ECONOMIA COMPORTAMENTALE!
Che si parli di economia o di finanza comportamentale, sempre e comunque si indica quei particolari studi economici che aspirano ad indagare i comportamenti nell’economia e nei mercatio finanziari, attraverso la psicologia e le varie forme di comportamento individuale e sociale. In fondo la leggendaria " Teoria dei sentimenti morali " testo spesso ignorato dalle accademie universitarie mondiali, scritto dal padre dell’economia Adam Smith, esplorava già i comportamenti della psicologia umana.
Come scrissi nell’ormai lontano gennaio 2007…
…l’individuo tende principalmente in situazioni di incertezza ad utilizzare informazioni che sono sostanzialmente di facile comprensione, oppure quelle che giungono da fonti che esso ritiene affidabili o corrette.La maggioranza delle informazioni vengono acquisite attraverso i canali dei media o direttamente dagli analisti senza verificarne la fondatezza, in considerazione del fatto che provengano da istituzioni od esperti supposti tali adeguando quindi i comportamenti finanziari ai segnali che giungono dall’ambiente. Talvolta particolari dati ed opinioni subiscono delle modificazioni tra un passaggio e l’altro, tipico del processo di comunicazione portando l’individuo singolo a fidarsi dei comportamenti di tipo collettivo!
Come i lettori di Icebergfinanza ben sanno, spesso amo ripetere che la follia nel singolo è un’eccezione mentre nelle masse sembra ormai diventata la regola. Ogni bolla finanziaria, ogni illusione economica nella storia è accompagnata da un movimento di massa che si "innamora" di una tendenza, assecondandola sino alla nemesi finale.
Eppure i "profeti" delle teorie razionali, l’influenza dell’economia neoclassica ha determinato l’illusione di un mercato sempre e comunque efficiente in grado di valutare qualunque informazione sino all’idolatria del prezzo come unico indicatore affidabile della razionalità di coloro che partecipano al mercato stesso.
Eppure le bolle speculative, sono l’essenza stessa dell’irrazionalità anche se la stessa irrazionalità non basta a spiegare i comportamenti umani. Ecco quindi che ad ondate alterne l’economia comportamentale torna negli anni ’80, assecondata dalla psicologia cognitiva di Daniel Kahneman e Amos Tversky, intenti a sviscerare l’idolatria del porcesso decisionale razionale economico.
Come spiego lo scorso anno al festival dell’Economia di Trento il professor, Ellingsen, docente di economia svedese, … per molti anni gli economisti hanno tralasciato il settore dell’economia comportamentale dando praticamente carta bianca al modello predominante che è quello dell’egoista razionale. Siamo tutti egoisti razionali.
(…) La realtà è più complessa perché più complessa è la natura umana. Ecco quindi che gli economisti farebbero bene a farsi dare una mano da altri studiosi come gli psicologi e i sociologi – “che altro non sono che economisti che si sono stufati di analizzare tutto solo ed esclusivamente tenendo conto di numeri e percentuali” (…) “Per esempio ci possiamo chiedere: esiste un’inclinazione a mentire? E’ vero che, da buoni egoisti razionali, ci siamo portati ma è anche vero che poi abbiamo il senso di colpa che può risultare determinante nella scelta finale del nostro agire”. (…) La lezione di Ellingsen è stata trapuntata da tutta una serie di citazioni dei più importanti economisti di tutti i tempi – da Hobbes a Hume, da Smith a Nash, da Aumann a Becker , senza tralasciare però anche studiosi di altre discipline come Darwin o Titmuss, altrimenti l’intero suo ragionamento sarebbe stato incoerente – impossibile riportarle tutte. La più importante forse è stata quella di Hobbes che ha scritto nel suo Leviatano del 1651 che “Il desiderio di elogio predispone ad azioni lodevoli, come cercare di compiacere coloro di cui apprezziamo il giudizio”. Eccola quindi la chiave di tutto il ragionare di Ellingse: vergogna, stima, soddisfazione! Non più solo aride percentuali e numeri interpretati secondo teorie spesso in contrasto tra di loro.
