PENELOPE E LA TELA DELL’OCCUPAZIONE.

Scritto il alle 18:47 da icebergfinanza

 

Come non ricordare  Penelope e la sua leggendaria tela, celebre stratagemma per rimandare le nozze indesiderate,  in attesa del ritorno ad Itaca, del suo Ulisse. Ciò che creava di giorno, Penelope disfava di notte. La metafora della tela di Penelope, viene utilizzata oggi per riferirsi ad un lavoro che probabilmente non avrà mai fine.

Mentre l’amministrazione Obama si illude di creare di giorno, la tela dell’occupazione, dopo aver demandato mesi e mesi il problema al recupero dell’economia, trascurandone gli effetti depressivi, oggi gli Stati americani, di notte disfano naturalmente ciò che il governo federale cerca di ricostruire.

Abbiamo già visto che mentre, il governo espande la spesa pubblica, gli Stati, molti sull’orlo del default (….Don’t cry for me California…ad esempio) tagliano la spesa, tagliano l’occupazione ed aumentano le tasse.

Non so quanti di Voi l’abbiano notato, ma mentre l’universo dei media e dei blog, continua a mantenere la sua attenzione sulle vicende europee, dimenticando che l’intero mondo occidentale, ha acceso la miccia di un candelotto di dinamite che continua a passare velocemente da mano a mano a seconda delle esigenze, Icebergfinanza, prima venerdi con un post sul mercato immobiliare e oggi, con uno che riguarda l’occupazione, esplora, i futuri rischi sistemici di questa nemesi, della Madre di tutte le crisi. 

Date un’occhiata cosa ci racconta la CNNMoney a proposito degli Stati americani:

" Gli Stati americani stanno cercando di attirare l’attenzione del governo federale, per bilanciare il loro budget, ma il Senato, non è interessato alla loro chiamata. (…) Esperti e funzionari statali dicono di aver bisogno ora di sapere se otterranno più fondi (…) alle prese con deficit di massa a seguito della diminuzione del gettito fiscale. Un gap di 180 miliardi di dollari per l’anno fiscale 2011, che incomincia a luglio, che porterebbe ad una perdita di 900.000 posti di lavoro, secondo Mark Zandi, capo economista di Moody’s Economy.(…) Per colmare questa lacuna, governatori e legislatori, saranno costretti a licenziare dipendenti statali e tagliare progetti. I tagli lavoreranno tutti contro la ripresa economica. Già 44.000 dipendenti pubblici sono stati licenziati negli ultimi 12 mesi a gennaio, secondo le statistiche del governo federale.. Ad esempio in California, Schwarzenegger, propone, profondi tagli alla sanità, all’istruzione, stato sociale e programmi vari. (…) Il Massachusetts, conta su fondi che devono ancora essere approvati dal Senato, per coprire il proprio gap, etc,etc."
 
Non più tardi di alcuni giorni fa, l’amministrazione americana ha comunicato:
 
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Washington, 11 feb – La grande emorragia di posti di lavoro negli Stati Uniti sta per finire e il 2010 vedra’ il ritorno alla crescita dell’occupazione, sebbene a ritmi modesti rispetto alle medie storiche. Ne e’ convinta la Casa Bianca che ha presentato oggi le nuove stime per il 2010. Nel rapporto economico annuale del presidente, la Casa Bianca prevede la creazione di 95.000 posti di lavoro al mese. Nella lettera di accompagnamento al rapporto inviata al Congresso, il presidente Barack Obama definisce la perdita dei 7 milioni di impieghi avvenuta durante la recessione una "terribile tragedia umana" e ribadisce l’assoluta determinazione della sua amministrazione a compiere ogni passo per favorire l’occupazione. La perdita di posti ha moderato sensibilmente nel corso del 2009 passando dalla media di 691.000 posti distrutti nei primi tre mesi dell’anno a una media inferiore alle 100.000 unita’ tra ottobre e dicembre.Corrado Poggi
 
Ebbene, le statistiche sull’occupazione, le loro previsioni, sono poco o più che il lancio di una monetina, in quanto la complessità del sistema americano, la poca affidabilità dei dati, dei sistemi di rilevamento, spesso soggetti a revisione, non aiutano ad avere chiara una prospettiva sostenibile.
 
