ECONOMISTI CLOWNS!

Scritto il alle 15:30 da icebergfinanza

“Per definizione il debito aumenta, bisogna vedere se l’aumento è maggiore o minore del Pil nominale”, ha detto il ministro dell’Economia, parlando in un Forum con Il Mattino di una “disinformazione” che lo manda “ogni volta in escandescenze”

Debito pubblico, nuovo record ad aprile: 2.194 miliardi. Padoan: ‘Che cosa noiosa’

Con tutto il rispetto per la persona, in realtà di noioso in questo Paese, ci sono solo le chiacchiere del ministro Padoan.

L’abbiamo scritto più volte… alcuni economisti scegliono, per ragioni non economiche e non scientifiche, un orientamento politico e una serie di alleati politici, e girano e regolano le loro ipotesi fino a giungere alle conclusioni che meglio si adattano al loro orientamento e che possono compiacere gli alleati…(BradDeLong)

La sintesi è che in due mesi il nostro debito pubblico è esploso di quasi 25 miliardi, buona parte grazie alla gentile collaborazioni delle pubbliche amministrazioni centrali.

La realtà invece ve la spiega con un semplice grafico Paolo Cardenà nel suo blog…

La sintesi è che l’aumento del Pil nominale negli ultimi sette anni è stato di soli 8 miliardi! Il debito …lasciamo perdere

Grazie a Mario Seminerio inoltre…

Dal dato Istat scopriamo che il Pil espresso a prezzi correnti è cresciuto nel primo trimestre 2015 dello 0,3% rispetto allo stesso trimestre del 2014. Per contro, dai dati di Bankitalia apprendiamo che il debito delle amministrazioni pubbliche a marzo 2015 era pari a 2.184.492 milioni di euro, mentre a marzo 2014 era pari a 2.119.471 milioni di euro (qui, tavola 4 pagina 9). Con un complesso algoritmo, ciò significa che in un anno lo stock di debito è aumentato del 3,07%.

Quindi: il Pil corrente è cresciuto nell’ultimo anno dello 0,3%, mentre lo stock di debito è aumentato del 3%, dieci volte tanto in percentuale. Con un’ardita inferenza, possiamo quindi segnalare al ministro Padoan che le sue escandescenze, ineccepibili sul piano metodologico, sono purtroppo rese non giustificabili dalla realtà dei numeri. Ahinoi. Sperando che la tendenza si inverta presto. Phastidio

No, non ci siamo, non possono essere così stupidi, sono semplicemente disperati non sanno più cosa dire, cosa raccontare.

Non solo, abbiamo un altro campione  nostrano, una sorta di economista editorialista che ogni giorno sul corriere racconta un sacco di balle, smascherato persino da Martin Wolf, sul Financial Times e da un economista irlandese Whelan, come ci raccontano gli amici di Vocidallestero     Il FT delude nuovamente: Francesco Giavazzi sulla Grecia

Per concludere un altro racconta balle di espressione tedesca, Daniel Gros… Grecia, economista: “Governo Tsipras ha sbagliato tutto, pagheranno i cittadini”

Roba da matti, ma siamo in guerra e la disinformazione ufficiale fa parte del gioco!

E’ proprio vero che all’immondizia culturale non vi è mai fine!

Contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’oceano infinito di questa tempesta perfetta …

Chiunque volesse ricevere le ultime analisi può liberamente contribuire al nostro viaggio … cliccando qui sopra o sul banner in cima al blog o sul lato destro della pagina. Semplicemente Grazie.

 

18 commenti Commenta
draziz
Scritto il 18 Giugno 2015 at 16:19

Anche lui, il sior Ministro, è uno di quelli che ha la scodella sempre piena…
Se fosse a cottimo, o fosse retribuito in base ai risultati…
aaaahhh, farebbe la fame…
Venghino, siore e siori, non c’è trucco, non c’è inganno…!
Non lo vedete il bellissimo mantello invisibile dell’Imperatore?
Ah, no?
E’ perchè non avete “la cultura” o la “mente adatta”, o meglio “pura”, per poterlo vedere…

lukeof
Scritto il 18 Giugno 2015 at 16:35

Beh Giavazzi (tra gli altri) è famoso nonchè “autorevole” perchè racconta balle, se raccontasse la verità non sarebbe mica “autorevole”…..:)

aorlansky60
Scritto il 18 Giugno 2015 at 16:40

La forza e l’impronta delle parole nel linguaggio moderno.