E a corroborare questo credo un altro interrogativo: “L’incentivo monetario elimina il senso civico?” (…)“Mi sembra che la crisi economica attuale – ha chiesto un altro professore presente come spettatore – evidenzi chiaramente come la corruzione sia il peggiore dei cancri per lo sviluppo, anche la situazione degli Stati uniti ne è la prova”. “E’ vero ma non dimentichiamo mai che dove c’è corruzione tra i governanti c’è corruzione anche tra la popolazione. I governanti devono essere controllati da istituti che pensano al peggio, non deve esserci spazio per la corruzione”.
Quindi tornando alla nostra " behavioural economics" ecco che la stessa viene in aiuto della teoria economica, sviluppando un dialogo profondo tra l’economia e la psicologia sociale, senza dimenticare la neurologia e la stessa antropologia culturale. In fondo la stessa etica, la responsabilità sociale d’impresa, l’economia civile e il consumo critico, non sono altro che sviluppi di un’economia alternativa influenzata dalla "teoria dei sentimenti morali" che tanto amava Adam Smith.
Per quale motivo rinnegare i sentimenti e le emozioni di un essere umano, ponendo l’economia in un ideale contenitore, intriso di matematica e razionalità: euforia o depressione, avidità o gratuità , sono comportamenti che a seconda del canale di difusione, singolo o di massa, indirizzano la storia nel solco prestabilito.
La razionalità presuppone la freddezza necessaria a non commettere un eventuale errore cognitivo, ma la storia passata e recente dimostra che la stessa fiducia può essere un errore cognitivo a seconda di dove è riposta.
La Storia ci racconta da secoli, sino dal mitico tulipano nero, che la follia nelle masse è la prassi, mentre nei singoli è un’eccezione. Come scrive Chancellor, " il resoconto di Neal sulla bolla South Sea, come la versione di Garber della mania dei tulipani, è finalizzata a sostenere la teoria moderna dell’efficienza dei mercati e della razionalità degli investitori. Nella forma più estrema, questa teoria nega l’intervento dell’irrazionalità nelle bolle speculative e sostiene che gli investitori agiscono razionalmente anche quando acquistano azioni al di sopra del loro valore di mercato nella speranza che il prezzo continui a salire, almeno nel breve termine.(…) I sostenitori della " bolla razionale " sembrano ignorare il fatto che il successo di questa strategia dipende dalla liquidità ( vale a dire la presenza costante di venditori ed acquirenti sul mercato ) e che in una situazione di panico i compratori svaniscono proprio nel momento in cui gli speculatori della "bolla razionale" cercano di liberarsi delle proprie azioni.
Daniel Kahneman e Amos Tversky, hanno fatto notare che la mente umana, diverge in maniera sistematica dalle leggi della probabilità che tanto amano gli ultimi scienziati finanziari, presenti sul mercato, in quanto l’assenza di emozioni di un essere razionale, metodico, scientifico, spesso glaciale, viene altrettanto sistematicamente spazzate via dalle emozioni di una mente dove i neuroni amano scatenarsi in giochi dalle mille sorprese.
Jack Welch, il manager più celebre del XX secolo, nel raccontare la sua vita credeva di parlare di sé, invece è andato vicino a una teoria. O, magari, ha abbozzato una diagnosi involontaria su ciò che è andato storto nel capitalismo degli ultimi anni, quelli del tardo reaganismo. «In tutta la mia carriera non ho mai voluto vedere un progetto prima che qualcuno me lo presentasse», racconta Welch nella sua biografia scritta quando nel 2004 lasciò, dopo vent’ anni, la guida di General Electric. «Per me il valore di quelle sessioni non era nei bilanci, era nelle teste e nei cuori delle persone che venivano al nostro quartier generale in Connecticut. Volevo scavare, andare oltre i faldoni e verso i pensieri che li avevano ispirati. Dovevo vedere il linguaggio non verbale degli investitori, la passione che infondevano nei loro ragionamenti». I manuali pieni di modelli per stimare la profittabilità futura, dice Welch, erano «libri morti». Di questo brano preso da Jack: Straight from the Gut («direttamente dalla pancia») si sono ricordati di recente due uomini che di modelli econometrici si sono nutriti fin dall’ adolescenza. Il primo si chiama George Akerlof, ed oltre ad aver sposato la presidente della Federal Reserve di San Francisco, Janet Yellen, ha vinto un Nobel per l’ economia grazie ai suoi studi sui «limoni», ossia sull’ «incertezza della qualità dei meccanismi di mercato». Il secondo invece risponde al nome di Robert Shiller, insegna a Yale, ha previsto due su due delle ultime crisi ed è, di per sé, un numero vivente: il suo indice del mercato immobiliare (lo «S&P’ s Case/Shiller») dà ogni mese lo stato di salute dell’ economia americana, e anche ieri segnava febbre alta. Corriere della Sera.
