2014 …THE YEAR IN EUROPEAN PROTEST ?

Scritto il alle 09:00 da icebergfinanza

Protests in Istanbul

In settimana dopo che il 2011 fu salutato dal Time come l’anno dei The Protester: TIME’s 2011 Person of the Year  si torna ad occuparsi di2013: The Year in Global Protest !

Sarà il 2014 …The year in European Protest ?

Tra le righe di nascosto qualche notizia Austerity, manifestazione a Bruxelles di oltre 50 fra sindacati, Ong e associazioni…  ma soprattutto mentre in pochi aspettano l’appuntamento con l’uomo nero del Fiscal Compact … Sindaci in protesta a Bruxelles contro il Patto di stabilità

Seregno, 20 dicembre 2013 – Hanno scelto la sede del Parlamento europeo per fare sentire all’intera Europa il proprio parere contrario al patto di stabilità imposto proprio da Bruxelles. Una protesta  che ha visto protagonisti ieri una quarantina di sindaci tra cui il seregnese Giacinto Mariani e Emilio Merlo primo cittadino di Villasanta. I sindaci hanno esposto uno striscione davanti al Parlamento: “Le logiche perverse del patto di stabilità – ha affermato lo stesso Giacinto Mariani che a Bruxelles ha incontrato l’europarlamentare Matteo Salvini –  hanno ridotto i comuni a meri esattori. Non sono più le condizioni di fare politica. In tre anni abbiamo subito tagli per quasi cinque milioni di euro ai quali  dobbiamo aggiungere un avanzo di bilancio di circa quattro milioni di euro “congelato” dal patto di stabilità. Una normativa che  blocca gli investimenti in un periodo in cui, invece, sarebbe fondamentale che le amministrazioni che hanno soldi da spendere lo facessero, per dar lavoro alle aziende del territorio e dare uno stimolo all’occupazione”.

Ovviamente ognuno ha le sue idee, il problema è che oggi corro il rischio di trovarmi nella stessa barca con rinnegati e speculatori politici ai quali non importa nulla del nostro Paese ma vedono la battaglia europea come un trampolino di lancio per tornare a fare i loro sporchi interesse come quei quattro vigliacchi che hanno approfittato dell’imminente voto di fiducia per cercare di reinserire emendamenti a favore del rinnovo degli affitti d’oro o taglia ristorni ai comuni che vietano le slot-machine, inutili idioti foraggiati quotidianamente dai lobbisti che pascolano intorno al parlamento.

Dopo che abbiamo appreso che l?Europa ha messo da parte due milioni di euro per analizzare quello che diciamo, intervenire nei dibatti sui social network influenzando l’opinione degli utenti  … “Di fronte alla crisi ci vuole più Europa”. Il programma che intende rilanciare l’immagine dell’Unione europea non ammette opinioni contrarie: gli euroscettici sono avvertiti. In barba alla crisi e all’austerità che gravano sul vecchio continente, Bruxelles rilancia gli investimenti per il “monitoraggio dell’opinione pubblica”. Anzi, in vista delle elezioni europee del 2014 aggiunge altri due milioni alla spesa per “capire se le discussioni di natura politica tra i follower dei social media e dei blog abbiano il potenziale per catalizzare l’interesse dei media e dei cittadini”. E un’attenzione particolare, si legge nei documenti confidenziali rintracciati dal britannico Telegraph, “dovrà essere dedicata ai paesi che hanno sperimentato un aumento dello scetticismo verso l’Europa”. Paesi come il nostro, dove la disaffezione per le istituzioni europee è in crescita. Un sentimento legittimo, figlio dalla crisi, che oggi si vuole escludere dal dibattito politico influenzando l’opinione pubblica. IlfattoQuotidiano …

ascoltiamo cosa ci racconta un certo Peter Praet capo economista della BCE : “L’Italia è al punto di svolta Uscire dall’euro? Un incubo”

Come rispondete a chi propone l’uscita dall’euro come un’alternativa valida?  

«Come ha detto Draghi al Parlamento europeo, non ha senso discutere di un “piano B”. Inoltre, adesso che abbiamo stabilizzato l’euro, la discussione sull’uscita dalla moneta unica non riflette la realtà, non tiene conto del fatto che l’euro è irreversibile. Ma mi faccia dire un’altra cosa: quelli che sognano di un mondo prima dell’euro tendono a dimenticarsi com’era. In Italia forse vi ricorderete le ripetute svalutazioni competitive – che erano anche una conseguenza della perdita di competitività causata da un’inflazione eccessiva – la volatilità del cambio, gli interessi sui debiti a due cifre, e un’inflazione che era appunto più alta che in qualsiasi altro Paese, e che si mangiava il potere d’acquisto di salari e pensioni. In Italia dovreste ricordarvi di questo. Forse le generazioni più giovani non lo sanno e quelle più anziane tendono a dimenticarlo».

E se volessimo correre questo rischio?  

