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REGOLA NUMERO UNO! IL MERCATO HA RAGIONE.

Scritto il alle 19:20 da icebergfinanza

Image:Two polar bears sparring.jpg
Regola numero uno: il mercato ha ragione!
Regola numero due: il mercato ha sempre ragione!
Nel caso ciò non si verificasse, valgono sempre e comunque le regole numero uno e numero due!!
Ed allora perché le curve dei tassi, prima in America e poi lentamente ed inesorabilmente anche in Europa si stanno invertendo? Perché i tassi a lungo termine restano incredibilmente compressi ?
Il bisogno di sicurezza, i grandi fondi pensione, la Cina ed il Giappone con motivazioni diverse hanno alimentato la corsa ai bond americani , la bolla speculativa in atto nell’universo degli stessi bond e le continue tensioni geopolitiche sono solo alcuni dei motivi o pretesti per cercare di spiegare in maniera convincente che nessuna recessione è dietro l’angolo.
Intanto l’ottimismo dei mercati aumenta giorno dopo giorno, si autoalimenta sostenuto sapientemente dalle cosiddette “mani forti” che stanno giocando l’ultima partita, quella che precede il grande richiamo per l’ultimo atto!
E’ la storia che si ripete, inesorabilmente, ma questa volta potrebbe generare conseguenze profonde sulla capacità di generare profitti e di rimborsare i propri debiti,  perché l’espansione di questi ultimi anni non può essere spiegata solo con la consacrazione delle tigri d’Oriente, con il vento deflazionistico del mercato del lavoro asiatico o dell’Europa dell’Est che comprime e quasi annulla la timida inflazione derivante dalla corsa delle materie prime o dalla fragile sensazione di piena occupazione!
Il mare di liquidità che ha invaso i mercati ha alimentato, oltre al gioco sottile della speculazione, anche la sensazione che il ricorso al debito sia una questione fisiologica; il mercato immobiliare mondiale si è nutrito di questa nuova linfa, i surplus di bilancio si sono in poco tempo rovesciati in nome di una ripresa economica che non ha fondamento reale negli investimenti o nel risparmio ma solo ed esclusivamente nell’eccesso di liquidità che innondato il sistema economico.
La sostificazione nella gestione del rischio a reso inoltre possibile posizioni finanziarie che solo alcuni anni fa sarebbero parse eccessive.
I costi del rischio insolvenza sono ai minimi e la stessa volatilità sui mercati registra una fase che non si vedeva da tempo; ogni segnale negativo o presunto tale viene minimizzato in nome dell’attesa di un “soft landing” o atterraggio morbido di un’economia che è “cresciuta” ai ritmi più impressionanti del dopo guerra, Europa esclusa naturalmente!
Il mercato ha sempre ragione!
Se non vogliamo dar credito ad una serie impressionante di segnali proviamo a ricordare che in più dell’85% delle volte l’inversione della curva dei tassi ha significato recessione e che questa volta la sottile droga dell’illusione di ricchezza che le banche centrali hanno alimentato porterà ad una contrazione imprevedibile! Non minimizziamo creando una ipotetica battaglia in atto tra ottimisti e pessimisti, alzisti e ribassisti,  analizziamo serenamente le basi di questa espansione lasciamo da parte per un attimo il fenomeno asiatico che si autoalimenta con capitali occidentali.
E’ suonata la campanella dell’ultimo giro e dopo quattro anni di salita ininterrotta,  analisti, economisti e media per non parlare di banche centrali sono un’unica voce nel professare un ottimismo che trova le sue radici nell’animo umano più profondo oppure nella sua stessa ingenuità; si prudenza nel breve termine  e qui e là qualche voce dissenziente esiste ancora, ma l’onda lunga della Storia sta per ripetersi e questo sarà l’anno della verità!
Il mercato ha sempre ragione …..o forse no a seconda delle interpretazioni!
 

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6 commenti Commenta
Scritto il 23 Gennaio 2011 at 22:33

"Il Viaggio del Veliero…."

Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d’avere: l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.

Italo Calvino, da Le Città invisibili

 

I viaggi sono quelli per mare con le navi, non coi treni. L’orizzonte dev’essere vuoto e deve staccare il cielo dall’acqua ci dev’essere niente intorno e sopra deve pesare l’immenso, allora è viaggio.

Erri De Luca, dal libro “Il giorno prima della felicità”

Scritto il 24 Gennaio 2011 at 05:24

Un abbraccio Valentina, se non ci fossi si dovrebbe crearti! Andrea

Scritto il 24 Gennaio 2011 at 06:58

hihhihihibehhh…non esageriamo hihihi…

Un Caro saluto e un abbraccio Capitano
Navighiamo…navighiamo marinai….

Vento in poppa
Valentina

Scritto il 24 Gennaio 2011 at 12:00

E’ suonata la campanella dell’ultimo giro e dopo quattro anni di salita ininterrotta,  analisti, economisti e media per non parlare di banche centrali sono un’unica voce nel professare un ottimismo che trova le sue radici nell’animo umano più profondo oppure nella sua stessa ingenuità

Quattro anni di salita ininterrotta ? dal minimi di marzo 2009 non sono passati 2 anni e non siamo ritornati su i massimi precedenti.
Andrea, a cosa ti riferisci?

Scritto il 24 Gennaio 2011 at 14:09

Ciao Cuculo il post e’ il primo di Icebergfinanza pubblicato nel gennaio 2007 e il riferimento era a quanto accadde tra il 2003 e il 2007 un mese dopo ilmondo avrebbe sentito parlare di subprime per la prima volta Andrea

Scritto il 24 Gennaio 2011 at 15:21

Scusa, mi era sfuggita la data del post "d'annata".
però è interessante che dopo due anni di salita…..

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