GRECIA: SHOCK ECONOMY O SACRIFICIO O CATASTROFE!
Affascina ascoltare le parole di colui che era a capo della Banca Centrale Greca mentre la Nazione, aiutata dagli uomini di Goldman Sachs, falsificava i bilanci per entrare nell’Euro,
parole di disperazione, parole che sussurrano il fallimento di un modello, un modello sbagliato che tutti in Grecia hanno appoggiato sino alla resa dei conti.
Il primo gennaio 2001 la Grecia entra a far parte della comunità europea e Papademos dopo aver insegnato alla Columbia University e lavorato presso la Fed di Boston è diventato governatore della Banca di Grecia nel 1994 diventando addirittura vicepresidente della Banca centrale europea dal giugno 2002 al maggio 2010.
Ma questo nessuno ve lo racconta, in fondo in pochi devono conoscere chi sono questi personaggi che stanno amministrando la liquidazione delle Nazioni.
Ora coloro che hanno portato il paese ellenico alla catastrofe suggeriscono di votare a favore di un’ulteriore illusione, un manipolo di falliti amministra un fallimento.
MILANO – «Siamo giunti al Punto Zero. Queste misure ci evitano il fallimento incontrollato, che porterebbe il paese alla catastrofe, al caos economico, all’esplosione sociale», ha affermato il premier greco Loukas Papademos parlando in tv alla vigilia di un voto
cruciale sulle misure di austerità in cambio di aiuti internazionali. Le misure previste nell’accordo con la troika, ha affermato il premier con tono a tratti drammatico, «garantiscono il futuro del nostro Paese nell’euro. Fino al 2009 in Grecia c’era un modello economico sbagliato. Si tratta di cose che dovevano essere fatte diverso tempo fa». Papademos ha illustrato nel dettaglio cosa vorrebbe dire la catastrofe, in mancanza del varo delle nuove misure: «Non avremmo potuto più importare generi di prima necessità, o pagare per il funzionamento di ospedali e scuole,pensioni e medicine». Chiedendo il voto dei parlamentari dei due maggiori partiti, Nuova Democrazia e Pasok, il primo ministro ha esortato i greci a reagire: «Il patriottismo non è abbandonare la battaglia, ma difendere la nostra posizione in Europa e nell’euro, prendendo tutti insieme decisioni importanti».
SACRIFICI PER IL FUTURO – «Sappiamo che questo programma impone sacrifici dolorosi ai greci, ma un default potrebbe condannare la Grecia verso un’avventura senza controllo». E ancora: «Questo programma ci garantirà condizioni di sicurezza e fiducia e
restituirà competitività alla nostra economia», ha detto Papademos. «Il nostro Paese tornerà a crescere, probabilmente nella seconda metà del prossimo anno». «L’accordo per le nuove misure ha il sostegno dei due principali partiti e garantisce il futuro del nostro Paese nell’Eurozona», ha aggiunto Papademos.
Demenziale assolutamente demenziale credere che un paese in queste condizioni possa tornare a crescere nel pieno di una depressione economica, per certi versi globale, quando l’unica azienda di rilevanza internazionale la Fage Dairy Industries colosso dell’industria alimentare greca ha visto recentemente aumentare il rating da b- a b ovvero
sempre e comunque spazzatura secondo l’inutile opinione di S&P.
LA CHIAMATA A RACCOLTA – «Vi chiedo di mettervi in fila e votare per questo accordo difficile e che aiuterà il Paese a stare in piedi. Chiunque ha un problema di coscienza si può dimettere», dice invece il leader socialista, ed ex premier, greco George Papandreou ai membri del suo gruppo parlamentare, per invitarli a votare a favore del nuovo pacchetto di misure di austerità. Anche il conservatore Antonis Samaras ha avanzato un appello simile ai membri del suo partito. Nonostante le richieste, almeno quattro deputati per ognuno dei due partiti hanno già annunciato che voteranno contro, mentre altri due deputati socialisti, entrambi ex ministri, hanno fatto capire che potrebbero farlo. Nessuno ha però minacciato le proprie dimissioni. Insieme, Insieme, socialisti e conservatori hanno 236 deputati su 300. A rincarare la dose il ministro delle finanze greco Evangelos Venizelos: «La battaglia è ora. La guerra è ora. Se vacilliamo, niente rimarrà in piedi. Il vero dilemma è tra misure dolorose e misure distruttive». Lo ha detto rivolgendosi ai deputati socialisti per sottolineare l’importanza di votare a favore delle dure misure di austerità approvate per ottenere il prestito di salvataggio da 130 miliardi di euro.socialisti e conservatori hanno 236 deputati su 300. A rincarare la dose il ministro delle finanze greco Evangelos Venizelos: «La battaglia è ora. La guerra è ora. Se vacilliamo, niente rimarrà in piedi. Il vero dilemma è tra misure dolorose e misure distruttive». Lo ha detto rivolgendosi ai deputati socialisti per sottolineare l’importanza di votare a favore delle dure misure
