NO MAN’S OCEAN…NELL’OCEANO DI NESSUNO!

Scritto il alle 06:30 da icebergfinanza


    
 

 

No Man's Land o meglio No Man's Ocean, nell' Oceano di nessuno, quale migliore metafora per testimoniare l'impescrutabile orizzonte che ci attende nei prossimi due anni. 

Un'unica certezza regna su Icebergfinanza, ovvero che la madre di tutte le crisi, la tempesta perfetta ci accompagnerà per tutto il decennio, in un susseguirsi di onde improvvise, euforia e depressione tipiche dell'animo umano, onde che testimonieranno la totale mancanza di  responsabilità della finanza e della politica, nell'affrontare la ristrutturazione profonda di un sistema alla deriva. Nel frattempo la gente comune assiste attonita ed anestetizzata, talvolta complice, subendo dinamiche esoteriche sconosciute.

La Verità è figlia del Tempo, per coloro che non vivono di breve termine!

Non c'è alcun dubbio che molte cose sono accadute in questi due ultimi anni, quando dall'abisso più profondo, simile al ritorno della Grande Depressione, l'economia e i mercati azionari si sono risollevati a scapito di una disoccupazione strutturale originando il più colossale trasferimento di ricchezza che la storia ricordi, trasferimento figlio di un presunto rischio sistemico che ha sequestrato la Democrazia e la vita sociale di intere comunità, come il futuro delle Giovani Generazioni.

Ma la storia, mia splendida compagna di viaggio, continua a sussurrare che tutto quanto è accaduto è insostenibile e non perde occasione di dimostrarcelo anche dal punto di vista empirico, come abbiamo visto in molte analisi.

Forse il "New Normal" coniato da Pimco,  è la migliore metafora del mondo che verrà, forse una nuova normalità ci attende, ma ho come la sensazione, supportata sempre dalla storia che non sarà affatto cosi. ma ,  Solo

Solo il tempo ci dirà se l'Uomo avrà il coraggio di prendere per mano il suo destino, nel frattempo milioni di uomini e donne di buona volontà lavorano quotidianamente per un mondo migliore.

Mentre giorno dopo giorno, quotidianamente, il rituale delle previsioni di fine anno, si diffonde trasformandosi in venti e correnti che accarezzano l'inconsapevolezza di molti ignari naufraghi o naviganti, nei prossimi giorni Icebergfinanza cercherà di esplorare insieme a tutti coloro che hanno sostenuto o vorranno sostenere liberamente il nostro viaggio, quelli che potranno essere le stelle polari della nostra navigazione, punti di riferimento fondamentale e macroeconomico ineludibili.

Il prossimo anno Icebergfinanza subirà una profonda trasformazione nei contenuti e nella formula. Più post giornalieri, mirati ed incisivi, ma molto, molto brevi, lasciando spazio ad approfondimenti ed analisi saltuarie che avranno carattere di eccezionalità. 

Più volte è stato annunciato questo cambiamento, ma questa volta non c'è alternativa, un'alternativa che proviene dai ritmi della nostra vita, ritmi spesso insostenibili.

Ormai Icebergfinanza è una sorta di libro aperto, consultabile liberamente da tutti sulla tempesta perfetta. Molto è stato detto e una sintesi, per chi sale a bordo solo ora, la potrete trovare nel mio libro dal titolo…

                  " VIAGGIO ATTRAVERSO LA TEMPESTA PERFETTA "

  Lo spazio destinato alle dinamiche economico/finanziarie vedrà un'alternanza continua di tematiche sociali e "alternative", compatibilmente con le esigenze famigliari e lavorative.

No Man's Ocean, certo, l'Oceano di nessuno ci attende, ma come i lettori di Icebergfinanza ben sanno, non vi è vento per le vele del marinaio che non sa dove andare.

 

Icebergfinanza come un cantastorie 
che si  esibisce nelle strade e nelle piazze delle città! 

SE DESIDERI SOSTENERE ICEBERGFINANZA, 
 CLICCA QUI SOTTO!

  
   

La "filosofia" di  Icebergfinanza resta e resterà sempre gratuitamente a disposizione di tutti nella sua "forma artigianale", un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!  

     

40 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 27 Dicembre 2010 at 07:20

@Mazzalai che scrive:   Il prossimo anno Icebergfinanza subirà una profonda trasformazione nei contenuti e nella formula. Più post giornalieri, mirati ed incisivi, ma molto, molto brevi, lasciando spazio ad approfondimenti ed analisi saltuarie che avranno carattere di eccezionalità.

L’avevo già proposto al Bassi de il Grande Bluff (che sostengo con un obolo periodico) e lo chiedo anche a te.
ma vi é cos’ difficile mettervi insieme sotto una unica insegna sotto la quale vi può tranquillamente stare, che so la Stanza del BeatoTrader, l’Opinione del Capitano, il Pensiero della Capra o quello che volete?
Il tutto a pagamento ovviamente.
Poi vi dividete gli introiti in base ai criteri che meglio ritenete: il n. di hits per ciascuna sezione, il n. di parole che ciascuno di voi scrive …..

