GRECIA: LA GERMANIA HA LA MEMORIA CORTA!

Scritto il alle 09:00 da icebergfinanza

All’indomani della chiara presa di posizione da parte del nuovo ministro delle finanze greco Varoufakis …

Il nuovo governo non intende collaborare più con la troika Ue-Bce-Fmi. A dirlo è stato il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, dopo un colloquio ad Atene con il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. “Ci rifiutiamo di lavorare” con la troika, “che non è neanche riconosciuta dal Parlamento europeo”, ha scandito. In una dichiarazione ai giornalisti dopo l’incontro con l’olandese Dijsselbloem, Varoufakis ha annunciato che il suo governo non coopererà con la troika e non chiederà l’estensione del programma di salvataggio concordato con Washington e Bruxelles. “Questa piattaforma – ha ricordato l’economista greco-australiano – ci ha permesso di ottenere la fiducia del popolo greco. Il nostro primo atto di governo non sarà quello di respingere la base delle contestazioni a questo programma attraverso la richiesta di estenderlo”.Immediata la replica del presidente dell’Eurogruppo, secondo cui “ignorare gli accordi non è la giusta strada da prendere”. “Con loro non collaboriamo”

…pronta arriva la risposta della Germania….

Dalle colonne del giornale Hamburger Abendblatt, la leader tedesca torna oggi a chiarire la posizione di Berlino: la Germania è contraria ad ulteriori riduzioni del debito greco. Nell’intervista al giornale tedesco, Merkel chiarisce: “C’è già stato un condono volontario del debito daparte dei creditori privati: le banche hanno già cancellato miliardi del debito greco. Non vedo una nuova cancellazione del debito”. (…) Anche il ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, sceglie la stampa – in questo caso la Welt – per esprimere il suo pensiero sulla Grecia: “Se io fossi un politico responsabile, in Grecia, non farei alcun dibattito su un nuovo taglio del debito”. Il falco dell’Esecutivo Merkel respinge la contestazione che Berlino abbia imposto il rigore ai Paesi in crisi: le decisioni nell’Ue vengono prese a maggioranza, talune addirittura all’unanimità, dice, “quindi le regole del Patto di Stabilità sono tutt’altro che un diktat tedesco”. Merkel alla Grecia: “No alle cancellazioni del debito”.

Fin qui tutto bene, peccato che come spesso è accaduto in passato i tedeschi abbiano la memoria corta, estremamente corta al punto tale da dimenticare l’accordo del 27 febbraio del 1953, denominato ” Agreement on German External Debts e London Debt Agreement “, ovvero …

Sotto la negoziazione di Hermann Josef Abs, la delegazione tedesca raggiunse un elevato livello di riduzione del debito: con l’accordo di Londra infatti l’importo da rimborsare fu ridotto del 50% a circa 15 miliardi di marchi e dilazionato in più di 30 anni, il che, rispetto alla rapida crescita dell’economia tedesca, ha avuto un minore impatto[2]. Accordo sui debiti esteri germanici

Su questo anche Stiglitz è stato chiaro su twitter… ” No comparison Greece vs. Germany after WW2: Greece didn’t try to destroy the other people who then forgave their debt

Il vero problema è da oltre cento anni la Germania e non la Grecia, l’unico problema è la Germania e la sua egemonia.

Obama: “Non si può continuare a spremere Paesi in piena recessione”… peccato in America si continua a spremere la classe media.

L’unico problema è che ci hanno costretti

a fornire supporto alla Grecia per ripagare le banche tedesche, attraverso i fondi di salvataggio e in caso di ristrutturazione del debito miliardi di euro saranno a carico del contribuente italiano.

Nel frattempo questa notizia vuol far nascondere per l’ennesima volta le gravi responsabilità delle banche tedesche, sistema finanziario esposto per oltre 10 miliardi complessivi di cui ben due concessi ancora in piena crisi, tra la fine del 2012 e il terzo trimestre dello scorso anno.

“(…) Oltre 385 milioni di euro di titoli di stato greci sono in pancia alle banche italiane, le uniche della zona euro ad aver aumentato tra il 2012 e il 2014 tale esposizione (in relazione all’esposizione totale verso la Grecia). Bruegel: “banche Italia le piu’ esposte a debito pubblico greco”

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Debito pubblico: chi è (ancora) esposto al rischio greco

Sorprende ovviamente la leggerezza con la quale le banche italiane hanno incrementato la loro esposizione al debito pubblico greco, riducendo prudentemente quello alle imprese e alle famiglie greche.

Affascinante notare inoltre l’aumento di quasi 18 miliardi complessivi, dell’esposizione delle banche americane, inglesi e ovviamente tedesche al sistema bancario greco.

Francamente preferirei essere esposto allo Stato greco piuttosto che ad una qualunque banca ellenica.

Ecco il motivo per il quale i tedeschi non hanno alcuna intenzione di cedere di fronte alla realtà. Ci manca solo che ieri nella telefonata tra Renzi e la Merkel, qualcuno abbia suggerito di utilizzare i famigerati fondi salvastati per sistemare la questione. ” Lungo colloquio nel pomeriggio tra Matteo Renzi e Angela Merkel (…) Secondo quanto si apprende, al centro della telefonata c’è stata la situazione europea, con particolare riferimento alla crisi greca e ai suoi possibili effetti sull’economia dell’Unione. “

Possibili effetti sull’economia dell’Unione o su quella del nostro Paese?

Nelle prossimi settimane la risposta non si farà attendere, le scadenze del debito greco sono assai vicine.

Infine sembra che Pigasse, responsabile a Parigi di Lazard ingaggiato dal governo greco per studiare una possibile riduzione del debito che con un taglio del 50%, debitol a  Grecia potrebbe tornare ad un rapporto debito/Pil più ragionevole.

E’ la debt deflation Ragazzo e come diciamo da anni l’opzione finale è la ristrutturazione del debito o i fallimenti di massa, come sussurra la storia e l’analisi empirica.

La verità è sempre più figlia del tempo!

