ITALIA ELEZIONI: IL RICATTO DELLO SPREAD!

Scritto il alle 07:26 da icebergfinanza

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Italia, la principessa sullo spread, questo probabilmente sarà il titolo del mio prossimo libro, uno spread che torna di attualità, con l’ennesimo ricatto degli inutili burocratici europei.

Se avete fretta in fondo all’articolo in due parole Vi spieghiamo per quale motivo l’euro è un errore madornale e verrà cancellato dalla storia, su base empirica.

Elezioni, Juncker: «Prepariamoci a un governo non operativo in Italia

«È lo scenario peggiore. Possibile forte reazione mercati. Sono preoccupato per l’esito del voto»

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E subito loro, i mercati hanno risposto all’appello, facendo dietrofront non appena il nostro ubriacone ha cambiato idea…

ROMA — Dice quello che tutti temono, anche se per motivi di opportunità chi guida la Commissione europea si astiene di solito da commenti tanto espliciti: «C’è un inizio di marzo molto importante per l’Ue. C’è il referendum Spd in Germania e le elezioni italiane, e sono più preoccupato per l’esito delle elezioni italiane che per il risultato del referendum dell’Spd. Dobbiamo prepararci allo scenario peggiore, cioè un governo non operativo in Italia». Assieme all’incertezza in Spagna, «è possibile una forte reazione dei mercati nella seconda metà di marzo».

Le parole di Jean Claude Juncker, navigato politico lussemburghese, più volte al centro delle polemiche per una comunicazione spesso troppo «esplicita», causano in breve tempo la reazione negativa di quasi tutti i mercati europei, in particolare ovviamente della Borsa italiana (a fine giornata Milano chiuderà con meno 0,8%, mentre lo spread raggiungerà 137 punti rispetto ai 134 dell’avvio), le critiche di molti partiti, la necessità di una difesa d’ufficio anche da parte del presidente del Consiglio: «Lo tranquillizzerò, il voto non è un salto nel buio e io non ho paura del baratro, ci sarà comunque un governo operativo», è la risposta di Paolo Gentiloni, che proprio oggi sarà a Bruxelles per un vertice straordinario incentrato sul futuro istituzionale della Ue.

Io vorrei semplicemente ringraziare Jean Claude per il semplice motivo che lui ha in mano i veri sondaggi e soprattutto perché come nel caso della Brexit, delle elezioni in Catalogna e  di Trump, il ricatto, il terrore che questi inutili burocrati creano, sono una splendida premessa per un risultato importante alle prossime elezioni, sempre che un popolo di fessi si svegli e decida di comprendere il significato della parola euro.

Ha ragione inoltre ad essere molto preoccupato di quello che accadrà in Germania, dove la SPD di Schulz, il voltagabana è stata spazzata via dai populisti, nazionalisti, estremisti, eredi di zio Adolfo dice qualcuno, insomma chiamateli come volete di Alternativa per la Germania…

In Germania l’Spd vota coalizione ma vola la destra Afd

Chiunque dimentica il suo passato è destinato a riviverlo e grazie ai burocrati dell’euro le pulsioni di un triste passato ritornano.

A scanso di equivoci il sottoscritto è un NO EURO ma PRO EUROPA, l’Europa dei POPOLI e non del capitale o delle multinazionali come ora.

E’ un po la prerogativa di ogni manager quella di cercare di creare terrore tra i propri dipendenti, chi ha orecchie per intendere intenda.

(…) per cambiare un’organizzazione aziendale, è necessario che ‘un manipolo di cambiatori distrugga fisicamente i gangli’ che si oppongono al cambiamento. A tal fine bisogna ‘creare malessere e poi colpire le persone che si oppongono al cambiamento’ in modo da suscitare paura nell’intera organizzazione. Così ‘in pochi mesi’ l’organizzazione capirà, ‘perchè alla gente non piace soffrire’”.

… aveva dichiarato nel 2016, di fronte agli studenti della Luiss, l’a.d di Enel Francesco Starace.

La teoria della SHOCK ECONOMY… la conoscete bene!

Basterebbe ricordare cosa proponeva l’ufficio studi di Confindustria nel caso di affermazione del NO al referendum di dicembre sponsorizzato dal fiorentino Fan Faron…

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In realtà è successo l’opposto, ma si sa la memoria degli italiani è corta e noi preferiamo rinfrescarvela ad una sola settimana dal voto.

E’ ormai una prassi quella dell’ingerenza di loschi personaggi, ( LuxLeaks fa tremare Juncker. “Elusione fiscale in Lussemburgo ) nelle elezioni di uno Stato sovrano, come è una prassi quella di definire il voto di un popolo inutie.

“Il mio mandato non mi arriva dal popolo europeo” aveva dichiarato Cecilia Malmstrom, in occasione dei negoziati sul trattato del commercio transtlantico, come ben sa anche il popolo italiano che da cinque anni si ritrova un governo mai votato da nessuno, prima Monti, poi Letta, poi Renzi ed infine Gentiloni, che molto probabilmente, salvo sorprese continuerà l’opera austera di devastazione di questo Paese con il governo del Presidente.

 Anche stavolta infatti la Ue non lesina di interferire nella campagna elettorale di uno stato sovrano suo membro. E lo fa recitando lo stantio copione del cosiddetto “ricatto dello spread”: se dopo le elezioni non si forma una maggioranza solida o se in alternativa se ne forma una a trazione populista allora in entrambi i casi i mercati crolleranno, lo spread tornerà a salire e il paese si ritroverà sull’orlo del burrone. Un po’ di sano terrorismo psicologico sparso a profusione, con la speranza che possa orientare parte della classe media ancora indecisa verso un voto “moderato”, di sistema e soprattutto filo-europeista. Un voto che permetta, insomma, di garantire un futuro gattopardesco all’Unione: tutto cambi perché nulla cambi. (HuffingtonPostItalia)

In realtà, loro i mercati, stanno facendo di tutto per rassicurare che non accadrà nulla,

A tal proposito vi ripropongo un mio articolo apparso sul giornale locale, giusto per comprendere alcune dinamiche. Aggiungo solo che ho ricevuto i complimenti da parte di due senatori della Repubblica e da altri politici locali, il tutto ovviamente con la preghiera di non fare riferimento ai nomi, l’euro è un argomento da clandestinità.

ITALIA PIU’ POVERA CON QUESTO EURO.

Per il resto fate come volete, tanto la nemesi arriverà sino alla fine, il finale è già scritto nelle pieghe dei secoli.