Lo scorso anno la stessa Federal Reserve, falli di circa un punto percentuale, le sue più pessimistiche previsioni sul tasso di disoccupazione.
 
 
Tornando al governo, questo è il rapporto completo, e questo qui sotto è la previsione, che l’amministrazione americana, sembra intravvedere. 3% di crescita nel 2010, oltre il 4 %, nel 2011 e 2012, double dip recession, permettendo.
 
[EconomicForecast.jpg]

cnnad_createAd(“270381″,”http://ads.cnn.com/html.ng/site=cnn_money&cnn_money_position=220x200_ctr&cnn_money_rollup=quigo&params.styles=fs”,”200″,”220″);

Thanks to Calculated Risk fonte: Governo Americano
 
Se dovesse essere confermata la stima di Moody’s Economy, il governo americano di giorno tesse 95.000 posti di lavoro al mese, mentre gli Stati americani ne disfano 75.000. Inutile ricordare che questo è l’anno del censimento nazionale e che molti posti di lavoro saranno esclusivamente temporanei, nel settore governativo. Inoltre sarà difficile incentivare la piccola e media impresa, ad assumere, con gli sgravi fiscali, se non migliora il clima globale economico e finanziario.

Ma diamo un’occhiata al tasso di disoccupazione, e alla previsione di una discesa sotto il 6 % per restare oltre il 5 % per tutto il possibile nuovo decennio perduto, sino al 2012.

Tempo fa abbiamo visto insieme che sono necessari dai 100.000 ai 120.000 posti di lavoro per annullare le pressioni demografiche e migratorie in America. Infatti, la previsione dell’amministrazione Obama per 95.000 posti di lavoro mensili, implica un tasso di disoccupazione stabile al 10 %. Abbiamo già visto quali sono le dinamiche che modificano, questo tasso, forza lavoro che viene e che va, lavoratori scoraggiati che all’improvviso tornano sul mercato o anime che spariscono dallo stesso.

Diamo un’occhiata nel frattempo alle previsione della stessa Moody’s Economy, sull’influenza futura degli stimoli fiscali, mentre il dibattito è su come porvi fine o piuttosto riproporli.

[StimulusZandi.jpg]

Detto questo, numeri alla mano, sarebbero necessari più o meno, 200.000 nuovi posti di lavoro, non solo per ridurre le pressioni demografiche e migratorie, ma anche per recuperare oltre nove milioni di anime perse, nella cosidetta "Grande Recessione", ovvero circa 80.000 posti di lavoro in più al mese. Sto parlando di numeri per difetto, anche se è possibile che per cancellare la vera disoccupazione, quella non ufficiale, la sottoccupazione, servono almeno 250.000 nuove opportunità di lavoro. Oggi, al momento nessuna "rivoluzione industriale", nessuna "rivoluzione tecnologica" si intravvede all’orizzonte.

Qui sotto inoltre, tramite questa elaborazione via Mike Shedlock, è ben evidente che negli ultimi 10 anni, solo una volta l’economia americana è stata in grado di produrre una media mensile di oltre 250.000 occupati, nel 1999, all’alba della "new economy".

 

jm111309image001 

La mia conclusione è che ci troviamo di fronte, almeno per i paesi occidentali, ad una trasformazione strutturale del mercato del lavoro, in nome della produttività e della flessibilità, in nome della delocalizzazione dell’industria manifatturiera, dogma assoluto del turbocapitalismo.

Cambiando per un istante argomento, secondo Voi cosa succederebbe alle fobie, alle paure in relazione all’alto contenuto di riserve bancarie, e di conseguenza alla possibilità di poter scatenare inflazione, una volta che queste dovessero raggiungere i mercati, l’economia reale,  se all’improvviso la Federal Reserve decidesse di trasformarle in percentuale in riserve obbligatorie, in maniera da consolidare l’aspetto patrimoniale del sistema finanziario? Un elemento di riflessione in più oggi!

