ECONOMIST: LA MONETA UNICA STA DISTRUGGENDO L’EUROPA!

Scritto il alle 11:00 da icebergfinanza

Non so a Voi ma a me fanno tenerezza questi liberisti “demenona”, profeti del nulla, estremisti del turbocapitalismo, untori della “Trickle-down” , lacchè di un sistema fallito fondato sulla menzogna sistematica, la presunta fonte dell’eterna giovinezza basata sulla socializzazione delle perdite e sulla privatizzazione dei profitti.

Ci siamo sbagliati vi abbiamo preso in giro, in realtà vi abbiamo preso per il …, vista l’immagine che hanno messo sulla loro prima pagina…

Da anni racconto che il minimo denominatore comune della grandi crisi che spesso in passato ha portato a conflitti sociali e l’iniqua ditribuzione della ricchezza, oltre all’enorme massa di debito in circolazione.

Mea culpa dell’Economist sulla Brexit: “La responsabilità è dell’élite …

A far vincere il Leave al referendum sulla Brexit è stata soprattutto la rabbia di chi si è sentito lasciato indietro da globalizzazione e liberalismo economico. Una rabbia “giustificata” di cui sono responsabili i “sostenitori della globalizzazione, tra cui questo giornale”. È il mea culpa dell’Economist, che in un editoriale intitolato “La politica della rabbia” fa il punto sugli errori di tecnocrati, politici e media che hanno portato ampi settori dell’elettorato – dal Regno Unito alla Francia, passando per gli Stati Uniti – a ribellarsi contro il liberismo internazionale.

E’ come se la Gestapo, dopo aver massacrato la popolazione inerme, chiedesse scusa sul giornale del Reich, dopo aver perso la guerra.

Hanno disseminato per decenni il pensiero unico ovunque, imponendolo con la shock economy e ora fanno finta di chiedere scusa, un pò come il Fondo monetario internazionale che si è scusato per i suoi errori ma che continua ad applicare le sue demenziali ricette.

Benedetto Aristotele, aveva proprio ragione, apatia e tolleranza sono le ultime virtù di una società morente.

Nell’ultimo quarto di secolo la maggioranza ha prosperato, ma moltissimi elettori si sono sentiti lasciati indietro. La loro rabbia – riconosce l’Economist – è giustificata. I sostenitori della globalizzazione, incluso questo giornale, devono riconoscere che i tecnocrati hanno fatto degli errori e le persone comuni ne hanno pagato il prezzo. L’adozione di una moneta europea imperfetta, uno schema tecnocratico per eccellenza, ha portato stagnazione e disoccupazione, e sta facendo a pezzi l’Europa. Strumenti finanziari complessi hanno disorientato i legislatori e mandato in crisi l’economia mondiale, fino a risultare in salvataggi di banche pagati dai contribuenti e, successivamente, tagli di budget.

Persino quando la globalizzazione ha provocato enormi benefici, i decisori politici non hanno fatto abbastanza per aiutare i perdenti. Il commercio con la Cina ha sollevato dalla povertà centinaia di milioni di persone e portato vantaggi immensi per i consultatori occidentali. Ma molti operai che hanno perso il lavoro non sono riusciti a trovare un altro impiego a un salario decente.

Ma quale maggioranza, delinquenti! La maggioranza ha sofferto!

Si sono accorti solo oggi che la moneta unica è sinonimo di disgregazione? Ipocriti!

L’ho scritto anche nel mio libro la menzogna è l’arma di distruzione di massa del pensiero unico, che ha come unico obiettivo, la massimizzazione del profitto a qualunque costo, non importa chi resta indietro, un libro il mio che è sempre attuale perchè ripercorre la storia, riporta l’urlo della storia…

ImmagineE ancora…

Immagine

Come insegna la storia, prima o poi il tempo dell’apatia finirà e allora saranno … “tempi difficili”.

Articoli come quelli dell’Economist servono solo per gettare fumo negli occhi, di un popolo anestetizzato, apatico, morente. Da domani loro, saranno nuovamente li, in prima fila, a suggerire di distruggere tutto ciò che è welfare e cooperazione!

Qualcuno oggi si sta esaltando per il miracolo argentino…

Mala tempora currunt per il popolo argentino. Il ritorno del neoliberismo nel paese si è tradotto in miseria crescente, aumenti di tutte le tariffe, disoccupazione, inflazione fuori controllo e salari fermi al palo. Il tutto accompagnato da un’ondata repressiva volta ad arrestare il crescente malcontento sociale.   Il presidente Mauricio Macri ha gettato definitivamente la maschera, affermando candidamente, in occasione della chiusura del congresso dell’Associazione Cristiana dei Dirigenti d’Impresa, che «se vi avessi detto un anno fa quello che avrei fatto, sicuramente avreste votato per rinchiudermi in un manicomio». Il liberista Macri getta la maschera: «Se avessi …

Psicopatici in azione ovunque, ma questa è un’altra storia che conoscete ormai a memoria!

22 commenti Commenta
ilcuculo69
Scritto il 5 Luglio 2016 at 12:08

Andrea,

le utopie egualitarie hanno mostrato tristemente la loro tragica inapplicabilità. Le persone hanno bisogno di poter vedere un ritorno alla propria intraprendenza.

La liberalizzazione selvaggia sta evidentemente creando i presupposti per una catastrofe altrettanto disastrosa.

