FUORI LA GERMANIA DALL’EURO!

Scritto il alle 09:05 da icebergfinanza

Cosa mai penseranno i mercati, come reagiranno i mercati o come apriranno…siamo ormai ostaggi di un manipolo di psicopatici schizzofrenici che imbottiti di testosterone non attendono altro che l’occasione per agitare le acque esaltati dal continuo richiamo alla loro fondamentale importanza …

Monti, mercati sensibili a nostra tempestivita’ ” La tempestivita’  di approvare questo provvedimento e’ un’esigenza che, con  tutto il rispetto, mi permetto di risottolineare”. (…)  “La sensibilita’ di chi ci osserva dal di  fuori, e regola i suoi comportamenti in base a quello che  noi facciamo – avverte Monti Monti: “Evitato uno shock distruttivo” “Mercati guardano alla riforma della politica” “Dobbiamo domare i mercati, non demonizzarli”, ha detto Mario Monti  “I mercati sono delle bestie feroci, utili ma sbilanciate”

Market Growth Market Growth Market Growth Market et et et et et …

Un ispirato Jean Paul Fitoussi prima di entrare in audizione in commissione Bilancio della Camera ha ricordato che …

… «le Borse europee ballano perché l’Europa ha accettato, non esplicitamente, di mettersi sotto il controllo dei mercati finanziari e ha aperto spazio alla speculazione». (….) «I mercati ballano – ha proseguito Fitoussi – perchè così guadagnano molto, dove c’è volatilità guadagna la speculazione, cercano quindi solo un’occasione per fare l’altalena: la settimana scorsa era la Spagna, questa settimana la Francia, la prossima settimana sarà l’Irlanda. Il problema è che è l’Europa a permetterlo e il fiscal compact non ha risolto il problema». (…) «Il mio consiglio ad Hollande è di non andare dalla Merkel (per discutere del fiscal compact ndr), prima vada dagli altri paesi dell’Eurozona e faccia un un gruppo di pressione. Se Hollande andrà dalla Merkel – ha proseguito l’economista francese – sarà spacciato come lo è stato Jospin che alla fine ha dovuto firmare. Se poi – ha concluso provocatoriamente – la Germania non accetta, che vada fuori dall’ euro Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/idbJc

Nel frattempo il solito Tichy su Wirtschaftswoche consiglia provocatoriamente una vacanza sul mediterraneo per abituarsi alle politiche monetarie del club Med nei prossimi anni perchè l’inflazione è in arrivo….figurarsi

Dovreste trascorrere le vostre vacanze sul mar Mediterraneo – ed esercitarvi alla
mediterraneizzazione dell’economia. Presto dovremo chiamare di nuovo i pompieri dell’Euro. Questa volta l’incendio è in Spagna. I tassi di interesse arrivano fino al 6 % – il livello che ha costretto la Grecia, l’Irlanda e il Portogallo a chiedere l’assistenza europea. Ma la Spagna è grande, e il Re non spara a misere pecore ma agli elefanti. Pertanto i

mezzi per spegnere l’incendio – da sola la Germania garantisce per 320 miliardi di Euro – ben presto non saranno di nuovo sufficienti, e le scale di salvataggio saranno troppo corte. Così già nelle prossime settimane la BCE comprerà titoli del debito pubblico per decine o centinai di miliardi di Euro oppure metterà a disposizione centinaia di miliardi di denaro fresco di stampa, nel tentativo di soffocare il fuoco.VocidallaGermania

Chi glielo racconta ai tedeschi che i 320 miliardi che loro mettono sul tavolo servono per salvare le loro baracche finanziarie dal fallimento viste le fiches messe sul tavolo da gioco dell’azzardo immobiliare spagnolo e olandese e commerciale greco?

Davanti a noi ci sono anni dominati da una cultura economica mediterranea: inflazione e
svalutazione sul Dollaro, sul Franco svizzero e sullo Yuan. Come in Grecia, Spagna o Francia, questa è una cultura dove la spirale dei rialzi salariali accresce la disoccupazione e riduce la competitività mentre nello stesso tempo i debiti crescono. Il falso presupposto di questo approccio economico è quello secondo il quale solo i disavanzi pubblici possono far crescere i bilanci pubblici.

E ora non ha piu’ alcun senso lamentarsi del fatto che i salvataggi Euro sono in contrasto
con tutti i principi ragionevoli della politica monetaria o di un bilancio solido: è meglio prepararsi in anticipo, invece di meravigliarsi quando l’inflazione inizierà a galoppare. La BCE di Mario Draghi ha già superato la linea Maginot, che dovrebbe limitare l’inflazione sotto il 2%. E che cosa succede? L’inflazione non arriva subito. Si tratta di un processo insidioso e lento come un cancro, che prolifera sempre in nuovi settori. La boom del momento è il cemento, che spinge il prezzo degli immobili e degli affitti, e ci mostra la brutta faccia dell’inflazione: code di compratori che aspettano sventolando banconote, prima di poter comprare quei pochi beni disponibili. Ludwig Von Mises nel 1912 aveva già descritto come l’inflazione favorisce alcuni gruppi e ne opprime altri. Meglio di tutti allora era andata ai dipendenti e funzionari pubblici, secondo Mises.

