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OGGI OGNUNO DI NOI PRESTATORE DI ULTIMA ISTANZA!
Colgo l’occasione oggi per tornare a condividere con Voi una riflessione che abbiamo spesso fatto durante questo lungo viaggio…
Alle volte siamo talmente presi nella frenesia della nostra vita, talmente avvolti dall’onda continua ed innarrestabile di un susseguirsi continuo di eventi e notizie, che non abbiamo o non vogliamo trovare il tempo per fermarci a riflettere sulla nostra esistenza, sull’esistenza di chi ci stà accanto.
Le conseguenze della speculazione sulle materie prime alimentari che unitamente ad altri fattori correlati porterà ad una recessione prolungata e profonda, si stanno manifestando in tutta la sua reale gravità e consistenza.
Nel mondo occidentale si manifestano attraverso l’erosione del potere di acquisto, attraverso la perdita dell’occupazione, nella disperazione e perdità di dignità di milioni di esseri umani, nei sintomi di un’economia alla fine di un ciclo sostenuto attraverso il paradigma assoluto della globalizzazione, una globalizzazione delle merci e dei profitti, prima che della sua stessa umanità.
Con la stessa solerzia con cui si interviene secondo i dettami del giuramento di Ippocrate, come prestatori di ultima istanza per salvare il sistema finanziario, non si può dire che lo stesso giuramento venga messo in atto nei confronti di quei cittadini ignari o colpevoli che sia, che hanno perso o stanno perdendo la loro casa, stanno perdendo il loro lavoro, stanno perdendo la loro stessa vita.
Tempo fà scrissi:
” Come spesso accadde l’economia reale è il malato per eccellenza che subisce le radiazioni di un sistema quello finanziario, che puntualmente irradia i suoi effetti negativi, figli della speculazione senza limite e dell’irrazionalità collettiva.
Ora quelle che saranno le conseguenze sul sistema economico occidentali per quanto gravi possano essere non saranno mai paragonabili all’onda d’urto che può avvenire nei confronti degli ” Ultimi ” della Terra, degli indifesi, di coloro che vivono con meno di 2 dollari al giorno ma sopratutto dei bambini, il nostro futuro.
La retorica di una crescita economica che sostanzialmente abbatte la povertà, tende facilmente a scontrarsi con la realtà. In questi anni la povertà è decisamente aumentata. Negli ultimi anni la spesa pubblica per lo sviluppo sociale è notevolmente diminuita e innumerevoli sono state le defezioni dei finanziamenti a progetti in favore del cosidetto TERZO MONDO.
Personalmente credo in quel vecchio proverbio cinese che sostiene sia meglio insegnare a pescare piuttosto che procurare ogni giorno un pesce a chi ne ha bisogno, un inno contro l’assistenzialismo.
Ma oggi pur in un continuo e magico fervore di iniziative a favore di progetti e modelli di crescita che si adattano alle potenzialità di questi paesi in via di sviluppo, forse per certi versi ben più sviluppati dei nostri paesi occidentali, oggi dicevo, puntualmente vengono a mancare i finanziamenti in nome e per conto di una crisi economica che si trascina tra crescite irreali e recessioni improvvise.
Per noi occidentali una recessione comporta talvolta una “sana” dieta, uno stile di vita più sobrio che ci riporti alla realtà di una crescita sostenibile, ma per un numero enorme di creature di Dio può voler dire la fine di un sogno, di un progetto per uscire da una condizione di miseria totale senza speranze.
Siamo Noi i prestatori di ultima istanza di questa Umanità che vive nei sotteranei della Terra, siamo Noi le Banche Centrali ed i Governi che possono offrire una speranza per i progetti e non l’elemosina di questa Umanità, dell’Infanzia perduta.
Ripeto progetti e modelli di sviluppo, che richiedono finanziamenti e non elemosina!
Soprattutto adozioni a distanza che permettano ad ogni piccolo essere umano di continuare a vivere nella propria comunità di appartenenza, assicurandogli sostentamento, il diritto alla vita, alla salute e soprattutto all’istruzione, contro il degrado umano, lo sfruttamento sessuale e lavorativo, sostegno nel tempo sino a quando sarà in grado di affrontare da solo le prove della vita.
Nelle Vostre città, nei Vostri quartieri esiste certamente qualche realtà, qualche associazione di Volontari che si occupa di queste progetti reali, cercate di scoprirli, conoscerli e una volta consapevoli, sostenerli.
Utopie!? Chissà io vivo di utopie, non posso e non voglio dormire, non voglio addormentarmi nella lunga notte che tutto uniforma, che tutto anestetizza.
«Ora quello che voglio sono i Fatti. A questi ragazzi e ragazze insegnate soltanto Fatti. Solo i Fatti servono nella vita. Non piantate altro e sradicate tutto il resto. Solo con i fatti si plasma la mente di un animale dotato di ragione; nient’altro gli tornerà mai utile. Con questo principio educo i miei figli e con questo principio educo questi ragazzi. Attenetevi ai Fatti, Signori!» » Charles Dickens in ” Tempi difficili ”
Ora vi lascio per un pò di tempo, vi lascio con questa piccola riflessione, siamo noi, ognuno di noi su cui conta l’Umanità intera…..non solo elemosina ma progetti e idee per la dignità di ogni essere umano!
” Funzioniamo tutti al minimo delle nostre piene capacità di amare, creare, rischiare. Pertanto, tradurre in atto il nostro potenziale può rivelarsi l’avventura più esaltante di tutta la vita! “
Herbert Otto
ricordare le tue riflesiioni fa bene al cuore….. e magari aiuta ad essere meno egoisti
http://icebergfinanza.finanza.com/2008/12/20/nella-crisi-ognuno-di-noi-prestatore-di-ultima-istanza/#comments