SUBPRIME OIL PRICE SHOCK CONTAGION ?

Scritto il alle 08:00 da icebergfinanza

” New Energy Subprime” la chiamano la nuova madre di tutte le crisi, al solo pensiero vengono i brividi.

Se pensi alla notizia di qualche anno fa oggi ti viene da ridere….

Amman, 7 ago. (Adnkronos/Dpa) – Le borse arabe precipitano di domenica sul timore che il declassamento del rating degli Stati Uniti da parte di Standard and Poor’s colpisca negativamente le aziende arabe che possiedono circa 1 milione di miliardi di buoni del tesoro Usa. Solo il mercato azionario saudita, l’unica borsa araba che inizia le trattazioni il sabato, dopo aver perso ieri il 5,46% …

Oggi invece …

(ANSA) – MILANO, 14 DIC – Continuano a cadere le borse del Golfo, in scia al crollo del prezzo del petrolio, e anche il listino del Qatar entra in una fase di ‘bear market’, accodandosi alle piazze degli Emirati Arabi Uniti, dell’Arabia Saudita e dell’Oman. L’indice QE di Doha (Eau) ha perso il 5,9%, portando la caduta dai massimi di settembre al 23%. Crolla anche il Dfm di Dubai (-7,6%) che nel trimestre ha perso il 34%. Forti vendite anche sulle borse dell’Oman (-3,1%) e dell’Arabia Saudita (-3%).

E nonostante questo in un’intervista a Bloomberg…

Dal mondo arabo dei produttori arrivano indicazioni che lasciano presagire a una prosecuzione del trend di ribassi. L’Opec, infatti, non rivedrà la sua decisione di non tagliare la produzione di petrolio neppure se il prezzo del greggio dovesse scendere a 40 dollari al barile. “Non cambieremo opinione perchè i prezzi vanno a 60 o 40 dollari” ha detto il ministro dell’Energia degli Emirati Arabi Uniti, Suhail Al-Mazrouei, secondo quanto riporta Bloomberg. Al-Mazrouei ha anche escluso riunioni d’emergenza dell’Opec: “dobbiamo attendere almeno un trimestre” prima di prenderle in considerazione. “Non stiamo guardando a un prezzo, il mercato si stabilizzerà da solo” ha spiegato il ministro durante una convegno in Dubai. ( Repubblica)

Quindi Leonardo aveva ragione il limite dei 60 dollari era solo uno scherzo…

Vi ricordate la questione dei mutui, nessun pericolo, il sistema fondamentalmente solido, tutto sotto controllo!

Io ho dato un’occhiata in giro e le cifre in gioco non lasciano affatto tranquilli come le scommesse aperte in questa direzione. Del mercato high yield ne abbiamo già parlato insieme a Machiavelli, interessante sarebbe conoscere la dimensione di questo fenomeno…

The Oil-Price-Shock Contagion-Transmission Pathway

http://icebergfinanza.finanza.com/files/2014/12/20141214_oil21.jpg

Un certificato qualunque!

Lo sapete cosa è questo ? Wall Street Bank Involvement With Physical Commodities

Un innocente dossier di qualche paginetta oltre 400 dove si racconta come le banche stanno manipolando ogni materia prima, nessuna esclusa.

Innocenti frodi o manipolazioni o aggiustamenti come meglio volete chiamarli, usando qualche innocente derivato, dove il rischio sistemico è dietro l’angolo!

Ovviamente sto esagerando come sempre, come nel 2007 con i mutui subprime. Auguri ragazzi, ma questa volta gli andiamo a prendere casa per casa, perchè una nuova crisi, sarebbe la fine dell’intero sistema finanziario mondiale!

E i problemi dove stanno? A si la corruzione in Italia!

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8 commenti Commenta
kry
Scritto il 15 Dicembre 2014 at 09:41

“…. del rating degli Stati Uniti da parte di Standard and Poor’s colpisca negativamente le aziende arabe che possiedono circa 1 milione di miliardi di buoni del tesoro Usa. ” Immagino si tratti di bilione ossia 1000 miliardi. Ma Macchiavelli non diceva che il porto più sicuro erano i bond USA e che le agenzie di demerito ormai non influenzano più di tanto? Ciao a tutti e buona settimana.

mirrortrader
Scritto il 15 Dicembre 2014 at 09:49

Bene, e allora che venga la nuova crisi e che spazzi via il sistema come nel film Fight Club.
Sono stanco di vedere gente in giacca a cravatta che vive alle spalle della gente semplice.

phitio
Scritto il 15 Dicembre 2014 at 11:30

ovviamente ne giochetto e’ entrata la finanza, che da tempo, invece che funzionare da calmieratore delle crisi, si e’ trasformato in amplificatore.

Ma questo lo sapevamo gia’.

laverita
Scritto il 15 Dicembre 2014 at 15:35

@@tutti
euro/rublo = 76!!!, qualche mese fà 40-50….come andrà a finire?

galactus
Scritto il 15 Dicembre 2014 at 17:42

“Ovviamente sto esagerando come sempre, come nel 2007 con i mutui subprime. Auguri ragazzi, ma questa volta gli andiamo a prendere casa per casa, perchè una nuova crisi, sarebbe la fine dell’intero sistema finanziario mondiale!”

Quando anche i buoni ed i mansueti si incazzano sono dolori.. Caro Andrea io ci sono.

stanziale
Scritto il 15 Dicembre 2014 at 17:46

laverita@finanza,

Semplice, andra’ a finire che l’area euro esportera’ sempre meno in Russia, che compensera’ in parte con altre zone, ed in parte con l’auto produzione, anche agricola. La Russia e’ la nazione piu’ sovrana ed autonoma che c’e’ al mondo. Per maggiori dettagli sulla crisi, rivolgersi a quegli stronzi dei tedeschi.

trandafil
Scritto il 16 Dicembre 2014 at 02:19

“Ovviamente sto esagerando come sempre, come nel 2007 con i mutui subprime. Auguri ragazzi, ma questa volta gli andiamo a prendere casa per casa, perchè una nuova crisi, sarebbe la fine dell’intero sistema finanziario mondiale!”

ma gli USA si sono ripresi velocemente dalla crisi dei subprime, come mai?
si può criticare la FED quanto si vuole ma ha evitato un’altra Grande Depressione..
a proposito, quando si parla di Grande Depressione nessuno ricorda mai che gli States ci sono usciti diventando un’economia potente, prospera ed innovatrice, da questa depressione l’Italia come ci uscirà?

aorlansky60
Scritto il 16 Dicembre 2014 at 15:55

Come qualcuno faceva (saggiamente) notare in questo blog, l’importanza del petrolio e della sua stima, in alto o in basso, è in grado di condizionare l’economia mondiale più di ogni altro bene, con prospettive ancora sconosciute ed imprevedibili nell’immediato :

https://it.finance.yahoo.com/notizie/petrolio-affonda-corona-norvegese-143900836.html

…se l’anno entrante confermerà per tutta la propria durata un costo livellato a 50$/barile con poche oscillazioni da quella base,
potremmo trovarci nell’anticamera di un vero e proprio TURNING POINT storico.

Più di un paese che sul pianeta basa la propria economia esclusivamente su estrazione ed export di greggio potrebbe avere un forte perdurante mal di pancia, con nervosismi a crescere…

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