In mezzo ci sta l’unico sistema che in realtà relativamente piccole e con una popolazione animata da uno spirito di popolo , cosa che necessita una visione identitaria che mal si sposa con il melting pot multirazziale… la socialdemocrazia.

quesalid
Scritto il 5 Luglio 2016 at 12:17

MA DOVE SONO ANDATI A FINIRE TUTTI QUEI SIMPATICI INGLESI?
di Ylva Elvis Nilsson giornalista politica Svedese

Ma chi siete voi e che cosa ne avete fatto di tutti quei simpatici Inglesi che conoscevo e che mi piacevano così tanto? Non avete idea di quanto questa incertezza sia dirompente per le nostre nazioni? Perdonatemi – so che lo farete – siete stati proprio voi Britannici ad insegnarcelo. Il mercato unico, per amor di Dio, l’avventura più grande e più remunerativa dell’Unione Europea, era dovuta prevalentemente a voi. E’ stato il vostro Lord Cockfield che ha elaborato il piano, e se l’allora vostro Primo Ministro, Margaret Tatcher, non avesse usato tutta la sua forza per farlo digerire ai riluttanti protezionisti del continente, non si sarebbe mai realizzato.
Il commercio è una cosa vostra, dopotutto e così è stato: libertà totale di movimento dei capitali, dei beni, dei servizi e delle persone. Si, delle persone, inclusi gli Europei dell’Est, non molto dopo che il muro di Berlino è venuto giù. Tutto questo è accaduto perchè voi Britannici avete insistito a voler unire l’intera Europa, il prima possibile, mentre i Francesi, gli Italiani e gli altri hanno frenato e resistito finchè hanno potuto.
Erano così spaventati che i lavoratori dell’Europa dell’Est sarebbero arrivati a milioni all’ovest, a prendersi i nostri posti di lavoro, a tirare giù i nostri salari. Ma voi avete insistito. Apertura, inclusività, libertà – abbiamo finito per associare questi concetti a voi stessi. E voi avete, o avevate, un modo di dirlo così convincente. Siete così dotati nella persuasione, vincevate a man bassa contro di noi con i vostri argomenti accuratamente preparati ed eleganti. Alla fine, tutti abbiamo acconsentito a fare l’allargamento nel modo in cui lo avevate proposto voi. Eccetto che per l’immediata libertà di movimento per tutti. Il resto dell’Europa voleva essere in grado di frenare gli Europei dell’Est per altri sette anni. Molti di noi lo hanno fatto. Voi avete tenuto fede alla vostra parola e non lo avete fatto.
E voi avete anche un bel modo di fare con la gente. I vostri politici sono bene istruiti nell’arte parlamentare, tengono le loro posizioni in ogni acceso dibattito con gli avversari. Per decenni, avete frenato l’UE ed annacquato le proposte ogni volta che era a vostro vantaggio . (Grazie, fra l’altro. Non siete mai stati un partner facile ma quel compromesso men che perfetto che è l’UE è migliorato grazie al vostro indefesso lavoro a Brussels).
Ed il vostro Ministero degli Esteri veniva meglio preparato di chiunque altro con numeri e fatti che seguivano da vicino cosa stava succedendo negli altri paesi, e talvolta gestendo delle acrobazie diplomatiche per far arrivare gli altri ad un accordo. Come diavolo ha fatto la Tatcher a riuscire a convincere tutti gli altri a ridare indietro a una delle nazioni più ricche dell’Unione miliardi di sterline, in risarcimento della propria quota di partecipazione all’Unione? E in maniera permanente!
In aggiunta a tutto questo, le cose venivano accompagnate con una battuta, una piccola barzelletta, che spesso vedeva voi come bersaglio. O, sempre educatamente, ignoravate la stupidità e la rozzezza degli altri.
Ma forse è proprio per questo che ci piacete – o ci piacevate – così tanto. E’ straordinario che così tanti paesi Europei sentano di avere una relazione speciale con il Regno Unito. Forse voi non ve ne siete accorti, ma la mia gente, in Svezia, crede che ci sia un accordo pieno e completo tra le nostre nazioni. I Danesi, e per quel che importa i Norvegesi, pensano esattamente lo stesso. Domandate ai Tedeschi chi sentono più vicino e loro indicheranno voi. Gli Olandesi, dal canto loro, pensano addirittura di essere in parte Britannici.
In Lituania, il sindaco di Vilnius, la capitale, ha lanciato una campagna prima del referendum con lo slogan “Adotta un Britannico”, disperati nel tentativo di tenervi con noi. La gente in Polonia e in Repubblica Ceca è scoppiata in lacrime dopo il referendum, dicendo che avevano perso il loro migliore amico ed alleato. Quando gli Europei si incontrano tra loro ed un Britannico entra nella stanza, c’è un generale sospiro di sollievo. Finalmente, un pò di battute leggere per far andare avanti la riunione in modo più umano. I Tedeschi burberi non ne sono proprio capaci, i Francesi sono troppo presuntuosi e ci fanno perdere un sacco di tempo, gli Scandinavi tendono a guardare solo ai loro smartphone.
E poi tutte quelle versioni di “cool” che avete – James Bond, Mr Darcy, Helen Mirren, Adele. Avete reso i vostri giochi Olimpici accoglienti e calorosi ad ognuno. i avete indotto quasi a fare tifo per i vostri atleti; i caldi sorrisi del vostro pubblico ci hanno conquistato.
E poi. A essere del tutto onesti, non riuscivamo proprio a capire che cosa stesse facendo David Cameron quando ha indetto il referendum. Lui e quasi ogni altro politico Britannico hanno criticato per anni di fronte al loro elettorato ogni singola cosa che abbiamo deciso assieme all’interno dell’UE .
Si, era strano stare a guardare questa sceneggiata dopo ogni summit, ma noi l’avevamo archiviata come un aspetto peculiare della politica britannica. Dopo tutto, nessuno di noi sentiva veramente di appartenere ad una Europa Unita. Noi siamo Svedesi, Olandesi, Tedeschi e Francesi. Così non prendevamo questi vostri attacchi come rivolti contro di noi personalmente. Poi, non era così raro che anche gli altri politici Europei criticassero l’UE per un motivo o per l’altro.
Così indire il referendum poteva essere solo una pura e semplice forma di follia. Però, visto che voi eravate i Britannici, i maestri della politica e della diplomazia, abbiamo creduto che dietro a tutto questo ci fosse un piano intelligente.
Tristemente, è risultato non essere così. Il dibattito sul referendum lo abbiamo seguito con un sentimento di orrore assoluto. Come potevano i politici Britannici mentire in maniera così spudorata? Dopo tutti i compromessi e le concessioni che avevamo fatte, al Regno Unito più che ad ogni altra nazione, come potevano sostenere che questa era una perdita di sovranità e controllo? Perchè continuavano a dargli dei microfoni invece di mettersi a ridere sotto il palco?
Vedendo tutto questo, il voto a favore dell’uscita ci ha colpito e ulteriormente rattristato, ma non ci ha sorpreso. Nè ci hanno sorpreso le perdite finanziarie, la Scozia che vuole la separazione, le aziende che hanno fermato tutte le assunzioni e che pensano di trasferirsi sul continente. Questo potevamo aspettarcelo. Ma gli attacchi razzisti alle persone , questo no, da parte vostra non ce lo saremmo aspettato. Si è andati troppo oltre.
Ma ora potete confessarci il segreto: quale è il vostro intelligente piano dopo la Brexit? Quando uno dei vostri leader ci dirà che tutta questa cosa – farsa, tragedia, terremoto politico e distruzione assoluta di ogni valore democratico – era un modo per arrivare …. a cosa? Siamo impazienti di capirlo. Perchè fa male veramente e spaventa moltissimo vedere il pilastro più solido della democrazia e della stabilità politica (congratulazioni, voi avete l’unico governo di maggioranza in Europa assieme a Malta) anadre in pezzi a questo modo.
Guardare alla politica Britannica in questo momento fa lo strano effetto di rendere l’UE, per la prima volta forse, un posto confortevole e sicuro. Non vi aspettate a breve un Frexit, o Swexit o una qualunque altra uscita. Odio essere rude, ma oggi sono tutti terrorizzati da quanto sta accadendo da voi.
Qualcuno si sta preoccupando che la malattia che vi ha colto sia contagiosa. Mi spiace che nessuno sosterrà i politici Britannici per un pò di tempo, per paura di aprire la strada alla follia dei partiti populisti nei loro paesi. Si, ci piacevate veramente molto. Ma da oggi in poi dovremmo fare in modo di evitarvi.

