei prezzi si stà sgretolando ed il prossimo anno avremo un’accellerazione che và, secondo le previsioni dal 15 al 25 % nell’arco di alcuni anni, un’inversione che non avverrà prima del 2010.

 

Tutto ciò non potrà non influire sul senso di ricchezza delle famiglie americane che oltre a dover far fronte ad uno tsunami di aggiustamenti nel livello dei tassi dei mutui il prossimo anno vedrà ulteriormente ridotta la capacità di spesa, di consumo.

Non certo irrilevante è la caduta dei due indici di fiducia il CONSUMER SENTIMENT dell’Università del Michigan e il CONSUMER CONFIDENCE, nonostante personalmente abbia sempre diffidato di indici fondati di rilevamenti effettuati su un piccolo numero di famiglie.

Storicamente ogni calo marcato di  questo indice ha preannunciato una recessione. ogni discesa di oltre 20 punti sotto la sua media a 12 mesi  ha accompagnato l’inizio di una recessione.

Ohhhh, ascolta i segnali che provengono dall’economia.

Tempo fà un lettore ha fatto un’osservazione rispetto alla visione nominale o reale di questi rilevamenti di prezzo, di questa dinamica, ebbene facendo qualche ricerca su internet ho scoperto che la caduta in termini reali dei prezzi è ancora più evidente.

L’indice in questione è calcolato nominalmente e quindi non aggiustato all’inflazione, ma utilizzando il CPI, mentre nominalmente la caduta è di circa un 5 % dal suo picco, in termini reali il risultato è di una discesa dell’8 %, ovviamente il tutto differenziato per stato, regione o città.

Nel frattempo sembra aver raggiunto la "pace dei sensi" l’indice ABX che evidenzia la dinamica dei prodotti strutturati relativi al mercato immobiliare.

thanks to MARKIT.com

Ieri sono stati rilasciati i dati relativi alle vendite di abitazioni esistenti da parte della NATIONAL_ASSOCIATION_OF_REALTORS e la dinamica principale non accenna a diminuire anche se, solitamente, negli ultimi mesi dell’anno la tendenza tende a stabilizzarsi in quanto la stagione fredda non è certo il miglior periodo per le compravendite immobiliari.

I dati parlano chiaro per chi li vuole ascoltare:

" Total existing-home sales – including single-family, townhomes, condominiums and co-ops – eased by 1.2 percent to a seasonally adjusted annual rate1 of 4.97 million units in October from a downwardly revised level of 5.03 million in September, and are 20.7 percent below the 6.27 million-unit pace in September 2006. "

Si continua a scendere, il prezzo mediano delle abitazioni scende pure di un bel 5,1 % da ottobre 2006 ma come ormai è consuetudine la mano invisibile dell’ottimismo interessato della NAR ci comunica che il dato è influenzato verso il basso dai problemi relativi ai jumbo mortgage (sopra i 417.000 dollari ) che rallentano le vendite nel mercato prime e fanno scendere la media nazionale.

Se permettete questo è un segno evidente che l’effetto subprime si stà estendendo ormai incondizionatamente anche ai settori Alt-A e Prime, con effetto  diretto sui prezzi nel complesso.

Gli inventari sono ulteriormente cresciuti sino a determinare il nuovo livello di 10,8 mesi necessari per smaltire le abitazioni invendute. L’inventario delle abitazioni esistenti costituisce l’ 85 % dell’intero patrimonio immobiliare americano.

Ushmsales112807

 

 

 

 

 

 

 

Nel frattempo il COMMERCIAL REAL ESTATE ovvero il settore commerciale, punta di diamante dell’edilizia in questi ultimi due anni è sul punto di implosione secondo un post di BLOOMBERG.com

“Commercial real estate is a full-blown bubble that feels very much at a bursting point,” said Christian Stracke, an analyst in London at CreditSights Inc., a fixed-income research firm. “There’s a fairly toxic mix of factors at work.”

The cost of derivatives protecting investors from defaults on the highest-rated bonds backed by properties more than doubled in the past month, according to Markit Group Ltd. Prices suggest traders anticipate defaults rising to the highest level since the Great Depression, according to analysts at RBS Greenwich Capital in Greenwich, Connecticut.

Per concludere serenamente questa nuova pagina nera del mercato immobiliare americano vi lascio con le previsioni di GLOBAL_INSIGHT_INC un inno all’ottimismo….

