BANCHE POPOLARI: SUICIDIO ITALIANO!

Scritto il alle 14:30 da icebergfinanza

Si lo so è appena usata la notizia del quantitative easing della BCE, ma chissenefrega, abbiamo cose molto più importanti di cui parlare, vi stanno fottendo il futuro e quello dei Vostri figli.

Due brevi riflessioni a proposito di quanto è avvenuto in questi giorni a proposito del decreto del Governo che rivoluzionerà il mondo delle banche popolari.

Il provvedimento, che costituisce l’articolo 1 del decreto legge in oggetto oggi, offre ai dieci istituti coinvolti “18 mesi di tempo” per superare il voto capitario e “trasformarsi in spa”. Fino ad ora, in assemblea per le popolari vigeva il principio “una testa un voto”, per il quale ogni socio ha lo stesso peso indipendentemente dalla quota di capitale azionario detenuta.

Sollecitato dai giornalisti, il ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, ha giustificato la scelta di porre il limite a 8 miliardi di attivi come giusta soglia per “dare una scossa” al sistema del credito, “preservando però un sistema di governance che ha dato tanto” all’Italia. Ha però aperto, in futuro, a nuovi suggerimenti e ritocchi ai modelli di governo delle piccole banche, anche per rispondere al nuovo scenario di mercato europeo.

E’ chiaro che il Governo non ha fatto altro che sottostare al ricatto della Troika e del FMI!

La balla che il credito cooperativo e le altre piccole realtà popolari non hanno nulla da temere è riassunta nelle parole di Padoan…

Ha però aperto, in futuro, a nuovi suggerimenti e ritocchi ai modelli di governo delle piccole banche, anche per rispondere al nuovo scenario di mercato europeo.

Basterebbe pensare a quello che è successo con le Slot-machine o quello che sta accadendo con il TTIP, come l’intenzione demenziale di liquidare gioielli di Stato che danno rendimenti superiori a qualsiasi ipotesi di realizzo, o le demenziali politiche economiche di questi mesi. Potrei continuare a fornire innumerevoli esempi, di come questo Governo e i precedenti siano schiavi del capitale e delle lobbies, ma fermiamoci qui.

E’ forse l’ennesimo suggerimento della Troika, faina di Bruxelles!

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 31 gen – Gli attacchi dell’Unione europea al credito cooperativo ‘rischiano di destabilizzare il sistema di finanziamento a livello locale’ di cui le banche popolari sono il primo motore. Lo ha detto il segretario generale dell’Associazione europea delle banche cooperative, Herve’ Guider, in una conferenza stampa. La Commissione europea, ha detto Guider, ha un’impostazione ‘decisamente liberale’ e ritiene che il mercato europeo del credito sia eccessivamente frammentato, limitando in questo modo la competitivita’. La strada che Bruxelles immagina, aggiunge, e’ quella del consolidamento bancario, con i gruppi piu’ piccoli, come quelli cooperativi, progressivamente esclusi dal mercato. Questo, ha detto Guider, e’ ‘inammissibile’. Sole 24 ore

O quello dei sicari dell’economia del Fmi attacca fondazioni bancarie e banche popolari

Ripeto c’è molto da cambiare nel sistema finanziario italiano ormai è un’autentica fogna, ma per favore impariamo a distinguere!

Tralasciamo per un attimo la questione della putrida palude nella quale giace da tempo la governance di molte di queste banche popolari che ha prodotto ladri e truffatori come le recenti vicende insegnano, ma serviva disfare una realtà che nonostante tutto ha dimostrato di tenere il sistema finanziario italiano lontano da guai che hanno devastato il resto del mondo e soprattutto la Germania?

Ricordo a tutti che non è lo strumento quello che non funziona, ma gli psicopatici, presunti esperti e competenti che utilizzano MALE questo strumento per i loro affari e interessi personali, o per favorire gli amici degli amici.

Fatta questa premessa usi un decreto legge per cancellare uno statuto che proviene dalla storia, chi te l’ha suggerita una mossa così audace caro Renzi, che suppongo infilerai dentro l’ennesima fiducia in Parlamento, dove urlerai che se non passa si va tutti a casa e l’Italia senza di te salta?

Perchè tanta fretta caro Renzi, cosa hai barattato in cambio dell’ennesimo saccheggio del tessuto industriale e manifatturiero del Nord Est italiano?

Avevi bisogno di qualche popolare in salute nella quale fondere le voragini del MPS e della banca Carige, per nascondere gli scempi politici del tuo partito in questi anni?

