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TUTTO CAMBIA, NULLA E' PER SEMPRE!

Scritto il alle 07:26 da icebergfinanza

http://www.flickr.com/photos/71209115@N00/49799378/

E’ un mistero il mondo delle statistiche, le indagini sulla fiducia dei consumatori e delle imprese, un mistero sono i dati macroeconomici soggetti a continue revisioni e riletture. Come detto in precedenza talvolta le cause che determinano una improvvisa volatilità nei mercati sono determinate da notizie di carattere privato ( talvolta con divulgazione di rumors o notizie ad esclusivo interesse privato vedi turbativa dei mercati ed insider trading ovvero informazioni false atte a determinare violente variazioni del prezzo di un titolo) notizie , informazioni societarie, fattori esogeni di qualsiasi natura ed informazioni e dati di carattere micro e macroeconomici.


Risulta perlomeno difficile interpretare la eccessiva volatilità di questi dati , in quanto soggetti ad interpretazioni e revisioni che secondo il sottoscritto aumentano le perplessità sulla effettiva validità di rilasciare statistiche in prima lettura approssimative ad uso e consumo dei mercati che abbisognano di input costanti per la loro attività.

Sarà che vedo ciò che non c’è, ma ultimamente i dati vengono rivisti e riletti quasi esclusivamente in maniera positiva. Le vendite al dettaglio si riprendono e vengono riviste da 0,1 % a 0,5%. Mica male! Ma quel che più conta è la produzione industriale che scende ………all’improvviso e non di poco dal precedente rilevamento.

 Stipendi più alti e lavoro per tutti non vengono scalfiti da maggiori costi per le rate dei mutui rinegoziati e dall’ aumento dei prodotti energetici. L’onda della grande liquidità che tutto copre, tutto uniforma. Intanto il settore manifatturiero langue nel limbo dell’attesa e le ditte licenziano il personale.
Eppure l’indice di fiducia dell’università del Michigan è sceso al livello più basso degli ultimi otto mesi, scendono le aspettative future e presenti, e nonostante tutto, la vita continua. Prima si spremevano le case, ora il Dow Jones, domani chissà.

Chi prenderà il testimone della crescita lasciato dal settore edilizio il driver di tutti questi anni? Secondo l’odierno rapporto della NAHB la fiducia dei costruttori è scesa al più basso livello dell’anno, con una caduta delle vendite residenziali e l’outlooks dei costruttori per i prossimi sei mesi, è al più basso livello da ottobre. Quindi nessuna speranza per la primavera, ne per l’estate. Ci si esalta per l’inflazione core stabilmente in agguato ma, ancor di più per l’avvio di maggiori cantieri che salgono solo perchè il precedente dato è stato rivisto al ribasso di ben 1,20 % circa. Bene abbassiamo tutto così il dato successivo è sempre positivo, comunque lo si voglia leggere, stagione favorevole o no!

I rischi e le incertezze sono notevoli, la gente è incerta rispetto alle prospettive economiche con un declino nella richiesta di mutui ipotecari di tutte le categorie.

Su Marketwatch.com si legge di una pubblicità che gira l’America dove un tipo felice e fortunato, si vanta della sua bella casa, dell’auto nuova e di appartenere al golfclub del suo paese. Come farà, si chiede un distinto signore che sta falciando l’erba del suo giardino che abbassando la voce e sorridendo dice: “Io sono pieno di debiti sino alle palle degli occhi e riesco a malapena a saldarli. Qualcuno lo aiuta! Grazie al credito facile molti Americani stanno vivendo bene, sopra i loro mezzi. E non solo gli Americani, aggiungo io! Ma ora le cose stanno cambiando.

Anche il buon vecchio Greespan ha rivisto al rialzo le sue funeste previsione di circa un mese e mezzo fa. Gira il mondo via satellite, facendosi pagare il suo pensiero e scrive libri di memorie. Parlando via satellite da Washington, nella patria dei carry trades, il Sol Levante, secondo Bloomberg ha affermato che l’economia mondiale beneficia degli ammortizzatori delle economie emergenti che forniscono un mix benefico di alto sviluppo e bassa inflazione. O mio maestro, la flessibilità in persona! Non è più preoccupato dell’effetto “subprime” sull’economia americana ma ora rappresenta solo una piccola parte del sistema decisamente inocua! Tutto e il contrario di tutto, in un istante, un battito d’ala e pensare che c’è qualcuno che paga per ascoltarlo!

E nel frattempo si sale, si sale “ Trend is my friend “! Cosa importa se è giusto o sbagliato che i prezzi salgano, bisogna seguire il trend, non si può stare a guardare questo monumento di razionalità collettiva.
Quello che nel suo libro “Economia e pazzia”, Galimberti chiama il “ pensiero magico”.
“Testa o croce”, alzi la mano chi non ha sentito o letto in questi giorni miriadi di analisti e commentatori, che archiviato questo increscioso incidente di percorso non prevedano di vincere la scommessa di indici verso i nuovi massimi! Doppio massimo o  bull trap?! Non importa, come diceva Nietzsche nel suo scritto Al di là del bene e del male, la “ follia nei singoli è qualcosa di raro, ma nei gruppi, nei partiti, nei popoli e nelle epoche è la regola”.
Galimberti, ricorda che un giovane professore di Princeton, James Lawrence tre mesi prima del crollo del ’29 in una Wall Street dagli occhi stellati, dichiarò che, il consenso di milioni di investitori in quell’ammirevole mercato, la borsa di Wall Street è che le azioni non sono sopravvalutate e che lo stesso Greenspan nel luglio del 1999 affermò che identificare una bolla che si sgonfia è una sfida formidabile per una Banca centrale in quanto getta il suo giudizio contro il giudizio collettivo di milioni di investitori.

Forse se avessero studiato anche psicologia, e non solo economia, non si sarebbe sentiti così intimoriti al pensiero di sfidare il giudizio di milioni di investitori.

Sempre nel libro si ricorda che Hegel diceva che ciò che esiste è razionale, ma naturalmente questo “razionale” comportamento individuale diventa una ricetta per un disastro collettivo.
L’instabilità si afferma non tanto perché la gente cambia idea, la cambia anche Greenspan, ma perché le idee che già esistevano nella mente degli investitori si ricompongono in modo diverso.

Concludo questo mio post, ricordando che tutto cambia, la volatilità del pensiero umano fa parte della natura stessa dell’uomo, la coerenza è una conquista, è il risultato di un lungo cammino, un pregio per tanti, mentre la trasformazione, il conformarsi al pensiero altrui  talvolta avviene per puro interesse personale.

 

 

1 commento Commenta
Scritto il 19 Aprile 2007 at 15:57

Le bolle sono ancor più vere quanto più le si nega. Del resto, Rockfeller vendeva le proprie azioni quando il lustrascarpe si mostrava desideroso di parteciapre anche lui alle euforie della Borsa.

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