MONTI E I POTERI FORTI!

Scritto il alle 13:59 da icebergfinanza

 

E’ bastato un editoriale dei soliti bocconiani all’amatriciana sul Corriere della Sera ed ecco che il professor Monti in evidente ed inevitabile calo di popolarità, sussurra al mondo intero che i poteri forti lo hanno lasciato solo.

Strano che il professor Monti si lamenti che i poteri forti lo hanno lasciato solo è come se un figlio si lamentasse che la madre lo ha abbandonato, visto che da sempre la famiglia del professor Monti sono i poteri forti.

(AGI) – Roma, 7 giu. – I poteri forti hanno abbandonato il governo. Mario Monti parla in videoconferenza al congresso nazionale dell’Acri e ammette che l’esecutivo da lui guidato ha “sicuramente perso in questi ultimi tempi l’appoggio, che gli osservatori attribuivano, dei poteri forti. Non incontriamo – ha aggiunto Monti – infatti favori, in questo momento, di un grande quotidiano che e’ espressione autorevole di poteri forti, e presso Confindustria”.

Ma scusi professor Monti, a Lei interessa quello che pensano gli italiani o quello che scrivono due professori qualunque figli di un’ideologia qualunque? Immagino che chi perda il lavoro oggi non abbia nulla a che vedere con i poteri forti vero professore!

Ma chi se ne frega dei poteri forti e di Confindustria. Ora sappiamo che i poteri forti stanno dietro al Corriere della Sera è bastato l’ennesimo editoriale paranoioso…per mettere in crisi Monti, quattro parole il croce le solite di due noioso professori per mettere in crisi un altro professore.

Ammetto l’ignoranzama ho sempre pensato che in Italia i poteri forti fossero il Topolino e Tex!

Dall’alto della loro cattedra, quella dalla quale sono abbituati a dare solo lezioni agli altri, condividono l’ovvietà La direzione è sbagliata!Ciò che il governo oggi sta discutendo ci pare, purtroppo, molto più simile alla vecchia politica che alla ventata innovatrice che respirammo per qualche settimana lo scorso novembre.

Si, peccato che a loro interessi solo privatizzare, non sanno suggerire nient’altro, sono caduti da piccoli nel pentolone della privatizzazione e non si sono più ripresi!

Non posso negare che avremmo potuto fare di piu’ e meglio, ma molte delle riforme sono state messe a punto con incisivita’, nonostante molte di queste riforme infrangessero molti dei tabu’ che erano intoccabili. Penso alla riforme della pensioni”. Per quanto riguarda la riforma del mercato del lavoro, Monti afferma con sicurezza che essa “e’ stata molto sottovalutata in Italia soprattutto da coloro, come il sistema delle imprese, che ne sono e ne saranno i principali beneficiari”. Il tutto accompagnato ad una ferrea politica di rigore nella gestione della spesa pubblica che il capo del governo assicura non verra’ meno nei prossimi mesi: “Il rigore dei conti pubblici, lo dico a scanso di equivoci, non e’ in discussione. Questa deve essere una condizione per tutto il Paese. Dobbiamo essere grati a chi ha tracciato la strada. E’ il caso della Germania”.

Immagino già Anghelina in brodo di giuggiule, immagino la sua foto a casa di Monti con sotto un altare su cui troneggia, la bibbia del pareggio di bilancio!

” Sono fiducioso, attraverso i contatti di queste ore sta emergendo il senso di urgenza di prendere decisioni diffili e importanti che facciano evolvere la costruzione comune”. Occorre lavorare, ha spiegato ancora, “una unione bancaria, che dovrebbe essere chiamata unione finanziaria, per togliere la lente unicamente dal sistema bancario”. Si tratta di garantire una “sorveglianza piu’ integrata sui sistemi finanziari” e di pensare a “un sistema europeo che permetta di risolvere le crisi bancarie”.

Si per salvare le banche di Anghelina, il tuo idolo caro professore, si le banche tedesche quelle che hanno fatto credito ai greci, agli irlandesi, agli spagnoli e ai prodi italiani che da sempre comprano le wurstel wagen con il 60 % di credito al consumo e leasing in media!

4500 miliardi di euro per salvare le banche europee, soprattutto quelle francesi e tedesche. I fondi affluiti in questi due anni alla Grecia sono serviti per sostenere di riflesso le banche tedesche e francesi esposte alla leva demenziale nei confronti dei paesi periferici.

Non lo sapevate. Be ora… sapevatelo!

I poteri forti non sono solo dietro il giornale tal dei tali o la televisione di pinco pallo, ma stanno anche sul web, dietro analisi e commenti interessati. Siamo in guerra e ogni mezzo è lecito, guerre economiche e finanziarie, guerre ideologiche!

