AQUARIUS E LA FINE DEL G7

Scritto il alle 00:43 da icebergfinanza

Questo spettacolare dipinto contemporaneo, non è un’opera d’arte del nostro Caravaggio, ma è una fantastica istantanea di sintesi di quello che è stato l’ennesimo inutile incontro tra i grandi della terra.

No oggi non cadrò nel tranello di parlarvi della nave Acquarius e dello squallido traffico di esseri umani messo in piedi dall’Europa per questioni demografiche, l’Europa che illude, che non lascia scampo alla solidarietà…

…immagino che nessuno lo scorso anno ha fatto un simile casino come sta accadendo oggi in Italia, con il supporto dei media di regime, no, oggi vi parlerò purtroppo della guerra commerciale che verrà, un fantasma del passato più volte suggerito dalla storia, ma soprattutto della manipolazione mediatica in atto in questo Paese, sulle fughe di capitale, sui rendimenti dei titoli, sulle interviste al ministro Tria e sulla misteriosa esplosione dello spread avvenuta un paio di martedì fa.

Non mancherà un accenno dovuto, all’ennesima squallida performance dei professionisti delle notti degli Alesini volanti.

Partiamo da qui, da quello che è successo nel fine settimana in Canada…

Trump ha mandato tutto all’aria definendo il padrone di casa, il premier canadese Justin Trudeau, un “debole e disonesto”, aggiungendo di avere dato ordine ai suoi di levare la firma dalla dichiarazione finale dei leader del G7. Con postilla velenosa: “Ora valutiamo dazi sulle auto che invadono il mercato americano”. La minaccia più temuta da Merkel così come da Macron e Conte, i cui paesi importano auto negli States. Più tardi, dalla Casa Bianca, l’accusa più dura al premier canadese: “Trudeau ci ha pugnalato alla schiena”, ha scandito Larry Kudlow, consigliere economico del presidente – Ha tenuto una conferenza stampa per dire che gli Stati Uniti stanno insultando, dice che il Canada deve farsi valere e che il problema, in materia di tariffe, siamo noi.
Loro in realtà hanno enormi tariffe”.

Forse in pochi se ne sono accorti ma la notizia del giorno è questa, in realtà per l’Italia il G7 è stato un successo…

“Ho appena incontrato il nuovo primo ministro italiano, Giuseppe Conte. Ottima persona”.”Farà un grande lavoro”, ha concluso, “gli italiani hanno scelto bene!”

Trump in un colloquio al termine del primo giorno del G7 ha formalmente invitato il premier italiano a Washington.

Ora stiamo fantasticando ma non troppo, questa foto come la mancata stretta di mano del primo incontro ci dicono che Trump non ama la Germania, una Germania che chiede di proseguire l’embargo contro la Russia, ma in realtà continua a fare affari di nascosto con i russi.

Come abbiamo più volte suggerito insieme a Machiavelli, non escludo nei prossimi mesi un attacco speculativo finanziario diretto contro la Germania, altro che Italia, Wall Street e la City, sono il braccio armato finanziario di Stati Uniti e Inghilterra, principali nemici della signora Merkel e probabilmente dell’Europa.

Una Germania in evidente difficoltà sul fronte economico, una guerra commerciale risulterebbe disastrosa per la signora Merkel…

Germany Industrial Production MoM

Germany GDP Growth Rate

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Bene, lasciamo per un attimo da parte la Germania della quale abbiamo il sospetto che ci occuperemo entro breve in settimana a causa di un probabile crollo e occupiamoci della disinformazione nostrana e in particolare di un signore che sarebbe stato scelto per far parte di un Gruppo ad alto livello per la lotta alle fake news.

La Commissione Ue ha nominato un Gruppo di alto livello di 39 esperti per la lotta alle notizie false e alla disinformazione online.
Del contingente italiano fanno parte la dirigente di Mediaset Gina Nieri, i giornalisti Federico Fubini e Gianni Riotta, e il docente dell’università Bocconi Oreste Pollicino. Lo si legge in una nota della Commissione europea.