59 commenti Commenta
gnutim
Scritto il 23 Febbraio 2018 at 10:24

Grande Andrea!!!!!!!!

madmax
Scritto il 23 Febbraio 2018 at 11:02

Capitano in pensiero e la posizione NO EURO e’ chiara. Ma lascia che ti ponga la domanda altrettanto chiara: oggi consigli T-bond amerikani in quanto NO EURO, domani con la LIRA consiglierai un ritorno in massa a tale nuova moneta salvatrice delle sorti della patria?
Se non si ha fiducia nella propria moneta un paese e’ morto, se la gente portera’ fuori i capitali nel dubbio e nell’incertezza il paese e’ morto, di chi sara’ poi la responsabilita? Gia’ immagino un ritorno agli anni 70-80 in cui macchine cariche di denaro arrivavano a Mendrisio, filiali UBS….

signor pomata
Scritto il 23 Febbraio 2018 at 11:36

mad­max,

carissimo madmax quello che tu prefiguri non sta già avvenendo?
Tu lo dico, perche mi sembra che non secoli fa la banca centrale svizzera abbia tentato addirittura di fissare il cambio tra franco svizzero e euro.
Che dici era perche loro portavano valuta da noi o noi da loro?
Capite perche questa battaglia è impossibile vincerla?
Perche se anche chi ha la volontà di seguire un dibattito che non sia propagandistico , anche chi in cuor suo ha capito che qualcosa non torna in questa valle di ossimori continua, in questa prateria di asimmetrie…anche quelli alla fine non ci arrivano.
E questo andrea è un punto focale del dibattito.
Per far capire e cambiare il modo di ragionare milioni di persone serve tempo e molta pazienza.
Questo tempo non lo abbiamo e spesso la pazienza se ne va alla quarta volta che uno ripete la stessa cosa e interlocutore ti risponde sempre come un pappagallo la medesima idiozia.
Non ci salveremo nessuno da questa valanga di merda, solo chi ha capitali talmente ingenti da ritenersi e da essere elitè ma questi già se la sono filata da tempo.
E noi stiamo a discutere del pelo dentro la polenta di merda.

signor pomata
Scritto il 23 Febbraio 2018 at 12:59

Il problema grosso è anche che chi comanda non si fa scrupoli neanche del suo popolo figurarsi di noi.
http://www.veteranstoday.com/2018/02/21/thousands-of-americans-jailed-for-debts-chased-by-private-collectors/

icebergfinanza
Scritto il 23 Febbraio 2018 at 13:16

Io non penso a nulla, credo solo alla Storia e all’analisi empirica, non una sola unità monetaria è sopravvissuta nei secoli come puoi vedere dalle slide che allego provenienti da una mia conferenza presso un importantissimo organo istituzionale lo scorso anno. ZERO possibilità di sopravvivenza per l’unica unità monetaria esistente oltre il dollaro.

madmax
Scritto il 23 Febbraio 2018 at 16:46

signor pomata@finanzaonline,

Signor Pomata,
Cerchiamo di essere concreti, lasciamo da parte paroloni per allungare il brodo e la fuffa.
Se mi dici: l’Euro e’ una gabbia, devo uscire per stare meglio, poi non ti fidi della Lira e investi in dollari allora qualcosa non torna nella logica e nel ragionamento, punto e basta, il resto e’ pleonastico polenta compresa.

madmax
Scritto il 23 Febbraio 2018 at 16:55

icebergfinanza,

Capitano,
Hai ragione ma gli imperi nascono, crescono e muoiono come tutto nella vita, prendi la lista:
Impero Romano – terminato
Impero Spagnolo – terminato
Impero Olandese – terminato
Impero Francese – terminato
Impero Inglese – terminato
Impero Americano … perche’ dovrebbe essere diverso? Ormai ha un rapporto debito Pil oltre il 100% e tra qualche anno non sara’ la maggiore economia al mondo.
Se poi mi dite che e’ una potenza militare vi ricordo che oltre la propaganda dal 1972 non ha vinto una guerra militare, ha forse vinto in Vietnam? In Iraq? O tanti altri stati ? Per vincere devi riportare un livello di funzionamento delle istituzioni bombardare tutto non e’ vincere.
Attendo fiducioso il futuro contrariamente a tanti altri.
🙂

laforzamotrice
Scritto il 23 Febbraio 2018 at 17:01

icebergfinanza,

Beh, se NESSUNA unità monetaria è sopravvissuta, lo stesso argomento potrebbe valere anche per il dollaro, o no?

alexandersupertramp
Scritto il 23 Febbraio 2018 at 17:55

Temo non ci sarà nessuna sorpresa dal popolo italiano che assomiglia sempre più, per inerzia, a quello greco.

alexandersupertramp
Scritto il 23 Febbraio 2018 at 17:56

E questo i nostri politici o sanno benissimo e sono già pronti a farci ingoiare di tutto “per il bene comune”…

ilcuculo
Scritto il 23 Febbraio 2018 at 18:51

Per il resto fate come volete, tanto la nemesi arriverà sino alla fine, il finale è già scritto nelle pieghe dei secoli.

Non prendertela Andrea,ma francamente mi sfugge il senso di questo post,,,

stanziale
Scritto il 23 Febbraio 2018 at 18:55

madmax,
madmax, possibile che non vedi nessuna differenza tra paese sovrano e COLONIA. Quello che tu descrivi degli anni 70/80 e’ il riparo di capitali provenienti da UTILI delle imprese (con la lira e la prima repubblica l’economia andava BENE ), che per lo piu’ avevano paura dei “comunisti”. Nessuna svendita di aziende allora, erano tutte italiane. Quello che ha detto Pomata, la fuga attuale, riguarda soprattutto i CAPITALI residui, spesso derivanti da svendite di aziende o immobili a stranieri, cioe’ ora e’ un si salvi chi puo’. E’ ben diverso. Un paese non può crescere senza moneta propria ed un mercato del debito pubblico interno, che non deve essere in mano ai fondi speculativi esteri, come ora. Gli interessi dei titoli di stato devono girare in Italia non in Usa, inghilterra germania. Solo cosi’ ritornerebbero ad essere motore dell’ economia.

stanziale
Scritto il 23 Febbraio 2018 at 19:05

stanziale@finanza,

….lo si puo’ fare(possiamo rinascere) solo con tassi sui btp ai minimi dovuti alla banca d’italia che compra(con le lire) l’invenduto. Come era fino al 1981. Naturalmente non e’ solo quello. Uno stato con una banca centrale propria, poi come il nostro con l’avanzo primario, non sarebbe piu’ ricattabile e potrebbe impostare appropriate politiche di investimento, o anticicliche, difendere o riacquistare aziende strategiche eccetera. Tornerebbero gli utili alle aziende e quindi gli investimenti. Le case riaumenterebbero di valore. Gli stipendi crescerebbero, i disoccupati si ridurrebbero. La germania si svenerebbe, tornerebbe a riacquistare in massa le lire(per non farle svalutare troppo) . Caveremmo dai coglioni i francesi che ci hanno colonizzato(possibilmente senza tanti complimenti per come la penso io). Questo era l’operato italiano 40 anni fa.

stanziale
Scritto il 23 Febbraio 2018 at 19:06

stanziale@finanza,

Forza Bagnai.

madmax
Scritto il 23 Febbraio 2018 at 21:53

signor pomata@finanzaonline,

Signor Pomata,
Riscrivo il post che forse non sono riuscito ad inviare.

Lascia perdere le parole di contorno, capisco che vi siano delle posizioni NO EURO, ma non sono un pappagallo se ti chiedo chiaramente: come puoi dire che con il ritorno alla Lira si starebbe meglio se poi non ti fidi di tale cambio e compri dollari?

