TUTTA COLPA DEGLI URAGANI!

Scritto il alle 10:01 da icebergfinanza

Suvvia Ragazzi facciamo i bravi, dopo aver per anni dato la colpa al freddo e al gelo, al caldo e alla siccità, alla luna, questa volta hanno ragione loro, la colpa è tutta degli uragani…

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Milano, 15 set – Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono scese a sorpresa in agosto, sulla scia del calo degli acquisti nei department store (-0,1%), nelle concessionarie di auto e online (-1,1%, il calo maggiore dal 2014). Si tratta di un segnale di rallentamento dell’economia, che la Federal Reserve dovra’ tenere presente nelle proprie valutazioni. Il dato, reso noto dal dipartimento del Commercio americano, e’ calato dello 0,2%, dopo il rialzo dello 0,2% di luglio (rivisto al ribasso dal +0,6% della prima stima). Il dato di agosto e’ stato inferiore alle stime, visto che gli analisti attendevano un aumento dello 0,2%. Escludendo le vendite di veicoli il dato generale e’ salito dello 0,2% il mese scorso, mentre escludendo sia auto sia benzina e’ calato dello 0,1%. Le vendite di benzina sono balzate del 2,5%. Le spese per consumi rappresentano un’ampia parte, circa il 70%, del prodotto interno lordo degli Stati Uniti, che e’ a sua volta un termometro dell’andamento dell’economia del Paese.

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Lasciamo perdere il dato di agosto, può davvero essere stato influenzato dall’uragano Harvey, come quello di settembre verrà influenzato da Irma e Josè, a noi interessa evidenziare che il dato di luglio è stato rivisto al ribasso a 0,3 dal precedente 0,6 % e quello di giugno di cui nessuno parla è passato da + 0,3 a – 0,1 % di uragani in questi mesi nessuna traccia!

Qui sotto invece il peggior crollo mensile della produzione industriale da nove anni a questa parte.

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Il problema se mai ne vogliamo trovare uno, visto che va tutto bene, è come sia possibile che il consenso medio di analisti ed economisti pagati centinaia di migliaia di dollari sia stato per la crescita dello 0,1 % e sia uscito addirittura meno 0,9 %, fantastico!

 

 

 

Dite la verità, non vi fanno tenerezza quelli della Fed di Atlanta, partono sempre sparati con le loro previsioni e poi sono costretti a rivedere il tutto precipitosamente…

Mercoledì la Fed avvertirà i mercati che da ottobre si comincia a far finta di ritirare liquidità dai mercati, ma a questo punto la storia si ripeterà inesorabilmente, mentre questi attendono l’inflazione che non c’è, continueranno ad alzare i tassi accentuando il rallentamento e provocando una recessione, che come abbiamo visto nell’ultimo manoscritto nella curva dei tassi si sta avvicinando ad alta velocità..

 

Source: Fed May Have Too Much Faith in Inflation Forecasts

… dipende dalla stabilità delle aspettative di inflazione mentre la persistenza dell’inflazione sotto il target nel modello di previsione della Fed di New York suggerisce un calo delle aspettative.

Come suggerisce la governatrice della Federal Reserve Lael Brainard:

Non vi è alcuna misura altamente affidabile di tale tendenza sottostante o la nozione strettamente associata delle aspettative di inflazione a più lungo termine. Tuttavia, una serie di misure suggeriscono che la tendenza dell’inflazione sottostante può essere attualmente inferiore a quella precedente alla crisi, contribuendo alla continua perdita del nostro obiettivo di inflazione. 

Brainard suggerisce che la bassa inflazione dopo la recessione ha trascinato al ribasso le aspettative e che questo può essere correlato alla mancanza di spazio politico a causa di bassi tassi di interesse naturali, ovvero la Fed non ha più armi a suo favore se non quella di ricorrere a tassi negativi, come abbiamo visto nell’ultimo manoscritto, tassi negativi sui quali si gioca la nostra grande scommessa nei prossimi anni per giungere al tesoro di Machiavelli.

Se la Brainard è corretta, secondo Tim, allora la Fed dovrebbe stare molto attenta a ulteriori aumenti di tasso.  Le conseguenze potrebbero essere eccessive favorendo la possibilità di una recessione. In questo caso, sarebbe meglio cercare le prime evidenze di una recessione imminente nella curva di rendimento invertita.

Gli amici di Machiavelli sanno a quali tassi o spread serve guardare, visto che le recenti distorsioni di mercato, favorite dall’eccesso di liquidità in circolazione, rendono inattendibili i vecchi parametri.

Nel frattempo, per chi ci segue suggerisco tre importanti novità!

La prima è questa, osservate attentamente quello che accadde al cambio euro dollaro nel 2014, anno nel quale abbiamo conseguito risultati strepitosi…

Le altre due sono queste…

Noi non abbiamo alcuna fretta, la verità è figlia del tempo!

