TELEMACO E LA STRAGE DEI PROCI

Scritto il alle 13:03 da icebergfinanza

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A proposito di Telemaco e della strage dei proci su Wikipedia si legge che…

“Secondo due scienziati argentini, il matematico Marcelo Magnasco della Rockefeller university di New York e l’astronomo Costantino Baikuozis della Università de La Plata, la data esatta della strage dei proci per mano di Ulisse nell’Odissea è il 16 aprile del 1178 avanti Cristo. Questa affermazione ha convinto anche uno dei più noti studiosi dell’opera di Omero, Scott Huley che ha affermato che: «Dagli ultimi studi, Troia cadde dal 1192 al 1184 avanti Cristo. Secondo Omero, Ulisse impiegò dieci anni a ritornare a Itaca, dopo essere stato ostaggio della ninfa Calipso per sette anni e di Poseidone per tre. Non soltanto la data della strage è attendibile. È un altro indizio che l’Odissea è basata su fatti reali».
Quando ieri ho sentito parlare di Telemaco mi sono venuti i brividi, il ragazzo ha dovuto attendere vent’anni per rivedere suo padre, il prode Ulisse!
Vent’anni? Si vent’anni come l’obbligo per i Paesi con un debito pubblico superiore al 60% del PIL, di rientrare entro tale soglia nel giro di 20 anni, ad un ritmo pari ad un ventesimo dell’eccedenza in ciascuna annualità.
No non ditemi che dobbiamo aspettare 20 anni per poter fare una strage di quella ideologia “procia” che è l’austerità, mentre ieri uno di loro,, uno dei soliti cani da guardia del partito della Merkel esclamava…
«I debiti non creano futuro, lo distruggono. L’Italia deve rispettare le regole». E ancora: «No alla flessibilità, avanti con il rigore».
Non solo anche olandesi e filandesi, si quelli che hanno il PIL sotto zero, quelli che hanno l’indebitamento privato più alto al mondo, incominciano ad agitarsi…
Sul debutto di Renzi, che ha fatto della richiesta di maggiore flessibilità il suo slogan europeo, è calato a un certo punto il gelo del premier olandese Mark Rutte che, secondo quanto riportato dalla stampa locale, ha dichiarato al Parlamento dell’Aja: “All’ultimo vertice Ue Olanda e Germania hanno stoppato il tentativo di Francia e Italia di ammorbidire le regole di bilancio”. Rutte rispondendo ai deputati che lo incalzavano preoccupati dalla nuova flessibilità delle regole di cui si parla dopo il vertice, ha spiegato che “non c’è da preoccuparsi, le regole non sono cambiate, e sta alla Commissione vigilare sulla loro applicazione corretta”, ha riferito il Volkskrant. E comunque “l’Olanda è in stretta collaborazione con Germania e Finlandia” che “diranno la loro” sul rispetto delle regole.(Repubblica)
Per fortuna Renzi non le ha mandate a dire… In sede di replica nel dibattito di Strasburgo, Renzi risponde duramente a Weber: “Se il capogruppo del Ppe parlava per la Germania, vorrei ricordare che proprio in questa sala fu concesso al suo Paese non la flessibilità ma di violare i limiti, cosa che ha consentito alla Germania di crescere”. Difende l’Italia con coraggio: “Non abbiamo paura dei giudizi, ma dei pregiudizi. Il nostro paese non solo ha una grande storia ma ha un futuro. E se qualcuno immagina di venirgli a fare le lezioni ha sbagliato posto”.
In attesa di far seguire i fatti alle parole, ai posteri l’ardua sentenza, sperando che queste parole non siano le solite balle alle quali sino ad ora qualcuno si è assuefatto!
Una simpatica ragazza ieri su twitter giustamente sottolineava come Telemaco ha impiegato 20 anni per rivedere il padre mentre noi da vent’anni non riusciamo ancora a liberarci del “papi”.
No vent’anni non per favore neanche per scherzo! Il problema è che pochi hanno capito che oltre alle diverse ideologie in questa Europa, dove ognuno si fa i fatti suoi, fregando gli altri, il problema principale è l’EURO EURO EURO EURO EURO EURO EURO EURO EURO!

