RENZI E LUCIA…ORA TOCCA A NOI!

Scritto il alle 09:51 da icebergfinanza

Ieri sull’Huffington Post Lucia Annunziata una delle tante belle addormentate nel bosco passato di questa repubblica, ha scritto che quella di Renzi è una vittoria senza scampo, con questi numeri è difficile infatti che il sindaco di Firenze possa oggi prendere tempo, cincischiare, cominciare a guardarsi intorno, fare un giro di “esplorazioni” … porre al più presto all’ordine del giorno un nuovo governo, che abbia un più vasto consenso, un nuovo spirito, nuove idee di riforma, e, necessariamente, una nuova idea di rappresentanza politica. In parole semplici, le nuove elezioni – presto – sono all’ordine del giorno.

Da oggi non c’è più alibi per nessuno ha detto Matteo Renzi, “Abbiamo l’ambizione di cambiare l’Italia, non uno o due ministri”. Se ne riparlerà da domani, e quanto se ne parlerà.

Vedremo noi siamo amici di San Tommaso ma non dimentichiamo che il buon Manzoni soleva ricordare che … “All’avvocato bisogna raccontar le cose chiare: a noi tocca poi a imbrogliarle.”

Chi non ricorda la carestia nei Promessi Sposi, la mancanza di cibo e prospettive future che scatenò la rivolra di San Martino a Milano … Gli accattoni di mestiere non hanno più l’esclusiva: la piazza è loro contesa da ogni sorta di persone, operai, maestri d’ogni mestiere e d’ogni arte, servitori licenziati dai padroni, bambini, donne, vecchi, addirittura anche quelli che erano stati bravi e che domati dalla fame, non gareggiando con gli altri che di preghiere, spauriti, incantati, si strascinavan per le strade che avevan per tanto tempo passeggiate a testa alta(…) vestiti di livree ricche e bizzarre.

Se vogliamo trovare qualcosa di interessante in quello che è accaduto ieri, questo sta tutto racchiuso in questa frase… «Ai teorici dell’inciucio diciamo: vi è andata male. Forse qualche politico neocentrista di lungo corso aveva tenuto in serbo una bottiglia per brindare, dopo la sentenza della Corte Costituzionale sul Porcellum. Ma stasera quella bottiglia glie la abbiamo mandata di traverso».

Probabilmente è andata di traverso anche a Napolitano e Letta che speravano in un altro risultato, anche se tra il dire e il fare caro Matteo, c’è di mezzo…l’oceano!

Sento già in lontananza un eco profondo...”chissà che ne penseranno i mercati ati ati ati”.

Ieri la marionetta Fazio ha addirittura invitato Barroso, il quale ha affermato che E’ “nelle mani degli italiani mostrare agli scettici che non hanno ragione, che l’Italia è in grado di mettere a posto la sua finanza pubblica”.

A mettere a posto la finanza pubblica italiana o l’Europa intera?

Per tutti coloro che vedono chissà quale possibile magia dietro a partiti come la Lega o personaggi  come Wilders o Strache per risolvere i problemi europei, auguri e sogni d’oro!

Ma comunque vada resta una nuova opportunità di cambiamento, sino a prova contraria voglio dare una nuova chance a Renzi, se perdiamo anche questa tanti saluti.

Noi aspettiamo al varco Matteo Renzi sui rapporti con la finanza, sulle idee economiche, lo aspettiamo soprattutto sulla sua idea di Europa, vediamo sino a che punto sarà in grado di cambiare opinione.

Se qualcuno pensa di schierare Icebergfinanza in questa o quella direzione ha sbagliato i suoi calcoli, noi guarderemo sempre e solo a coloro che hanno a cuore il bene comune e sino ad ora non abbiamo visto ancora nulla!

Ma cambiamo argomento e andiamo a far visita a Bankitalia, la banca centrale del land più meridionale della Crande Gemania, l’Italien, si l’Italien…

MILANO, 5 dicembre (Reuters) – Un commento con rilievi sostanziali da parte della Bundesbank fa slittare ulteriormente il parere della Bce sulle nuove regole relative alle quote azionarie di Bankitalia.Lo dice una fonte vicina alla situazione.”Il commento giunto in Bce sulle quote di Bankitalia è della Bundesbank”, spiega la fonte. Bce, rilievi Bundesbank fanno slittare parere su Bankitalia

In prima battuta verrebbe da dire per fortuna vista la nostra opinione sulla questione… Rivalutazione quote bankitalia pura pedofilia finanziaria! ma la questione è molto più sottile e delicata, l’imperialismo tedesco trova sempre qualche motivo per mettere i bastoni tra le ruote.