Nel frattempo, nella notte " Archimede " e la sua leggenda della leva finanziaria, è in viaggio verso le Vostre case. Si tratta di un’analisi, sintetizzata al massimo, proveniente da fonti di assoluta affidabilità e prestigio, che vi invito a consultare e leggere, per cercare di comprendere, le prospettive future di questa crisi, avendo sempre ben presente, che all’improvviso, bisogna essere sempre pronti e disponibili, ad abbandonare le proprie visioni, le proprie considerazioni, quando all’orizzonte, il vento cambia e le correnti portano in altre direzioni. Molte mail sono state disguidate! Se qualcuno non avesse ricevuto "Archimede" è pregato di richiederlo via mail, comunicando il nuovo indirizzo.

Colgo nuovamente l’occasione per ringraziare tutti i Compagni di Viaggio, per lo splendido regalo, lo splendido risultato raggiunto, che potrete condividere in ……

SEMPLICEMENTE GRAZIE! 

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La "filosofia" di  Icebergfinanza resta e resterà sempre gratuitamente a disposizione di tutti nella sua "forma artigianale", un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!   

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22 commenti Commenta
Scritto il 15 Febbraio 2010 at 08:56

Grande Capitano,
Titanico, imponente, quante pagine!? Un piccolo, affascinante libro..
se è possibile, hai superato TE stesso!!…
E’ chiaro che ho avuto solo il tempo di sfogliarlo, mi ci vorrà un mese per leggerlo tutto…

Affascinante…semplicemente…Affascinante!!!
Buona Giornata
Valentina

p.s Però… basta storia, filosofia, religione che…"ci trasformiamo in un salottino di comare..!" Hihihi

poi sono colpita da una frase:Razionalità, fondamentalismo, ideologia…e mi dico…eccoci qua…

utente anonimo
Scritto il 15 Febbraio 2010 at 11:18

IN ITALIA SIAMO FERMI DAL 1992

 L’attuale sistema economico è strutturato in modo che una larga fetta dei risparmi dei consumatori finisse per l’acquisto di una casa, che è il legittimo desiderio di tutti.  
Non solo ma un buon 10-15% dell’economia di molti paesi come il Giappone, L’Italia, la Francia , la Germania e gli USA dipendono dal mercato dell’automobile.
Tutti gli altri settori industriali, che vanno dalla produzione di cemento, gomma, acciaio, plastica e fin’anche quello petrolifero sono strettamente legati a questi due settori.
Per non parlare del settore finanziario che è legato all’immobiliare da doppio filo.
E’ chiaro che non c’è  bisogno di di scomodare un economista per farsi dire che in periodi di "crisi", si evita di cambiare macchina e si rimanda l’acquisto della casa, la scelta si dimostra anche saggia oltre che necessaria, dato che i prezzi sono in evidente calo.

Analizzando la ciclicità del settore auto, dove gli incentivi non hanno fatto altro che "drogare " ulteriormente il mercato e guardando alle serie storiche dell’immobiliare, sto diventando, anch’io scettico, che la ripresa si possa avere già dal’inizio del 2011 e oserei dire che non se ne esce prima del 2012 inoltrato,  almeno in Italia.

Abbiamo attraversato un periodo di boom economico che è durato quasi un quindicennio, solo noi Italiani non ce ne siamo  accorti in quanto non ne abbiamo in nessun modo beneficiato, le retribuzioni nel Bel Paese sono ferme, a parità di potere d’acquisto, al 1992!
Italia e Giappone per motivi diversi hanno subito una  crisi simile, causata da eccesso di debito.
L’unica cosa che mi da un pò di speranza e la sensazione che in Italia la sopportazione della gente abbia raggiunto il limite. Ma sono anche scettico, perchè se ritornando indietro nel tempo, mi ricordo come nel ’68 le speranze furono soffocate dalla "strategia della tensione" che rimandò la "resa dei conti" agli anni ’90 con Tangentopoli, che purtroppo non sembra averci insegnato nulla.
Se, come mi auguro, la protesta sfocierà in autentica  indignazione civile allora vedrete come realmente l’attuale sistema politico-economico verrà archiviato.
La cosa di cui, quelli che oggi siedono nei palazzi del potere, non si rendono conto e che oggi tutte le opzioni sono possibili, non ci sono più muri ideologici, il nemico appare nitido,  ed è costituito da un’oligarchia relazionale dominante, che come una piovra estende i suoi tentacoli in ogni settore.