Così come già da alcuni anni è stato modificato il termine RUBARE con DISTRARRE (troppo scabroso evidentemente il primo, specie se legato non a poveri furfanti di bassa lega ma a personaggi ritenuti di alto profilo come C.Tanzi o S.Cragnotti che inaugurarono il nuovo corso, tanto per restare nel ns paese…)

così adesso improvvisamente -quando può far comodo- un soggetto inadempiente che non rispetta i termini di pagamento viene definito non più in DEFAULT o in BANCAROTTA ma in ARRETRATO, termine che mette molta meno soggezione ai creditori, anche se il concetto alla fine non cambia.

I tempi non sono più quelli di una volta, evidentemente, quando la SERIETA’ guidava pensieri ed azioni prima di tutto.

Improvvisamente nella giornata odierna m.draghi scopre che l’italia potrebbe avere un problema sulle pensioni in un futuro imprecisato, dichiarandolo apertamente.

Forse ha collegato all’italia il caso della Grecia dove le pensioni influiscono per il 16% del pil – ritenuto rapp troppo elevato dai gov UE oltre che uno dei nodi di discussione nelle estenuanti trattative tra Grecia e troika- quando in italia il rapp attuale è sul 15% ; come sempre prendono a riferimento la Germania (sempre la più brava della classe) dove le pensioni pesano per il 10% del loro pil… forse è un messaggio rivolto all’italia per dirle “dovete fare ancora di più, guardate cosa stà accadendo alla grecia…”

Padoan si desta improvvisamente e afferma che italia e euro sono “in una situazione più che solida” (beata certezza); i mercati amano sentirsi ricordare questo; c’è da credere che proprio per questo viene detto, periodicamente, anche se non ci sono tutte le basi a conforto. Ma ormai le parole anche non vere valgono più dei FATTI e delle BASI sottostanti, dipende solo da chi le pronuncia.

Certo che poi occorre anche una nutrita mandria di asini nel parterre per fare in modo che la pantomima abbia successo, e di questo si può star certi perche non mancheranno mai.

Finchè avremo a disposizione personaggi come questi su cui contare, siamo tutti quanti in una botte di ferro. Nulla di critico può accadere, nemmeno se accadesse per davvero. Forza dei tempi.

gnutim
Scritto il 18 Giugno 2015 at 17:11

E x fortuna che siamo in spending review. ….

dorf001
Scritto il 18 Giugno 2015 at 23:59

beh visto che parlate di clowns, è arrivato il circo in austria. c’è pure mangiafuoco e tutta la congrega. diamo un ‘occhiata!

SOGNANDO AMERICANO, DAL G1 AL BILDERBERG

DI PEPE ESCOBAR

rt.com

Qual è il legame tra il summit del G7 in Germania, la visita in Italia del presidente Putin, il meeting del club Bilderberg in Austria e i negoziati a Washington sul TTIP – l’accordo di libero scambio USA-UE?

Cominciamo dal G7 nelle alpi bavaresi – piuttosto un G1 con un’aggiuntina di “partner minori” – con il presidente Obama a compiacersi della sua impresa promossa dai neo-con: precettare l’UE per estendere le sanzioni alla Russia, anche se l’UE distrutta dall’austerità ne patirà addirittura maggiormente le conseguenze.

Prevedibilmente, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande hanno ceduto – anche dopo essere stati forzati dalla realpolitik a intessere discussioni con la Russia e creare congiuntamente l’accordo Minsk-2.