I dubbi della banca centrale tedesca non sono però per questo meno significativi. Anzi. Confermano, al di là dell’abitudine teutonica di spaccare il capello su ogni cosa, l’esistenza di conflitti nella gestione delle cose europee in generale e sulla riscrittura delle regole bancarie in particolare. Così anche la rivalutazione del capitale di Bankitalia, ancora ferma ai valori della sua costituzione, 156 mila euro, e buon’ultima tra le banche centrali ad adeguarsi, diventa terreno e pretesto di contrapposizione. E ben rende l’umore della Germania l’accusa all’Italia, ma anche alla Spagna, di fare «contabilità creativa» cioè di voler «creare capitale dal nulla» avanzata dall’ex vicepresidente della Bundesbank Christoph Zeitler, in un’intervista al quotidiano Boersen-Zeitung. «Qui deve essere chiamata in causa la Commissione Ue perché si rischiano distorsioni massicce della concorrenza fra le banche» ha dichiarato Zeitler chiarendo che la rivalutazione delle quote «serve per abbellire artificiosamente il patrimonio delle banche italiane azioniste».

Assolutamente d’accordo sulla contabilità creativa ma per favore da che pulpito viene la predica. Il consiglio è di dare un’occhiata alle voragini con la banca intorno che risiedono sul territorio tedesco, vi posto solo l’ultimo GERMANY…IL BUCO FINANZIARIO CON IL PAESE INTORNO ma su Icebergfinanza c’è un’intera enciclopedia sulla immensa fragilità finanziaria del sistema tedesco, con le banche regionali, piene di immondizia subprime, protetta e nascosta abilmente dai suoi politici.

Ma come non c’erano mille luci in fondo al tunnel in Europa, con una vigorosa ripresa economica mondiale sullo sfondo…

Non più tardi di una trentina di giorni fa Austria, Hypo Alpe-Adria: «Servono altri aiuti di Stato»  non noccioline ma milioni su milioni … Altri 250 milioni per salvare Hypo Bank

KLAGENFURT Hypo Alpe Adria Bank International Ag, “madre” di Hypo Bank Italia, potrebbe fallire. Nessuno finora aveva osato dirlo. Lo ha fatto per la prima volta la “Finanzprokuratur” del Ministero delle finanze austriaco.

Sino a qualche giorno fa Austria Weighs Contagion Risk as Hypo Alpe Bonds Plummet 

«L’Austria rischia il contagio se dovesse consentire alla banca Hypo Alpe Adria International di fallire o di far prendere delle perdite ai suoi obbligazionisti», ha detto senza mezzi termini la banca centrale austriaca. Hypo Alpe ha 14 miliardi di euro di debito, garantito dalla regione della Carinzia. Un haircut potrebbe influire sul debito di tutte le regioni austriache, ha ribadito il governatore della Banca centrale Ewald Nowotny.
«È in corso una discussione in seno all’Unione europea su come operare il bail-in, cioè la partecipazione alle perdite degli investitori in caso di salvataggi», ha detto Nowotny ai giornalisti a Vienna . «Il caso della Carinzia è completamente diverso. La questione in questo caso specifico è quali conseguenze questa decisione potrebbe avere per questa regione e per le altre province austriche». Se Hypo non paga dovrebbe pagare la regione ma con ammontari così elevati richiederebbero un intervento dello stato austriaco.

E in Italia tutti li a contare i polli di Trilussa nascosti dietro i bond di Banca Carige!

Intanto il Sole 24 Ore intervista l’Innominato ovvero Weidmann: «La Bce ha i mezzi per agire e lo farà» il quale qua e la semina una sciocchezza dietro l’altra, facendo finta di fare il bravo ragazzo…“All’avvocato bisogna raccontar le cose chiare: a noi tocca poi a imbrogliarle.”

“…l’evoluzione dei prezzi in alcuni Paesi dell’area euro è determinata dagli inevitabili processi di aggiustamento per riguadagnare competitività. Questo non deve essere confuso con la deflazione.

Si scrive competitività, si legge deflazionare salari, distruggere occupazione, inutile fare i finti tonti, puoi raccontargliela a milioni di italiani che dormono dalla mattina alla sera ma non a tutti, a tutti proprio no!

