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GRECIA: A CARNEVALE OGNI SCHERZO VALE!
Mentre la dichiarazione finale che riguarda le decisioni prese dall’Eurogruppo è in fase di elaborazione e si attendono i dettagli andiamo a dare un’occhiata all’uovo di Colombo europeo , una soluzione insospettatamente semplice a un problema apparentemente impossibile anche se come ben sappiamo si tratta di una soluzione palesemente impossibile ad un problema molto semplice; viste le dimensioni e le dinamiche dell’economia greca è difficile che la Grecia possa raggiungere i target proposti ed evitare il default.
In fondo a Carnevale ogni scherzo vale … Monti: «Bel risultato per Grecia ed Eurozona. E per i mercati speriamo». Così il presidente del Consiglio Mario Monti commenta l’intesa sui nuovi aiuti. «È stato un lungo lavoro, l’Europa è anche in grado di funzionare»., ha detto il presidente del Consiglio italiano al termine della riunione, poco dopo le 5.00. «È stato un lungo lavoro», ha aggiunto, spiegando che i maggiori sacrifici da parte dei detentori privati del debito greco sono stati al centro «di un intenso negoziato durato tutta la notte». di Antonio Larizza. All’interno analisi di Vittorio Da Rold – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/Mkkx6
Per i mercati speriamo si speriamo e ora vediamo come accoglieranno la notizia coloro che dovranno contribuire all’illusione greca!
Ma di questo parleremo nelle prossime ore in un nuovo post…
BRUXELLES – E’ stato raggiunto l’accordo all’Eurogruppo sui nuovi aiuti alla Grecia. La riunione di Bruxelles fra i ministri europei delle Finanze, l’Fmi e la Bce durata oltre 12 ore ha dunque sbloccato i 130 miliardi di aiuti promessi ad Atene. A frenare la trattativa la difficoltà di accordo con i privati detentori del debito greco che dovranno accettare una ulteriore riduzione del valore nominale dei titoli in loro possesso. REPUBBLICA
Secondo il Telegraph si parla di almeno il 75 % aggiungo io!
Meno problemi per gli altri due punti necessari per l’accordo: la presenza stabile di osservatori della troika ad Atene ( un punto definito inderogabile da tutti i ministri partecipanti alla riunione) per controllare che il piano di risanamento del Paese venga portato avanti secondo gli accordi e la creazione di un conto bloccato dove i greci verseranno da ora in poi gli interessi sul loro debito. L’obiettivo è che la Grecia arrivi nel 2020 ad un rapporto debito-Pil del 120,5%. “Un obiettivo insperato”, ha detto il ministro francese Francois Baroin.
Gli Stati dell’Eurozona parteciperanno al salvataggio abbassando gli interessi sui prestiti concessi ad Atene. Anche la Bce farà la sua parte secondo un meccanismo macchinoso che consente alla Banca centrale di superare l’ostacolo delle normative che le vietano l’intervento in aiuto degli Stati. L’istituto di Francoforte distribuirà alle banche centrali nazionali i profitti sui bond greci nel suo portafoglio, a loro volta le banche centrali li verseranno agli Stati dell’Eurozona che hanno acconsentito a versarli alla Grecia, mentre l’Fmi deciderà a marzo la sua partecipazione (che i Paesi dell’Eurozona si aspettano sia “significativo”) al piano di aiuti. E sempre a marzo si giocherà la partita importante sui fondi salvastati e sulle loro dotazioni.
“Un accordo molto buono” ha detto il presidente della Bce Mario Draghi. L’ex governatore ha poi aggiunto: “‘E’ molto importante che le principali forze politiche in Grecia riconoscano questo programma e che supportino gli impegni che sono stati presi dal primo ministro e dal ministro delle Finanze stasera”. “E’ un bel risultato per la Grecia, per l’Eurozona e per i mercati, speriamo“,( ps mia enfasi…) è invece il commento a caldo del presidente del Consiglio Mario Monti.
NEW YORK, 20 FEB – La Grecia potrebbe aver bisogno di ulteriori aiuti per tagliare il debito al 120% del pil entro il 2020. Se Atene non portera’ avanti riforme strutturali ampie e privatizzazioni, il suo debito potrebbe toccare il 160% del pil nel 2020.
E’ quanto emerge analisi condotte dall’Unione Europea, dalla Banca Centrale Europea (Bce) e dal Fondo Monetario Internazionale (Fmi) contenute in un rapporto di nove pagine, ottenuto dalla Reuters, completato lo scorso 15 febbraio e sottoposto ai ministri delle finanze dell’euro area. Blitzquotidiano
Come abbiamo visto ieri in QUESTO documento strettamente confidenziale l’illusione di una Grecia che possa raggiungere quel rapporto percentuale nei prossimi 8 anni è pari a ZERO! Se poi vi aggiungiamo anche l’analisi in prima pagina del FT il miglioramento diventa pressochè impossibile. Si tratta solo di posticipare l’inevitabile!
