BCE: GLI STATI UNITI MANIPOLANO IL DOLLARO!

Scritto il alle 08:30 da icebergfinanza

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Abbiamo già ascoltato Draghi accusare l’amministrazione americana di non rispettare i patti dello scorso autunno, con dichiarazioni che hanno fatto salire all’impazzata l’euro nel mese di gennaio, un po come ascoltare il bue che da del cornuto all’asino, visto quello che ha fatto la BCE nel 2014 in termini di svalutazione con il QE e la famigerata dichiarazione Il ‘Whatever it takes’.

Ora è il turno di un altro scienziato della BCE, Nowotny…

VIENNA (Reuters) – Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti sta deliberatamente esercitando pressioni al ribasso sul dollaro, secondo quanto dichiarato da Ewald Nowotny, responsabile della Banca centrale europea, nei commenti pubblicati mercoledì. “Il ministero delle finanze degli Stati Uniti sta deliberatamente facendo pressione sul dollaro e vuole tenerlo basso”, ha detto Nowotny, a capo della Banca nazionale austriaca, in un’intervista al quotidiano Wiener Zeitung che è stato effettuato il 1 febbraio. Ha aggiunto che l’Unione europea dovrebbe riunirsi di più per fungere da contrappeso all’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ma che il blocco è diviso in molte aree per ragioni che includono la prevista secessione britannica dal blocco.

Ieri ho letto un’altra delle fesserie dei media sull’euro debole, perché in Germania hanno scelto pinco per fare il ministro delle finanze invece di pallo.

Il dollaro non ascolta le dichiarazioni di questi signori, chi comanda è l’analisi tecnica, a breve ci sarà l’occasione per chi attende con ansia quota 1.30 o 1,40 o magari anche 2 o altre fesserie gratuite, la possibilità di uscire e attendere un’altra occasione.

Per quanto ci riguarda noi non ci muoviamo di un millimetro, lo abbiamo scritto e ripetuto in tutte le salse quello che è il nostro obiettivo finale della prossima crisi.

Grazie alla segnalazione del nostro amico Roberto, ci sono alcuni interessanti grafici che riassumono alcune dinamiche attuali…

Mentre è in atto l’ultimo disperato tentativo di sfondare la famigerata linea Maginot del trentennale americano, il triplo massimo per eccellenza, gli investitori obbligazionari sono in fuga dai tassi di interesse negativi europei ad ritmi record, il che continuerà ad esercitare pressioni al ribasso sui tassi di interesse americani secondo Deutsche Bank, che ne frattempo collassa in Germania ai valori minimi del 2016 e meno male che le borse sono salite…

Una marea di liquidità sta lasciando l’Europa per confluire nel reddito fisso americano, sempre secondo DB, ovviamente c’è sempre qualche pirla che va dall’altra parte…

Gli investitori americani non hanno alcun appetito dei bond esteri, soprattutto di quelli europei…

Senza la BCE l’euro e l’Europa sarebbero morti…

Ma davvero con il dollaro a questi livelli c’è ancora qualcuno che si fa remore a scegliere tra un bond americano e uno tedesco o italiano a rendimenti negativi?

Immagine correlata

Perchè due anni? Gli amici di Machiavelli conoscono alla perfezione quelle che saranno le future dinamiche, l’ultima grande occasione prima dell’era GLACIALE!

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A proposito di timing anche nel 2013 le cose non andavano bene, il timing non fu perfetto, le banche di affari americane e non solo, anche i guru demenona come Gross, consigliavano ai fessi di disfarsi dei bond, la grande bolla…

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

O si certo, quando si hanno 90 episodi storici su 100 che confermano le nostre tesi, questa volta sarà diverso. Emittente, duration e rischio cambio devono essere ben presenti nella memoria dell’investitore, il resto favole per fessi.

Si preannuncia uno spettacolo emozionante e il trailer lo hanno già proiettato nei giorni scorsi, il resto del film a breve nella vostra immaginazione. Buona visione e soprattutto non prendete mai alcuna decisione senza aver consultato il vostro consulente di fiducia e alimentato la vostra consapevolezza.