Maledetto individualismo italico!!
luigiza

Scritto il 27 Dicembre 2010 at 08:41

caro luigiza, è già stato fatto e non virtualmente parlando, penso che il Blogeconomy day, sia uno  sforzo in questa direzione, ed un'altro è in cantiere per fine maggio…
poi chissà, un giorno forse, li troveremo tutti in un unica pag…
ma non penso che sia indivisualismo…ed è giusto anche così..

già Capitano, non ci sono Uomini e non c'è vento per il marinaio che non  sa dove andare..penso che pochi…a tutti i livelli, sappiano davvero dove andare…."bonaccia piatta in arrivo"….

Buona giornata
Buona navigazione…

p.s belle le immagini!

Scritto il 27 Dicembre 2010 at 09:02

No Luigi nessun individualismo ma ognuno di noi vuole la sua liberta’ e si esprime diversamente. Per quanto riguarda la questione contributo, la questione economica, questo blog e’ gratuito e resterà gratuito per sempre sino a quando si estinguerà o meglio si scioglierà come neve al sole… Oltre 350 post annuali di cui alcuni poemi oceanici gratuiti contro una decina di post e analisi dedicati a coloro che hanno contribuito anche solo una volta in quattro anni al nostro viaggio. Luigi in questo blog attingono da anni professionisti della finanza ma ben pochi se non nessuno ha mai contribuito. Senza il sostegno della gente comune sopratutto UMANO la stima che solo alcuni sanno donare come l’ondata di acquisti che sta sommergendo il mio libro forse Icebergfinanza non sarebbe sopravvissuto così a lungo. Nessun individualismo credimi ma bisogno di libertà massima libertà e responsabilità per condividere nella maniera e nella formula in cui si crede questa tempesta perfetta . Andrea

Scritto il 27 Dicembre 2010 at 10:32

Andrea,

come già discusso altre volte io penso che la via di uscita sia effettivamente il "New Normal", che ovvimente non è uno status cristallizzato ma uno stato in continua evuluzione alla continua ricerca di stati di equilibrio.

Si chima OMEOSTASI ed è uno dei concetti più importanti in fisiologia ma può essere molto ben utilizzato in altri ambiti laddove vi sia un sistema complesso di tipo "vitale" regolato da una quantità innumerevole di interazioni di segno diverso.

La storia ci insegna che dopo qualunque evento che abbia mutato repentinamente alcune condizioni si è avuta una fase più o meno lunga di assestamento. Le persone resistono sulle barricate "qualche" giorno, poi diventa new normal.

ciao

 

utente anonimo
Scritto il 27 Dicembre 2010 at 12:07

non credo alla nuova normalità,  ci stanno proponendo due pesi e due misure: l'elite che è sovvenzionata con soldi può comprare ciò che vuole incrementando certi mercati a sua scelta, in vece la stragrande maggioranza è alle prese con una riduzione di denaro paurosa a sua disposizione a vantaggio dei pochi altri.
Laura

Scritto il 27 Dicembre 2010 at 12:37

Più New Normal della Lost Decade del Decennio Perduto non vi e’ nulla di recente Cuculo…poi si tratta di sfumature! Andrea

utente anonimo
Scritto il 27 Dicembre 2010 at 13:55

@ #5 Laura che scrive di una riduzione di denaro paurosa…

Laura quel danaro di cui tu parli non è in realtà mai esistito se non come voce in fantasiosi libri contabili di istituzioni più o meno criminali.
Ho appena ascoltato su Radio24 la trasmissione Salvadanaio condotta da certa Debora Rosciani dove FINALMENTE si è consigliata la ricetta da seguire per il futuro: SOBRIETA'.
Convincetevene, avete/abbiamo tutti vissuto in una colossale illusione dove si é creduto di poter vivere al di sopra delle proprie possibilità.

Voglio sperare che il Mazzalai riprenda quel concetto dal momento che ha dimostrato di aver la capacità di discernere le vere cause di quella che lui ha chiamato Tempesta perfetta, tempesta che non si ancora abbattuta su tutti noi (al di llà di quello che credono i cretini).
luigiza

Scritto il 27 Dicembre 2010 at 14:07

Luigi mi chiamo Andrea ….cerchiamo di non spersonalizzare un abbraccio! Andrea

Scritto il 27 Dicembre 2010 at 19:58

Luigi,

parlaci della SOBRIETA' che è un argomento interessante e molto molto soggettivo

utente anonimo
Scritto il 27 Dicembre 2010 at 21:09

@ #9
Ti ripeto quello che ho sentito e capito.
Il riferimento era all'Italia, ma immagino che sia estendibile a tutti i paesi occidentali.
Una gran parte del debito statale (mi pare di ricordare fino al 90%) é stato fatto dai governi che si sono succeduti dalla fine degli anni 70 per poter pagare le pensioni ai lavoratori i cui contributi NON sarebbero stati sufficienti a garantirle.
Inoltre le famiglie che hanno comperato questo debito hanno potuto, grazie agli interessi che venivano loro garantiti, accumulare risparmi e con questi vivere con un certo agio.
Tutto ciò non é più sostenibile e quindi il tenore di vita, piaccia o meno, dovrà per forza venire ridotto, che tradotto significa che dovremo vivere con meno mezzi e quindi più sobrietà.

Quanto sopra spiegato da un incompetente in materia economica quale io sono.

