DEFICIT: IL CONTE TSIPRAS

Scritto il alle 08:29 da icebergfinanza

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Quell’aureola a tante stelle che spunta dietro il sorriso da damigella di Conte Tsipras è tutto un programma…

“una manovra impostata per gli interessi degli italiani, e anche dell’Europa”. (sic)

Ieri ho scritto che non dirò nulla sino a quando non saranno chiari i dettagli di questa vera e propria TRIAttativa di andreottiana memoria, questo triplo avvitamento all’indietro che Conte, Tria e soprattutto Mattarella sono riusciti a far fare al nostro Paese, ma una cosa ora la dico, il resto verrà…

Se ci fosse più coerenza tra i fatti e le parole, ci sarebbe più chiarezza e meno illusioni.

Ora parliamo d’altro che è meglio e speriamo che questo mercenario della politica continui ad insistere nel suo odio politico verso l’Italia…

Roma (askanews) – Il braccio di ferro fra Italia e Europa sui conti pubblici non è ancora finito. La proposta del governo di abbassare dal 2,4% al 2,04 il rapporto deficit-pil potrebbe non bastare all’Italia per evitare la procedura di infrazione. Le parole del commissario europeo agli affari economici Pierre Moscovici lasciano intendere che all’Italia viene chiesto di fare di più.

“È un passo nella giusta direzione, ma voglio dire che non ci siamo ancora. Ci sono ancora passi da fare, forse da entrambe le parti”…

Ieri come al solito Draghi ha detto di tutto per non dire nulla, tranne che la favola della ripresa europea è definitivamente finita e che l’inflazione è un cadavere che dovrà essere necessariamente rimosso prima che le aspettative dei mercati si accorgano che il killer della deflazione da debiti gira indisturbato in mezzo ai mercatini di Natale.

A proposito di mercatini di Natale, davvero interessante la dinamica dello psicopatico di turno che riesce a raggiungere il cuore di Strasburgo indisturbato, passando attraverso ponti super controllati, spara ovunque, fugge, resta nei dintorni e si fa uccidere, mentre i responsabili suggeriscono ai gillet gialli di non fare manifestazioni il sabato, non si sa mai.

Tornando a Draghi…

Stiamo per andare a tutta velocità contro un muro e questi tagliano la stima dello zero virgola sia della crescita che dell’inflazione, semplicemente ridicoli, altro che 1,7 l’inflazione nel 2020, scenderemo sotto l’1 % sperando di non finire vicino a zero, la deflazione da debiti non fa prigionieri.

Pensate che ieri quell’ignorante di Alan Greenspan, colui che fu presidente della Federal Reserve dal 1987 al 2006, ha lanciato l’allarme sul rischio stagflazione negli Stati Uniti. Ignorante, proprio ieri che il  Fondo monetario internazionale, nel suo fiscal monitor, ha lanciato un nuovo allarme sul debito arrivato ormai ai massimi storici di 184 TRILIONI di dollari.

Studiate Ragazzi, questa è una …

DEFLAZIONE DA DEBITI: COSA POTREBBE ACCADERE.

 

Basta vedere la miserabile fine dei prezzi import ed export in America negli ultimi mesi ci sarà davvero da divertirsi nei prossimi anni, con le aspettative di inflazione.

[Grafico]

Il resto è inutile commentarlo, le solite cose, aspettiamo, vedremo, chissà!

Nel frattempo buone notizie dalla Cina…

PECHINO (Reuters) – La produzione industriale cinese di novembre è cresciuta del 5,4% rispetto a un anno prima e le vendite al dettaglio sono aumentate dell’8,1%, mancando le previsioni, mentre gli investimenti fissi sono aumentati  più leggermente del previsto nei primi 11 mesi.

Gli analisti interpellati da Reuters avevano previsto che la crescita del prodotto industriale sarebbe rimasta stabile al 5,9 per cento, come in ottobre, hanno previsto che le vendite al dettaglio sarebbero aumentate dell’8,8% a novembre, accelerando leggermente dell’8,6% in ottobre.

In realtà un dato peggiore dopo l’altro, dopo la debacle del pil giapponese!

Infine sembra che Donald Natale abbia qualche problemino con le sue renne e la sua slitta abbia finito la spinta propulsiva…

Secondo alcune notizie di stampa Donald Natale era presente ad una riunione nell’agosto del 2015 per discutere dei pagamenti in denaro per proteggerlo dalle accuse potenzialmente dannose di due donne.