 

 

 

 

 

26 commenti Commenta
veleno50
Scritto il 8 Febbraio 2018 at 10:57

Un leggero sollievo è in corso sul dollaro purtroppo il nominale sui titoli è sotto pressione anzi scende più velocemente del recupero del dollaro.Il rendimento unica consolazione.Per raggiungere l’equilibrio dollaro forte sottostante forte la variante petrolio non è importante?Ultimi 6 mesi petrolio in forte crescita Dollaro in forte regresso.

idleproc
Scritto il 8 Febbraio 2018 at 12:32

Alcuni sostengono che manipolino anche altro ma devono essere malelingue.
https://www.paulcraigroberts.org/2018/02/06/another-arrested-equity-correction-paul-craig-roberts/

signor pomata
Scritto il 8 Febbraio 2018 at 12:40

Tra oggi e domani vediamo se è il solito giochino….cosa che sospetto….dei soliti noti che gli serviva tirare su qualche miliardo.
A oggi preferirei un dollaro che svaluta e rendimenti che crescono.
Lo preferirei perche se prima del crollo il dollaro rimanesse forte poi noi europei ce la prenderemmo in culo.
Ricordarsi sempre che il gioco si basa su gli eccessi….eccessi che devono inibire…..

signor pomata
Scritto il 8 Febbraio 2018 at 12:43

Quando veramente uovo inizierà a venire al momento mondo vedrete i titoli di debito turchi brasiliani sudafricani crollare.
Il mio punto focale è i loro rendimenti ….a prezzo odierno tutta la situazione è un fumogeno.

signor pomata
Scritto il 8 Febbraio 2018 at 12:54

Ultima considerazione per oggi che devo partire per andare a sentire alberto bagnai è che se le grandi banche di affari vendono e pubblicizzano prodotti in dollari bisogna supporre che non lo facciano per il nostro bene.
La mia preoccupazione è stata sempre che se loro comandano il gioco non hanno cacciato interesse a rivalutare mentre tutto crolla….lo faranno fare a noi che schiatteremo.
Io prima di 1,30 non medio cosi come prima di perdere almeno il 20 sullo short sp500 ….senza leva ovviamente

vito_t
Scritto il 8 Febbraio 2018 at 13:33

signor pomata@finanzaonline,

DEbito/pil …. USA 104,8% S.AFRICA 48% BRASILE 69% RUSSIA 20% … con rendimenti decennali che sono rispettivamente 8,46 7,17 e 9,77 certo che crolleranno … questi hanno esigenze quantitativamente modeste, … gli USA non sembra prorprio, … certo verranno anche da Marte a comprare i T-Note … Ma a parte l’ironia, sul ragionamento dei tassi concordo appieno con il capovascello, . .. altra cosa è il cambio … è il pattern costruito dal 2008 in poi è TROPPO simile a quello costruito dal 1992 .. e sarà pur vero che statisticamente parlando non è rilevante, perchè non ci sono precedenti storici …( oltretutto nel 92 la moneta fisica non esisteva … ) , ma se si dovesse ripetere … dovremmo assitere ad una continua crescita dell’euro e non del dollaro …
Preoccupa il cambio anche in relazione alla cedola, perchè se non altro sulle divise emergenti si incassano cedole pesanti ..con cui abbattere molto più velocemente il valore di carico .. Più ci si allontana e più diventa poi difficle il recupero , anche perchè in tanti hanno comprato ben sotto 1,10 …..

quesalid
Scritto il 8 Febbraio 2018 at 14:04

Questo è un articolo scritto dal Dr. D, che lo scorso mese ha scritto una serie di articoli per Automatic Earth intitolati “Bitcoin non esiste”. Non dovrebbe quindi essere una sorpresa che Bitcoin recita un cammeo all’interno di questo Modesto – ma in realtà molto Grande – Piano.