Gli unici che hanno festeggiato sono gli psicopatici che infestano i mercati, non vedevano loro di poter calare sulle banche popolari per poterle spolpare sino al midollo!

Un saggio detto popolare dice che nella botte piccola ci sta il vino migliore e noi che facciamo distruggiamo le botti piccole e travasiamo tutti in una grande, la stessa botte, “too big to fail” che sta tenendo in ostaggio l’economia reale, banche troppo grandi per fallire nelle quali, un manipolo di psicopatici gioca quotidianamente al casinò con i soldi dei propri clienti.

Esagero vero? Ma certo la storia di questi anni è tutta un’esagerazione, basti pensare che perfino un delin..ops intendevo dire un delizioso banchiere come Dimon della JPMorgan sta strillando come un’aquila chese ne andrà con la sua banchetta in Cina se Obama non la smette di fare l’occhiolino alle banche di credito cooperativo, Credit Unions americane e di perseguitare la finanza creativa.

Questa gente starebbe meglio vicino ad un lampione, non a sostenerelo come gli ubriachi! Se il nostro Paese si è in parte salvato dalla devastazione della finanza creativa lo si deve alla struttura delle banche popolari e di credito cooperativo e non allo spirito santo o alla casualità, ovvio che qualche esaltato ha usato in questi anni la banca come fosse il salotto di casa sua, ma ribadisco è l’utilizzo dello strumento da condannare e non lo strumento stesso che al limite è solo da correggere.

Come scrive Leonardo Becchetti…

I sistemi finanziari sono come gli ecosistemi. Hanno bisogno di biodiversità per essere resilienti agli shocks. Se restano solo le sequoie giganti la foresta muore. Sono allergico ai complottismi Ma c’è chi dice che grandi gruppi finanziari stranieri vogliano mettere le mani sul risparmio del paese. Per farlo bisognava prima allentare le tutele del lavoro nel settore ed eliminare gli ostacoli alle scalate. Caro Renzi dicci che non è vero o che forse non ti eri ancora accorto del problema. Ogni tanto, c’è qualche gelida manina che interviene e vuole fare il sacco del paese.

Caro Leonardo, nessuno complotto come scrivo da anni, è tutto alla luce del sole, al limite la storiella del complotto serve ha chi lo realizza per screditare coloro che lo mettono in evidenza.

Forse è il caso di fermarsi qui, tanto immagino che a Voi interessa poco o nulla.

Dovunque loro stanno smantellando tutto, privatizzando e liquidando patrimoni statali, diritti e occupazione, stato sociale, cooperazione e terzo settore, ovunque faranno terra bruciata nell’indifferenza di un popolo che non capisce più nulla colpito dallo shock della crisi.

Aveva ragione Friedman… «In uno dei suoi saggi più influenti, Friedman formulò la panacea tattica che costituisce il nucleo del capitalismo contemporaneo, e che io definisco “dottrina dello shock”. Osservava che “soltanto una crisi – reale o percepita – produce vero cambiamento. Quando quella crisi si verifica, le azioni intraprese dipendono dalleidee che circolano. Questa, io credo, è la nostra funzione principale: sviluppare alternative alle politiche esistenti, mantenerle in vita e disponibili finché il politicamente impossibile diventa il politicamente inevitabile”. Alcune persone accumulano cibo in scatola e acqua in previsione di grandi disastri; i friedmaniani accumulano idee per il libero mercato. E quando la crisi colpisce – ne era convinto il professore dell’università di Chicago – è fondamentale agire in fretta, imporre un mutamento rapido e irreversibile prima che la società tormentata dalla  crisi torni a rifugiarsi nella tirannia dello status quo» ().

Buona consapevolezza e mi raccomando tenetevelo per Voi e non condividete nulla, tanto sono cose scritte da un pazzo qualunque!

