DEUTSCHE BANK E COMMERZBANK: FUSIONE TRA BUCHI NERI!

Scritto il alle 10:00 da icebergfinanza

Risultati immagini per fusione di due buchi neri

Via Wikipedia scopriamo che nella meccanica statistica l’entropia è una grandezza che viene interpretata come una misura del disordine presente in un sistema fisico qualsiasi, inclusa, come caso limite, …Deutsche Bank

Se i buchi neri non avessero entropia, sarebbe possibile violare il secondo principio della termodinamica, semplicemente gettando una sostanza con entropia non nulla dentro il buco nero. Una volta superato l’orizzonte degli eventi, infatti, tutte le informazioni sulla sostanza diventano inaccessibili. Occorre quindi ammettere che i buchi neri abbiano un’entropia, che nel nostro esempio deve aumentare per compensare quella dell’oggetto inghiottito.

La notizia del giorno è che Deustche Bank potrebbe inghiottirsi Commerzbank …

Ovviamente tutti a smentire tutto, figurarsi Wolfgang e Angela!

Ora ho capito perchè sono fuggiti insieme dall’Euribor…

DEUTSCHE BANK E COMMERZBANK: FUGA DALL’EURIBOR!

Il tutto ovviamente se la multa resta di 14 miliardi, diversamente la fine di Deutsche Bank è rinviata al prossimo appunatmento.

Quando trapelano bozze così dettagliate è ovvio che c’è ben più di quello che i protagonisti continuano a negare, visto che il patto forte è la fusione nucleare di due buchi neri, Commerzbank dentro Deutsche Bank, una fusione con reazione finanziaria nucleare.

Ieri Deustche Bank ha cominciato a vendere l’argenteria di casa…

Deutsche Bank vende le assicurazioni inglesi

… e guarda caso per far cassa e abbassare un eventuale aumento di capitale, indigesto ai mercati.

Che il governo tedesco abbia in mente di comprare una partecipazione del 25 % in Deutsche Bank al momento è pura fantasia, anche se in teoria sarebbe un affarone, ormai tel la compri con nulla, sempre che tra quattro anni la prossima crisi finanziaria finisca.

Secondo il WSJournal …

Deutsche Bank Puts Germany in a Bailout Bind

… oltre a vendere l’oro di casa, DWS, divisione di asset management di Deustche Bank, chiedere uno sconto sulla multa e fare ricorso a qualche clausola immaginaria, la soluzione migliore sarebbe quella di fondere Deustche Bank con Commerzbank, della quale il Governo tedesco detiene il 15 ,6% del capitale dopo il salvataggio del 2009, in maniera poi da poter salvare la stessa Deutsche Bank aumentando la quota di aiuti di Stato e quindi, dicono loro, aggirare le regole europee.

Per concludere in bellezza della serie questa volta è diverso, che è tutto solido, segnatevi pure questa…

“No, I think we’re very far in terms of how solid banks are now — from where we were in 2007, 2008.” 

Parola dell’ex governatore della Bundesbank, Axel Weber, che è finito a fare il presidente di UBS, il quale ha dichiarato che l’interconnessione tra le banche è stata largamente ridotta a livello sostenibile.

Infatti Deustche Bank non è per nulla connessa …

Tutto è sostenibile nell’immaginazione di chi nega la realtà!

Deutsche Bank’s woes not a Lehman moment, says UBS chairman

E infine alla domanda del secolo…  “siamo di fronte a un nuovo momento Lehman”, il nostro eroe da la risposta del secolo… ” No, siamo molto lontani, basta pensare al livelli di solidità che hanno raggiunto le banche oggi, rispetto a quello del 2008.”

