GIAPPONE: CROLLA UN’ILLUSIONE!

Scritto il alle 07:29 da icebergfinanza

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Per anni qualche volpe ha provato a suggerire al mondo intero il dogma dei mercati razionali, la fesseria suprema che è stata pure ricompensata lo scorso anno con un premio Nobel, che le aspettative dei mercati sono sempre razionali e che loro si che sanno cosa fare.

L’ultima mossa della banca centrale giapponese è stata saluta con fuochi artificiali a Tokio e inizialmente in ogni parte del pianeta, 80 trilioni di dollari yen di ulteriore liquidità, ma ben pochi si sono chiesti del perchè di una simile mossa dettata dalla disperazione.

Il motivo? Eccolo qui, si chiama ECONOMIA REALE!

IL PIL giapponese, contrariamente alle attese degli analisti, crolla a luglio-settembre cedendo lo 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti e l’1,6% su base annualizzata. Lo rende noto l’Ufficio di gabinetto.

Con la deludente performance del Pil di luglio-settembre, il Giappone ritorna in “recessione tecnica” a seguito della contrazione di due trimestri consecutivi, ma in condizioni peggiori delle più negative stime della vigilia che davano una economia in crescia congiunturale dello 0,2-3% e annualizzata del 2,4-5%. Invece, al -0,4% su aprile-giugno si somma il ribasso dei tre mesi precedenti (da -1,8% a -1,9%), mentre il -1,6% annualizzato segue il -7,3% del secondo trimestre (rivisto da -7,1%).

Il ministro delle Politiche economiche e fiscali Akira Amari ha ammesso che l’impatto dell’Iva, portata dal 5% all’8% ad aprile, “è stato più grande delle attese”. La decisione sulla conferma o sul rinvio dell’ulteriore rialzo al 10% “sarà comunicata domani o nei giorni successivi”, ha aggiunto, secondo cui la caduta del Pil “è da legare alla lenta ripresa dei consumi e della rettifica delle scorte”.

Giappone, il Pil crolla contro ogni previsione è recessione tecnica

Magari hanno esagerato apposta, buttando fuori dati il peggio possibile, per aumentare ancora la dose di stimoli oltre l’immaginazione.

Qui abbiamo spiegato nei dettagli perchè il quantitative easing non servirà a nulla se non a scatenare un’esplosione deflattiva ovunque…DRAGHI: IL FANTASMA DELLA DEFLAZIONE …

Non è facile uscire da una trappola della liquidità, da una “debt deflation” colossale come ha vissuto il Giappone negli ultimi decenni, c’è solo una mossa riempire le tasche della classe media direttamente, invece che riempire quello di un manipolo di psicopatici che quotidianamente specula sui mercati ESTREMAMENTE RAZIONALI immagino!

Ora probabilmente a molti sarà chiaro perchè parlo di ESPLOSIONE DEFLATTIVA all’orizzonte!

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18 commenti Commenta
lapradera
Scritto il 17 Novembre 2014 at 10:29

EHHHH si, tutto chiaro limpido Recoaro, gli unici che si salvano da questa infernale situazione sono e saranno le tribù indigene ed aborigene, quelle che vivono con quello che hanno a portata di mano nel raggio di azione della loro esistenza e a costo zero, no import, no export, no bank, materie prime base semplici e soprattutto naturali, oggi diremmo a km super 0.
Per tutto il resto della popolazione del pianeta non ho ancora un’idea a lungo termine di quello che potrebbe accadere, una cosa è certa, ossia: non si può pensare ad una crescita economica proiettata all’infinito su di un pianeta dalle risorse finite o estremamente limitate.
Comunque come al solito chi vivrà vedrà.

kry
Scritto il 17 Novembre 2014 at 10:33

Ma qual’è il problema ? Basta portare l’iva dal 8 al 10 e si aspetta. Tanto c’è chi è a 22 ….. e che si compra iphone a 800€.

ilcuculo
Scritto il 17 Novembre 2014 at 10:46

mi sfugge sempre la ragione per cui chi governa l’economia abbia dichiarato guerra alla “classe media” che è stata sempre il sostegno della crescita economica.