L’ipocrisiometro nelle alpi bavaresi è già quasi esploso proprio al discorso di apertura della cena del presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk, ex primo ministro della Polonia e Russofobo/guerrafondaio conclamato: “Tutti noi avremmo preferito che ci fosse la Russia a guidare il tavolo del G7, ma il nostro gruppo non è solo un gruppo (che condivide) interessi economici e politici, ma prima di tutto è una comunità fondata su dei valori. Questo è il motivo per cui la Russia non è tra noi”.

Quindi tutto ruota attorno ai “valori” civili contro l’ “aggressione russa”.

Il “civilizzato” G1 + “partner minori” non può permettersi di rischiare globalmente una guerra nucleare sul territorio europeo a causa di un “Banderastan” impiantato a Kiev, no scusate, un’ “aggressione russa”.

Invece, il vero divertimento si svolgeva dietro le quinte. Le fazioni di Washington stavano rinfacciando alla Germania di aver fatto perdere all’occidente la Russia a vantaggio della Cina, mentre le menti adulte dell’UE – lontane dalle alpi bavaresi – incolpavano Washington.

Ancora più succosa è una visione opposta che circola tra i potenti Padroni dell’Universo nel mondo delle corporate statunitensi, non in quello della politica. Temono che nei prossimi due-tre anni la Francia si potrebbe ri-alleare con la Russia (ci sono molti precedenti storici). Identificano – ancora una volta – la Germania come il problema principale: mentre Berlino spinge Washington a coinvolgersi in una “Mitteleuropa” di stampo prussiano, gli Statunitensi stanno combattendo due guerre per evitare questa possibilità.

Per quanto riguarda i Russi – dal presidente Putin e dal ministro degli esteri Lavrov in poi – sale il consenso: non ha senso discutere alcunchè di sostanziale se si considera lo scarso pedigree intellettuale – o la totale stupidità neo-con – dei fautori della politica dell’amministrazione Obama del “non fare cose stupide”. Per quanto riguarda i “partner minori” – principalmente galoppini dell’UE – non contano, sono solo vassalli di Washington.

Sarebbe bello aspettarsi che le gang dei “valori” civilizzati proponessero alternative valide per la stragrande maggioranza dei cittadini delle nazioni del G7 che non possono aspirare ad altro se non Mac-lavori, oppure sopravvivere a stento come ostaggi di questo turbo-capitalismo della finanza spazzatura del quale beneficia solo l’1%. È piuttosto semplice individuare il solito capro espiatorio – la Russia – e proseguire con la retorica della paura e della guerra tipica della NATO.

La lady di ferro Angela Merkel ha trovato tempo anche per pontificare sui cambiamenti climatici – spingendo tutti ad investire per una “economia globale a basso uso di carbone”. Pochi si sono accorti che la presunta deadline per la “decarbonizzazione” totale è stata fissata alla fine del ventunesimo secolo, quando questo pianeta sarà già in grossi, grossi guai.

Acthung! Bilderberg!

La neolingua di Obama, sostenuta dai neo-con, continua a sostenere che la Russia sogni di ricostituire l’impero sovietico. Confrontiamola con quanto il presidente Putin dice all’Europa.

La settimana scorsa, Putin ha trovato il tempo di rilasciare un’intervista al Corriere della Sera alle 2 di mattina, questa è stata pubblicata mentre si svolgeva lo spettacolino nelle alpi bavaresi e prima della visita italiana di Putin del 10 giugno. Gli interessi geopolitici russi e i rapporti Russia-USA sono rappresentati molto dettagliatamente.

Quindi Putin era persona non gradita al G1 + galoppini? In Italia ha visitato l’EXPO di Milano, incontrato il primo ministro Renzi e Papa Francesco, fatto presente a tutti i “legami economici e politici privilegiati” tra Russia e Italia e menzionato le 400 aziende italiane attive in Russia e i milioni di turisti russi che visitano l’Italia ogni anno. …………….

Wikileaks e una tonnellata di BRICS [1]

Guardiamo Wikileaks, con ciò che in un mondo migliore sarebbe un grosso aiuto per capire.