Perchè i loro salari sono sempre i primi ad essere aumentati. E dobbiamo dare una volta
ancora ragione postuma ai classici dell’economia, il settore pubblico infatti in Germania ha ricevuto un sostanzioso aumento salariale. E gli altri sindacati nelle prossime settimane non si accontenteranno della solita moderazione salariale. No, non voglio criticare questa politica sindacale, come alcuni lettori sostengono: io capisco che i lavoratori tedeschi non possono essere sempre il salvadanaio d’Europa. E alla fine i nostri politici non sono molto
meglio dei propri elettori. Ciò è comprensibile: cibo da povera gente per i propri elettori, per fare in modo che il vicino possa continuare a cacciare elefanti. Questo è un programma, che anche il piu’ idealista dei politici non può sostenere a lungo. Così gli Euro salvataggi si tramuterannno in una nuova politica di stabilità mediterranea.

Una nuova cultura economica richiede anche un nuovo comportamento economico. La cultura della stabilità del nord Europa sarà sostituita dai comportamenti economici di
chi è già ben abituato all’inflazione. E questo può essere alla lunga uno svantaggio per il benessere e la crescita. Ma non lo potrete cambiare. Perciò iniziate ad abituarvi questa estate per la nuova dolce vita nel Club Med.

Affascinante no il dibattito in Germania, qualche elefante sta entrando nella fragile stanza dei cristalli tedesca. Fitoussi consiglia provocatoriamente di suggerire alla Germania di uscire dall’euro. In realtà è meglio che siamo noi a lasciare Angelina & Company con le loro fissazioni con tanti saluti all’industria manifatturiera teutonica.

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6 commenti Commenta
Scritto il 26 Aprile 2012 at 09:26

Ciao ANdrea, l’ipotesi dlela Germania FUORI dall’Euro è una delle ipotesi considerate dall’Eurosondaggio che stiamo portando avanti. E sono certo che per certi versi sarebbe una soluzione MOLTO interessante, a condizione che poi arrivasse una maggiore flessibilità sul mercato valutario, con magari l’introduzione dell’Eurobond e di una VERA politica economica comunitaria.
Vedremo come va a finire..

Mi permetto di segnalare il link per l’EUROSONDAGGIO.

http://intermarketandmore.finanza.com/analisi-e-sondaggio-euro-e-unione-europea-vicini-ad-una-nuova-era-44954.html

🙂

atomictonto
Scritto il 26 Aprile 2012 at 09:32

Tichy, invita i Tedeschi ad andare in vacanza nella Ruhr, vediamo se ti danno retta 😀

luigiza
Scritto il 26 Aprile 2012 at 10:29

Andrea mi hai sbagliato il titolo del post.

NON Fuori la Germania dall’Euro

ma

Fuori la Germania con l’Euro.

E quelli che rimangono dentro, chiederai?
E chi se ne fotte, ti rispondo.

Io col nord Italia vado con la Germania tanto più che stanno e giustamente massacrando quel partito gestito da cerebrolese e farabutti chiamato Lega Lombarda.

icebergfinanza
Scritto il 26 Aprile 2012 at 10:41

luigiza@finanza,

… In realtà è meglio che siamo noi a lasciare Angelina & Company con le loro fissazioni con tanti saluti all’industria manifatturiera teutonica… quindi se continua cosi con le manie uber alles fuori noi dall’euro associato a… fuori i parassiti dal Parlamento e che se lo tengano stretto i tedeschi l’euro che hanno usato per unificare le due Germanie a spese nostre con le loro automobiline da vendere ai cinesi… Caro Luigi io resto qui e mi batto per migliorare questo Paese attraverso la Consapevolezza e l’assunzione di Responsabilità…altri preferiscono altre strade ad ognuno la sua!
Andrea

kry
Scritto il 26 Aprile 2012 at 11:27

icebergfinanza,

Anch’io dubito sulla tenuta degli attuali confini nazionali a seguito di un eventuale uscita dall’euro, a meno di sostanziali cambiamenti delle regole,come un serio federalismo fiscale o redistribuzione dei redditi come concepito dal reddito di cittadinanza.

cartesio
Scritto il 26 Aprile 2012 at 18:36

La Germania fuori dall’Euro?
E Monti fuori dalle … quando?

Speriamo presto, prima che ci rovini del tutto.

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