Alla domanda … Il credito scarseggia soprattutto nei Paesi periferici e in particolare per le piccole e medie imprese. Non sarebbe un motivo per porsi un obiettivo di credito alle Pmi, per esempio con una fornitura di liquidità mirata, sulla linea dello schema Funding for Lending del Regno Unito?

La risposta è degna di un killer monetario professionista!

 Il maggiore impedimento al credito certamente non è la liquidità, ma i fattori che ho appena citato. Questo vale per i prestiti alle Pmi ma anche per gli altri crediti. Non è stato perciò una sorpresa che molta della liquidità che abbiamo fornito attraverso le operazioni a lungo termine non sia stata indirizzata all’economia reale. Molte banche invece l’hanno usata per comprare titoli di Stato, soprattutto in Italia e in Spagna. Perché la fornitura di liquidità sia più efficace nel senso che Lei indica, dobbiamo prevenire questi effetti collaterali indesiderati. Comunque, in linea di principio non dovremmo cercare un un fine-tuning delle decisioni delle banche oltre questo punto. Non dimentichiamo che il trattamento regolamentare attuale dell’esposizione delle banche al debito sovrano crea uno svantaggio per il credito alle imprese rispetto a quello ai governi. Abolire tali privilegi avrebbe effetti positivi sull’offerta di credito al settore privato.

Ma certo facciamo saltare i paesi mediterranei e quindi le loro banche e poi avremo effetti positivi nel credito al settore privato, cosi poi le aziende tedesche calano in massa e raziano le nostre eccellenze… 

E poi avanti a fare il finto tonto, con Draghi mi trovo bene, l’inflazione non esiste, la Germania deve fare le riforme, l’Italia può migliorare e via dicendo!

E’ difficile raccontare agli italiani che mentre loro sognano Renzi, la fuori si preranao a farci la festa, o almeno ci provano ancora, con il classico canarino nella miniera…sai le banche italiane e le assicurazioni sono piene e zeppe di BTP, lo dice l’angenzia dei standard e poreti…

Il prossimo anno, alla prima occasione, un’altra strepitosa grande occasione, sul nostro Paese!

Nel frattempo trasferiamoci nel paese delle meraviglie e facciamo i complimenti ad Alice Bernanke per essere riuscito a raggiungere l’obiettivo secondario della Fed ovvero riportare il tasso di disoccupazione al 7 % livelli che non si vedevano dal 2008 e non importa se ottenuti osservando milioni di americani, anime scoraggiate svanite nel nulla, una forza lavoro disintegrata al punto tale di fare scendere costantemente un tasso che diversamente viaggerebbe intorno al 10 % con la misura alternativa U6 oltre il 18 %.

I lettori di icebergfinanza sanno cosa ne penso dei dati macroeconomici in generale e americani in particolare, non dimenticate quando accadde nel 2007/2008.

Tralasciando i fuochi artificiali consiglio di concentrarsi sui redditi personali degli americani calati a sopresa ma guarda un pò per il quarto mese consecutivo insieme al tasso di risparmio, antico vizio. Un pò come per il PIL tutti a guardare il dito dell’aumento inusuale dei magazzini, mentre nessuno ha notato la luna, ovvero un livello di consumi in chiara frenata.

Non è un problema ragazzi si tratta solo di un’infusione di ottimismo istituzionale, giusto sotto Natale non è certo un delitto, questi ragazzi fanno il loro lavoro, nessun problema.

Interessantissima è la notizia della componente inflativa che è cresciuta su base annuale di un miserabile 0,7 % contro lo 0,9 % di settembre e lontana anni luce dall’obiettivo della banca centrale americana del 2 %.

E’ la deflazione bellezza e interessante sarà comprendere chi sceglierà tra occupazione e inflazione la Fed.

La componente che misura l’andamento dell’inflazione è cresciuta su base annuale dello 0,7%, meno dello 0,9% di settembre e al di sotto del 2% considerato ideale dalla Federal Reserve.

