BERNANKE e DRAGHI: NIENTE PIU’ LIQUORI!

Scritto il alle 14:38 da icebergfinanza

Negli anni sessanta William McChesney Martin, allora presidente della , amava ricordare che il ruolo delle autorità monetarie è quello di “ portare via il carrello dei liquori quando il party incomincia a scaldarsi troppo”.

Oggi invece, la Federal Reserve, nell’ultimo decennio, ha introdotto un intero camion di liquori, liquori che tuttoggi vengono somministrati senza alcun limite.

Ve lo ricordate il mitico twitt dell’altrettanto mitologico Bill Gross quando non si tratta di un mitomane, quello di PIMCO amico di Bernanke e il suo cinguettio sul probabile QE3 della Fed nella riunione del 25 aprile che io esclusi categoricamente un paio di giorni dopo in un post sull’argomento…

Gross: #Fed likely to hint @ QE3 in April meeting.

Ovviamente tutto è andato come Bill Gross aveva previsto ovvero …niente QE3 ne nessuno accenno ad un eventuale utilizzo dell’arma segreta nella prossima riunione del mese di giugno a meno che…

E pensare che i mercati avevano intravvisto chi sa quale dose di nuova morfina per lenire l’illusione ed invece nella trasparente e chiara esposizione di Bernanke abbiamo ascoltato che si no bo domani è un’altro giorno e si vedrà…

” Secondo i nostri servizi segreti l’economia si sta espandendo moderatamente e le condizioni del mercato del lavoro migliorano anche se non molto ma sempre meglio delle aspettative che non abbiamo potuto formulare perchè la maggior parte delle ultime espresse erano sistematicamente errate. Anche il tasso di disoccupazione è sceso perchè non è salito,  un po come quando per salare si versa il contenuto del contenitore del sale che scende invece di salire quando sul barattolo c’è scritto che …sale! Spesa ed investimenti invece hanno continuato a salire anche se non sappiamo bene cosa in realtà spendano le famiglie e nonostante alcuni segni di miglioramento il mercato immobiliare rimane depresso perchè è migliorato invece che peggiorare. L’inflazione a sua volta è salita un po ma non è un problema perchè tutto ciò che sale prima o poi scende oppure rimane stabile come le aspettative perchè non hanno nulla da aspettare. Comunque sia massima occupazione e stabilità dei prezzi pur in presenza di una crescita moderata nei prossimi trimestri che noi continuano a rivedere al ribasso in quanto prima era troppo recessiva nella sua dinamica coerente con un tasso di disoccupazione sempre coerente e in linea con il doppio mandato a lucchetto. Ovviamente i rischi restano al ribasso dove tendono a scendere e al rialzo dove tendono a salire pur significativamente ancorati ai prezzi del petrolio e della benzina e della movida europea in una dimensione di temporaneità che dura da cinque anni perchè ogni anno la crisi è finita anche se non sembra. Per sostenere una ripresa economica più forte assicurando nel contempo un’inflazione supina il comitato prevede di prevedere una politica accomodante nella quotidiana commedia con tassi lunghi o corti a seconda delle aspettative per lungo tempo sino al 2014 prima e poi chissà visto che dura più a lungo di quello che è durata.Abbiamo inoltre deciso di estendere la continuazione del programma di estensione della scadenza media del nostro patrimonio obbligazionario reinvestendo o disinvestendo sulle striscie pedonali tutto ciò che non da più segni di vita dagli  ABS alla ABC coalizione temporanea di bond categoria alfano, bersani e casini vari che sostituisce le tranche junior senior e mezzanine dello spettacolo Operation Twist Again. Concludendo se volete sapere cosa faremo la prossima volta chiedetelo a mister Jeffrey M. Lacker che ogni volta vota sempre contro senza che nessuno di noi sappia il perchè o che lui stesso sappia perchè nessuno di noi sa il perchè “

Chiedo scusa se ho ecceduto in ironia ma francamente ero stanco di commentare seriamente questi esoterici inutili comunicati istituzionali della Federal Reserve!

Piuttosto è interessante notare che mister Jeffrey M.Lacker è alla sommità di una piramide di opinioni che stanno rapidamente cambiando in seno alla Fed ovvero come potete vedere qui sotto…

… ormai ben otto componenti del FOMC hanno deciso di dissentire dagli amanti della politica monetaria accomodante prevedendo per il 2014 tassi tra l’ 1 % e il 3 % alla faccia dell’illusione  di breve termine dei mercati. Comunque sia ci penserà la sempre più probabile nuova recessione americana a far cambiare opinione a questi voci coraggiose e tutti i pallini torneranno al loro posto ordinatamente in fondo alla lavagna a testimoniare la più grave crisi economico/finanziaria della storia meglio rappresentata dall’andamento dell’elettrocardiogramma rigorosamente rosso come testimoniato qui sotto…

Federal Reserve Rate Cutting Cycles

Infine ieri era uno spettacolo ascoltare i commenti di alcuni analisti e giornalisti che dietro le parole del governatore Mario Draghi facevano a gara per intravvedere chissà quale nuova ondata di liquidità.