Come vi abbiamo già raccontato venerdì scorso, Fubini ha forzato leggermente la mano sul titolo in prima pagina del Corriere della Sera…

Va ricordato agli italiani e a questo signore, in passato spesso re delle fake news che lo stesso Draghi non più tardi di qualche mese fa aveva suggerito in maniera ufficiale che l’approfondimento dello squilibrio nella dinamica non è causato dalla fuga di capitali, ma è in gran parte derivante dal funzionamento della politica monetaria della BCE, il cosiddetto quantitative easing (QE). In un recente discorso, l’economista Praet, membro del consiglio di amministrazione della BCE, ha spiegato che la BCE non acquista direttamente titoli di stato, ma che ogni banca centrale acquista titoli del proprio Paese, ad esempio Bankitalia,  acquista titoli di Stato dagli investitori italiani e stranieri e circa 80 % di questi acquisti è fatto con controparti straniere, le quali detengono più debito italiano di quello tedesco.

L’’uscita di capitali dal Paese in seconda pagina, diventa ovviamente una FUGA per la prima pagina!

Lo so che per molti che leggono è arabo, ma non è semplice spiegare certi meccanismi, quello che sto cercando di dirvi è che questi signori hanno tutto l’interesse a manipolare l’informazione, a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca.

Date un’occhiata alla dinamica dei saldi Target2 in riferimento al nostro Paese dal 2011, anno dell’attacco speculativo all’Italia…

Ma davvero qualche ingenuo è disposto a credere che l’ultimo movimento è dovuto esclusivamente ad una FUGA di capitali. Quindi dal 2014 in poi con ben tre governi PD ci sono state almeno cinque fughe di capitali e nessuno se ne è accorto?

Ma per favore siamo seri, questo è dovuto principalmente alle dinamiche del QE, come vi ho spiegato sopra.

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Ma proseguiamo perché il  vice direttore del Corriere della Sera ha in serbo un’altra sorpresa per noi.

Ieri a fine giornata, il sorpasso al quale nessuno aveva pensato è avvenuto. Almeno sulle scadenze a breve termine, i titoli di Stato greci hanno iniziato a offrire un rendimento più basso di quelli italiani. Il premio richiesto dagli investitori per il rischio di comprare un Buono ordinario del Tesoro rimborsabile a marzo 2019 era più alto di quello di un governo espulso da anni dal mercato dei capitali come quello di Atene. Almeno in questo, e almeno per ora, l’Italia è scivolata in ultima posizione nell’area euro. Ieri sera i Bot a nove mesi rendevano lo 0,79% annuo e i loro equivalenti ellenici lo 0,75%

Ecco l’ennesima balla di un giornalista laureato in lettere classiche che di finanza non capisce un bel tubo!

Titoli di Stato: non è vero che i rendimenti a breve della Grecia sono inferiori a quelli dell’Italia 

Come si può osservare dal grafico riportato nell’immagine, la curva dei rendimenti riportata da Bloomberg evidenzia come i tassi richiesti sul mercato secondario per acquistare titoli di Stato italiani sia inferiore a quella greca su tutte le scadenze, dai 3 mesi ai 25 anni.

E fin qui passi, per uno che dovrebbe far parte della commissione anti fake news, ce ne sarebbe abbastanza per cacciarlo, ma con il beneficio di inventario immaginiamo pure che sia stato un errore veniale, un scoop maldestro.

Il problema è che il nostro genio Fubini è un esperto anche in complotti…

La risposta non si è fatta attendere, dopo le fake news pure i complotti…

Concludiamo infine con l’ultima perla del mitico Fubini che in un’intervista con il ministro dell’economia Tria, si beve tutte le parole…

Forzando come sempre i titoli sul suo giornale. Ora io non ho mai visto fare più investimenti senza deficit, meno deficit e più investimenti…

… è presto svelata dall’intervista al sole di qualche giorno fa, gli investimenti si fanno in deficit, anche se il debito resta sostenibile!

Per coloro che si sono emozionati all’intervista del ministro Tria, emozionati all’intenzione di far scendere il debito e rispettare i vincoli di bilancio e l’euro, propongo quanto sta scritto al punto 8 nel Contratto del Governo Lega e Movimento 5 Stelle…

Nulla di nuovo quindi, l’intenzione di far scendere il debito era già palesata nel contratto, peccato che la ricetta non è quella che vuole l’Europa, vediamo quanto ci mettono a capirlo i giornalisti.

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E per quanto riguarda Fubini abbiamo chiuso, povera commissione europea delle fake news!

Un altro genio della finanza, speculatore di professione, amicone del gelataio di RIgnano, detto Renzi el bomba, un certo Serra, nel fine settimana si lascia andare ad una dichiarazione che in realtà denuncia tutta la sua ignoranza o l’intento di procurare inutili allarmi…

Quindi i mutui a 10 anni, costavano il 2 % e oggi con la surroga costano il 4 %.