Pensate che sotto Natale sono riusciti nello spazio di un istante a far decollare persino la fiducia dei consumatori, con una variazione percentuale positiva stratosferica come non si vedeva da anni, percentuali a doppie cifre come quella delle vendite di nuove abitazioni, miracoli di Santa Claus…

Come detto più volte in un concorso di bellezza a noi non interessano i dati più belli, la ragazza più bella, ma come voteranno i giudici ovvero la Fed e per sapere questo è meglio rivolgersi ad uno che al proposito ne sa una più del diavolo… Hilsenrath’s Five Takeaways on What the Jobs Report Means for the Fed

Volete sapere in maniera chiara e netta se penso che la Fed darà il via al leggendario tapering nella riunione del 18 dicembre?

NO, Não, Нет, 不是, いいえ, Nein, Nie, Nem, Nee…  neanche per sogno!

Perchè? Perchè finita la litania dell’occupazione incominceranno con quella dell’inflazione, ops scusate deflazione!

Lo dico io? No, lo dicono loro, i membri votanti non certo un due di picche qualunque come Plosser Fed’s Evans Wary of Inflation Drop

Mi suggeriva qualcosa di simile Machiavelli ma non fateci caso, si è perso via a preparare il matrimonio del prossimo anno con Madame Volatilitè.

Bernanke recentemente non perde occasione di dire che in fondo il tasso di disoccupazione non rispecchia la realtà, visto il crollo del tasso di partecipazione al lavoro…ma va, chi l’avrebbe mai detto!

Ma che succede alla Fed, soprattutto ai giudici del concorso di bellezza votanti?

QE and Inflation: I Wouldn’t Start From Here If I Were You

E a Bullard?

Bullard pushes inflation floor threshold, says tapering on table for

Fed’s Bullard: keep buying bonds as US inflation muted

A proposito di euro e dollaro …Germania: Gli ordinativi all’industriano calano ad ottobre del 2,2%   Germania: La produzione industriale cala per il secondo mese di fila dai che lo spediamo a 1.40 o magari a 1.50 e perchè no a 1.60…vogliamo un euro forte sussurrano alla BCE!

Nei prossimi giorni decideremo se abbandonare o meno la riva del fiume!

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13 commenti Commenta
reragno
Scritto il 9 Dicembre 2013 at 12:25

“Nei prossimi giorni decideremo se abbandonare o meno la riva del fiume!”

Ciao Andrea alla luce di quanto da te sopra evidenziato, saresti così cortese da indicarci in linea di massima verso quali lidi vorresti approdare?

silvio66
Scritto il 9 Dicembre 2013 at 13:53

Sarà, ma io preferisco la riva del fiume. Nondimeno, sarò contento se tutto andrà bene.

fortunato64
Scritto il 9 Dicembre 2013 at 17:06

“A proposito di euro e dollaro …Germania: Gli ordinativi all’industriano calano ad ottobre del 2,2% Germania: La produzione industriale cala per il secondo mese di fila dai che lo spediamo a 1.40 o magari a 1.50 e perchè no a 1.60…vogliamo un euro forte sussurrano alla BCE!”

..e chissà che una volta tanto si diano una bella zappata sui loro piedi e che il manico della zappa possa essere utile come fallo per frau culona
…….ma quanto spazio vitale pensano ancora di avere?

stanziale
Scritto il 9 Dicembre 2013 at 18:03

Staremo a vedere come effettivamente si posizionera’ il vispo rottam’attore…..intanto molto, molto interessante (e incoraggiante) quello che e’ successo a Torino, alcuni poliziotti e finanzieri si sono levati i caschi in segno di vicinanza con i manifestanti dei forconi…

alessandroecristina
Scritto il 9 Dicembre 2013 at 20:26

Fiducia A Renzi………ZERO.
CHI E’ NEL PARTITO E’ IL PARTITO.
DALLE PIANTE DI PERE NON NASCONO BANANE,QUESTO DICEVA MIO NONNO.
STOP!

ilcuculo
Scritto il 9 Dicembre 2013 at 21:00

Renzi può piacere oppure anche no, ma le persone a votarlo ci sono andate ed il risultato è , una volta tanto , inequivocabile.