Ma inutile ripeterlo tanto non ci arriva nessuno, nessuno si prende la briga di andare oltre Telemaco!

“Non mi fanno paura i cani da guardia (proci) né in Germania, né in Italia, né in Nuova Zelanda: mi sono messo in testa di cambiare questo paese. Se avessi avuto paura, avrei fatto qualcos’altro…”.“Questi importanti dirigenti di alcuni paesi come Germania, Olanda…” pensano di essere la “bibbia rivelata”, dice Renzi. E gli esempi che cita non sono affatto casuali. E’ di oggi la rivelazione del premier olandese Mark Rutte (Ppe) sulla manovra, portata avanti con Berlino e anche con la Finlandia, per ‘stoppare’ il tentativo di Francia e Italia di allentare le regole di bilancio. Già da questo si poteva intuire l’attacco di Weber in aula. E non è un mistero che questo asse del nord punti a conquistare il posto di commissario agli affari economici: in prima fila, c’è il ‘falco’ finlandese Jyrki Katainen.(HuffingtonPost)

Premesso che dalle parole e dalle citazioni storiche ora si attendono fatti, noi suggeriamo vivamente di sottoscrivere il referendum Stop all’austerità del quale potete trovare ampi riferimenti al seguente indirizzo http://www.referendumstopausterita.it/

È chiaro che non basta contrastare l’assunzione di una medicina inutile e dannosa come il fiscal compact e altre amenità suggerite da medici improvvisati la questione principale resta l’EURO una moneta un progetto fallimentare, ma da qualche parte bisogna pur iniziare.

I QUATTRO QUESITI http://www.referendum243.it/i-4-quesiti-in-dettaglio/

È tempo di fare una strage di certe ideologie fallimentari!

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15 commenti Commenta
stanziale
Scritto il 3 Luglio 2014 at 13:46

Io comincerei a non dare piu’ i 6-7 miliardi annui che annualmente versiamo piu’ di quanto riceviamo, e a non versare piu’ i 4 miliardi al mese (2013 dati 44 miliardi) al fondo salvaguardia delle banche tedesche. Questa sarebbe la versione Stanziale per arrivare al rispetto del patto di stabilita’….qualcosa Renzi l’ha detto a porta a porta, sul fatto che il fondo salva stati alla fine va alle banche tedesche….ma che palle le sue dichiarazioni che noi crediamo all’europa….comunque, se l’italia facesse come gli pare non rispettando stabilita’ e flessibilita’, ma spendendo per sostenere e far ripartire la nostra economia, sembra che l’apparato sanzionatorio della ue ci metterebbe 3 anni ad essere operativo, e tra 3 anni dubito che ci sia ancora l’euro….quindi l’italia non deve assolutamente rispettare questi parametri autolesionistici ma agire keynesianamente.

idleproc
Scritto il 3 Luglio 2014 at 14:25

Concordo. Non serve nemmeno agire keynesianamente ove i punti di vista possono essere diversi. Quei miliardi al mese sono redditi e capitali reali sottratti all’economia reale e al patrimonio accumulato pubblico e privato, senza contare il resto nemmeno quantificabile legato alla perdita delle filiere produttive, alla colonizzazione dela finanza speculativa globale.
Abbiamo ancora risorse reali per riprenderci ma non ancora per molto.
Poi c’è tutto il discorso sul maltolto da restituire e l’azzeramento della politica estera che è l’essenza della polita economica di uno stato sovrano.
Siamo totalmente asserviti, per uscirne si deve cambiare classe dirigente in toto.

gnutim
Scritto il 3 Luglio 2014 at 14:27

tutto giusto, però il nostro Telemaco dovrebbe far fuori sia i proci europei sia i proci italioti che risiedono sui nostri scranni parlamentari. Mi pare una missione impossibile.