di austerità approvate per ottenere il prestito di salvataggio da 130 miliardi
di euro. CorrieredellaSera
Per finanziare il piano di austerity richiesto alla troika, Atene prenderà in prestito 35
miliardi di euro dal fondo temporaneo salva-Stati (Efsf), scrive il Wall Street Journal citando documenti ufficiali del piano, che prevede anche che Atene, entro fine 2012, raccoglierà 4,5 miliardi di euro da operazioni di privatizzazione. Il documento, secondo quanto riporta il Wsj, prevede anche riforme radicali in vari settori, tra cui 1,1 miliardi di tagli per i costi farmaceutici, l’abolizione delle regole restrittive sulle guide turistiche,
l’apertura del mercato energetico greco agli investimenti stranieri. Secondo il piano, la Grecia emetterà circa 70 miliardi di euro di nuove obbligazioni da offrire agli obbligazionisti in cambio dei loro vecchi titoli, che subiranno una riduzione del valore del 50%. Altri 30 miliardi di euro saranno forniti in forma di bond emessi dall’Efsf e saranno offerti ai creditori privati. all’interno articolo di Isabella Bufacchi – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/SeHsb
Un vero e proprio shock economico come piaceva tanto a Milton Friedman, la liquidazione delle Nazioni ad opera dell’oligarchia finanziaria…
«In uno dei suoi saggi più influenti, Friedman formulò la panacea tattica che costituisce il nucleo del capitalismo contemporaneo, e che io definisco “dottrina dello shock”. Osservava che “soltanto una crisi – reale o percepita – produce vero cambiamento. Quando quella crisi si verifica, le azioni intraprese dipendono dalleidee che circolano. Questa, io credo, è la nostra funzione principale: sviluppare alternative alle politiche esistenti, mantenerle in vita e disponibili finché il politicamente impossibile diventa il politicamente inevitabile”. Alcune persone accumulano cibo in scatola e acqua in previsione di grandi disastri; i friedmaniani accumulano idee per il libero mercato. E quando la crisi colpisce – ne era convinto il professore dell’università di Chicago – è fondamentale agire in fretta, imporre un mutamento rapido e irreversibile prima che la società tormentata dalla crisi torni a rifugiarsi nella tirannia dello status quo» (Naomi Klein).
Cercate di afferrare bene il concetto perchè queste poche parole sono la sintesi di quello che sta accadendo! Nonno Napolitano ha avuto bisogno di ricordare a tutti che l’Italia non è la Grecia, in fondo lo shock continua! Ah dimenticavo chissà cosa sta accadendo oggi in Islanda dove il popolo ha suggerito di incarcerare e processare i principali responsabili del default islandese ma si l’Islanda e’ piccola, l’Islanda e’ diversa!
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Noi italiani come tutto il Sud Europa, vivreno nella Depressione ancora per diversi anni.
Andate a leggervi De Rosa. e capirete ciò che stiamo e andremo a vivere nei prossimi anni.
Depressione, deflazione nel Sud Europa. 👿
Rivolta di Atlante di Ayn Rand !
Nel 2012 ci sarà la Rivolta dei piccoli imprenditori del Nord-est ? Sperem 😀
Lascia perdere la Rand Giobbe pura spazzatura intellettuale! AndreA
Credo ci siano problemi e ben più gravi altrove:
Solo la regione Emilia Romagna ha già stimato un danno di circa 1.000.000.000€ ma è solo una stima di massima visto che non si può sapere cosa e quali danni si nascondano sotto quella maledetta coltre bianca!!!
Il numero é formato da un 1 seguito da nove O.
E settimana prossima si replica dicono le previsioni e non solo in Emilia Romagna.
Avevamo proprio bisogno di un aiutino da parte del (mal)tempo.
Giustissimo il curiculum di Papademos…in piu era il vice di Monti per diversi anni nella BCE.e come ultimo e mebro come
Monti nella Trilaterale
Era consigliere di tutti i passati governi di pasok e capo della banca Nationale Ellenica
qualcosa si sta muovendo in grecia. pure la polizia si incazza. contro la troika. e addirittura l’hanno denunciata ai trbunali europei. PER I FUNZIONARI DELLA BCE E DEL FMI
DI ELENI CHREPA
Bloomberg
Il sindacato greco dei funzionari di polizia ha richiesto l’emissione di un mandato di arresto per i funzionari della Banca Centrale Europea e del Fondo Monetario Internazionale che hanno negoziato le misure di austerità per il salvataggio del debito nazionale.
La Federazione Greca dei Funzionari di Polizia ha scritto in una lettera pubblicata che richiederà i mandati di arresto per gli ex rappresentanti della Commissione Europea, Servaas Deroose, quello del FMI Poul Thomsen e della BCE Klaus Masuch. Questi mandati dovranno essere emessi da un tribunale sotto la giurisdizione greca, ha detto oggi ad Atene un portavoce della polizia che ha parlato in condizione di anonimato in linea con le disposizioni ufficiali.