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27 commenti Commenta
atomictonto
Scritto il 22 Gennaio 2015 at 15:09

Certo, era meglio rimanere come prima con le Popolari in mano ai membri del consiglio di nomina politica locale che pensavano solo a tenere in vita i loro “clientes”….col risultato che una delle grandi anomalie Italiane è (era grazie al governo) che il territorio è costellato di “famiglie importanti” con la fabbrichetta, che non produce un euro di utili da 20 anni, che vengono tenute a galla dalla Popolare di turno.
Gente che vive (viveva) di credito bancario gozzovigliando nel lusso pur essendo di fatto falliti da decenni mentre ai giovani imprenditori sconosciuti e non appartenenti alla corrente politica locale le stesse Popolari non danno (davano) credito per compensare le annose sofferenze dei “notabili” locali ammanicati con la politica.
E’ il sistema che regge la Lega e per questo Casaleggio, che è il referente della Lega di Varese/Como, si straccia le vesti.

icebergfinanza
Scritto il 22 Gennaio 2015 at 15:19

“Ricordo a tutti che non è lo strumento quello che non funziona, ma gli psicopatici, presunti esperti e competenti che utilizzano MALE questo strumento per i loro affari e interessi personali, o per favorire gli amici degli amici. ”

…poi se uno leggendo ci arriva bene, diversamente non sono in grado di aiutarlo!

mannoz
Scritto il 22 Gennaio 2015 at 15:28

popolari cattive , landesbanken buone invece eh?

no comment, jobs act , fusioni , nesso consequenziale evidentissimo come Becchetti fa notare…

phitio
Scritto il 22 Gennaio 2015 at 15:47

Come se l’arrivo di una crisi epocale non fosse fatta di distruzioni di ogni tipo.

Una sola cosa vorrei far notare: in questi anni tutti i piani di conquista e accaparramento, sia di privati come di grandi lobbies, sono destinati a finire in polvere. Serve a niente detenere diritti di possesso quando non hai i mezzi per possederlo. Tutto tornera’ piuttosto inndefinito, spezzettato e caotico nel prossimo futuro, e le grandi lobbies si disintegreranno essendo troppo grandi per sopravvivere, come tutte le cose troppo grandi da mantenere in piedi che abbiamo costruito finora.

gnutim
Scritto il 22 Gennaio 2015 at 16:06

le nostre popolari sono crollate perchè hanno fatto il lavoro tradizionale della banca, ovvero prendere a prestito e prestare. La crisi attuale e immobiliare le ha castigate, è vero, ma nessua ha mai commesso gli stessi errori della Deutsche bank o altre megastrutture che manipolano il mercato.

Ma voi preferite investire nel nostro futuro o comprare dei btp sperando che Draghi tiri su il prezzo?????????????????

Questa è la differenza tra unicrdito&C. e le popolari.

A voi la scelta.

PS: governo di merda

donch967
Scritto il 22 Gennaio 2015 at 18:21

icebergfinanza,

Le Popolari con il loro sistema di governo sono “istituzionalmente” esposte al malgoverno.
Quindi un sistema che alimenta il malgoverno è da correggere.
Se poi lei pensa che ci sia qualcuno in Italia che sia in grado di resistere al magna magna quotidiano si illude di grosso.

icebergfinanza
Scritto il 22 Gennaio 2015 at 18:42

donch967,

Mi prende in giro? Perché il resto del sistema finanziario è forse preferibile senza separazione banche commerciali e affari? Suvvia parliamo d’altro si può correggere tutto ma la manina di Renzi aveva un solo obiettivo!

dfumagalli
Scritto il 22 Gennaio 2015 at 18:54

donch967:
icebergfinanza,

Le Popolari con il loro sistema di governo sono “istituzionalmente” esposte al malgoverno.
Quindi un sistema che alimenta il malgoverno è da correggere.
Se poi lei pensa che ci sia qualcuno in Italia che sia in grado di resistere al magna magna quotidiano si illude di grosso.

Lei compie un errore di logica. Solo perché il nostro sistema finanziario verrà devastato non implica che il magna magna cambierà di una virgola. Resterà il mangia mangia e ANCHE la distruzione del sistema finanziario.

stanziale
Scritto il 22 Gennaio 2015 at 19:01

Delle banche popolari e credito cooperativo molte vanno bene(molto meglio di intesa e unicredit, secondo me) ed altre male, quelle che vanno male in parte per la politica ed in parte perche’ sono piu’ vicini all’economia reale, come del resto mps , etruria e penso anche carige (che conosco meno). NON possono far fallire le banche, neanche quelle medio piccole, altrimenti gli italiani si svegliano e finalmente si leverebbero gli ultimi dubbi sull’euro. Non possono finanziarle direttamente (il governo) perche’ i tedeschi fanno bau e noi abbiamo una fifa blu. Pertanto con questo provvedimento il governo prende 2 piccioni con una fava, allontana almeno per un po’ i fallimenti (perche’ e chiaro che ci saranno delle fusioni)e fa’ un favore ai nostri padroni della finanza globale e ai tedeschi, che non vogliono che i soldi degli italiani vadino a sostenere l’economia reale, devono andare tutti a loro….

gnutim
Scritto il 22 Gennaio 2015 at 20:48

mi spiace andrea che dopo tanto tempo che scrivi e condividi con noi la realtà non abbiamo capito ancora nulla.