L’arco e le frecce di Telemaco sono fornite dagli stessi proci (Monti, piddini, Alfanini), mi piacerebbe sapere come commenterebbe Machiavelli in questo caso…

silvio66
Scritto il 3 Luglio 2014 at 14:34

Si, concordo con te, ha dato l’impressione di sapere come vanno le “cose”…aspettiamo i fatti, per ora i fatti testimoniano solo nuovi tagli e nuove tasse messe in vigore alla velocità della luce.

reragno
Scritto il 3 Luglio 2014 at 14:41

Sottoscriviamo in massa il referendum.

Diamo il nostro piccolo contributo.

idleproc
Scritto il 3 Luglio 2014 at 15:14

Con le monete “fiat” le scelte di “stampare” o non “stampare” sono scelte di esclusivo valore politico e strategico, non sono filosofie di cui innamorarsi.
Con la cosiddetta “stampa” del QE a tempo indeterminato che poi non è una vera e propria “stampa”, la FED non ha dato il grano al consumo e quindi proceduto ad una redistribuzione del reddito verso il basso, cioè verso il Pollo o Tacchino auanaganaw come lo si preferisca chiamare.
Hanno dato soldi alla finanza speculativa e ai troppo grandi per fallire che poi con gli stessi metodi creativi hanno operato a livello globale per ricostruire profitti e tappare i loro buchi colossali speculando su tutto alla ricerca di beni reali e profitti reali fuori dal sistema finanziario ove non si fanno tranne che con trasferimenti tra soggetti diversi.
Ovviamente sono liberisti a casa degli altri che vogliono spennare o dei quali vogliono impadronirsi delle filiere produttive e delle risorse, il mezzo militare e i colpi di stato eventualmente aiutano.
Sarei favorevolissimo se per ordine politico la Banca d’Italia stampasse euro a nastro per finanziare una ristrutturazione sistemica dell’Italia e proteggere le sue filiere produttive, sarebbe un po’ come rubare ai Ladri, dubito che lo faranno.
Di norma, quando la stampa non è diretta verso il consumo, la crescita o ristrutturazione con altri modelli degli investimenti produttivi, è una tassa sui poveri e un trasferimento verso l’alto che in questa situazione si aggiungerebbe al resto dell’esproprio a mezzo tasse e patrimoniali in successione mistificate con la propaganda.
Se la BCE cominciasse a stampare, darebbe soldi alla finanza e alle corporation come ha fatto finora con gli LTRO, i soldi non ancora percepiti dal mercato come inflazionati, verrebbero utilizzati per ulteriori acquisizioni di beni reali con moneta falsa e solo in seguito arriverebbero all’economia reale con stipendi e pensioni dimezzati dall’inflazione.
E’ proprio quello che cercano di fare ma non ci riescono.

kry
Scritto il 3 Luglio 2014 at 16:09

idleproc@finanza,

Penso che le banche centrali abbiano sempre lottato per contenere l’inflazione ( anche falsificando i dati ) per garantire un ritorno certo del 6/7% ai poteri forti i quali non contenti concedevano prestiti drogando di fatto l’economia reale procurandosi ulteriori ritorni. Non si può avere tutto, sia l’uno che l’altro e prima o poi i nodi vengono al pettine.

idleproc
Scritto il 3 Luglio 2014 at 16:48

Ciò che intendevo sottolineare è che la scelta “monetaria” è sempre contingente ed è una scelta che opera sulla redistribuzione dei redditi oltre ad avere implicazioni geopolitiche e che non è una scelta “neutrale”. Dipende a chi vanno i soldi. Sempre nella stessa direzione.
Concordo sul credito e sul suo ruolo nella “stampa” e conseguenze macroeconomiche, è stato il protagonista negli ultimi decenni.

quesalid
Scritto il 3 Luglio 2014 at 17:18

QUELLO CHE SI CHIEDE ALL’ARGENTINA

http://fardiconto.wordpress.com/2014/07/03/quel-che-si-chiede-allargentina/

kry
Scritto il 3 Luglio 2014 at 18:30

TELEMACO E TELETENGO…..E NON TELEMOLLO PIU’.

kry
Scritto il 3 Luglio 2014 at 18:35

TELELECCO il nuovo programma politico sul cANALE di stato.

dorf001
Scritto il 3 Luglio 2014 at 20:36

ciao GLARE. il tuo commento delle 10,37 lo condivido in toto.