“Vi avvertiamo che richiederemo, come rappresentanti legali della polizia greca in base alla legge greca, che vengano emessi immediatamente i mandati per il vostro arresto”, riporta la lettera pubblicata sul sito web del sindacato.
Il sindacato di polizia accusa i funzionari della cosiddetta troika, che ha negoziato le misure di austerità per la Grecia per il secondo salvataggio, di estorsione, di aver favorito l’eliminazione della democrazia e della sovranità greca e di aver insultato la nazione.
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Per i rappresentanti della Presidenza della Commissione europea, Servaas Deroose
del Fondo Monetario Internazionale, Poul Thomsen
della Banca Centrale Europea, Klaus Masuch
Signori,
Il Consiglio generale allargato della Federazione con i rappresentanti di tutte le organizzazioni degli agenti di polizia del paese nelle riunioni di ieri e di oggi, 8 e 9 febbraio 2012, all’unanimità ha deciso di contattarvi e comunicarvi i seguenti punti:
Per due anni la Federazione nazionale degli agenti di polizia vi ha avvisato che la politica di dettare legge e di farla rispettare “con la pistola alla tempia” ha distrutto la coesione sociale e ha fatto morire tutte le speranze di ripresa dell’economia greca.
Col passare del tempo, con le espressioni di protesta presso la sede dell’Unione Europea e nelle ambasciate di Germania e Francia, abbiamo espresso la nostra opposizione a qualsiasi misura che va a colpire l’orgoglio e ancor di più la sensibilità democratica del nostro popolo.
Abbiamo avvertito che ci rifiutiamo di scontrarci con i genitori, i fratelli, i nostri figli, i cittadini di questo paese che protestano e richiedono misure alternative.
Tutto quello che chiediamo sono politiche programmatiche che tutelano gli interessi dei lavoratori e di tutti quelli che vivono sotto la soglia di povertà.
Gli interessi dei creditori dei prestiti usurai e dei capitalisti che bramano la nostra ricchezza nazionale non possono, in qualsiasi stato di diritto, far ignorare i bisogni primari della gente comune. Inoltre, la priorità della sopravvivenza dei cittadini di una nazione ha valore di legge internazionale, è una priorità non solo in politica interna ma anche per la comunità internazionale. Inoltre, non siamo né noi né la maggioranza delle persone nelle nostre condizioni ad aver causato la crisi.
Siccome, invece, ancora una volta vengono perseguite le stesse politiche distruttive per l’intera nazione, vorremmo affermare categoricamente che in nessun caso accetteremo di essere schierati per ucciderci con i nostri fratelli.
Vi comunichiamo, come legittimi rappresentanti della polizia greca, che chiederemo che venga emesso un mandato per un vostro arresto per una serie di violazioni delle normative, di essere processati da un tribunale, in conformità alle disposizioni specifiche del diritto penale greco, per estorsione, rimozione occulta del nostro governo democratico e della nostra sovranità, per l’interferenza in altre questioni giuridiche essenziali per il popolo greco, eccetera
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Fonte: Greek Police ‘Union’ Seeks Arrest Warrants for EU, ECB Officials
quando questa cosa succederà in italia? aspettiamo come dei pirla a farci spolpare vivi?
da monti bin-loden?
DORF
In tutta la lettera non c’è scritto nulla riguardo l’arresto dei responsabili politici greci , come se il danno fosse stato prodotto solo da chi a loro dire aveva in mano la pistola. In Italia non è diverso cambierà qualcosa quando qualche politico conoscerà realmente la galera, allora se ne faranno di nuove perché si renderanno conto anche di quella situazione al limite del civile.
A quando una nuova Norimberga della Politica e della Finanza
Secondo il tuo punto di vista non vedi nessuna speranza dalla procura di Trani? Potrebbe essere il punto di partenza.( attento che trandafill nota che manca il ?) Grazie per il tuo continuare a tenerci informati anche la DOMENICA.
Se hanno intercettazioni di qualità e compromettenti si può sperare diversamente aria fritta! Andrea
E’ sempre e solo una questione di rapporti di forza e di lungimiranza politica.
Dobbiamo essere forti e dobbiamo guradare più lontano.
Perchè l’Italia non riesce ad essere il paese FORTE che potrebbe essere?
E per la Grecia, comunque fallita, che alternativa c’è ? Pensi che in un default “disordinato” la povera gente Greca possa rischiare meno ?
L’Islanda è diversa perchè l’economia della piccola Islanda sta in piedi anche senza le follie bancarie, l’Islanda aveva dei parassiti e se ne è liberata, la Grecie è stata per dieci anni parassita dell’Europa (consenziente), ora l’Europa si accorge che non riesce a liberarsi del parassita senza subire gravi danno quindi cerca di ridurlo.
Forse in Grecia si toccherà quella soglia oltre la quale il popolo si ribella, vedremo chi riuscirà a guidarlo , e per portarlo dove.
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Capitan Andrea, io ho capito il futuro amaro che sarebbe arrivato oggi , quando tu molto molto sapientamente pubblicasti il Saggio di Storia del prof. luigi De Rosa.
Andrea Mazzalai sei forte. 8)