JOB DILEMMA!

Scritto il alle 11:00 da icebergfinanza

Essere o non essere assunti senza esperienza, questo è il dilemma!

La sintesi dell’ultimo rapporto sull’occupazione americana è che il numero uscito è inferiore alle attese ma le precedenti revisioni sono positive per nuovi 44.000 lavori e i salari sono usciti leggermente migliori del previsto.

Non voglio annoiarvi riportandovi le ultime continue revisioni al ribasso della crescita dei salari, ricordo solo che rispetto ad attese per un aumento del 6,7% nel primo trimestre del costo unitario del lavoro il dato fu di un aumento del 2,3 e che quello relativo al 2° trimestre è passato dal 0,5% a MENO 1,4 %.

ImmagineInoltre la maggioranza dei nuovi lavori come più volte ricordato è relativa a lavori a basso costo.

thanks to ECRI (Economic Cycle Research Institute)

Nonostante l’ottimismo di maniera e le revisioni, i dati in generale non sono particolarmente positivi, anzi non c’è alcuna prova che la dinamica di crescita dei salari sia in accelerazione e soprattutto qualcuno dovrebbe incominciare a chiedersi se la perdita di 17.000 posti nel settore manifatturiero e i soli 140.000 posti del settore privato non siano ben più di un campanello di allarme, ma noi non abbiamo fretta, il tempo è galantuomo.

Messa in prospettiva ma anche paragonandola alla precedente questa ripresa è decisamente anemica …

Loro non lo vogliono dire ma … 

“Due giorni fa l’ultimo dato sull’occupazione negli Stati Uniti è uscito più debole del previsto, ma Fischer non è parso intimorito. Senza dirlo ha dato l’impressione che la Fed oggi propenda per alzare i tassi non questo mese, ma in dicembre. Soprattutto il vicepresidente della Fed ha avvertito: «Lo chiamano lift off, decollo, ma si sbagliano: non ci saranno salti, l’aumento dei tassi della Fed sarà molto graduale». I Grandi allo scaricabarile

Concludo suggerendo un’interessante lettura del professor Bradford Delong, intitolata “Storia di ammonimento sulla restrizione monetaria negli Usa”

BERKELEY – La Federal Reserve degli Stati Uniti ha tentato di inasprire la politica monetaria quattro volte negli ultimi quattro decenni. In ognuna di queste occasioni, lo sforzo ha innescato processi che hanno ridotto l’occupazione e la produzione molto più di quanto il personale della Fed aveva previsto. Mentre la Fed si prepara a inasprire la politica monetaria ancora una volta, l’esame di questa storia – e dello stato attuale dell’economia – suggerisce che gli Stati Uniti sono in procinto di entrare in un territorio pericoloso.  

Loro non si arrenderanno mai, di fronte al fallimento!

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