Ma la democrazia non può essere una bella cosa solo quando si vince….

ilribassista
Scritto il 9 Dicembre 2013 at 21:01

Perché il PD deve puntare 4 volte sulla forza.
La forza
La forza della forza
La forza della forza della forza …

Il quarto punto non lo ricordo.
Non stavo guardando crozza ma un comizio con Matteo Renzi.
Speriamo tu abbia ragione .. Per ora io ho sentito uscire dalla bocca di renzi solo idiozie.
Gli altri, non c’è bisogno di ricordarlo, sono peggio … O forse anche renzi è sullo stesso piano?
Io continuo a sperare che chi è in riva al fiume esca allo scoperto.
Speriamo arrivi un po’ di luce ad illuminare le menti italiche.
Un abbraccio

alessandroecristina
Scritto il 9 Dicembre 2013 at 23:27

A proposito per chi non lo conoscesse un nome importante nell’entourage di Renzi : Yoram Gutgeld il cosiddetto “guru ” economico del “rottamatore ” .
Ecco in un link cosa dovrebbe prevedere il programma economico che Renzi dovrebbe attuare .
http://it.ibtimes.com/articles/58215/20131029/gutgeld-guru-renzi-programma-economico.htm.

P.S. Nel programma , tra l’altro, è prevista anche la vendita di aziende di Stato …..

d
Scritto il 10 Dicembre 2013 at 05:35

alessandroecristina@finanza,

Ecco il punto! Gutgeld (Ex McKinsey). Serve qualche altro dato per capire? Letta ha già annunciato che lavoreranno bene insieme. Non c’è davvero alcun dubbio su questo fatto. Il programma è assolutamente comune. Anzi: con Renzi potranno attuare molto meglio, con un vestitino assai più alla moda, l’obiettivo di portare la tassazione dai redditi al patrimonio.
In questo modo sarà più simpatico che gli Italiani vengano spogliati dei loro averi: maggiori tasse su successione e donazione (con la scusa che sono assai inferiori rispetto al resto dell’Europa), patrimoniale su ogni cespite…e magari sarà anche necessario qualche simpatico bail in di qualche Banca in difficoltà.

Quanto alle (s)vendite di Stato verranno assolutamente fatte. E’ solto utile e simpatico poter appropriarsi di gioielli per cartaccia. Tanto non manca molto alla perdita di valore della cartaccia. Sarà entusiasmante poter pagare sei mesi di interessi sul debito pubblico a fronte della vendita di Eni, Finmeccanica, immobili pubblici di pregio. Anzi, ancor meglio sarebbe vendere l’oro: giusto ora che è sotto il prezzo di produzione e prima dell’infinita impennata che ci aspetta…
Quale occazione migliore? E’ da anni che ci provano. Tentò Prodi e non ci riuscì. Chissà mai che non ci riesca Renzi (e i suoi alleati prossimi: Letta, Alfano & co.).

d
Scritto il 10 Dicembre 2013 at 05:51

Dimenticavo:
nomen, omen.
Gutgeld = “buondenaro” o “ottimiquattrini” 😀
in alternativa, “gut” può anche significare “pozzo” “possesso” o “proprietà”, con esiti interpretativi ancora più interessanti
http://icebergfinanza.finanza.com/wp-includes/images/smilies/icon_biggrin.gif

d
Scritto il 10 Dicembre 2013 at 06:19

reragno@finanzaonline,

Tento l’interpretazione del pensiero di Andrea, quando parla di volatilità prossima ventura.
Si tratta dell’inevitabile storno della bolla formatasi sugli indici USA e non soltanto.
Per un’ottima prospettiva (a mio modo di vedere) di quello che si prepara si può vedere questo pezzo:
http://www.marketoracle.co.uk/Article43479.html

gebs74@borse.it
Scritto il 10 Dicembre 2013 at 09:06

E Fonzi dovrebbe essere il nostro tanto atteso William Wallas ? 😯

LASCIATE OGNI SPERANZA O VOI CHE ….. ANDATE ALLE URNE

Vi siete fatti spillare, x assurdo anche volontariamente :mrgreen: , altri 2 euro oltre a tutti i soldi che vi rubano ogni giorno questi inetti delinquenti !!! 😐

Ah povera Italia, malata della sindrome di Stoccolma !

ITALIA ti prego di svegliarti. 👿

I FORCONI di ieri ci hanno dato forse un primo assaggio di quello che verrà !

Oss

italywip
Scritto il 10 Dicembre 2013 at 14:14

Renzi rimane l’ultima scelta democratica che può cambiare qualcosa. Ci riuscirà? nn lo so ,ma era l’ultima. Se qualcuno ha di meglio faccia proposte serie.

Per i Forconi…sono 4 disperati. Senza organizzazione. eppure una rivoluzione si potrebbe
fare–

http://italyworkinprogress.blogspot.it/2013/12/qui-si-fa-la-rivoluzione-lhanno-detto.html

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