Con tutte queste chiacchiere che circolano circa le bolle di mercato, la gente sta di nuovo dicendo che Trump è uno sciocco, che non avrebbe mai dovuto intestarsi il merito della crescita dell’indice Dow che sta per collassare. In più, come può passarla liscia affermando che noi abbiamo una grande economia che lui sta rendendo ancora più grande? Durante la campagna elettorale ha affermato che l’economia era in uno stato terribile e che il Dow era una bolla, ed ha vinto proprio per questo.
Ma aspettate un attimo: non dobbiamo scordarci che stiamo parlando di politici; è gente che può anche essere disonesta ma non è certo stupida. Proviamo ad ipotizzare uno scenario per verificare cosa pensano realmente.
Negli U.S.A. abbiamo una situazione in cui 100 milioni di persone sono fuori dal mercato del lavoro, la economia reale è in rianimazione, i debiti ci stanno schiacciando e la velocità monetaria è al minimo storico. Gli sforzi instancabili della Fed di manipolare i mercati, abbassare i tassi e pompare moneta, salvare le banche e concedere interessi gratis per i fondi depositati nella Fed sono riusciti a tenere a galla sia il mercato immobiliare che il mercato azionario, e nessuna delle due cose rientra nel suo mandato legale. Se uno dei due mercati continuerà a crescere, allora finirà per scoppiare visto che i lavoratori, ed in particolare i millennials, non hanno reddito sufficiente per comprare una casa e le azioni stanno crescendo essenzialmente sull’insider trading di sole 5 azioni FAANG (Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google).
Questo non è sostenibile. Tuttavia, se uno dei due mercati cade, i collaterali che tengono in piedi tutto il sistema cederanno, le esposizioni a questi collaterali verranno chiuse, il mercato immobiliare cadrà e ci sarà una Depressione istantanea…Immaginatevi, più dei 100 milioni di disoccupati della Depressione in cui siamo già dentro. Una Depressione che farà perdere ai membri del Congresso ed ai lavoratori pubblici i loro redditi ed i loro fondi pensione invece costringere gli studenti alla prostituzione, alla strage di oppioidi o alla fame in Oklahoma – vedete, questa sarà una Depressione che finalmente andrà ad impattare quelli che contano.
Ma visto che situazione è così auto evidente ed insostenibile, non è che Trump interverrà ripetendo le stesse politiche fatte da Obama nella crisi del 2008? Non necessariamente. Cerchiamo di capire cosa conta per lui. Una riforma fiscale, che gli piaceva a malapena, ma guardiamo alla opzione che ha scelto: il rimpatrio degli utili dall’estero. Perchè ha scelto questa opzione? Per quanto possano essere grandi questi profitti – e già stanno creando bonus a lungo trattenuti – non sono tuttavia abbastanza per cambiare il corso delle cose. Ma questa era la carta che voleva giocare. Riforma fiscale ed aumento del mercato azionario. Che altro?
Bhè, noi abbiano un debito alto che ci sta stritolando, tra il 100% ed il 200% del PIL. Con questo peso sulle spalle non c’è nulla in grado di muoversi, non c’è nessun modo di vincere. I fondi pensione sono quasi morti, assieme con le compagnie di assicurazione; l’indice Dow Jones in crescita è l’unica cosa che le sta salvando dalla bancarotta. Che altro? Bhè era interessato alla riforma sanitaria ma si è reso disponibile a lasciarla così come è per adesso. Ha concesso dei differimenti ma non il perdono per le cinque grandi banche mostrando la sua volontà di mantenerle funzionanti per il momento. E poi ha deciso aumentare la spesa militare.
Di certo, l’altra promessa era quella di creare posti di lavoro e nuova economia reale, a spesa delle poche industrie protette: Finanza, Sanità e Spese Militari avrebbero dovuto ridurre il loro peso percentuale sul PIL, in modo tale che le risorse liberate avrebbero potuto tornare indietro a Main Street. Ma abbiamo appena visto che tutto ciò non sta accadendo.