Non so se gli eventi avranno luogo domani,  fra un anno o due anni, ma sono più che convinto che la "cosa" accadrà, il sistema non è capace di riformarsi dall’interno, quindi mettetevi comodi e preparatevi ad un grande spettacolo.

-IL Compasso-

Scritto il 15 Febbraio 2010 at 11:58

Buongiorno

Naturalmente condivido l’articolo del Capitano Andrea e comprendo i problemi umani causati dalla disoccupazione……………ma!!!!!! chi o cosa causa tutto questo?????
Io non molto "portato" per la scrittura (diversamente da altri utenti) ed allora ho trovato in rete un video che descrive bene una parte del mio pensiero, lo posto……e spero che lo guardiate tutto. E’ un video di Eduardo Galeano (http://it.wikipedia.org/wiki/Eduardo_Galeano) scrittore, giornalista Uruguaiano……spero che vi piaccia il modo in cui scrive……hehehehe:

http://www.youtube.com/watch?v=LGXWcJ3Hzcw&feature=player_embedded

http://www.youtube.com/watch?v=R_r8oMpCQWA&feature=player_embedded

E come altre volte ho scritto su questo blog; Smettetela di "Lavorare", fatelo solo per VOI (e i Vostri familiari)….procuretevi quello che vi serve in altri modi!!!!! Ed a proposito di economia, anche un Reddito a Tutti e la Proprietà della Moneta!!!!

SD

Scritto il 15 Febbraio 2010 at 11:58

Buongiorno

Naturalmente condivido l’articolo del Capitano Andrea e comprendo i problemi umani causati dalla disoccupazione……………ma!!!!!! chi o cosa causa tutto questo?????
Io non molto "portato" per la scrittura (diversamente da altri utenti) ed allora ho trovato in rete un video che descrive bene una parte del mio pensiero, lo posto……e spero che lo guardiate tutto. E’ un video di Eduardo Galeano (http://it.wikipedia.org/wiki/Eduardo_Galeano) scrittore, giornalista Uruguaiano……spero che vi piaccia il modo in cui scrive……hehehehe:

http://www.youtube.com/watch?v=LGXWcJ3Hzcw&feature=player_embedded

http://www.youtube.com/watch?v=R_r8oMpCQWA&feature=player_embedded

E come altre volte ho scritto su questo blog; Smettetela di "Lavorare", fatelo solo per VOI (e i Vostri familiari)….procuretevi quello che vi serve in altri modi!!!!! Ed a proposito di economia, anche un Reddito a Tutti e la Proprietà della Moneta!!!!

SD

Scritto il 15 Febbraio 2010 at 12:55

SD

altri modi ???

non so perchè ma quando leggo i tuoi interventi ho la sensazione di una grande confusione. Forse è tutta mia e tu sai perfettamente di cosa parli.
Ma naturalmente come ripeti sempre tu parli per te stesso e degli altri non te ne importa nulla.

Scritto il 15 Febbraio 2010 at 13:23

Il Cuculo69 #4

Non vorrei essere frainteso con "altri modi" intendo un modo di lavorare alternativo. Sono convinto che tutti gli utenti abbiano un livello di cultura elevata e non "pensino male" a priori.

Forse!!!! se fossi stato in un altro ambiente mi sarei espresso in un altro modo (sicuro di essere capito all’istante) hehehehehe.

Un esempio pratico lo descrive molto bene http://www.ecolcity.it/cms/  quando spiega come risparmiare mole decine di migliaia di euro "partecipando" alla costruzione della propria casa. Non è difficile come sembra costruire una casa!!!! basta aver voglia di faticare.

Potrei fare altri esempi pratici, ad esempio imparare a ripararsi parti dell’autovettura, comprare solo cose che si possano autoriparare/riparare ecc ecc. (naturalmente bisogna essere disposti a faticare!!!!!)
Ed infine studiare ed informarsi meglio possibile…….per non farsi "fregare" dal mondo della Finanza hehehehe.