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54 commenti Commenta
kry
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 09:35

Sulla via di Damasco prima di arrivare in Mesopotamia da una luce fui folgorato e a piazza Giubileo dei Debiti XXI Secolo mi son riposato.

kry
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 09:40

La Germania ha la memoria corta? L’importante che l’Italia si ricordi che ABBIAMO GIA’ DATO, 40MLD€ conteggiati nel debito pubblico + interessi. C’è qualcuno in grado di ricordare ai tedeschi che devono REDISTRIBUIRE quanto incassato in più ogni anno dallo sforamento del 6% delle esportazioni sul PIL?

aorlansky60
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 11:10

@Icebergfinanza :

Il vero problema è da oltre cento anni la Germania e non la Grecia, l’unico problema è la Germania e la sua egemonia.

perfetto Capitano. Più preciso e diretto di così, per chi non vuole o non riesce a capire, non si può.
La Storia ha parlato, la Storia non mente mai.

Fin qui tutto bene, peccato che come spesso è accaduto in passato i tedeschi abbiano la memoria corta, estremamente corta al punto tale da dimenticare l’accordo del 27 febbraio del 1953…

ehh… l’ennesima riprova che l’uomo e gli uomini hanno la memoria corta… tendono troppo spesso a dimenticare ciò che gli fa comodo (o scomodo…) a vantaggio esclusivo dei propri interessi personali…

L’unico problema è che ci hanno costretti a fornire supporto alla Grecia per ripagare le banche tedesche, attraverso i fondi di salvataggio e in caso di ristrutturazione del debito miliardi di euro saranno a carico del contribuente italiano.

Non solo per calmierare l’enorme appetito della nostra farraginosa macchina pubblica, anche a questo serve l’aumentata pressione fiscale del gov. italiano nei confronti di tutti gli italiani, nessuna sorpresa…

reragno
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 11:41

Ho letto con estremo piacere quanto ha scritto Andrea sul nuovo ministro delle finanze greco, che a differenza del nostro non è un pagliaccio in mano ai poteri forti.
Io spero tanto che la culla della civiltà dia uno schiaffo morale a tutta l’Europa e a noi Italiani popolo di ignavi.
E’ giunto il momento che paghi chi ha commesso in questi anni crimini verso l’umanità, distruggendo milioni e milioni di posti di lavoro, annichilendo i sogni delle nuove generazioni di potere avere un’occupazione,una casa, una famiglia,un futuro.
E’ ora di dire basta.

reragno
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 11:48

Riporto anche questo link: spero tanto che siamo alla resa dei conti.

http://intermarketandmore.finanza.com/europa-in-movimento-grecia-spagna-e-portogallo-contro-lausterity-70932.html

kelcri
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 12:03

“Io spero tanto che la culla della civiltà dia uno schiaffo morale a tutta l’Europa e a noi Italiani popolo di ignavi.”

Sinceramente questo tifo non riesco a spiegarmelo.
Cioè, stiamo parlando dello stesso popolo i cui rappresentanti hanno deliberatamente truccato i conti per entrare nell’Euro?
Stiamo parlando dello stesso popolo per cui girano notizie che non hanno pagato l’ultima rata di tasse dovute sui redditi sperando in Tsipras?

Ci saranno tutte le colpe del mondo di altri (USA, Germania, Italia, ….)

Ma io non ce la faccio proprio a tifare per loro

Cristian

francia r
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 12:11

Ma, forse siamo noi che abbiamo la memoria corta ….. una certa guerra mondiale in Europa l’abbiamo persa no? Ecco da quel giorno siamo diventati ancora più “succubi” di quanto lo fossimo prima (spero che la memoria o la consapevolezza su chi ha finanziato i vari imbecilli autoritari che ci hanno deliziati in quel periodo non sia svanita pure lei nè?).
Ora in quanti ci siamo sorpresi quando le grande Deutsche Bank ha fatto incetto di tutta la spazzatura che ha trovato …. probabilmente in questo caso la memoria è molto meno corta di altre situazioni.
Se non mi sbaglio, da qualche anno a questa parte la nuova Europa si è persa in un mare di corruzione nelle varie burocrazie statali, immobilizzando di fatto il potere attuativo dei vari governi nazionali, mentre la grande finanza europea ha fatto man bassa di tutte le ricchezze disponibili, per garantire un flusso insostenibile di soldi a chi lo poteva esigere ….
Considerando che gli idioti di Dussendorf e relativo cappello di politici sono al timone del barcone europa, direi che l’incredibile situazione attuale può assumere una maggiore chiarezza, magari si riesce anche a comprendere il motivo per cui tutti sanno che di fatto i crucchi stanno “truccando” da anni i loro conti e tutti quelli che “contano” fanno finta di non vedere nulla ….
La tristezza maggiore è la parte da lacchè che ci hanno riservato in questa specie di teatrino e a maggior ragione la quantità di squallidi personaggi che in questi anni si è affannata a sostenere gli interessi di tutti fuorché del popolo italiano.
Ora abbiamo un nuovo personaggio che guida la “nazione” … speriamo che si ricordi che siamo una nazione che gli paga lo stipendio e che non sia lo stesso omarino che garantiva l’assenza di uranio impoverito fra quanto allegramente sparato dalla Nato qualche annetto fa … ovviamente il motivo era sempre quello della fedeltà a qualche “padrone” che per interessi “superiori” aveva “detto di dire così e basta, ekkekkazzo” … quante stragi, quanti morti sono sepolti sotto un mare di menzogne grazie a queste “persone”.

icebergfinanza
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 12:15

kelcri@finanza,

caro Cristian va di moda oggi fare di tutta l’erba un fascio! Personalmente io sarò sempre e comunque dalla parte dei più deboli di chi soffre di chi non c’entra nulla in questa guerra!

stanziale
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 12:20

kelcri@finanza,

Veramente la grecia non aveva nessun tipo di problema prima dell’euro, ed ancora nel 2003 aveva una bassa situazione debitoria http://intermarketandmore.finanza.com/la-sorpresa-sul-debito-italiano-pubblico-esplicito-implicito-aggregato-70737.html
ora invece ha 500000 bambini malnutriti. Vedi tu se la colpa non sia dell’euro……

reragno
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 12:27

kelcri@finanza,

Sul blog di Andrea troverai tanti di quegli articoli sulla Grecia che potrai farti una cultura.

