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UCRAINA: LA GUERRA CONTINUA!
L’armata brancaleone va in guerra!
Oggi iniziamo da qui, dalle demenziali dichiarazioni del primo ministro danese, Frederiksen, una dichiarazione che testimonia il pensiero demenziale che coinvolge tutta la classe politica europea.
"I leader europei sono ritardati. Il premier danese Mette Frederiksen: "La pace in Ucraina è più pericolosa della guerra in corso".
Sono pericolosi criminali, forse ritardati, ma prima di tutto pericolosi criminali.
Sappiate, che se accadrà, verrò a cercarvi uno per uno! https://t.co/DU8PRwd1Tt— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 6, 2025
“La pace in Ucraina è più pericolosa della guerra in corso”.
Non porrà fine alla guerra perché Putin potrebbe attaccare qualcun altro in futuro. Secondo questa logica, la guerra non avrà mai fine, scrive colui che ha messo il video su X.
Shock economy!
Senza pace, anni senza pace, dopo la crisi dei mutui americani, una crisi dietro l’altra.
Il fallimento della Grecia, la crisi italiana, la crisi dell’euro, quella cinese, poi quella bancaria italiana e europea, la Brexit, la guerra commerciale, il mercato monetario americano, la pandemia e ora la guerra, la strategia della tensione, come non ricordare la shock economy, il nucleo di questa perenne crisi.
Per non parlare dell’attacco alle torri, dove ancora qualche ingenuo o fesso, crede che sia stato un caso che, in un Paese come gli Stati Uniti, quattro esaltati abbiamo pilotato indisturbati 4 aerei nello spazio aereo più controllato al mondo, dove con i satelliti, riescono a vederti pure un pelo nel naso…
«In uno dei suoi saggi più influenti, Friedman formulò la panacea tattica che costituisce il nucleo del capitalismo contemporaneo, e che io definisco “dottrina dello shock”.
Osservava che “soltanto una crisi – reale o percepita – produce vero cambiamento. Quando quella crisi si verifica, le azioni intraprese dipendono dalle idee che circolano.
Questa, io credo, è la nostra funzione principale: sviluppare alternative alle politiche esistenti, mantenerle in vita e disponibili finché il politicamente impossibile diventa il politicamente inevitabile”.
Alcune persone accumulano cibo in scatola e acqua in previsione di grandi disastri; i friedmaniani accumulano idee per il libero mercato.
E quando la crisi colpisce – ne era convinto il professore dell’università di Chicago – è fondamentale agire in fretta, imporre un mutamento rapido e irreversibile prima che la società tormentata dalla crisi torni a rifugiarsi nella tirannia dello status quo» (Naomi Klein).
Crisi permanente, per continuare a nascondere il fallimento dell’euro!
Non importa se con una pandemia o con una guerra provocata, la guerra non deve finire a qualunque costo, l’opinione pubblica deve restare sotto pressione.
E se serve continuare ad alimentare il terrore.
Ci avevano già provato in autunno, e ci riprovano ora.
«Ecco che cosa fare in caso di guerra»: nei Paesi nordici nuovi opuscoli ai cittadini https://t.co/LxIDesFnjx
— Corriere del Ticino (@CdT_Online) November 18, 2024
Notizia di ieri!
La guerra deve continuare!
Orban:«La maggior parte dei leader europei sostiene che l’Ucraina deve continuare la guerra, non solo mantenendo il sostegno, ma anche assumendo l’onere finanziario e militare che gli Stati Uniti hanno ridotto».
Hai capito Bellezza, tu devi sostenere l’onere finanziario e militare di questa guerra, che deve continuare, perché sarebbe pericoloso, se finisse.
Torno a ripetere, Putin ci ha messo tre anni, per prendersi un pezzettino piccolo di Ucraina, con quasi un milione di russi morti e ora dovrebbe prendersi l’intera Europa?
Ovviamente, arriva lui come sempre, Napoleon Macron, il banchiere narciso e fallito che in Francia nessuno più vota e suggerisce che la Russia è diventata una minaccia per l’intera Europa e mette a disposizione l’arsenale nucleare francese.
Ma certo, con l’arsenale nucleare francese siamo al sicuro.
Ma certo, con 290 testate nucleari, riusciamo a tenere testa a quasi 6000 testate russe.
Non solo, gli europei, pensano di poter fare a meno degli Stati Uniti.
Ovviamente se provochi, prima o poi arriva la risposta.
Verrebbe da dire che can che abbaia, non morde!
Quella della Russia che si prende l’Europa ormai è una fissa, di sinistra, di una parte della destra, dei giornalisti a libro paga,dei politici falliti guerrafondai e dei fessi che ascoltano!