Un saluto

SD

Scritto il 15 Febbraio 2010 at 13:23

Il Cuculo69 #4

Non vorrei essere frainteso con "altri modi" intendo un modo di lavorare alternativo. Sono convinto che tutti gli utenti abbiano un livello di cultura elevata e non "pensino male" a priori.

Forse!!!! se fossi stato in un altro ambiente mi sarei espresso in un altro modo (sicuro di essere capito all’istante) hehehehehe.

Un esempio pratico lo descrive molto bene http://www.ecolcity.it/cms/  quando spiega come risparmiare mole decine di migliaia di euro "partecipando" alla costruzione della propria casa. Non è difficile come sembra costruire una casa!!!! basta aver voglia di faticare.

Potrei fare altri esempi pratici, ad esempio imparare a ripararsi parti dell’autovettura, comprare solo cose che si possano autoriparare/riparare ecc ecc. (naturalmente bisogna essere disposti a faticare!!!!!)
Ed infine studiare ed informarsi meglio possibile…….per non farsi "fregare" dal mondo della Finanza hehehehe.

Un saluto

SD

utente anonimo
Scritto il 15 Febbraio 2010 at 13:57

Montecristo.

Ieri sera mentre stavo nella mia  vasca da bagno  facevo quacle piccola riflessione.Mi sono  domandato:  ma perchè  nonostante  questa  crisi  epocale  continuano a sfornare  apparecchi tecnologici sempre nuovi ,  telefonini, computer ed altro  come  fosse il pane  fresco  la mattina ,infatti  dopo pochi  giorni  già sono "avriati"  superati  da  nuove tecnologie  sempre più  potenti. Dal  modo  forsennato  in  cui   collacano  sul mercato  questi nuovi  dispositivi ho  avuto l’impressione   che  davvero  fosse  vicina  l’apocalisse  del 2012.Mi  domando e vi  domando  che senso ha , in piena  crisi   continuare  a  produrre  in  questo  modo? e perchè  ci  invadono  con  tutta  questa  tecnologia?
Forse   colti alla sprovvista  ci  voglioni  rifilare  tutti  questi  apparecchi  prima  di  un’eventuale fine  del  mondo.

utente anonimo
Scritto il 15 Febbraio 2010 at 17:19

L’evoluzione biologica ha impiegato 5 MILIONI di anni per passare dall’homo habilis, all’homo erectus ed infine all’homo sapiens di circa 100.000 anni fa.
Invece l’evoluzione CULTURALE (artistica,filosofica,scientifica, tecnologica ecc) in soli 100.000 anni gli ha permesso ad esempio di andare sulla luna e di ritornare indietro, non dimentichiamocelo..
Quindi dire che l’uomo di oggi è uguale a quello di 5000 fa è semplicemente assurdo, proprio perchè non tiene conto dell’evoluzione culturale ed è in pratica lo stesso errore, a mio parere, che commettono le religioni  integraliste.
Einstein  ad esempio diceva: credo in Dio, ma non nelle religioni…
Tornando a noi probabilmente anche il capitalismo verrà superato da una nuova cultura, anche se la meridionalizzazione culturale (  in senso negativo) del nord del mondo (tradizionalmente  più etico e razionale) non lascia ben sperare nel trionfo della cultura etica.
Oggi purtroppo si può prevedere che arriverà il momento in cui la terra non sarà più in grado di offrire agli uomini (in continua e disordinata crescita)una vita decorosa, pertanto il compito principale delle prossime generazioni rimane quello di trovare possibili soluzioni a questo drammatico ed imminente problema.
chopper

utente anonimo
Scritto il 15 Febbraio 2010 at 19:16

Da parte sua il ministro delle Finanze greco George Papacostantinou replica alle richieste della Commissione ribadendo che Atene rispetterà lo schema concordato con l’Unione europea, ma non ha intenzione di varare nuove misure.
Secondo il ministro greco questa nuova iniziativa, infatti, «non fermerebbe il "tiro" dei mercati». Per Papaconstantinou, la Grecia sta facendo abbastanza e sarà in grado di portare a termine il lavoro impostato. Il ministro sostiene che il governo «ha un solido sostegno da parte della popolazione greca anche se abbiamo annunciato misure di austerità». «Stiamo invertendo la rotta del Titanic», ha aggiunto il ministro enumerando l’ampia serie di riforme radicali e «la completa ristrutturazione dell’apparato statale». Papaconstantinou ha espresso parole di apprezzamento per le conclusioni del vertice Ue della settimana scorsa sottolineando come la dichiarazione finale rappresenti «uno spartiacque» poiché mette in chiaro che «nessun paese della zona euro è da solo anche perché oggi è la Grecia, domani può essere un altro paese».