E poi guardati il documentario: La Grecia il più grande successo dell’Euro. Io capisco quelli che non pagano le tasse, quando non si hanno neanche più i soldi per mangiare.

Morte ai tiranni

kelcri
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 12:52

stanziale@finanza,

Forse, ma dico forse, qualche problema lo aveva visto che ha truccato i dati per rientrare nei parametri.
Certo, non era nella situazione di adesso ma non credo navigassero nell’oro
Ricordo che l’Italia in quei parametri è rientrata senza imbrogliare

Ognuno può avere la propria opinione e non sto troppo a discuterla.
Ma non raccontiamoci balle

kelcri
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 12:57

reragno@finanzaonline,

Seguo Andrea dal 2007, scrivo poco ma l’ho sempre seguito
Bene o male gli articoli li ho letti tutti. Con questo non vuol dire che non ragiono con la mia testa.
Io, qui, non tifo per nessuno.

“Io capisco quelli che non pagano le tasse, quando non si hanno neanche più i soldi per mangiare.”

Li capisco anch’io, ma ho il forte sospetto che di 10 che hanno bisogno, 10 stanno facendo i furbi.

john_ludd
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 13:00

reragno@finanzaonline,

Syryza è stata comunque eletta senza un mandato a uscire dall’euro, questo ne limita l’azione. Tuttavia certo la Germania ha più da perdere che da guadagnare, ma non è la Grecia il problema, neppure la Spagna cui da anni viene concesso tutto perchè ancora imballata di debiti verso i paesi core. Italia e Francia sono i SOLI paesi che possono uscire dall’euro senza rompersi del tutto le ossa. Ma soprattutto c’è il padrone che dalla prima crisi greca fa di tutto per tenere in piedi l’euro. Senza euro, quanto resta della potenza americana va in pezzi e da potenza egemone dell’occidente (ma non più del mondo e da un pezzo) diverrebbe solo una potenza regionale come era prima della prima guerra mondiale. Gli americani stanno sclerando, il vantaggio astronomico del signoraggio sul dollaro è quello che li separa dal più colossole crack dal tempo degli egizi… magari Barack il mediocre c’è la fa a iscrivere il proprio nome indelebilmente nella storia, basta che si decida a espellere la Russia dallo Swift. Syriza è background, folklore, come le sorti dell’euro oramai.

reragno
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 13:17

john_ludd@finanza,

Gli Americani le pagheranno tutte e molto care.

PORTELLO
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 13:23

chi di voi ha guardato presa diretta e la sua puntata dedicata all’ Inps…
altro che bomba…
fra una decina d’ anni al massimo sarà’ durissima (dicono che i soldi ci sono fino al 2016)

sara’ lotta sociale?

john_ludd
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 13:29

reragno@finanzaonline,

Gli americani pasticciano in Italia dalla fine della seconda guerra mondiale. La nostra storia recente è passata attraverso una serie di drammi tutti riconducibili alla politica imperiale di Washington. Durante gli anni 60 l’unico statista che l’Italia abbia mai avuto, Aldo Moro, tentò di portare il paese su una strada di maggiore autonomia. Non era un ribelle, voleva solo assicurare al proprio paese una politica energetica e commerciale conveniente ai propri cittadini e non servile verso quella di altri. Il suo braccio operativo nella politica energetica fu Enrico Mattei. Quest’ultimo venne, per nulla misteriosamente, eliminato, mentre Moro fu vittima del terrorismo chè da sempre è il modo con il quale gli stati si mandano tra loro messaggi prima di usare gli eserciti. Da allora abbiamo avuto i vari Cossiga… il PC capì fischi per fiasci come sempre e l’embrione di classe dirigente che avevamo è sparito. Ora possiamo al massimo scelgliere tra il filone pro Berlino di Monti e Napolitano e quello pro atlantico di Renzi e compagnia bella. Bel paese !

madmax
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 13:36

john_ludd@finanza,

Bella ricostruzione ma incompleta!

Pochi sanno che gli US ci obbligarono dopo la guerra a smantellare l’industria energetica (leggi ENI) per poter ovviamente benderci il loro petrolio e tenerci per le palle! Mattei fu nominato commissario liquidatore!
Tracheggio, prese tempo e sotto sotto di smantellare il colosso energetico non ne aveva la minima idea, invento’ l’uso del gas industriale e fece accordi con i paesi produttori, il che alle 7 sorelle non piacque e purtroppo sappiamo come fini’.

idleproc
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 13:51

john_ludd@finanza,

+10^9

john_ludd
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 14:07

madmax,

questo è “solo” un piccolo blog… si fa quel si può rispettando i limiti del formato. Poi ci sono migliaia di pagine di documenti se uno vuole approfondire. Purtroppo tentare di capire non è uno sport molto popolare, costringe a usare il cervello e questo richiede zuccheri… ma se a qualcuno si accende una lampadina nel profondo dell’encefalo, nel mio piccolo l’obiettivo l’ho centrato.

john_ludd
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 14:14

madmax,

gli USA volevano anche dividere l’Italia in due come la Germania, si oppose la chiesa che aveva una certa presa anche in america e l’astro emergente De Gasperi che fornì agli uanagana le necessarie garanzie. Putroppo l’Italia si scelse da sola Mussolini e il fascio littorio, quest’ultimo combinò una serie di casini epocali, la guerra venne inevitabilmente persa e generalmente la storia punisce duramente gli errori… come dire stiamo ancora pagando un errore immane compiuto 100 anni fa, l’ingresso nella prima guerra mondiale.