Se fai tale ragionamento e segui tale comportamento qualcosa non quadra, sei il primo a non credere in quello che chiedi. Il resto, polenta compresa sono chiacchere.

corvaz
Scritto il 24 Febbraio 2018 at 11:12

Il nocciolo del problema è la sovranità monetaria. Tornare alla vecchia Lira è pura propaganda se si lascia Banca Italia, cioè ad un ente che per almeno il 90% è privato, funzioni da pubblica istituzione quale il Ministero del Tesoro.

icebergfinanza
Scritto il 25 Febbraio 2018 at 09:54

Cerchiamo di ragionare è ovvio che in prima battuta ci sarà una svalutazione importante dell’euro. Lo scorso aprile ho preparato una delle ricerche più importanti e complete sugli effetti di un’eventuale uscita in Italia un documento che è la sintesi del lavoro di molti altri importanti ricercatori ma soprattutto una sintesi dell’attuale legislazione nazionale ed internazionale in materia. Chissà perché suggeriscondi diversificare i portafogli. 😉

icebergfinanza
Scritto il 25 Febbraio 2018 at 09:56

500 anni è durato l’impero romano … auguri per l’attesa se sei così longevo. 😉

icebergfinanza
Scritto il 25 Febbraio 2018 at 09:58

Vedo che è davvero difficile comprendere come funziona il sistema monetario finanziario ed economico internazionale… su dai uno sforzo e ci arrivi! 😉

icebergfinanza
Scritto il 25 Febbraio 2018 at 09:59

Capirai…

noldor
Scritto il 25 Febbraio 2018 at 13:58

@ Madmax

In non vedo nessuna incoerenza nell’essere a favore di una separazione dell’euro in nuove valute nazionali e nello scegliere contemporaneamente di detenere dollari finché siamo in una fase di incertezza circa il futuro dell’euro.
In ogni caso le scelte di investimento individuali possono divergere dalle convinzioni politiche / idee di politica economica / monetaria nazionale, e anche qui non vedo nessuna incoerenza.

madmax
Scritto il 25 Febbraio 2018 at 15:15

stanziale@finanza,

Stanziale,
Dai riguardati i dati storici, la Lira era a 274 contro il Marco negli anni 70, abbiamo svalutato fino ad arrivare al 970 negli anni 90 sempre contro il marco!!!! Ovvero hai impoverito di 4 volte gli italiani.
Voglio ricordati che negli anni 80 i BOT o i titoli di stato arrivavano al 12%-17% in interessi!!! Ovvero in 4 anni 15% x 4 = 60% avete portato il deficit dal 60% al 120% del disastro!!!! Complimenti. Ce lo siamo dimenticati?
Mi parli di Sovranita’ ma i piloti americani che hanno ammazzato i sciatori del Cermis se ne sono andati a casa senza problemi, mi parli di sovranita’ ma avevamo delle organizzazioni paramilitari come Gladio pronte ad intervenire se i Komunisti avessero vinto!!!! Bella sovranita’ che hai!

sd
Scritto il 25 Febbraio 2018 at 18:19

Buona sera

Una premessa, non sono un economista, non mi occupo di finanza, lavoro nell’economia reale (settore edilizia)…..sarebbe quel lavoro che si fà con le proprie mani ( e soprattutto testa), si fatica, si suda, si soffre il gelo (come in questi giorni) e si è sottopagati……ma quando si torna a casa la sera si è anche soddisfatti di aver costruito qualcosa di utile e con le proprie capacità e competenze (non sempre però !!!).

Forse una cosa l’ho capita. Il dollaro non è una semplice unione monetaria come l’euro ma un paese unito da un economia unica, con una sola lingua e leggi federali che valgono per tutti………l’Europa no.

Si investe in dollari perchè la cosa principale è diversificare e soprattutto mettere al sicuro i propri sudati risparmi. Anch’io sono convinto che un giorno anche l’impero USA finirà ma probabilmente non avrò il tempo di vederlo…….anche se ci spero.

Inoltre sono convinto che ci hanno “imbrogliato” quando hanno convertito le Lire in Euro e gli stessi si stanno preparando ad “imbrogliarci” di nuovo visto che hanno compreso che l’unione monetaria non sarà sostenibile per sempre,

SD

signor pomata
Scritto il 25 Febbraio 2018 at 18:53

mad­max,

Ma scusa che domanda è?
Perché ho la lira italiana?
Perché con la lira conoscevi lo spread?
Non sono ancora riuscito a farlo capire a mio padre.
Mi ripeto.
Abbiamo un problema di base , ossia delle basi.
Se io dico che vorrei comprare debito pubblico tramite bci a tassi bassi mi si ride in faccia.
Se lo fa la bce tutto ok.
Allora visto che io vivo nelle nuvole ma puoi dire chi presta i 1800 miliardi a draghi per prendere il nostro debito?
Perche il punto è questo.
Noi dobbiamo soffrire per il debito.
La bce lo compra con i soldi di chi?
Da dove vengono gli euro…..emette collaterale o appaiono dal nulla?

madmax
Scritto il 26 Febbraio 2018 at 12:13

signor pomata@finanzaonline,
Ti rinfresco la memoria.
Questo era il rendimento dei titoli di stato che non facevano altro che aumentare il debito:
1976 12%
1977 13%
1978 10,50%
1979 15%
1980 16.5% – 19%
1981 19%
1982 18%
1983 17%
1984 16.5%
1985 15%
1986 12%-14%
1987 12%
1988 12.5%
1989 13.5%
1990 12.50%
1991 11.50%-12.00%
1992 12%-15%
1993 11.50%-8%
1994 7%
1995 8.25%-9%
1996 7.50%
1997 6.25%-5.5%
1998 5.5%-3%
1999 3%
Ricordami per cortesia quali erano i tempi d’oro…che non ho capito il periodo.

madmax
Scritto il 26 Febbraio 2018 at 12:18

sd@finanza,

Chi ti ha imbrogliato nel cambio sono stati i delinquenti dei commercianti e ristoratori che hanno fatto lievitare i prezzi!!! (Adesso tutti si ribelleranno).
La pizzeria sotto casa ha portato la Margherita da 3900 lire (meno di due euro) ai 5,5 Euro di adesso….era colpa della BCE o dei commercianti avidi supportati dal governo del Nano che parlava di inflazione percepita!!!!
Buona fortuna a tutti
🙂

madmax
Scritto il 26 Febbraio 2018 at 12:27

sd@finanza,

Il Dollaro e’ un’unione monetaria, riguardati la storia. Gli US hanno la stessa lingua ma leggi diverse, in alcuni stati hai la pena di morte in altri stati no, in alcuni la sodomia e’ reato in altri no, in alcuni la cannabis e’ legale in altri no! Se poi vuoi guardare bene pure la FED e’ un insieme di banche centrali dei singoli stati.
Per chiarezza, si chiama Federal Reserve System composta dalla Federal Reserve Bank di: Boston, New York City, Philadelphia, Cleveland, Richmond, Atlanta, Chicago, St.Louis, Minneapolis, Kansas City, Dallas, San Francisco.
Saluti…adesso vado ad aprire un bal cc estero
🙂

signor pomata
Scritto il 26 Febbraio 2018 at 14:15

mad­max,
Scusa ma ho capito che credi di sapere ma non sai.
Parli di aver impoverito gli italiani solo per aver svalutato contro una singola valuta.
Nn capisci che la svalutazione è la rivalutazione di un altro.
Nn hai minimamente idea di cosa stai parlando.
Per capire che stai raccontando una storiella basterebbe che chiedessi a un anziano se nel 75 o 80 stavano peggio o meglio di oggi.
Poi nel capire che è il mercato che pretende quei tassi…..e non li pretende perche loro sono cattivi e noi buoni ma perche lo stato è stato messo in cui n angolo dai mercati.
Ancora oggi è cosi.
Dovresti avere la voglia di studiare ma vedo che non la hai e infatti ho detto spesso che non abbiamo più tempo …..non è possibile battere una propaganda del genere.