è solo stupidità e miopia o c’è una teoria economica malata sottostante ?

reragno
Scritto il 17 Novembre 2014 at 11:21

ilcuculo@finanza</strong

E' semplicemente il piano della massoneria per il nuovo ordine mondiale che prevede fra l'altro l'eliminazione della classe media.
Oligarchia allo stato puro con pochi ricchi e il resto tutti servi della gleba. Insomma un nuovo medioevo.

gilles27
Scritto il 17 Novembre 2014 at 11:25

Da poste italiane:

“…varieranno, per la posta prioritaria, da 0,70 € a 0,80 € e, per la
posta raccomandata, da 3,60 € a 4,00 €. ”

…per fortuna siamo in deflazione! si la deflazione è solo sui salari, per tutto il resto un bell’aumento del 10%!!!

kry
Scritto il 17 Novembre 2014 at 11:26

ilcuculo@finanza:
…… o c’è una teoria economica malata sottostante ?

Non è questione di teoria economica. E’ pratica ….. è AVIDITA’.

aorlansky60
Scritto il 17 Novembre 2014 at 12:20

@Reragno :

“E’ semplicemente il piano della massoneria per il nuovo ordine mondiale che prevede fra l’altro l’eliminazione della classe media. Oligarchia allo stato puro con pochi ricchi e il resto tutti servi della gleba. Insomma un nuovo medioevo.”

… … …

Abolizione della sovranità degli Stati con la quale siamo stati fin’ora abituati a considerare la storia nei suoi mutamenti secolari;

o meglio, conservazione degli Stati con i confini stabiliti tanto per rendere ancora l’idea ufficiosa e la facciata, ma di dietro redini rette da pochi poteri (davvero) forti che governeranno il mondo, finchè non si faranno la guerra tra di essi (nella logica dell’avidità che ha sempre caratterizzato l’uomo, la possibilità esiste) per portare il risultato ad un unico potere (che possiederà l’intero pianeta o quel che ne resta) e sotto di esso miliardi di esseri umani servi della gleba “stile medioevo” a sostenerlo.

Potrebbe essere uno scenario da incubo. Uso il condizionale perchè non è detto che esso si avveri; l’uomo, specialmente quando si costituisce in alto numero di esemplari per una causa comune, è sempre stato in grado di spezzare le catene del potere quando questi si è rivelato più nefasto che utile alla comunità(*). Bisogna appunto vedere quali sistemi verranno usati da questi poteri per addormentare l’intera comunità, dandole dei “sogni” per fare apparire meno cruda una realtà drammatica (mi sembra di sentire una storia già raccontata e vissuta…)

(*)Anche questo dovrebbe suonare come campanello d’allarme per chi pensa di avere già “il gatto nel sacco” nei suoi programmi.

bano
Scritto il 17 Novembre 2014 at 12:41

gilles27@finanza,

che problema c’è…. basta mandare mail a l posto delle posta le lettere andrebbero abolite…

ad un problema corrisponde sempre una soluzione,a volte drastica ma una soluzione.

d
Scritto il 17 Novembre 2014 at 12:41

Concordo pienamente con quanto scritto da ilcuculo. Tutto converge verso questa soluzione. Anche la situazione giapponese, che costituisce la terza gamba della trilaterale.
Ora che la Yellen ha detto stop alla stampa, neppure 24 ore dopo il collega Kuroda le ha dato il cambio. per il principio dei vasi comunicanti nulla cambia. Con gli Yen “freschi” tanto si compra il Wally, i treasuries and so on…
Come finirà?
quando ci sarà il reset globale delle valute la roba buona l’avranno in tasca soltanto quelli che sapevano come saeebbe andata a finire e gli altri soltanto bit sullo schermo di un computer…

bano
Scritto il 17 Novembre 2014 at 12:46

solo stampando lire e far circolare la doppia moneta lira ed euro assieme (senza poter cambiarle ) si combatte il debito e pagando stipendi e pensioni per la parte eccedente i 2500 euro al mese in lire .
si darebbe allo stato nazionale una nuova sovranità monetaria,che l’euro ha scippato in forma subdola e quasi violenta .

