FINANZA e POLITICA: SERPENTI E INCANTATORI DI SERPENTI

Scritto il alle 14:00 da icebergfinanza

La scorsa settimana non ho potuto trattenere le risate nel leggere uno dei tanti idioti che popola il mondo della finanza speculativa un gestore di hedge fund che suggeriva come ormai tutta l’Europa sia in default, i default verso i propri cittadini uno decisamente bullish nei confronti della crescita americana, uno dei tanti vigliacchi che non hanno il coraggio di raccontare come in realtà America e Inghilterra il piatto in cui mangiano da mattina a sera in default ci sono già da anni ma galleggiano grazie alla carta straccia che le loro banche centrali producono ormai da tempo.

Un’altro illusionista che cerca di portare l’attenzione sulla politica, incantatori di serpenti che giocano con i serpenti che ben conoscono perchè a loro volta sono serpenti purosangue!

La proposta provocatoria del sindaco di Londra Ken Livingstone di impiccare un banchiere alla settimana sino a quando gli altri non migliorano è vecchia di due mesi ma ogni tanto ai media nostrani piace riproporre notizie stagionte! La risposta dell’associazione bancaria inglese è che loro danno lavoro a mezza Inghilterra, carini no!

Invece decisamente interessante anche se come sempre tardivo e inutile e lo sfogo del governatore della banca centrale inglese il quale ha sussurrato che…

New York – “Abbiamo dispensato sermoni sui rischi. Ma non immaginavamo che il disastro sarebbe stato di tale portata una volta che i rischi si fossero cristalizzati”. In una rara ammissione di colpevolezza, Mervyn King, numero uno della Banca d’Inghilterra riconosce che le autorita’ di politica monetaria hanno sottovalutato i rischi che si stavano formando nel settore bancario prima dell’esplosione della crisi finanziaria. La banca ha tentato, ma non ha fatto tutto il possibile: “avremmo dovuto fare di piu’ per convincere gli istituti a ricapitalizzare prima e di piu'”. “Con il senno di poi, sappiamo che avremmo dovuto riconoscere che era stato costruito un sistema nel quale le banche erano troppo importanti per essere lasciate fallire e nel quale le cosiddette regolamentazioni a ‘tocco leggero’ non avrebbero potuto contribuire a prevenire le crisi”.

Come scrive Leonardo Becchetti sulla Repubblica siamo sicuri che stiamo discutendo di cià che è più importante…

Sono giorni in cui la disperazione degli italiani si accanisce su miserie periferiche e questioni di secondo piano. Adesso è il momento del tiro alla Lega. Quanto ha pagato di affitto il Calderoli ? Quanto ha speso Reguzzoni ? Alla fine dei giochi parliamo di qualche decina di migliaia di euro. Impazzano intanto le campagne per ridurre il numero degli eletti e tra un po’, alla prossima crisi finanziaria, getteremo via il bambino con l’acqua sporca ed arriveremo alla conclusione che la politica, come i soldi per ospedali e scuole, son un lusso che non ci possiamo permettere.

In questa furia giacobina perdiamo lucidità e dimentichiamo perché tutto questo è iniziato. Nell’Agosto 2009 (a due anni dalla crisi finanziaria) il Fondo Monetario Internazionale calcolava che la crisi era costata al mondo 7,1 (trilioni) migliaia di miliardi di dollari in iniezioni dirette di capitale nelle banche fallite, perdite di banche centrali per aver rilevato i titoli spazzatura delle banche, garanzie e linee di liquidità offerte.

 Con quei soldi si poteva dare un sussidio una tantum di quasi 2000 euro a ciascun cittadino del mondo. Un accurato lavoro di ricerca di ben nove studiosi di diverse banche centrali pubblicato dai quaderni della banca d’Italia calcolava una cifra più bassa attorno ai 5 trilioni. Panetta F., Faeh T.,  Grande G.e,  Ho C.e,  King M., Levy A.,  Signoretti F. M.,  Taboga M. and Zaghini A., “An Assessment of Financial Sector Rescue Programmes”, Questioni di Economia e Finanza (Occasional Papers) 47, Bank of Italy, Economic Research Department, 2009.

 Il più grande trucco di illusionismo della storia ha spostato responsabilità e costi della crisi sull’inefficienza della politica e dello stato. Nessuno nega che questa sia un’occasione per correggere storture e diventare più efficienti. Ma il problema è che se non rimuoviamo le cause alla prossima crisi non ci sarà più niente da tagliare.

Se ci fate caso il manipolo di falliti che ci ha trascinato in questa crisi aggiungo io con il suo codazzo di carta straccia e blogs liberisti o via dicendo non passa giorno che attacchi direttamente lo stato e la politica sostenendo la speculazione buona bella e pura!