Dai commenti si vede chiaramente che ognuno di noi preferisce guadagnare qualche misero eurino in più coi btp e fregarcene se è in atto la distruzione di tutto il tessuto sociale italiano.

Mi spiace, ma quasi tutti pensano che le banche siano ladre tutte allo stesso modo, quando invece le medie/piccole hanno sempre sostenuto le realtà locali.

Non c’è nulla da fare, ognuno continua a guardare solo nelle proprie tasche, possiamo solo saltare in aria, che schifo

stanziale
Scritto il 22 Gennaio 2015 at 22:04

gnutim@finanza,

Sono d’accordo, spero non ti riferisci a me , peraltro non ho mai posseduto ne’ btp obbligazioni e neanche l’azionario mi interessa. Allo stesso modo anche il commento di phitio non e’ campato in aria, nel senso che prima o poi arrivera’ una tempesta formidabile e non si sa’ cosa rimmarra’ in piedi, pero’ mi pare prematuro: INTANTO ci stanno fottendo.

sd
Scritto il 22 Gennaio 2015 at 23:01

icebergfinanza,

Capitano Andrea, naturalmente sono personalmente dispiaciuto che chi “comanda” al governo voglia distruggere il sistema delle BCC e delle BP, ma purtroppo NESSUNO sarà escluso dal cambiamento socio-economico che è in atto……NESSUNO si illuda.

Hanno cominciato dal basso, ad impoverire le persone, e non si fermeranno finché non azzereranno la classe media o almeno finché non la ridurranno ai minimi termini e all’impotenza. Resterà solamente una piccola percentuale di estremamente ricchi e potenti (diciamo un 10% e un 90%….chissà…vedremo) ed un infinità di persone che dovrà lottare per la semplice sopravvivenza o …..poco più….che potrà permettersi solamente quello che “loro” ritengono utile o necessario.

Comunque non è detto che le cose andranno così, sono millenni che ci provano e riprovano…..e non sempre i piani dei potenti si realizzano o vanno come pensavano.

Ma in fondo chi se ne frega……si deve vivere alla giornata, i fatti di Parigi….10-12 persone su 7.000.000.000 non è niente, il QE di Draghi….personalmente non mi viene in tasca niente, la caduta dell’euro…e chi se ne frega il 20% di niente è niente….ecc. ecc.

Un saluto e buona fortuna.

Benvenuti nel mondo di sotto.

SD

john_ludd
Scritto il 22 Gennaio 2015 at 23:42

stanziale@finanza,

Stanziale permettimi… ma hai questa ossessione della Germania. Non esiste la Germania, esistono interessi eterogenei che stanno di casa in un territorio politicamente noto come Germania, recente invenzione di principi tedeschi militarmente più forti degli altri. Da decenni quel paese ha visto prevalere una aristocrazia di industriali che in certi periodi ha condiviso il potere con altri perchè non era abbastanza forte. Da 20 anni lo è, e condivide poco con gli altri, ha vinto. La politica tedesca rispecchia gli interessi di quell’aristocrazia che fa il mestiere di ogni aristocrazia: esercita il potere e misura vantaggi e svantaggi delle proprie azioni e di quelle degli altri. Poi ci sarebbe l’Italia di cui vi riempite la bocca, ma non esiste l’Italia, esistono degli interessi compositi che risiedono nell’entità politica nota come Italia, costruita con un guerra di conquista da parte di principi di origine francese appoggiati in toto dai re di Francia in funzione anti asburgica. Principi che avevano abili strateghi e facevano uso di maestri della propaganda e hanno sfruttato il coglione dei due mondi e una pletora di fessacchiotti idealisti che morti a 20 anni ora danno il nome a strade di periferia senza che nessuno sabbia chi cazzo siano stati. Principi che hanno continuato a parlare la loro madre lingua per decenni dopo Porta Pia e come primo gesto di conciliazione nazionale hanno svaligiato il banco di Napoli del suo oro per pagarsi i debiti di guerra. Oggi gli interssi dominanti in Italia NON sono quelli degli industriali (una volta forse), quelli dominano in Germania. In Italia dominano i rentiers cui conviene una moneta forte (era forte, ora non più) e non una debole. Potrei continuare per ore, ma mi fermo qui tanto è chiaro quel che voglio dire. E quel che racconta Mazzalai, che è vero, va completato in tal senso: sono interessi italiani a voler smontare il credito cooperativo, ai tedeschi non frega un cazzo di quelle banche, in Italia ci sono già con i pesi massimi, non hanno bisogno di qualche banchetta e dei soldini dei patrioti italioti. Se comprano un’azienda italiana, la comprano per farla funzionare e la finanziano con i soldi della capogruppo che si finanzia allo zero virgola in Germania. Chi vuole i soldini dei patrioti italioti sono i potentati italioti strafalliti di cui Renzie è il pupazzo telecomandato mentre il 40% del 60% balla felice al ballo del sogno europeo e i rimananenti, divisi in 138.734 partiti, gruppi di opinione, pulviscolo informativo delirano di rinascita nazionale contro la cattiva Germania, perchè perchè perchè… tutto bene ?

