in caricamento ...

MERCATO OBBLIGAZIONARIO IN BOLLA!

Scritto il alle 10:04 da icebergfinanza

Mentre quotidianamente dotti, medici e sapienti vi informano che il mercato obbligazionario sovrano era ed è in bolla e che non c’è alternativa all’equity, noi andiamo a dare un’occhiata a cosa significa aver investito nel settore high yield in questi ultimi anni…

Partiamo dalla “spazzatura” high yield, ovvero delle obbligazioni societari CCC di matrice USA…

Immagine.jpg DONAZIONI.jpg333

E’ chiaro ora cosa intendevo dire lo scorso anno e durante l’anno, quando suggerivo di fare molta attenzione a questo tipo di obbligazioni?

Ovviamente da mesi c’è sempre qualche volpe che vi suggerisce che è il tempo di rientrare, visti i rendimenti alettanti …

“Stiamo assistendo ad una vera e propria carneficina nel mercato delle obbligazioni spazzatura”, ha detto Gundlach. Gundlach ha anche detto che è troppo presto per comprare obbligazioni ad alto rendimento, le obbligazioni spazzatura e titoli di credito di del settore energetico. “Non mi piacciono le cose quando vanno giù ogni giorno.”

DoubleLine’s Gundlach says ‘real carnage’ in junk bonds …

Mai cercare di afferrare un coltello che cade! Ma questo il nostro Machiavelli ve lo ha raccontato più volte.

Ovviamente si tratta di obbligazioni CCC, ma certo il resto dell’universo investibile non ha subito la stessa dinamica o sbaglio…

Immagine.jpg DONAZIONI.jpg333Ma certo le obbligazioni societarie BBB non sono mica come quelle corporate…

Immagine.jpg DONAZIONI.jpg333Ma certo con tutta quella liquidità in circolazione non c’era alternativa, tanto ci pensano le banche centrali, ma quando analisti ed economisti, editorialisti ed amenità varie, vi raccontavano che il mercato obbligazionario era in bolla, si trattava di quello sovrano, si le obbligazioni emesse dagli Stati, mica del mondo high yield o corporate in genere, no in quello c’era valore ovunque.

Ovvio Andrea, in America stanno alzando i tassi, in Europa è tutto diverso…

Immagine.jpg DONAZIONI.jpg333Torna interesse società americane per mercato debito Eurozona (Ft)

La politica monetaria della Federal Reserve e della Banca centrale europea va in direzioni diverse e le aziende americane, allettate dal calo dei costi delle emissioni in euro, guardano con maggiore interesse al mercato del debito europeo. Come ricorda il Financial Times, quest’anno le società statunitensi hanno rastrellato ampie quantità di fondi nell’Eurozona: finora nel 2015 sono stati raccolti 65 miliardi di dollari, il 21% del mercato degli eurobond.

Nel 2007 le emissioni di bond denominati in euro da parte di società americane avevano toccato il 22% del totale, salvo poi calare nei due anni successivi al 6% e toccare il minimo storico del 4% nel 2011. L’ultimo esempio è quello del colosso americano dei pneumatici Goodyear, che ha in programma un’emissione di bond a otto anni denominati in euro per un totale di 250 milioni. Ma non è l’unico caso recente: anche Ball Corporation, specializzata in packaging e avionica, ha emesso bond in euro e in dollari per finanziare l’acquisizione della britannica Rexam. America24

Prima o poi, ne è stato servito un antipasto questa estate, la dinamica si ripeterà anche in Europa, soprattutto se qualcuno dimentica che l’economia globale sta filtrando con un stagnazione/recessione di sensibile entità.

Ma ovviamente l’unica bolla presente è quella sul mercato obbligazionario sovrano, buona consapevolezza a tutti.

Ricordati che l’informazione indipendente ha bisogno anche del Tuo sostegno.

Contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’ oceano infinito di questa tempesta perfetta …Chiunque volesse ricevere le ultime analisi di Machiavelli può liberamente contribuire al nostro viaggio

cliccando qui sopra …

o sul banner in cima al blog o sul lato destro della pagina. Semplicemente Grazie

10 commenti Commenta
kry
Scritto il 10 Dicembre 2015 at 11:28

MERCATO OBBLIGAZIONARIO IN BOLLA!
come non concordare vista l’onda lunga dell’inflazione
http://it.tradingeconomics.com/france/inflation-rate-mom

stanziale
Scritto il 10 Dicembre 2015 at 12:38

…e soprattutto questo, vecchio, sempre di D’atri http://www.ilsussidiario.net/News/Neminem-Laedere/2014/1/28/BANKITALIA-Una-privatizzazione-che-incatena-l-Italia-all-euro/461884/
forse gia’ postato, insieme ad altri…leggete gli articoli passati di D’atri, sul sussidiario….il furto dell’oro d’Italia, incatenati all’euro.

aorlansky60
Scritto il 10 Dicembre 2015 at 13:28

@ Stanziale

che scopo avrebbe, ad esempio, limitare l’accesso agli atti o impedire la costituzione a parte civile nei procedimenti penali ai creditori che si ritengono truffati?? Il comunicato della Banca d’Italia precisa che tale provvedimento è stato assunto dal Governo in stretta collaborazione e intesa con la stessa.

Tutto chiarissimo. Di cosa vogliamo star qui ancora a parlare ?
Di come Governo e BankItalia (che l’articolo mette bene in risalto NON essere più un organo pubblico ma privato…) si siano messi in accordo per scaricare [verso altri] responsabilità presenti e [eventuali] future??…

stanziale
Scritto il 10 Dicembre 2015 at 13:52

aorlansky60,

Eeeesatoooo….i poteri globalisti, le multinazionali, nonche’ i loro esattori e camerieri locali, hanno fatto le cose per bene: infatti l’oro di Italia non e’ andato alla Bce, la quale e’ un ente privato che emette euro senza praticamente retrostante. Quindi quando le cose andranno male, cioe’ si vaporizzeranno le valute, la bce dira’: acc., purtroppo le cose sono andate male, avete perso tutto. Lo Stato dira: perbacco che sfortuna, non sappiamo nulla, e non abbiamo piu’ nulla, ne aziende strategiche buone, ne oro, niente di niente…gli italiani (cioe’ i residenti del momento della espressione geografica) dovranno ricominciare da capo, cioe’ senze nulla, di nulla, di nulla, i beni reali saranno gia’ stati trasferiti -da quel di’- in piu’ esperte mani…..a questo servono gli attuali camerieri che ci dirigono.

madmax
Scritto il 10 Dicembre 2015 at 14:25

La forza delle parole !!!
Copio testualmente: in UK la bilancia commerciale in Ottobre ha registrato un deficit pari a GBP -11.83 miliardi in lieve peggioremto rispetto al saldo di Settembre di GBP -8.80 miliardi.
Alla faccia del lieve peggioramento, statistiche alla mano e’ un -34% ovvero 1/3 ma siccome si tratta di UK allora tale numero e’ lieve 😉
Per l’Italia o la Grecia avremmo usato crollo 🙂

quesalid
Scritto il 10 Dicembre 2015 at 17:07

stanziale@finanza,

…si…vabbè….però…

http://www.rischiocalcolato.it/2015/12/scegliere-banca-sicura-italia-difendersi-dal-bail.html

…non m’esprimo sui “globalisti, multinazionalisti, etc”, ma i nostri “localisti, nazionalisti,..etc.” pare che non sono poi tanto meglio. E, ritengo, il miglior modo per difendersi dai primi è quello di estromettere i secondi da qualsiasi posto di responsabilità e mettere al loro posto persone, appunto, “responsabili”. Non esiste un cane da guardia (Banca d’Italia o altro) che ci faccia la guardia contro i mariuoli: gli unici cani da guardia veramente efficaci siamo noi e la guardia la facciamo con le scelte che esercitiamo (o non esercitiamo) personalmente.

kry
Scritto il 10 Dicembre 2015 at 19:10

madmax,

Dai Madmax non cercare i peli dell’uovo.
Il giornalista non è obbligato a ragionare per percentuale.
FORSE se ne accorgerebbe se quel meno riguasse il suo stipendio.
Sei ottimista , per l’italia o grecia avrebbero usato CATASTROFE.
Per gli UUUKAKKA tutto OOOOOOKEY.
Qui sono un pochino più seri
http://www.finanza.com/Finanza/Dati_Macroeconomici/Inghilterra/notizia/Gran_Bretagna_deficit_commerciale_sale_piu_delle_attese_ad_-449093
lo volevo postare alle 11:20 e mi fa piacere vedere che la questione interessa non solo a me.
Grazie. Ciao.

emzag
Scritto il 10 Dicembre 2015 at 21:14

I teutoni escono dall’euro, ragazzi.

