XI JINPING E TRUMP: QUASI AMICI!

Scritto il alle 07:32 da icebergfinanza

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La schizofrenia delle “machinette”, il loro costante e continuo lavoro di giorno e di notte, testimonia, la paura e il panico che stanno per avvolgere i mercati alla fine di un ciclo economico e l’inizio della più grave depressione economica della storia…

Ma non c’è alcuna fretta, nel fine settimana, Donald è tornato a twittare che ama la Cina, che vuole un bene dell’anima al presidente cinese, che Stati Uniti e Cina hanno davanti un grande futuro, tranne poi scrivere due minuti più tardi …

TRADE WAR HAIR!

Sai cara, rivolto alla povera Melania, quando noi importiamo un’automobilina dalla Cina, loro pagano solo il 2,5 %, quando invece noi mandiamo nella Repubblica cinese i nostri SUV, loro ci tassano addirittura del 25 %, ti sembra un commercio libero ed equo? No, è un commercio stupido e va avanti da anni.

Subito il ministro degli esteri cinesi ha detto che in questo clima di continue accuse e minacce è impossibile trattare, ma nella notte, per la gioia delle “machinette”, l’amicone di Donald, Xi Jinping ha suggerito che la Cina, quando ne avrà voglia, abbasserà i dazi dal 25 al 24 %… 😉

Boao, Cina – Il settore dei servizi finanziari, banche e assicurazioni, aperto ai capitali stranieri. Una migliore protezione della proprietà intellettuale, marchi e brevetti delle imprese. La riduzione delle tariffe sulle importazioni di automobili e di “altri prodotti”, per equilibrare la bilancia commerciale.

Dal palco del Forum di Boao, la Davos asiatica, le palme tropicali dell’Hainan invece della neve, Xi Jinping ha fatto esattamente quello ci si aspettava: vestire l’abito buono da difensore della globalizzazione e garantire al mondo che la Cina continuerà il suo percorso di “apertura”. Ma ha fatto anche qualcosa in più: dare, anche se in maniera piuttosto vaga, un orizzonte temporale a queste riforme, che dovrebbero arrivare entro l’anno. Un messaggio di distensione rivolto al mondo perché Stati Uniti intendano, senza mai citare il grande rivale della guerra commerciale, nella convinzione che possa spingere il Trump a congelare le tariffe e trattare.(La Repubblica)

Ma basterà? Difficile che Washington si accontenti, vista la regolarità con cui in passato la Cina ha mancato le sue promesse di riforma.

Primo: allargare l’accesso dei capitali esteri al settore dei servizi finanziari, banche, assicurazioni e gestori del risparmio, alzando i tetti di partecipazione all’azionariato oggi in vigore. È una richiesta di lungo tempo degli Stati Uniti, le cui imprese sono pronte a tuffarsi su un mercato da oltre un miliardo di consumatori sempre più desiderosi di spendere. Xi la può esaudire con una certa serenità, visto che le quattro grandi banche statali oggi dominano la piazza e la concorrenza straniera non può intaccare più di tanto il primato. La novità è che Xi si impegna a farlo “quest’anno”. Come “il prima possibile”, secondo punto, a rendere più leggere le restrizioni ai capitali esteri negli ultimi settori dell’industria che le prevedono, “a cominciare da quello automobilistico”.

Un atto di amore quello di Trump, nel fine settimana…

“Io e il presidente Xi [Jinping] saremo sempre amici, non importa cosa succederà con la nostra disputa sul commercio. La Cina abbasserà le sue barriere commerciali perché è la cosa giusta da fare. Le tasse diventeranno reciproche e un accordo sarà raggiunto sulla proprietà intellettuale. Grande futuro per ambo i Paesi”.

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Si più o meno quasi amici come Kim Jong Un, detto el BOMBA…

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più o meno come il nostro el BOMBA che per anni si è portato a spasso il BUNGA BUNGA…

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E tutti vissero felici e contenti, almeno sino al prossimo twitt di Donald e all’arrivo delle trimestrali di JPMorgan, Citigroup e Wells Fargo attese per venerdi, senza dimenticare il buon Mark Zuckerberg atteso in audizione davanti al Congresso USA, una parola sbagliata e il settore tecnologico torna in letargo.

Facebook: aumento sicurezza avrà “impatto significativo” su redditività

Il Ceo di Facebook ha avvertito gli investitori. Gli sforzi del social network per potenziare la sicurezza costeranno cari al gruppo tanto da condizionarne la redditività.