" ….per fermare qualcosa che è dentro me ma nella mente tua non c’è. Capire tu non puoi tu chiamale se vuoi emozioni tu chiamale se vuoi emozioni! "
Spero di non aver annoiato nessuno, in fondo, è solo un viaggio attraverso la mente umana, per cercare di comprendere quanto è accaduto, un viaggio da profano, una rotta nella quale lascio volentieri il timone ad un nostro caro compagno di viaggio, PaoloCogorno , psicologo e psicoterapeuta, il quale ha esplorato per noi La coscienza umana nella Lost Decade
In questo articolo mi propongo di analizzare alcune dinamiche psichiche correlate con la situazione sociale ed economica globale in questa prima decade “perduta” del XXI secolo.
Intanto premetto che la dizione “perduta”, non ha né vuole avere alcun “taglio” pessimistico sulla valutazione degli anni 2000-2009, quanto più siamo consapevoli di occasioni perdute, di opportunità non viste, di segnali ignorati, tanto più riusciamo a recuperare realmente terreno su un piano di coscienza umana, individuale e collettiva; Quindi ogni azione propositiva ad un cambiamento evolutivo non può prescindere da una presa di coscienza di ciò che “oggettivamente” è stato anche perduto…
Questo e molto di più potrete trovare leggendo il suo articolo ma sopratutto come scrive Paolo…
"La psicopatologia e i suoi derivati, finanziari e comportamentali, prosperano nella palude della inconsapevolezza….” "Oggi più che mai è necessario allargare la base di conoscenza di tutto questo e condividerlo come Coscienza Universale
Capitano Andrea gran bel articolo e mi sono letto anche il link con la pubblicazione di Paolo Cogorno…….bellissimi entrambi.
Altro che prossima ripresa economica e delle borse, credo che ci aspettino anni molto difficili; avremo un futuro stile Giappone oppure stile ex-URSS???? posto un link al riguardo:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6849 se queste sono le condizioni di una gran parte degli USA!!!!!
Voglio postare altri due link (li ho copiati da un post di Il Folletto) molto interessanti:
http://santaruina.splinder.com/post/22375367/Il+paradosso+del+potere
http://santaruina.splinder.com/post/22389708/The+green+screen+illusion
Infine per Valentina #13 precedenti, sono lieto che i link con i video ti siano piaciuti………è piuttosto grande (infinito!!!!) l'universo hehehe. Chissà perchè molte persone hanno una visione estremamente miope del mondo in qui vivono???? e non riescono a guardare oltre la "punta del proprio naso"??? (per non parlare del tempo!!!). Spero di esserci a Trento….anzi ci sarò sicuramente.
Un saluto
SD
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SD
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SD
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Un saluto
SD
A proposito di comportamenti in economia:
La Yellen, la colomba sostenitrice dei tassi…negativi (se fosse possibile)nominata vicepresidente fed da Obama, dichiara che non è dimostrato che le economie avanzate possano rischiare inflazione a causa dell'eccessivo indebitamento statale.
Evidentemente una frase grottesca, ma forse necessaria per ringraziare della fresca nomina.
Pimco invece si aspetta shock economici (bassa crescita, inflazione o default) proprio a causa dei debiti statali eccessivi.
ex #3 da oggi PEG
( PEG è il mio indicatore fondamentale preferito cioè P/E/G ossia prezzo / utili / crescita annuale )
Gentilissima Valentina un uomo di nome Immanuel Kant ha scritto come epitaffio sulla sua tomba "Il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me", la prima affermazione sarebbe immensa da commentare, la seconda invece non ha bisogno di commenti.
Io sono una persona scevra da "affondi" filosofici, ma dalla mia piccola finestrella sul mondo vedo tutto eccetto che moralità.