E allora. Se invece di cercare di recuperare denaro da gruppi lobbistici intrattabili tentasse di ricevere nuovi risorse dall’estero? Lo abbiamo visto inizialmente con Carrier e Ford e più recentemente con il Giappone. Ma non è abbastanza e lui lo sa: tutti lo sanno. Come risolvere il problema? Come ottenere più risorse?
Domanda per gli studenti al primo anno di economia: come fare ad attrarre capitali nella tua nazione? Con tassi di interesse più alti. Visto che i tassi del debito U.S.A. a 10 anni hanno superato il 2,6%, si possono ritenere attrattivi. Ma è attrattivo investire in una nazione alla bancarotta che si muove appena? Lo è se tu sei una azienda che vuole mantenere una quota di investimenti legali e stai ricevendo tassi allo 0% in Giappone e negativi in Europa, entrambi con economie conciate allo stesso modo o anche peggio.
Ma i tassi in crescita non sono un male? La Fed modella il rialzo dei tassi per bloccare l’economia. Il denaro lascerà il mercato azionario per andare verso le obbligazioni. Il prezzo delle case crollerà per l’aumento dei costi mensili. Cani e Gatti nello stesso sacco…tranne che non è vero.
Scorriamo la lista:
1. Trump è partito con una semina plausibile, un banner pubblicitario: un taglio di tasse e qualche trilione di investimenti dall’estero per rimettere in moto l’economia.
2. Se la Fed alza i tassi, questo potrebbe trasformarsi nei trilioni di investimenti esteri che vuole Trump, abbastanza per muovere la bilancia e fare la differenza.
3. Abbastanza denaro che fluisce negli U.S.A. creerà domanda di dollari, ed il dollaro risalirà. Questa parte deve funzionare. Devi essere brillante, attrarre attenzione. Gioca in grande o ritirati.
4. Un dollaro in crescita attrarrà investitori esteri negli U.S.A. e, contemporaneamente ed in maniera contro intuitiva, il mercato azionario salirà.
5. La Fed vedrà l’economia surriscaldarsi e alzerà i tassi ancora ed ancora, in un ciclo che si autorinforza, attirando capitali negli U.S.A. e soffocando il resto del mondo.
6. I massicci investimenti re-industrializzeranno gli U.S.A. in una certa misura mentre un valore alto del dollaro fornirà un certo sollievo alla economia reale.
7. Gli acquisti dall’estero, lavori migliori e bassi tassi di cambio riusciranno ad evitare il collasso del mercato immobiliare, mentre tutti i mutui immobiliari verranno rivenduti all’estero con prodotti finanziari.
8. I mercati emergenti verranno depressi dal dollaro alto e falliranno, portando ancora più capitali verso i porti sicuri come gli U.S.A.
9. Alla fine, gli U.S.A. faranno ciò che tutte le valute di riserva hanno sempre fatto e falliranno per ULTIMI.
Vedete come pensano di cavarsela? Gli U.S.A. sono ancora in grado di devastare il mondo e Trump potrà, in effetti, dichiarare tutto ciò un suo “successo”…proprio come fece all’epoca il presidente Nixon.
Ma questa storia non finisce qua.
1. Il mondo intero, strangolato dagli U.S.A. e dal suo dollaro non avranno altra scelta nei contratti privati che rifiutare interamente il sistema U.S.A. e spostarsi su una alternativa.
2. Oggi abbiamo almeno tre alternative: il blocco bancario CIPS/yuan, l’oro e le criptovalute. Non sono mutuamente esclusivi: l’esito più probabile è una nota di credito basata sull’oro prezzata in yuan su una blockchain, magari alla Borsa di Shanghai.
3. Essendo troppo alto, il valore del dollaro finirà pure per paralizzare gli U.S.A., ma la valuta alternativa creata a livello globale costituirà una scialuppa di salvataggio. Ipotizziamo che questa valuta sia Bitcoin (anche se è probabile che sia un’altra): ipotizziamo che le quotazioni di BitCoin raggiungono il valore di 1 milione di dollari per BitCoin. Cosa succede quando il valore di una moneta diventa rapidamente 1/10, 1/100, 1/1000000 del valore della moneta standard? Non si chiama iperinflazione?