Ah dimenticavo! Ieri l’OPEC ha messo un tetto alla produzione giornaliera di petrolio, avete presente la favola dei tre porcellini, soprattutto la casetta con il tetto di paglia che fine ha fatto?  Beata ingenuità! 😉

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16 commenti Commenta
sherpa
Scritto il 29 Settembre 2016 at 19:13

La compra lo stato tedesco se vince la concorrenza.
Cose turche.

stanziale
Scritto il 29 Settembre 2016 at 20:13

Non sono d’accordo sulla partita che l’italia sta’ giocando con l’aumento di capitale mps. Si era partiti, dopo il bail in sulle banchette, escludendo un nuovo bail in, ed ora piano piano stanno convergendo sul bail in anche dei subordinati retail, sia pure diciamo, annacquato…ancora una volta stiamo facendo quello che vogliono i tedeschi e francesi, che hanno in mano l’Eba. Una nuova fuga di capitali, di sfiducia, potrebbe essere fatale per noi…poi magari il giorno dopo, la ue decide di ricapitalizzare db e commerz con i soldi di tutti gli europei, ed il governo piddiota si allinea subito, previo girettino a ventotene….bisognerebbe resistere e dichiarare che c’e’ solo un piano a , che verra’ attuato appena le condizioni lo permetteranno, cioe’ verrano trovati gli investitori. E’ una gara di resistenza, infatti le tedesche non vogliono fare gli aucap, le nostre banche hanno problemi che sono bruscolini in confronto alle altre, la palla va rimandata nel campo della bce. che si assumano loro l’onere di decidere come finira’ l’euro.

gainhunter
Scritto il 29 Settembre 2016 at 20:59

stanziale@finanza: che si assumano loro l’onere di decidere come finira’ l’euro.

Lo stato tedesco non paga, DB fa bail in o fallisce, il bund sale e lo stato tedesco crea una nuova banca statale per finanziare le imprese, acquisendo le attività di tutte le banche tedesche in modo che nel caos finisce la finanza ma non le imprese; le banche degli altri stati subiscono il colpo così come i titoli governativi e corporate, e quindi anche la bce; la Germania esce dall’euro e torna al marco e l’Europa è finita; i flussi vanno verso USA e Germania, che ha un nuovo paracadute più efficace di quello della bce ormai pieno di schifezze e le imprese tedesche comprano tutto quello che rimane di decente all’estero, e la Germania diventa finalmente davvero la padrona d’Europa.

stanziale
Scritto il 29 Settembre 2016 at 21:27

gainhunter,

Tanto si fa per buttarla li’, animare la discussione…potrebbe essere che la db fa bail in, tanto i subordinati o similari sono principalmente in mani straniere. La parte del tuo ragionamento sullo stato tedesco che crea una nuova banca statale e’ interessante, come fa pero’ a uscire dall’euro senza pagare lo scotto del target2? Mah, io mi attengo al ragionamento base che la carta fiat alla fine dovra’ dappertutto fare una svalutazione pazzesca, e quelli che usciranno meno peggio saranno quelli che avranno i beni reali, cioe’ le aziende produttive, principalmente…morto un re (dollaro, euro senza retrostante ) se ne fa un altro ugualmente senza il retrostante che e’ finito in cina, e lo si da’ in mano alla gente per i consumi… ora gli italiani hanno venduto aziende, terreni, case per avere carta straccia sul cc…in ogni guerra ci sono vinti e vincitori.

d
Scritto il 29 Settembre 2016 at 22:29

corretto, con un solo appunto. La carta straccia era comunque un bene tangibile. I pixel su uno schemo no.
Quando si comprenderà che è tuo solo quello che puoi toccare non ci sarà più nulla di disponibile da comprare da poter toccare…
stan­zia­le@fi­nan­za,

gainhunter
Scritto il 29 Settembre 2016 at 22:54

stanziale@finanza,

Sì, l’ho buttata lì come ipotesi senza pensarci più di un minuto, e infatti la questione Target2 non l’ho presa in considerazione per niente.
Qualche anno fa, quando noi qui sapevamo la situazione reale delle banche tedesche e prima del disastramento dell’economia italiana, io speravo che il casino succedesse allora, perchè così i danni subiti dalla Germania avrebbero livellato un po’ l’Europa e noi, avendo un mare di aziende produttive ancora vive, nel post casino saremmo stati più vicini o addirittura davanti ai Tedeschi. Oggi la situazione è molto diversa perchè il gap industriale tra noi e loro si è ampliato, quindi oggi il casino sarebbe un disastro per tutti, per noi di sicuro (a meno che le regioni più produttive si liberino dell’Italia in modo da scattare da sole: questa è l’unica condizione che vedo per un futuro non buio).