Completa ristrutturazione dell’apparato statale: Significa fallimento dello Stato democratico come istituzione, fallimento non ancora come default, ma nel senso che lo Stato democratico ha completamente fallito i suoi scopi, come Hoppe ha previsto da un pezzo.

Mi hai bannato un commento Andrea, ma non me ne importa nulla tanto stai per assistere a degli eventi che non ti sei mai nemmeno immaginato.

Ripeto quello che mi hai bannato:

"alla fine della crisi la nuova tendenza per gli interni sarà, tra le altre, anche la carta da parati in euro. Ci saranno anche un sacco di versioni. La versione economica e più popolare da 5 euro mentre nelle abitazioni dei deflazionisti più benestanti potrete ammirare la versione da 500 euro. Comunque lui non lo vede questo scenario. La cosa comica della crisi è che gli economisti più blasonati saranno gli ultimi a notarlo"

Non mi interessa che lo pubblichi, ma che ci pensi: c’è sempre posto per te nella nuova squadra di tappezzieri che apriremo alla fine della crisi!

Ciao

Il Folletto

utente anonimo
Scritto il 15 Febbraio 2010 at 19:30

MONTECRISTO

Scusate per il post che  ho  scritto  pieno di errori, andavo di  fretta .

Scritto il 15 Febbraio 2010 at 21:08

Il signor Folletto sa benissimo per quale motivo ho bannato il suo commento, oltre a dare genericamente dei poveri illusi ai lettori, il suo modo di proporsi non è stato rispettoso della sensibilità altrui, non certo della mia. 

Visto e considerato che ciò che tu ritieni bannato lo hai proposto in altre occasioni, con la tua favola del tapezzerie, peraltro di altra fonte, il motivo era chiaramente un’altro almeno che tu non ritenga lecito disprezzare coloro che non la pensano secondo il tuo credo, sempre e comunque.

Detto questo, aggiungo solo che se avessi bisogno della colla per la tua squadra di tappezzieri dovrai pazientare molto di più di quello che credi.
Nel frattempo, senza alcuna polemica, non è passato poi molto da quella vacanza che ti volevi prendere.

Buona serata Andrea

Scritto il 15 Febbraio 2010 at 21:30

Capitano Andrea ho appena finito di leggere l’articolo spedito per email.

Io non sono un economista, ma vorrei esprimere lo stesso un opinione; un opinione di una persona "qualunque". Credo che la tua analisi sia condivisibile. Siamo in un periodo di deflazione da debito, per quanto tempo durerà….non saprei….vedremo nei prossimi anni.

Comunque secondo mè, per poter fare una previsione attendibile sul futuro economico, bisognerebbe considerare che quanto è accaduto nel passato forse non può essere "riprodotto" nel futuro; il mondo di oggi è cambiato, il consumismo odierno è in massima parte orientanto al "superfluo" i bisogni della maggioranza delle persone sono stati "creati" ad arte da un sistema di potere finanziario/economico/mediatico (di cosa abbiamo bisogno realmente?????)…..e poi ci sono le nuove generazioni, i giovani, i loro desideri e le loro aspirazioni!!!!!  Ed infine ci sono la Cina, l’India, la Russia e l’America Latina!!!! Temo che per rientrare dal debito ci sarà bisogno di tempo…..molto tempo…..vedremo nei prossimi anni cosa accadrà.

