JOB JOB JOB … THE AMERICAN JOB!

Scritto il alle 09:00 da icebergfinanza

Oggi nel pomeriggio verranno diffusi i soliti numeri sulla situazione del mercato del lavoro americano in gennaio, numeri ai quali non diamo molto credito in quanto come ben sapete, il mercato del lavoro è un indicatore ritardato del ciclo economico…

Ciò che voglio semplicemente farvi notare qui sotto è che dal punto di vista EMPIRICO, l’indicatore occupazione è un indicatore che lascia il tempo che trova, visto che in passato spesso e volentieri prima dell’inizio di una recessione, i posti di lavoro creati erano sempre tra i 200.000 e i 250.000 …

Nel grafico qui sopra lo ZERO sta a significare l’inizio ufficiale della recessione, ovvero anche se prima si creavano chissà quanti posti di lavoro, non significa nulla, iniziata la recessione …crack si scende a MENO 150.000 nello spazio di un istante.

Le premesse non sono delle migliori, i sottoindici dell’occupazione del settore manifatturiero e soprattutto quello del settore servizi che conta per circa il 70 % del numero complessivo sono usciti decisamente al ribasso e ieri un altro indicatore privato segnalava tempesta…

[Chart]

Highlights
Wal-Mart’s announcement last month that it is closing 154 U.S. stores drove Challenger’s layoff count to an outsized 75,114 in January. This is the highest total since July last year. Retail, where holiday sales proved soft, leads the month’s list of layoff announcements at 22,246 followed by the hard-hit energy sector at 20,103. Econoday

Un altro indicatore alternativo a quelli ufficiali suggerisce cautela…

Gallup Good Jobs Rate  
Released On 2/4/2016 8:30:00 AM For Jan, 2016
Prior Actual
level 45.3 44.7 

Highlights
The good jobs (GGJ) rate was 44.7 percent in January. This is down from the rate measured in December (45.3 percent) but higher than in any January since Gallup began measuring it in 2010. The current rate is 0.6 percentage points higher than in January 2015 suggesting an underlying increase in full-time work beyond seasonal changes in employment.

Ma poi si sa, dal cilindro magico del BLS spesso e volentieri escono meraviglie e questa volta per vari motivi noi tifiamo che esca un numero magnifico.

Dal cilindro magico dell’economia americana, il cilindro di Mario Platero e Sebastiano Barisoni, le principali voci del Sole 24 ore, invece non escono più meraviglie, anzi…

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Se il mercato del lavoro tiene, il dato sulla produttivita’ rende cupe le prospettive di crescita di lungo termine: in tutto il 2015 c’e’ stato soltanto un +0,6% sul 2014, meno della meta’ della media pari a un 2,1% di crescita registrata dal 1947. Il rialzo e’ rimasto sotto l’1% ogni anno dal 2010. Gli ordini alle fabbriche americane sono calati piu’ delle stime a dicembre; e’ stato il quarto ribasso negli ultimi cinque mesi, colpa di un dollaro forte e della riduzione delle spese da parte delle societa’ del settore energetico. Il tutto potrebbe fare pensare che gli Usa sono bloccatti in un periodo di crescita lenta che potrebbe complicare la normalizzazione della politica monetaria della Federal Reserve, iniziata lo scorso dicembre con il primo rialzo dei tassi dal giugno 2006. Tanto piu’ che il quadro globale e’ sempre piu’ incerto: oggi l’Unione europea ha tagliato le stime di crescita per l’Eurozona, che da inizio marzo potrebbe godere di una Banca centrale europea ancor piu’ accomodante.

Spiace aver interpretato per mesi la parte di Cassandra, la bella dea che aveva la fortuna di poter intravvedere il futuro e comprenderlo grazie agli insegnamenti del passato, ma che nessuno mai ascoltava, a cui pochi davano credito, ma la verità figlia del tempo funziona così, sempre e solo controcorrente, studiando quodianamente la realtà e raccontandola, lasciando agli altri il compito di diffondere fiabe o leggende metropolitane.

Buona Consapevolezza e appuntamento per le ceneri, visto il falò degli ultimi mesi, da noi ampiamente previsto,  con il nostro Machiavelli, dedicato come sempre agli amici sostenitori e a chi lo vorrà diventare.

Contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’ oceano infinito di questa tempesta perfetta …Chiunque volesse ricevere le ultime analisi di Machiavelli può liberamente contribuire al nostro viaggio

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7 commenti Commenta
quesalid
Scritto il 5 Febbraio 2016 at 09:54

worryingly, it starts resemble to Italy

http://brucewilds.blogspot.it/2016/02/national-debt-clock-solidly-past-19.html

phitio
Scritto il 5 Febbraio 2016 at 10:01

Cassandra non era una dea, ma una donna normale, che ricevette da Apollo, come maledizione, la capacita’ di vedere il futuro congiuntamente a quello di non venire mai creduta.