La Fast track authority estenderebbe il potere del presidente USA per non meno di sei anni: ciò coinvolgerebbe anche il prossimo inquilino della Casa Bianca, che probabilmente sarà Hillarator oppure Jeb “Putin è un bullo” Bush.

Questa autorità di negoziare accordi loschi non si riferisce solo al TTIP ma anche al TPP e al TiSA. ……………….

I neo-con – con Obama a rimorchio – si crogiolano sognando che la Russia sia stata “isolata” dal resto del mondo grazie alle loro sanzioni. Da quando sono cominciate Mosca ha siglato grossi contratti strategico/economici con almeno venti nazioni. Il mese prossimo la Russia ospiterà il summit dei BRICS – 45% della popolazione mondiale, un PIL uguale a quello dell’Europa e a breve maggiore di quello del G7 – ed anche il summit dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (OCS), in cui India e Pakistan, attualmente spettatori, verranno accettati come membri effettivi.

G1 + galoppini? Bilderberg? Trovatevi un lavoro, non siete il solo spettacolo in città, di qualsiasi città si tratti.

date un’occhiata ben bene. qui : http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15181

by DORF

stanziale
Scritto il 19 Giugno 2015 at 07:55

I tedeschi invece non sono clown http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2015/6/19/SPY-FINANZA-Lo-sgambetto-della-Germania-a-Draghi/618427/
ma ce lo mettono sempre sotto la coda…quando rimetteremo i cannoni al Brennero sara’ sempre troppo tardi.

aorlansky60
Scritto il 19 Giugno 2015 at 08:11

…in due mesi il nostro debito pubblico è esploso di quasi 25 miliardi, buona parte grazie alla gentile collaborazioni delle pubbliche amministrazioni centrali.

… … …

i dati uff.li emessi da Bankitalia :

NOV 2014 2160 mld |
DIC 2014 2135 mld | – 25 mld su mese prec
GEN 2015 2165 mld | + 30 mld su mese prec
FEB 2015 2169 mld | + 04 mld su mese prec
MAR 2015 2184 mld | + 15 mld su mese prec
APR 2015 2194 mld | + 10 mld su mese prec

sono molti anni che, per mia curiosità personale, scarico dal sito di BankItalia il bollettino mensile; ho elaborato nel frattempo un file con una precisa statistica dell’andamento del ns deb pubbl; una cosa che ho trovato sempre ripetersi fedelmente anno dopo anno, invariabilmente, è il dato di DIC che presenta una diminuzione del debito SENSIBILE rispetto al mese preced.te (NOV) per poi rialzarsi altrettanto sensibilmente nel dato del mese successivo (GEN); mi son sempre chiesto quale motivo tecnico porta a questo -e infatti mi piacerebbe chiederlo a padoan o alla ragioneria dello Stato- ma alla fine sono giunto alla conclusione che, visto che il dato del mese di DIC è IMPORTANTE dato che costituisce valore uff.le per l’anno di riferim.to da fornire poi ai burocrati di Bruxelles(Eurostat), più che una ragione tecnica ci debba essere una RAGIONE DI COMODO…

aorlansky60
Scritto il 19 Giugno 2015 at 08:23

per chi gradisce o a chi interessa, questo è l’andamento degli ultimi 10anni (2005-2014) per quanto riguarda l’aumento annuale del debt pubbl italiano (da fonte dati Bankitalia) :

2005 + 72 mld
2006 + 69 mld
2007 + 17 mld (anno virtuoso questo!)
2008 + 67 mld
2009 + 97 mld (anno tremendo questo!)
2010 + 87 mld
2011 + 55 mld
2012 + 82 mld
2013 + 80 mld
2014 + 65 mld

da cui si ricava che negli ultimi 10anni il debt pubbl italiano cresce a una media di 69 mld/anno

aorlansky60
Scritto il 19 Giugno 2015 at 08:44

Quindi: il Pil corrente è cresciuto nell’ultimo anno dello 0,3%, mentre lo stock di debito è aumentato del 3%

perfetto ANDREA !!! a sottolineare questo che alla fine è la cosa PIU RILEVANTE del contesto analizzato.