Putin 3 anni di guerra ha fatto una fatica bestia per un pezzetto di Ucraina … pic.twitter.com/dCiIsVVeip— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 6, 2025
Il bello ora è che ieri si sono trovati, davanti a un piatto di caviale e un bicchiere di champagne, per decidere di destinare centinaia di miliardi che non ci sono alla guerra che deve continuare.
Ieri…
Trovato accordo su rafforzamento difesa in Europa che prevede la massima flessibilita’ sulle spese dei paesi membri, la raccolta sul mercato di 150 miliardi con l’emissione di obbligazioni Ue per prestiti ai governi a tassi bassi e a scadenza lunga…
Ma tu pensa che figata!
I soldi non ci sono, i tassi stanno aumentando perché qualche demente vuole continuare una guerra che sarebbe già finita da tempo, e pensano di andare sul mercato per fare debito unico, con tassi bassi e scadenze eterne.
Poi li prestano, si li prestano e non li regalano ai governi.
La figata, è che vogliono pure, prendere i soldi della coesione e usarli per andare al supermercato dei carri armati o delle bombe.
Nessun rischio, una certezza che troveranno la maniera per tassare e tagliare, fondi per la Famiglia, i giovani, la sanità, la ricerca e via dicendo.
Quanto spenderà l'Italia per il riarmo? L’ipotesi di 31 mld per la difesa e il rischio dei tagli altrove https://t.co/6v2EdSKECY— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 7, 2025
E poi cosa faranno questi dementi!
Taglieranno ovunque per far quadrare i conti, l’imperativo è foraggiare l’industria bellica.
Ieri la Meloni si è resa ridicola come non mai!
Meloni: «Riarmo? Meglio parlare di difesa e infrastrutture. No alla crescita del debito»
Suvvia, Giorgia, non prendere in giro gli italiani, non essere ridicola.
Infrastrutture!
Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti presenterà una proposta in tal senso alla prossima riunione del Consiglio Ecofin. In sintesi: la Ue emette una garanzia, le banche la usano per investimenti nel settore della difesa, il debito pubblico non viene intaccato, né direttamente né in modo indiretto.
Altra genialata!
Ma per forza che banche e industria bellica ci sguazzano in questa follia, frutto di menti dementi!
C’è chi vorrebbe un’imponente manifestazione popolare.
Ma fatemi il piacere. Gli italiani non sono scesi in piazza neanche quando il banchiere fottevano loro i principali diritti, con la scusa della pandemia.
” Se non ti vaccini muori e fai morire…” si dalle risate!
Ma occupiamoci di altro, di cose semiserie, di economia e finanza.
Ieri altre 42.000 richieste di disoccupazione!
Richieste iniziali diminuite, ma quelle continuative sono esplose!
Attenzione, non sono ancora compresi i licenziamenti DOGE, visto che tutti hanno ricevuto una gratifica di almeno 8 mesi, insieme ad un calcio nel di dietro.
Boom di licenziamenti nel settore privato a febbraio!
Se ci fosse ancore il vecchio bar Harris, sono convinto che nel pomeriggio alle 14.30 sarebbero capaci di far diventare ben cinque dati preliminari negativi, un unico dato positivo.
Vediamo che succede, nel pomeriggio, il BLS ci racconterà di come va l’occupazione in America.
Per il resto, ieri la BCE ha messo a segno l’ennesimo taglio dei tassi e continuerà a farlo, sino a quando non andranno a zero.
Inutile commentare le parole della signora Lagaffe.
Trump, continua nel suo giochino al limite dell’aggiotaggio di dire una cosa e il contrario subito dopo, dazi che vengono e che vanno, ma alcune cose restano!
Ieri ridevo come un matto, mentre alcuni amici mi proponevano i nuovi articoli con gli obiettivi del cambio euro dollaro, nuovamente a 1,20.
NEW: Europe had a rocky ride during President Trump’s first term, but it was largely spared from significant tariffs.
The world is different this time around.
Listen to @Trade__Talks here or wherever you get podcasts: https://t.co/KACoayof6V— Peterson Institute (@PIIE) March 6, 2025
L’Europa ha attraversato un periodo difficile durante il primo mandato del presidente Trump, ma è stata ampiamente risparmiata da tariffe doganali significative.
Questa volta il mondo è diverso.
Questa volta nessuno salverà la Germania, nessuno avrà pietà dell’Europa, il continente con il più alto tasso di protezionismo al mondo, insieme ai cinesi.
Ma gli ingenui, i fessi e soprattutto gli stupidi, credono ancora che il vero protezionismo sia in America.
La verità è figlia del tempo, non sarà bello il risultato, sarà terribile, ma per noi, non sarà altro che un dejavù, nel quale siamo posizionati strategicamente come meglio non si può!
Ragazzi, le informazioni che trovate qui su Icebergfinanza, in Italia non le trovate da nessun’altra parte!
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