Ma il genio di Londra, faceva forse riferimento allo spread o ai tassi fissi, perché guarda caso, noi abbiamo sempre la cattiva abitudine di ficcare il naso nelle dichiarazioni altrui e scopriamo che…

…prima delle elezioni il tasso fisso su un mutuo a dieci anni era 1,13 e ora è addirittura diminuito al 0,96 % se poi lo spread applicato dalle banche è salito da un punto addirittura a tre, sarà il caso di avvertire chi si occupa di tassi di usura!

Risultati immagini per renzi mps affare

Scherzi a parte, il signor Serra probabilmente ha investito molto sull’Italia del suo amico Renzi, si uno che suggeriva di comprare MPS per fare l’affare della vita, uno che sembra parlasse troppo tra un gelato e l’altro…

Decreto Popolari, De Benedetti: “Compra, ho parlato con Renzi” 

Concludo ricordando al signor Serra, che molti italiani hanno già perso la casa comprata con il mutuo, grazie anche alle politiche economiche del suo idolo Monti, portate avanti anche da Renzi, che hanno distrutto l’occupazione e il mercato immobiliare.

Concludiamo infine con un signore che doveva vigilare e invece si è addormentato, insieme ad un altro che si è preso ben due banche pagandole solo un centesimo alle spalle dei contribuenti italiani…

Quindi un signore che dovrebbe moderare i termini parla di burrone, ma non sa cosa c’è nel burrone, meglio fare scenari che uno non sa disegnare…

Appunto signor Visco, soprattutto meglio non terrorizzare gli italiani con ipotetici burroni, quando non si sa di cosa si parla, forse è meglio occuparsi del burrone che hanno visto molte famiglie italiane che hanno affidato i loro risparmi a banche che dovevano essere vigilate da lei e dalla Consob.

La fine del QE? A si dimenticavo, gira un’altra barzelletta per l”Europa, si Mario Draghi e la BCE annunceranno la fine del QE giovedì.

Ma davvero c’è ancora qualcuno così ingenuo da credere che alla fine di un ciclo economico, in mezzo ad una guerra commerciale e alla più imponente deflazione da debiti della storia, con l’euro ad un passo dalla fine, Mario Draghi annuncerà la fine del QE?

Trichet, il suo errore lo ha già fatto nel 2008, dieci anni sono la cifra tonda giusta per farne un altro, male che vada ci penserà Weidmann a sistemare tutto il prossimo anno.

12 commenti Commenta
aorlansky60
Scritto il 11 Giugno 2018 at 10:05

@ IcebergFinanza

Ma davvero qualche ingenuo è disposto a credere che l’ultimo movimento è dovuto esclusivamente ad una FUGA di capitali.

Direi Molto ESEMPLIFICATIVO il grafico dell’andamento storico Target2 che hai linkato, purtroppo è anche vero il dato di fatto che la maggioranza degli italiani legge Corriere, Repubblica, Stampa, Sole24 (cartaceo o web) e simili media “filo-allineati” al sistema (€uro e UE) e di conseguenza non possono non venirne influenzati (lo scopo è proprio quello!), specie se a simili giornalisti -spacciati come “economisti”- come quello che hai citato viene anche conferito un livello di alta autorevolezza e quindi di elevata credibilità.

Quindi dal 2014 in poi con ben tre governi PD ci sono state almeno cinque fughe di capitali e nessuno se ne è accorto?

Qui mi sia concesso un minimo di humour misto a sarcasmo : con un fanfarone sprovveduto quale m.renzi (e il pd) messo a guidare l’Italia (NOTA BENE : senza che ne avesse ricevuto consenso popolare tramite voto democratico) altro che [solo] fuga di capitali, chi lo ha potuto fare [pensionati e giovani laureati] ha alzato i tacchi ad alta velocità decidendo di andarsene dall’Italia – si guardino in proposito i dati e i numeri della migrazione italiana verso l’estero negli ultimi 3/4 anni…

idleproc
Scritto il 11 Giugno 2018 at 11:29

Beh, hanno messo in piedi solo un Ministero Della Propaganda.
Hanno dato corpo organizzativo e centralizzato a ciò che ci sorbiamo già a tromboni spiegati a tutte le sante ore e giorni.
È un vantaggio per tutti, così coordinano meglio le veline.
Per quanto riguarda il traffico di schiavi che hanno organizzato e messo in piedi, possono dire quello che vogliono, quello è e lori ne sono i responsabili.
La motivazioni sono varie e alcune non proprio di comprensione immediata.
Dove hanno sbagliato? Hanno sbagliato sulla scelta dei tempi.
In una strategia i tempi sono tutto ed è questa la ragione origine per la quale si dannano con la propaganda e le azioni sfondando il muro del ridicolo.