Il Giannino invece direbbe, ed in realtà lo ha già detto, che é in arrivo una patrimoniale e caro Cuculo69, se ti portano via i tuoi soldi sarai costretto, volente o nolente, rinunciare a parecchie cose che ora ti permetti: cioè dovrai vivere in maniera più sobria.
luigiza

P.S. ma essendo il sottoscritto un catastrofista, dico che quelli di Radio24 sono dei grandi ottimisti

Scritto il 27 Dicembre 2010 at 21:51

La catastrofe si origina quando nella mente delle persone si cristallizza l'idea che non ci si possa aspettare una migliore distribuzione della ricchezza.

La patrimoniale di Amato se non ricordo male fo dello 0.5% su i conti correnti non furono toccati i depositi titoli.
Ci fu anche la ISI (imposta straordinaria su gli immobili) diventoò ordinaria l'anno successivo e si chiamò ICI.
Non ricordo che l'Italia divenne più sobria.

Comunque una pettinata ai grandi patrimoni non andremme male
0% fino a 100.000 euro
0,5% tra 100.000 e 500.000
1% tra 500.000 e 1.000.000
3% sopra 1.000.000

ma, sempre come dice Oscar se poi non si aggiusta strutturalmente la spesa non serve a nulla.

Vorrei comunque che si parlasse di più della sobrietà perchè mi resta un concetto poco chiaro. Giacche ogniuno per suo conto è sobrio , ma gli altri…

Sono sempre gli altri che hanno vissuto al di sopra dei loro mezzi , sono gli altri che hanno ricevuto più di quello che hanno dato….

Scritto il 27 Dicembre 2010 at 22:57

Provo ad esprimere il mio concetto di sobrietà al di la della sensibilità e percezione di ognuno. Si tratta di un concetto in bilico tra l'essere o l'avere, dove il necessario è nascosto dietro all'onestà di comprendere e riconoscere quello che in realtà è necessario alla nostra esistenza, senza violentare quella degli altri, accumulando il nulla. Chi non ama la responsabilità, non potrai mai amare concetti come sobrietà o sostenibilità, perchè fanno paura, perchè ti costringono a comprendere i bisogni degli altri non solo materiali ma anche esistenziali. 

Non si tratta solo di buon senso o senso del limite, equilibrio, non di paura o sacrificio ma di uno stile di vita responsabile che non deve in alcuna maniera precludere la realizzazione personale.

Chiunque ama l' Uomo, sa tracciare i confini della sobrietà, che diventa inevitabilmente gioia.

Andrea

Scritto il 27 Dicembre 2010 at 23:32

Hai ragione Andrea, mi è molto più chiara la categoria della parsimonia, che potrebbe avere risultati assai simili ma, concettualmente, rispetto a quanto hai rappresentato, è una categoria differente.

Ma è un tema interessante e varrebbe la pena di esplorarlo meglio, altrimenti è solo un esrcizio retorico.

P.S.
C'è una curiosa virata dalla terza persona del
Chi non ama la responsabilità …
e senza soluzione di continuità passi alla seconda persona del
non potrai mai amare concetti come sobrietà o sostenibilità, perchè fanno paura, perchè ti costringono a comprendere …

utente anonimo
Scritto il 28 Dicembre 2010 at 00:14

"Si tratta di un concetto in bilico tra l'essere o l'avere, dove il necessario è nascosto dietro all'onestà di comprendere e riconoscere quello che in realtà è necessario alla nostra esistenza, senza violentare quella degli altri, accumulando il nulla."

Praticamente dobbiamo subire di essere impalati a vivo: grazie Capitano…..

Patrimoniale e inflazione

there is no way to protect savings from confiscation through inflation. Deficit spending is simply a scheme for the confiscation of wealth.

Scritto il 28 Dicembre 2010 at 02:05

io vorrei ch enessuno dimenticasse mai, che se esiste un debitore come lo stato, esistono anche dei creditori, ch esono gli acquirenti dei titoli del debito.
e non mi si ricordi che oltre ai privati ci sono le banche. lo so, e so anch eche se le banche li acquistano con i MEZZI PROPRI, alla fine lo fanno con i soldi dei loro proprietari, ovvero degli azionisti, quindi, ancora e sempre uomini.
ora, se il debito è detenuto da uomini, l'unico problema sta nell'identificarli, per chieder loro di contribuire attivamente al ripiano dei debiti.

utente anonimo
Scritto il 28 Dicembre 2010 at 07:29

@Ilcuculo69 che scive: La catastrofe si origina quando nella mente delle persone si cristallizza l'idea che non ci si possa aspettare una migliore distribuzione della ricchezza.

