GERMANIA: BRUCIANO LE BANCHE TEDESCHE!

Scritto il alle 12:05 da icebergfinanza

Risultati immagini per german banks

Dopo aver trascorso gli ultimi anni a raccontarvi la vera sintesi di questa crisi di debito privato e non pubblico, le responsabilità criminali delle banche tedesche, francesi e inglesi, riassunto in un articolo pubblicato nell’insospettabile agosto del 2011, in piena crisi italiana…

DATEMI UNA LEVA E…VI DISTRUGGERO’ IL MONDO! 

(…)La Germania sembra avere vissuto la grande crisi finanziaria globale senza subire conseguenze economiche.(…) ci sono stati molti esponenti tedeschi che facendo eco all’opinione pubblica tedesca hanno espresso incomprensione e sdegno che gli altri popoli si siano comportarti in modo irresponsabile e anche truffaldino.

In realtà la condotta criminale e truffaldina è stata proprio la loro…

(…) In un momento di tentazione del denaro facile, la Germania è diventata una sorta di specchio per Islanda, Irlanda, Grecia e il resto, specialmente per gli Stati Uniti. Altri paesi hanno usato i soldi arrivati dall’estero per alimentare le varie forme di follia consumistica e speculativa, specialmente con gli immobili.

Ma poi i tedeschi, attraverso i loro banchieri, hanno usato il proprio denaro per permettere agli stranieri di comportarsi in maniera folle.Questo è ciò che rende il caso tedesco particolare. Se fossero stati l’unico grande paese sviluppato occidentale con un morale finanziaria decente, avrebbero rappresentato un’ immagine di rettitudine.

Ma hanno fatto qualcosa di molto particolare: durante il boom del debito i banchieri tedeschi sono andati oltre i loro standard, ma solo fuori dalla Germania.

Hanno prestato i soldi per i mutuatari subprime americani, per gli speculatori del boom immobiliare in Irlanda, per il magnate bancario islandese che ha fatto cose che nessun tedesco avrebbe mai fatto.

image

Vi risparmio anni e anni di articoli sulla banca più a rischio dell’intero universo, qui troverete un’enciclopedia intera… Deutsche Bank

Qui sopra invece la realtà, ovvero il rimbalzo del gatto morto tedesco sta per esaurirsi definitivamente.

Ma torniamo a noi, alle cose serie, qualcuno in Germania ha deciso di raccontare la verità, forse per suggerire a Draghi di fare molta attenzione, se non la pianta con il QE e non alza i tassi rischia di bruciare l’intero sistema finanziario tedesco, l’immondizia subprima è davvero infiammabile…

Settanta banche tedesche bocciate agli stress test

Sessantotto banche tedesche sono state bocciate agli stress test della Bundesbank. Il motivo? Non riuscirebbero a superare eventuali shock relativi ai tassi di interesse e al mercato immobiliare. A comunicare la notizia (neanche troppo sorprendente, vista la condizione precaria di alcune banche minori locali) è stata la stessa banca centrale tedesca. Che ieri, con un esercizio di trasparenza quasi sospetto (anche perchè non richiesto), ha alzato il velo sugli stress test effettuati, in collaborazione con la Bafin, sugli istituti “minori”, quelli appunto esclusi dall’ombrello Bce.

Balle, i motivi per cui le banche tedesche sono in crisi sono altri, non solo i tassi o un fantasioso crollo immobiliare, ma immondizia strutturata e subprime nei bilanci e altra tornata di credito allegro al settore navale.

Di fatto significa che un istituto tedesco su 20, con attivi inferiori ai 30 miliardi di euro, avrebbe difficoltà a rimanere in piedi in caso di scenario avverso. E pensare che l’impatto sarebbe potuto essere anche più ampio, se nelle valutazioni degli stress test fossero stati inclusi gli effetti-contagio, come ha riconosciuto il membro del board della Buba,

(…)  Una vulnerabilità che, evidenzia la Bundesbank, rischia di diventare ancor più esplosiva nel caso in cui i tassi di interesse – da tempo raso terra, o addirittura negativi – subissero un’ulteriore revisione al ribasso. I ritorni totali delle banche si ridurrebbero del 40% se i tassi di interesse rimanessero stabili fino al 2021, e addirittura del 60% nel caso di uno scenario estremo, con un ulteriore ribasso di 100 punti base.

Bene segnatevelo pure in una deflazione da debiti nessuna speranza di rialzo dei tassi sino al 2021 e oltre, non solo prepariamoci a tassi negativi.

Per il resto fa davvero sorridere uno come Gros che mette in guardia dalla forza dell’euro, ma non funzionava così bene sto euro?

Euro zone countries could be in danger if euro continues to rise

  • Il recente aumento dell’euro potrebbe mettere in pericolo la ripresa economica

  • “Ma se ci fosse una sovravalutazione del tasso di cambio allora naturalmente avranno un problema perché con il loro grande debito estero non hanno una seconda ruota di scorta nel loro macchinario”.

No dai chi l’avrebbe mai detto!

Nel frattempo…

Ad imprimere un andamento positivo la notizia Reuters — giunta a pochi giorni dal meeting Bce di giovedì prossimo — secondo cui l‘apprezzamento dell‘euro preoccupa sempre più banchieri di Francoforte con conseguenti, possibili impatti su Qe.