Dovremmo concentrare il nostro tempo per occuparci di ciò che è più urgente ed universale o no ? Ma, incredibilmente, ogni volta che si parla di nuove regole dei sistemi finanziari si sollevano miliardi di eccezioni confermando la schizofrenia di un mondo che impone regimi di precauzione elevatissimi in alcuni casi e non in quelli dove i rischi di “eccesso di velocità” hanno degli effetti così devastanti. Nulla di nuovo perché nei Promessi Sposi i capponi si beccavano tra di loro mentre una mano li portava al macello….

 La finanza è lo strumento più potente che abbiamo a disposizione per cambiare i nostri destini. L’homo economicus Richard Fudd guadagnava l’anno in cui ha portato Lehman Brothers alla catastrofe quello che un professore di scuola impiegherebbe 4000 anni a mettere insieme. La finanza prosociale del microcredito, delle banche etiche e cooperative crea valore economico facendo l’unica cosa intelligente che è necessario fare per superare la crisi, aumentare il potere d’acquisto dei ceti medio bassi.

Siamo sicuri che stiamo discutendo di ciò che è più importante ?

Ma non ho finito oggi ne ho per tutti!

Ricordate un altro incantatore di serpenti un certo Larry Summers, fallito consigliere economico di Obama, prima che ci mettessero un altro genio il ceo di GE, il quale incassava milioni di dollari in consulenze dagli hedge fund mentre consigliava di deregolamentare mezzo mondo.

Ebbene questo signore ha appena firmato un contratto con la Minerva University per un’idea al confronto della quale il diploma del trota impallidisce…

Conventional colleges may be overpriced and underperforming, but those 19th century methods of teaching and learning are being challenged by 21st century alternatives.
Case in point: the Harvard/MIT EdX model. Harvard and the Massachusetts Institute of Technology have announced they’re putting 60 million dollars into an open-source online education program. A list of courses will be announced this summer and will be implemented in the fall, but the bottom line is that people all over the world will be able to study subjects taught at MIT and Harvard for free, and get “certification” — though not an actual diploma (yet) — if they pass certain tests.
This isn’t the only such venture. Minerva University — a new school that aims to be the online Ivy, with involvement by former Harvard President Larry Summers and former Senator (and New School President) Bob Kerrey — just raised $25 million in startup capital.

Mamma mia è come osservare un pedofilo libero di girare in un asilo e Fassina sceglie la dottrina Summers…

MILANO – Quando sostiene che «l’ austerità nell’ area euro è distruttiva per dare prospettiva all’ economia» e incita a «rivedere il percorso per la riduzione del deficit», probabilmente Stefano Fassina, responsabile economia e lavoro del Pd, ripensa al «piano contingente» suggerito di recente da Larry Summers sul Financial Times per «assicurare uno stimolo oggi e l’ austerità domani». Summers, economista prestato spesso alla politica, è diventato infatti uno degli «autori» preferiti da Fassina ultimamente. Nipote di due premi Nobel, ex segretario del Tesoro Usa con Bill Clinton, ex capo economista della Banca mondiale, ex presidente dell’ Università di Harvard, dove è tornato a insegnare dopo aver lasciato la guida del National economic Council del presidente Barack Obama, Summers è anche un frequente commentatore dell’ FT e tra i fondatori, per l’ edizione online, della rubrica «A List».  L’ interesse per le idee di Summers, però, non è soltanto personale. Ogni volta che compare un suo articolo, Fassina (che tra il 2000 e il 2005 ha lavorato come economista per il Fondo monetario internazionale a Washington) non si limita a leggerlo avidamente, ma lo inoltra subito per email anche agli amici (quanto meno a quelli che parlano inglese). 

Mamma mia e questi sarebbero i responsabili economici della nostra politica…auguri ragazzi ne abbiamo bisogno!

Tornando a noi ho una strana sensazione! In questi ultimi mesi sono sempre più quelli che cercano di scusarsi o girare le responsabilità sugli altri! Che incomincino a sentire il fiato sul collo?

Nel frattempo è in preparazione un’analisi dettagliata sulle prospettive tecniche e macroeconomiche per i prossimi mesi dedicata ai recenti sostenitori di Icebergfinanza e a coloro che vorranno contribuire liberamente cliccando qui sopra…

…dal titolo “MAGGIO 2012 ” EURO FU. SICCOME IMMOBILE ”

Semplicemente GRAZIE per il tuo libero sostegno all’informazione indipendente!

1 commento Commenta
edmontdantes
Scritto il 7 Maggio 2012 at 23:05

Dispiace vedere che chi ha fatto uscire il mondo dal medioevo con il Rinascimento, ovvero l´Italia, oggi prenda per oro colato tutto quanto viene scritto in lingua straniera, nessuna analisi, nessun commento.

Basta guardare i dati di sotto per capire che la cortina fumogena mediatica fatta contro Euro & C. serve a coprire problemi ben maggiori…morte tua vita mia ! Dicevano un tempo.

Con i valori sopra indicati capite che i problemi sono altrove….e non dimenticate che il debito US e´ormai il 20% del debito di tutto il pianeta…altro che bruscolini.

Che dite…con cosa si finanzia tale buco se vi sono altre monete in giro ?

ED

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