madmax
Scritto il 26 Febbraio 2018 at 17:00

signor pomata@finanzaonline,

Concordo che abbiamo un problema di basi, in quanto non riusciamo a capirci, i termini e la parole hanno un significato, provo a risponderti alla tua lunga lista di domande per come la vedo io:

-No non abbiamo la Lira!
-Lo spread (con la lira) non era noto prima a tutti ma il concetto esisteva, nel 1981 i tassi sui titoli di stato italiani arrivo’ al picco del 19% in Germania i titoli di stato remuneravano il 7% la differenza era del 12% ovvero avevi un SPREAD di 1200 punti base (oggi ne hai 150) questo era lo spread al tempo della lira.
-Non capisco il punto del comprare debito pubblico a tassi bassi con denaro BCE, oggi i tassi sono gia’ bassi, non riesco a rispondere.
-le banche centrali sono le uniche ad avere il potere di stampare (o creare come preferisci) denaro con corso legale, possiamo pure io e te stampare denaro in garage con delle matrici ben fatte e filigrana ma purtroppo e’ illegale. Loro lo possono fare legalmente e illimitatamente in base al loro mandato.
-Draghi e la BCE, non ha bisogno di farsi prestare denaro (vedi sopra), come tutte le Banche Centrali lo CREANO DAL NULLA lo fa la FED, la BOE e via dicendo…ripeto lo creano dal nulla.
Qua concludo.

stanziale
Scritto il 26 Febbraio 2018 at 19:15

madmax,

Sovranita’: e’ ovvio che non avevamo quella politica, e dal 1943 (trattato di Cassibile, peraltro un segreto), pero’ fino al 1981 avevamo conservato una certa sovranita’ economica e di emissione moneta. Questo e’ un fatto, non puoi confutarlo. Il debito pubblico come ho scritto 20 volte (ultimo in questo post alle 18.55 del 23.2), ma meglio di me altri e tra gli ultimi come commenti l’ottimo Punto sella, raddoppio’ dal 1981 al 1992 soprattutto per il rialzo dei tassi dovuto principalmente al fatto che non c’era piu’ la banca d’italia (che ora andrebbe nazionalizzata senza tanti riguardi) a comprare l’invenduto, calmierando cosi’ i tassi. Ci sono in rete le variazioni di tassi pagati, al netto di inflazione, in rete: basta cercarli. PRIMA (sovranita’ monetaria) il tasso pagato dall stato sui btp era INFERIORE all’inflazione, dopo (il 1981) e’ stato superiore, e questo ha comportato l’ingresso degli avvoltoi stranieri e l’aumento dell’indebitamento. BEN 1000 miliardi di euro dal 1981 ad oggi, pagati agli stranieri, cosa che si poteva fare a meno. Naturalmente tu non e’ che non capisci, fai finta, perche’ fai propaganda, cosa che io non contesto perche’ ognuno ha il diritto di dire la sua, e poi tu lo fai in modo molto garbato, sempre.

stanziale
Scritto il 26 Febbraio 2018 at 19:25

Ehm, un’ultima cosa madmax, avere la moneta debole e’ un BENE, senno’ le aziende chiudono…la moneta dovrebbe essere al servizio dei cittadini, del popolo.. negli anni 70/80 in italia eravamo ricchi, con gli operai con le seconde case, questo con Moro e Craxi, con l’inflazione e la lira debole…

dorf001
Scritto il 26 Febbraio 2018 at 19:42

si­gnor po­ma­ta@fi­nan­zaon­li­ne,

esatto Pomata. da dove vengono gli euro…..esattamente dal nulla. draghi col suo computer anni fa, ha creato, dal nulla come una magia, la bellezza di 3.000 miliardi di euro. e li ha dati alle banche ladre e fallite. cioè francesi e tedesche. chiedere al capitano please. potrebbe benissimo il draghi creare dal nulla, 1000 miliardi e darli ai cittadini europei. allora si’ questi soldi finirebbero veramente nell’economia reale. cioè la gente li spenderebbe in beni utili di consumo, compreso il cibo.

ma no! il gran cameriere draghi, perchè è potente ma anche lui dei padroni dietro le spalle, non vuole. il popolo deve morire. semplice. tutto ai ricchi e gli altri possono crepare.

e i politici, tutti, o quasi, sono al servizio degli amici nascosti di draghi.

volete capire con semplicità tutto il fenomeno’ a partire dal 1950 fino ad adesso? vi parlo allora di un ottimo libro. ahh vi dà pure le soluzioni. tutte fattibili. basta la volontà politica per farle. questo uomo ha già lavorato nel ministero dell’economia anni fa. conosce tutti i trucchetti e i trabochetti che ci sono nei ministeri.

vi parlo di Nino Galloni. libro : l’economia imperfetta. novecento editore. nuovo, uscito 2 mesi fa.
se si fa come suggerisce lui ce la si può fare. altrimenti facciamo la fine della grecia.

by DORF

maggio1578@borse.it
Scritto il 26 Febbraio 2018 at 22:58

Madmax mi sembri l’unico che ci capisce qualcosa qua dentro….per il resto lasciamo perdere…sempre complotti

mad­max:
stan­zia­le@fi­nan­za,

Stan­zia­le,
Dai ri­guar­da­ti i dati sto­ri­ci, la Lira era a 274 con­tro il Marco negli anni 70, ab­bia­mo sva­lu­ta­to fino ad ar­ri­va­re al 970 negli anni 90 sem­pre con­tro il marco!!!! Ov­ve­ro hai im­po­ve­ri­to di 4 volte gli ita­lia­ni.
Vo­glio ri­cor­da­ti che negli anni 80 i BOT o i ti­to­li di stato ar­ri­va­va­no al 12%-17% in in­te­res­si!!! Ov­ve­ro in 4 anni 15% x 4 = 60% avete por­ta­to il de­fi­cit dal 60% al 120% del di­sa­stro!!!! Com­pli­men­ti. Ce lo siamo di­men­ti­ca­ti?
Mi parli di So­vra­ni­ta’ ma i pi­lo­ti ame­ri­ca­ni che hanno am­maz­za­to i scia­to­ri del Cer­mis se ne sono an­da­ti a casa senza pro­ble­mi, mi parli di so­vra­ni­ta’ ma ave­va­mo delle or­ga­niz­za­zio­ni pa­ra­mi­li­ta­ri come Gla­dio pron­te ad in­ter­ve­ni­re se i Ko­mu­ni­sti aves­se­ro vinto!!!! Bella so­vra­ni­ta’ che hai!

mad­max,

icebergfinanza
Scritto il 27 Febbraio 2018 at 07:20

Fuorviante cercare di dimostrare qualcosa con i rendimenti e i tassi del periodo della grande inflazione.
Parliamo di quelli americani?

icebergfinanza
Scritto il 27 Febbraio 2018 at 07:21

icebergfinanza
Scritto il 27 Febbraio 2018 at 07:23

Si passa dall’ 8 % del 1976 sino al picco di oltre il 15 % del 1981… vediamo di non travisare, alti tassi e alti rendimenti erano un problema universale.

icebergfinanza
Scritto il 27 Febbraio 2018 at 07:26

Stessa risposta studiare la storia! Soprattutto studiare cosa ha significato separare il TESORO dalla Banca d’Italia.