Ognuno si sente libero di dire e fare il tutto e il contrario di tutto con assoluta mancanza di coerenza.
La civiltà umana è un insieme di molteplici cose, ma la cosa principale sono le regole costituite e il rispetto di esse, quando le stesse regole vengono non solo violate, ma addirittura derise, in nome di una licenza di impunità, è segno che il mondo sta entrando in una realtà molto "caotica".
Quando chi è al potere ha la "consapevolezza dell'impunita" vi è un segno evidentissimo dell'imminente crollo del sistema.
Tutto questo non significa che le cosse avverranno in modo veloce, ma solo che dietro l'angolo ci attendono cambiamenti.
Bisognerà vedere se gli uomini avranno la forza di fare un passo dopò l'altro e cambiare poco alla volta il mondo, oppure stanchi di aspettare, cominceranno a desiderare di veder realizzato subito il loro futuro.
I grandi cambiamenti sono stati preceduti, sempre da tanti piccoli segnali, a cui nessuno a dato peso se non dopo che "l'evento irreversibile" sia accaduto.
-IL Compasso-
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6851
SD,
dal tuo sto preferito…
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SD,
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SD,
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SD,
dal tuo sto preferito…
http://www.finanzainchiaro.it/dblog/articolo.asp?articolo=697
E' una storia antica sicuramente nota a tutti , ma vale la ena di tenerla presente quando parliamo di Economia comportamentale è interessante l'ultimo punto anche in relazioni alle vicende di oggi:
…..Il 24 febbraio del 1637 si riunì ad Amsterdam un'assemblea di delegati delle principali città olandesi per discutere il da farsi. I giudici, in modo unanime, si rifiutarono di riconoscere la validità dei contratti di compravendita di tulipani stipulati prima del novembre del 1636, considerandoli alla stregua del gioco d'azzardo: in pratica questi debiti non erano esigibili per legge. Nessuno onorò più i contratti e intere fortune sfumarono all'istante. Per molti fu la rovina.
Anche se Andrea sostiene che i creditori abbiamo miglior memoria dei debitori (ed è vero) credo che ci siano debiti e debiti, contratti e contratti.
http://mondoeconomico.blogosfere.it/2007/11/qualche-spiegazione-dalla-finanza-comportamentale.html
Nulla da eccepire caro compagno di viaggio, proprio nulla da eccepire IlCompasso!
Del resto, ciò che dici, mi sembra in linea con il mio precedente commento. La frase di Kant, che hai citato è una delle frasi che preferisco, e non ho nulla da aggiungere a quando Tu hai scritto, tranne che un’altra frase che amo molto, è quella che già conoscete, ma non so tutte le volte che la rileggo, un forte intenso calore si irradia dall’interno, non saprei dire…ed è questa:
“Il piu’ grande bisogno del mondo e’ il bisogno di uomini; di uomini che NON SI POSSONO COMPRARE NE’ VENDERE; di uomini che sono fedeli ed onesti fin nell’intimo della loro anima; di uomini che non hanno paura di chiamare il male con il suo vero nome; di uomini la cui coscienza e’ fedele al dovere come l’ago magnetico lo e’ al polo; di uomini che staranno per la Giustizia anche se dovessero crollare i cieli” . E. G. White
Mi sono però chiesta come avrei rappresentato la coerenza, la moralità e la consapevolezza dell’iniquità, amo da sempre la sintesi espressiva del segno, perché nessuna frase è più vera
“creiamo le parole e poi ne rimaniamo prigionieri”…
"L'Ombra persistente della coerenza"
"Dove?Come?…Il difficile sentiero della moralità"
"Affogando nell'iniquità"
….
I gemiti della gente che affoga nella propria iniquità sono strazianti. Salgono dal basso e l'angoscia li fa propri. S'incarna così l'ansia.
“da il teatro delle possibilità”
Ciao
Valentina
p.s Ah! Il Cuculo ci sei! bene…bene!
