ITALIA: ISOLE DI SPERANZA!

Scritto il alle 08:47 da icebergfinanza


Da oggi nasce una nuova rubrica " ITALIA: ISOLE DI SPERANZA" uno spazio dove raccontare e condividere la SPERANZA di un'ITALIA viva, creativa, innovativa, piena di fantasia e voglia di rivoluzionare un sistema sul viale del tramonto!

Scriveteci, mandateci le Vostre esperienze, i Vostri sogni, le Vostre conquiste, i Vostri progetti ( inviateci in pdf foto e il racconto a icebergfinanza@yahoo.it) , raccontateci e condividete un'Italia che quotidianamente, in silenzio, senza fare rumore, guarda all'orizzonte lottando per un sistema migliore, dove tradizione e  innovazione si coniugano al servizio dell'uomo e del bene comune come abbiamo visto possibile anche in  Economia solidale e sostenibile: distretti e cooperative d'ITALIA.

Tralasciando le inutili polemice di chi non sa cogliere il profumo della tradizione ed in attesa di poter condividere con Voi gli ultimi aggiornamenti di questa splendida esperienza vi lascio con un pezzo tratto dall'alba di " PAN ed LANGA"

Paolo Mosca nel suo libro, “Il sale della vita” un po’ ironicamente scrive…

Come puoi pretendere che tu, o qualche altro raro romantico, possiate sfidare le leggi economiche dei grandi numeri? Tutti in fila con il carrello stracolmo alla cassa del supermercato. La pistola elettromagnetica legge i prezzi in un istante. Eccoti il conto. Fai in fretta, metti gli acquisti nei sacchetti di plastica e torna a casa a riempire il frigorifero. Che cosa pretendi dal sale della vita? Di tornare ai tempi del negozio del droghiere, con il bancone colorato dai vasi di vetro della menta, della liquirizia o dello zafferano? Ma non t’accorgi che stanno chiudendo uno dopo l’altro i negozi di alimentari, che è sempre più anacronistico quel salumiere che affetta il prosciutto senza grasso come piace a lei ? E il fruttivendolo che teneva via per te i primi grappoli di uva regina? No i piccoli numeri sono destinati a fallire, a scomparire. Con ricordi e memorie non si va avanti: ci sono negozi di moda al posto del droghiere con i vasi gialli dello zafferano. L’importante dice il sale della vita, è che quei profumi e quelle atmosfere dei piccoli negozi restino dentro di te: rivoluzionario di sentimenti anche in coda al supermercato. Insomma, fingi di stare al gioco dei grandi numeri. E non dimenticare mai, un solo istante, il numero del dna del tuo spirito.

Si i profumi e le atmosfere dei piccoli negozi, i profumi e le atmosfere dei ricordi, delle tradizioni, delle cose semplici, del buon gusto che come abbiamo più volte ricordato tramite i Gruppi di Acquisto Solidali sono ancora possibili! Fingiamo di stare al gioco di questa massa di esaltati che ci propone la quantità alla qualità, che ci propone la crescita infinita, più produzione, più consumi, più produttività, più flessibilità!

Fingiamo di stare al gioco e facciamo quello che vogliamo, anche se costa un po’ di fatica, anche se magari non è oggi economicamente interessante o vantaggioso, mangiamo e consumiamo di meno per mangiare e consumare in qualità, in responsabilità, per uscire dalla legge dei grandi numeri che ha dichiarato tutto il suo fallimento.

Voglio raccontarVi oggi una storia di un gruppo amici, con gioia voglio condividerla perché è la testimonianza di come l’uomo non sempre dimentica il dna del suo spirito, un ritorno alle origini, alla tradizione, con una scelta difficile e coraggiosa, che coniuga tradizione e natura ma che come ha sottolineato l’assessore comunale di Alba, Giovanni Bosticco, più i prodotti soltivati sono antichi e più sono vicini alla natura umana, alla sua essenza.

L’Associazione autonoma panificatori di Alba ha avviato in forma perimentale in un appezzamento di Bossolasco la semina di due antiche varietà di grano, il cui prodotto verrà utilizzato per realizzare un pane semintegrale con poco glutine «Non sarà il pane più economico del mercato», spiega il presidente dell’associazione Enrico Giacosa, «tuttavia, non si tratta di un’operazione nostalgica, ma di un progetto concreto, che vuole portare alla creazione di un prodotto di qualità»

Qualità signori, si qualità altro che quantità, abbiamo dimenticato il sale della vita, il gusto della vita! Mangiamo meno per mangiare meglio, in una società dove la malattia principale è l’obesità! Altro che merendine preconfezionate per i nostri figli, pane, burro e marmellata, pane e nutella come ai bei tempi. Ma andiamo avanti ad esplorare questo splendido progetto!