francia r
Scritto il 5 Luglio 2016 at 14:18

Salve, scusate se esco dal tema dominante ma una cosa mi sfugge …. nel 2008 è fallita la Leman ed alla fine hanno raccolto i cocci, come sempre è avvenuto, poi hanno iniziato gli usa a dire che le loro banche di affari erano troppo grandi x fallire e quindi, solo x le banche grandi e politicamente “impregnate” si sono inventati quantitative easing a go-go con raccolta di titoli tossici ed asset da galera, mentre nel giro di due anni 4 – 500 banche “locali” sono state chiuse d’ufficio in quanto insolventi.
Che belle scene che accadono nella patria della democrazia …. Se sei intrallazzone, potente e ricco ti aiutano, se sei una mezza cartuccia ti mandano i “regolatori” ….
Dalle nostre parti, oltre alla solita dichiarazione del ministro buffo di turno sul fatto che il nostro sistema era solidisssssimo, gran scrolloni e crolli di valore, e visto l’andazzo made in usa, dopo un paio di “tragedie” anche noi in tutta europa, abbiamo incominciato a salvare le banche degli amici che erano troppo grandi per fallire, stante tutte le regole di protezione del capitale privato e dei depositi allora esistenti (in pratica lo avrebbero preso nel deretano tutti fuorché correntisti e normali investitori)
Man mano la storiella s’incupisce e cambiano pure le regole, sempre in peggio per il piccolo investitore che viene chiamato pian piano a diventare garante in solido dei debiti e delle passività delle banche in cui decide di depositare soldi e capitale …. e stante la solidità declamata dai soliti ministri incapaci, tutte le grandi banche italiane sono cadute in profonde crisi, anche loro salvate da ricapitalizzazioni ….poi MPS .. ma perché tutto questo schifo, se allora era possibile far fallire serenamente una manica di ladri incapaci mettendoli davanti alle loro responsabilità civili e penali?
Mistero, in compenso abbiamo traghettato, forse anche concentrato…. opportunamente tutti i debiti inesigibili presenti nelle banche ricapitalizzate, e con abbondanza in quella salvata + volte con i soldi di stato e azionisti …. Solo per arrivare ora a sentirci dire che questa banca è in crisi perché piena di crediti inesigibili, oltre a porcherie varie…. Ma è possibile che NESSUNO abbia responsabilità civili o penali di alcunché?
E’ così difficile dimostrare quanto avvenuto sui libri contabili? E’ cosi difficile ricostruire le porcate fatte e chiederne conto?
E’ un delirio che ci perseguita …. chi controllava lo stato delle banche, i debiti e la correttezza delle operazioni (banca d’Italia / Consob / magistratura direi), prima e dopo la crisi, evidentemente non ha fatto allora il suo lavoro e tutt’ora continua sulla linea, ed ovviamente non paga per la sua negligenza, mentre tutti continuano a mantenere incarichi e soldi e potere, è possibile?
Ora con tutte le porcate approvate sottobanco da questo governo da “operetta sadomaso” di terza cattegoria, pur di accondiscendere i deliri del gruppo di banchieri e amici che si sono impadroniti del destino delle nazioni europee, sono curioso di vedere cosa s’inventeranno per far pagare alla gente l’inevitabile fallimento della MPS.
Anzi, non ho veramente idea di quali leggi porcata applicheranno per lasciare impuniti i vari ladri e sottrarre altri soldi ai cittadini, in attesa di ulteriori brillanti modifiche legislative ed istituzionali che finalmente azzerino le lamentele dei vari barboni …..
Forse forse …. era meglio una bella bomba atomica ai bei tempi del muro, così ci davamo un bel taglio netto in anticipo …. anche se però sono sicuro che i vari craxi, napolitano, silvio, monti, renzi, boschi, ecc… difficilmente sarebbero partiti con i comuni barboni, il buon dio che da sempre ha un occhio di riguardo per le carogne, avrebbe fatto miracoli pur di preservacele per la …. ricostruzione della capitale  !!

