Altro che Brexit. Il «caos», almeno nel breve periodo, arriverà dal break-up della zona euro, «molto facile da immaginare senza la creazione di un’unione fiscale, che costerà alla Germania il 5% del suo Prodotto interno lordo all’anno indefinitivamente», sostiene Mervyn King, 68 anni, governatore della Bank of England dal 2003 al 2013, e uno dei protagonisti della crisi finanziaria del 2008, punto di partenza per riflettere sul futuro dell’economia globale nel suo libro «La fine dell’alchimia», che esce il 15 marzo in Italia, pubblicato dal Saggiatore.Lord King, partiamo dalla Brexit.
«La Gran Bretagna non ha nessun obbligo di pagare 60 miliardi alla Ue. Detto questo, dovremmo lasciare il mercato unico e l’unione doganale. Il divorzio deve essere chiaro, minimizzando le questioni da negoziare.
Lascio a Voi leggere tutta l’intervista io traggo solo alcuni spunti…
Ma lei che cosa ha votato al referendum?
«Il mio voto è segreto. Ma dico che la Gran Bretagna ha il diritto di governarsi da sé. È un po’ bizzarro che la quinta potenza economica mondiale rinunci alla sua sovranità. Chi ha votato per la Brexit non è razzista, xenofobo o stupido. Il punto è che le élite hanno perso il contatto con i bisogni della gente. La Brexit non è una reazione contro l’Europa: i britannici amano l’Europa, ma odiano l’unione monetaria e sono ambivalenti verso la Ue, che è molto diversa da quella del nostro ingresso, nel ‘73. Oggi i principali problemi della Ue sono l’immigrazione massiccia e l’euro, cose che non hanno nulla a che fare con il Regno Unito, rimasto fuori da Schengen. Ecco perché dico sempre che è la Ue ad avere lasciato noi».
Vediamo se un concetto semplice riesce ad entrare nella mente di coloro che non sanno ancora quale è la differenza tra euro e Europa!
Ripetiamo insieme… La Brexit non è una reazione contro l’Europa: i britannici amano l’Europa, ma odiano l’unione monetaria.
Riesce a immaginare un break-up della zona euro?
«Molto facilmente. Sarà molto caotico nel breve periodo. L’unione monetaria è stata prematura senza l’unione fiscale, un terribile errore. Molti sostengono che sarà una crisi profonda a forzare l’unione fiscale. Il problema però è che non si può creare un’unione senza un sufficiente sostegno democratico legittimo. La disoccupazione, in particolare dei quella dei giovani, è così alta che non sorprende vedere l’ascesa di nuovi partiti politici che incolpano l’unione monetaria. Vengono liquidati come populisti, ma le loro critiche sono basate su fatti economici, che le élite non capiscono».
…le loro critiche sono basate su fatti economici, che le élite non capiscono… o fanno finta di non capire aggiungo io!
In Italia invece abbiamo chi doveva vigilare e non lo ha fatto, chi non ha fatto i suoi compiti, che sale in cattedra e da lezioni di moralità…
Visco: «Tra Italia e Germania non c’è fiducia, Roma non “fa i compiti …
Roma non fa i compiti! Suvvia governatore un minimo di orgoglio, quando parla a senso unico, i compiti non li fa neanche la Germania che dall’inizio della crisi se ne frega della regola del surplus commerciale, non ha nulla da insegnare a nessuno in fatto di corruzione e ha lucrato in maniera becera sulla crisi europea, imponendo il salvataggio della banche greche per salvare quel catorcio di sistema finanziario interno, le loro banche.
Per favore, quando parla, abbia almeno un minimo di rispetto per la dignità del proprio Paese.
«La soluzione non è un’uscita ordinata dall’euro, perché sarebbe un’uscita traumatica e disastrosa e sta a noi evitarlo. Sono incerto sul risultato», ha affermato il governatore. «Stiamo fronteggiando il pericolo di regresso, e non è la Brexit ma la nostra capacità», quella degli Stati europei «di andare insieme» verso la direzione giusta.
No caro Visco, il futuro non è l’euro, ma l’Europa, un’uscita dall’Europa sarebbe disastrosa.
Finitela Voi banchieri di ricondurre tutto all’euro, l’euro è stato un errore economico/finanziario, l’euro non è l’Europa!
Ma no dai Andrea, Visco è appena arrivato, lui i compiti li ha fatti…
Ignazio Visco, governatore Bankitalia indagato per corruzione e truffa
Ignazio Visco e i suoi silenzi durante il crac
Lo sapevate che lasciar fallire le banche e nazionalizzarle, ovvero preservare il risparmio e far pagare il conto ad azionisti e in parte ad obbligazionisti, ovvero quello che suggerisco dal 2009, è un’idea che funziona?
Iceland’s recovery shows benefits of letting over-reaching banks go bust
A si certo, l’Islanda è piccola, non è applicabile ovunque! Continuate a bervi le palle che vi raccontano economisti ed analisti mainstream, buona fortuna!
Il rischio più grande ma evidente è che la burocrazia, continui ad ignorare la realtà.
Ieri la Merkel, l’Europa hanno tirato un sospiro di sollievo, buona giornata per la democrazia.
Si è dimenticata di dire che Rutte ha recuperato una parte delle perdite solo perchè si è messo negli ultimi mesi a fare il populista, a inseguire Wilders, la vicenda Turchia, li ha dato l’occasione di fare il nazionalista, di prendere una posizione dura contro l’immigrazione.
Peccato che in pochi abbiano davvero studiato la composizione del voto, la destra ha stravinto in Olanda, la sinistra è scomparsa, polverizzata dalla sua fissazione per il capitale a scapito del lavoro e dei lavoratori.
Il partito del centro destra, CDA, Appello Cristiano Democratico, arrivato terzo, senza il quale nessun governo è possibile, è quello che ha fondato la sua campagna elettorale con il proposto di rendere obbligatorio il canto dell‘inno nazionale olandese nelle scuole elementari e medie. Per non parlare del partito socioliberale D66 che ha sino ad ieri accusato Rutte di essere il nuovo Wilders, vista la deriva degli ultimi mesi.
Dopo Belgio, Italia e Spagna, instabilità politica assicurata anche in Olanda, sai caro il problema è il populismo, mica l’euro o la mancanza di lavoro, in fondo l’euro senza la deflazione salariale non può esistere, viva l’euro.
Sono sempre e solo i fatti che si commentano da soli a rendere palese lo sfascio e l’incompetenza di chi dirige questo nostro Paese.
Soluzioni con l’aspetto di toppe che rendono sempre più malandata la struttura e soprattutto la mistificazione, uno story-telling di azioni vanagloriose che affossano il Paese invece di farlo avanzare, in onore di un sistema costruito nei decenni passati e che una squadra di papponi non vuole che sia smantellato.
Ammazza…come sono impressionato…ha parlato Visco…anvedi che pezzo grosso…
La Germania è cattiva…noi siamo fankazzisti…adesso si spiega tutto…
Briscola!!
Basterà pagare più tasse e soprattutto aumentare l’IVA (l’anno prossimo, passato il periodo elettorale) e così tutto si sistemerà perchè è ovvio che ce lo siamo voluto noi, no!?
Se non fosse che a pagare siamo sempre gli stessi, lo spettacolo sarebbe degno del più esilarante cabaret…