Si Dorf hai ragione, sono speculazioni per morti di fame (ma io purtroppo lo sono, non ho più liquidità!) e come tu sai non mi assumono.
Ma questo è il tempo di speculare nel mercato azionario..perchè la verità è questa..a fronte di bassissimi interessi sui titoli di stato, chi vuole investire si riversa sul mercato azionario..con conseguente creazione del grosso della bolla nel giro di 6-9 mesi. (CHI LEGGE QUESTO BLOG ORA SA COME SI DEVE COMPORTARE)

ma lasciami sperare di uscire da questo euro di merda al più presto. altrimenti moriamo subito.

era una battuta quando ha detto speculazione da morti di fame. non si era capito? vuol dire da pochi soldi, pensando alle banche quanto rubano.

solo il vecchio pensionato avido se l’è presa. ma è ovvio. uno che ha al posto del cuore un portafoglio, cosa ti puoi aspettare? un aiuto? quello ti ammazza x 10 euro. x carità..

idleproc@finanza,

il tuo commento delle 15, 14 è perfetto. è cosi’.

pensa che un tizio in europa, mi sfugge il nome, un politico straniero ha detto più o meno cosi’ , non è rutte credo : se fosse vero che fare come KEYNES cioè stampare denaro a manetta fosse giusto, allora or ora dovremmo avere la disoccupazione a zero!!!

ma a questo prial nessuno ha detto, chee la BCE si ha stampato a manetta miliardi e miliardi, ben 3000, ma cazzo gli ha dati solo alle banche falllite. tedesche e francesi. e non ha dato un centesimo ai popoli europei. pirlone!!!!!!!!!!!!!!

se il draghetto ladrone e falso stampasse anche solo 500 miliardi e li desse ai popoli europei, hai voglia!!!! ne vedresti di ripresa. non saremmo certo in questa situazione dramatica.

e queste parole ve le ho dette 100 volte. non sono mie. da di un compagno di scuola di draghi. cioè parlo di NINO GALLONI. quello si’ un uomo vero e onesto.

il denaro va stampato e dato al popolo. punto. le banche devono morire, fallire. si assumano le loro responsabilità hanno fallito totalmente sti banchieri buoni a nulla. impiccarli tutti al palo più alto.

ILDEPROC spero tu abbia studiato al vecchia teoria, eccezionale di GIACINTO AURITI.

inutile che perdiate anni e anni a girarci attorno. quello bisogna fare. e basta.

bisogna che capiate la Teoria del Valore Indotto. scoperta da AURITI.

video 1) : http://www.youtube.com/watch?v=NQ9q2s2nEGk 90 secondi

video 2) : http://www.youtube.com/watch?v=mM4D3p6xWBY 8 minuti, questo è la parte 1 di 4

DORF

veleno50
Scritto il 3 Luglio 2014 at 22:20

Pensionato avido etc etc ,quello ti ammazza x 10 euro.x carità .. ho impressione che non hai capito nulla del sottoscritto.comunque per farla breve ci siamo già scontrati mi hai suggerito di non disturbarti cerca di essere coerente.per quanto riguarda la tua situazione te l’ho già detto sono dispiaciuto altro non so che dirti. notte

dorf001
Scritto il 4 Luglio 2014 at 00:44

mi fa piacere capitano che tu parli di storia. e mi dai lo spunto x parlare di storia economica italiana. esattamente la scula napoletana di economia. siamo nel 1750. e come dici tu, chi non impara nulla dal suo passato è destinato a riviverlo.

in italia abbiamo avuto dei geni. da nord a sud. nomi tipo GENOVESI, FILANGERI, VICO, non dimenticando ARISTOTELE, PLATONE, TOMMASO, MACHIAVELLI, andanso su su in scozia fino a SMITH e FERGUSON.

