GERMANIA…MALEDETTA PRIMAVERA!

Scritto il alle 08:30 da icebergfinanza

 

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Che dire in fondo il tempo è il migliore amico di ogni governo, non importa se il freddo o la neve, il caldo o l’afa, ovunque le cose vanno male è solo colpa del tempo.

In America per mesi e mesi abbiamo visto nevicare e gelare, nel settore immobiliare si assisteva ad un crollo negli Stati come la Florida o la California dove c’era la siccità e ad una ripresa sostenuta delle vendite negli stati coperti dalla neve e dal gelo.

Addirittura i consumi sono stati maggiori nel periodo invernale che in primavera, ma in fondo costa poco far credere agli ingenui che è stata tutta colpa della neve…

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Non è una novità la scusa del tempo o del calendario, ci aveva provato anche Draghi con l’inflazione bassa per colpa della Pasqua alta…

…la colpa di un dato tanto basso è del fatto che quest’anno la Pasqua arriva tardi. L’inflazione è attesa in ripresa ad aprile tenendo conto della volatilità dei prezzi nel periodo di Pasqua”.

Anche Delrio nel fine settimana…

«Sì, pensavo francamente che avessero più effetto, ma bisogna pensare cosa sarebbe successo se non ci fossero stati. Hanno avuto effetti se pur più mascherati. La stagione di giugno così freddo ha diminuito certi tipi di consumi.

La stagione di giugno così freddo? BALLE!

Clima: Giugno 2014 il più caldo degli ultimi 135 anni

Quello appena trascorso e’ stato il giugno piu’ caldo degli ultimi 135 anni, cioe’ da quando sono iniziate le rilevazioni, nel 1880…

Ma per chi ci prendono per imbecilli?

Ma lasciamo perdere perchè anche in Germania…

Pesa la brusca frenata della Germania dopo un primo trimestre estremamente positivo: un fattore stagionale legato all’inverno insolitamente caldo, tanto che gli economisti concordano su una ripresa nella seconda metà dell’anno. L’Eurozona si ferma, Pil tedesco a -0,2%

E infine visto che non ve lo racconta nessuno per non spaventarvi …

Tageszeitung osserva che la tendenza è ancora peggio di quanto appaia perché su questo trimestre, e non era mai successo, la Germania aveva ottemperato alla direttiva europea che impone di calcolare nel Pil anche i rilevamenti «illegali» sul mercato della prostituzione, su quello delle droghe e sul lavoro nero. Crisi, la Germania non cresce più

Chiedo scusa se sono così diretto, se vi racconto la realtà, sono figlio di Cassandra, nipote della Nemesi a noi piace solo la verità figlia del tempo che sui giornali e le televisioni che comprate o ascoltate e sovvenzionate, non vi racconteranno mai.

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4 commenti Commenta
d
Scritto il 18 Agosto 2014 at 09:09

E’ semplicemente vero che siamo arrivati alla fine della favola della crescita, del raggiungimento di quella velocità di decollo che avrebbe potuto riportare gli indicatori in territorio sicuro.
Non si sa semplicemente cosa altro inventare per nascondere l’unico dato che conta: perchè nessuno dice in maniera chiara che il money multiplayer è in territorio negativo dall’autunno del 2008?
Ogni euro/dollaro di nuovo debito genera meno di 1 euro di PIL.
Game over

reragno
Scritto il 18 Agosto 2014 at 09:41

Forse, vista l’importanza che hanno i fenomeni atmosferici sulla crescita globale, sarebbe il caso di assumere qualche metereologo, al Fmi, Bce, Federal Reserve, Bubdesbank,Ocse, Ministero dell’Economia in Italia ecc, ecc.
Non ci resta che ridere visto che ormai si sono appropriati anche delle nostre lacrime.

yabadaba
Scritto il 18 Agosto 2014 at 09:59

d@finanza,

Il money multiplier crescerà solo quando i soldi verranno immessi dal basso e non calati dall’alto.

phitio
Scritto il 19 Agosto 2014 at 09:39

il fatto che nuovo debito non generi pil a rapporto superiore a 1 indica che siamo sotto l’egemonia della legge dei ritrni decrescenti, una legge inesorabile dei sistemi complessi, inesorabile quanto le leggi della termodinamica.
I signori economisti che pensano di sconfiggere la gravita’, la termodinamica, e le leggi della fisica ingenerale con le loro matasse di teorie fallimentari piene di nulla, mi fanno seriamente pena.

E’ incredibile come gente ad alta educazione scolastica fallisca cosi’ miseramente nel rimanere connessa con la realta’ naturale.

Lo ripeto per l’ennesima volta: questa crisi e’ generata in primis dalla inesorabile degradazione del flusso di energia fossile che alimenta il sistema. In soldoni, fatti i conti, non riusciamo piu’ a crescere perche’ c’e’ sempre meno energia per far muovere le economie. Detto in termini che potrebbe capire un economista, l’incrocio della curva crescente dei costi estrattivi con lo stagnare della curva di estrazione dei prodotti energetici, e la complessiva riduzione del loro contenuto energetico, si traduce in una crescente (ed incurabile) inefficienza del sistema economico. Siete contenti ora?

Il nostro sistema economico ha l’equivalente energetico di una sindrome di Halzeimer. Lo si puo’ negare a parole, lo si puo’ negare fino all’ossessione, ma i fatti si fanno strada da soli. Se sette ani filati di crisi non bastano a far ragionare queste persone, figuriamoci che si inventeranno per giustificare i prossimi sette. E i sette anni successivi.

Saluti

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