alexandersupertramp
Scritto il 11 Giugno 2018 at 15:34

Sembra che i mercati siano oramai insensibili a qualunque notizia negativa. Anzi, tendono a prenderla come positiva. MI chiedo se abbia ancora senso fare analisi economiche quando tutto è dominato dagli interventi delle banche centrali. Dall’ultima crisi del 2008 hanno gonfiato la bolla del tutto. Sono però passati 10 anni e tutto procede a gonfie vele. Chi ci dice che non possa proseguire altri 10 anni? O magari per sempre? Per quel che ne sappiamo potrebbero varare dei QE Infinity, Eternity o altre diavolerie e arrivare a detenere tutto quello che circola sui mercati: Bond Governativi, Corporate, High Yield, Azioni, NPL…… la BOJ insegna che tutto è fattibile. Vivremmo in un nuovo Eldorado dove i mercati non scenderebbero mai, l’economia (ovviamente a debito) sarà sempre positiva. Insomma siamo nel più grosso esperimento finanziario della storia, stiamo addentrandoci sempre più in territori inesplorati e credo che nessuno possa avere la certezza di come andrà a finire. O no?

stanziale
Scritto il 11 Giugno 2018 at 18:00

Mi pare si possa azzardare una semplice constatazione. Governo che tira fuori gli attributi(clandestini)=borsa su, spread giu’. Governo che appare incerto, imbelle=borsa giu’, spread su.

embi
Scritto il 11 Giugno 2018 at 19:07

A vedere i mercati si direbbe che sarebbe anche possibile…
Comunque uscendo in parte fuori tema, non vedo perchè non si debba aprire bocca riguardo alla questione migranti, solo perchè anche macron aveva adottato a suo tempo il metodo salvini. Gli esseri umani vanno aiutati e sostenuti tanto più disagiata è la loro condizione. Se altri governanti dimostrano di comportarsi come bestie non giustifica il fatto che il mio paese/governo debba adottare la stessa linea. Allora giustifichiamo dei nuovi lager solo perchè qualcuno li ha già fatti prima di noi. Ricordatevi che la discrimanazione, la violenza e lo sfruttamento dei migranti, una volta eliminati, toccherà pari pari a voi, perchè eliminata l’ultima ruota del carro toccherà sostituirla e prima o poi a tutti toccherà essere tra i prescelti, perchè i piu meridionali d’Italia o i piu meridionali d’europa ecc. ecc. Aggiungo che Borghi ieri sera in tv ha ammesso che la flat tax sulle pensioni avvantaggierà al netto coloro che percepiscono già di più perchè si spera che saranno più invogliati a spendere. Bella rivoluzione! Si parlava di attaccare la finanza i poteri forti e l’establishment ma nel tempo libero sopprimiamo prima i più deboli che sono più facili da sconfiggere e fanno zavorra. Abbiamo trovato nuovi Gandhi e Che Guevara

alexandersupertramp@finanza:
Sembra che i mercati siano oramai insensibili a qualunque notizia negativa. Anzi, tendono a prenderla come positiva. MI chiedo se abbia ancora senso fare analisi economiche quando tutto è dominato dagli interventi delle banche centrali. Dall’ultima crisi del 2008 hanno gonfiato la bolla del tutto. Sono però passati 10 anni e tutto procede a gonfie vele. Chi ci dice che non possa proseguire altri 10 anni? O magari per sempre? Per quel che ne sappiamo potrebbero varare dei QE Infinity, Eternity o altre diavolerie e arrivare a detenere tutto quello che circola sui mercati: Bond Governativi, Corporate, High Yield, Azioni, NPL…… la BOJ insegna che tutto è fattibile. Vivremmo in un nuovo Eldorado dove i mercati non scenderebbero mai, l’economia (ovviamente a debito) sarà sempre positiva. Insomma siamo nel più grosso esperimento finanziario della storia, stiamo addentrandoci sempre più in territori inesplorati e credo che nessuno possa avere la certezza di come andrà a finire. O no?

sd
Scritto il 11 Giugno 2018 at 22:14

il­cu­cu­lo@fi­nan­za,

Non metto in dubbio che i dati che hai scritto siano veri, probabilmente tu frequenti degli ambienti in qui questo è necessario .Invece io parlo di casi più comuni, parlo di persone normali quello che una volta era considerato il Ceto Medio. Sono casi reali che in massima parte conosco o ho conosciuto personalmente(nei limiti della riservatezza personale).