silvio66
Scritto il 17 Novembre 2014 at 13:01

ilcuculo@finanza,

Ciao Cuculo, la tua domanda mi da lo spunto per chiarire una faccenda che vedo spesso inficiare i commenti dei naviganti. La maggioranza di noi crede ancora di vivere nel capitalismo keynesiano che ha portato avanti il mondo fino alla fine degli anni settanta. Un mondo supportato da politiche economiche che partivano dalla gestione della domanda al fine di combattere disoccupazione ed inflazione, che hanno creato un lungo periodo di benessere e prosperità nel quale è cresciuta la cosiddetta classe media. Questo mondo sulle cui ideologie si creano le fondamenta culturali della maggioranza di noi, sulle quali andiamo ancora a votare per esempio, destra sinistra lotta di classe ecc.. non esiste più da almeno trent’anni. Dalla fine degli anni settanta si impongono le nuove teorie economiche liberali che sostituiscono la domanda con l’offerta e cambia tutto. Pochi, pochissimi di noi hanno coscienza di questo, anche su questo blog, lo si deduce da molti interventi. Il processo economico che prima si sviluppava da micro a macro, viene girato, e tutto verterà da macro a micro d’ora in poi, invertendo così quel ciclo di arrichimento della classe media verificatosi precedentemente. Tutto questo a vantaggio del grande capitale ovviamente che vedeva la crescita della classe media come il peggior nemico da combattere. Da allora si susseguono ben quattro evoluzioni di capitalismo “liberistico/finanziario”, quello obbligazionario degli anni ottanta, quello azionario degli anni novanta, quello sui derivati degli anni duemila, e quello del q/e degl’ultimi anni. Tutte queste fasi sono infarcite di demenziali teorie economiche che hanno come base comune il fatto che l’economia è meglio gestita dal mercato stesso e a tal scopo bisogno togliere vincoli, restrizioni, controlli ecc, al fine di lasciare appunto i grandi capitali liberi di scorazzare per il mondo facendo terra bruciata a loro piacimento. Notate, che i nostri politici in questi trent’anni si sono badati bene dal dirvi queste cose e hanno continuato a darvi da bere faccetta nera e avanti popolo simulacri di un mondo che sapevano benissimo(loro) non esistere più. Meglio che gli italiani continuassero a votare sui vecchi ideali perchè se no come facevano a mantenere il posto. In america sono riusciti a mantenere un minimo di reddito in tutto questo mentre in europa il grande capitale ha fatto proprio bingo con il trattato europeo prima e l’introduzione della moneta unica poi. Da oltre un lustro andiamo avanti sulla teoria economica delle restrittezze espansive smentita dai numeri ancora nel duemilaundici, come ampiamente segnalato anche da Andrea sul blog. In sintesi, non ti sorprenda più che la classe media sia il primo bersaglio del grande capitale che governa il mondo, semmai chiediti se ha senso votare ancora quelli che ci hanno portato fin qua.

phitio
Scritto il 17 Novembre 2014 at 13:18

Ma basta con l teorie del complotto…

Se aveste letto un po’ di Arcidruido, ormai avreste capito che le cose vanno esattamente cosi’, quando si entra in una fase di declino secolare, seguiti da collassi e collassetti lungo la via.

L’arcidruido l’ha bend definta questa teoria e l’ha nominata “collasso catabolico”. Se ne trovano prove nella storia per tutte le civilta’ importanti, nei vari millenni, e noi non facciamo alcuna eccezione, tranne forse per la taglia.