No Cuculo, e credimi non lo dico per spirito polemico perchè a mio avviso la conversazione si fa interesante, non puoi distribuire una ricchezza che in realtà non esiste.
Se si è affiancato  al tipo contributivo di pensione uno di tipo integrativo un motivo c'è.  Ma coloro che sono sotto tale nuovo regime pensionistico continuano a vivere come cicale non avendo ancora la consapevolezza che al termine del loro periodo produttivo gli rimarrà ben poco col quale vivere.
La catastrofe deriva (e deriverà da qui il mio pessimismo) dal fatto che molti e questi ultimi in particolare, non capiscono o rifiutano di accettare che debbono operare un cambiamento di atteggiamento mentale nei confronti della vita . (E qui mi trovo in perfetta sintonia con Andrea del quale diedi in passato un giudizio che ora riconosco essere errato. Ti chiedo scusa Andrea).
Poi ha ragione Oscar Giannino nel dire che necessita un aggiustamento della spessa, ma dal momento che alla fine sono sempre uomini quelli che devono farlo, torniamo al punto sollevato da Andrea nella risposta data a te Cuculo.
luigiza

Scritto il 28 Dicembre 2010 at 10:11

Luigi la ricchezza esiste , ma è distribuita talmente male che di fatto scompare agli occhi della maggioranza delle persone.

Qualche numero per l'Italia:

distribuzione della ricchezza
il 10% della popolazione detiene il 48% dello stock di ricchezza, il secondo 40% ne detiene il 29% il restante 50% ne detiene il 23%.

Questo significa che il 10% più ricco è mediamente 8,3 volte più ricco del restante 90%.

Se analizziamo la distribuzione dei redditi troviamo una curva simile anche se meno asimmetrica, se però sommiamo i redditi (da lavoro e pensione) con le rendite da capitale ci spostiamo nuovamente su una curva estremamente asimmetrica poichè di fatto solo il 10% che detiene uno stock importante di ricchezza ne ottiene una rendita.

E' evidente che questo meccanismo, senza correttivi, continua a separare sempre di più la media dalla mediana  amplificando nel tempo l'asimmetria della distribuzione.

La riforma delle pensioni in senso contributivo sarà una iattura sociale perchè metterà una parte rilevante della opolazione in condizioni di povertà, trascinando tutta la popolazione (tranne quel 10% più ricco) verso il basso  in una spirale di impoverimento.

Se le classi media e bassa continuano a contarsi gli spiccioli in tasca uno con l'altro senza capire che devono sferrare l'attacco al castello perchè la ricchezza è (quasi) tutta la, sarà difficile trovare vie di uscita.

Il problema è "la parte del leone"!

 Per chiunque non faccia parte del 10% sopramenzionato sentir parlare di sobrietà, nella categoria morale indicata da Andrea, è, secondo il mio giudizio altamente offensivo.

Non lo è parlare di prudenza e parsimonia giacchè dovendo vivere giorno per giorno nella realtà si deve anche trovar modo di sopravvivere con quello che c'è. 

utente anonimo
Scritto il 28 Dicembre 2010 at 10:33

@  #17
 Per chiunque non faccia parte del 10% sopramenzionato sentir parlare di sobrietà, nella categoria morale indicata da Andrea, è, secondo il mio giudizio altamente offensivo.

Non lo è parlare di prudenza e parsimonia giacchè dovendo vivere giorno per giorno nella realtà si deve anche trovar modo di sopravvivere con quello che c'è.

Sulla scelta dei termini da utilizzare concordo con te.  Parsimonia e prudenza sono preberibili a sobrietà per quella fascia di popolazione da te indicata.  Sobri dovrebbero essere quelli che hanno ben più del necessario.
luigiza

Scritto il 28 Dicembre 2010 at 10:46

Sarà anche categoria morale la mia Cuculo, ma è la sola che non ha come obiettivo finale la violenza, come insegna la storia.
Io cerco un'altra via, quella delle Giovani generazioni, quella di una rivoluzione di pensiero, non per oggi e forse neanche domani, anche perchè probabilmente non c'è alternativa a ciò che accadra, ma per i giorni che verranno.
All'inizio di questo viaggio parlavo di Etica ed oggi tutti parlano di Etica, all'inizio di questo viaggio parlavo di Responsabilità, Sostenibilità e Sobrietà ed oggi tutti parlano in questa direzione, ma spesso solo per interesse piuttosto che per convinzione. Probabilmente non è ancora il tempo. Se qualcuno si illude di cambiare il corso della storia con qualche sterile tecnicismo economico senza guardare all'Uomo o è un ignorante o è semplicemente un povero ingenuo.

…….Luigi grazie delle Tue parole un abbraccio, questo viaggio è un esempio vivente di come uomini con storie diverse possono confrontarsi civilmente non necessariamente cambiando le proprie convinzioni. Andrea

Scritto il 28 Dicembre 2010 at 11:58

Quindi la partita per la redistribuzione della ricchezza deve essere data per persa?

E poi.. anche perchè probabilmente non c'è alternativa a ciò che accadrà

Tu sai cosa accadrà ?

Scritto il 28 Dicembre 2010 at 12:59

Forse si parte dall'idea che chi ha accumulato ricchezze lo ha fatto rubando e non facendo sacrifici. Intendo ricchezza qualsiasi cifra, da 1 lira a 1000 miliardi. Il togliere a tutti, indistintamente, una percentuale della propria ricchezza è profondamente ingiusto. Comodo per chi ci governa, come ha fatto Amato col 6 per mille, ma così son capaci tutti. E ancora questi se la tirano da grandi economisti e sono ancora lì, bene o male, a governarci. Troppo facile aumentare le tasse per ridistribuire la ricchezza. Tasse che vanno comunque ad un sistema sprecone e corrotto, quindi in un buco senza fondo. Tasse che hanno determinato, nella storia, la caduta di grandi civiltà, prima fra tutte quella Babilonese.

