LO STRUZZO DI KARLSRUHE

Scritto il alle 10:47 da icebergfinanza

What next in Karlsruhe vs ECB? | Financial Times

Un’immagine emblematica che vale più di mille parole, domani la Corte costituzionale di Karlsruhe, avrà un atteggiamento da struzzo, nascondendosi dietro il cappello istituzionale adottando una decisione artificiale per far finta che non esista alcuna sproporzione nel programma PSPP della BCE?

ECB Watch: Was the ECB bluffing? | e-Markets

Alla fine anche il soldato Weidmann si è dovuto arrendere a ordini superiori, la Bundesbank ritiene soddisfatti i requisiti della Corte costituzionale federale sugli acquisti di titoli di Stato da parte della Banca centrale europea (BCE). “La Deutsche Bundesbank continuerà quindi a partecipare agli acquisti nell’ambito del PSPP”, ha dichiarato lunedì la banca centrale a Francoforte.

Eppure lo scorso anno Weidmann non era d’accordo e non lo era neppure qualche settimana fa, ma qualcuno ha suggerito a lui di dire che va tutto bene e il soldato Weidmann ha eseguito gli ordini.

Nel dubbio, la banca centrale della Germania risponderebbe alla legge tedesca e non a quella europea. Il presidente della Bundesbank Jens Weidmann, con una lettera inviata al parlamentare liberale Frank Schaeffler di Fdp e visionata dal quotidiano Die Welt, ha assestato un altro duro colpo alla credibilità delle istituzioni Ue. Nella missiva il banchiere tedesco si è detto “fiducioso che le istituzioni interessate siano capaci di trovare una soluzione in grado di tenere conto sia delle esigenze della Corte costituzionale federale sia dell’indipendenza della politica monetaria”. Tuttavia, qualora la Buba dovesse essere messa all’angolo, Weidmann ha affermato che “si applica il principio secondo cui, in base alla giurisprudenza della Corte di Karlsruhe, la Banca federale tedesca non può essere parte di misure adottate da organi (…) dell’Unione europea che (…) toccano l’identità costituzionale” della Germania. Tradotto: se non verrà trovata una soluzione che vada bene ai giudici, la Bundesbank si chiamerà fuori dai programmi di acquisto titoli della Bce.

Domani si pronuncerà la Corte costituzionale di Karlsruhe!

…Secondo la Bundesbank il programma di riacquisto era proporzionato in vista del suo impatto economico. Il Consiglio aveva anche rilasciato documenti per il governo federale e il Bundestag per dimostrare la proporzionalità degli acquisti. I documenti sono stati resi disponibili al governo federale e al Bundestag attraverso la Bundesbank.

Il governo federale e il Bundestag vedono soddisfatti i requisiti della corte. “Come il Bundestag tedesco e il governo federale, il consiglio di amministrazione della Deutsche Bundesbank è del parere che i requisiti della Corte costituzionale federale dalla sua sentenza del 5 maggio 2020 siano soddisfatti”, ha affermato Bundesbank.

Il tribunale di Karlsruhe di sua iniziativa non verifica il rispetto della propria sentenza.

Se i querelanti hanno dubbi al riguardo, possono richiedere un cosiddetto titolo esecutivo. Un portavoce della Corte costituzionale federale ha confermato lunedì che è stata ricevuta una domanda. …Ora, la domanda deve essere verificata a Karlsruhe.

Quindi oggi Weidmann suggerisce che è tutto nella norma, domani vedremo se anche la Corte costituzionale di Karlsruhe ha ricevuto ordini superiori.

Nel frattempo…

… in molti inziano a dubitare della serietà della …Repubblica di Karlsruhe!

La partecipazione della Bundesbank agli acquisti di titoli di Stato da parte della Banca centrale europea (BCE) è ancora una volta un problema davanti alla Corte costituzionale federale. Meno di tre mesi dopo la spettacolare decisione dei giudici di Karlsruhe sul programma di acquisto di obbligazioni PSPP (“Programma di acquisto del settore pubblico”), diversi ricorrenti si rivolgono nuovamente alla Corte costituzionale federale, secondo il Börsen-Zeitung. Venerdì è stata ricevuta una prima richiesta urgente per un ordine di esecuzione, come confermato da un portavoce su richiesta. Il politico CSU Peter Gauweiler e un gruppo di querelanti guidati dal fondatore di AfD Bernd Lucke chiedono a Karlsruhe di ispezionare documenti riservati. La BCE li ha inviati al governo federale e al Bundestag a luglio tramite la Bundesbank al fine di conformarsi alla sentenza Karlsruhe. Una scadenza corrispondente scade mercoledì. Probabilmente seguiranno le domande per sigillare l’uscita della Bundesbank dal programma di acquisto. Tuttavia, l’eurodeputato Sven Simon (CDU), che ha accolto con favore il verdetto, ha dichiarato al Börsen-Zeitung: “Ritengo che il giudizio sia completo”. Anche altri gruppi di querelanti dubitano che Karlsruhe sia seria.