Un ultimo consiglio professor Monti! Lei li ha visti li speculatori politici in azione, quelli che venderebbero anche la madre per salvare il proprio posto in Parlamento.

Nonostante quello che sta accadendo sono ancora tutti li che quotidianamente mercanteggiano sulle rovine di questo Paese, mi creda li lasci fare, dia le dimissioni e li lasci provare a governare a tirarci fuori da questa depressione con le loro ricette fatte di sorrisi o di pacche sulle spalle.

Non durerebbero un mese intero, giusto in tempo per vedere il fantasma di Maria Antonietta tornare dalla storia!

Questa non è una democrazia, questo è diventato un bordello politico! Chiunque simentica il passato prima o poi è destinato a fare i conti con le sue ombre!

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9 commenti Commenta
mannoz
Scritto il 8 Giugno 2012 at 14:24

hai letto l’inquietante ipotesi di bottarelli su un prossimo attacco all’italia del fondo bridgewater?

giobbe8871
Scritto il 8 Giugno 2012 at 15:36

Rigor Montis è solo un mediocre Curatore Fallimentare. Un Contabile grigio antipatico. Ahh 😈

Prima lo si licenzia meglio è. :mrgreen:

giobbe8871
Scritto il 8 Giugno 2012 at 15:38

Passera se ne va. Spariamo. :mrgreen:

sturmer
Scritto il 8 Giugno 2012 at 16:30

giobbe8871@finanza,

Lapsus Freudiano?

😀 😆 😀 😆

giobbe8871
Scritto il 8 Giugno 2012 at 17:02

sturmer@finanza,

lo dico in dialetto sperem 😉

giobbe8871
Scritto il 8 Giugno 2012 at 17:40

Resistiamo, che si vota ad ottobre. Ahh ahh 😉

stanziale
Scritto il 8 Giugno 2012 at 21:14

@Mannoz= Si, anch’io avevo letto stamani l’articolo di Bottarelli, ne sono convinti Draghi e Monti, quindi e’ purtroppo molto probabile…ho scoperto , per caso, il blog Kein Pfusch, di un tale Uriel Fanelli , che ipotizza un imminente attacco in grande stile dei fondi angloamericani all’aria euro. In pratica sostiene che hanno scommesso molti miliardi, Soros e compagni, acquistando bund tedeschi che avrebbero un premio di rivalutazione se si arriva agli eurobond. Pero’ siccome gli investitori hanno anche posizioni scoperte, se non arrivano in fretta gli eurobond, insomma se la Merkel resiste un altro po’, devono chiudere e rimetterci una frattata di miliardi. Anche da cio’ l’enorme liquidita’ della Germania. Se potessimo tornare indietro nel 2001, invece dell’euro, era meglio prendere dei prestiti e giocarseli al casino’, qualche probabilita’ in piu’ di cavarcela l’avremmo avuta.

kthrcds
Scritto il 9 Giugno 2012 at 19:50

In mattinata su Rainews24 ho ascoltato Casini, Alfano e E. Letta discutere del futuro dell’eurozona, dei “vantaggi dell’euro”, e della “assoluta necessità” di sostenere il governo Monti “se non vogliamo fare la fine della Spagna” – o della Grecia, a scelta.

Basta guardarli per percepire che non sanno nemmeno di cosa stanno parlando, e che l’unica cosa che li interessa è uscire indenni dall’eurotempesta che si approssima. E la percezione si fa certezza, dopo aver ascoltato pochi minuti degli interventi di ognuno.
Già, perché, come spiega Paolo Savona, «il rifiuto di discutere apertamente della possibilità che si decida di uscire dall’euro, o prepararsi a farlo se la realtà ce lo imponesse, ha la stessa matrice persistente del rifiuto di sottoporre al voto popolare la decisione di entrarci, per responsabilizzare i cittadini nell’intraprendere la “rivoluzione monetaria” (perché tale era). Si è preferito illuderlo sostenendo che sarebbe stata la panacea dei nostri mali economici e il presupposto per lo sviluppo. Uno studio commissionato per volontà della Commissione guidata da Delors […] prometteva una crescita reale nell’ordine del 4-6% e grande stabilità monetaria. Le conclusioni del rapporto furono prese a base del documento usato per propiziare la firma del trattato di Maastricht e indicava i vantaggi della liberalizzazione dei mercati e i benefici che si sarebbero persi se non si fosse firmato».

Tra virgolette:

http://www.libreidee.org/2012/06/paolo-savona-non-siamo-cretini-dobbiamo-uscire-dalleuro/

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