icebergfinanza
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 14:17

kelcri@finanza,

Diciamo che ci sono molte sfumature in giro di sicuro la Germania avrebbe fatto qualunque cosa per tirar i dentro e noi abbiamo ricambiato lasciandola sforare al momento opportuno … he si vero o no questa é altra questione. Chi ha aiutato i greci a falsificare il bilancio? http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-05-10/spiegel-times-accusano-italia-144326.shtml?uuid=AbvJDcaF

stanziale
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 14:23

john_ludd@finanza,

Quello che scrivi torna tutto, a carico di Moro anche l’aggravante delle 500 lire di carta. Inoltre, stranamente, le brigate rosse sparirono quando l’italia comincio’ a cedere la sovranita’.. Quello che leggo per la prima volta, e’ il collegamento (diretto?) che vedi tra Mattei e Moro…puoi dire di piu’?

reragno
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 14:34

Ancora brutti dati dai consumi in America. Ma come il prezzo del petrolio in discesa non doveva rilanciare l’economia a razzo?
Jellen, massona ebrea e falsa come Giuda.

silvio66
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 14:48

Tutto sommato fino a che le nazioni impostavano le scelte economiche partendo dalla gestione della domanda, con tutti i difetti che sappiamo, la ricchezza veniva distribuita. Da quando tutto verte dalla parte dell’offerta il processo si è invertito. Noi lo scopriamo solo oggi ma in realtà il mondo occidentale ha preso questa strada oltre trent’anni fa ed è ancora così. Per stare sull’attualità, Il q/e di draghi persegue l’offerta come capite bene, almeno mi auguro. Il primo passo è stata rimuovere la separazione delle funzioni bancarie. Così quando speculando vanno sul lastrico gli stati devono intervenire, altrimenti fallendo se ne vanno anche i risparmi dei cittadini. Questa sarebbe chiaramente la prima cosa da ripristinare se no tutto il resto non ha senso. Capire la realtà economica degl’ultimi decenni mi ha fatto vergognare di avere tifato a destra tutta vita, ossia per quei bastardi che stanno rovinando le nazioni, e la cosa più sconvolgente è aver capito il ruolo della sinistra in questo processo. Proprio loro che avrebbero dovuto lottare contro questo liberismo economico selvaggio sono stati i fautori del trionfo del liberismo finanziario. L’ultima risposta democratica è il voto, fino a che lo lasceranno.
Buona giornata a tutti.

john_ludd
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 14:58

stanziale@finanza,

Mattei fu ucciso nel 1962, Moro 16 anni dopo. Prima della politica del “compromesso storico”, causa del suo assassinio, Moro aveva già fatto una prima grande operazione di apertura del sistema politico italiano, ideando il centro sinistra a inizio anni 60. Il polo energetico italiano non fu certo volontà del solo Moro, allora relativamente giovane, ma di tutta la parte nobile della DC (De Gasperi, La Pira, Fanfani…) la quale riteneva impossibile lo sviluppo economico senza autonomia energetica. In questo senso Mattei fu più un collaboratore di De Gasperi che di Moro; fu anche un grande elettore di De Gasperi, ma questo è naturale, non stiamo parlando di un mondo di santi ma di un mondo difficile fatto di compromessi. La storia torbida di quel doppio decennio non può nè sarà mai del tutto chiarita, ma è probabile che Mattei desse molto più fastidio (a quei tempi) agli inglesi che agli americani, mentre la politica del compromesso storico fu uno schiaffo all’anticomunismo. Pure (soprattutto ?) l’avvento di Gheddafi, sostenuto dai servizi italiani, fu uno schiaffo agli inglesi (più che agli americani) i quali si trovarono senza basi nel Mediterraneo mentre ENI fu monopolista delle concessioni… e gli italiani sapevano quanto petrolio c’era in Libia… e quanto in Algeria dove i nostri servizi aiutarono i ribelli indipendentisti.

Quanto da me scritto sopra non può che essere estremamente riduttivo e superificiale… è solo un invito a investire un pò di tempo nella storia recente complicata, torbida e tragica del nostro paese. Ciao.

aorlansky60
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 15:04

@John Ludd, che ha scritto :

Gli americani pasticciano in Italia dalla fine della seconda guerra mondiale. La nostra storia recente è passata attraverso una serie di drammi tutti riconducibili alla politica imperiale di Washington. Durante gli anni 60 l’unico statista che l’Italia abbia mai avuto, Aldo Moro, tentò di portare il paese su una strada di maggiore autonomia. Non era un ribelle, voleva solo assicurare al proprio paese una politica energetica e commerciale conveniente ai propri cittadini e non servile verso quella di altri. Il suo braccio operativo nella politica energetica fu Enrico Mattei. Quest’ultimo venne, per nulla misteriosamente, eliminato, mentre Moro fu vittima del terrorismo chè da sempre è il modo con il quale gli stati si mandano tra loro messaggi prima di usare gli eserciti. Da allora abbiamo avuto i vari Cossiga…” etc etc

… … … …

ciò che hai scritto qui non è opinabile, ma semplice e pura VERITÀ.

Poi magari gli artefici, compresi i lacchè di questi cioè i governi satelliti, italia compresa, non ce l’hanno descritta tale, e magari il popolo pensa ancora in termini positivi agli americani che ci hanno liberato dal nazismo e dal fascismo (pur altrettanto vero) però per questo abbiamo pagato un prezzo carissimo da 70anni a questa parte.