kry
Scritto il 17 Novembre 2014 at 15:39

phitio@finanza,

Sul libro ” Le basi della storia antica ” ed. Bruno Mondadori pag. 136 ho trovato scritto: Dopo che i micenei furono travolti dall’ invasione dei dori, la popolazione in Grecia si ridusse drasticamente a causa delle carestie, delle epidemie e delle guerre; SCOMPARSE LA SCRITTURA; scomparvero quasi del tutto gli scambi commerciali; peggiorarono le condizioni di vita della popolazione. Questa lunga epoca di regresso -per la scarsità di documenti giunti sino a noi gli storici l’hanno denominata ” secolo bui ” o ” Medioevo ellenico “- durò circa quattro secoli……

kry
Scritto il 17 Novembre 2014 at 17:44

EVVAI crolla un illusione ne nasce un altra. La staffetta delle banche centrali continua ……… https://it.finance.yahoo.com/notizie/fine-draghi-disse-si-potrebbero-163600712.html

laforzamotrice
Scritto il 17 Novembre 2014 at 19:16

ilcuculo@finanza,

http://www.laforzamotrice.it/?p=2090
Ma troverai altre riflessioni su questo argomento.
Ricordati sempre una cosa, per i ricchi, quelli veramente ricchi, i soldi sono noiosi dopo un pò, ma il potere è un’altra cosa, e quello nasce non dalla tua ricchezza, ma dalla povertà altrui.

stanziale
Scritto il 17 Novembre 2014 at 20:14

silvio66@finanza,

Be’, ottima analisi, ma non credo che sono in pochi ad averlo capito, almeno su questo blog….manca il futuro, il finale al tuo commento pero’….credo che il truffone finira’ come ha scritto D.

silvio66
Scritto il 18 Novembre 2014 at 12:43

stanziale@finanza,

Ciao Stanziale, sul futuro possiamo fare solo ipotesi. Sarebbe già tanto che ognuno di noi capisse bene il passato sul quale abbiamo dati certi. Oggi esiste un unico mercato mondiale ma le economie degli stati “viaggiano” ancora a velocità diverse. Ogni area geografica ha le sue peculiarità e su ognuna, potremmo parlare per giorni. Guardando in casa nostra, introducendo la moneta unica senza prima uniformare le economie sottostanti, e dotandosi di una banca centrale ancor più anomala della moneta(ricordo che non esiste al mondo una moneta con l’impianto giuridico dell’Euro, un vero prometeo moderno), ha dato la possibilità di perpetuare la più grande truffa della storia moderna. Trilioni di euro si sono spostati dalle tasche dei cittadini europei con la pressione fiscale e il taglio della spesa pubblica. Trilioni che prima erano in determinate zone geografiche, a supporto di determinate economie, e che ora sono da un’altra parte. Naturale conseguenza del fatto che col trattato gli stati hanno ceduto il controllo della moneta, tasso ufficiale e rapporto con le altre valute, e non possono che agire con gli unici poteri che gli sono rimasti, vedi appunto pressione fiscale e spesa pubblica. In cambio della sovranità monetaria agli stati era stata la possibilità di indebitarsi per promuovere la crescita, ma proprio qui il grande capitale assesta il colpo decisivo, introducendo nel regolamento, il principio del pareggio di bilancio che contraddice e di fatto annulla l’unico potere lasciato agli stati per provvedere alla crescita delle singole economie, ribadisco non uniformate e con una moneta anomala. Oggi, nonostante si sia ripresentato il modello keynesiano di disoccupazione/deflazione, e la famigerata inflazione da costi (cavallo di battaglia nella lotta al Keynes da parte di Friedman figlia della crisi petrolifera del 74), non si sa che fine abbia fatto, non possiamo nemmeno tagliare le tasse ed aumentare la spesa pubblica perchè abbiamo firmato a rattificato in parlamento (nella primavera 2013 non nel medioevo, e sempre dagli stessi partiti che hanno firmato tutto il resto), il pareggio di bilancio. La crisi, come detto candidamente da monti è stata voluta e perpetuata con cura al fine di ridistribuire una enorme massa di ricchezza da tante piccole tasche a poche enormi oligarchie economiche. Il processo è in corso ed ad occhio e croce durerà ancora molti anni in quanto tutti stanno partecipando al banchetto offerto in Europa. Vero anche che il progressivo impoverimento dell’area euro si ripercuoterà su tutte le economie del mondo ma ci vorrà tempo ed intanto i trilioni continueranno a viaggiare. La svolta può essere solo politica e personalmente credo sia partita in Italia col Movimento Cinque Stelle.
Splende il sole, buona giornata a tutti.

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