Genovesi era un genio. parlava del bene comune. le virtu civili e la pubblica felicità. il civile commercio. gli interessi e il bene comune. la felicità realzionale. la socialità e la reciprocità. addirittura oltre la felicità : la felicità degli altri. e Adam Smith scozzese, era in contatto cogli italiani, in primis Genovesi. ricordatevi la teoria dei sentimenti morali. adamo era un sociologo, no economista ok? 250 anni fa erano avanti anni luce su di noi, poveri omuncoli del 2014. con tuta la nostra tecnologia eppure siamo ritornati ai tempi delle caverne. di una ignoranza abissale. dovremmo andare avanti, no indietro. o sbaglio?

diceva Genovesi : fatigate per il vostro interesse; niuno uomo potrebbe operare altrimenti, che per la sua felicità; sarebbe un uomo meno uomo: ma non vogliate fare l’altrui miseria; e se potete, e quando potete, studiatevi di far gli altri felici. Quanto più si opera per interesse, tanto più, purchè non si sia pazzi, si debb’esser virtuosi. E’ legge dell’universo che non si può far la nostra felicità senza far quella degli altri.

diceva : per questo il fare la propria felicità non significa impoverire gli altri (l’altrui miseria), ma arricchirli e quindi fare la loro felicità, arricchirsi insieme.

e cita pure DANTE. andiamo avanti. “L’utile, quella gran molla delle azioni umane, ed il ben essere a cui ognuno aspira, faran sempre correre gli uomini là ove l’utile ed il ben essere viemmeglio e più facilmente s’incontrano”. e qualche riga dopo aggiunge la necessità dell’educazione, in modo “che ciascuno resti persuaso, che per rinvenire il proprio bene bisogna cercarlo nel procurare quello dè suoi simili”.

qualche anno dopo, nel 1792 affermava che la legge evangelica “ama il prossimo tuo come te stesso” è la via maestra per rendere gli uomini felici, e ribadisce che sebbene la natura abbia impresso in noi l’imperativo di essere felici, ancor più è vero è che non si può raggiungere la propria felicità senza “far quella degli altri”.

nello stesso anno, ma in scozia, Adam Ferguson, sempre nel solco della tradizione umanista e civile, scriveva : “chi desidera il bene altrui scopre che la felicità degli altri è la fonte più generosa per la propria felicità”. 1792

tutto ciò a conferma di come il paradosso di GENOVESI, non restò una isolata affermazione contenuta in una lettera privata, ma era un sentire comune di una corrente della modernità che cercò di innestare il nuovo sull’albero secolare umanistico e cristiano.

e ce ne sarebbe molto altro da scrivere.

il libro è : l’economia la felicità e gli altri. di Luigino Bruni. otttimo libro.

torniamo a studiare questi personaggi notevoli. che erano avanti a noi di secoli. un nome per tutti, moderno, che ha ripreso tutti questi concetti è Amartya Sen.
studiate.

DORF

capitan_harlok
Scritto il 4 Luglio 2014 at 08:45

idleproc@finanza:
Ciò che intendevo sottolineare è che la scelta “monetaria” è sempre contingente ed è una scelta che opera sulla redistribuzione dei redditi oltre ad avere implicazioni geopolitiche e che non è una scelta “neutrale”. Dipende a chi vanno i soldi. Sempre nella stessa direzione.
Concordo sul credito e sul suo ruolo nella “stampa” e conseguenze macroeconomiche, è stato il protagonista negli ultimi decenni.

Scusa cosa intendi per “REDISTRIBUZIONE” dei redditi , a chi vanno redistribuiti ai soliti noti , non certamente a classi inferiori per far ripartire l’economia reale

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