“gli USA volevano anche dividere l’Italia in due come la Germania, si oppose la chiesa che aveva una certa presa anche in america…”

su questo non mi trovi molto d’accordo; per quello che so in materia, alla fine del conflitto l’Italia se la volevano fare a fette (in due, a nord) De Gaulle da una parte, che come “spese di viaggio” (i Francesi non si scordarono mai che l’Italia aveva dichiarato loro guerra 3 giorni prima della capitolazione con la Germania nazista) aveva chiesto al tavolo delle trattative VALLE d’AOSTA e parte del Piemonte da annettere alla Francia, e dall’altra il maresciallo TITO che si voleva pappare tutto quanto il Friuli Venezia giulia; si intromise Harry TRUMAN che dall’alto della potenza USA pose il veto, per ovvi motivi :

l’italia doveva restare così com’era, a completa disposizione degli USA che avevano ottenuto completa egemonia su di essa, dato che come paese di frontiera con il patto di Varsavia e i filo “russi” jugoslavi, quindi una posizione strategica alquanto delicata, un italia divisa non serviva agli interessi americani; quest’ultimi si adirarono parecchio verso l’italia solo quando da essa sentirono spirare un vento nuovo di cambiamento, proprio quello che hai sottolineato con A.Moro.

idiocrazia
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 15:12

Rispettando le basilari e banali regole della netiquette è utile ricordare che Mussolini é morto 70 anni fa é obiettivamente ridicolo dargli ulteriori colpe oltre a quelle avut,e non é possibile riesumarlo quando fa comodo per ammazzarlo di nuovo. Il partito nazionale fascista non esiste più da 70 anni chi é al governo oggi DEVE prende in toto le responsabilità per le proprie scelte in solido con chi lo ha sostenuto, dare la colpa ai morti é una vigliaccata troppo facile oltre che di pessimo gusto. A questo punto forse é utile ricordare anche che lo stesso hitler é morto e non risulta che sia lui al governo in Germania.

aorlansky60
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 15:14

…sempre a proposito di ingerenze USA verso l’Europa, qui stiamo tutti quanti a parlare di Grecia ma più su verso nord-est pare che ci sia una faccenda tutt’ora irrisolta (Ukraina vs Russia) che sembra essere ripartita con una certa recrudescenza, e che potrebbe apportare conseguenze non piccole nell’immediato…

john_ludd
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 15:19

aorlansky60,

la questione da te menzionata è stata rimossa dalla stampa etc… per la sola e semplice ragione che è l’evento geopolitco più importante dal giorno 11/9/2001 e forse anche di più, data la vicinanza e la totale dipendenza dell’Europa dai flussi energetici russi. Qualcuno, e non solo gli uanagana, anzi forse quelli sono arrivati dopo per tentare bovinamente di rimediare agli errori di altri, ha commesso una incredibile serie di leggerezze…

kelcri
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 15:24

icebergfinanza,

Interessante…, anche se comunque quella dell’Italia è a parere mio una partita diversa.
La Grecia onestamente è piccola e diversa dall’Italia. A parere mio non sono accomunabili, sono due economie di peso e di struttura completamente diversa.

john_ludd
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 15:25

aorlansky60,

ok, non avrei dovuto scriverlo, non può essere provato. Mi piace che siano in diversi a essere intervenuti. Non è una questione di Italia bella o brutta ma di afferrare bene il concetto di quanto è stata ed è tuttora limitata la libertà dei popoli che vivono nell’odierna Italia; limitazione avvenuta attraverso dosi di violenza efferata dissimile solo nella scala da quella che vediamo oggi in Siria.

aorlansky60
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 15:28

idiocrazia@finanza: Rispettando le basilari e banali regole della netiquette è utile ricordare che Mussolini é morto 70 anni fa é obiettivamente ridicolo dargli ulteriori colpe oltre a quelle avut,e non é possibile riesumarlo quando fa comodo per ammazzarlo di nuovo. Il partito nazionale fascista non esiste più da 70 anni chi é al governo oggi DEVE prende in toto le responsabilità per le proprie scelte in solido con chi lo ha sostenuto, dare la colpa ai morti é una vigliaccata troppo facile oltre che di pessimo gusto. A questo punto forse é utile ricordare anche che lo stesso hitler é morto e non risulta che sia lui al governo in Germania.

… … …

Ricordare i fatti della storia può servire per meglio comprendere come si è giunti al momento attuale; la storia più che una materia è una scienza esatta, in grado di spiegare adeguatamente l’evolvere dell’uomo nel suo corso socio-politico.

Senza voler far alcuna polemica politica, Mussolini si porterà sempre dietro una grande grandissima colpa, quella di aver trascinato una nazione nel baratro, perchè lui per primo sapeva che non era adeguatamente preparata -a livello militare- per sostenere uno scontro bellico contro le potenze democratiche occidentali del tempo; fece semplicemente affidamento sulla potenza tedesca, compiendo un gravissimo errore di valutazione, che gli italiani avrebbero poi pagato negli anni futuri con gli interessi, come ricordato da John e dal sottoscritto.

idiocrazia
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 15:32

Marco Rizzo fondatore dell’attuale partito comunista italiano:

Chi parla di ripresa sta mentendo, pensare che si possa vivere di turismo é una totale follia.
Berlusconi è caduto non per le signorine é caduto perché ha fatto accordi con Putin e gheddafi tutelando gli interessi nazionali. Ora grazie all’Europa unita i francesi hanno preso la quota petrolio italiana in Libia.

rizzo é comunista ma non ideologicizzato una persona apprezzabile. Per tutti gli altri c’è il fantasma di mussolini.

idiocrazia
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 15:41

Aorlandky60
Sono d’accordo con te quando però rilevi che invece di imparare dagli errori e uno dei più famosi del fascismo è di tipo monetario (la famosa quota 90 della lira sulla sterlina che fece danni simili all’euro e precipitó il paese disarmato ala guerra) si attua una politica economica simile dicendo che chi si oppone é fascista….
Almeno il fascismo fondó l’ IRI per ricostruire il paese oggi visto che l’IRI sarebbe a tutela degli interessi nazionali e quindi fascista si svende tutto all’estero?
Mattei era stato indicato come liquidatore ma poi fece altro è la stessa IRI era considerata fascista e doveva essere smantellata ma poi la sinconservó.
La storia va studiata ed analizzata serenamente senza ideologizzati io non sono ne comunista ne fascista quindi mi interessa poco il tifo da stadio non sopporto la disonestà.

aorlansky60
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 15:45

I burocrati del nord avvertono odore di bruciato (la loro stessa coda) 😆 nell’aria :

https://it.finance.yahoo.com/notizie/la-germania-avverte-la-troika-142825106.html