madmax
Scritto il 5 Luglio 2016 at 15:20

quesalid@finanza,

Quaquaraqua…quaquaraqua…Radio Londra.

Bel post ma manca un punto, non credo che oggi ci sia un paese alla sbando come gli UK, hanno il primo Ministro dimissionario dopo aver chiesto lui il referendum, parlo di Cameron, il leader dell’opposizione sfiduciato dal 80% del partito che dice di non volersene andare. Il principale supporter del Brexit nei conservatori Boris Jonhson uscito vincente dalle urne del referendum che si rifiuta di fare il capo del partito ed il Farage, che invece di essere contento per il risultato a suo favore si dimette!

Scusate ma che vi siete bevuti tutti il cervello o siete dei quaquaraqua?

In nessun paese del Sud Europa esiste un tale Kasino!!

La verita’ e’ che nel post manca che a tanti si sono rotte le scatole di voi e del vostro inglese che manco lo sapete parlare storpiandolo tutto, delle vostre lezioncine al mondo con l’indifferenza distaccata che mi ricorda un nostro primo ministro tutto mare e MONTI.

Ma concordo con voi che per anni volevate le regole della finanza a misura della City dei derivati e dei Bangster mentre la gente normale poteva pure crepare!!!!

Adesso basta e toglietevi dalla balle…quando ci vuole ci vuole!

ilcuculo69
Scritto il 5 Luglio 2016 at 15:29

La prima regola di una avvocato durante un processo….

non fare mai una domanda di cui non sai già prima la risposta…

mad­max,

aorlansky60
Scritto il 5 Luglio 2016 at 16:23

@ Madmax

In nessun paese del Sud Europa esiste un tale Kasino!!

sicuro?

io un idea [circa un paese anche più inkasinato dell’UK] ce l’avrei e non occorre nemmeno andare troppo distante da noi per trovarlo (…)

intanto nel mezzo di questa farsa,

zitta zitta la borsa di londra è ritornata ai livelli di AGO 2015 mentre le altre [europee] arrancano… alla faccia della Brexit

bella di nuovo l’affermazione di un autentico genio -padoan ndr-

che oggi ha ribadito con orgoglio : “il sistema bancario italiano è solido”…

sapesse anche essere credibile in modo da convincere gli investitori, magari…

oh, a proposito di kasini, ma non è che a quei pennelloni della Consob famosi per essere particolarmente svegli e vigili (…) sia balenata l’idea di vietare le vend allo scoperto su MPS???

se va avanti di questo passo al ritmo di -10% / giorno, a qualcuno di grosso (ma veramente grosso) potrebbe venire in mente l’idea di mangiarsi la più antica banca della storia, al prezzo di un hot-dog…
😆

laforzamotrice
Scritto il 5 Luglio 2016 at 17:47

aor­lan­sky60,

non mi sembra il caso di dare pareri sulla perfida albione dopo cosi poco tempo, aspettiamo un anno, e forse, e dico forse, si capirà un pò meglio cosa succede. Trovo ridicola questa tendenza a fare analisi ora, è come valutare il valore di un neonato.E che ci siano ancora persone che pensano che l’andamento della borsa significhi qualcosa, significa che il capitano lavora per nulla. tanto vale collegarsi ad un casinò online.