4. Gli U.S.A., come ogni altra nazione da tempo di Adam Smith, farà bancarotta sui suoi 20 trilioni di dollari di debito – e su tutti i suoi debiti interni al consumo, aziendali o pensionistici – attraverso la svalutazione del dollaro dovuta alla iperinflazione. Il nuovo trucco è quello di inflazionare contro le criptovalute o la nuova valuta di scambio mondiale, anzichè nei confronti dell’oro, come fu fatto nel 1971 e reso pubblico nel 1988.
5. Avverrà il reset, nessuno morirà (negli U.S.A.), le catene di fornitura verranno mantenute, il petrolio continuerà a scorrere e l’economia cesserà di essere un mezzo ferale e diabolico di ladrocinio e controllo e tornerà ad essere uno scambio volontario più giusto. Per ora.
Questo non vuol dire che avranno successo, ma questo è il modo in cui pensano di cavarsela e vincere questa mano. Come apparirà il mondo nell’epoca Trump?
1. Il mercato azionario salirà, come lui afferma.
2. La manifattura ritornerà, reindustrializzando una nazione fantasma e rendendo possibile che l’economia reale riagganci i valori borsistici, come lui afferma.
3. La disoccupazione scenderà, come lui afferma.
4. Il crimine si ridurrà e la qualità della vita migliorerà, come lui afferma.
5. Questo lo aiuterà a conquistare il voto dei neri, demolendo la base elettorale dei Democratici e relegandoli fuori dalla stanza dei bottoni per anni, come dice Bannon.
6. La crescita economica normalizzerà i settori bancario e sanitario cresciuti eccessivamente, come lui vuole.
7. Si metterà fine al lobbismo ed alla corruzione e ritornerà un sistema di cambio equo. Come lui dice.
8. Gli U.S.A. non saranno più benvenuti all’estero, e il default delle obbligazioni U.SA. resetteranno un mondo multipolare, nel quale gli U.S.A. saranno solo una nazione tra le tante, così come lui dice.
9. Senza i soldi derivanti dall’impero, i militari torneranno a casa. Come lui dice.
10. Il mondo sarà parecchio arrabbiato con noi e quindi riavere a casa la forza militare risulterà comodo. Va bene. Il resto del mondo si consolerà per il fatto che l’economia mondiale ora funzionerà meglio e che gli U.S.A. non cominceranno più delle guerre e non agiranno più in maniera terribile.
Come apparirà il mondo dopo tutto ciò? Molto simile a come appariva dopo il 1945. Vedete, proprio al tempo in cui noi eravamo grandi ma non eravamo ancora divenuti terribili.
Di nuovo, non sto dicendo che questo SICURAMENTE accadrà, ma solo mostrare che POTREBBE accadere, e che loro ora controllano molte delle leve richieste dal piano. Dalla loro retorica, attraverso i vetri oscurati è possibile intuire quello che per loro è una priorità, una possibilità ed infine una via d’uscita. Inoltre, il ridimensionamento ed il ristabilimento dell’onestà non permetterà ai loro avversari di divincolarsi e rovesciare il Piano.
Ma allora perché non è stato fatto prima? La mia ipotesi è che:
a) i precedenti pianificatori ritenevano che con un piccolo sforzo sarebbero stati in grado di conquistare il mondo, come visto con il piano delle Primavere Arabe che avrebbe dovuto completarsi con la cattura dell’Iran, l’unica grande zona di giacimenti indipendente rimasta sul pianeta
b) dato il sistema globale di valuta fiat, sarebbe risultato troppo costoso e distruttivo ritornare allo standard aureo
In assenza di una base di criptovaluta veloce, il sistema bancario ed il commercio si sarebbero bloccati e milioni di persone sarebbero morte. Solo quando il sistema bancario è stato bruciato ed il sistema di criptovalute è reso disponibile è possibile tentare questa mossa. Stiamo a vedere che succede.