Le attese come sempre, sono positivi, grazie alla riduzione delle imposte della riforma Trump, che ha tagliato le aliquote dal 21 al 35 %, con gli analisti che hanno alzato le stime dal 12 % al 18 % circa di crescita, basta una virgola sbagliata e viene giù tutto.

Per via dei tagli alle tasse voluti da Donald Trump e l’aumento della spesa pubblica, per la prima volta dal 2012 il deficit federale statunitense è destinato a lievitare tornando sopra i mille miliardi di dollari a partire dal 2020. Inoltre, gli stimoli fiscali dell’amministrazione Trump sosterranno s” la crescita, ma sono temporaneamente. E’ quanto stima il Congressional Budget Office (Cbo), organismo congressuale indipendente. Leggi qui un approfondimento.

Nel frattempo l’euro forte fa volare la Germania giù dal burrone…

… questi non consumano neanche se gliela regali la roba!

 

Intanto godiamoci lo spettacolo,

 

15 commenti Commenta
phitio
Scritto il 10 Aprile 2018 at 10:02

Beh, anche a pechino piace usare gli effetti annuncio, giusto per scuotere un po’ le borse per una manciata di ore…

john_ludd
Scritto il 10 Aprile 2018 at 10:37

“Questi non consumano neanche se gliela regalano la roba…”

è perfettamente normale, la popolazione tedesca è già in calo. La demografia è una scienza statistica piuttosto semplice e affidabile. Quando il numero di coppie fertili inizia a calare si innesta un feedback che peggiora la situazione anno dopo anno. Anche se il tasso di fertilità tornasse a salire, gli effetti sarebbero nulli nei primi 25 – 30 anni. Ma il tasso di fertilità calerà ancora in quanto, durante una perdurante crisi economica o peggio una generazionale depressione, le coppie faranno meno figli. E da noi ? Beh …

Tasso di fertilità (anno 2015, fonte Banca Mondiale)

Germania 1,5
Italia 1,37
Spagna 1,32

Etiopia 3,7
Tanzania 3,6
Ciad 3,6

alexandersupertramp
Scritto il 10 Aprile 2018 at 11:51

CBO prevede PIL +3,3 quest’anno, + 2,4 nel 2019, + 1,8 nel 2020.
Fatto salvo che le previsioni non sono una verità assoluta, ma stando a loro niente recessione per almeno 3 anni.

icebergfinanza
Scritto il 10 Aprile 2018 at 12:20

In effetti quelli del CBO hanno un track record di previsioni fantastico… 😉

ale­xan­der­su­per­tramp@fi­nan­za,

john_ludd
Scritto il 10 Aprile 2018 at 12:49

ale­xan­der­su­per­tramp@fi­nan­za,

intanto gli aruspici del CBO dopo pochi mesi dall’ultima previsione hanno già modificato al rialzo le proiezioni su deficit e debito, segno che la cosa è totalmente fuori controllo. CBO non prevede recessioni per il prossimi 10 anni, non 3 !!! e solo perchè si fermano a 10, altrimenti arriverebbero a 100 o 1000. La traiettoria del debito pubblico USA è molto più rapida di quella giapponese durante gli anni 90 se non la correggeranno. E la piantino di togliere 1/4 del debito in quanto “posseduto da agenzie di stato”. Altrimenti facciamolo anche noi, le poste, la CDP, l’INPS quanto debito pubblico possiedono? Per ogni agenzia governativa o sovra nazionale (FMI, World Bank, BCE, IEA, EIA, OCSE) le previsioni sono solo strumenti di condizionamento politico. E poche anime lo scrivono, per quanto sia ovvio. Cose da pazzi. La moneta è fiduciaria e una volta venuta meno la fiducia non esiste forza nell’intero universo.

“Negli individui la follia è rara; ma nei gruppi, partiti, nazioni è la regola”
Friedrich Nietzsche

“E’ più facile ingannare la gente che convincerli che sono stati ingannati”
Mark Twain

“Come si finisce in bancarotta?. In due modi, prima gradualmente, poi tutto in una volta”
Ernest Hemingway

“La gente con il potere sempre rischia la propria completa distruzione piuttosto che rinunciare alla minima parte dei loro privilegi. Miopia intellettuale, spesso chiamata stupidità, è senza dubbio una delle ragioni Ma i privilegiati credono che i loro privilegi, per quanto spropositati, siano un diritto divino. Il povero è sensibile all’ingiustizia, non il ricco”
John Kenneth Galbraith

madmax
Scritto il 10 Aprile 2018 at 13:11

@ Ignoranti in 140 caratteri !