signor pomata
Scritto il 27 Febbraio 2018 at 07:58

mad­max,

Scusami madmax, fermati un momento e rifletti.
Perche prendi sempre la germania come esempio?
Mi risponderai che sono i migliori.
Ma io non lo nego infatti.
Il punto che non vuoi capire è che la dinamica del cambio perche non dovrebbe rappresentare la loro forza e la nostra debolezza.
Chi ragiona come te ritiene che tutti dovremmo essere la germania.
Se tutti potessimo diventare germania la germania cosa diventerebbe?
Capisci che non ha senso ragionare cosi?
Abbiamo svalutato del trecento per cento sul marco e impoverito gli italiani è una cazzata….vuol solo dire che sicuramente non hai comprato prodotti tedeschi perche migliori ma più cari.
Quando il dollaro ha rivalutato del 40percento ti ha impoverito?
Capisci perche altro non riesco a dire se non che hai poca base e molti concetti sbilenchi di propaganda mediatica?

dante5
Scritto il 27 Febbraio 2018 at 10:16

madmax:
signor pomata@finanzaonline,
Ti rinfresco la memoria.
Questo era il rendimento dei titoli di stato che non facevano altro che aumentare il debito:
1976 12%
1977 13%
1978 10,50%
1979 15%
1980 16.5% – 19%
1981 19%
1982 18%
1983 17%
1984 16.5%
1985 15%
1986 12%-14%
1987 12%
1988 12.5%
1989 13.5%
1990 12.50%
1991 11.50%-12.00%
1992 12%-15%
1993 11.50%-8%
1994 7%
1995 8.25%-9%
1996 7.50%
1997 6.25%-5.5%
1998 5.5%-3%
1999 3%
Ricordami per cortesia quali erano i tempi d’oro…che non ho capito il periodo.

Madmax non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire…

Ti racconto una storiella che conosco bene, non l’ho letta sui testi dei guru della finanza o sui manualoni universitari, quella della mia famiglia!
Mio padre, classe 1938, orfano e maggiore di 3 figli a 6 anni, mio nonno è morto di tubercolosi (allora non c’era ancora la penicillina, purtroppo…) il 31 dicembre 1944.
Il mio piccolo paese in cui vivo tuttora è un ridente paesino della pedecollina emiliana, dopo la guerra il 95% delle famiglie erano contadini poveri, però c’erano solo 5-6 famiglie del paese che mandavano i loro figli alla mensa dell’UNRRA, ossia le Nazioni Unite, in dialetto detta per semplificare “gli Americani”, perché quasi tutto arrivava effettivamente dagli Stati Uniti. Mio padre era tra quei pochi bambini, così come oggi avviene per molti piccoli di Haiti o del Congo.
Dopo la licenza elementare, a 12 anni entra nell’officina dello zio a lavorare come meccanico, rigorosamente in nero, viene assunto regolarmente solo a 18 anni, dopo che ha un infortunio sul lavoro che gli accorcia la falange di un dito…
A 24 anni diventa artigiano con un altro collega di lavoro, si specializzano sui camion e sono tra le sole 3-4 officine della provincia che ci sono in quel settore, sono gli anni Sessanta ed è l’epoca del boom economico, camion in giro iniziano a essercene parecchi. Ma il socio è poco lungimirante, vuole lavorare per poco, quasi niente, si lavora 7 giorni su 7 e non si mette da parte nulla.
A 30 anni mio padre si sposa, l’anno dopo nasco io, unico figlio. Nel 1971 mio padre decide di avviare la propria attività e di separarsi dal socio, all’epoca contrae un debito pazzesco, 80 milioni di lire per comprare un pezzo di terra, costruire il proprio capannone e già che c’è – all’epoca lo facevano tutti! – costruire anche una casa per la propria famiglia, una villetta circondata dalle piante proprio a lato del capannone, su un’area di circa 3000 mq.
MA SONO APPUNTO GLI ANNI DELL’IPERINFLAZIONE, nel 1972 il capannone è terminato e mio padre ha iniziato a pagare le rate FISSE del mutuo, smetterà proprio alla fine del 1992 quando c’è l’ennesima tempesta valutaria e soprattutto cessa (momentaneamente!) di lavorare perché ha maturato (malgrado i 6 anni scoperti all’inizio…) il diritto alla pensione.
La rata che nel 1972 sembrava una montagna da superare è diventata una cosa insignificante, mio padre nel frattempo ha comprato pagandoli sull’unghia anche un paio di appartamenti, viaggia in Maserati e ha un gruzzoletto non indifferente in banca, principalmente investito in quella carta straccia di CCT e BTP che lo hanno difeso egregiamente dall’iperinflazione.
Nel 1993 mi laureo io in economia, a 24 anni in corso e col militare già fatto. Sembra l’anno dell’apocalisse. Mentre nel 1988 dopo le superiori con un diploma di ragioniere con 60/60 avrei avuto ad esempio le porte spalancate per entrare in banca, nel 1993 con una laurea in economia non riesco manco a trovare un posto di praticante in uno studio di commercialisti girando le province di Reggio e di Parma! Men che meno le aziende sono interessate a me. “Un laureato pretende troppo”! Molti me lo dicono anche in faccia.
Finisce che dopo un’estate trascorsa a tentare di vendere pubblicità per un piccola radio in cui lavorava in un mio amico decido di iscrivermi ad un “master” gratuito di export assistant organizzato dalla Confindustria locale. Non posso accedere al corso per laureati perché sono troppo giovane! (la Comunità Europea finanzia solo quelli con laureati OVER 25…), mi iscrivo al corso per diplomati dove sono il vecchio della compagnia, ma non è male, imparo finalmente un po’ di tedesco (l’inglese e il francese li padroneggio già bene) e alla fine dei tre mesi ho la chance di fare uno stage di 40 giorni (rigorosamente non retribuito) in una piccola azienda. Che mi ha scelto solo perché ho già fatto domanda leggendo un’inserzione in un giornalino di annunci. E’ un’aziendina con soli 5 dipendenti ma guadagna bene, devo fare di tutto, l’amministrazione, soprattutto il commerciale e quando c’è bisogno anche andare in magazzino a dare una mano per le consegne! Dopo 40 giorni di lavoro vengo pagato con un pacco di Natale, ma dopo le feste sono assunto con contratto di formazione e lavoro a 1.200.000 £ il mese più gli straordinari. Grande esperienza davvero, l’azienda è famigliare e i soci mi trattano come un figlio, esercito tutte le lingue che so e imparo anche lo spagnolo “sul campo” (rispondendo per telefono ai clienti che chiamano e tenendola corrispondenza, si lavora molto con la Spagna e le Canarie), solo che faccio 60 ore la settimana e non vedo grandi aumenti di stipendio in vista…L’anno dopo cambio azienda, poi la cambierò ancora per diventare direttore commerciale di un’azienda metalmeccanica, e ancora un paio di volte. Dappertutto non è che ottengo grandi soddisfazioni, mi impegno ma nessuno mi offre contratti sontuosi né mi concede quelle progressioni di carriera che mi ha promesso, anzi vedo i dirigenti già presenti, molti non laureati, molto sospettosi e sempre pronti a tagliarmi le gambe appena possibile. Decido che lavorare come dipendente non fa per me.
A quasi 33 anni e subito dopo un’operazione chirurgica cambio vita, riprendo la via dello studio di commercialista, il più importante studio della zona ha bisogno di un “assistente” giovane per il dominus, faccio il praticante ma vengo pagato da collaboratore come il mio ultimo stipendio. Dopo tre anni faccio l’esame di Stato e lo supero subito, apro partita Iva, mi iscrivo all’Ordine e dopo qualche anno ancora divento socio dello Studio, pagando fior di quattrini. Nel frattempo è arrivata la crisi. Dopo 16 anni nello Studio mi trovo ora con la prospettiva di dover cedere la quota a zero o cedere lo Studio assieme agli altri soci senza avere neanche la certezza di pagare il tfr alle 10 dipendenti, il reddito è sempre quello di partenza, la concorrenza micidiale degli Studi spuntati come funghi impedisce di fare una sana politica di margini e moltissimi clienti non ci hanno pagati, vittime della crisi hanno chiuso le loro microattività o sono addirittura scomparsi chissà dove. Paradossalmente siamo pieni di lavoro, grazie all’iperattivismo burocratico dello Stato, leggi “Agenzia delle Entrate”, il vero legislatore fiscale in questo Paese, e a causa proprio di due maternità in contemporanea quest’anno non riusciamo più economicamente a sostituirle e il loro lavoro ci è tornato materialmente sulle spalle di noi soci. Ah, ma tranquilli! non abbiamo più la Liretta ma c’è l’Eurone, i tassi sono a zero e non c’è più l’inflazione!!!