Se l'Uomo, da solo, con tutti i suoi difetti, non è in grado di creare un sistema che GIUSTAMENTE ridistribuisce la ricchezza ed anche qui, come in vari altri blog, non sanno pensare che ad una patrimoniale, per tamponare un sistema destinato al fallimento, ebbene, quello che Andrea sta sognando è ancora molto, molto lontano dall'attuarsi.

Coraggio, cancellate dalla vostra mente le buffonate ingiuste e distruttive come la patrimoniale e le tasse, ripartite da zero e studiate poche e semplici regole per la ridistribuzione costante e costruttiva della ricchezza. Questo può essere un ottimo laboratorio.

Per me si deve partire dal peccato originale del signoraggio, poi della riserva frazionata ecc. ecc. e poi proporre misure che invoglino chi le ricchezze le ha ad utilizzarle per se e per gli altri, senza necessariamente accumularle per essere considerato migliore.

Per il cuculo. Ormai il concetto di omeostasi è superato, dato che qualsiasi individuo, modificato dall'ambiente, non può tornare allo stato precedente. Si parla allora di ALLOSTASI e STATO ALLOSTATICO

(Wikipedia) Stato allostatico è uno stato di attività fisiologica alterata, sostenuta dai mediatori dell’allostasi che integrano fisiologia e comportamenti associati, in risposta alle sfide dell’ambiente. Questa alterata attività ha lo scopo di mantenere la fitness dei sistemi fisiologici in risposta al cambiamento della situazione ambientale. Una volta che questa attivazione abbia ottenuto un nuovo livello di adattamento, l'organismo esce dallo stato allostatico. Lo stato allostatico può essere mantenuto per brevi periodi con risultati adattivi (carico allostatico) oppure diventare cronico e portare a malattie (sovraccarico allostatico). Corrisponde alla fase di allarme di Selye, una fase adattiva nella teoria della a Sindrome generale di adattamento di Selye (GAS).

Buon anno a tutti voi FANTASTICI!!!!!

Bill

Scritto il 28 Dicembre 2010 at 12:59

Forse si parte dall'idea che chi ha accumulato ricchezze lo ha fatto rubando e non facendo sacrifici. Intendo ricchezza qualsiasi cifra, da 1 lira a 1000 miliardi. Il togliere a tutti, indistintamente, una percentuale della propria ricchezza è profondamente ingiusto. Comodo per chi ci governa, come ha fatto Amato col 6 per mille, ma così son capaci tutti. E ancora questi se la tirano da grandi economisti e sono ancora lì, bene o male, a governarci. Troppo facile aumentare le tasse per ridistribuire la ricchezza. Tasse che vanno comunque ad un sistema sprecone e corrotto, quindi in un buco senza fondo. Tasse che hanno determinato, nella storia, la caduta di grandi civiltà, prima fra tutte quella Babilonese.

Se l'Uomo, da solo, con tutti i suoi difetti, non è in grado di creare un sistema che GIUSTAMENTE ridistribuisce la ricchezza ed anche qui, come in vari altri blog, non sanno pensare che ad una patrimoniale, per tamponare un sistema destinato al fallimento, ebbene, quello che Andrea sta sognando è ancora molto, molto lontano dall'attuarsi.

Coraggio, cancellate dalla vostra mente le buffonate ingiuste e distruttive come la patrimoniale e le tasse, ripartite da zero e studiate poche e semplici regole per la ridistribuzione costante e costruttiva della ricchezza. Questo può essere un ottimo laboratorio.

Per me si deve partire dal peccato originale del signoraggio, poi della riserva frazionata ecc. ecc. e poi proporre misure che invoglino chi le ricchezze le ha ad utilizzarle per se e per gli altri, senza necessariamente accumularle per essere considerato migliore.

Per il cuculo. Ormai il concetto di omeostasi è superato, dato che qualsiasi individuo, modificato dall'ambiente, non può tornare allo stato precedente. Si parla allora di ALLOSTASI e STATO ALLOSTATICO

(Wikipedia) Stato allostatico è uno stato di attività fisiologica alterata, sostenuta dai mediatori dell’allostasi che integrano fisiologia e comportamenti associati, in risposta alle sfide dell’ambiente. Questa alterata attività ha lo scopo di mantenere la fitness dei sistemi fisiologici in risposta al cambiamento della situazione ambientale. Una volta che questa attivazione abbia ottenuto un nuovo livello di adattamento, l'organismo esce dallo stato allostatico. Lo stato allostatico può essere mantenuto per brevi periodi con risultati adattivi (carico allostatico) oppure diventare cronico e portare a malattie (sovraccarico allostatico). Corrisponde alla fase di allarme di Selye, una fase adattiva nella teoria della a Sindrome generale di adattamento di Selye (GAS).

Buon anno a tutti voi FANTASTICI!!!!!

Bill

Scritto il 28 Dicembre 2010 at 18:35

"L'uomo è una leva la cui forza e lunghezza spetta solo a lui determinare."
Donald Crowhurst, citato in Nicholas Tomalin e Ron Hall, Lo strano viaggio di Donald Crowhurst.

