LEGGE DI BILANCIO: EMENDAMENTI ALLO SPREAD

Scritto il alle 07:17 da icebergfinanza

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E puntuale, come un orologio svizzero, il rimbalzino è arrivato! E’ rimbalzato il cadavere della borsa tedesca, la cui economia registra un risultato negativo dopo l’altro, è rimbalzata l’America grazie ad Amazon, che sta distruggendo i centri commerciali, è rimbalzato il petrolio, nulla di particolare, è rimbalzata pure la nostra borsa, insieme ai titoli di Stato e lo spread si è disintegrato nello spazio di un istante…

Al di la delle cose serie, il vero motivo per il quale lo spread è sceso è che qualcuno ha visto il presidente del Consiglio, Conte, recarsi alla famigerata cena con Juncker, con un regalino…

Nel precedente fine settimana, gli amici di Machiavelli hanno avuto la fortuna di leggere la diagnosi del leggendario dottor Puntosella, solo sotto i 270 punti la diagnosi potrà essere sciolta e il paziente trasferito dal reparto terapia intensiva in corsia. Meglio ancora sotto il secondo livello. Ieri ci siamo andati vicini, siamo scesi intorno a 280 punti, ridicolo credere che il mercato abbia accettato l’ipotesi di una correzione dello zero virgola, ridicolo credere che il destino di un Paese sia tutto racchiuso nello spazio di qualche miliardo, da giocarsi con un inutile burocrate europeo.

Al di la delle invenzioni della carta straccia italiana, la quale pare che continui a seminare zizzania, inventandosi dichiarazioni come ha fatto Repubblica…

(… è chiaro ora il livello di manipolazione del giornalismo in Italia? ) …dicevo, al di la delle invenzioni giornalistiche, qualunque sia la decisione di limare attraverso emendamenti questa finanziaria, se ci saranno, sarà un autentico suicidio politico!

La risposta comunque vada è già arrivata…

Ripeto nessuna illusione, nelle scorse settimane i nostri titoli di Stato erano da comprare solo per il rendimento che offrivano a scadenza, in quanto le turbolenze non sono affatto finite, sono ormai due o tre mesi che oscillano nello spazio di quattro punti percentuali, insieme allo spread che citiamo esclusivamente perché è entrato nell’immaginario popolare, ma come detto più volte ciò che conta è il rendimento e il prospetto informativo.

Ciò che conta per noi, unici in Italia a parlare di deflazione da debiti da almeno 10 anni, è che Draghi si è definitivamente arreso…

…uno stimolo significativo è ancora richiesto!

Pessime notizie in arrivo dalla Germania…

Ecco il vero motivo per cui a gennaio partirà un’altra asta di LTRO, nuova linfa vitale per le banche europee.

Il rialzo dei tassi in Europa, sognatevelo per almeno altri tre anni! Vedo in giro report o proiezioni su cui si basano le strategie delle banche ridicole, questi dopo dieci anni di deflazione da debiti, non hanno ancora capito, che come la storia insegna per decenni l’inflazione resterà un ricordo!

Nel frattempo in America, le aspettative di inflazione tornano indietro di un anno…

Noi stiamo per vincere questa ennesima scommessa, non solo noi, grazie a tutti coloro che ci hanno dato fiducia, nonostante le apparenze!

Trump è stato chiaro, se la Cina non cederà al G20, la guerra commerciale continua…

… gli effetti sono già evidenti!

La settimana è ancora lunga, sarà la settimana più importante dell’anno, da qui dipendono le sorti di un inizio 2019 davvero pirotecnico.

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6 commenti Commenta
aglio
Scritto il 27 Novembre 2018 at 09:58

“L’area euro può essere esposta a rischi che originano da politiche domestiche insostenibili che portano a debiti troppo alti, vulnerabilità del settore finanziario e mancanza di competitività”, ha detto Draghi avvertendo dunque sui rischi che “possono contagiare Paesi con fragilità simili o forti legami con quelli dove il rischio è originato”. Anche perchè, se le condizioni economiche peggiorano è difficile reagire con un debito alto: “La lezione della crisi è che il debito alto aumenta la vulnerabilità e quando è arrivata la crisi i Paesi non avevano spazio di bilancio per intervenire perchè il debito era troppo alto”.