QUINDI MADMAX QUALI SONO STATI GLI ANNI D’ORO SECONDO TE????

silvio66
Scritto il 27 Febbraio 2018 at 14:32

dan­te5@fi­nan­za,
Ciao Dante,
vista la tua esperienza saprai che il problema dell’Italia sono le fatture false fatte per abbattere l imponibile in modo che chi incassa 100 dichiara 20. Lavori mai eseguiti di ogni tipo a seconda del settore che costa solo l Iva creando fatalmente il nero. Chi non fa fatture false e nero deve inoltre stare attento a non crescere troppo perché se magari è bravo e potrebbe raddoppiare le sue entrate in un solo anno nell’esercizio successivo gli chiedono il 100% di quello che ha preso uccidendolo. Immagino gli amici americani che ci leggono scompisciarsi dalle risate. Questo è un paese per nani dove puoi crescere solo un poco alla volta e guai a te se osi pensare in grande. Giustamente ci indignamo spesso per come il sistema tratta il proletariato ma sia chiaro che tratta altrettanto male anche chi crea ricchezza perché dobbiamo trasformarci da paese produttore a consumatore. Per questo il proletariato e la vecchia classe media anticamente detta borghesia si sono unite nel movimento. Citando Rinaldi quando la casa brucia non guardo in faccia chi porta I secchi d’acqua. Una generazione l’hanno già bruciata e se domenica li riconfermiamo bruceranno la seconda.
Buonaserata

madmax
Scritto il 27 Febbraio 2018 at 16:31

dante5@finanza,

Dante,
Hai ragione da vendere se mi dici che con l’inflazione alta ci togliamo i debiti piu’ velocemente, concordo al 100%.
Nella tua storia hai ben chiarito un punto: GLI ANNI D’ORO sono un ricordo appannato dell’infanzia, tutto una volta era migliore e costava meno, ma sono tempi andati. Questo tanta gente non lo capisce e sogna un ritorno al passato come se il mondo del 1970 dove mangiavi solo mele e pesche sia lo stesso del 2018 dove (se puoi) trovi e mangi tutta la frutta del mondo che arriva a costi esagerati, tempi passati nulla torna, il sistema e’ cambiato.

Ti racconto la mia storia: mia padre operaio in un’azienda metalmeccanica non era nemmeno diplomato, non possedeva un’auto e ci portava in giro in bus o solo me in bici (oggi impensabile forse gli immigrati vanno in bici) non uscivamo MAI al ristorante, solo 1 VOLTA all’anno, non prendeva MAI un caffe’ al bar per non spendere ma alla fine si e’ comprato un appartamento con tanti sacrifici. Oggi nessun pezzente avrebbe il coraggio di raccontarlo…o di farlo.

Nel frattempo negli stessi anni un medico convenzionato con la mutua (ricordi Alberto Sordi?) incassava a vagonate soldi (dello stato di tutti) che gli permettevano di comprare un appartamento ogni 4-5 mesi, non male. Magari un professore andava in pensione a 40 anni e non faceva nulla per il resto dei suoi tanti giorni a venire.

Poi NESSUN lavoratore autonomo pagava tasse negli anni 70, nulla di nulla, nemmeno le FS versavano l’IVA. Abbiamo il coraggio di dirlo.

Ricordati pure che nessuno pagava la tassa dell’immondizia o tante altre belinate, il costo del biglietto del treno tra Milano e Roma era sempre quello che tu partissi alle 8 o alle 13, oggi il prezzo cambia solo per spillarti meglio il denaro e adeguare il costo al tuo profilo di spesa e tutti quanti noi da baggiani lo accettiamo come normale effetto dell’economia di mercato…andiamo a dar vi i ciapp!!!

Io sono cresciuto e ho visto che ad un certo punto tutti cambiavano auto, passavano dalla Fiat ad auto straniere, ovvero pagavano il pane all’operaio tedesco o francese e lo sottraevano a quello italiano, puo’ non piacere ma questo era il punto finche’ pure la Fiat ha delocalizzato e non sai piu’ a chi paghi il pane. Oggi nessuno ragiona piu’ in questi termini….siamo per il libero mercato. In genere pure oggi vi sono pirla che comprano vino sud americano o australiano o su africano lodandone le dotinsenza sapere che bevono zucchero aggiunto al mosto per correggere le gradazioni (oggi vietato in Italia).

Finito gli studi in piena tangentopoli non esisteva lavoro e ho accettato di partire per cantieri esteri, oltre 60 ore settimanali quando vi era la necessita’ si lavorava la Domenica e tutto ovviamente allo stesso salario, per rispamiare poi si sostituivano gli Italiani con Sud Americani prima, Indiani dopo, poi Nepalesi e via dicendo esiste sempre uno sotto da pagare meno.

La mia fortuna e’ stata quando sono andato a fare il “nero” per una societa’ svizzera, assumendo me mi pagavano sicuramente meno dello Svizzero ma io guadagnavo il 50% in piu’ bell’affare!!!!

Mi si e’ aperto un mondo, la mentalita’ oltre le alpi rispetto al lavoro e’ altra, non sei uno schiavo a cui fanno il favore di darti lavoro e sfruttarti, ma ti pagano per quello che fai.

Poi decisi di tornare in Italia, pessima decisione, dopo sei mesi mi ritrovai senza lavoro poi spizzichi e bocconi di assunzioni come se ti facessero favori.

Decisi di ripartire e la fortuna mi sorrise di nuovo, ma di nuovo mi resi conto che all’estero alle 17:00 stacchi e hai la tua vita succeda quel che succeda mentre in Italia se esci alle 19:00 dall’ufficio dei deficenti ti fanno la battuta: mezza giornata di ferie oggi?????

Credimi il problema e’ che oggi i giovani sono appecorati, li mettono a lavorare gratis, senza pagarli, ma e’ la mentalita’ di tutti, pagare le fatture in ritardo al fornitore e fargli vedere che gli fai un favore se le paghi non un atto dovuto. Tutto questo distrugge l’economia.

