DRAGHI: IL FANTASMA DELLA DEFLAZIONE

Scritto il alle 11:00 da icebergfinanza

Mentre ieri il solito Draghi ha preso ulteriormente tempo per far felici i falchi della Bundesban, dando mandato a Mago Merlino di preparare tutti gli ingredienti per la prossima inutile e tardiva magia del quantitative easing, ieri Markit ha confermato la dinamica deflativa che sta divorando l’ Europa, che osserviamo da vicino insieme agli amici di BusinessCommunity

Gli ultimi dati PMI di Markit hanno mostrato un ulteriore calo delle vendite al dettaglio della zona euro nel mese di ottobre. Il tasso di declino è stato solido, anche se più lento rispetto al mese precedente. La Germania ha registrato una crescita marginale e la recessione in Francia rallenta notevolmente. L’Italia è stata l’interprete più debole del big-3 all’inizio del quarto trimestre, registrando una diminuzione marcata e accelerata delle vendite al dettaglio.
L’Indice Markit Eurozone Retail PMI – che tiene traccia delle modifiche mese-su-mese delle vendite al dettaglio – ha segnalato un calo delle vendite per il quarto mese consecutivo nel mese di ottobre. Attestatosi a 47,0, in crescita da settembre di 44,8, l’indice è al suo livello più alto in tre mesi, ma comunque indicativo di un solido tasso di contrazione.

Eurozona: rallenta il calo delle vendite al dettaglio a ottobre

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La dinamica dei prezzi è inequivocabile la deflazione sta sommergendo l’ Europa da Nord a Sud …

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Per tutti quelli che si sono imbarcati da poco tempo sul nostro veliero l’analisi empirica in piena “debt deflation” suggerisce l’inutilità della politica monetaria attraverso il cosiddetto “quantitative easing” nel riportare inflazione sul mercato e tantomeno nel stimolare la concessione e la domanda di credito.

Più le banche centrali emettono liquidità nel mercato e più in una debt deflation la velocità di circolazione della moneta scende…

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Se non basta l’esempio americano ecco quello giapponese…

E per concludere quello che è accaduto in Giappone nell’ultimo quantitative easing alla dinamica del credito…

Loro non l’hanno minimamente presa in considerazione negli ultimi stress test STRESS TEST NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE

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…sempre loro sostengono che… “Con gli acquisti di covered bond (obbligazioni garantite dall’emittente, ndr) e Abs (prestiti cartolarizzati, ndr), insieme con le aste di liquidità (Tltro) il bilancio della Bce tornerà ad ampliarsi ai livelli di inizio 2012″ … e l’inflazione tonerà ad avvicinarsi all’obiettivo del 2 %.

Pura illusione!

Il solito pessimista? No un ottimista ben informato, che guarda in faccia la realtà mentre altri vi vendono illusioni!

La prossima settimana Machiavelli ci racconterà importanti novità che ci accompagneranno probabilmente nel prossimo lungo decennio perduto.

Ovviamente nessuno oroscopo, nessuna previsione ma solo REALTA’ EMPIRICHE e importanti novità!

MACHIAVELLI INCONTRA FORREST GUMP un viaggio appena incominciato, un viaggio lungo tre anni…

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6 commenti Commenta
fabio.quarchioni
Scritto il 7 Novembre 2014 at 11:08

Questa nuova operazione di dossieraggio contro Juncker, in questo momento, voi come la interpretate? E chi può esserne l’autore? Grazie anticipate a chi mi risponde 🙂

aorlansky60
Scritto il 7 Novembre 2014 at 12:13

Più che contro Junker, a mio parere diretta verso il Lussemburgo, ben nota “zona franca” europea…

La mia personalissima chiave di lettura, dettata non tanto da numeri e dati uff.li, ma da logico buon senso (non è detto che sia la risposta migliore, comunque) :

quando le cose “vanno bene”, e per “bene” intendo un economia florida (come quella dei tempi pre-crisi tutto sommato) in cui l’unica cosa che turbava i sonni della BCE e di Trichet era contenere l’inflazione, si accetta tutto, anche paradisi fiscali compiacenti come appunto Lussemburgo (ed altri in territorio europeo…) in cui le grandi società di capitale possono risparmiare cifre colossali di tasse che invece pagherebbero nei propri paesi di origine; tutti lo sanno, ma nessuno dice “bau” o ha nulla da obbiettare.

Ma quando le cose “vanno male” (i tempi attuali, caratterizzati da un economia asfitica con prospettiva dubbia verso il medio termine) ecco che i paesi d’origine di queste grandi società iniziano a fare i conti circa quanto gli manca e quanto gli tornerebbe (soprattutto in prospettiva dei propri conti da fornire a Bruxelles…) SE le tasse che chiedono ed impongono sul proprio territorio di competenza venissero regolarmente corrisposte;

insomma, quando le cose “vanno male” i governi dei singoli Stati non sono più così disposti a chiudere un occhio.

Poi oltre questo, nulla toglie che qualcuno nell’ombra abbia voluto iniziare una crociata personale contro Junker, per i motivi che tuttavia non conosco. Magari qualcuno qui è più informato in materia…

madmax
Scritto il 7 Novembre 2014 at 12:24

fabio.quarchioni@finanza,

Caro Fabio,
Pochissimi sanno che il Lussemburgo e’ nella grey list come trasparenza finanziaria, ovvero a livello di tanti staterelli che sono sempre sulle prime pagine quando si parla di scandali ed evasione.
Per cui non era trasparente prima, non lo e’ adesso, ma vi e’ da chiedersi possibile che non lo si sia notato prima?

kry
Scritto il 7 Novembre 2014 at 16:01

madmax:
fabio.quarchioni@finanza
Per cui non era trasparente prima, non lo e’ adesso, ma vi e’ da chiedersi possibile che non lo si sia notato prima?

Diciamo che ne parlano volutamente troppo poco, come il loro sistema pensionistico a dir poco …… esplosivo. Si sa son piccolini …. come i virus delle epidemie.

kry
Scritto il 7 Novembre 2014 at 16:04

C’è qualche bambola in rete che ci crede? https://it.finance.yahoo.com/notizie/usa-ad-ottobre-214-000-143706277.html

stanziale
Scritto il 7 Novembre 2014 at 18:15

fabio.quarchioni@finanza,

Letto in rete(funny king, che quando non sbraca con il suo eccessivo “austriachismo” e’ una persona intelligente e coraggiosa) si potrebbe collegare al botta e risposta con Renzi. Guarda caso, del giorno prima. Pertanto si faceva l’ipotesi che colpendo Junker si azzoppa la germania, cioe’ finalmente gli Usa (se era per l’inghilterra da mo’) starebbero intervenendo per fermare o almeno limitare la germania, cambiare un po’ gli equilibri nella commissione europea. Cio’ potrebbe anche essere in relazione alla affermazione dei repubblicani, che in pratica gia’ stanno riprendendo il potere. Mitt Dolcino(scenari economici), se non erro, collega l’avversione dei democratici usa all’italia con l’assassinio di Kennedy, tra un po’ saranno desecretati gli atti, e sembra che gli italiani sono dentro sino al collo (mafia?).

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