Di Alternative e Sobrietà è pieno il mondo, e non da oggi, dipende dove vogliamo guardare, certo non le troviamo nel guazzabuglio del pensiero comune che tutto appiattisce ed uniforma…

http://www.dyssekilde.dk

o losnet.dk

questi esempi..come altri,  ci dimostrano una cosa molto semplice…
non rinunciare mai a lavorare coi fatti per realizzare i propri ideali"…

Già Capitano…in "biliuco tra l'avere e l'essere…"ma prima, forse, deve essere chiaro..cos'è l'avere e cos'è l' essere…

Un giorno morirò e sulla mia tomba ci sarà scritto:" Qui giace Reginald Iolanthe Perrin; egli non conosceva i nomi dei fiori e delle piante, ma conosceva l'ammontare delle vendite di torte al rabarbaro nello Schleswing-Holstein".
David Nobbs, The Fall and Rise of reginald Perrin

già…sempre…terribilmente in "bilico tra l'avere e l'essere…

noi persone siamo come le auto…"Ogni giorno andiamo in giro in mezzo alla ressa, corriamo di qua e di là, arriviamo quasi a toccarci ma in realtà c'è pochissimo contatto. Tutti questi scontri mancati. tutte quelle possibilità perse.
E' inquietante a pensarci bene. Forse è meglio non pensarci affatto."(
Jonathan Coe)…

Quale forza e lunghezza siamo in grado ….vogliamo/sappiamo determinare???

o forse…è meglio non pensarci affatto…

Valentina

Scritto il 28 Dicembre 2010 at 19:06

ho dimenticato..anche nella finanza..lentamene qualcosa si muove…

..

Merkur, una banca etica danese, ha una politica di sostegno particolare per case  e progetti ecologici; è una banca sana e coi piedi per terra, che non è stata sfiorata dalla crisi finanziaria e, anzi, è in continua espansione e continua a finanziare progetti sostenibile e sociali.

(per altre informazioni aam Terra Nuova)

utente anonimo
Scritto il 29 Dicembre 2010 at 00:08

"Merkur, una banca etica danese, ha una politica di sostegno particolare per case  e progetti ecologici; è una banca sana e coi piedi per terra, che non è stata sfiorata dalla crisi finanziaria e, anzi, è in continua espansione e continua a finanziare progetti sostenibile e sociali."

Ecco tutto quanto finanzia investimenti improduttivi come i progetto ecologici è destinato al fallimento: quante pale che NON girano nel mare del Nord, così come quelle che hanno devastato il terreno sardo

Credo che non capirete mai….se ci sono incentivi statali quest cose funzionao, altrimenti sono buffonate

Per Amensa che chiede ai creditori di rinuciare umanamente ai al rimborso, chiedo: ma spendere di meno no, vero!

Ladri maledetti di Stato

utente anonimo
Scritto il 29 Dicembre 2010 at 01:58

Nella mia esperienza  ho visto tanti ricchi diventare poveri e tanti poveri diventare ricchi.Il ciclo lunare prima o poi accontenta tutti.Silvestro

utente anonimo
Scritto il 29 Dicembre 2010 at 02:15

La salute e' il bene piu' prezioso … e' indice di grande ricchezza  e fort.una.Silvestro

Scritto il 29 Dicembre 2010 at 10:37

 

"La monocultura della mente…"

Questo si…che non lo capiremo mai…

  

……”La globalizzazione è legge del commercio e ha posto Wall Street quale unica fonte di valore, e come risultato le cose che dovrebbero avere maggior valore – la natura, la cultura, il futuro – sono state svalutate e distrutte. Le regole della globalizzazione minano le leggi di giustizia e sostenibilità, di pietà e di condivisione. Dobbiamo spostarci da un totalitarismo di mercato a una democrazia della terra. Possiamo sopravvivere come specie solo se viviamo in armonia con le leggi della biosfera. La biosfera è sufficiente per le necessità di tutti se l’economia globale rispetta i limiti posti dalla sostenibilità e dalla giustizia. Come ci ricorda Gandhi “La Terra è sufficiente per i bisogni di tutti, non per l’avidità di qualcuno”. “ (aggiungo in ogni settore…in ogni impresa)

 

http://www.chinacdf.org.cn/icon/05OGMSeedsFood/05VandanaShivaIt.pdf

http://www.filosofico.net/shiva.htm

 

 

Scusa, ma chi glielo va a dire allo Stato cosa finanziare?..Forse è meglio non chiederselo…

 

per quanto riguarda il territorio sardo…, che amo particolarmente, è uno dei problemi, ma non il solo, che ha radici ben più antiche, nella speculazione selvaggia, una delle tante “balle” con un' unico denominatore comune, l'avidità e l'ingordigia…è questo che testardamente non vogliamo comprendere…che ci è difficile comprendere…ah… dimenticavo…ma noi aspettiamo sovvenzioni statali…ai nostri progetti…auguriamoci tanta buona fortuna…

Scritto il 29 Dicembre 2010 at 10:37

 

"La monocultura della mente…"

Questo si…che non lo capiremo mai…

  