WASHINGTON — The property value of U.S. homes will fall by $1.2 trillion, and "at least" 1.4 million homeowners will lose their properties to foreclosure in 2008, according to a study released Tuesday by the U.S. Conference of Mayors and the Council for the New American City.

The study, prepared by forecasting firm Global Insight Inc., predicts a widespread and deep economic impact from ongoing housing market problems, which many expect to stretch through next year.

 

10 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 29 Novembre 2007 at 12:43

Beati voi che cercate ancora nei rialzi o ribassi borsa dei nessi con la realta’.
La borsa Amerciana transa 30 Mld circa al giorno mentre il forex scambia 2.000 mld al giorno.
La borsa e’ un giocatto facilmente manovrabile, lo dimostra che gli speculatori quando vanno sul forex lo fanno sulle monete deboli, ma quando tentano di giocare sulle valute importanti normalmente escono con le ossa rotte (vedasi Soros).
i movimenti del mercato azionario, soppratutto quelli di breve, sono disciplinati da mani forti, non dannatevi ad anticiparne mosse, lasciate che i farabutti giochino da soli.
ascoltate quello che dice Andrea da tempo, arrivera’ una crisi pesante, prima o poi colpira’ anche le borse, non importa se sara’ tra 1 giorno o o un anno, state certi che arriva, state liquidi, non dannatevi alla ricerca delle performance, stavolta vi fate del male.
Per Andrea, ti volglio segnalare che siamo nel 25esimo anno del ciclo di crescita, infatti il presente bull market e’ iniziato nel 1983 e c’e’ una brutta tradizionione sui cicli di 25 anni di solito seguono delle lunghe DEPRESSIONI.
La borsa sara’ il minore dei problemi ma qualcuno non l’ha ancora capito.
continua cosi.
Mariano

utente anonimo
Scritto il 29 Novembre 2007 at 13:41

Per Mariano,
Soros se non ricordo male non è andato short solo sulla lira ma anche sulla sterlina ,che soprattutto in quei tempi non era proprio una moneta debole, e lo ha fatto dal momento che i fondamentali economici gli davano ragione.
A quei tempi al timone della Banca d’Italia c’era Ciampi che gettò un mare di miliardi nel’ inutile tentativo di non fare uscire la lira dalla banda di oscillazione; come è andata a finire lo sapete tutti : svalutazione della lira del 30% in un giorno (erano finiti i soldi) e Ciampi elogiato da tutti i banchieri centrali.
Ora le Banche Centrali ed i Governi sono meglio organizzati, hanno molti più fondi, ma a me piace pensare che esista ancora una logica di mercato e che sia il mercato a vincere ,per poi poter ricominciare ripulito dalle molte storture che lo hanno accompagnato
in questi anni.
Ciao
Mas

utente anonimo
Scritto il 29 Novembre 2007 at 14:19

Nel frattempo:
Almunia :
“Rischio inflazione chiaramente aumentato “.

Mervyn King (Governatore BoE ):
“L’outlook a breve termine sia per l’inflazione che per la crescita è diventato meno favorevole, il che complica la vita del Comitato di politica monetario”.
inoltre ha rassicurato che le massicce iniezioni di liquidità effettuate per salvare Northern Rock non influiscono sulla capacità della Boe di fornire liquidità alle altre banche se necessario (Vi ricorda niente? A me le rassicurazioni ai tempi di Soros)

Royal Bank of Scotland:
In base ad indiscrezioni che circolano tra i trader il gruppo potrebbe annunciare una svalutazione di 12 miliardi di sterline per l’esposizione al mercato dei mutui.
Al momento la banca non commenta.

Bundesbank:
“Sono significativamente aumentati i rischidi un ulteriore indebolimento dell’economia USA

Lbbw la maggiore banca pubblica tedesca , a causa della crisi del mercato del credito potrebbe potrebbe accusare una perdita superiore a 800mln

lkb banca tedesca che già era stata soccorsa quest’estate con un iniezione di 3,5 miliardi ha deciso di rinviare a data da destiarsi la pubblicazione dei risultati del primo semestre che era prevista per domani