icebergfinanza
Scritto il 8 Febbraio 2018 at 14:18

Ma per piacere non diciamo fesserie… l’euro è una dead currency walking!

laforzamotrice
Scritto il 8 Febbraio 2018 at 18:12

Visto che qui si parla sempre di moneta e grandi sistemi vorrei riportare il discorso su un argomento un pò più terreno, cioè l’immobiliare commerciale in Italia. Nel raggio di 1 km da casa mia, nella ricca Brescia, ci sono circa una 15na di negozi, di questi la metà è o vuota, o usata come esposizione passiva, cioè solo vetrina (probabilmente dei proprietari). Ora, visto che questo fenomeno non mi sembra affatto un caso isolato, mi si pone una domanda: quanto vale un negozio vuoto? Me lo chiedo perchè sarei curioso di sapere come vengono contabilizzati i valori di questi ambienti presso le banche quando, e non credo siano pochi, messi a garanzia di prestiti. Perchè da qualche parte ho letto di 600.000 negozi sfitti in Italia, che a una media ragionevole di 80.000 euro l’uno significa 48 mld di capitalizzazione. La domanda è: quanto vale oggi un negozio vuoto probabilmente destinato a rimanere tale?

signor pomata
Scritto il 8 Febbraio 2018 at 19:12

vi­to_t@fi­nan­zaon­li­ne,
Caro vito il debito pil de che?
In dollari vito….in dollari…

vito_t
Scritto il 8 Febbraio 2018 at 19:32

Ma non c’è o almeno credevo una sola verità scusa Andrea sarà anche una fesseria ma per ora è l’euro a salire e più ci si allontana e più sarà difficile raggiungere prezzi sotto alla parità , .. Però se l’euro si sfascia, anche le diviese emergenti si sfasciano nei confronti dell’euro ? che un cross composto da due divise le veda tutte e due crollare .. questa mi è nuova …
Nell’ipotesi di cui sopra, mi sono limitato ad evidenziare stranissime analogie e ripeto che non esistendo una casistica così diffusa, non ha un granchè di valenza, ..però … è lì davanti a tutti …

icebergfinanza
Scritto il 8 Febbraio 2018 at 19:41

Porta pazienza è come se qualcuno quando il cross EUR/USD era a 1.60 avesse detto che era ormai difficile tornare alla parità mentre in realtà è arrivato a 1.03 … suvvia

madmax
Scritto il 8 Febbraio 2018 at 20:07

icebergfinanza,

Hai ragione con il senno di poi sono tutti capaci. Il punto e’ che a 1.60 e a 1.03 il cambio Eur/Usd non vi e’ restato per molto, azzeccare il perfetto timing per un turista della finanza e’ molto difficile.
Per quello che riguarda le obbligazioni e’ vero che lo spread di rendimento e’ intorno a 2,5% ma mi espongo al rischio cambio, sia sulle cedole che sul capitale per cui il gioco vale la candela? La volatilita’ media del cambio a naso nei prossimi due anni sara’ maggiore di un misero 2.5%. Ripeto dipende dall’attitidine al rischio che si e’ disposti a subire ma in fondo resto convinto che i soldi si dovrebbero fare con il lavoro non con la finanza.

sd
Scritto il 8 Febbraio 2018 at 20:58

lan­di­ni76@fi­nan­zaonline:
vi­to_t@fi­nan­zaon­li­ne,

Vito ma tu vivi di sola spe­cu­la­zio­ne?
Stu­dia­ti cosa è la bloc­k­chain e il bit­coin per fa­vo­re..

Il bitcoin non è sicuramente una moneta, è più facile che sia una “merce”, e un giorno gli eventuali guadagni te li tasseranno…..se esisterà ancora.
La bloc­k­chain ho seri dubbi che sia così sicura come vogliono farci credere. In fondo sono solo 0 è 1 registrati su un supporto.