donch967
Scritto il 22 Gennaio 2015 at 23:50

dfumagalli@finanza,

Le Popolari con il loro sistema di governo sono “istituzionalmente” esposte al malgoverno.
Quindi un sistema che alimenta il malgoverno è da correggere.
Se poi lei pensa che ci sia qualcuno in Italia che sia in grado di resistere al magna magna quotidiano si illude di grosso.

Lei compie un errore di logica. Solo perché il nostro sistema finanziario verrà devastato non implica che il magna magna cambierà di una virgola. Resterà il mangia mangia e ANCHE la distruzione del sistema finanziario.

Quindi la sua posizione è: teniamoci il magna magna, teniamoci Ponzellini di BPM e soci, teniamoci le inefficienze, la malagestione garantita dal sistema di voto che garantisce la nomina di amministratori graditi al blocco di potere sindacale…perché solo così continueremo a poter finanziare le imprese italiane!!
Mi pare una posizione assai discutibile…è uno scambio inaccettabile. Come se le grandi Popolari (le ricordo che la riforma tocca circa 10 banche Popolari, quelle con attivi sopra gli 8 miliardi) non abbiano ritirato il credito all’industria negli ultimi 3 anni (come le altre grandi banche).

E’ solo così che si preservano i finanziamenti all’industria italiana?? E’ davvero così che si può preservare il tessuto finanziario italiano? Tenendoci i Vari Ponzellini e il resto della marmaglia??

francia r
Scritto il 23 Gennaio 2015 at 02:05

Che nausea Marinai, ogni volta che i nostri “governi “fanno” veramente qualcosa di tangibile agiscono solo per gli interessi di “terzi”, MAI per il bene della collettività, dello stato italiano e della popolazione che lo abita.
Pensare che Renzie potesse uscire dal coro era un tantino ingenuo no?
La cosa più disarmante è il fatto che più passa il tempo, più troviamo sempre più persone assolutamente “indegne”, o incapaci, ricoprire ruoli prestigiosi e soprattutto chiave della nostra politica e burocrazia, a tutti i livelli.
Sembra che la selezione sia stata fatta “alla rovescia”…che sia uno dei frutti della ex P2 ? O forse son tutti nipoti dei narcotrafficanti che sotto lo scudo dei vari gladiatori hanno fatto leggenda nei mitici anni del biscione ? Spero che nessuno pensi ancora che siano il frutto dei sessantottini ….
Pensare che una tale abbondanza di assurdità non abbia svariati sponsor “illuminati” che per motivi dementi continuano a giocare con la santabarbara del nostro stato sociale, e delle nostre istituzioni è veramente troppo da ingenui.
Onestamente il periodo del pericolo rosso è passato da un pezzo, ora arriva il pericolo islamico, ma direi che mi pare un tantino goffo, almeno rispetto alla potenza di fuoco del vecchio gruppo stalinista.
Chissà se questo golpe statutario ha la stessa matrice tanto cara ai Rothschild ed ai loro interessi verso le poche banche indipendenti … oramai pare ne siano rimaste veramente poche, almeno a livello “centrale”. Se il motivo fosse questo molto meglio una transizione democratico stalinista verso il controllo mafioso, piuttosto che altri sistemi in voga specie in medio oriente :-).
Comunque il bello di questa Europa è che oramai nessuno stato ha veramente una politica che lo rappresenti, nessun popolo ha la possibilità d’intervenire sulle scelte del “direttorio”, solo una casta ha il riconoscimento ed il sostegno incondizionato, ed è transnazionale….devo proprio dire chi sono, o basta seguire i soldi, come diceva mio nonno?
Stiamo precipitando in una sorta di fascismo massonico come nessuno a mai visto prima d’ora, e la cosa più devastante è che ci stanno fottendo con degli imbecilli.

