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SOTTOVALUTAZIONE GLOBALE!
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Sottovalutazione Globale!
Questo è il titolo che secondo me rende ben presente l’idea che la crisi del mercato immobiliare americano ha radici profonde nella mancanza di analisi e di realismo che in questi ultimi anni serpeggia nei mercati finanziari globali.
A costo di sembrare ripetitivo la sorgente di questa assoluta apatia, di questa assuefazione ad ogni sottovalutazione del concetto di limite o rischio, deriva dalla " favola" della crescita infinita, dell’illusione del benessere artificiale!
Come dicevo ieri nel mio precedente post …..una sera di fine inverno all’improvviso tutti si accorgono del potenziale distruttivo che ogni bolla economica o finanziaria porta con se!
Ora è evidente che cercare di minimizzare i rischi connessi riportandoli a mere valutazione di carattere finanziario è sostanzialmente compito di chi cerca di sostenere che la crisi del mercato immobiliare porta con se limitate conseguenze quantificabili in al massimo 750 miliardi di dollari o altre possibili quantificazioni numeriche!
Una crisi quella del settore immobiliare annunciata da innumerevoli segnali e principalmente sottovalutata dai suoi principali attori, analisti ed economisti compresi e dalle stesse autorità monetarie!
Ora vi sono innumerevoli adesioni nelle file dei vigili del fuoco che cercano di riportare la calma in mezzo al panico, rassicurando e cercando di spegnere l’incendio!
Dove erano questi volontari quando si trattava di rendere razionale ogni movimento speculativo ,quando si trattava di diffondere un pò di saggezza in mezzo all’"esuberanza irrazionale"?!!! Ma come detto in precedenza la saggezza che un saggio cerca di diffondere suona simile alla follia!
Forse qualcuno stà dimenticando a torto o ragione le implicazioni sociali che un’eventuale ulteriore avvitamento del mercato immobiliare potrebbe comportare!
Attualmente sono circa 400000 le famiglie che hanno perso la propria abitazione in un contesto di cifre approssimative nell’oceano umano che ricopre il suolo americano, ma se la cifra dovesse aumentare se le criticità segnalate dal sito FORECLOSURE.COM dovessero essere confermate, con il tempo nei prossimi anni, lascerebbe ancora indifferenti la cifra di un milione e mezzo o due di persone che perdono la loro abitazione!
Qualcuno ci scherza sopra prospettando una gigantesca caccia alle streghe oppure una mini guerra civile, ma la questione merita riflessioni più serie!
Merita un’attenta riflessione il fatto che due fondi speculativi di investimento denominati private equity possano contrarre debiti per effettuare operazioni a leva finanziaria per un importo che da solo supera l’intero default dello stato sovrano dell’Argentina!
Alcune riflessioni serie, forse le più sagge sono racchiuse nelle parole di Mario Draghi attuale governatore della Banca d’Italia che riporto per la seconda volta :
“Negli ultimi dieci anni gran parte del mondo in via di sviluppo, che nel corso della propria storia era stato debitore, è diventato creditore. Questo mutamento reso possibile dall’apertura degli scambi internazionali, è stato accompagnato da uno straordinario sviluppo dell’innovazione finanziaria. La caduta delle barriere ha anche permesso investimenti in attività non liquide che hanno raggiunto dimensioni senza precedenti; la leva finanziaria è utilizzata oggi come mai nel passato. Si ha la sensazione che queste trasformazioni possano avere talvolta distorto le valutazioni espresse dai mercati: il livello eccezionalmente basso dei premi al rischio non riflette che in parte il merito di credito; anche i tassi reali a lungo termine permangono estremamente contenuti, sia in confronto alle medie di lungo periodo, sia rispetto alla posizione delle economie nel ciclo. La liquidità resta abbondante, sebbene da tempo le politiche monetarie dei principali paesi siano divenute meno accomodanti. L’economia mondiale continua a crescere a ritmi sostenuti" Non è realistico aspettarsi che le condizioni ordinate oggi prevalenti sui mercati possano durare per sempre. E’ per questo motivo che da più parti si auspica una maggiore collaborazione internazionale, non soltanto per irrobustire l’infrastruttura finanziaria mondiale.
" Non sappiamo da dove verrà la prossima crisi; dobbiamo far di tutto per essere preparati."
Le possibili implicazioni sociali non possono riguardare meramente l’aspetto economico del problema ma devono necessariamente tener conto dei concetti di etica e sviluppo sostenibile!
Ripeto Etica e Sviluppo Sostenibile, anche per chi crede che le due questioni devono restare alla porta del mondo finanziario in quanto riguardano ben altre sfere dell’Umanità.
Utopie di prima ed ultima generazione che pervadono le coscienze di coloro che credono che ogni eccesso racchiude in se il seme della sconfitta, della disperazione di coloro che vivono gli eccessi sulla propria pelle!
Non ripeterò alcuni concetti espressi nel precedente post, la speranza sincera è che la situazione possa normalizzarsi, trovare un punto di arrivo nella sua caduta, dove ripartire per ricostruire un sistema che non sfidi le leggi della gravità!
Poco importa che Greenspan l’artefice di questa illusione finanziaria ora insista nell’agitare lo spettro di un contagio all’intera economia degli Stati Uniti per il crollo del mercato immobiliare.
Sul Sole 24 ore Walter Riolfi ha riportato le parole di un discorso dell’allora presidente della Federal Reserve:
“ L’innovazione ha portato una moltitudine di nuovi prodotti come i prestiti subprime e il credito di nicchia per gli immigranti(…). Dove un tempo ai clienti più marginali sarebbe stato semplicemente negato il credito, ora i prestatori sono in grado di giudicare con efficienza il rischio di quei clienti e di prezzarlo appropriatamente. Questi progressi hanno portato a una rapida crescita dei mutui casa subprime….in risposta alla domanda del mercato a beneficio dei consumatori”.
Un discorso pronunciato l’8 aprile del 2005 quando i tassi ufficiali erano al 2,75 %.
Secondo Riolfi queste parole fanno il paio con quelle del 1999, quando Greenspan giustificò l’euforia di Wall Street con la “maggiore produttività” del sistema, portando alla considerazione che per Greenspan le bolle sono come le ciliegie: una tira l’altra
Per il sottoscritto ,la magia della trasformazione o forse la saggezza dell’ultima ora alle volte si impersonano!
Una cosa ormai è completamente chiara e riguarda l’eccesso di alchimie finanziarie o nell’uso di strumenti derivati che di per se stessi in alcuni casi servono a proteggere i mercati dalla volatilità e dai rischi ma che abusati possono produrre conseguenze difficilmente immaginabili!
Se non vogliamo sentirci dire che l’Etica nel libero mercato è come una barriera che ostacola la fantasia e la creatività del mondo finanziario almeno ricordiamoci cosa significa avere il senso della misura, del limite, essere responsabili verso se stessi e nei confronti degli altri!