Qualcuno vuole vedere i documenti riservati non le due righe nelle quali si dice che va tutto bene.

Fin qui la cronaca europea, mentre la seconda ondata è ufficiale in Spagna e Francia e inzia a colpire anche la Germania in America a 90 giorni dalle elezioni il dati ufficiali iniziano a raccontare che non c’è alcuna ripresa a VU in America.

Ovviamente noi ci riferiamo al rapporto indipendente di Markit, quello governativo ISM è sotto la tutela dell’amministrazione Trump in vista delle elezioni…

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  • Markit US Manufacturing PMI  50,9 vs 51,3 exp e 49,8 precedenti (51,3 flash)

Pessime notizie per l’occupazione, che resta indietro rispetto ai nuovi ordini,

Secondo Chris Williamson, Chief Business Economist l’indice rimane preoccupantemente debole, gran parte del recente miglioramento della produzione sembra essere guidato semplicemente dalle fabbriche che riavviano il lavoro piuttosto che riflettere una ripresa della domanda.

La crescita di nuovi ordini rimane poco brillante e gli arretrati di lavoro continuano a diminuire, suggerendo fortemente l’accumulo di capacità in eccesso. Molte aziende e i loro clienti restano cauti in relazione alla spesa a causa di blocchi reimposti in alcuni stati e preoccupazioni per ulteriori interruzioni della pandemia.

Ulteriori ondate di infezione potrebbero ovviamente far deragliare la ripresa, e molte aziende hanno anche citato le elezioni presidenziali come un ulteriore potenziale per l’attenuazione di qualsiasi ripresa da un’accresciuta incertezza politica “.

Va tutto talmente bene che due governatori della Fed di Richmond e Minneapolis      chiedono ancora più stimoli fiscali e monetari, in poche parole tagli dei tassi…

 

Anche la spesa per costruzioni ha deluso le attese…

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Per il resto nulla da dire, agosto è iniziato e lo spettacolo è assicurato!

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SEMPLICEMENTE GRAZIE!

9 commenti Commenta
sapiosexual
Scritto il 4 Agosto 2020 at 15:53

Intervento molto interessante!
Chi non ha ancora capito cosa si stia muovendo in Europa dovrebbe seguire più da vicino gli sviluppi geopolitici degli ultimi mesi. Lo slogan per il semestre di presidenza tedesca non a caso è “Make Europe great again”, qualcosa che va ben oltre la carica simbolica per tradursi in messaggio politico. Il rifiuto al G7, i vari dossier su Nord Stream 2, big tech, dazi, huawei, Cina, i 12mila soldati, lo stesso Recovery Fund.. La Germania (e l’Europa) si appresta a smarcarsi dagli USA, a ricevere ufficialmente le chiavi dell’Unione per diventarne (finalmente, secondo alcuni) la nazione guida con tutti i pregi e difetti, doveri e piaceri del caso. Ecco perchè domani non accadrà nulla, e perchè Weidmann è stato messo a cuccia: Da “Nel dubbio rispondiamo alla Germania, non all’UE” diventerà “non c’è più alcun dubbio ora, visto che la Germania E’ l’UE”. Se Karlsruhe si inventerà qualcosa, sarà il solito gioco per creare instabilità all’euro per trainare le esportazioni (favorendo comunque la Germania), ma chi crede che la Germania distrugga con le sue stesse mani la sua creazione più sublime che in vent’anni l’ha riportata ai vertici delle potenze mondiali chiamata UE.. chi crede questo vive sulle nuvole. I crucchi stanno mungendo troppi soldi da questa bestia per aver voglia di smantellarla, ci terranno dentro tutti quanti a costo di farci diventare nazioni zombie. Ormai che persino la Francia traballa non rimane più nessuno nel continente che possa far fronte ad una potenza egemonica simile e passata questa crisi il divario sarà ben più grande. L’unica speranza è che agli stessi crucchi non convengano vassalli precari tipo Grecia o Portogallo, ma questo sarà da vedere.. adesso che bisognerà affrontare il vecchio padrone Zio Sam magari si, ma un domani chissà!