stanziale
Scritto il 23 Gennaio 2015 at 07:33

john_ludd@finanza,

Non lo metto in dubbio in ordine agli industriali tedeschi, ma sempre verso la germania vanno, prevalentemente, le royalties create dai fondi salva stati, e non sto’ a ripetere la solita tiritera sui danni dell’euro scrivendo peggio di tutti i dettagli , ormai ha stancato persino me. Come hai scritto, l’euro in italia non favorisce piu’ neanche i rentiers probabilmente, visto che a forza di deflazione sta’ diventando carta straccia. Il problema pero’ e’ che sappiamo bene che il nostro futuro e’ ancora in mano agli usa, non solo e non tanto agli industriali tedeschi..a proposito di usa, siccome il mattino ha l’oro in bocca ho gia’ letto l’articolo di bottarelli http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2015/1/23/SPY-FINANZA-I-numeri-che-smontano-il-miracolo-di-Obama/575064/
sulla ripresa usa farlocca, il loro petrolio e la crisi che ci aspetta.

icebergfinanza
Scritto il 23 Gennaio 2015 at 07:48

donch967,

…”Quindi la sua posizione è: teniamoci il magna magna, teniamoci Ponzellini di BPM e soci, teniamoci le inefficienze, la malagestione garantita dal sistema di voto che garantisce la nomina di amministratori graditi al blocco di potere sindacale…perché solo così continueremo a poter finanziare le imprese italiane!!”

Non sopporto chi in maniera disonesta ti mette in bocca parole che non sono scritte da nessuna parte. Ribadisco si legga tutto l’articolo non una ma dieci volte e anche i precedenti sulla questione, quello che scrive lei è pura invenzione!

stanziale
Scritto il 23 Gennaio 2015 at 07:54

..la solita tiritera che mi permetto di rivolgere contro la “germania” , e’ non tanto per incipiente demenza ma soprattutto perche’ ogni volta ci sono senz’altro nuovi lettori del blog di Andrea Mazzalai, dire gli interessi degli industriali tedeschi, anche se e’ tecnicamente piu’ corretto, lo valuto troppo morbido, gli italiani si devono svegliare. Comunque l’italia esiste ancora e si spera sopravvivera’, ci dobbiamo credere per il futuro di chi subentrera’. Vado a lavorare.

vito_t
Scritto il 23 Gennaio 2015 at 08:42

Andrea credo che occorrerebbe di ognuno di noi, limitare sia il numero di interventi che il modo di esprimersi, perchè della presunzione assoluta di John_Ludd e qualche altro ne farei volentieri a meno, potrebbero crearsi un loro blog e non allagare questo spazio con i loro interventi fiume che spesso sono fatti non per dare un contributo ma per spiegare al mondo quanto sono colti e preparati ! … quando poi si definisce Garibaldi il “coglione dei due mondi” si è passato il limite, occorrerebbe chiedere scusa e …. andare altrove a seminare le proprie conoscenze … La libertà di opinioni è bella , ma non può assolutamente degenerare in offese gratuite per il prossimo, ….

kry
Scritto il 23 Gennaio 2015 at 09:02

vito_t@finanzaonline,

Ha perfettamente ragione John_Ludd andrebbe ammonito per ” Garibaldi il coglione dei due mondi ” quando sappiamo tutti che il mondo è uno solo e pensa di darci a tutti del Garibaldi.

vito_t
Scritto il 23 Gennaio 2015 at 09:23

kry@finanza,

Kry scusa ma l’ironia è così sottile .. che a volte non la comprendo, comunque per ribadire un concetto, questo non è un luogo dove qualcuno si deve per forza sentire in dovere di scrivere qualcosa … ma cosa pensi che le idee e i pensieri li avete in pochi ? …. ma per ritornare a Garibaldi è un pò come la satira francese, … puoi legittimamente avere un’opinione qualunque essa sia, ma non esprimerla da “cafone” come spesso fanno i finti colti ….. e soprattutto non offendere chi la pensa in modo diverso … non si sa bene poi chi è a vederla nel modo giusto ….