Fare la Cassandra significa avere ragione su tutta la linea, ma non poterci fare niente.

phitio
Scritto il 5 Febbraio 2016 at 10:05

phitio@finanza,

D’altronde, col senno di poi, se uno vede il futuro, e’ ovvio che non puo’ cambiarlo, altrimenti non vede davvero il futuro. E’ il cosiddetto paradosso del profeta. Pertanto, se siete veri profeti, fate la cosa piu’ saggia, state zitti, perche’ la profezia e’ un dono completamente avvelenato…

d
Scritto il 5 Febbraio 2016 at 10:20

Oppure, play it accordingly
phi­tio@fi­nan­za,

d
Scritto il 5 Febbraio 2016 at 10:23

Comunque, ancora poco e poi tutti giù a stampare di brutto per l’ultima manche, quella che condurrà alla vampata finale.
Se il buon draghetto Grisù dice:
http://www.firstonline.info/a/2016/02/04/draghi-forze-globali-cospirano-per-tenere-bassa-li/79409211-e4e5-4e9c-8199-d0e8e2591c50
sicuramente ha in mente qualche cosa di ingente.
Persone così ammodo non parlano mai per nulla e l’enfasi è suggestiva di qualche pirotecnìa spettacolare.

kry
Scritto il 5 Febbraio 2016 at 11:19

— ” Ma poi si sa, dal cilindro magico del BLS spesso e volentieri escono meraviglie e questa volta per vari motivi noi tifiamo che esca un numero magnifico. ” —

Caz… è la volta che fanno uscire il

69

cosi s’impenna il P…

il PIL che credevate

così per confermare che il mondo sta andando a Puttane.

aorlansky60
Scritto il 5 Febbraio 2016 at 13:46

premessa :

Capitano,

vedo che anche la tua piattaforma -da ieri- è stata migrata -software parlando- a quella simile di Intermarket [che subì la stessa migrazione l’anno scorso] in cui è un delirio totale riuscire a postare… pazienza -non è certo colpa tua- evidentemente deve andare così, sembra che in giro ci sia gente pagata per pensare “come peggiorare anche le poche cose buone rimaste”…
.
.
.

Comunque, ancora poco e poi tutti giù a stampare di brutto per l’ultima manche, quella che condurrà alla vampata finale

il Japan è quasi 20anni che “stampa” come un dannato e ancora non si è stancato di farlo -salvo ultima dichiarazione di Kuroda “il QE non può essere la soluzione per l’infinito” che farebbe presagire una sorta di cambio strategia, ma non è affatto detto, visto che da anni nella sue scelta egli è confortato dalle altre banche centrali che hanno seguito il suo esempio estendendolo anzi allo stato dell’arte per portata e volumi.

Messe alle strette, le banche centrali mondiali possono assumere una strategia comune -come stanno facendo, a parte la divergenza di Dic2015 quando la nonnina americana ha deciso per un rialzo dei tassi, cambiando rotta rispetto alla BCE, ma sembra che da quelle parti stiano già rapidamente cambiando idea per un ipotetico QE4- in base alle necessità :

ormai il mondo [economico e finanziario] sembra non ragionare più attraverso dati fondamentali societari, ma solo attraverso la “fuffa” che viene somministrata loro come manna dal cielo attraverso le politiche monetarie così accomodanti delle banche centrali;

anche se tutti quanti cercano di assumere toni seri quando ne parlano, sotto sotto tutti -banchieri centrali, boards, vertici delle principali banche d’affari mondiali e vertici delle principali soc. mondiali per capitalizzazione- sanno benissimo che se improvvisamente arriva un [importante] imprevisto a mettere in moto il meccanismo dei CDS a catena, può crollare tutto [quello che loro stessi hanno contribuito a gonfiare] MOLTO RAPIDAMENTE e non se lo possono permettere;

pertanto, credo che andranno avanti ancora per un bel pò con la strategia nota. Intanto prendono tempo. L’unica loro preoccupazione -specie per gli USA e la Fed ma tutto sommato anche per la BCE- è quella di tranquillizzare l’opinione pubbl e addetti ai lavori, cercando di far credere che anche se i dati reali -lavoro, ordinazioni, export, etc- sono mediocri, la banca centrale americana possiede altre armi notevoli -non ancora messe in campo- per risolvere “qualsiasi” problema si presenti all’orizzonte.

Cercheranno di far credere al mondo intero -come stanno già facendo- che la loro strategia di denaro facile è operata per alzare l’inflazione -quando non è vero ed i primi a saperlo sono draghi yellen e kuroda- mentre a loro fa decisamente comodo così. perchè in questo modo

1) mantengono il costo del denaro a zero il che significa rendimenti [di qualsiasi tipo e strumento] a zero; la conseguenza di questo è

2) che possono continuare a finanziare il debito pubbl dei singoli paesi [acquistando a ritmo continuo e costante obbligazioni a rendimento zero -o quasi- emesse periodicamente dagli Stati membri] a costo irrisorio, praticamente a costo zero.

Ciò che loro indicano nella deflazione come il nemico numero uno da combattere è nella realtà solo un noioso trascurabile dettaglio. Per loro le priorità sono altre. La vampata finale per ora può attendere.

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