……”La globalizzazione è legge del commercio e ha posto Wall Street quale unica fonte di valore, e come risultato le cose che dovrebbero avere maggior valore – la natura, la cultura, il futuro – sono state svalutate e distrutte. Le regole della globalizzazione minano le leggi di giustizia e sostenibilità, di pietà e di condivisione. Dobbiamo spostarci da un totalitarismo di mercato a una democrazia della terra. Possiamo sopravvivere come specie solo se viviamo in armonia con le leggi della biosfera. La biosfera è sufficiente per le necessità di tutti se l’economia globale rispetta i limiti posti dalla sostenibilità e dalla giustizia. Come ci ricorda Gandhi “La Terra è sufficiente per i bisogni di tutti, non per l’avidità di qualcuno”. “ (aggiungo in ogni settore…in ogni impresa)

 

http://www.chinacdf.org.cn/icon/05OGMSeedsFood/05VandanaShivaIt.pdf

http://www.filosofico.net/shiva.htm

 

 

Scusa, ma chi glielo va a dire allo Stato cosa finanziare?..Forse è meglio non chiederselo…

 

per quanto riguarda il territorio sardo…, che amo particolarmente, è uno dei problemi, ma non il solo, che ha radici ben più antiche, nella speculazione selvaggia, una delle tante “balle” con un' unico denominatore comune, l'avidità e l'ingordigia…è questo che testardamente non vogliamo comprendere…che ci è difficile comprendere…ah… dimenticavo…ma noi aspettiamo sovvenzioni statali…ai nostri progetti…auguriamoci tanta buona fortuna…

Scritto il 29 Dicembre 2010 at 13:41

http://notizie.virgilio.it/notizie/top_news/2010/12_dicembre/29/offensiva_anti_evasori_fiscali_le_novita_in_arrivo_nel_2011,27649965.html

però facciamo i seri fino in fondo, nessun problema ad adeguarmi proprio nessuno…ma mi "girano" e anche molto, leggo ravvedimento  più oneroso…nel caso di scarsa liquidità…ma perchè non parliamo di incassare l'Iva, quando a monte sono state incassate le fatture…(e scusate non basta una norma, che nessuno applica, imponendo pagamenti entro trenta giorni…non basta…ma lo girate il mondo? Siete mai usciti dalla stanza dei bottoni??? Ho il sospetto che il vostro, sia un mondo, molto virtuale…tanto per parlare di problemi terra a terra…concreti…perchè…??? Già perchè???

Perchè il già traballante castello di carta, sarebbe ancor più traballante vero…

E' proprio vero..senza "sovvenzioni" dello stato non si va da nessuna parte…proprio nessuna…già…già..

Valentina

Scritto il 29 Dicembre 2010 at 13:41

http://notizie.virgilio.it/notizie/top_news/2010/12_dicembre/29/offensiva_anti_evasori_fiscali_le_novita_in_arrivo_nel_2011,27649965.html

però facciamo i seri fino in fondo, nessun problema ad adeguarmi proprio nessuno…ma mi "girano" e anche molto, leggo ravvedimento  più oneroso…nel caso di scarsa liquidità…ma perchè non parliamo di incassare l'Iva, quando a monte sono state incassate le fatture…(e scusate non basta una norma, che nessuno applica, imponendo pagamenti entro trenta giorni…non basta…ma lo girate il mondo? Siete mai usciti dalla stanza dei bottoni??? Ho il sospetto che il vostro, sia un mondo, molto virtuale…tanto per parlare di problemi terra a terra…concreti…perchè…??? Già perchè???

Perchè il già traballante castello di carta, sarebbe ancor più traballante vero…

E' proprio vero..senza "sovvenzioni" dello stato non si va da nessuna parte…proprio nessuna…già…già..

Valentina

Scritto il 29 Dicembre 2010 at 16:12

Valentina hai proprio ragione, in questo strano paese si continua a punire che fa il proprio dovere.
Del resto è molto più facile spolpare la carcassa di chi hai già tra le mani che andare a cercare nuove prede.
Il problema in Italia è allargare la base imponibile a tutte le attività reali che sfuggono alla tassazione, invece si mantiene un atteggamento sempre più vessatorio verso chi è comunque adempiente e non ha una potenza di fuoco significativa dal punto di vista legale  tributario.
Purtroppo qualunque processo di armonizzazione fiscale unito ad una auspicabilissima riduzione del prelievo può essere fatta solo dopo che la vera base imponibile sia effetivamente emersa. Ed è il cardine di qualsiasi principio di equità e redistribuzione, indipendentemente dalle modalità che si vogliano utilizzare.

utente anonimo
Scritto il 29 Dicembre 2010 at 17:50

non è strano o sfuggito di mano ,è stato tutto pianificato (V.Bruno AMOROSO) 
SONO PROPRIO LE TASSE CHE CI HANNO IMPOVERITO PER CONCENTRARE LA RICCHEZZA.
Laura

Scritto il 29 Dicembre 2010 at 19:25

Già Laura…già…
e dice bene IlCuculo….è proprio così…"spolpare la carcassa",
perchè oramai di carcassa si tratta…

non è un semplice discorso di armonizzazione fiscale, caro il cuculo…
si tratta di cambiare mentalità/cultura a tutti i livelii e soprattutto dirigenziali…la vedo ardua…ma non impossibile chissà, se un giorno ci svegliassimo dal  letargo epocale in cui l'effimero benessere ci ha lasciati…chissà…

le soluzioni ci sono..ci sono…manca la volontà…ne manca tanta di volontà, ma soprattutto manca la virtù e il coraggio di attuarle!!!