john_ludd
Scritto il 23 Gennaio 2015 at 09:33

stanziale@finanza,

“Come hai scritto, l’euro in italia non favorisce piu’ neanche i rentiers probabilmente, visto che a forza di deflazione sta’ diventando carta straccia. Il problema pero’ e’ che sappiamo bene che il nostro futuro e’ ancora in mano agli usa, non solo e non tanto agli industriali tedeschi…”

eh beh Stanziale, mica male come sintesi. Non saprei che altro scrivere. E’ singolare che in un piccolo blog popolato da gente che non ha il PhD in niente comunque appaiano sintesi migliori di quelle di tanti santi cazzoni con 300 pubblicazioni. I rentiers (che non sono le masse con i risparmi in titoli di stato come qualche illuminato momentaneamente al potere ritiene) non fanno niente di utile, in quanto il fine ultimo dell’essere umano in questo stadio evolutivo è vivere sulle spalle degli altri sfruttandoli in modo bieco oppure sofisticato e quindi PER DEFINIZIONE non durano oltre il limite massimo di spogliazione, variabile nel tempo e soggetto a cambi di stato, improvvisi ma non imprevisti che riequilibrano momentaneamente il terreno su un livello più basso in attessa di una nuova partita tra mansueti e rapaci che porti il terreno ancora più in basso sino al salto evolutivo salvifico che verosimilmente la natura condurrà nei prossimi 2 – 3 milioni di anni, tempo minimo necessario.

kry
Scritto il 23 Gennaio 2015 at 09:43

vito_t@finanzaonline,

Vito, scusi ma l’ironia è così sottile .. che molte volte la comprendo, comunque per ribadire un concetto, questo non è un luogo dove qualcuno deve per forza passare e sentirsi in dovere di scrivere qualcosa … chieder d’ammonire… consigliare d’aprire altri blog …ma cosa pensa che le idee e i pensieri li abbiano in pochi ? …. ma per ritornare a Garibaldi … può legittimamente avere un’opinione qualunque essa sia, ma non esprimerla da “cafone” come spesso fanno i finti colti ….. e soprattutto non offenda chi la pensa in modo diverso … non si sa bene poi chi è a vederla nel modo giusto ….

dante5
Scritto il 23 Gennaio 2015 at 10:14

john_ludd@finanza:
stanziale@finanza,

Stanziale permettimi… ma hai questa ossessione della Germania. Non esiste la Germania, esistono interessi eterogenei che stanno di casa in un territorio politicamente noto come Germania, recente invenzione di principi tedeschi militarmente più forti degli altri. Da decenni quel paese ha visto prevalere una aristocrazia di industriali che in certi periodi ha condiviso il potere con altri perchè non era abbastanza forte. Da 20 anni lo è, e condivide poco con gli altri, ha vinto.

Caro John Ludd, se permetti ti dò del tu ma non se permetti lo ritiro senza problemi. La tua visione della “Germania” è perfetta, ricalca proprio quella del mio prof. preferito, il prof. Bagnai, il quale ammonisce sempre che “‘a Germagna non esiste”. Non so se hai letto il suo libro uscito recentemente, “L’Italia può farcela”, in cui cerca di fare chiarezza una volta per tutte di tutti “i luoghi comuni” che i media nazionali ripetono ossessivamente, e che sono sistematicamente errati.

Certo, nel libro il prof. Bagnai ha una visione un po’ più “nazionale” della tua, una delle sue metafore è che “non bastava entrare nell’Euro per diventare alti, biondi e con gli occhi azzurri”, anche perché poi smonta i luoghi comuni anche sulla Germania, come del resto ha fatto mirabilmente anche Tino Oldani in un articolo comparso ieri su Italia Oggi.

Non è vero che “la Germania” abbia investito e noi poveri fessi no, il suo tasso di investimenti sul Pil dall’entrata nell’euro è inferiore anche al nostro ed è tra i più bassi della UE, non è vero che la Germania sia un Paese dove la corruzione non esiste, anzi i ricercatori che lavorano per Visa International avvertono che in Europa il livello assoluto di corruzione per anno è più alto del nostro (in proporzione al Pil un po’ inferiore, ok), non è vero che la Germania sia un Paese così virtuoso sul debito pubblico, il debito contratto dalla KFW, un po’ l’equivalente della ns. Cassa Depositi e Prestiti, non rientra nel computo del debito pubblico tedesco, così come non vi rientra il debito degli enti locali!, non è vero che “la Germania” sia così “fuuurba”, citando Bagnai, perché “sta segando il ramo su cui è seduta”, ossia i mercati del Sud Europa che costituiscono una quota rilevante delle vendite dei prodotti industriali tedeschi. E’ vero come dici tu tra le righe che in Germania una quota molto maggiore della ricchezza nazionale è concentrata nelle mani di pochi, nel 2011 l’1% possedeva ben il 23% della ricchezza nazionale, là la distruzione della classe media si è realizzata prima che da noi, anche grazie alla riforma del lavoro, “Hartz” dal nome del consulente del governo “de’ sinistra” dell’epoca (2002 – in anticipo di oltre un decennio del “Jobs Act”).

