FEDERAL RESERVE: BEIGE BOOK? NO FANTASY BOOK!

Scritto il alle 14:30 da icebergfinanza

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Ormai è ufficiale, il laboratorio della Federal Reserve non è più in America, ma da qualche parte in Inghilterra, è diventato ufficialmente il “ministry of Magic di Harry Potter, che governa il magico mondo dell’economia americana, il cui scopo principale non è quello di tenere il mondo della magia nascosto ai Babbani, ma lo scopo originario è quello di tenere nascosto il reale stato dell’economia americana ai Fessi.

Il comunicato ufficiale del Beige Book della Federal Reserve di ieri è un insieme di baggianate, schiochezze, stupidagini, come vedremo in dettaglio nel fine settimana.

Tralasciamo per questioni di tempo e spazio l’atomica del settore immobiliare commerciale, ovviamente tralasciata dalla Fed, per occuparci di alcuni dettagli di questo libro di magia…

L’attività economica è aumentata in ciascuno dei dodici distretti della Federal Reserve, tra la metà di febbraio e la fine di marzo, ad un ritmo di espansione modesto e moderato. Il mercato del lavoro più serrato ha contribuito ad aumentare i salari ma le pressioni sull’inflazione rimangono modeste. Fed, Beige Book: USA cresce, ma a ritmo moderato. Inflazione debole

Partiamo dai salari, non c’è alcuna evieenza che i salari siano aumentati…http://economistsview.typepad.com/.a/6a00d83451b33869e201b8d2764e12970c-pi

Siamo lontani anni luce dai salari medi di prima della crisi ma a fatica arriviamo ai livelli della metà del 2009 e i dati del lavoro stanno decisamente peggiorando, di revisione in revisione. Con questo livello di inflazione, la crescita dei salari reali è inesistente, zero, nulla, puffete!

Che l’economia mantenga la sua lenta e costante espansione se lo stanno sognando loro, ma in fondo successe così anche prima della Grande Recessione, la prerogativa principale di chi tiene il cervello in una biblioteca è quella di perdere di vista la realtà o meglio ancora cercare di nasconderla.

I principi economici che sostengono le loro teorie sono un inganno: non sono verità fondamentali ma mere manopole da girare e regolare in virtù delle giuste conclusioni che emergono dall’analisi.

Le giuste conclusioni dipendono da quale dei due tipi di economisti si è. Il primo sceglie, per ragioni non economiche e non scientifiche, un orientamento politico e una serie di alleati politici, e gira e regola le sue ipotesi fino a giungere alle conclusioni che meglio si adattano al suo orientamento e che possono compiacere gli alleati. Il secondo prende tutte le ossa della storia, le butta in una casseruola, accende il fuoco e le fa bollire, sperando che le ossa trasmettano degli insegnamenti e suggeriscano i principi per guidare gli elettori, i burocrati e i politici della nostra civiltà, mentre avanzano lentamente verso l’utopia. ( Sole24Ore )

Quindi vi suggerisco tanti auguri nell’ascoltare i suggerimenti degli economisti che dovrebbero affrontare un serio dibattito sull’euro o gli appelli dei Nobel che implorano di non rompere il giocattolino dell’euro, in fondo la strage non riguarda loro, ma la gente comune.

Inflazione e prezzi.
Ha deluso l’inflazione risultata modesta, con i prezzi di vendita che sono saliti solo “leggermente” rispetto alla precedente relazione del Beige Book. (…)
Le imprese comunque prevedevano che la crescita dei prezzi da moderata a modesta si sarebbe prolungata nei mesi a venire.

Su questo, sapete la mia idea, loro non hanno la più pallida idea di cosa sia in realtà una deflazione da debiti, ma non importa, il loro compito è nascondere la realtà che Voi ben conoscete.

Mercato immobiliare.
La crescita delle vendite di case ha rallentato nel corso del periodo, mentre la crescita delle costruzioni residenziali ha subito una accelerazione. Il rapporto del Beige Book ha evidenziato una mancanza di inventario che ha limitato la domanda dell’industria dell’edilizia.