Nell’articolo del Financial Times si evidenzia come il limite massimo raggiungibile sia ben più alto di quello suggerito dai leader europei, non il 120 % nel rapporto debito/crescita per il 2020 ma il 160 %. Con una dinamica come quella attuale è probabile che basta una qualsiasi deviazione dalle previsioni per compromettere qualsiasi possibilità di evitare un default.
Nel bel mezzo di una depressione economica, accentuata dalle demenziali proposte della comunità europea e in primis dei tedeschi da quale miracolo economico potrà mai scaturire la crescita di cui la Grecia ha bisogno?
Di quale stime vogliamo parlare visto che nel quarto trimestre ci si attendeva una caduta del pil greco tra il 5 e il 6 % e invece è uscito addirittura un meno 7 %? Date un’occhiata alle previsioni che dovrebbero portare il rapporto al 120 % per il 2020 e buona fortuna!
Non c’è alternativa al fallimento, l’Islanda per quanto piccola lo ha dimostrato, ripudio del debito e galera per coloro che hanno contribuito alla follia islandese dalle banche ai politici.
Qui sotto avete la dimostrazione che non c’è limite alla tragedia greca, mentre l’uomo più ricco della Grecia tradisce il suo paese vendendo buona parte delle partecipazioni, un piano segreto per ristrutturare il sistema finanziario ellenico suggerisce che serviranno ancora più soldi di quelli previsti e che ben 50 miliardi dei 130 concessi dalla comunità europea serviranno per tenere in piedi BANCHE FALLITE!
Le stesse privatizzazioni prevedevano un incasso di almeno 50 miliardi e invece ora si è scesi a 30 miliardi ma nell’arco di cinque anni, il tempo giusto perchè nel frattempo il debito continui a salire.
Chi investirà nella ripresa greca? I festeggiamenti abbiano, pagine e pagine di giornali incenseranno l’accordo raggiunto, la fine della Grande Crisi, l’inizio di una nuova illusione!
Nel fine settimana è stata spedita la nuova analisi dal titolo “STRONG BUY ITALIA” un viaggio nell’Italia che verrà, osservando le dinamiche che ci attendono nelle prossime settimane per gettare le basi per i prossimi anni.
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No è solo inflazione da illusione, un’illusione di breve un’opportunità di lungo, con qualche riserva!
Il Brasile però non é solo Rio.
Altrove come vanno le cose?
Credo che i maggiori centri specialmente al sud abbiamo una simile situazione..come San Paolo, Florianopolis, etc
una mia amica giornalista che vive li da anni dice che la classe povera sta sempre peggio perche anche i beni primari son saliti tantissimo
la media magari sta un po meglio..o comunque ci son nuovi investimenti e quindi nuovi posti di lavoro
cmq vorrei sapere da Andrea che ne pensa del sudamerica..se crede che sara’ una delle aree che avra’ piu’ opportunita’ nel prossimo futuro
Io sono stato a Sau Paulo 18 mesi fa ed il mercato immobiliare era già in bolla. Quasi tutto era più caro che da noi, per i forti dazi che hanno là. Un’azienda risparmia sui dazi se va a produrre in Brasile ed è questo che ha portato sviluppo.
Ogni economia giovane fa un bel boom e un bello sboom, vedi USA nel 29 o Giappone anni ’90.
Sul greto del torrente si aspetta anche il Brasile…..e perché no la Cina, la Russia e l’India… Chissà cosa succede se le bolle scoppiano tutte insieme….
vuoi vedere che va a finire che l italia sara’ uno dei posti dove si stara’ meglio…
Io del Brasile potrei solo raccontarvi le testimonianze di tanti amici che vivono con i bambini della strada, potrei condivedere con Voi solo la miseria che esiste in ogni angolo di quel magnifico paese, anche se molte piccole rivoluzioni sono state fatte, molte piccole conquiste anche se resta ancora tanta strada da fare il Brasile resta una grande opportunità ma non intesa come terra di conquista selvaggia del colonialismo neoliberale e affini!
Andrea
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Appena tornato dal Brasile…sono stato a Rio dopo 4 anni…
aiuto! e’ diventata piu’ costosa di una citta’ del nord Italia..
prezzi pazzeschi per cenare, taxi, anche il succo frescho all’ angolo della strada…
a parte che il real e’ passato da 3.6 di 10 anni fa a 2.15 ma c”e un inflazione galoppante
per non parlare del mercato immobiliare, per curiosita’ son andato a vedere due appartamenti livello top…piu’ di 20mila euro al metro…
forse la globalizzazione ha fatto si che se sei povero in Italia sei povero anche in Brasile e se te la vivi al massimo in Italia spendendo un tot, devi spendere lo stesso per vivertela alla stessa maniera anche in quei paesi dove fino a qualche anno fa la classe media italiana si sentiva ricca quando ci andava in vacanza
in effetti..mi dicevan che il 70% di italiani che andavano regolarmente son spariti e quelli che ci vanno ora si lamentano dei prezzi
forse la globalizzazione e’ proprio questo:
se sei povero a Milano sei povero ovunque
se sei ricco a Milano sei ricco ovunque
mah…