Avvertono il grande pericolo che la scintilla innescata dalla Grecia possa estendersi come un incendio intero in tutto il mediterraneo!… e poi più sù… 😆 …sai gli interessi e i privilegi che costoro potrebbero perdere!!… 😈

stanziale
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 15:50

@Kelcri- io non racconto balle, ma cito indici e grafici, cosa vuol dire che la grecia ha truccato i conti? Bastava che emetteva gratis dracme, prima dell’euro, semplice…..invece la bce che stampa per conto dei suoi azionisti privati moneta senza nessun retrostante, non trucca i conti? la germania di ora non trucca i conti con le sparkassen, i debiti dei comuni , la loro cassa depositi e prestiti, la deutsche bank , che hanno immane spazzatura regolarmente e meticolosamente occultata?
@johm ludd -grazie, infatti approfondire queste materie personalmente mi intriga…di Gheddafi lo avevo letto, che era stato messo su’ dai servizi segreti italiani…..bei tempi quando ci potevamo permettere una politica estera.

aorlansky60
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 15:54

@Idiocrazia :

Non c’entra la destra o la sinistra, fascismo o comunismo in quello che ho detto prima riferito a mussolini;
come dicevo, non ne volevo fare una questione politica.

c’entrano invece Sun Tzu e “l’Arte della Guerra”

“…quando e SE vuoi attuare lo STRIKE, devi essere CERTO che esso sia DEFINITIVO, e per realizzarlo devi possedere forze adeguate e conoscere BENE quelle del tuo nemico.”

altrimenti, attua una scelta più giudiziosa : fai come Franco -rivolto a mussolini se egli può sentirmi dall’oltretomba- che ha evitato alla Spagna quanto invece dovettero subire gli italiani. Ancora adesso.

kelcri
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 16:40

stanziale@finanza,

Mi rendo conto ora che il mio precedente commento poteva essere letto in modo quasi offensivo.
Il “Non raccontiamoci balle” era riferito alla Grecia prima dell’ingresso dell’Euro.
Ripeto, tutto quello che vuoi, probabilmente si stava bene ma… non era una potenza economica. Non era l’Italia, il Reddito medio lordo probabilmente era il più basso d’Europa come è ora. Non era nel G7, nè nel G20 e probabilmente neanche nel G50, come non lo è ora.

kry
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 18:11

stanziale@finanza,

Come non son difendibili i tedeschi come opressori tanto non son difendibili e greci come oppressi. Sono stato in grecia nel 2004 tra l’altro anno delle olimpiadi. Ho visitato la parte nord del paese ed ero rimasto meravigliato di come potessero far parte della UE. Ti descrivo ( solo ) un indizio che può essere più che opinabile, ho dovuto sostituire la presa cee220 blu con una normale presa tripla quando in italia i campeggi erano già a norma dal 2000. I prezzi erano 20/25% inferiori come pure i servizi. Adesso come Italia dobbiamo salvaguardare i nostri d’interessi, non è una questione d’egoismo nemmeno di ne grecia ne germania purchè se magna. Ciao.

john_ludd
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 18:22

kry@finanza,

“Adesso come Italia dobbiamo salvaguardare i nostri d’interessi…”

e quali sono ? Non esiste l’Italia o la Germania o gli USA… esistono gruppi di interesse di diversa natura, composizione sociale etc… che risiedono nelle entità politiche note come Italia, Germania, USA etc… Senza definire come sono composti questi gruppi, quali gli obiettivi, le convenienze vere o presunte, si parla a vuoto, tutto generico e quindi inutile.

kry
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 18:54

john_ludd@finanza,

Obiettivo e convenienza ? Almeno vedere di non continuare a pagare 75MLD€ interesse ( di cui 1 per i 40 versati sul fondo salvabanche tedesche ) annuo su un debito gonfiato dagli stessi interessi che sono stati sempre alti grazie anche alla furbizia altrui. Certo non una soluzione , almeno un allegerimento per poter fare investimenti nell’edilizia scolastica , anche solo per un miglioramento della classe energetica degli edifici stessi. ( Continuiamo a guardare alla Grecia dimenticandoci che il Portogallo ci è passato prima, infatti è stato il primo paese a declinare come abitanti perchè gli anziani non potevano comprarsi i medicinali.)

laforzamotrice
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 20:35

john_ludd@finanza,

kry@finanza,

aorlansky60,

kelcri@finanza,

Quando si parla di fascismo, vorrei fare una precisazione importante: c’è fascismo e fascismo. Ce ne sono 2 tipi, molto diversi tra loro. C’è quello di Mussolini e Hitler, e quello di Franco e “Sudamericano”. Il primo era di tipo Rivoluzionario, il secondo Reazionario. Uno raccoglieva la sua base nel popolo, (il “fascio” indica l’unione di deboli l’”unione fa la forza”) anticlericale, “futurista e modernista” con una base ideologica socialista e repubblicana, il secondo clericale, oscurantista, latifondista e reazionario, tendente al monarchico .

Curioso che il primo tipo è stato rapidamente distrutto, mentre il secondo è rimasto indenne dalla furia delle “democrazie occidentali”. Anche Gheddafi, Assad, Saddam ecc.ecc. Chissà perchè? ….

john_ludd
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 20:40

kry@finanza,

vado a memoria ma il 60% del debito pubblico italiano è posseduto da italiani, un pò meno del 10% dalla BCE, quindi con chi te la prendi ? con l’INPS, le Assicurazioni Generali, la tua banca, Pietro e Maria ? sicuro che il problema siano gli interessi sul debito pubblico ? Beh io no.

john_ludd
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 20:52

laforzamotrice@finanza,

ecco un altro che non riesce a distinguere il folklore dall’essenza ed è pronto per un nuovo round di fascismo “buono”. Il fascismo è questo, non ci sono “due tipi diversi”, uno solo ed è vecchio come il tempo:

The liberty of a democracy is not safe if the people tolerate the growth of private power to a point where it becomes stronger than the democratic state itself. That in its essence is fascism: ownership of government by an individual, by a group, or any controlling private power.