I pagamenti sarebbero avvenuti a favore dell’ex modella di Playboy Karen McDougal che sosteneva di aver avuto una relazione extraconiugale di 10 mesi con Trump a partire dal 2006 –  un pagamento che secondo i procuratori federali avrebbe influenzato le elezioni americane del 2016  attraverso una violazione delle regole finanziarie della campagna elettorale.

L’ex avvocato di Donald Trump Michael Cohen è stato condannato da un giudice federale di York a tre anni di carcere per vari reati, tra cui l’aver mentito al Congresso su un possibile affare immobiliare di Trump a Mosca e l’aver comprato il silenzio di due donne che sostenevano di essere state amanti del presidente durante la campagna elettorale del 2016. “Coprivo gli affari sporchi di Trump”

Ormai l’unica speranza che arrivi Donald Natale è legata alle scelte e dichiarazioni della Fed la prossima settimana…

Trump: spero che la Fed non alzi più i tassi di interesse

Il presidente americano, Donald Trump, spera che la Federal Reserve “non alzerà più i tassi”. Lo ha detto nel corso di una intervista all’emittente Fox Business. La banca centrale Usa – da mesi criticata dal leader Usa per via della graduale normalizzazione della sua politica monetaria – si riunirà martedì e mercoledì prossimi

 

Ci sarà davvero da divertirsi il prossimo anno, state sintonizzati, la strada per la nuova crisi è ancora lunga, la deflazione da debiti la strada maestra per comprendere cosa accadrà.

Viste le continue richieste, ribadisco che il prossimo manoscritto di Machiavelli, l’outolook 2019, ” Europa, l’ultimo treno. ”  sarà ad esclusivo beneficio di coloro che hanno sostenuto liberamente e generosamente il nostro viaggio, giusto per evitare inutili fraintendimenti.

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6 commenti Commenta
ilcuculo
Scritto il 14 Dicembre 2018 at 12:24

Io suggerirei al nostro governo di montare i sensori di parcheggio , perchè facendo la manovra a orecchio si fanno danni….

apprendista
Scritto il 14 Dicembre 2018 at 14:17

C.V.D.

alexandersupertramp
Scritto il 16 Dicembre 2018 at 08:42

Premesso che queste percentuali sui deficit sono risibili visto che nessuno Stato ripagherà mai i suoi debiti il problema è un altro. Ho sentito qualche esponente del governo, e non solo, lamentarsi del fatto che alla Francia è concesso di fare deficit al 3% e a noi no. Il motivo non è quello che ha raccontato Moscovici. Quella è la versione per la stampa. La vera motivazione è che i Francesi sono un popolo CON i coglioni, gli Italiani un popolo DI coglioni. Cambia una semplice preposizione ma fa tutta la differenza di questo mondo. Nella Patria culla della Rivoluzione quando si incazzano vanno in piazza e mettono a ferro e fuoco il paese, in Italia si incazzano ma in piazza ci vanno solo se sospendono il Campionato di calcio. Insomma ad un popolo il cui motto è: “Armiamoci e Partite” si può far digerire tutto. Sono pronto a scommettere la camicia, e le mutande, che succedesse in Italia ciò che è successo in Francia ci avrebbero concesso il deficit al 4%.

phitio
Scritto il 17 Dicembre 2018 at 12:19

alexandersupertramp@finanza,

Apprendista, tu stai facendo considerazioni solo su veline di stampa.
La differenza sostanziale tra Francia ed Italia e’ che loro hanno i gilet gialli in piazza, noi ce li abbiamo ora in parlamento… Capito la differenza?

phitio
Scritto il 17 Dicembre 2018 at 12:21

Sono curioso di vedere quello che sara’ dentro alla Gazzetta Ufficiale per valutare come e’ andata la trattativa con l’europa… Il resto non mi interessa.

idleproc
Scritto il 17 Dicembre 2018 at 20:35

ale­xan­der­su­per­tramp@fi­nan­za,

Con la propaganda a velina unica sono a pieno regime ma stanno ottenendo risultati opposti a quelli che sperano.
La tv è del tutto invedibile.
Ormai gli italiani sanno chi sono i responsabili, al momento c’è solo da aspettare.
Non penso che le ‘piazzate’ sempre soggette al rischio teleguida, siano risolutive.

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