quesalid
Scritto il 5 Luglio 2016 at 18:07

madmax,

E’ esattamente quel che sostiene la Nilsson (utilizzando un pò di ironia all’inglese,lei che è svedese)

stanziale
Scritto il 5 Luglio 2016 at 20:13

La Gran Bretagna ce l’ha insegnato: uscire dall’Ue non e’ un reato; ecco come si fa:
1. Ci si leva dalle palle
2.Si fa sostenere l’economia dalla propria banca centrale, in misura anticiclica; NON ci si fa dirigere dai tedeschi nel non fare nulla, e quindi verso il disastro finale.
http://www.milanofinanza.it/news/la-bank-of-england-da-briglia-sciolta-al-credito-201607051411517199

stanziale
Scritto il 5 Luglio 2016 at 20:27

Tutti i gusti sono gusti: gli argentini avevano una presidentessa che li difendeva; No, vanno a votare un servo dei globalisti.

john_ludd
Scritto il 5 Luglio 2016 at 20:45

stan­zia­le@fi­nan­za,

la presidentessa NON difendeva gli argentini ma solo i suoi amici. I Kirchner e i loro accoliti hanno ammassato miliardi all’estero come i leader argentini hanno fatto dai tempi di Peron. Uno tra i paesi potenzialmente più ricchi del mondo è invece un paese povero che esporta calciatori e belle passerone. Finchè la gente (almeno quelli come te) continua a ragionare in questo modo passa dalla padella alla brace oppure dalla brace alla padella. Mai che ci si chieda perchè la Svezia è stabile mentre l’Italia o l’Argentina no. Il problema non è la Germania, quelli fanno gli interessi di casa loro, il problema è qui e le oligarchie che governano QUESTO paese, votate e stra-votate da generazioni di italiani. Apprezzo i popoli d’Italia, ma hanno la sfortunata caratteristica di dover coesistere con oligarchie tra le più ipocrite, banditesche e cialtrone dell’intero pianeta. Se non si riesce a liberarsene, te li troverai sempre in cima a pisciarti in testa, con o senza euro.

john_ludd
Scritto il 5 Luglio 2016 at 21:02

aor­lan­sky60,

e basta con ste stronzate della borsa di Londra ! se la valuta si deprezza il valore di azioni quotate che operano al 90% all’estero si rafforza nella valuta locale ma può al massimo fare pari e patta in dollari. Quindi stampati il grafico della borsa di Londra IN DOLLARI. Se ancora non sei convinto stampati le azioni della borsa di Caracas, caso estremo di una repubblica delle banane ? manco per idea, stampati l’andamento della borsa di Tel Aviv 1983-84, non esattamente un paese delle banane nonché protettorato americano. Il tifo da stadio è un metodo infallibile per perdere la lucidità e con essa fatalmente i propri soldi e con essi la propria residua indipendenza.

john_ludd
Scritto il 5 Luglio 2016 at 21:30

que­sa­lid@fi­nan­za,

io devo ancora trovare da qualche parte uno che metta da parte per un attimo il suo personale tifo da stadio e scriva che UK ha un debito privato INSOSTENIBILE figlio del proprio sistema finanziario ipertrofico e dal bail-out a carico del cittadino inglese che è costato il raddoppio del debito pubblico e non è certa finita qui. Lo stato inglese salva ancora le banche con soldi freschi di stampa ? Ci provi e la sua valuta diventa carta da cesso, con buona pace di alcuni tifosi che frequentano questo blog che non riescono a trovare pace. Lo stesso vale per OGNI PAESE. Vuoi salvare le banche con soldi freschi ? Ti troverai iperinflazione di lì a breve, non lo vuoi fare ? allora devi liquidare le mele marce e salvare quelle buone. Le garanzie lo stato italiano le deve dare sui depositi e sulle BANCHE SANE (o sanabili), le altre non sono salvabili, pagheranno gli obbligazionisti perché sono stati incauti, li hanno fregati o quel che è ma le obbligazioni bancarie sono capitale di rischio, i depositi no, vanno garantiti come in America. Se la strada sarà questa nessun cittadino italiano (ad esclusione dei menzionati) perderà una lira, altrimenti inizino a scavare.

veleno50
Scritto il 5 Luglio 2016 at 23:03

john_­ludd@fi­nan­za,

Banche sane ,le garanzie le deve dare lo stato italiano.Data la vulnerabilità del momento nel settore bancario potrebbe accadere la cosa più ovvia cioè un attacco alla banca ritenuta la più solvibile italiana dal gruppo francese Credit Agricol già in possesso con il gruppo Cariparma di oltre 20%. LA banca gode di mezzi propri per circa 70 miliardi.Noi buttiamo via loro raccolgono con tre soldi . Cosa ne dice l’assoluto.CIAO

stanziale
Scritto il 6 Luglio 2016 at 07:50

john_ludd@finanza,

E’ noto che l’aggancio al dollaro e le multinazionali straniere in Argentina avevano depredato il paese. La kirchner l’aveva risollevato economicamente, come dimostrano tutte le statistiche, ed era continuamente attaccato da mammona. Bisogna vedere se le accuse erano vere o no, dato la propaganda che sono in grado di fare, nonche’ la gente a libro paga (vedasi anche alla voce Italia che fine fa’ chiunque difenda la sovranita’). Io non ci credo, comunque mi informero’ meglio.

stanziale
Scritto il 6 Luglio 2016 at 07:51

stanziale@finanza,
Idem con patatine, il Brasile. Quando uno da noia politicamente, e’ sempre corrotto, che caso strano.

aorlansky60
Scritto il 6 Luglio 2016 at 08:21

@ JOHN

basta con le stronzate della borsa Inglese

e @ Laforzamotrice

E che ci siano ancora persone che pensano che l’andamento della borsa significhi qualcosa, significa che il capitano lavora per nulla. tanto vale collegarsi ad un casinò online.</em"

……………………………………………………………………………..

circa la nota sulla borsa di Londra,
stavo semplicemente confermando quanto aveva scritto il CAPITANO il giorno prima nel thread

"BREXIT: CONFINDUSTRIA TERRORISMO DI STATO!"

