in caricamento ...
Il governatore della Federal Reserve Lael Brainard è diventato il secondo banchiere centrale degli Stati Uniti a parlare della possibilità di prendere di mira i tassi di interesse a lungo termine come un “nuovo” strumento per combattere la prossima recessione.
Clarida ha affrontato la questione all’inizio dell’anno, gurda caso occupandosi proprio del Giappone, che ora, solo ora è oggetto di studi approfonditi per cercare di comprendere come è stata l’evoluzione dell’ultima crisi, studi sino ad ora accantonati perchè … a noi non succederà mai…
“Una volta che i tassi di interesse a breve termine tradizionalmente presi di mira hanno raggiunto lo zero, potremmo rivolgerci a tassi di interesse leggermente più a lungo termine, ad esempio i tassi di interesse di un anno, e se sono necessari ulteriori stimoli, forse spostando la curva verso tassi di due anni “, ha detto Brainard.
“In base a questa politica, la Fed sarebbe pronta a utilizzare il suo bilancio per colpire il tasso di interesse, ma a differenza degli acquisti di attività che sono stati intrapresi nella recente recessione, non ci sarebbero stati impegni specifici per quanto riguarda gli acquisti di titoli del Tesoro” lei ha aggiunto.
Brainard per non terrorizzare i mercati parla di titoli a un anno forse due, ma scommetto che si occuperà del decennale, come hanno fatto in Giappone, decennale che ora è negativo mentre in America è intorno al 2,50%.
Gli amici di Machiavelli hanno ben chiaro cosa significhi questo, una strepitosa occasione!
Più questi parlano di curve dei tassi e politica monetaria e in più abbiamo la conferma che siamo dentro una recessione anche se dati e statistiche dicono altro, il nostro “big long” sta macinando plusvalenze su plusvalenze.
Tornando a noi, la Cina non starà certo a guardare…
#China punches back:
-will take countermeasures against U.S. tariff hike on Chinese goods.
-deeply regrets the latest tariff hike
-hope two sides can resolve issues via consultation
-talks are ongoing
(Source: Commerce Ministry)— Eunice Yoon (@onlyyoontv) May 10, 2019
Secondo alcune dichiarazioni riconducibili al Ministero del commercio cinese, la Cina prenderà contromisure contro l’escursione tariffaria statunitense sui prodotti cinesi e deplora profondamente l’ultima escursione tariffaria.
Ieri i dati sulla bilancia commerciale hanno evidenziato una contrazione del deficit nei confronti della Cina, notizia che non farà altro che aumentare l’intransigenza di Trump, la possibilità di dire in giro che una guerra commerciale è cosa buona e giusta, visto che sta producendo i risultati desiderati proprio mentre i negoziati stanno saltando, raggiungendo il livello più basso dal 2014.
Il problema è che sono calate anche le esportazioni americane del 17,6 % mentre il divario con l’Europa è aumentato di oltre la metà, a 14,2 miliardi di dollari.
Come ben ricordere in una recente intervista, Steve Eisman, uno dei protagonisti dell’ultima crisi americana, uno tra i pochi ad averci visto giusto, dopo aver dichiarato che non vede troppi pericoli all’orizzonte, giovedi si è convertito alle nostre visioni sul debito societario americano…
https://t.co/nvrfETBfk2
Bloomberg Interview with Steve Eisman re Corporate bond risks in next recession worth watching…— romas budd (@RomasBudd) May 9, 2019
Eisman ha detto che “grandi perdite” nel settore “BBB corporate” dovrebbero essere previste durante la prossima recessione.
“Il debito aziendale non causerà la prossima recessione, ma è dove il dolore sarà nella prossima recessione.”
E quando si parla dell’argomento delle prospettive di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina – Eisman ha detto che si aspetta che un accordo venga fatto “all’ultimo secondo” e che la volatilità emersa da domenica sera non sia ancora
“Il mio caso base è che ci sarà un accordo all’ultimo secondo, ci sarà molta volatilità ma la mia migliore ipotesi è che ci sarà un affare di qualche tipo alla fine della giornata. È molto difficile pianificare il tuo portafoglio attorno a un disastro su cui non hai alcun controllo. È come tirare i dadi. “
Noi aspettiamo i numeri che usciranno dal prossimo lancio dei dadi e il Vostro sostegno, per l’informazione indipendente di qualità!
Vedremo nei prossimi giorni a freddo come reagiranno i mercati, per ora direi che non sono stati presi dal panico che si poteva immaginare.
Andrea, come procedono gli esami? ?