E’ affascinante vedere quanto inchiostro scrivono i giornali intorno ad un tweet di 140 caratteri.

Partiamo con il dire che i dazi al 25% dei cinesi erano accordati con il WTO quando entrarono e prevedevano una riduzione progressiva, ad esempio nelle free zone i dazi per la auto made in USA sono del 4,4%.

Due pesi e due misure? Trampusconi si dimentica di dire che e’ vero che gli US hanno dazi al 2,5% sulle auto ma passa al 25% per i camion! Oppure omette i dazi del 30% sulle magliette Made in China.

Chissa’ forse la verita’ piu’ bella su twitter me la ricorda un amico: Twitter è quel posto dove uno scienziato nucleare di fama mondiale con 670 followers è umile mentre Polpettina99 con 4000 fa la scienziata.
(Swanito75, Twitter)

laforzamotrice
Scritto il 10 Aprile 2018 at 13:22

“Questi non consumano neanche se gliela regalano la roba…”
Beh, è cosi impossibile immaginare che uno alla 4a Tv ( due in famiglia) si rompe anche un pò le balle di consumare? Comprare il 12° telefonino e rendersi conto che lo si usa al 5% delle sue possibilità? Avere 4 armadi pieni di vestiti ed usare sempre lo stesso paio di jeans e di scarpe perchè si sta più comodi? Andare fuori a cena tre volte a settimana e pensare che sarebbe più piacevole guardarsi un film in pantofole con pane e salame? Avere una casa di 200 mq e rompersi le palle di pulirla sempre? Scandalo, ma anche consumare alla fine stanca, quando ti rendi conto che non consumi, ma solo sprechi e non ti senti molto intelligente a comprare o fare tutte le stronzate che la tv vorrebbe che tu facessi. Si, c’è anche chi si stanca di sprecare.

andreblanz
Scritto il 10 Aprile 2018 at 13:23

Sono un fan di JohnLudd e mi rallegro per il suo ritorno nella speranza rimanga con noi il piú possibile!

alexandersupertramp
Scritto il 10 Aprile 2018 at 13:44

ice­berg­fi­nan­za,

😀 infatti loro prevedono ciò, io la penso diversamente. Credo che prima della fine del decennio ne vedremo delle belle (si fa per dire). D’altro canto le Banche Centrali hanno dimostrato di superare vette inimmaginabili dopo il 2007. Sarebbero capacissime di ricominciare a stampare e comprarsi ogni pezzo di carta che gira sui mercati. Ne stanno già dando prova (la BOJ, se non ho letto male, si sta comprando tutto il mercato azionario dopo aver comprato tutti i Bond Governativi, la BNS ci manca poco che diventi primo azionista della Apple, ….). Saremmo alla realtà che supera l’immaginazione: Economia in recessione e mercati che salgono. Poi bisognerà vedere come reagirà Main Street. Andrea, Scenario fantascientifico?

john_ludd
Scritto il 10 Aprile 2018 at 16:55

an­dre­blanz@fi­nan­za,

adesso … questo mi imbarazza assai, lo valuto come evidenza che in altri luoghi il livello è infimo. Comunque sono in partenza e tornerò a inizio giugno. Cercherò di scrivere non appena (credo) di avere qualcosa da dire, certo mi fa piacere che qualcuno mi accolga favorevolmente. Ciao … prova con i classici … io sono solo un copione !

veleno50
Scritto il 10 Aprile 2018 at 17:08

la­for­za­mo­tri­ce@fi­nan­za,

Concordo.

andreblanz
Scritto il 11 Aprile 2018 at 14:59

Ho tanto da imparare 🙂 non si puó negare che i tuoi commenti siano sempre interessanti, stimolino la discussione e siano ficcanti e originali, saranno i classici ma, nonostant ela mia laurea in economia ( piu ci penso e piu capisco che mi è rimasto poco , i classici nn te li fanno studiare), anche i classici a me sembrano novità. buon ritiro e vienici a trovare ogni tanto
john_­ludd@fi­nan­za,

giacomocambiaso78
Scritto il 13 Aprile 2018 at 17:59

Le trimestrali di JP Morgan, Citygroup e Wells Fargo sono uscite tutte positive, non me l’aspettavo dopo aver letto questo articolo. Non sto parlando dei risultati migliori delle solite stime abbassate 10 minuti prima per farli sembrare meglio, ma dei numeri effettivi dei profitti e ricavi in crescita

icebergfinanza
Scritto il 14 Aprile 2018 at 22:51

Lunedì ti racconterò di queste meraviglie…

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