In passato ci sono stati dei periodi in cui una persona con delle indubbie qualità personali e che aveva voglia di lavorare e di darsi da fare poteva tranquillamente costruirsi una vita serena e lasciare qualcosa alla propria famiglia. Naturalmente queste persone, nella maggioranza dei casi, non partiva da zero ma aveva già qualcosa dai propri avi.

Vivere di rendita non vuol mica dire non far niente tutto il giorno o avere dei servitori che provvedono a tutto !!!

Non penso sia il caso di elencarli ma ti posso dire che c’era chi poteva vivere senza lavorare “sotto padrone” con gli affitti e gli interessi sui titoli di stato. Chi lavorava 3-4 mesi all’anno con il turismo e poi “cambiava” casa ogni 2-3 anni. Sicuramente ci sono anche oggi molte persone che fanno cose simili, ma è molto più facile vedere le nuove generazioni consumare quanto costruito dai loro avi. Poi il mondo è grande e non è possibile conoscere tutto.

SD

ilcuculo
Scritto il 12 Giugno 2018 at 08:30

sd@​finanza,

SD , continui a scrivere che io frequento “ambienti” , io non frequento nessuno, tutte le mattine mi alzo e vado a lavorare.

Ciò posto lo so benissimo che dagli anni ’70 agli anni ’90 si sono create delle situazioni che hanno grandemente favorito alcuni, ma necessariamente hanno sfavorito altri. Perchè tutte le volte che qualcuno percepisce un reddito che non produce c’è qualcuno che produce un reddito che non percepisce oppure…

…oppure si sta gonfiando un debito.

Ed è esattamente quello che è successo molto del “benessere che una parte della popolazione ha goduto tra gli anni ’70 e ’90 vedendo è stata fatta a debito, debito pubblico. Proprio quello che oggi grava sulle nuove generazioni . Al di là dell’utopia di ridurre il debito , a marcare una netta differenza con le possibilità del passato c’è proprio l’impossibilità di crearne di nuovo con lo stesso ritmo. Oggi dobbiamo campare con la ricchezza che riusciamo a produrre. Altro che lavorare 3 mesi all’anno sul turismo , in nero, affittare appartamenti, in nero, prendere baby pensioni dopo aver lavorato nel pubblico per 15 anni 6 mesi e un giorno….

E’ umano aver nostalgia di quel periodo , ma è irrazionale.

Tra l’altro occorre tenere presente che in quegli anni di alto e altissimo deficit c’era crescita, ma era sempre inferiore al deficit, perchè se il moltiplicatore della spesa fosse stato almeno uguale uno (una lira di spesa = una lira di crescita) oggi non avremmo alcun problema.

Tu sembri uno che ha sempre lavorato, e conosci il valore di quel che si produce con il lavoro, riesci a vedere con l’occhio di chi lo sa.

Chi vive al di sopra delle proprie possibilità è chi consuma (spende) più di quel che produce.

noldor
Scritto il 12 Giugno 2018 at 08:54

Tutto è possibile ma nel trading e negli investimenti bisogna basarsi sulle probabilità e lo scenario da te descritto è a mio parere improbabile.

Aggiungo due ulteriori considerazioni:

1) Anche nello scenario di continua salita dei mercati i nostri T-bond salirebbero con essi.

2) La borsa americana ha di fatto già interrotto questa continua salita a febbraio, quando da un picco di 26500 il Dow è crollato a 23600 per poi iniziare una fase laterale tra questi due valori. Non mi sembra intenzionato a riportarsi sopra i 26500 a breve, e comunque terrei d’occhio quel valore.