SD

vito_t
Scritto il 8 Febbraio 2018 at 22:06

signor pomata@finanzaonline,

il rapporto è pur sempre un rapporto e la fonte è il FMI e quindi tutto in dollari o trasformato in dollari, .. poi tu dall’alto della tua conoscenza mi vuoi dire che hanno TUTTO il debito in dollari e TUTTI gli incassi in local currency ….e va beh che vuoi CHE Ti DICO …
Appena si fa un’ipotesi negativa sul dollaro .. è un problema … capisco tantissime criticità dell’Europa e come non condividerle, ma altra cosa è osservare i prezzi di mercato se manipolati o no non lo so … ma non è che se sale l’euro sono manipolati e se scende invece no .. suvvia ! Poi sempre per riportare fatti e non CHIACCHIERE , il mercato americano è da molti anni che diciamo che è sopravvalutato ma anche se si dimezza rimene sopra da dove invece doveva scendere, . è la realtà ! ma perchè ignorarla ? .. il dollaro ? non doveva superare nell’ordine 1,09, poi 1,15 e poi 1,20 … ma è a 1,23 circa … e se uno lo ha in carico a 1,06 … sai che bello correre il rischio di vederselo a 1,40 ? .. Negli investimenti signori tutti, occorre tenere sempre presente la volatilità di ciò che investiamo e sarà più che giusto criticare stupidità come il var .. ma non è che per prendere il 2% devi correre il rischio di andare sotto del 30 .. o no ? … Dirò fesserie a ripetizione, può essere , ma con queste cose poi bisogna fare i conti, … perchè non mi risulta che ci sia un qualcosa “che garantisca” un certo cambio in un certo tempo ..

vito_t
Scritto il 8 Febbraio 2018 at 22:09

Mi è scappato l’invio, … se ci si allontana troppo da un potenziale obbiettivo poi diventa più difficile raggiungerlo e probabilmente servirà più tempo sempre che lo si raggiunga , è semplice questione di logica, … nulla di più …

icebergfinanza
Scritto il 9 Febbraio 2018 at 07:31

Non c’è alcun rischio per chi ha ben chiaro il concetto di DURATION!

signor pomata
Scritto il 9 Febbraio 2018 at 08:23

vi­to_t@fi­nan­zaon­li­ne,

Vito io ho scritto che il vero uovo di colombo avverrà quando i rendimenti dei paesi emergenti come turchia e sudafrica saliranno.
Ossia i soldi scapperanno dagli emergenti.
Tu hai ribattuto citando il rapporto debito pil e rendimenti…..guarda sopra.
I rendimenti che hai messo sono in valuta locale…..sicuro perche la russia non rende più del 4 sul decennale ma in rubli….boh.
Dubito che il rapporto debito pil sia in dollari…..si può trasformare tutto in dollari chiaramente ma a che serve?
Il debito in lire turche per la turchia è sempre rimborsabile ma quello in dollari?
E guarda che se non hai capito questo credo che non sei arrivato a capire nemmeno cosa sia euro.

signor pomata
Scritto il 9 Febbraio 2018 at 08:27

Ho scritto male sopra:
Il rendimento del 4 era riferito al decennale russo in dollari mentre il 9 scritto da vito credo che sia i rubli.