12 commenti Commenta
fedita
Scritto il 18 Settembre 2017 at 15:25

mi permetto di chiere a tutti i lettori e all’autore del blog cosa ne pensate di questo articolo http://geab.eu/it/crisi-sistemica-occidentale-2017-2019-il-re-dollaro-contro-la-grande-tentazione-del-petro-yuan/

benti77
Scritto il 18 Settembre 2017 at 15:54

che dire, personalmente faccio fatica a vedere la fine dell’era americana a breve, cito solo alcuni punti a loro favore, poi dagli il peso che più credi:
– economia: sono di gran lunga la maggiore economia mondiale
– hightech: il loro vantaggio è infinito, non fosse altro per l’appeal che ha la california nell’attrarre startuppari da tutto il mondo (mai stato a LA o S.Francisco…?)
– risorse minerarie e agricole sconfinate
– popolazione in aumento grazie ai sud americani, meglio integrati dei nostri africani
– esercito… di che parlano… chi controlla gli oceani oggi ?
– cultura pop dominante

Poi certo tra 100 anni la cina divenuta paese democratico e libero magari li supererà, ma oggi ha tanti e tali diversità al suo interno che non è facile immaginare un sorpasso a breve.
Tanto che i miliardari cinesi investono in UK, Canada, Svizzera e US per esportare soldi… la gente comune usa ogni criptovaluta possibile con le ICO pur di esportare soldi dalla dittatura comunista…

sd
Scritto il 18 Settembre 2017 at 21:06

ben­ti77@fi­nan­zaon­li­ne,

Gli Usa sono sicuramente un grande paese, un vasto territorio e molte risorse minerarie.
Ma altrettanto sicuramente non sono i padroni del mondo.

E chissa che, magari fra 200 anni, non venga fuori che sono stati anche i primi ad usare un arma di distruzione di massa, aver creato un economia di mercato che stà devastando la natura, una democrazia che si è trasformata in dittatura dl piu ricco, ecc ecc ecc ecc ecc.

Un saluto

SD

madmax
Scritto il 19 Settembre 2017 at 00:12

benti77@finanzaonline,

Amico caro, gli imperi nascono, crescono e muoino!

Qualche considerazione, rifletti su qualche punto:
-la potenza militare US in gran parte e’ marketing, come gli US del resto, gli S-400 sono superiori ad ogni missile US, con un budget di 500 milioni per gli S-40″la Russia ha mandato in fumo miliardi di USD spesi per gli F-35.
-se vendono tali missili alla Turkia e Iran non sono scemi, hanno gia’ pronti gli S-500.
-per anni ci hanno infarcito la testa che solo con la democrazia e’ possibile avere benessere, la Cina lo ha smentito, guardati la crescita dei salari su tale sito e dimmi chi non ci metterebbe la firma: https://tradingeconomics.com/china/wages
-presto la Cina sorpassa gli US per gdp….il resto e’ futuro
🙂

d
Scritto il 19 Settembre 2017 at 06:40

Mi limito a riportare quanto scritto nel Bollettino GEAB 117 “Certo il dollaro non scomparirà alla fine dell’anno. Ma è tutto questione di tendenza. Ora alcuni grandi Paesi si riverseranno sul petro-yuan… Automaticamente il dollaro perderà valore scatenando una fuga al di fuori di un dollaro che tutti sanno essere appoggiato su fondamenta deboli. Il ritorno probabilmente massiccio dei dollari verso gli Stati Uniti provocherà inflazione.”

Le considerazioni sono molteplici e complesse, ma una cosa appare fuori dubbio: un cambio di paradigma. L’impero del debito inizia a mostrare crepe profonde e gli altri Paesi semplicemente non ci stanno più…

fe­di­ta@fi­nan­za,

icebergfinanza
Scritto il 19 Settembre 2017 at 07:41

In mezzo alla prossima crisi ci sarà solo una moneta forte… il dollaro!

d
Scritto il 19 Settembre 2017 at 08:06

Indubbiamente è questo lo scenario più probabile, come indica il Capitano. L’urlo finale del dollaro prima del suo declino.

omnia_funds
Scritto il 19 Settembre 2017 at 11:25

icebergfinanza,

Non credo che sia solo il dollaro la moneta forte….diciamo accompagnata dallo Yen….!!

omnia_funds
Scritto il 19 Settembre 2017 at 11:43

Per ora comunque non sembra abbia voglia di rafforzarsi il USD….
Probabile Testa e Spalle in formazione alla violazione di 1,1830 con tg 1,1750 e successivamente 1,16 stop 1,2060.
Alla violazione di 1.2060 si attiva doppio minimo con tg 1,23 e successivamente 1,25..
La velocità di risalita dell ‘ Euro sembra rallentare ma la tendenza è nettamente a favore esso.
La ciclicità ci dice che siamo sul massimo di un annuale molto forte e che chiuderà in modalità positiva….molto positiva!! A meno di flash crash di equity…
Scusate se non partecipo quasi mai ad argomenti di carattere generale ma dei “massimi sistemi” non ne vedo grossa necessità…
Saluti.

silvio66
Scritto il 19 Settembre 2017 at 12:46

Ciao fedina,
sono articoli fatti su misura per convincere di aver capito coloro che li leggono. In sostanza disinformazione generalista.
Buona giornata
fe­di­ta@fi­nan­za,

fe­di­ta@fi­nan­za,

fe­di­ta@fi­nan­za,

om­nia_­funds@fi­nan­za,

benti77
Scritto il 19 Settembre 2017 at 17:14

Non ne ho dubbi, solo penso che forse il crollo dell’impero US lo vedrà mia figlia piccola…

Sulla questione democrazia e benessere… non so io son legato alla cultura greco/latina e ai filosofi illuministi, magari però fossi io a detenere il potere ti direi che hai ragione…

mad­max,

stanziale
Scritto il 19 Settembre 2017 at 20:52

madmax,

E’ quello che sostengo da tempo…in sostanza ora Kim pare abbia dimostrato che gli usa nel campo missilistico, oggi, non hanno ancora uguagliato la tecnologia sovietica di 30 anni fa(se e’ vero che hanno acquIsito tecnologia da ex fabbrica ucraina) …in questo caso i missili di kim volano a 700 km di altezza e le difese usa/giappone, li installate, a 250 km…

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