Mas

utente anonimo
Scritto il 29 Novembre 2007 at 15:29

Ho l’impressione che nei nostri post stiamo troppo spesso confondendo l’economia con la borsa. L’andamento della borsa può discostarsi per lunghi periodi da quello dell’economia reale. È quindi scorretto o perlomeno avventato prevedere sulla base dell’attuale peggioramento congiunturale in America, un’imminente caduta degli indici azionari. Andrea sta perfettamente vedendo, seguendo e spiegando lo sviluppo della crisi immobiliare e finanziaria. Questo non esclude però il fatto che possiamo avere un’ulteriore ondata di rialzi in borsa dovuta all’eccesso di liquidità (il caso Citicorp é un’esempio classico). Le bolle speculative del passato dovrebbero servirci da monito (Nasdaq e Nikkei). Torno a ripetere che se le Borse non sono scese adesso dopo questa ondata di cattive notizie, é possibile che prendano per mesi la direzione opposta.
Michele

utente anonimo
Scritto il 29 Novembre 2007 at 16:01

Michele quello che tu affermi è a mio parere assolutamente sensato.
Anzi, avere più opinioni costruttive ,anche se differenti, non può che contribuire alla crescita di tutti .
Io espongo una mia visione tu giustamente la tua .
E’ solo dal confronto con tutti che si può migliorare.
Ciao
Mas

utente anonimo
Scritto il 29 Novembre 2007 at 18:10

Per chi ha la voglia e la pazienza ho trovato un formidabile articolo di Nouriel Roubini che spiega esattamente la relazione tra recessione ed andamento delle borse (compresi i rally a corto termine che lui definisce “sucker’s rally” o “balzo del gatto morto” !). Ecco il link (che trovate anche di fianco tra i links di Andrea):

http://www.rgemonitor.com/blog/roubini

Buona lettura – Michele

Scritto il 29 Novembre 2007 at 21:47

Ciao Mariano parole sante, il FOREX è una corazzata inviolabile, un oceano pieno di piranha e squali, dal quale consiglio a tutti di girare al largo, quello è un oceano per professionisti, vecchi lupi di mare.

Caro Mariano ora che non ci vede e non ci sente nessuno aggiungo un piccolo elenco a sostegno della tua tesi, ma sottovoce in quanto forse qualcuno incomincia a toccarsi…

questi sono i punti di minimo delle crisi.

1784 recessione

1808 depressione

1837 crisi bancaria

ed ora incomincia il bello..

1858 depressione

1883 depressione

1908 depressione

1933 grande depressione

1958 recessione Eisenhower

1982 recessione Reagan

2007 subprime/ credit crunch

Ciao Mariano non dirlo a nessuno mi raccomando……

Andrea

Scritto il 29 Novembre 2007 at 21:52

Caro Mas inflazione one one un’eco che rimbomba nella vita reale ma sabato vedremo insieme una realtà nascosta ma vitale che stà nascendo nelle nostre comunità, un sistema per abbattere tutta la filiera della distribuzione che amplifica i prezzi dal produttore al consumatore.

Ciao e grazie della tua presenza.

Andrea

Scritto il 29 Novembre 2007 at 22:05

Ciao Michele, grazie della tua segnalazione e mi raccomando segui le analisi di Nouriel, seguile ed elaborale con la tua capacità critica in quanto ha una ” visione ” a dir poco straordinaria, un professionista che ha portato avanti le sue idee, attraverso lo scetticismo generale, analisi profonde.

Caro Michele la tua analisi è ineccepibile, spesso si dice che le borse anticipino o scontino qualcosa, ma spesso ciò non è assolutamente vero in quanto irrazionali.

Potrebbero scendere ancora come all’improvviso essere innondate dalla liquidità dei fondi sovrani, ma credimi oggi nulla è più come prima.

La mia paura è che un giorno ci alziamo ed all’improvviso ci troviamo sotto di un 10 % in un solo istante meccanismi di blocco in funzione o no!

Non vi è nulla in questo tempo di simile al passato e forse è in atto una lotta che và ben al di là dell’economia e della finanza.
Chissà!

L’importante è lasciare aperte le porte ad ogni soluzione ma non è certo un peccato restare liquidi agganciati al salvagente dell’euribor!

A proposito a visto l’EURIBOR ad un mese…..4,80 % tensione a breve alle stelle, segnale di fumo.

Ciao Michele e grazie delle tue illuminazioni.

Andrea

utente anonimo
Scritto il 29 Novembre 2007 at 22:24

Ancora una volta concordo pienamente con Andrea, il mio timore è un -6,7% del DOW in un sol giorno. E’ questo e sempre più possibile in quanto invece di farlo lateralizzare tentano le ultime disperate carte del rialzo con quel minimo di liquidità che la FED ancora gli concede. Paolo

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