laforzamotrice
Scritto il 9 Febbraio 2018 at 08:38

quesalid@finanza,

interessante articolo, e anche con un certo senso logico, però ha un punto debole, parte dal presupposto che gli USA rimarranno il riferimento mondiale. Ora è cosi, ma ci sono altri, la Cina fra tutti, che hanno un vantaggio sugli USA, un mercato interno ancora immenso, un numero di consumatori che non solo per le aziende nazionali, ma ben presto saranno anche fondamentali per molte aziende estere e solo cretini come noi italiani ci abbiamo messo cosi tanto a capirlo ( i cattifi teteschi hanno cominciato 20 anni prima di noi a penetrare in cina, sarà grazie all’euro?). Mi spiego, tra un mercato statunitense con 200 milioni di abitanti di classe media e uno cinese di 800 milioni chi diventerà il più influente?, Oltretutto un mercato che grazie all’alto livello produttivo di import e export, garantisce un’economia decisamente più solida di quella americana, enormemente sbilanciata verso i prodotti finanziari e i servizi, due settori soggetti a cambiamenti radicali anche molto rapidi.
Mah, fermo restando che può succedere di tutto, a partire dalla probabile guerra mondiale definitiva e/o l’autodistruzione ecologica rimane il fatto che esistono 2 economie, quella vera fondata su produzione,commercio,e consumo e quella finta, basata su finanza, moneta e bitcoin. Gli Usa mi sembrano decisamente sbilanciati verso la seconda, come questo blog del resto, vedremo come andrà a finire. Però una cosa la so di sicuro, una casa rimane una casa, che mi protegge dalla pioggia e dal vento, indifferentemente dal suo valore finanziario, mentre una moneta oggi vale 100 e domani può valere 1.

vito_t
Scritto il 9 Febbraio 2018 at 12:27

ovviamente la fonte citata non è di tua soddisfazione , è il FMI , che se comunica dati che ti piacciono allora diventa attendibile …. accidenti ne sai una più del diavolo ! Alla sera c’è chi dice le preghiere mettendo un dollaro sul comodino, ..io no .. forse più in là ..
La Russia ha un rapporto debilto pil del 20% circa, .. a me sembra dico sembra e ripeto “sembra” poco indebitata … e quindi se ragionassimo solo in chiave macro, in teoria e ripeto in “teoria” dovrebbe pagare meno, ma la politica qui ci mette lo zampino …
Se usassimo come parametro “solamente” il rapporto debito pil, … i paesi citati dovrebbero pagare meno, …. ma non è così, anzi tu ipotizzzi rialzi forsennati dei tassi in quei paesi .. può darsi e chi lo sa ….
Io non penso di aver ragione, … ho idee che spesso vengono contraddette dal mercato e ne prendo atto … tu invece ne fai un discorso semi ideologico ! Ma c’è scritto da qualche parte che per forza il dollaro deve tornare alla parità ? se si dammi il link ….
Condivido tutti i ragionamenti macro espressi da Andrea, altrimenti non sarei qui, … e queste non sono critiche al ragionamento di fondo, per me esemplare, … ma se poi il mercato va da un’altra parte, comincio a pormi la domanda ? ma ho ragionato bene oppure magari ho scartato qualche ipotesi ? … Certo come dice spesso Andrea il tempo è galantuomo, .. sperando che lo sia quando sono ancora sulla faccia della terra ….

fulmine
Scritto il 9 Febbraio 2018 at 15:03

La traduzione è tua??? Grazie del contributo, visione molto interessante.
Che ne pensi di “Bitcoin non esiste”? La lunghezza mi ha scoraggiato e non l’ho letto
que­sa­lid@fi­nan­za,

que­sa­lid@fi­nan­za,

silvio66
Scritto il 9 Febbraio 2018 at 16:18

vi­to_t@fi­nan­zaon­li­ne,

Ciao Vito,
Il Breve come si sa è una slot manipolata percui parliamo del sesso degl angeli ma visto che siam qua ti dico la mia. Noi non possiamo sapere cosa è giusto fare. Studiamo analizziamo deduciamo ma non sappiamo cosa è giusto. Sappiamo però cosa è sbagliato: Andare contro il mercato.
Buonaserata

icebergfinanza
Scritto il 9 Febbraio 2018 at 16:29

Se nel 2013 non avessi scelto di andare contro il mercato… 😉

silvio66
Scritto il 9 Febbraio 2018 at 19:35

ice­berg­fi­nan­za,

ice­berg­fi­nan­za,

..tu non vai mai sul breve per questo sei il Capitano.

quesalid
Scritto il 14 Febbraio 2018 at 12:14

Bitcoin NON esiste
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