Ho visto facce spaventate dalla paura di imprese italiane quando da sub contrattista gli mandi un email il giorno 23 ricordando che a fine mese devono pagare, poi se il 30 non pagano il giorno 2 sposti tutti lavoratori e macchine dal cantiere, lasciandoli a piedi.
Questi hanno il coraggio di dirti manche modi, che maniere, dovete continuare a lavorare poi vi paghiamo….e non vogliono capire che il mondo non e’ pieno di schiavi, poi gli chiedi gli extra per riportare tutto in cantiere e magari li citi in giudizio.

Tanti sputano sull’Europa ma mai nessun governo italiano ha fatto una legge per far pagare le fatture non oltre i 30 gg come richiede una direttiva.

Concludo: non esistono ricette facili, ma concordo che l’inflazione mangia i debiti ma allo stesso modo mangia i salari, se sei fortunato riesci a rinegoziare ma se guardo l’attitudine in Italia mi immagino solo cetrioli che volano!!!!

aorlansky60
Scritto il 27 Febbraio 2018 at 16:53

@ Madmax

“Mi parli di Sovranita’ ma i piloti americani che hanno ammazzato i sciatori del Cermis se ne sono andati a casa senza problemi,”

…,

Bravo, da questo particolare (un fatto di cronaca ormai lontano) credo che hai toccato ESATTAMENTE il PUNTO;

al di là della finanza,

nel mondo, da decenni, c’è un preciso ordine mondiale che permette allo Stato che detiene il potere assoluto del panorama internazionale (gli USA) di fare PRATICAMENTE quello che vuole.

E oltre questo, gli USA dirigono economia e finanza dell’occidente (influenzando anche quella orientale) dettando indirizzi e scelte da intraprendere a tutti gli Stati che fanno parte dello loro area di egemonia (NATO), che magari alla maggioranza del popolo e dei miliardi di cittadini non appaiono così evidenti.

Ritorno a dire che l’€uro non sarebbe mai stato creato senza il benestare degli USA. (come la riunificazione delle due Germanie, peraltro…)

La faccenda delle sanzioni che l’UE ha applicato alla Russia (dopo la Krimea) parte da un ordine perentorio degli Americani.

Sono loro che controllano il gioco.

Finchè gli USA saranno saldi in cima alla piramide detteranno legge, a cascata : verso l’UE, e questa ai vari stati membri, compresa l’Italia naturalmente.

Gli USA possono permettersi di fare debiti colossali (internamente) facendo pagare il conto a tutto il resto del mondo, che trada principalmente in dollari.

In Germania, Italia e Giappone gli USA hanno [molte, praticamente centinaia] basi militari di loro TOTALE pertinenza (non più suolo sovrano di quei paesi, ecco perchè all’epoca del Cermis la USAAF ha potuto prendere i colpevoli e metterli all’interno di una loro base in Ita, credo fosse Aviano, dove nessun giudice Italiano e nessuna Istituzione Italiana possono entrare; da lì con un volo trans oceanico militare li hanno catapultati dall’altra parte dell’Atlantico…)

Visto che siamo in tema areonautico militare, la tragedia di Ustica del 1980 ha certamente coinvolto forze militari USAFF (quella notte era in corso un esercitazione aerea, cosa provata) e ancora adesso dopo 40anni il popolo italiano e le famiglie delle vittime non possono conoscere la verità, perchè allo stato Maggiore di Esercito e Areonautica Ita è stato dato ordine perentorio (da parte USA) di non divulgare le notizie e i dettagli per come si svolsero i fatti.

Secondo Voi, è più potente e credibile un Paese come l’italia, a livello internazionale, o lo sono maggiormente gli USA ?

laforzamotrice
Scritto il 27 Febbraio 2018 at 18:13

dante5@finanza,

Veramente Mad max (e anch’io) non diciamo che ci sono stati gli anni d’oro, sono gli altri che invocano il ritorno all’Italia e alla lira degli anni passati. Personalmente gli anni d’oro penso che siano semplicemente gli anni in cui si è scaricato il debito su quelli che venivano dopo, vedi tuo padre che pagava tassi fissi con un’inflazione a due cifre, beato lui niente da dire, ma qualcuno ha pagato quella differenza, e visto che la merda va sempre in basso, mi sa che siamo noi.
Io credo, anzi, io SO che quando la BCE o la BCI o babbo natale comprano il nostro debito, lo fanno A DEBITO ANCH’ESSI, è solo un gioco di prestigio, più o meno come succedeva alla parmalat di tanzi che comprava aziende decotte grazie ai finanziamente che le banche CREDITRICI di quelle aziende gli fornivano che rientravano cosi dei loro crediti. IL DENARO NON SI CREA, quello che molti qui chiamano il denaro della BCE è solo IL DEBITO della BCE. chiaramente una bce può più facilmente fare 2000 miliardi di debito di una BCI, non credete? Ma non è che ha risolto il problema, lo ha solo spostato.
IL DEBITO SI RIDUCE LAVORANDO, COSI COME STA FACENDO LA GERMANIA, mentre noi vorremmo crescerlo ulteriormente, follia.

sd
Scritto il 27 Febbraio 2018 at 18:36

mad­max,

Non mi piace polemizzare, è inutile.
Nel mio lavoro si “fà”, si costruisce qualcosa, non c’è spazio per l’imbroglio o l’opinione personale……se lo fai duri poco.
In economia invece imperversano i conflitti di interesse e le opinioni. Sicuramente ci sono anche molte persone come il Capitano Andrea ma principalmente sono i conflitti di interesse che impongono i modelli economici.

Buona fortuna anche a te

SD

Gianluca
Scritto il 27 Febbraio 2018 at 18:37

Grazie Dante… interessantissima la tua sintesi
Complimenti!
Ps ricordo ancora mio padre che negli anni ‘80 si lamentava del l’inflazione e io adolescente 1/2 volte ho detto.. ma papà la nonna con i bot prende l’11% e nn capivo quale fosse il dramma
Ma lasciamo perdere…
dante5@finanza,

puntosella
Scritto il 27 Febbraio 2018 at 19:34

« Anche se le elezioni continuano a svolgersi e condizionare i governi, il dibattito elettorale è uno spettacolo saldamente controllato, condotto da gruppi rivali di professionisti esperti nelle tecniche di persuasione e si esercita su un numero ristretto di questioni selezionate da questi gruppi. La massa dei cittadini svolge un ruolo passivo, acquiescente, persino apatico, limitandosi a reagire ai segnali che riceve. A parte lo spettacolo della lotta elettorale, la politica viene decisa in privato dall’integrazione tra i governi eletti e le élite che rappresentano quasi esclusivamente interessi economici »

di Colin Crouch tratto da Postdemocrazia pubblicato da Laterza
ben 15 anni fa.

madmax
Scritto il 28 Febbraio 2018 at 09:14

signor pomata@finanzaonline,

Signor Pomata,
Dal numero di Audi, WV e Mercedes che vedo in giro non mi pare che abbiamo comprato meno prodotti tedeschi!!!!
Prendi una famosa catena di supermercati tedesca, in Italia e in Europa mette in vendita prodotti alimentari italiani con il proprio marchio. Ovvero strozza il produttore italiano e gli vende il pacco di ravioli a 5 poi li rivende a 20 suo suoi scaffali, chi e’ il genio, chi il coglione?