E con il programma della Bce di acquisto dei bond governativi che “non è eterno
né infinito”, per il momento c’è ma non si dimentichi che la Bce deve agire nel
limiti del suo mandato e nei limiti del Trattato che vieta il finanziamento
monetario (…)  I due prestiti Ltro sono serviti piuttosto a “guadagnare tempo, e
in questo sono stati un successo”. Ha dunque difeso il suo operato Draghi,
riconoscendo però che “la liquidità è principalmente alla Bce”, ovvero che gran
parte della liquidità concessa dalla Bce rientra all’Eurotower.

Niente di più e niente di meno queste sono state le sue parole…istituzionalmente standard che riconoscono come in realtà la liquidità non serve a nulla in quanto è uscita dalla porta ed è rientrata dalla finestra!

 

 

6 commenti Commenta
kry
Scritto il 26 Aprile 2012 at 15:38

Ieri sera di passaggio da trento in uno dei piu noti locali vidi Draghi e Bernanke che tenevano compagnia a un noto appassionato di economia e storia,nonchè capo redattore del più noto blog di finanza italiano,e tra un drink e un’altro si misero d’accordo di cosa farci bere o pardon leggere oggi. Prima di arrivare a casa mi ha fermato la polizia e mi ha sospeso la patente e questo è il risultato dei postumi di ieri sera e del primo quarto d’ora impiegato a leggere la prima parte del post. Chiedo scusa,adesso proseguo con la seconda parte del post.

first em
Scritto il 26 Aprile 2012 at 16:33

I tassi a zero, ormai da settembre 2008, sono la metafora dell’elettroencefalogramma piatto dell’economia: il malato è tenuto in vita artificialmente ma tecnicamente è andato. Vuol dire che i medici non sanno che pesci pigliare. Dall’altra parte, la marea di liquidità iniettata nel sistema con i tassi a zero causa le aberrazioni del petrolio a 100 dollari, dell’oro a 1700 dollari l’oncia e della montagna di derivati, superiore di decine di volte al PIL mondiale.
In ogni caso, se le cartucce dei tassi sono state tutte sparate, non illudiamoci: “elicopter” Ben e il suo sodale al di qua dell’oceano faranno di tutto per cercare di tenere in vita a ogni costo il sistema della turbofinanza.

tirlusa
Scritto il 26 Aprile 2012 at 22:51

I medici sanno perfettamente che pesci pigliare. A me il quadro pare estremamente chiaro. Gli Usa e la Gb, il paese il cui debito pubblico ha la duration più lunga, vogliono inflazionare il sistema, non solo quello degli asset finanziari, ma vogliono inflazionare anche l’economia reale, l’intero globo. Perchè? Fondamentalmente perchè non hanno alcuna voglia di fare sacrifici per pagare il loro debito che, per inciso, pare ancora sostenibile perchè i riflettori sono puntati (ad arte) su di noi.
Qual’è il miglior modo di far diminuire il debito? Quello di creare inflazione, la tassa occulta con cui scaricare sulle masse anni e anni di politiche scellerate. Ma perchè questo disegno possa compiersi non vi devono essere zone monetariamente sobrie. Quindi bisogna piegare la resistenza dell’ortodossia tedesca e se non vi si riesce allora bisogna fare saltare l’euro. L’Europa è l’ostacolo al loro desiderio più grande

ilcuculo
Scritto il 27 Aprile 2012 at 00:10

Per generare inflazione basta mettere dazi alla Cina e degli altri paesi emergenti obbligandoli a rivalutare la moneta.
Inoltre si riporterebbe manifattura in occidente, aumento dell’occupazione , dei salari, e , infine, inflazione.

Sarebbe un vero atto di guerra nei confronti dei paesi emergenti ed in particolare della Cina che però non è ancora militarmente in grado di opporsi a US se supportata da UK e EU.

Risultato dopo aver succhiato il sangue , letteralmente, per venti anni , ai paesi emergenti, li si fa ri-immergere.

tirlusa
Scritto il 27 Aprile 2012 at 00:25

ilcuculo@finanza,

Percorribile anche questa. Però il vento indica sempre quella direzione……appena declassato il debito sovrano spagnolo da S&P, di ben 2 gradini. L’obiettivo è l’Europa, non ci danno tregua…

kry
Scritto il 27 Aprile 2012 at 08:20

Quello che non faranno europa e usa, lo propone il giappone,il prossimo chi è il regno unito?

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