Franklin D. Roosevelt

possesso del governo da parte di un individuo, un gruppo o un potere privato

possesso del governo da parte di un individuo, un gruppo o un potere privato

possesso del governo da parte di un individuo, un gruppo o un potere privato

possesso del governo da parte di un individuo, un gruppo o un potere privato

possesso del governo da parte di un individuo, un gruppo o un potere privato

possesso del governo da parte di un individuo, un gruppo o un potere privato

possesso del governo da parte di un individuo, un gruppo o un potere privato

possesso del governo da parte di un individuo, un gruppo o un potere privato

possesso del governo da parte di un individuo, un gruppo o un potere privato

… temo che la gente non impari perchè NON VUOLE non perchè non può.

ilribassista
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 20:57

john_ludd@finanza,

Caro John quando sei tornato a gennaio avevo subito intuito che il tuo nuovo taglio di articoli avrebbe reso le mie letture ancora più interessanti.
Spero che si possa organizzare un giorno una bella cena per parlare in totale libertà.
Buona serata a tutti e complimenti per gli interventi di oggi perché ognuno di voi è riuscito a scrivere discorsi interessanti rispettando anche le idee degli altri senza mai entrare in polemica.
Complimenti a tutti.
Non posso partecipare ma almeno leggo in treno.
Federico

poxo
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 21:12

laforzamotrice@finanza
Le due forme sudamericane più vicine al fascismo europeo sono state il justicialismo di Peron ed il regime ,contemporaneo al primo, di Getulio Vargas in Brasile, entrambi con forte radicamento nella classe operaia e tratti socialmente progressivi.Non a caso entrambi deposti da moti conservatori.
Il fascismo di cui parli ,per Mussolini, è quello che dello origini (sansepolcrista), visto lo scarsissimo successo iniziale a “sinistra” il nostro pensò bene di fare svolta a U e di mettersi a fare il mazzulatore per industriali e latifondisti contro la marmaglia socialista e simili, andandogli così poi molto meglio come ben sappiamo.Stessa storia per Hitler, che appena al potere pagò pegno all’oligarchia sterminando Rohm e le SA, quelli che credevano veramente nella “favola” del “nazionalsocialismo”.

kry
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 21:16

john_ludd@finanza:
sicuro che il problema siano gli interessi sul debito pubblico ? Beh io no.

Gli interessi non sono il problema sono parte del problema che pesa , pesa e al momento è quello su cui cominciare a puntare . Le banche tedesche sembra abbian ricominciato a finanziare i debiti dei greci. Abbiamo noi chi va in germania a dire che non siamo intenzionati a pagare per la seconda volta per i loro mal investimenti? Abbiamo chi va in germania a dire che la smettano di pretendere da noi il rispetto del 3% del deficit/pil quando sistematicamente loro superano di fatto il 6% dell’esportazione rispetto al pil e in qualche modo limitano in parte la mia crescita ? No non li abbiamo a partire dai tempi delle quote latte e anche questa è una causa della differenza in termini d’interessi che paghiamo senza contare che ormai qualsiasi investimento pubblico rischia di essere un pagamento occulto ai partiti. Hai ragione non avedo chi è in grado di andare anche solo a gridarle queste cose è inutile parlarne.

john_ludd
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 21:50

kry@finanza,

ok Kry, ho esagerato. Non possiamo fare la differenza MA rifletti su questo pensiero che non è farina del mio sacco ma è mio come più non potrebbe:

L’umanista, scrittore e filosofo francese Albert Camus scrisse che dedicarsi a una causa giusta ma senza speranza è assurdo. Tuttavia secondo Camus non dedicarsi a una causa giusta è ugualmente assurdo, ma solo una delle due scelte assurde offre la possibilità della dignità e la dignità conta, la dignità è tutto.

Proviamo dunque almeno a dire le cose come stanno, poi la storia come sempre equalizzerà tutto e tutti.

Ciao.

kry
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 22:21

john_ludd@finanza,

Che esagerato che sei. 😉 Io ti ringrazio per questi allenamenti mentali per il fatto che mi leggi e rispondi e per la farina. Ciao.

kry
Scritto il 2 Febbraio 2015 at 22:49

Fuori argomento. Per chi è interessato alle notizie abbastanza aggiornate sull’ukraina mi permetto di segnalare questo http://liberticida.blogspot.it/

aorlansky60
Scritto il 3 Febbraio 2015 at 08:45

@LaForza Motrice :

Guarda, per me “destra sinistra fascismo nazismo comunismo” sono semplici parole e basta.

Il punto vero è che il mondo ha visto, nel secolo breve, nascere regimi totalitari di molti colori -prevalentemente “neri e rossi”- ed alla fine della storia una dittatura può essere nera rossa bianca viola blu etc ma rimarrà sempre una DITTATURA. 👿

come diceva giustamente Silvio66 nel suo intervento “L’ultima risposta democratica è il voto, fino a che lo lasceranno.”

Quando ci tolgono questo, una dittatura può essere «anticlericale, futurista e modernista con una base ideologica socialista e repubblicana oppure clericale, oscurantista, latifondista e reazionario, tendente al monarchico » e molte altre cose ancora, tutte quelle che volete, ma alla fine sarà sempre una DITTATURA. Io -come molti penso- voglio poter SCEGLIERE ogni cosa nella mia vita, non essere obbligato a farlo in una direzione che mi viene “consigliata” da terzi…

… … … … … … … … … … … … … … … … … … … …

per il discorso sul debito pubbl – John e Kry

questi sono i dati (regolari) di aumento del ns deb pubbl degli ultimi anni rispetto a quello precedente
(da anni mi diverto ad aggiornare questa situazione con i dati uff.li emessi mensilmente da Bankitalia) :