stanziale
Scritto il 29 Settembre 2016 at 23:28

d@finanza,

Quello che abbiamo ipotizzato questa sera non e’ poi neanche lo scenario peggiore. Io purtroppo abito in citta’. Puoi solo mettere da parte un po’ di acqua e cibo ma ti possono entrare in casa. Parlavo questa sera con un mio amico che abita in paese, si sono gia’ organizzati pronti a difendersi , un gruppetto di vicini, con fucili da caccia, terreno proprio li’ anche con gli animali, riserve di acqua viveri…gente non di finanza ma del tipo contadino dal cervello fino, che hanno capito che la crisi finira’ male.

charliebrown
Scritto il 29 Settembre 2016 at 23:56

gai­n­hun­ter,

“a meno che le regioni più produttive si liberino dell’Italia in modo da scattare da sole: questa è l’unica condizione che vedo per un futuro non buio”

Veramente risolutiva potrebbe essere una federazione che saldasse il nord della penisola (perchè chiamarla ancora Italia?) all’Austria tramite il Sued Tirol e tramite l’Austria unisse effettivamente le regioni più produttive della penisola alla Germania. Dunque uno stato federale che comprendesse una macroregione che potremmo chiamare Neue Sued Tirol, l’Austria e la Germania.

Via, siamo seri: abbiamo bisogno di uno scatto ben diverso da quello che tu vedi come condizione per un futuro non buio e che io ho scherzosamente amplificato.

Comunque la situazione è davvero seria e questa Deutsche Bank la complica ulteriormente, grazie alle regole della UE che l’Italia ha sottoscritto: da far venire il mal di testa, visto che il signor Renzi dà solo un colpo al cerchio e un colpo alla botte.

charliebrown
Scritto il 30 Settembre 2016 at 00:21

“Che il governo tedesco abbia in mente di comprare una partecipazione del 25 % in Deutsche Bank al momento è pura fantasia, anche se in teoria sarebbe un affarone, ormai te la compri con nulla, sempre che tra quattro anni la prossima crisi finanziaria finisca”

Dunque: crisi finanziaria 2017-2020? Non vedo che cosa possa prossimamente far volare l’Araba Fenice qui spesso evocata. Forse solo questa partecipazione del governo tedesco nella banca in questione, ma leggo anche che questo al momento è pura fantasia e quindi sono sempre più scettico sul volo annunciato.

gainhunter
Scritto il 30 Settembre 2016 at 00:54

charliebrown@finanza,

Sono serissimo. Fino a qualche anno la fine dell’euro era un tabù, un’assurdità, ora ormai sempre più gente lo considera inevitabile, perchè è la conseguenza di una presa di coscienza. Con l’Italia è la stessa cosa, non ha mai funzionato come stato unitario, non ha mai dato benefici né ai “pagatori” né ai “prenditori”, e ormai siamo arrivati al punto che i trasferimenti interni non sono più sostenibili. Lo so che è difficile da accettare, ma è la realtà. E’ l’unica possibilità per staccarsi dall’Europa senza essere uccisi dalla finanza e senza attendere una disgregazione consensuale che difficilmente arriverà visto che gli stati membri non sono in grado di mettersi d’accordo neanche su piccole questioni, figurarsi sulle condizioni di divorzio.