pdf79
Scritto il 4 Agosto 2020 at 20:13

sapiosexual@finanzaonline,

L’ultima volta che lo Zio Sam si è scontrato con la Germania non è finita molto bene per quest’ultima.
Lo Zio Sam insegno alla Germania qual’è il suo posto con il bombardamento di Dresda.
Il 13 febbraio 1945 più di 800 aerei inglesi volarono su Dresda, scaricando circa 1 500 tonnellate di bombe esplosive e 1 200 tonnellate di bombe incendiarie. Il giorno dopo la città fu attaccata dai B-17 americani che in quattro raid la colpirono con altre 1 250 tonnellate di bombe.
Nella mattinata del 15 febbraio ci fu l’ultima incursione di 200 bombardieri statunitensi sulla città ancora in fiamme. I bombardieri alleati rasero al suolo una gran parte del centro storico di Dresda con un bombardamento a tappeto, causando una strage di civili, con obiettivi militari solo indiretti.
La città fu nuovamente bombardata dalla USAAF il 2 marzo con altre 1 000 tonnellate di bombe esplosive e incendiarie, e il 17 aprile, con 1 554 tonnellate di bombe esplosive e 164 di bombe incendiarie.
Per fortuna loro Little Boy non era ancora pronto.
Oggi la Germania militarmente è una tigre di cartone.
Saluti a tutti

idleproc
Scritto il 4 Agosto 2020 at 21:18

sapiosexual@finanzaonline,

Hai sbagliato stadio e partita, però puoi divertiri lo stesso.

sapiosexual
Scritto il 5 Agosto 2020 at 12:31

idleproc@finanza,

Immagino tu sia uno di quelli che credono che la paura e il nemico più grande degli americani sia la Russia..! Na zdorovie!

idleproc
Scritto il 6 Agosto 2020 at 12:43

sapiosexual@finanzaonline,

Hai immaginato male.

idleproc
Scritto il 6 Agosto 2020 at 13:05

sapiosexual@finanzaonline,

…per essere più esplicito – tutti – i popoli sono la mia squadra, nessuno escluso, lo stadio è ovvio ma è un campionato con molte partite.

idleproc
Scritto il 6 Agosto 2020 at 16:19

sapiosexual@finanzaonline,

…l’attuale sistema è caotico irrazionale sui fondamenti, ha superato da un pezzo il punto di non ritorno, pensare di “riformarlo” è una illusione, se poi come di fatto provano a centralizzarlo, ne accelerano la disintegrazione, tralasciamo poi i miti sull’IT e tecnologicici che ne estendono la complessità fondata sull’irrazionale di base.
Le illusioni che poi si fanno sulla AI per gestirlo e le sue basi logiche superate per quanto è a mia conoscenza sullo stato dell’arte attuale, sono illusioni decadenti.
A differenza di John, non sono un pessimista anche se concordo sul fatto che è necessario gestirne la caduta per “salvare l’esercito” cioè i popoli fino ai singoli, penso che produrremo secialmente un sistema qualitativamente diverso e superiore ma tutto dipende do come si gestirà la caduta di quello attuale.
La mia opinione è che questa sia la vera partita e l’unica che valga la pena giocare ovviamente con molti passaggi e partite intermedie.
C’è chi guarda breve e chi guarda lungo senza trascurare il breve e il locale altrimenti il lungo diventa un’astrazione ideologica e libresca ricadendo nel sistemico irrazionale e disumano.