SD

utente anonimo
Scritto il 15 Febbraio 2010 at 21:37

batto un colpo e ritorno nella semiobra
però vi seguo continuamente.
mi vien voglia di dire che hoppe in molte cose è preveggente però lo dico piano perchè so che ci sono sensibilità delicate (vero cuculo?)
passo e chiudo

buona serata a tutti

folletto che nè possiamo fare ora di quella che a breve sarà tappezzeria?

tuo cuggino

Scritto il 15 Febbraio 2010 at 21:44

Tienila stretta ancora per almeno qualche anno, Cuggino, tienila stretta che a breve servirà ancora.

Ciao Andrea

utente anonimo
Scritto il 15 Febbraio 2010 at 22:52

Nel commento bannato c’era la fonte della favola che è nsdottorx.
Le favole sono molto più vicine alla realtà di quello che crediamo di sapere.
Gli attacchi sono difese ad attacchi molto più violenti.
Non disprezzo nessuno e non desidero imporre un "credo": non c’è nulla di religioso nel senso fondamentalista nei miei pensieri.
Per la colla non c’è problema: ma le banconote serviranno a breve solo a scopi "diversi".
Non è più il tempo di urlare cash is king. Il cash è destinato a fare la fine prevista già da Voltaire, cioè tendere al suo valore reale cioè zero.

Cuggino, da lettore di Hoppe, sai benissimo cosa fare.

Nel commento bannato di fatto proponevo di studiare le lezioni di economia di Huerta de Soto su usemlab se non mi sbaglio….

L’ultimo articolo "Menzogne ed Azione" su usemlab andrebbe letto da tutti

Il Folletto

Scritto il 15 Febbraio 2010 at 22:53

La situazione è davvero particolare, putroppo abbiamo l’onore di vedere un impero crollare e altri crescere!

Scritto il 16 Febbraio 2010 at 09:03

Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare!

E tu sei un Duro! Vero guggino ?

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2010 at 13:03

caro cu-culo, a parte che sei fondamentalmente sgradevole vista la tua arroganza di fondo, io cerco di apprendere anche da chi la pensa diversamente da me (non è il tuo caso perchè tu ti riveli sostanzialmente un personaggio politically correct e nient’altro, tradotto VUOTO BEN CONFEZIONATO) e visto che i miei interventi in cui proponevo il pensiero (ripeto per molti versi preveggente) di hoppe sono stati accolti con interventi pieni di rancore e odio (del resto sono le tipiche reazioni a cui vanno incontro i precursori) preferisco cercare di alimentarmi dei preziosi contributi di andrea, del folletto (anche se su posizioni diverse – dalla diversità la ricchezza caro cu-culo…), del il compasso (alcune volte) di altri che intervengono con pregnanza a differenza dei tuoi interventi che rappresentano un penoso decadimento di livello , una specie di vuoto pneumatico
chiudo dicendo che comunque la speranza è l’ultima a morire e forse primo o poi dai tuoi interventi fumosi uscira qualche proposta concreta e non solo un mal celato sostanziale supporto all’attuale sistema condito da rancorosi (nonchè assai maleducati) strali nei confronti di chi la pensa diversamente da te

buona giornata a tutti

tuo cuggino

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2010 at 13:04

il cu-culo un DURO DA TASTIERA ahahaha

tuo cuggino

Scritto il 29 Luglio 2010 at 14:43

E…..LA FAVOLA DI ANDREA CONTINUA……SIAMO TUTTI ANSIOSI DI LEGGERE QUALE SARA’ LA FINE !!![..] GIOVEDÌ, 29 LUGLIO 2010 MOBY DICK: SEMPRE PIU' IN BOCCA ALLA BALENA! Nella Bibbia, nel libro di Giona, sta scritto che … " forse molto di più, un nuovo e lungo decennio perduto. Martin Feldstein come molti a [..]

Scritto il 29 Luglio 2010 at 14:43

E…..LA FAVOLA DI ANDREA CONTINUA……SIAMO TUTTI ANSIOSI DI LEGGERE QUALE SARA’ LA FINE !!![..] GIOVEDÌ, 29 LUGLIO 2010 MOBY DICK: SEMPRE PIU' IN BOCCA ALLA BALENA! Nella Bibbia, nel libro di Giona, sta scritto che … " forse molto di più, un nuovo e lungo decennio perduto. Martin Feldstein come molti a [..]

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