«Anche se voleste prendervi il rischio di cambiare la moneta: potete immaginarvi le conseguenze dell’incertezza su tutti i contratti denominati in euro? Su tutti i debiti, i contratti, a livello privato e pubblico? Chi paga cosa, con che valuta, e quando? Finireste in un incubo di dispute legali. E anche se fosse permesso saldare i propri debiti in euro nella nuova lira, potete immaginare quanto sarebbe oneroso per il debitore ripagare il suo debito in una nuova valuta che si sarebbe nel frattempo drammaticamente svalutata contro l’euro? La verità è che abbiamo bisogno di fiducia e stabilità, in Europa. Le soluzioni monetarie non sono mai soluzioni vere. Dovreste credere nelle lezioni della storia».

Dovreste credere nelle lezioni della storia? Le soluzioni monetarie non sono mai soluzioni vere giusto e allora perchè avete costruito prima l’Europa delle monete e dei capitali, prima che quella dei popoli, politica e fiscale?

Se le soluzioni monetarie non sono mai soluzioni, questa comunità europea basta sulla moneta non è una soluzione!

La soluzione su come restare o uscire dall’euro è solo politica, tutto è possibile di fronte ad un fallimento, cosi non può continuare, il tempo sta per scadere.

Ma visto che chi protesta contro questa Europa ma vuole un’Europa migliore e più equa, sostenibile è considerato un populista, demagogo e euroterrorista diamo un’occhiata a quello che pensano alcuni insospettabili.

Chi non ricorda uno dei principali interpreti del sogno capitalista, Luigi Zingales esclamare… La teoria economica dice questo: in un’area valutaria in cui non c’è mobilità, non ci sono trasferimenti e per di più avviene uno shock, si ha un collasso. L’aspetto criminale dei fondatori dell’Euro è che tutto questo lo sapevano, e non solo non han fatto nulla, ma anzi l’hanno fatto apposta: la crisi dell’Euro di oggi era inevitabile. Dire che è colpa degli Stati Uniti è una balla: è vero che è stata quella la causa scatenante, ma la crisi era inevitabile. Non fosse successo il patatrac negli Usa sarebbe successo altro. Era una scelta premeditata: “Nel  momento di crisi, ci uniremo di più“, si pensava. Abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo, solo che il corpo è rimasto di qua.

Scelta criminale, l’hanno fatto apposta era una scelta premeditata, affascinante ascoltare una delle tante belle addormentate del capitalismo mondiale attaccare il sogno europeo!

Ma come spesso accade oggi mentre il carro si sta rovesciando, un altro dei capisaldi delle teorie liberiste , Piero Ostellino, giornalista editorialista e politologo del Corriere della Sera, specializzato in geopolitica dei paesi comunisti salta sul carro dei detrattori della Crande Gemania e in un’intervista al Sussidiario esclama …

la Merkel sta realizzando il piano di Hitler sull’Italia!

Boom addirittura il piano di zio Adolfo per conquistare l’Italia e un peccato che queste icone liberiste o neoliberiste si svegliano solo ora, sarebbe meglio tornassero a dormire visto quello che hanno fatto in questi anni, mentre la tempesta perfetta avanzava, non solo quella europea ma soprattutto quella americana…desaparecidos, ascoltate bene!

“L’Italia è sempre più succube delle idee totalitarie di Angela Merkel, che mira a farci viaggiare sulle vecchie macchine Trabant della ex DDR, abitare in miseri alloggi di Stato e sopravvivere grazie a un reddito di cittadinanza che ci rende tutti dipendenti dalla carità pubblica”.(…) “la Merkel sta riuscendo a realizzare con mezzi apparentemente pacifici ciò che Adolf Hitler voleva compiere con la forza: trasformare l’Italia in un Paese agricolo fornitore della Germania, elevata al rango di grande potenza industriale”.(…)  L’Ue ha una vocazione totalitaria, basti guardare a come ha organizzato la divisione del lavoro. L’Italia è un produttore di latte e di zucchero, ma dobbiamo distruggerne una parte perché così vuole l’Ue, per essere così costretti a comperarne dalla Germania e dalla Francia. Se questa non è la “divisione del lavoro” tra le Repubbliche del Patto di Varsavia che aveva stabilito Stalin, non saprei come chiamarla.

Dopo aver compreso prima di molti altri l’arrivo della tempesta perfetta grazie alla storia, allo studio della Grande Depressione del ’29 e della Lost Decade giapponese non ho alcuna voglia di continuare la lettura della storia della Repubblica di Weimar.

Addirittura! I profeti del liberismo all’italiana scomodano i fantasmi di Hitler e Stalin quando non sanno più a quali santi agrapparsi, tranne urlare che serve ridurre del 40 % la presenza dello Stato, i soliti dischi rotti ai quali bisognerebbe raccontare che la storia insegna che senza lo Stato da una depressione economica non si esce, perchè il privato è imploso, il libero mercato si è disintegrato!