sapiosexual
Scritto il 8 Agosto 2020 at 22:40

idleproc@finanza,

Grazie per esserti spiegato.
Concordo infatti sul fatto che il sistema sia fatiscente, e mi pare di non esser l’unico. Diversi campanelli d’allarme segnalano ormai la vasta criticità di esso, e non solamente in paesi fatiscenti come il Libano o altri di “Caoslandia”: l’aumento di proteste sociali, di malcontento generale, di critiche anche “scientifiche” da parte di esponenti di spicco delle società.. tutto questo comincia a riguardare anche quelle zone del globo che mantenevano un ordine sociale abbastanza compatto (Europa+UK, USA+Canada, Australia e Nuova Zelanda). A mio parere siamo solo all’inizio di un grande periodo di rivolte e scontri, quelli che vediamo ora sono solo i primi “focolai”, la gente comincia a scendere sempre più in strada man mano che le disuguaglianze economiche si inaspriscono e le politiche del “panem et circenses” si rendono meno efficaci malgrado vengano sempre più intensificate. Il vero problema a mio parere è la mancanza di un’autocoscienza collettiva capace di dirottare la rabbia e la violenza verso i meccanismi sistemici che sono la causa ultima della maggior parte dei problemi: parliamo del fallimento della trickle down economics, del neoliberismo, di tren’tanni di reaganismo/tatcherismo. La gente sta male, ma non sa perchè, dunque si scaglia contro qualsiasi cosa: migranti, gay, etnie, o ancora peggio ci si scanna tra le varie classi di una società. Mentre i ricchi continuano a detassarsi o spostare capitali a Panama.

Ma se questa è la “big picture”, bisogna anche pensare che un cataclisma è alquanto improbabile e che comunque richiederà tempo e miriadi di microtransizioni, verrà fatto di tutto per salvare la baracca ed è qui che bisogna stare attenti a quel che succede nel mentre per cercare di fare il possibile al fine di salvarci la pelle. Pertanto, se ad esempio l’IT è una possibilità allora ben venga, bisogna capire allora come insediare più possibile la squadra avversaria. Poi verrà il momento dei capitani e del collasso dello stadio, ma anche avere dalla nostra parte un guardalinee su 2 o 4 sarebbe un buon risultato. Io sono perlopiù appassionato di geopolitica e politica estera, per questo mi interessano certe dinamiche. Esempio: Un’Europa più lontana dagli USA significa un’Europa “meno” finanziaria e neoliberista, che propone un modello alternativo di vita nella società. Perciò valuto bene i recenti maldestri passi in questo senso, tra maschere e finzioni, da parte dei nostri, con tutti i problemi del caso. Poi il collasso arriverà, ma nel frattempo si fa il possibile oppure si richia di diventare dei fatalisti. Questa è la vera partita, concordo.

aorlansky60
Scritto il 10 Agosto 2020 at 12:15

@ pdf79
Lo Zio Sam insegnò alla Germania qual’è il suo posto con il bombardamento di Dresda.

Non fu lo “Zio Sam” direttamente responsabile di quell’evento, dato che a capo del Bomber Command Alleato per le operazioni in Europa nel 1944/45 c’era un britannico, Sir Hartur Harris, uno che se l’era “legata al dito” con la Germania, nel senso che si ricordò -e non le perdonò mai, come tutti gli Inglesi- che i tedeschi furono i primi ad applicare su vasta scala la strategia di bombardamento su obiettivi CIVILI (e non militari) come Londra, Liverpool etc

Infatti furono gli inglesi della RAF, con Lancaster e Stirling (bonbardieri quadrimotori ad alta capacità di carico) a scaricare sulla città di Dresda la notte del 13 FEB 45 quella tempesta di fuoco passata alla storia (operata con bombe incendiarie);

gli americani dell’USAAF -non si sa perchè- fecero poi passare il giorno successivo, di giorno (ho detto “non si sa perchè” dato che nessuna struttura della città era rimasta in piedi dopo quel bombardamento notturno, nemmeno le poche difese antiaeree di cui la città era dotata), interi stormi di B17 (armati di bombe convenzionali) a radere definitivamente al suolo quel poco che gli inglesi avevano lasciato in piedi la notte prima…

Piuttosto, ecco il dettaglio (non secondario) col quale lo “Zio Sam” fece ingoiare e digerire alla Germania il nuovo corso post WWII, lo stesso destino che gli USA avevano pianificato anche per Italia e Giappone, quali paesi perdenti del conflitto:

1) completa smilitarizzazione dei tre paesi;
2) ingresso MASSICCIO -per mezzo di basi militari allestite sui territori dei tre paesi fin dall’immediato dopoguerra- di strutture, mezzi e personale MILITARE USA espressamente comandato nei paesi citati. Molle di quelle basi militari sono presenti ed operative ancora oggi -per l’Italia, basta solo citare la base aerea di Aviano come il porto di Napoli, nella cui area è di stanza permanente -in continuo assetto da guerra- la VIta Flotta della Marina Militare degli USA…

Quando questi dettagli vengono saputi e compresi, si capisce meglio la gerarchia che domina il mondo occidentale dal 1946, a vari livelli…

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