Infatti un valore elevato in termini assoluti di debito non deve essere visto a priori come una tragedia. (gli USA hanno raggiunto nel 2014 la spettacolare cifra di $ 18.000 mld di proprio debt pubbl; la stessa Germania ha un deb pubbl al 2014 più elevato di quello italiano, a livello assoluto il più elevato nell’intera area €uro)

E’ la sostenibilità di esso a fornire la fiducia necessaria affinchè quel debito stesso venga supportato.

Ma se andiamo a guardare l’aumento del debt pubbl ita negli ultimi 10anni e lo andiamo a confrontare con il pari andamento di pil dello stesso periodo, il quadro è DESOLANTE e dice TUTTO più di ogni altro commento :

2005 deb + 5,0% | pil +0,1%
2006 deb + 4,5% | pil +1,8%
2007 deb + 1,0% | pil +1,4%
2008 deb + 4,2% | pil -1,0%
2009 deb + 5,8% | pil -5,1% (anno terribile)
2010 deb + 4,9% | pil +1,5%
2011 deb + 3,0% | pil +0,5%
2012 deb + 4,3% | pil -2,5%
2013 deb + 4,0% | pil -1,9%
2014 deb + 3,1% | pil -0,4%

kry
Scritto il 19 Giugno 2015 at 08:48

aorlansky60:
per chi gradisce o a chi interessa, questo è l’andamento degli ultimi 10anni (2005-2014) per quanto riguarda l’aumento annuale del debt pubbl italiano (da fonte dati Bankitalia) :

2005 + 72 mld
2006 + 69 mld
2007 + 17 mld (anno virtuoso questo!)
2008 + 67 mld
2009 + 97 mld (anno tremendo questo!)
2010 + 87 mld
2011 + 55 mld
2012 + 82 mld
2013 + 80 mld
2014 + 65 mld

da cui si ricava che negli ultimi 10anni il debt pubbl italiano cresce a una media di 69 mld/anno

In pratica gli interessi. Avessimo avuto lo stesso trattamento di Francia e Germania ” FORSE ” la situazione sarebbe migliore (?) o perlomeno meno catastrofica. Di certo Germania e Francia avessero subito quello che abbiamo passato noi non canterebbero vittoria … di Pirro.

kry
Scritto il 19 Giugno 2015 at 08:54

aorlansky60:
Quindi: il Pil corrente è cresciuto nell’ultimo anno dello 0,3%, mentre lo stock di debito è aumentato del 3%

perfetto ANDREA !!! a sottolineare questo che alla fine è la cosa PIU RILEVANTE del contesto analizzato.

Infatti un valore elevato in termini assoluti di debito non deve essere visto a priori come una tragedia. (gli USA hanno raggiunto nel 2014 la spettacolare cifra di $ 18.000 mld di proprio debt pubbl; la stessa Germania ha un deb pubbl al 2014 più elevato di quello italiano, a livello assoluto il più elevato nell’intera area €uro)

E’ la sostenibilità di esso a fornire la fiducia necessaria affinchè quel debito stesso venga supportato.

Ma se andiamo a guardare l’aumento del debt pubbl ita negli ultimi 10anni e lo andiamo a confrontare con il pari andamento di pil dello stesso periodo, il quadro è DESOLANTE e dice TUTTO più di ogni altro commento :

2005 deb + 5,0% | pil +0,1%
2006 deb + 4,5% | pil +1,8%
2007 deb + 1,0% | pil +1,4%
2008 deb + 4,2% | pil -1,0%
2009 deb + 5,8% | pil -5,1% (anno terribile)
2010 deb + 4,9% | pil +1,5%
2011 deb + 3,0% | pil +0,5%
2012 deb + 4,3% | pil -2,5%
2013 deb + 4,0% | pil -1,9%
2014 deb + 3,1% | pil -0,4%

Il nostro debito è ancora sostenibile almeno in confronto di altri. Quello che non è sostenibile sono la massa di cog—-ni che stanno a Roma e REGALANO agli altri.