Nessun accenno al mercato immobiliare commerciale, ma va bene così, successe anche nel 2007/2008, loro tendono a nascondere la realtà.

Ma per forza che devono alzare i tassi, più in altyo possibile, se no come fanno a ridurli la prossima crisi, finirebbero sotto zero e questo nonna Yellen non lo vuole, lei soffre i reumatismi.

I mercati stanno iniziando a scontare il fallimento della reflazione promessa della trumpnomics, come ben sapete, il minostro del Tesoro americano Mnuchin ha dichiarato che prima della fine dell’anno non si avrà alcuna riforma fiscale, intanto gli americani giocano a fare la guerra.

Nella sua analisi biennale chiamata Global Financial Stability Report, il Fondo è chiaro: se i piani di Trump porteranno a deficit in rialzo (come previsto dall’istituto di Washington) e a un’inflazione in aumento, la Federal Reserve sarà costretta a una stretta monetaria più rapida del previsto. Ciò potrebbe portare a un apprezzamento del dollaro e ad un incremento di 130-230 miliardi di dollari del debito a rischio per le aziende più deboli dei mercati emergenti. A risentirne sarebbe anche la Corporate America, “che tende a preferire finanziamenti a debito con 7.800 miliardi di dollari di debiti e altri oneri creati dal 2010”.(America24)

A me questo solone di Blackrock fa tenerezza ha passato gli ultimi mesi ad esaltarsi ed esaltare il mondo sulla venuta di Trump e ora all’improvviso …

Larry Fink: ‘Warning Signs Are Getting Darker’ for the U.S. Economy

No dai Larry, non spaventare i mercati, il volo dell’Araba Fenice non è ancora giunto a termine, lasciali tranquilli a godersi l’ultimo canto del cigno.

Per l’ennesima volta, da soli, controcorrente e contro tutti abbiamo visto bene in mezzo alle illusioni di questi mesi, insieme a Machiavelli abbiamo smontato in maniera scientifica e razionale tutte le fesserie scritte e pubblicate in questi mesi, nel fine settimana insieme a tutti coloro che vogliono sostenere liberamente il nostro lavoro,  vi preannunciamo una sorpresa, direttamente dalle urne francesi, Niccolò sta partecipando alla nuova rivoluzione francese! 😉

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4 commenti Commenta
huirttps
Scritto il 20 Aprile 2017 at 15:20

Non ho le fonti di @phitio , ma mi sono fatto una mia idea : al primo turno vincono Le Pen e Melenchon – correzione dei mercati nelle due settimane che vanno dal primo al segundo turno elettorale. Tenendo presente che il 25 aprile ci si aspetta qualche provocazione in N.Corea.

Al secondo turno vince LePen con improvviso e inaspettato rally borsistico (l’ultimo volo dell’Araba Fenice?) come fu per Trump.

Il dopo lo conosciamo bene tutti…

signor pomata
Scritto il 20 Aprile 2017 at 21:08

Se vince la Le penn e le borse festeggiano alora è tutta una barzelletta pure la lepenn

stanziale
Scritto il 21 Aprile 2017 at 07:35

Roba un po’ alternativa, ma forse utili alla discussione. ieri avevo letto ( ma non ricordo dove) che il rally borsistico era Trump e’ stato finanziato interamente dalle istituzioni Usa che, per andare contro Trump e fargli terra bruciata, hanno investito interamente in wall street la liquidita’ del tesoro, che avevano verso fine anno scorso. Le cifre: forse mld 257? Non ricordo bene. Comunque sarebbe questa la motivazione dell’aumento borse. Oggi ho letto questo report impietoso sulla carta straccia a giro http://blog.ilgiornale.it/angelini/2017/04/19/oro-e-argento-aggiornamento-trimestrale-aprile-2017-derivati-a-1500-trilioni/

Dezzani paventa vittoria Lepen ed alleanza Francia-russia, avvenimenti sconvolgenti. Buona giornata.

emzag
Scritto il 21 Aprile 2017 at 08:53

Ragazzi, Dezzani non è una cosa serissima…comunque unicuique suum…

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