Lo dice Gael Giraud, direttore della sezione economia al CNRS francese e consigliere (inascoltato) di Hollande in qualità di capo economista dell’Agenzia per lo sviluppo francese.
Dice che i paesi del nord hanno promesso ai loro elettori che non ripagheranno mai i debiti dei poveri paesi periferici ma che sanno che con la Grecia in Europa non saranno in grado di mantenere l’impegno.
Dice:”So che si sta delineando un piano B che consentirebbe ai paesi del nord di creare una loro valuta”.
“So” da che fonte? Non si sa. È un gesuita e questo mi fa pensare che non possa essere uno che parli a vanvera.
Uscita su Sette nel Corriere della Sera ma leggibile qui

http://www.emi.it/image/data/rassegna%20stampa%202015/GiraudSetteCorriereSera4Dicembre2015.pdf

Quando? Non lo dice ma ricordo che i prossimi colloqui per il debito greco saranno a febbraio e il quotidiano online greco Ekathimerini qualche giorno si è detto molto preoccupato. Insomma mi sa che non resta che sperare nel rally di fine anno (tenue speranza), in un misero rialzino del dollaro se mai ci sarà il 16 e poi via di corsa.

Non ho dubbi che sia meglio uscire dall’euro. Sul fatto che avverrà sostanzialmente senza traumi invece qualche dubbio ce l’ho…

aorlansky60
Scritto il 11 Dicembre 2015 at 08:29

@ Emzag

I teutoni escono dall’euro, ragazzi…

Ne dubito molto e ne sarei assai sorpreso se lo vedessi realizzato.

Non che voglia contraddirti Emzag, ma questa mia convinzione si basa su un concetto granitico :

allo stato attuale, i paesi dell’europa mediterranea FANNO TROPPO COMODO AI TEDESCHI per tutta una serie di ragioni note, prima tra tutti ECONOMICA : noi italiani [insieme ad altri Stati UE] concorriamo a SOSTENERE il debito tedesco; il sistema bancario tedesco -e NON PARLO DI Deutsche Bank che da sola FA PAURA- ma della rete di finanziamento territoriale tedesca (le varie Sparkassen e Landesbanken) NON è affatto messo bene nonostante nessuno osi parlarne (e ci credo… come mai, è legittimo chiedersi, la germania ha fortemente fatto pressione verso l’EU, riuscendovi a suo tempo, affinchè dagli stress test UE operati sugli istituti di credito europei, venissero tenuti fuori sparkassen e landesbanken???…).

Per questa ragione, ciò che è emerso dalle amministrative francesi DOM 6 DIC 2015 deve aver procurato un gran mal di pancia e forti preoccupazioni a Merkel-Weidmann-Schauble & c che meglio di ogni altro conoscono il fetore che si leva dai bilanci delle loro banche . Una rottura traumatica dell’unione europea colpirebbe soprattutto loro.

Finchè l’ombrello parafulmini di super-mario sarà aperto, i debiti pubbl dei paesi maggiormente esposti agli umori dei mercati -tra i quali IL NOSTRO- sarà calmierato in qualche modo. E non è affatto detto che nel caso occorra -e molto probabilmente occorrerà- la data fissata di Marzo 2017 per il termine del QE non venga ulteriormente allungata…

CONSULENZA FINANZIARIA GENERICA
SOSTIENI ICEBERGFINANZA
SOSTIENI IL NOSTRO VIAGGIO
IL NOSTRO LIBRO clicca qui
Segui IcebergFinanza su
http://www.facebookloginhut.com/facebook-login/ http://www.facebookloginhut.com/facebook-login/ http://www.facebookloginhut.com/facebook-login/
CONTATORE