aorlansky60
Scritto il 19 Giugno 2015 at 09:33

beh, circa la “massa di cog-ni che stanno a roma” (hai usato un termine indulgente, “cog-ni”; quello che penso io di quella gente non si può scrivere…) non ci possono essere dubbi. 😉

per quanto riguarda il diverso trattamento riservato a Germania e Francia (più verso quest’ultima) rispetto all’italia nel riuscire a finanziare il proprio deb pubbl, sono altrettanto d’accordo; ma qui vengono fuori le diversità VERE che contraddintinguono alla fine paese per paese; per dirne una, la Francia è uno dei 5 membri permanenti ONU -a fianco di USA Russia Cina UK- e questo non è stato decretato dal caso, ma da dati e sostanze TANGIBILI che alla fine fanno della Francia, volenti o nolenti, un paese dalla credibilità internazionale più solida dell’italia. Così è.

kry
Scritto il 19 Giugno 2015 at 09:36

Comunicato stampa. L’A.I.C. ( Associazione Italiana Clowns ) si è sentita in dovere di sporgere denuncia nei confronti di Icebergfinanza ritenendosi GRAVEMENTE OFFESA nell’essere paragonata a persone di una categoria , gli economisti , dove ( tra l’altro propio qui ) è risaputo valgono meno degli astrologi.

kelcri
Scritto il 19 Giugno 2015 at 10:39

stanziale@finanza,

Ma quali cannoni e cannoni. Ma per piacere, che parliamo di guerra mica di noccioline.
Poi la guerra e la casa distrutta l’abbiamo io, te e Armin Schmidt. Mica la Merkel o Renzi

kry
Scritto il 19 Giugno 2015 at 11:18

kelcri@finanza,

Merkel o Renzi potrebbero aver salva la casa , per la loro vita , salva , mi sorge qualche dubbio.

kelcri
Scritto il 19 Giugno 2015 at 12:21

kry@finanza,

Sei ottimista. Il cannone di solito è puntato su me, te e Armin Schmidt.
Vedi ucraina, mi sembra che Poroshenko e Putin siano a casa loro, tranquilli. E se e quando la guerra finirà conteranno i morti da casa loro, tranquilli

aorlansky60
Scritto il 19 Giugno 2015 at 14:05

Il cannone di solito è puntato su me, te e Armin Schmidt.

… …

Apparentemente potrebbe essere ritenuta una regola empirica, dagli uomini, che la storia è in grado di smentire ampiamente.

Esserne certi vuol dire peccare di presunzione se a farlo è qualcuno che si ritiene al riparo da tutto per la posizione che occupa che non è altri che un ruolo dove lo hanno insediato altri uomini, perchè i tempi di Alessandro Magno sono terminati da un pezzo e di simili GIGANTI la storia non ne annovera più, tutt’al più molti asini e somari che occupano un ruolo di preminenza che non gli è dovuto.

Esistono precedenti -anche non troppo lontani- che non possono far ritenere gli attuali “numeri uno” totalmente al sicuro solo per la posizione che occupano.

Quando raggiungi il vertice sembri invincibile e quasi immortale, ma non sai mai per davvero ciò che la storia e il destino hanno in serbo, specie se nel tempo ti sei costruito dei debiti(metaforicamente parlando) che alla fine ti verrano chiesti in conto.

Inutile fare esempi, la storia ne è piena.

Quando gli uomini, MOLTI UOMINI, arrivano al massimo della sopportazione e vanno “oltre” il confine, di solito accade; non per colpa loro ma perchè vi sono stati portati, generalmente da leader che non avevano l’acume per occupare quel ruolo.

stanziale
Scritto il 19 Giugno 2015 at 18:19

kelcri@finanza,

Ok, ma chi vuole la pace deve prepararsi alla guerra, non dire prego si accomodi… e forse c’e’ anche peggio che una guerra persa combattuta…cioe’ una guerra persa perche’ non si e’ voluto combattere..ogni riferimento alle navi tedesche e gb che hanno raccolto i clandestini nel mediterraneo e portati nella pattumiera Italia e’ puramente casuale.

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