ale­xan­der­su­per­tramp@fi­nan­za:
Sem­bra che i mer­ca­ti siano ora­mai in­sen­si­bi­li a qua­lun­que no­ti­zia ne­ga­ti­va. Anzi, ten­do­no a pren­der­la come po­si­ti­va. MI chie­do se abbia an­co­ra senso fare ana­li­si eco­no­mi­che quan­do tutto è do­mi­na­to dagli in­ter­ven­ti delle ban­che cen­tra­li. Dal­l’ul­ti­ma crisi del 2008 hanno gon­fia­to la bolla del tutto. Sono però pas­sa­ti 10 anni e tutto pro­ce­de a gon­fie vele. Chi ci dice che non possa pro­se­gui­re altri 10 anni? O ma­ga­ri per sem­pre? Per quel che ne sap­pia­mo po­treb­be­ro va­ra­re dei QE In­fi­ni­ty, Eter­ni­ty o altre dia­vo­le­rie e ar­ri­va­re a de­te­ne­re tutto quel­lo che cir­co­la sui mer­ca­ti: Bond Go­ver­na­ti­vi, Cor­po­ra­te, High Yield, Azio­ni, NPL…… la BOJ in­se­gna che tutto è fat­ti­bi­le. Vi­vrem­mo in un nuovo El­do­ra­do dove i mer­ca­ti non scen­de­reb­be­ro mai, l’e­co­no­mia (ov­via­men­te a de­bi­to) sarà sem­pre po­si­ti­va. In­som­ma siamo nel più gros­so espe­ri­men­to fi­nan­zia­rio della sto­ria, stia­mo ad­den­tran­do­ci sem­pre più in ter­ri­to­ri ine­splo­ra­ti e credo che nes­su­no possa avere la cer­tez­za di come andrà a fi­ni­re. O no?

idleproc
Scritto il 12 Giugno 2018 at 10:13

embi@​fin​anza​onli​ne,

Embi
Quella in corso è stata ed è una guerra assimmetrica con una strategia sofisticata complessa e articolata in tattiche e tempi.
Se si preferisce non vedere o far finta di non vedere o credere sia altro sono scelte personali legittime.
L’approccio realistico è quello verso una guerra, altrimenti si perdono.
Anche questa è una scelta legittima.

alexandersupertramp
Scritto il 12 Giugno 2018 at 12:53

Sbagli alla grande.

1. Né tu, né io, né nessun altro è in grado di prevedere se e quando le borse scenderanno.

2. se ci fosse crescita economica, inflazione controllata e leggero rialzo dei tassi (che è esattamente quello che sta succedendo da 1 anno a questa parte) i mercati continuerebbero a salire e i bond a perdere.

Per cui mettiti il cuore in pace, l’unica opzione per vedere i bond guadagnare è una crisi economico/finanziaria globale senza arrivare per forza di cose ad uno scenario tipo 2008/09.
Ma ripeto, da allora le banche centrali stanno sperimentando pratiche mai viste prime. E proprio perché non si hanno precedenti non si possono sapere gli effetti collaterali. Si possono fare solo ipotesi. SOLO IPOTESI

nol­dor@fi­nan­za,

nol­dor@fi­nan­za,

noldor
Scritto il 13 Giugno 2018 at 08:41

@alexandersupertramp

Ribadisco, nel trading si ragiona in termini di probabilità (e ad affermare questo non sbaglio affatto, se è a questo che ti riferivi), e lo scenario 2 è estremamente improbabile. Dimentichi di sottolineare che la crescita economica controllata di cui parli è sostenuta da un aumento del debito privato incontrollato negli USA, e anche di quello pubblico. I rendimenti dei T-bond sono in calo sul lungo termine da 30 anni, ma se pensi che questo ciclo si sia invertito investi di conseguenza e vedremo chi guadagna e chi perde.
Le pratiche sperimentate dalle banche centrali il Giappone le sta sperimentando da molto tempo ed il risultato è lì sotto i nostri occhi.

capitan_harlok
Scritto il 15 Giugno 2018 at 08:33

Scusate ma dire che la borsa americana Dj è crollata perché ha corretto da 26500 a 23600 mi sembra un po’ un’idiozia vista la crescita che ha avuto negli ultimi anni tant’è che sta tornando verso i 26000 e ciò indica che non vi è assolutamente voglia di correggere pesantemente ansi andremo a rivedere i massimi da qui a settembre , l’europa Che è in un mare di merda il Dax sta tornando sui massimi e a breve rivedrà i 13600 e entro settembre si attesterà in area 14000 quindi potranno mettere dazi potranno rischiare una terza questa mondiale potranno arrivare sulla terra gli alieni ? ma d’un quando non decidono di voler iniziare una vera correzione dei mercati azionari mi di dispiace per tutto quello che può accadere nel mondo si continuerà a salire ,questa è l’amara realta Pensatela come volete ma è un dato di fatto

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