john_ludd
Scritto il 30 Settembre 2016 at 09:45

gai­n­hun­ter,

Naturalmente ! Il comune di Roma è di fatto fallito, non ha modo di ottenere credito dalle banche; non parliamo di Napoli, Palermo etc… I soldi non ci sono, a differenza della Germania e degli USA l’Italia non ha alcuno spazio fiscale, il quale è funzione del livello del debito pubbico (basso in Germania alto negli USA) e della possibilità di aumentare le imposte (che sono alte in Germania ma molto basse sui ceti alti negli USA) nonchè la credibilità (ovvero la vecchia storia del giardino dei vicini etc…). Poi ci sono le favole del paese sovrano che fa rinascere la democrazia e si stampa denaro da solo etc … (in un mondo iper globalizzato dove buona parte del nostro PIL dipende dal commercio estero). Ma perchè non leggersi a riguardo cosa afferma il trilemma di Rodrick che è uno tra i (pochi) grandi economisti che val la pena di ascoltare. Il target 2 è un problema ma meno di quel che si crede; chi ha soldi in Germania in euro, se li ritroverà ancora in euro, il nuovo marco sarà disponibile solo per i tedeschi a discrezione delle autorità tedesche. Ne scriveva già De Greuwe anni fa. L’Italia del nord è composta da pecoroni, sono la zona più ricca e produttiva del pianeta ma 150 anni di condizionamento hanno definitivamente compromesso la possibilità di evitare il tracollo; hanno preferito votare quanto di peggio per 50 anni, inseguendo fantasiose ipotesi buoniste in conflitto di interessi (ah che particolare e profonda fregatura l’utopia quando te la propinano papi, principi e capitani di industria sabaudi). Ma malgrado questo, non credo siamo (ancora) alla resa dei conti. Finchè la gente crede nelle banche centrali tutto il resto è solo politica. Ma poi un giorno … Galapagos !

john_ludd
Scritto il 30 Settembre 2016 at 09:57

The thing was, though: When James Wait got there, a worldwide financial crisis, a sudden revision of human opinions as to the value of money and stocks and bonds and mortgages and so on, bits of paper, had ruined the tourist business not only in Ecuador, but practically everywhere…Ecuador, after all, like the Galapagos Islands, was mostly lava and ash, and so could not begin to feed its nine million people. It was bankrupt, and so could no longer buy food from countries with plenty of topsoil, so the seaport of Guayaquil was idle, and the people were beginning to starve to death…Neighboring Peru and Columbia were bankrupt, too…Mexico and Chile and Brazil and Argentina were likewise bankrupt – and Indonesia and the Philippines and Pakistan and India and Thailand and and Italy and Ireland and Belgium and Turkey. Whole nations were suddenly in the same situation as the San Mateo, unable to buy with their paper money and coins, or their written promises to pay later, even the barest essentials. ..They were suddenly saying to people with nothing but paper representations of wealth, “Wake up, you idiots! Whatever made you think paper was so valuable?”

The financial crisis, was simply the latest in a series of murderous twentieth century catastrophes which had originated entirely in human brains. From the violence people were doing to themselves and each other, and to all other living things, for that matter, a visitor from another planet might have assumed that the environment had gone haywire, and that people were in such a frenzy because Nature was about to kill them all.

But the planet a million years ago was as moist and nourishing as it is today – and unique, in that respect, in the entire Milky Way. All that had changed was people’s opinion of the place.

Kurt Vonnegut, Galapagos (1985)

Il libro è stato tradotto anche in italiano ed è come buona parte della produzione di Vonnegut essenziale. Uno tra i massimi scrittori della seconda parte del novecento, visionario, onirico, capace di intuizioni che nessun troglodita con un PhD può concepire nel corso di una vita seduto in una stanza buia davanti a uno schermo a diversi parsec dal mondo reale. E’ così pure per il resto, se uno vuol sapere chi siamo si legga Dostoevskij e non qualche filosofo trombone, se vuole comprendere la natura delle strutture gerarchiche allora si legga “Il processo” di Kafka e non qualche sociologo fantasioso. A quel punto è arrivato a meta.

Saluti dalla luna.

sherpa
Scritto il 30 Settembre 2016 at 13:56

Che dire?
Hai ragione da vendere.
Oltreché potertelo permettere.
Non sto parlando di vil pecunia ma di cultura.

sherpa
Scritto il 30 Settembre 2016 at 13:57

sherpa@finanza,

“Che dire?
Hai ragione da vendere.
Oltreché potertelo permettere.
Non sto parlando di vil pecunia ma di cultura.”
Ovviamente rivolto a John Ludd – Luna.

aorlansky60
Scritto il 30 Settembre 2016 at 15:32

John_Ludd wrote :


But the planet a million years ago was as moist and nourishing as it is today – and unique, in that respect, in the entire Milky Way. All that had changed was people’s opinion of the place.

Ma il pianeta un milione di anni fa era umido e nutriente come lo è oggi e unico, a questo proposito, in tutta la Via Lattea. Tutto ciò che è cambiato è l’opinione della gente del luogo.