"O si certo darà problemi agli inglesi!

London Stock Exchange nei primi sei mesi dell’anno 2016 appena conclusi risulta la migliore borsa europea, con tanti saluti al Brexit!

con i numeri che lo confermano (questi evidenziano che la borsa di londra è ritornata al livello di AGO2015, mentre per tutte le altre è solo un bel ricordo; a parte WS naturalmente… che gli anglosassoni ci abbiano visto giusto di nuovo e siano riusciti zitti zitti a metterla in quel posto a tutti quanti? non me ne stupirei, vista la loro astuzia ben nota…);

nei giorni susseguenti il 23GIU tutte le borse sono crollate; nei giorni successivi fino ad oggi ad avere recuperato le perdite è stata solo la borsa di Londra (e WS…). Date invece un occhiata alla curva degli indici DAX CAC MIB IBEX ultimi 6mesi… Questo è un dato di fatto, il resto sono chiacchiere.

[in questa Terra e in questo sistema] non è forse con i numeri che viviamo? non è forse con il soldo che viviamo? o riusciamo a vivere solo di aria fritta ?

e allora piantiamola di scrivere cavolate (riferito in particolare ai due guys che ho quotato).

john_ludd
Scritto il 6 Luglio 2016 at 09:47

stan­zia­le@fi­nan­za,

la crisi argentina è del 1999, la presidenta è salita al potere nel 2007. Basta wikipedia per evitare brutte figure. Relativamente al Brasile, lo scandalo Petrobras è reale come il granito del Monte Bianco. Sinché si ragiona come te ovvero “odio quelli là, quindi quelli che vi si oppongono sono dei santi” senza andare a verificare si salta dalla padella alla brace e di nuovo nella padella. Per vincere durevolmente la battaglia contro i neo liberisti bisogna innanzitutto non fornirgli lo strumento ideali per abbatterti, quindi devi essere retto, non favorire gli amici, non esportare dollari che hai rubato ai tuoi cittadini (forzando il cambio peso/dollaro al prezzo politico, così la prende nel culo anche chi aveva capito e comprato valuta). Avresti potuto citare qualche esempio migliore, in tal caso non mi sarei permesso di rispondere, per esempio Morales, anche Correa non si è comportato male considerando i vincoli e soprattutto quell’esempio di rettitudine che è stato José Mujica detto Pepe. Ma le persone modeste con un basso profilo non fanno notizia, meglio la presidenta e il difensore del pueblo Maduro. Senza saperlo tu sei il migliore alleato del tuo nemico che potrà dormire a lungo sonni tranquilli se la maggioranza la pensa come te. Senza rancore e senza offesa, qui si parla e basta, poi se uno resta della propria opinione fatti suoi.

john_ludd
Scritto il 6 Luglio 2016 at 09:53

aor­lan­sky60,

di quanto scrivi non c’è nulla di pertinente. Ho scritto che il valore di borsa è in valuta locale e se TU compravi la borsa di Londra prima del Brexit ora conteresti le perdite anche se questa è in pari o è salita. Altrimenti tutti a comprare la borsa di Caracas. Il mio non è una volta tanto un intervento teorico ma PRATICO. Sei tu che devi decidere cosa vuoi fare dei tuoi soldi, perderli, mantenerli o provare a incrementarli. Ignorare il cambio significa iniziare male. Personalmente non ho l’abitudine di perderli e quando si tratta di soldi il parere degli economisti vale meno di zero, altrimenti sarebbero tutti ricchi e non lì a tirare a campare. Se ti piace il calcio è meglio Messi o Zaza ? Se si tratta di soldi ascolti gli economisti oppure osservi quel che fanno Druckenmiller, Marks, Singer, Soros e i loro fratelli ?