ECB unease over firmer euro risks slowing asset purchase exit

“Safe-haven” euro could complicate ECB plan to roll back

Ieri nuovi dati in arrivo dall’economia americana tra cui uno che non piacerà a nonna Yellen il PCE core, inflazione in deciso calo, passato dal 1.8 % di marzo al 1.4 % attuale, fine delle illusioni su ulteriori rialzi dei tassi…

United States Core PCE Price Index YoY

Released On 8/31/2017 8:30:00 AM For Jul, 2017
Prior Prior Revised Consensus Consensus Range Actual
Personal Income – M/M change 0.0 % 0.4 % 0.3 % to 0.5 % 0.4 %
Consumer Spending – M/M change 0.1 % 0.2 % 0.4 % 0.2 % to 0.5 % 0.3 %
PCE Price Index — M/M change 0.0 % 0.1 % 0.0 % to 0.2 % 0.1 %
Core PCE price index – M/M change 0.1 % 0.1 % 0.1 % to 0.2 % 0.1 %
PCE Price Index — Y/Y change 1.4 % 1.4 % 1.4 % to 1.6 % 1.4 %
Core PCE price index – Yr/Yr change 1.5 % 1.4 % 1.4 % to 1.6 % 1.4 %

 

Per il resto sempre buoi nel tunnel del mercato immobiliare dopo il crollo di quasi il 10 % anche i prossimi dati relativi alle vendite di nuove abitazioni confermeranno la fine di un trend…

Pending Home Sales Index 
Released On 8/31/2017 10:00:00 AM For Jul, 2017
Prior Prior Revised Consensus Consensus Range Actual
Pending Home Sales Index – M/M 1.5 % 1.3 % 0.4 % -2.0 % to 0.8 % -0.8 %
Pending Home Sales Index – Level

Ieri c’era da sorridere Lawrence Yun, economista capo del NAR, parla di mercato debole per mancanza di case in vendita, negli ultimi cinque anni il prezzo medio delle case è aumentato del 38%, mentre gli stipendi sono aumentati di meno di un terzo.(12%). Questa tendenza insostenibile sta mettendo notevole pressione sulla convenienza in alcuni mercati Nonostante questo  Yun afferma che i dati continuano a confermare che il rallentamento delle vendite esistenti dalla primavera è il risultato di un problema di inventario di case disponibili e non di una riduzione della domanda.

Ma per favore non diciamo fesserie di case in America ce ne sono anche troppe in vendita, è l’ennesima bolla, i salari sono rimasti fermi, ma noi non abbiamo fretta, la verità è figlia del tempo. Oggi i dati sull’occupazione, altro giro di roulette, qualche sorpresina all’orizzonte, restate sintonizzati.

11 commenti Commenta
tirlusa
Scritto il 1 Settembre 2017 at 14:54

Chi sta meglio ha la rogna!! Dalle banche tedesche ai dati sul lavoro stelle e strisce….semplicemente meravigliosi.
Che mondo senza vergogna quello della finanza…..S&P500 positivo

apprendista
Scritto il 1 Settembre 2017 at 15:06

Piano piano i simpatici e brillanti analisti sembrano seguire le orme del capitano che si conferma mostruoso:
http://www.wallstreetitalia.com/usa-in-deflazione-replicheranno-giappone-degli-anni-90/
Saluti

Gianluca
Scritto il 1 Settembre 2017 at 15:14

Buongiorno… da ignorante dico però che in Giappone nn è “morto” nessuno in questi 20 anni

apprendista@finanza:
Piano piano i simpatici e brillanti analisti sembrano seguire le orme del capitano che si conferma mostruoso:
http://www.wallstreetitalia.com/usa-in-deflazione-replicheranno-giappone-degli-anni-90/
Saluti

tirlusa
Scritto il 1 Settembre 2017 at 15:27

I tassi di interesse…..ti pare poco?
Gian­lu­ca,

ferrante1973
Scritto il 1 Settembre 2017 at 15:58

Monete matematiche, criptovalute, BitCoin, Ethereum etc.. Sta arrivando la nuova economia e le monete deflazionate delle banche centrali… faranno una brutta fine!!

mirrortrader
Scritto il 1 Settembre 2017 at 17:56

fer­ran­te1973@fi­nan­za,

sono un sostenitore del bitcoin.. che sara per me il nuovo oro…
ma attenzione a prendere rischi esagerati.
il tutto va ragionato per bene.

Gianbattista
Scritto il 1 Settembre 2017 at 19:35

Infatti …anche il mio pensiero iniziale è stato …ma perché la Banca centrale tedesca ha fatto questi stress test e li ha pubblicizzati ? Qualche cosa “di alto non torna ” …questi fanno sempre e solo i loro interessi …qui dove sta esattamente ?
stanziale@finanza,

stanziale
Scritto il 1 Settembre 2017 at 22:35

Gianbattista,
Vogliono dare la colpa a Draghi per i tassi bassi, poi si sentono onnipotenti e quindi ritengono di poter far trapelare (parte de ) la verita’…

Gianluca
Scritto il 1 Settembre 2017 at 23:19

Certo ma alla fine in Giappone chi ci ha realmente rimesso?

tirlusa@finanza:
I tassi di interesse…..ti pare poco?
Gian­lu­ca,

Gianluca
Scritto il 3 Settembre 2017 at 11:15

Buongiorno a tutti… e a Kim il nuclearista
Un mondo strano

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