… … …

uhmmm…

la comunità scientifica ha datato il sistema Solare in 5 miliardi di anni di età, dall’inizio stimata della formazione del Sole;

la Terra è uscita solo recentemente (10.000 anni fà, tempo che per l’uomo può apparire LUNGHISSIMO ma che per la Terra sono meno di NULLA) dalla glaciazione “Wurm” durata 100.000 anni;

la differenza tra “oggi” rispetto a 1 milione di anni fà (in piena età della pietra)

è che allora esisteva un numero ridotto di ominidi (l’homo sapiens non era ancora in essere), peraltro scarsamente organizzati (minuscole comunità prevalentemente nomadi) e ancora meno equipaggiati per sopravvivere,

mentre attualmente esistono oltre 7 miliardi della specie più VORACE e INGORDA (l’UOMO) che la Terra abbia mai conosciuto, potendo contare su uno step di evoluzione tecnologica pari ad alcuni millenni di anni (dall’inizio dell’età del bronzo).

Cosa voglio dire con questo ?

Che un tale sistema disordinato (come lo è maturato negli ultimi secoli fino ad arrivare allo stato attuale) non può reggere ancora a lungo; (se non ricordo male lo stesso John deve aver già espresso questa considerazione);

le stime di crescita della natalità umana prevedono che con il trend attuale (a dispetto di italiani e giapponesi che non procreano con lo stesso ritmo di altri) nel 2050 avremo raggiunto i 9 miliardi di individui sul pianeta;

cifra notevole,

ma ancora accettabile e sostenibile [per le risorse che la Terra è in grado di mettere a disposizione] SE esistesse (e fosse già stato consolidato da un certo tempo, come frutto del ravvedimento sugli errori commessi in alcuni millenni di storia passata) uno stato di cooperazione attiva e continua nel genere umano (conseguenza di un tipo di evoluzione (*) che evidentemente NON c’è stata) che dovrebbe coinvolgere forzatamente tutti gli Stati sovrani, ad iniziare da quelli più forti e potenti [economicamente e tecnologicamente] verso quelli più poveri,

cifra inaccettabile in un contesto come quello attuale (immutato da secoli per concetti di base : l’esigenza di prevalsa del proprio Stato sovrano e della propria comunità di appartenenza a scapito di altre rivali) che vede la specie in cima alla piramide evolutiva attuale -l’UOMO- [e in grado più di altri di decidere il proprio destino] incapace di trovare la via della pacificazione e della cooperazione.

Quando mi ritrovo a cogitare simili considerazioni, arrivo sempre alla stessa, unica possibile soluzione finale :

Beati i miti, perché erediteranno la terra.
(Vangelo d.Matteo 5,5)

(*) : se fosse realmente avvenuto questo tipo di evoluzione, forse non staremmo neanche più a disquisire di “Stati sovrani” per come il MONDO si è organizzato [da millenni], ma mi rendo conto che per l’UOMO si tratterebbe di un processo evolutivo troppo POSITIVO al quale non è ancora pronto e preparato; forse 10.000 anni (dalla fine dell’ultima glaciazione che vide l’inizio delle prime comunità via via sempre più organizzate, prima nomadi poi stanziali) di storia umana sono ancora TROPPO POCHI per pretendere da parte dell’UOMO la via dell’INTELLIGENZA, la via del buon senso e della SAGGEZZA.

gainhunter
Scritto il 1 Ottobre 2016 at 23:22

john_ludd@finanza: L’Italia del nord è composta da pecoroni, sono la zona più ricca e produttiva del pianeta ma 150 anni di condizionamento hanno definitivamente compromesso la possibilità di evitare il tracollo

Io continuo a battere sul tema dell’indipendenza ma sono rassegnato perchè anche se molti concordano sulla situazione lo scetticismo è fortissimo e l’argomento non “prende”; quindi sposo la realtà pianificando (per quanto possibile) il futuro tenendo presente che il passato non tornerà più, che non si sa fin quando potrò godere delle comodità attuali e che la vita è una sola.
Grazie degli spunti, interessanti come sempre.

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