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ASPETTANDO IL GRANDE INVERNO!
Vi abbiamo raccontato come i banchieri centrali secondo la storia, sono i principali resposnabili di tutte le grandi crisi, la loro folle politica monetaria ha sempre prodotto crisi finanziarie o economiche.
Nei mesi scorsi, il povero Powell, dipendente in tutto e per tutto dagli umori del suo datore di lavoro, Donald Trump e dai capricci degli speculatori in genere, ha continuato a negare che l’intervento della Fed sul mercato interbancario non è paragonabile in alcuna maniera ad un quantitative easing. Poi ha mandato in giro altri governatori a riferire che in alcuna maniera la Fed sta influenzando con la liquidità i mercati finanziari, i rialzi delle azioni che solo ora per loro stanno diventando irrazionali, non sono dovuti alla politica monetaria.
https://twitter.com/NorthmanTrader/status/1228058174080638976
Infatti se date un’occhiata qui sotto ogni volta che la Fed immette liquidità nel mercato interbancario agonizzante, i mercati … crollano, giusto?
Ieri la FED, che continua a ritenere temporaneo un intervento che ormai dura dal settembre dello scorso anno ha dovuto intervenire nuovamente in maniera massiccia per salvare qualche esaltato che continua a giocare alla leva demenziale sul mercato, indisturbato.
Ieri il nostro dollaruccio ha aggiornato il minimo a tre anni, sfondando quota 1,0830, mentre si avvicina la battaglia decisiva, un assedio che ricorda quello leggendario di Stalingrado, nel quale la Germania nazista perse la guerra. Qui l’euro subirà la più importante disfatta degli ultimi sette anni, la stessa violentissima accelerazione che vi ha più volte descritto in passato il nostro Machiavelli.
Ma torniamo alle cose serie, quelle che ancora oggi funzionano sul mercato finanziario, reddito fisso e valutario.
Nel 2020 i fondi azionari globali hanno registrato afflussi netti per meno della metà dei fondi obbligazionari che hanno raccolto 90 miliardi L'anno scorso, nonostante il rally azionario, oltre 500 miliardi raccolti contro i 167 miliardi di dollari del mercato azionario. pic.twitter.com/q1rvtVOZdQ
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) February 10, 2020
Chi conta da tempo ha già messo al sicuro i suoi soldi in cassaforte.
Investors who poured money into bond funds last year are showing little sign of stopping in 2020 https://t.co/4lobkMZhYS di @markets
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) February 13, 2020
Gli investitori che hanno versato denaro in fondi obbligazionari lo scorso anno mostrano pochi segnali di arresto nel 2020, aumentando ulteriormente la pressione al ribasso sui rendimenti.
L’afflusso di attività a reddito fisso è quasi raddoppiato l’anno scorso a 1 trilione di dollari , secondo i dati di Morningstar Inc. Con i timori per l’epidemia di coronavirus che attenuano le prospettive di crescita per l’economia globale e spingono alla ricerca di beni rifugio, i fondi obbligazionari sono sulla buona strada per superare questo record nel 2020.
“Siamo in un territorio inesplorato”, ha dichiarato Nikolaos Panigirtzoglou, stratega di JPMorgan Chase & Co., in un’intervista. “Sulla base dei flussi di gennaio, sarà un altro anno molto forte per i flussi di fondi obbligazionari”.
I fondi obbligazionari sono a poche settimane dal raggiungimento della loro più lunga serie ininterrotta di afflussi dalla crisi finanziaria.
Ovviamente come sapete, il debito è CARTA STRACCIA e non tutte le obbligazioni oggi sono una buona opzione, solo la carta sovrana di qualità, il resto è CARTA STRACCIA in buona parte, immondizia pura… JUNK!
E pensare che secondo Powell va tutto bene!
Sul loro attuale traiettoria, gli afflussi verso i fondi obbligazionari nel 2020 saranno in totale un record di quasi il doppio dello scorso anno, secondo una nota di ricerca da BofA.
Per JPMorgan, una spiegazione sempre più plausibile per i flussi obbligazionari è il riequilibrio del portafoglio da parte degli investitori al dettaglio, che stanno reinvestendo i loro guadagni azionari in obbligazioni. Ciò implica anche che l’acquisto di azioni potrebbe aver raggiunto il picco, fungendo da vincolo per un ulteriore rally del mercato azionario, ha affermato Panigirtzoglou.
Ma un allentamento delle paure attorno allo scoppio del virus o all’inflazione in ripresa potrebbe comportare una perdita di slancio per i fondi obbligazionari, secondo John Velis, stratega di BNY Mellon, in una nota di ricerca dell’11 febbraio. Flussi di ribilanciamento del portafoglio, insieme a scambi simili prodotto da fondi di rischio-parità, sono vulnerabili a “grandi svalutazioni” in caso di cambiamenti nella narrativa del mercato, ha affermato.
E si certo, perchè invece un cambiamento di narrativa per il mercato azionario non esiste, secondo loro va tutto bene, i ciclie economici ora durano 20 anni.
“L’eccesso di liquidità per combattere la deflazione continua ad alimentare bolle gemelle in scarse risorse di” rendimento “e scarse di” crescita “”, hanno detto gli analisti di BofA Securities , aggiungendo che si aspettano che il rendimento del Tesoro USA a 10 anni testerà i minimi storici, implicando un calo di circa 25 punti base rispetto agli attuali livelli dell’1,58% circa.
US borrows for 30yrs at 2.06%, lowest level in US history despite rising debt. The previous all-time low for a 30y sale was 2.17% in Oct. https://t.co/A3gt3yYhl1 pic.twitter.com/MZ23ChlHac
— Holger Zschaepitz (@Schuldensuehner) February 13, 2020
Noi siamo li in prima fila ad aspettare il cambiamento di narrativa, come direbbe il nostro Cristoforo Colombo a proposito del suo uovo magico…
“La differenza, signori miei, è che voi avreste potuto farlo, io invece l’ho fatto!”
Ciao Andrea. Intanto ti rinnovo i complimenti e doma ti darò anche un contributo (modesto ma comunque non ridicolo). Vorrei sapere cosa cosa pensi dell’oro. Io sono mesi che tengo il grosso del capitale su questa materia prima e i risultati mi hanno dato ragione visto che il mio ETF 3X sta andando alla grande (grazie anche all’apprezzamento del dollaro). Secondo te continuerà la sua salita nel prossimo/medio futuro? Buona domenica
Coraggio ragazzi, essenzialmente sono troppo idioti per raggiungere le stelle, una parte dell’umanità dovrà arrangiarsi da sola per andarci e non averli più tra i piedi.
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Prima del grande inverno dovremo arrivare allo stato di euforia.
Come prima dello scoppio della bolla dot.com.
Il tg5 dovrà aprire con le mirabolanti performance della borsa come appunto succedeva all’epoca.
Finché Mentana apre con le notizie sul coronavirus o i crolli della produzione industriale l’estate è assicurata.