Non vuole semplicemente essere il Pane – con la “p” maiuscola – di Alba, ma ambisce a rappresentare un intero territorio. Per questo, si chiamerà “Pan ed Langa” e abbraccerà tutte le colline che circondano la capitale del tartufo. Sulle tavole dei consumatori, probabilmente, comparirà il prossimo anno e avrà il gusto della campagna
langarola. Le spighe che daranno origine a questo prodotto di altissima qualità cresceranno infatti, proprio come un tempo, tra noccioleti e filari d’uva, al riparo da smog e gas di scarico, e saranno macinate con la pietra da un mulino di La Morra. Dopo una serie di esperimenti dai risultati assolutamente incoraggianti, martedì 26 ottobre il progetto è partito ufficialmente con la semina del grano in un appezzamento di Bossolasco. Per ora, si tratta di una sperimentazione, ma la Sezione albese dell’Associazione autonoma panificatori, che ha ideato l’iniziativa, vuole fare sul serio.

servizio_pane_langa_gazzetta_alba[1] 

lend 
In serata ulteriori dettagli…

10 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 15 Ottobre 2011 at 07:58

il chiudersi in una nazione è sempre dannoso…….
nn sono vostri fratelli i tedeschi , gli americani . gli africani.
io mi sento nazionalista quando parlo di umanità……… pensa quante forme di vita esisteranno nell'universo.
perchè fare confronti fra la lingua italiana  ( o la scienza) e quella estera è come star a guardare la diversità fra la mia famiglia e quella del vicino ….o quella fra me e mio figlio.
 forse in questo Vale potrebbe insegnare tanto
M

Scritto il 15 Ottobre 2011 at 08:25

non attenderti mai niente dagli italiani, perché ti deluderanno; ma quando nulla ti aspetterai da loro, saranno capaci di stupirti.

è una frade di un Grande Italiano

Scritto il 15 Ottobre 2011 at 09:08

M… io ho amici in tutto il mondo ma soprattutto tra coloro che dedicano la loro vita ai Sotterranei dell'Umanità! Prima di scrivere leggiti la Storia di Icebergfinanza, cerca di conoscere Andrea.
 

utente anonimo
Scritto il 15 Ottobre 2011 at 12:20

io nn capisco questo : ………………gli italiani sono cosi , quegli altri sono colà  e noi siamo più bravi qui e qua.
tutti hanno qualcosa da insegnare e se nn l'hanno fatto ancora lo faranno.
anche gli Aborigeni hanno qualcosa da insegnare a noi maestri di lingua e cucina.
e allora perchè nn sentire ogni scoperta , ogni passo avanti come qualcosa che viene a tutti da parte di uno di noi (anche se è coreano)
il fare distinguo serve solo a sentirsi diversi ..
e nn è bella cosa far discriminazioni
M

utente anonimo
Scritto il 15 Ottobre 2011 at 13:37

ML copia e sputtana icebergfinanza con isole di successo

Scritto il 15 Ottobre 2011 at 14:08

Bene significa che Icebergfinanza fa scuola! Per il resto i nostalgici di questa globalizzazione, i nostalgici di questo fallimento dovrebbero imparare cosa significa GLOCALIZZAZIONE Io sono per il GLOCAL altro che idiozie come amor di patria o nazionalismi! Andrea

utente anonimo
Scritto il 15 Ottobre 2011 at 14:20

M scusi un po' questo e' un blog no? direi di si… c'e' un signore, Andrea (il blogger) che ha deciso di condividere in rete i suoi pensieri, propone dei temi e degli argomenti e lascia una finestrella ai commenti per discutere del tema. Ne abbiamo trattati tanti di temi, ma tanti tanti, circa uno al giorno, ci sono rubriche di solidarietà e persino letture consigliate che non inneggiano proprio al nazionalismo. Ora il tema che il blogger ha deciso di trattare è Italia isole di speranza, non capisco le sue insistite contestazioni. Lei e' un cittadino del mondo abbiamo capito… noi pure mi creda… cittadini del mondo e nati in Italia, e siccome a livello planetario l'Italia in questo momento a quanto pare è un tema d'interesse, anche noi da Italiani lo trattiamo, e poi scusi per caso le risulta che l'Italia non fa parte del mondo? se lei non vuole parlarne liberissimo e… ma almeno ci lasci farlo… 

grazie

Il Fringuello

utente anonimo
Scritto il 15 Ottobre 2011 at 14:52

boh .. si parlava i lingua ..cucina …
nn posso scusate
M

utente anonimo
Scritto il 15 Ottobre 2011 at 16:10

X M
Le differenze arricchiscono questo é il senso un conto sono i nazionalismi un altro sono le differenze espressione della creatività umana dell’individualismo creativo che arricchiscono tutti gli uomini un conto sono i nazionalismi altro sono le nazioni con le proprie lingue culture arti culinarie etc. Un conto la globalizzazione altro il respiro del globo.
Altrimenti nasce il mc donald globalizzato imposto dall’alto dove per legge tutti si tagliano i capelli allo stesso modo e tutti sono + poveri.
Anche io non sono d’accordo con Andrea quando accenna alla sostenibilità non ho capito bene cosa intenda perché cosí come c’é differenza fra nazioni e nazionalismi c’é differenza fra eco-logia ed eco-logismo il secondo é la deriva ideologica della prima ed é altrettanto “insostenibile” del turbo capitalismo consumista.

Giuseppe

Scritto il 22 Ottobre 2011 at 15:23

Confermo ci sono "creme alla nocciola " equo solidali e non solo da leccarsi i baffi! Andrea

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