Io consiglierei a Ostellino di lasciare perdere Hitler o Stalin e guardare ad est la risposta è molto più semplice… ANGELA MERKEL: AUSTERITA’…IL VENTO DELLEST e visto e considerato che è un esperto di questioni “sovietiche” provi  fare uno più uno e vedrà che il risultato sarà per forza due!

Certo loro non suggeriscono di uscire dall’euro, neanche di suggerire alla Germania di uscire dall’euro, loro si agitano solo adesso, mentre prima chissà.

C’è un’altro estremista americano Edward Luttwak che nel 1996 disse al Corriere ” L’ Italia? Stara’ meglio senza Euro ”  che si rifà vivo la Bce ha creato un regime, così l’Italia morirà con un nuovo moltiplicare made in USA … per ogni 100000 dipendenti pubblici messi sulla strada si creano 300.000 nuovi posti di lavoro, una magia tagli uno prendi tre, l’ennesima demenziale idiozia di una stagione di esaltati neoliberisti ai quali continuano a concedere le luci della ribalta.

Lo dite Voi a questo solone che mai nella storia una depressione economica si è conclusa senza l’intervento statale!

In attesa di fare un viaggio immaginario con il nuovo sogno europeo dell’unione monetaria vi lascio con il nostro amico Claudio e il suo editoriale che ha fatto furore nel fine settimana con centinaia di miglia di contatti solo su BusinessCommunity.It  uno dei migliori giornali online di analisi e critica economico/finanziaria

Debito pubblico italiano: dalla Germania ci dicono che e’ il migliore dell’eurozona Prima la certificazione UE di 12 mesi fa, ora lo studio del prestigioso Stiftung Marktwirtschaft. Perchè non usare queste argomentazioni per far valere le nostre ragioni e zittire i soliti noti?

Se l’Italia avesse una classe politica seria, ma soprattutto preparata, avrebbe almeno tre solidissimi argomenti da sventolare davanti ai vari FMI, UE, agenzie di ratings e stampa internazionale. Proprio quei soggetti che con protervia e cinismo continuano ogni giorno a indicarci come un dead man walking…

…prosegue su BusinessCommunity.It

Assolutamente da non perdere anche se molti di Voi hanno già avuto l’onore di vivere in diretta in ante prima ogni istante di questa tempesta perfetta, la verità è sempre più figlia del tempo, più siamo a diffondere e meglio è!

Volevo scrivere sul nuovo sogno europeo la leggendaria unione bancaria, ma mi è passata la voglia, forse chissà, state sintonizzati forse più tardi l’ultimo colpo poi tutti a pensare al giorno di Luce che sta dietro l’angolo, il Santo Natale, quella si una Speranza vera!

« SOSTIENI L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’oceano infinito di questa tempesta perfetta …Chiunque volesse ricevere le ultime analisi può liberamente contribuire al nostro viaggio cliccando sul banner in cima al blog o sul lato destro della pagina. Semplicemente Grazie!

Inoltre Vi aspettiamo tutti per la nuova avventura su   METEOECONOMY  per condividere insieme nuove informazioni e analisi non solo economico/finanziarie attraverso la tempesta perfetta.

4 commenti Commenta
gnutim
Scritto il 23 Dicembre 2013 at 13:07

il Natale

quella è l’unica Vera Speranza

galactus
Scritto il 23 Dicembre 2013 at 14:55

Caro Andrea a casa nostra ti vogliamo bene e siamo onorati di aver incrociato la nostra strada con la tua. Che sia davvero un Felice Natale nonostante tutto. Non si può certamente far finta di non sapere che c’e tanta gente per cui non sarà così. Ma un momento di calma e’ necessario per rimettere in ordine le idee e ripartire per vincere questa dannata guerra contro idioti, psicopatici e affaristi senza scrupoli. Volevamo comprendere la vera faccia dei politici del mondo? Bene ora non abbiamo scuse. Buon Natale a tutti!!

alessandroecristina
Scritto il 23 Dicembre 2013 at 18:53

Un Santo e felice Natala al Capitano,alla sua bella famiglia , a tutto l’equipaggio e i loro cari.
Alessandro e Cristina. 😀 😀 😀 😀 😀

laverita
Scritto il 23 Dicembre 2013 at 21:00

Caro Peter Praet (pur con molti problemi) prima dell’euro mi ricordo un’Italia con:
– META’ DEBITO di quello attuale
– META’ DISOCCUPAZIONE di adesso
– un GRANDE Paese MANIFATTURIERO
– DOPPIO DINAMISMO aziendale
– DOPPIO POTERE SALARIALE (nonostante l’inflazione)

I nostri genitori sono quasi tutti riusciti a comprare casa, i 30 enni 40 enni di oggi solo in rare eccezioni.
Dobbiamo pagare i vari fondi ESM x aiutare gli stati a finanziare le banche tedesche e le loro scommesse
Non abbiamo sovranità monetaria, di bilancio e siamo comandati da esseri non eletti dal popolo ma nominati da non so chi….

Mi fermo.

TANTI AUGURI DI BUON NATALE A TUTTI

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