Così riporta l’huffington post delle parole di Draghi.

Peccato che sia stato il debito PRIVATO a creare problemi, e questo ha poi ha reso necessario l’intervento PUBBLICO.
E questo Draghi non può non saperlo, ma continua (in buona compagnia) a rifilarci questa panzana…

ilcuculo
Scritto il 27 Novembre 2018 at 18:20

Chi ha partecipato a trattative commerciali rilevanti sa perfettamente che spesso ci si trova costretti a mostrare, da entrambe le parti, di credere a cose che tanto credibili non sono. Ne va della faccia di entrambi , dite quel che volete, anche che Gesù è morto di freddo, ma non delegittimate mai chi sta seduto dall’altra parte del tavolo, perchè a quel punto tutto il tavolo è delegittimato e quindi anche voi che a quel tavolo sedete e magari la discussione si sposterà su un altro tavolo, non più legittimo del vostro, ma dove le persone hanno avuto il sangue freddo e la pazienza necessari per portare in fondo la trattativa. Poi se va voul dire che ha le gambe, altrimenti ci risiederemo al tavolo.

Mai far saltare il tavolo.

stanziale
Scritto il 27 Novembre 2018 at 19:12

Amazon ha veramente rotto, il personaggio poi e’ quanto di piu’ odioso, questa e’ una metastasi del sistema capitalistico. Ci vorrebbe una legge che, ad insindacabile giudizio del presidente o del parlamento confischi questo tipo di supermultinazionale – questa ed altre- ad 1 dollaro , quando la stessa osa superare un certo livello di fatturato. Quando una soc arriva ad un certo limite di fatturato, deve smettere di crescere, per il bene della concorrenza, delle tasse che da pagare, e quindi di tutta la comunita’…perche’ poi diventano anche tiranniche. Basta! Confiscare tutto, per troppa ingordigia. Povero in canna….va be’ un miliardo lasciamoglielo, per campare.

stanziale
Scritto il 28 Novembre 2018 at 10:28

Alla carta straccia italiana, naturalmente si aggiunge banca italia, per la quale ” il rischio default (per lo spread) e’ per la prima volta presente”. Si vede che gli attuali dirigenti devono essere stati in tibet dal 1981 ad oggi…non si sono accorti che abbiamo pagato 3300 miliardi di euro di interessi sul debito pubblico , grazie al fatto che LORO non sono piu’ incaricati di partecipare alle aste per calmierare il tasso, nonche’ per il perverso meccanismo dell’asta marginale, con il quale SOLO l’italia emette i titoli di debito…la stessa banca italia che NON si e’ accorta che paghiamo, un interesse annuo sul debito, di non so’ quanto , se quintuplo o piu’, rispetto al giappone….che paga credo 30-40 mld annui con un debito che sara’ il quadruplo del nostro, mentre noi paghiamo ora circa 65 miliardi annui….queste discrepanze dovrebbero essere I PRIMI, in b.i., a notarle. Invece, un (encomiabile) ex direttore principale di banca italia, Paolo Tanga ha osservato la seguente cosa. Se potessimo emettere le monete metalliche che la bce ha autorizzato all’austria, il nostro debito pubblico negli ultimi 4 anni sarebbe calato di 200 miliardi
https://www.ilsussidiario.net/news/economia-e-finanza/2018/11/26/finanza-quei-soldi-che-la-bce-ci-deve-e-che-possono-ridurre-il-debito/1812089/
sembra incredibile che accadano queste cose, ma sono vere. Il nostro (tanto preoccupante, dicono ) debito , fra questa cosa e quello che e’ in pancia alla bce, dovrebbe quindi essere almeno 500 miliardi piu’ basso. Questo e’ quanto! Quindi si spera (per ora siamo nel campo delle speranze) che il governo si occupi della cosa, che qualcuno la rilanci, che gli italiani sappino….

icebergfinanza
Scritto il 28 Novembre 2018 at 11:13

Il tavolo non ha più le gambe!

phitio
Scritto il 28 Novembre 2018 at 23:04

… e poi ti imbatti nel blog “soldi e potere” su Repubblica, di Clericetti, e scopri che dice, sull’ Europa, praticamente le stesse cose che dice Andrea…
Ma come è possibile che quel blog stia su Repubblica? Sono allibito!

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