Ma sono cose che probabilmente tu ben sai, così come la crisi nostrana e dei “PIIGS” è una crisi di debito privato, non di debito pubblico come i “luogocomunisti” nostrani hanno inculcato nelle menti degli Italiani. I quali se stentano a riconoscersi come “popolo”, senz’altro però esistono come “nazione” (comunità che si distingue per lingua, costumi e “mentalità” comune)…sei d’accordo o la pensi come Metternich?

mirrortrader
Scritto il 23 Gennaio 2015 at 10:22

Vito-T, se Andrea iniziazze a censurare la supponenza, allora dovrebbe censurare pure gli stupidi.
Quindo il parco commenti diminuirebbe del 80% minimo.

mirrortrader
Scritto il 23 Gennaio 2015 at 10:22

iniziasse

john_ludd
Scritto il 23 Gennaio 2015 at 10:38

stanziale@finanza,

Bottarelli fa sempre un gran casino, scrive troppo e ti spiego come fa: legge un pò di roba qua e là, alcune fonti sono ok, altre no e a volte non sono tra loro coerenti. Poi cuce il tutto senza che nessuno revisioni quanto scrive e spara. Le economie moderne sono incredibilmente complesse e i dati degli aggregati principali non voglioni dire granchè senza andarci dentro per bene. Mazzalai ama prendere in considerazione il Giappone come esempio di doppio decennio perso. Può darsi, ma l’economia giapponese è stata migliore di quella americana e di quella europea negli ultimi 20 anni…..
SE…..
consideri il PIL pro capite che è quello che conta per davvero dato che ognuno di noi sta al denominatore. E’ un paese con un crisi demografica finale, come il nostro e tutti gli altri uno dopo l’altro e questo continuo pasticciare di dati e numeri senza ragionarci sopra non serve a niente. A che serve riempirsi la testa di dati e tabelle, consumarsi gli occhi sui grafici, invocare lo spirito di Fibonacci quando due o tre grafici che vanno indietro 40 anni ti spiegano abbastanza di quanto accade e accadrà senza alcuna possibilità di sbagliare ? Certo non sono fatti per il trading, ma quella è la moda del momento, lo sport di milioni di cazzoni annoiati che non hanno una minchia di meglio da fare perchè per ora hanno la panza piena.

Ma giochiamo pure allo sport del breveterminismo oggi… Non è vero che siamo affogati nel petrolio. Il prezzo è largamente anelastico, basta il 2% di produzione in più o in meno per dimezzare o raddoppiare i prezzi ma che accade se stanno bassi troppo a lungo ? La produzione cala e anche senza uamento della domanda, il prezzo esplode ma l’economia reale in occidente, quella di Joe e Filippo, Pierre e Kurt, ha redditi disponibili in calo da decenni e non regge un prezzo troppo alto a lungo ed implode. Prezzi che crollano, produzione che viene eliminata e si riparte in una sequenza di minimi e massimi calanti verso lo zero. Ma non in pochi mesi, neppure in pochi anni, perchè riserve petrolifere per 30 anni ci sono. Ma chi vi avrà accesso ? Perchè quelle stanno in Arabia, in Iran e in Russia. Se i russi volessero il prezzo del petrolio a 70 dollari lo avrebbero domani, basta che taglino la produzione del 20%. Il maggior prezzo compenserebbe la minore quantità venduta. Non credo lo faranno a giugno e neppure a dicembre, anzi pomperanno a man bassa e offiranno sconti ai cinesi e agli indiani. La guerra in corso non so chi la vinca ma di sicuro non noi.

Sembra voglia scrivere solo di cose orribili… ma su questi argomenti si può scrivere solo ciò che c’è, non ciò che la fantasia vorrebbe. Ma altrove, tra la gente normale, quelli umili, non contaminati dalla volgarità dei tempi correnti trovo tutto il conforto che mi serve. Sono sicuro che è così anche x te.

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