quesalid
Scritto il 6 Luglio 2016 at 15:58

di Irvine Welsh

Se degli alieni democratici venissero da Marte ed osservassero i risultati del referendum sull’UE, sarebbero costretti a trarre la conclusione che il Regno Unito, disperatamente frammentato dalla deindustrializzazione e dal neoliberismo, è oggi totalmente finito come entità politica.
Il dibattito di scatenerà sulla misura in cui i votanti a favore dell’uscita abbiano dato un calcio alla compiacente e compiaciuta classe dirigente neoliberale, oppure si siano fatti ingannare da un manipolo di (s)fascisti da strapazzo ad inghiottire le stesse politiche dei passati 30 anni, solo molto più amplificate. Qualunque sia la conclusione scelta, il processo ha incoraggiato la crescita di una destra chauvinista e tossica, non solo in Inghilterra, ma anche in Europa ed oltre. Il referendum sulla UE ha ridefinito il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord come la Piccola Inghilterra. I votanti Scozzesi, a favore di un investimento emozionale e pratico negli ideali Europei, hanno decisamente rifiutato questo approccio. Il risultato finale è un casino, ma un casino stranamente inevitabile e curiosamente meraviglioso.
Viviamo in un’era di grande turbolenza, con un declino economico che corre paradossalmente in parallelo con progressi tecnologici. Ci si doveva attendere che le nostre istituzioni antiquate non sarebbero state in grado di reggere, e che i nostri stati nazione, partiti politici e entità sovranazionali cominciassero a disgregarsi. I politici oggi sembrano perennemente occupati a gestire il chaos, e il sospetto è che l’intero processo sia appena all’inizio. L’inevitabile coro di voci che si lamentano in cerca di “un periodo di stabilità” si stanno tristemente sbagliando: siamo ad una svolta della nostra storia e tentare di imporre l’inerzia in questi tempi fluidi può solo iniettare ulteriore discordia.
Come è stato postulato, con grande evidenza da molti, era ovvio che la campagna a favore dell’uscita non credeva di poter vincere, ma voleva solo registrare una protesta e alla fine è rimasta lì pensando: ma che abbiamo combinato? Però ricordiamoci tutti che nessun democratico avrebbe lo stomaco di difendere una UE diretta dalla commissione e nessuno di quelli favorevoli a rimanere ha una seria visione di riforma dell’Europa, più di quanto quelli favorevoli all’uscita offrano una minima traccia di ciò che intendono fare di questa loro vittoria, che sembra sempre più di Pirro.
I leader favorevoli a restare ci avrebbero tenuti intrappolati con una camicia di forza a questa UE che è una versione di morte lenta da neoliberismo delle multinazionali . Almeno, adesso, vediamo le nostre elite in maniera molto più chiara. Quanto appaiono ora più piccoli, instabili e più vulnerabili, senza quel cappotto della UE, che amano destestare, avvolto attorno alle loro spalle. Ed è come deve essere, visto che, fondamentalmente, loro hanno rimesso tutto in discussione.
ll processo della integrazione Europea, per la prima volta, è stato enfaticamente ribaltato. A partite degli USA nel XIX secolo, nessuna massa politica nella storia moderna si è espansa in maniera così spettacolare, ma il 23 di Giugno segna la fine di questa era. Ora la UE deve preoccuparsi di come evitare che questa ritirata diventi una rotta. L’uscita del Regno Unito ha segnato un precedente e la UE sarà forzata ha giocare duro nei negoziati di uscità perchè da questo dipende il suo futuro. Rendere troppo facile e vantaggioso abbandonare questo progetto traballante significa che altri stati membri saranno tentati di prendere la stessa strada degli Inglesi.
Sul piano interno, deve anche combattare la ricaduta xenofobica dovuta a politiche di austerity insensate, alla alterigia di Brussels ed all’aumento delle diseguaglianze economiche. Già la Polonia e l’Ungheria si sono allontanate dalla democrazia (neo)liberale verso un autoritarismo nazionalistico. La rivolta nazionalista Inglese di sicuro fornirà soccorso a queste forze in tutta Europa.
Nel Regno Unito, i Conservatori troveranno che lo spazio per nascondersi è diminuito, con le loro decisioni che saranno oggetto di un maggiore scutinio internazionale rispetto a quello a cui erano abituati da una stampa supina e servile. Dovranno riflettere che tutto ciò forse non era del tutto necessario. David Cameron non sarà più Primo Ministro. Alla fine un uomo vuoto e doppiogiochista (che ha promesso che il Servizio Sanitario Nazionale era al sicuro nelle sue mani, mentre lo stava facendo a pezzi; che gli Scozzesi avrebbero avuto “quante regole di autonomia avessero voluto..” mentre stava già mettendo i paletti): la sua dipartita non sarà una gran perdita.
Che l’avversario che doveva sostituirlo fosse in origine Boris Johnson, il suo vecchio compagno di Eton, mette a fuoco esattamente quale fossero le reali scelte che questo referendum ci proponeva. Può sembrare che i Conservatori risultino mortalmente feriti da tutto ciò, ma inevitabilmente sopravviveranno. Dopo tutto, essi esistono fondamentalmente per implementare i voleri della classe ricca e dotata di potere. Possono differenziarsi tra loro sul modo di eseguire il compito, ma alla fine i loro interessi sono tutti da una parte.
Non è così per i Laburisti. La deindustrializzazione e il declino del capitalismo sono stati più duri per loro e per gli altri vecchi partiti socialdemocratici Europei che per le destre. Ma non c’è stato referendum, o sodaggio, senza che il loro portavoce ci avvertisse che questo sarebbe stato “un voto di rabbia contro una classe dirigente oramai fuori dalla realtà”.