Virtù e coraggio…poichè la pandomina continua…che sia il 2011 o il 2012…o gli anni che verrano…

Buona navigazione cari Compagni di Viaggio…buona navigazione…
e soprattutto che il vento della consapevolezza ci possa accompagnare e guidare…

Valentina

Scritto il 29 Dicembre 2010 at 21:19

Dimentichiamoci la possibilità che il cambiamento possa venire dalle istituzioni o dalla politica. Si tratta di uomini che nella maggior parte dei casi non hanno più valori se non il senso di onnipotenza e l’idolatria del potete e del denaro. E poi finiamola di ritenerci poveri o impoveriti perché nessuno potrà mai rubarci lecose in cui crediamo, per cui lottiamo. Ho sentito spesso anche tra i lettori di questo blog l’essenza e il profumo dell’inevitabilita, la frustrazione e la mancanza di fiducia e di speranza. Signori che si tratti di politica i di finanza oggi siamo in mano ad un gruppo di esaltati a loro volta seguiti da un branco di lupi e sciacalli incapaci di qualunque relazione umana e professionisti del furto, della frode e della manipolazione, idoli talvolta del sistema, assecondati spesso e volentieri dalla gente comune. Il cambiamento nasce dalla comunità e dal singolo, che non si lamenta per ciò che ha assecondato ma costruisce una rete di rapporti e esperienze che vanno oltre il messaggio demenziale di un gruppo di eletti che ha sequestrato il presente e il futuro delle Nazioni, Andrea

Scritto il 30 Dicembre 2010 at 03:53

Nulla da eccepire Capitano… proprio nulla…

Chiaro e "lucido" come sempre…

Valentina

Scritto il 30 Dicembre 2010 at 09:00

 Solo una precisazione…
e questi li vogliamo dimenticare…è la nostra realtà…qui, come in altri esempi sia chiaro…sono stati rubati ben più dei sogni…

ma forse sono da considerarsi “solo soggetti a rischio da monitorare..”

http://generazionepropro.corriere.it/2010/03/nordest_gli_imprenditori_suici.html

http://www.parmaoggi.it/2010/03/03/crisi-economica-sempre-piu-imprenditori-si-tolgono-la-vita/

http://www.lazione.it/component/content/article/49-editoriale/2226-il-dramma-del-suicidio-dei-piccoli-imprenditori

http://www.wakeupnews.eu/la-disperazione-degli-imprenditori-veneti/

monitoriamo…monitoriamo…
siamo già immersi nell' ”Oceano di nessuno”…e non è mancanza di speranza…
tutt'altro….ma “sana rabbia”…comincio ad essere stanca di internet…di parole…tutti ad analizzare…analizzare…analizzare…la realtà ora ci sta chiedendo altro, nelle nostre città, nelle nostre realtà di tutti i giorni…

Buona giornata
Valentina

Scritto il 30 Dicembre 2010 at 09:00

 Solo una precisazione…
e questi li vogliamo dimenticare…è la nostra realtà…qui, come in altri esempi sia chiaro…sono stati rubati ben più dei sogni…

ma forse sono da considerarsi “solo soggetti a rischio da monitorare..”

http://generazionepropro.corriere.it/2010/03/nordest_gli_imprenditori_suici.html

http://www.parmaoggi.it/2010/03/03/crisi-economica-sempre-piu-imprenditori-si-tolgono-la-vita/

http://www.lazione.it/component/content/article/49-editoriale/2226-il-dramma-del-suicidio-dei-piccoli-imprenditori

http://www.wakeupnews.eu/la-disperazione-degli-imprenditori-veneti/

monitoriamo…monitoriamo…
siamo già immersi nell' ”Oceano di nessuno”…e non è mancanza di speranza…
tutt'altro….ma “sana rabbia”…comincio ad essere stanca di internet…di parole…tutti ad analizzare…analizzare…analizzare…la realtà ora ci sta chiedendo altro, nelle nostre città, nelle nostre realtà di tutti i giorni…

Buona giornata
Valentina

utente anonimo
Scritto il 30 Dicembre 2010 at 13:52

"Scusa, ma chi glielo va a dire allo Stato cosa finanziare?..Forse è meglio non chiederselo…"

E' MEGLIO CHE LO STATO NON FINANZI NULLA.

SE FINANZIA VUOL DIRE CHE CI HA RIBATO TROPPI SOLDI CON LE TASSE E PUO' CALARLE.

CERCA LE COSE SEMPLICI

utente anonimo
Scritto il 30 Dicembre 2010 at 17:45

ma vi rendete conto che paghiamo un numero esagerato di tasse e tributi che ci soffocano tassa di registro bolli vari iva, tasse sul reddito TASSE SULLA CASA ( QUESTO è DAVVERO MOSTRUOSO!)etc etc
SONO TROPPE E CI IMPOVERISCONO GIORNO DOPO GIORNO
Laura

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