2010 (1851 mld) + 87 mld
2011 (1906 mld) + 55 mld
2012 (1989 mld) + 82 mld
2013 (2070 mld) + 80 mld
2014 (2140 mld) + 70 mld

(quella del 2014 è una stima, sperando che come accade di consueto, il dato di Dic sia migliorativo di almeno 20 mld sul progressivo del mese precedente; ci deve essere una natura di ragione tecnica -di comodo?- per la quale ogni anno vedo il dato di Dic allegerirsi di 20-30 miliardi rispetto a Nov, per poi schizzare di nuovo a Gen, forse perchè il dato di Dic coincide con quello di fine anno, un punto importante per ogni tipo di statistica…)

come ricordiamo tutti, fino alla prima metà del 2011 il ns spread era a 140 per poi schizzare in maniera spettacolare fino a quota 600 e oltre -dal mese di Ago di quell’anno e per buona parte del 2012- se non ricordo male andremo di nuovo < 200 solo a Feb 2014 e infatti il dato finale di Dic 2014 potrebbe confermare proprio questo; ebbene ho sentito dire da molte parti -autorevoli o meno- che dal 2012 "paghiamo 80 mld di interessi sul debito emesso" e questi dati sembrerebbero confermarlo, in virtù anche di due altri fattori :

1) che la macchina pubblica dello Stato abbia effettivamente ridotto le proprie spese (non di tanto, diciamo un pochino)

ma a al prezzo di

2) un sensibile micidiale aumento della pressione fiscale su tutti i cittadini, di qualsiasi rango e professione

il problema è che in questa situazione, lo Stato non ha avuto -e non ha tuttora- le forze per riuscire ad investire in un piano di opere pubbliche -cosa che avrebbe di certo anche ridato slancio alla ns economia- dovendo tenere a freno le proprie spese di costo.

E’ altresi utile ricordare che in questa statistica entra come un macigno la quota ESM stabilita procapite per ogni paese membro in funzione della sua quota nella BCE, per la quale, dal 2010, l’Italia ha versato al fondo “salva stati” europeo qualcosa come 60 miliardi di € – una media di 12 mld/anno in 5 anni – non una cifra piccola… 🙄 …se l’avessimo avuta a disposizione per essere spesa in opere pubbliche non c’era che l’imbarazzo della scelta (NON IL PONTE SULLO STRETTO, 😈 PER FAVORE!!!) dal risanamento del ns territorio che a livello idrogeologico è un colabrodo da nord a sud, alla ristrutturazione delle scuole pubbl italiane di cui l’80% stimato dalla ns protezione civile è a forte rischio sismico.

aorlansky60
Scritto il 3 Febbraio 2015 at 09:25

kry@finanza: Abbiamo noi chi va in germania a dire che non siamo intenzionati a pagare per la seconda volta per i loro mal investimenti? Abbiamo chi va in germania a dire che la smettano di pretendere da noi il rispetto del 3% del deficit/pil quando sistematicamente loro superano di fatto il 6% dell’esportazione rispetto al pil e in qualche modo limitano in parte la mia crescita ? No non li abbiamo…

Kry,

sono d’accordo con quello che dici, e aggiungo che il punto è anche un altro :

Nell’eurozona, attualmente c’è un paese che ha la forza di dire ai tedeschi “noi ce ne sbattiamo del vs limite, quest’anno saremo over 4% del rapp def/pil e potremo ritornare al vs ridicolo limite del 3% non prima del 2017″

In queste condizioni, a me sembra chiaro che ci siano molte disparità di trattamento tra i vari paesi e per i vari paesi, una base di certo non buona per parlare di “unione” europea…

kry
Scritto il 3 Febbraio 2015 at 09:46

aorlansky60,

Mi permetto di stimolarti così ci fai i conti. Abbiamo noi chi va in germania a dire: Cari tedeschi noi che siamo stati obbligati a rispettare il limite del 3% , ora senza nessuna sanzione aggiuntiva DOVETE REDISTRIBUIRE quanto in eccesso il 6% sull’export. Guarda che solo lo 0,1% vale 3,5MLD$ stiamo parlando di oltre 250MLD$ ( 200MLD€). Lo ripeto +200 a te e -200 a me fa per differenza 400 e non 0 zero , su cui io pagavo 2% mentre te pagavi 0,5%. ( Facile avere banche che fanno utili e le perdite le pagano gli altri paesi e con i propri titoli di stato che continuano a salire. ) Ciao.

aorlansky60
Scritto il 3 Febbraio 2015 at 10:09

@ Kry

c’è poco da fare i conti (praticamente inutile) dato che il tuo ultimo ragionamento è INECCEPIBILE

ma infatti il punto è proprio questo, quello che Tu stesso senza palesarlo dici chiaramente (per chi riesce a intendere) :

questa (presunta) “unione” è basata non sulla democrazia e su rapporti paritari, ma su un rapporto di FORZA, in cui chi ha più potere riesce a fare la voce più grossa facendo da dictat verso tutti gli altri. Ormai è evidente senza doverlo ripetere a parole per convincere chissà chi… oltre tutto, “il più potente” annovera diversi problemini economici al suo interno che intende fare pagare a tutta la comunità, chiaro! (i crucchi devono avere imparato bene la lezione degli yankees, che hanno spalmato il loro PROBLEMONE “subprime” in tutto il resto del mondo…) 8)

Un unione basata su questi presupposti -lo ripeto per l’ennesima volta- non ha e non può avere futuro.

Prima o poi -considerati i tempi critici attuali e in simili situazioni le probabilità che possa avvenire aumentano- un punto di rottura arriva.

per rispondere alla tua domanda iniziale, caro Kry :

no, non vedo attualmente in Italia nessuno (salvo Grillo & Salvini che comunque non hanno la maggioranza per governare) in grado di andare in germania a far notare quello che dici a Merkel & C
perchè tutti genuflessi, troppo “filo-euro” & “filo-tedeschi” & “filo-BCE” al contrario di Greci (e Francesi, che qualche mese fà hanno detto “Merde!” ai tedeschi 😆 e al loro 3%…)

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