Gianluca
Scritto il 28 Febbraio 2018 at 15:43

Buon pomeriggio cari colleghi iceberiani… vi leggo sempre e imparo tante cose.. e se ne potrebbero dire tante altre ( ad esempio le Fiat/ alfa che mio padre comprava avevano un po’ di problemucci a volte- vero oggi i problemi sono anche nelle Audi etc)
Ad ogni cosa anche giusta scritta si può scrivere il contrario ( mele norvegesi per ridere… si sono buone e costano spesso meno)
Però realisticamente il paese è finito perché nn vi è una sola legge economico/fisco /finanziaria che sia utile ed efficiente
Paese finito anche per tanti altri motivi… la speranza è finita perché presto il paese schiatterà e nn ci sarà vera rinascita perché dovremmo buttare fuori tanti italiani e nn solo… compreso chi ancora parla di partiti e cazzate varie
Tutto è marcio più o meno profondamente
Il blog secondo me spero serva per capire tante cose ma anche a come “nn crepare “ … almeno per i nostri figli
Per cui va benissimo tantissime dissertazioni ma vi è mi consiglio di essere economicamente pragmatici… anche perché moralmente ed eticamente nn lo siamo … è sempre meno sono in grado all’estero
Senza polemica
Saluti ( ho scritto di getto e sopportate se volete)
Mi fermo qui

charliebrown
Scritto il 28 Febbraio 2018 at 17:03

https://www.milanofinanza.it/news/natwest-spread-btp-bund-a-90-se-ci-sara-un-governo-forza-italia-pd-201802281238243330

Le pecore narcotizzate belano a comando: “spreaeed, spreaeed, spreaeed…” E il cattivo pastore col bastone le percuote urlando: “I mercati, i mercati, i mercati!!!”

I mercati sono favorevoli al peggio. Abbasso i mercati dico io, sperando che un bravo economista che si è schierato sia molto votato. Non rassegnamoci, ragione e cuore, cuore e ragione.

apprendista
Scritto il 28 Febbraio 2018 at 17:45

be almeno col blog ora si assiste ad un trattato di sociologia in cui trovano conferma la psicopatologia dell’uomo quotidiano,tanto per dirne una (ma ce ne sono molte) cosa porta un uomo probabilmente intelligente a rivendicare oggi un credo politico condannato inesorabilmente dalla storia e dagli eventi a rivendicarlo e proporlo: ma e’ chiaro una esperienza familiare traumatica da ragazzo……e cosi’ via
Grazie ragazzi molto interessante.

laforzamotrice
Scritto il 28 Febbraio 2018 at 19:44

Gianluca,

Il problema era per chi non aveva i bot.

guarind
Scritto il 1 Marzo 2018 at 10:06

Di fronte ad una probabilita’ anche minima che il progetto Euro vada a picco, e’ dovere del governo di un paese di prepararsi per tempo ad una tale eventualita’ al fine di preservare gli interessi dei propri cittadini. Ma d’altra parte che ti puoi aspettare da “politici” che a forza di “non c’e’ alternativa all’Europa” hanno solo eseguito ordini dall’alto negli ultimi vent’anni?
Saluti

charliebrown
Scritto il 2 Marzo 2018 at 00:11

char­lie­bro­wn@fi­nan­za,

“Abbasso i mercati dico io, sperando che un bravo economista che si è schierato sia molto votato.”

L’economista in questione scrive oggi sul suo blog che non è per lui un grande sacrificio stare nel partito col quale si è schierato, perchè si ritrova con persone normali, come lui stesso è. Cito testualmente l’economista in questione, che si sarà capito essere Alberto Bagnai: “Direi che è piuttosto un onore -e un sollievo- essere accolto con tanta deferenza e tanta partecipazione in una squadra di persone normali che vogliono fare una cosa normale: opporsi democraticamente a un sistema di governo che ha devastato il paese.”

Una di queste persone normali che vogliono fare una cosa normale è stata già da me casualmente citata in questo blog: si tratta della ragioniera bresciana che non ce la fa a seguire i ragionamenti di Mazzalai (come anche io del resto qualche volta). Oggi l’ho incontrata che distribuiva furtivamente (si vedeva anche in ditta che era timida!) manifestini di propaganda per il partito col quale si è schierato il professore.
Dunque il professore sapiente e coraggioso e la ragioniera timida che non capisce Mazzalai credono sostanzialmente nelle stesse cose.
Non me lo aspettavo, ma mi ha colpito: specialmente stasera leggendo nel blog del professore quello che ho riportato poco sopra. Il professore mi sembra in effetti in buona compagnia e reciprocamente la ragioniera, anche se non si conoscono.

icebergfinanza
Scritto il 2 Marzo 2018 at 07:29

Suggerisci alla tua ragioniera di leggersi il mio libro, lo ha compreso anche mia madre, sempre che in Italia ci sia ancora qualcuno che ha il tempo e la pazienza di leggere un libro.
Per combattere questo nemico, bisogna studiare, informarsi, FARE FATICA, e continuare a studiare passare intere notti in bianco, come il sottoscritto per QUATTRO LUNGHI ANNI, ci vuole passione e determinazione, da soli contro tutti.
Non basta dire non comprendo, non ci arrivo, non fa per me, ci vuole determinazione, si può arrivare la dove la nostra mente non è in grado neppure di sognare.
Ma forse chissà sono solo illusioni…le mie!

cellula labile
Scritto il 2 Marzo 2018 at 10:07

caro capitano,
hai centrato il problema per diventare consapevoli bisogna fare fatica e siamo tutti molto pigri, ma tu continua con passione e determinazione, contro tutti. Non sei da solo , insisti e resisti per far si che le illusioni diventino realtà.
Grazie per tutto il tempo che dedichi alla tua ciurma.
Un abbraccio

noise
Scritto il 2 Marzo 2018 at 12:58

char­lie­bro­wn@fi­nan­za,

Se la lega dovesse andare al governo, e sinceramente non credo, farà fuori Bagnai in un nanosecondo. Sia Lega che 5stelle si sono circondati di alcuni personaggi autorevoli nei rispettivi campi per puro scopo pubblicitario e anche perchè al loro interno non c’è mai stata materia prima degna di nota.
Ma quando si tratta di gestire soldi e potere vedi come cambia la musica.
Di esempi te ne porto quanti ne vuoi su quante volte hanno cambiato idea quando si trattava di decidere e non c’era una campagna elettorale.

icebergfinanza
Scritto il 2 Marzo 2018 at 13:59

Grazie lo so che non sono solo … 😉

charliebrown
Scritto il 2 Marzo 2018 at 15:29

ice­berg­fi­nan­za,
Si tratta di una ragioniera che lavorava nella ditta dove lavoravo anch’io prima di passare tra i pensionati. So che non credeva alle favole dei Tg e che leggeva romanzi e libri sull’educazione dei figli. Ricordo che dopo un mese di governo Monti mi disse in confidenza che lei in questo professore non aveva nessuna fiducia. Ci azzeccò in pieno, anche se era timida e modesta.

charliebrown
Scritto il 2 Marzo 2018 at 15:33

noise@​finanza,

Mi auguro che tu ti sbagli: per me, per quella brava persona che mi sembra il professor Bagnai e per chi in Italia è contrario al nuovo ordine mondiale.

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