Per Il Cuculo69 #5 certamente è dei miei siti preferiti, comunque ne leggo anche altri tra qui Icebergfinanza. Ma una tra le cose che preferisco di più e quella descritta nel link che allego:
http://www.stampalibera.com/?p=10304#more-10304
A proposito se per caso un giorno avrete bisogno di qualche "lavoretto" nella Vostra abitazione (visto che è il mio settore) sarà meglio che mettiate da parte "roba buona"………tipo oro, argento, rame, ottone, roba da mangiare (ma solo rigorosamente BIO…..mica quella che comprate!!!!); od in alternativa rivolgetevi alle Big-Imprese del settore hihihi.
Un saluto
SD
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SD
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SD
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Un saluto
SD
Mi pare che pure i piccoli artigiani a cui mi rivolgo per lavori e lavoretti trovino nelle banconote della BCE sufficiente motivazione…
Hanno una particolare predilezione per i foglietti colorti mentre mostrano diffidenza per gli assegni ed una vera repulsione per i bonifici.
Poi naturalmente tra gentiluomini una stretta di mano vale più di mile ricevute.
Fosse per me gli leverei la pelle da dosso.
Il Cuculo69 #10 non preoccuparti che ci penserà la GdF a mandargli la cartella con la "gabella" dovuta!!!!!!
Ed in qualsiasi caso nel momento che………una gran parte dei piccoli-imprenditori si vedranno costretti a scendere a compromessi per poter sopravvivere, vuol dire che è "finita" e forse è giunto il momento di volgere lo sguardo da un altra parte.
Prova ad informarti di come funzionava il sistema economico/fiscale 30-40 anni fà??? quanto c'era l'IGE e quando i contratti frà gentiluomini si concludevano veramente con una stretta di mano!!!
Un saluto
SD
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"Ragione e Cuore"
“There is more to life than increasing its speed”.
(C’è di più nella vita che aumentare la velocità). Mahatma Gandhi
L’ essere umano è una parte di ciò che noi definiamo “universo”, un’entità limitata nel tempo e nello spazio. L’ uomo sperimenta se stesso, i propri pensieri e sentimenti come una parte separata da tutto il resto, in una specie di illusione ottica. Tale illusione ci imprigiona, respingendoci alla sfera dei nostri desideri egoistici e al legame con poche persone a noi prossime.
Il nostro obiettivo dev’essere quello di liberarci da tale prigione ampliando la nostra comprensione ed espandendoci nella compassione fino ad abbracciare tutti gli essere viventi e l’infinita natura nella sua bellezza.
Albert Eistein
L’unica vera catastrofe personale consiste nella corruzione dell’anima….
“Socrate è stato il primo filosofo a insegnare che l’integrità è un dovere soprattutto nei confronti di sé stessi, prima ancora che verso la legge o qualsiasi altra autorità….questo valore è stato riaffermato da molte altre grandi personalità…a cominciare da Gesù, che disse: “Che cosa guadagnerà un uomo se conquisterà il mondo intero, ma perde se stesso?”. E Shakespeare: “E soprattutto sii fedele a te stesso”.
…
“L’ integrità è immediata e incondizionata. Ogni volta che agiamo, possiamo essere coerenti con i nostri valori oppure no. Dipende da una nostra scelta personale. Quando scegliamo di agire con integrità, ci comportiamo sempre come dei giocatori, e nessuno può negarci la possibilità di agire in questo modo.”
…Lo scopo più profondo degli affari, degli sport (se vogliamo ricollegarci al post precedente) e di qualsiasi altra attività competitiva, non è di avere successo, ma di servire come palcoscenico per la conoscenza di se. Nell’azione e reazione a determinate situazioni nel mondo degli affari abbiamo l’opportunità di scoprire chi siamo veramente, affermando i nostri valori attraverso il comportamento che teniamo verso gli altri…
A questo punto il fine non è più il successo materiale che invece diviene un mezzo per sviluppare ed esprimere la nostra più alta natura.” (estratti da: Business consapevole, come creare ricchezza attraverso i Valori, Fred Kofman).
Ricordate la frase di Keynes!”We shall once more value ends above meanse and prefer the good to the usefull”.
Il cuore possiede ragioni che la stessa ragione ignora. (B. Pascal)
Anche la ragione, volendo…ha un cuore!
"la ragione e la passione sono il timone e la vela di quel navigante che è l'anima nostra"(K.Gilbran)
Valentina