Naturalmente, quando eleggeranno il prossimo portavoce, si sarà in grado di indovinare da che parte stanno realmente, mentre di nuovo ci ripeteranno il triste avvertimento, e si chiederanno perchè il loro impatto sull’elettorato è pari a zero. Solo seguendo logicamente ciò che prescrive il loro stesso consiglio sarebbero in grado di fermare il loro continuo scivolamento verso l’irrilevanza. Si, la performance di Jeremy Corbyn è stata così superficiale e poco convinta come ci saremmo attesi dal suo partito, ma ogni volta che Tony Blair o Gordon Brown hanno mostrato la loro faccia, il partito favorevola all’uscita ha guadagnato consensi. Sostituire il loro leader con uno di questo genere non farebbe che confermare l’inappropriatezza dei Laburisti al di fuori di Londra, un modo per dire ai giovani ed energici sostenitori di Corbyn: grazie, ma noi non vi vogliamo qui.
Ma allora, che cosa è diventata questa Piccola Inghilterra, assieme al suo compagno di banco, il Galles? Il pericolo è che dopo 30 anni di regole neoliberiste, ci troveremo a testimoniare un’altra deriva ancora più a destra, supervisionata dall’UKIP, con o senza Nigel Farage. Assumendo un atteggiamento anti-establishment, loro costringeranno i Consevatori a fare sul serio, a bruciare il “tappeto rosso” steso da Brussels e a giocare duro e veloce per le nostre libertà ed i nostri diritti. E saranno ben ascoltati. Da tempo incapace di sviluppare un nazionalismo civico, inclusivo e progressivo, l’Inghilterra rimane paralizzata col suo marchio imperialista che raccoglie le oscure forze dell’animosità e del razzismo. Un nuovo Primo Ministro a favore del Brexit significa asprezza nei negoziati, visto che il partito a favore dell’uscita si aspetta una truculenza da bulldog nei confronti dell’UE, la quale non guadagnerebbe assolutamente nulla dall’essere gentile. Dopo questo voto, è preoccupante diventare una minoranza Britannica.
Il voto ha anche messo in luce non solo una divisione tra vecchi e giovani, ma anche il livello del loro impegno politico. I giovani Britannici sentono di essere stati sopraffatti dai comportamenti alla Capitan Mainwaring di gran parte della generazione più egoista e narcisista, i baby boomers. Dopo 60 anni di relativa prosperità, il voto dei vecchi è infarcito di reazionari; volutamente incosapevoli di massa e facili prede di qualunque demagogo opportunista che promette di rimettere indietro l’orologio verso una età dell’oro che non c’è mai stata. I giovani debbono combattere contro queste poco edificanti paure. Ovviamente. la scorciatoia per i giovani è uscire fuori e votare di nuovo. Il grande interrogativo sul perchè non l’hanno ancora fatto sta nel nostro egregio sistema educativo e nella demoralizzazione generale sulle prospettive a lungo termine di una economia neoliberista finanziata a debito.
Così, lasciamo pure che Farage indulga nelle sue fantasie alla Donald McDonald, che le future generazioni festeggeranno il 23 Giugno con il Giorno dell’Indipendenza. Ma, se separiamo il voto a favore dell’uscita dai molto criticabili leader che hanno condotto la campagna, la sua vittoria in Inghilterra (accoppiata con quella a favore dell’UE in Scozia) è una vittoria per la diversità politica e per il cambiamento genuino, sia nel Regno Unito e sia nell’UE. In breve, l’Europa si dimostrerà rude oltre ogni necessità, ma in ultimo questi votanti le hammo fatto un favore.
Se l’Unione ha un fututo come guida all’integrazione Europea, deve riformare le proprie strutture, accantonare la propria miopia neoliberista, riscoprire la propria missione sociale, stabilizzare la sua moneta disfunzionale e assistere veramente, invece che punire, i suoi stati membri in difficoltà. In caso contrario cadrà a pezzi. Ironicamente, l’Inghilterra e il Galles, sebbene hanno forzato questa sorta di sveglia, molto probabilmente non ne saranno i beneficiari ed hanno forse scambiato l’albero e la foresta. Così il voto del sud e dell’ovest della Britannia, sebbene segnato da 30 anni di ignoranza e xenofobia sponsorizzate dai media, ha paradossalmente una nobiltà nascosta.
Cosa ci attende ora non è così eccitante per i sostenitori dell’uscita. Ci dobbiamo preparare ad una lunga serie di negoziati fasulli, aspettiamoci un sacco di atteggiamenti as uso pubblico, furia, isteria generale generata dai media e tutto quanto il resto. Gli amministrativi, nel frattempo, faranno gli straordinari, gli avvocati diventeranno più ricchi e i contribuenti più poveri, visto che i politici hanno il quasi insormontabile compito di arrivare ad un accordo costituzionale e politico che questi nostri tempi così turbolenti già rendono obsoleto non appena sarà firmato, per non parlare della sua implementazione.
Ma la più grande illusione che non possiamo più permetterci di avere, sia qui sull’isola sia nel continente, è che lo status quo precedente al 23 Giugno sia, o sia mai stato, una opzione ragionevole. Proprio come noi, i Marziani rimarebbero un pò perplessi, se mai considerassimo la possibilità di farli atterrare.

stanziale
Scritto il 6 Luglio 2016 at 20:13

quesalid@finanza,
Sono d’accordissimo sulla deindustrializzazione neoliberista che ha subito l’Uk, ma pur non avendo grandissime basi macroeconomiche, il mio intuito basato sul buonsenso, m i porta a pensare che hanno fatto una scelta giusta, sovrana, di popolo..i negoziati lunghi, se saranno cosi’, non faranno altro che indebolire la gia’ traballante Ue, la Uk non puo’ che rinascere, e penso proprio che lo fara’.

@<john Ludd- mica ho mai scritto che la presidentessa e' al potere dal 1999. Stavo solo osservando che in Argentina e Brasile c'erano 2 governi scomodi, vicino alla Russia e, to', 2 inchieste-scandali hanno portato ad un determinato risultato elettorale da una parte, ed in Brasile a qualcosa che assomiglia molto a quanto avvenuto nel 2011 in Italia, e noi di inchieste e scandali -poi tutti da dimostrare, tu dici di si, non sono molto informato, bo',- siamo esperti, a partire dal presunto bacio di Andreotti per finire alle inchieste su Ruby di 7 procure diverse. Ooops, che ho detto…….

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