POLONIA: L’EURO PUO’ ATTENDERE!

Scritto il alle 14:00 da icebergfinanza

Abbiamo già visto attraverso il Gattopardo che “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”

Anche le opinioni cambiano, ma devono dare l’impressione di girare intorno al problema, non è possibile trasformarsi e cambiare per rimanere come si è.

In fondo il trasformismo é l’anima stessa della conservazione.

Ebbene nel fine settimana il solito Zingales… ” Anche grazie alla valuta nazionale, la Polonia ha evitato le ripercussioni più negative della crisi dell’eurozona.” EUROPA O NO

Per forza che la Polonia non ha alcuna fretta di entrare in Europa, ha già capito l’antifona.

Insomma in sintesi continuiamo a scoprire dalle parole di Zingales che grazie al fatto che una nazione ha la sua sovranità valutaria, le ripercussioni più negative della crisi dell’eurozona sono relative.

Ma allora perchè dichiarare che  Tokyo sembra Atene o meglio ancora che entro tre anni ovvero entro novembre 2015 il Giappone farà la stessa fine della Grecia?

Non ha forse il Giappone una sua moneta nazionale con una banca centrale che monetizza quotidianamente il debito.

Ma la perla gattopardiana la trovate qui  Se Londra esce dal Continente

L’ironia è che gli inglesi vedono il rapporto tra stato nazione e guerre in modo capovolto rispetto al resto d’Europa. L’ideologia europeista prevalente nel Continente ritiene che lo stato nazione sia la radice da estirpare di un male che ha prodotto due guerre mondiali. Gli inglesi, invece, vedono nello Stato nazionale la difesa contro pericolose ideologie internazionaliste che hanno devastato l’Europa per più di due secoli: dal giacobinismo al comunismo, passando per il nazismo.

(…) A dividere la Gran Bretagna dall’Europa non c’è solo il Canale della Manica, ma quasi 500 anni di storia. A ricordarlo è stato il marchese di Salisbury. Quando Enrico VIII voleva rompere con Roma (e appropriarsi delle terre della Chiesa cattolica), i principali consiglieri erano contrari, preoccupati dalle conseguenze che questa decisione poteva avere sul futuro della nazione. Enrico VIII procedette comunque. Separandosi da Roma tagliò i legami del suo Paese con il Continente, spostando il centro di interesse dell’Inghilterra verso il resto del mondo. Fu una scelta fortunata. Da lì nacque l’espansione commerciale prima e coloniale poi. A quella decisione si deve la nascita dell’Impero Inglese. Difficile non vedere le analogie con il presente. Bruxelles è la nuova Roma, da cui la Gran Bretagna si sente oppressa. Il richiamo del mondo anglofono (Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Hong Kong, Singapore, ed India) è forte, soprattutto in un momento in cui il Continente stenta a riprendersi economicamente, mentre i “cugini” anglofoni sono in espansione…

Sono in espansione,…chissà perchè, solita storia una valuta nazionale e una banca centrale che monetizza il debito!

Fallirà anche l’inghilterra entro tre anni come la Grecia?

Non so Voi, ma francamente io faccio fatica a comprendere uno come Zingales, il gioco della tre carte rende bene l’idea, il gioco con il quale riesce a confondere le idee.

Euro si o euro no, in fondo non lo sa neanche lui, o forse chissà,  non è possibile trasformarsi e cambiare per rimanere come si è.

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15 commenti Commenta
giobbe8871
Scritto il 23 Giugno 2014 at 15:35

ho letto su ZH che politici polacchi non considerano utile x interessi polacchi l’la Santa Alleanza con US.
meglio Santa Madre Russia allora? :mrgreen:
gas russo ehh ?
meglio uno zloty debole vs euro, così gli Alemanni nel fine settimana vanno nella ex Prussia Orientale, oggi Polonia?

e i missili NATO allora non si possono mettere in terra polacca? :mrgreen: 😈

giobbe8871
Scritto il 23 Giugno 2014 at 15:36

ora Zingales lo faranno Presidente Repubblica italiana, al posto di Napolitano….

giobbe8871
Scritto il 23 Giugno 2014 at 15:42

FORSE UN ALTRO INCIDENTE come quello del 10 aprile 2010 allora ?

http://it.wikipedia.org/wiki/Incidente_dell'aereo_presidenziale_polacco

giobbe8871
Scritto il 23 Giugno 2014 at 19:21

minkia…tutti quanti sotto l’ombrellone al mare, o a guardare il mondiale in Brasile

giobbe8871
Scritto il 23 Giugno 2014 at 19:23

oppure siete al seguito del mitico John Ludd ?
in Mongolia a scoprire terre con minerali rari o a pescare merluzzo in Norvegia ? :mrgreen: 😉

giobbe8871
Scritto il 23 Giugno 2014 at 19:27

io preferisco le siberiane ed italiane …ahhh

giobbe8871
Scritto il 23 Giugno 2014 at 19:29

agente23
Scritto il 23 Giugno 2014 at 20:05

gli inglesi amano il gioco pulito quando hanno carte vincenti altrimenti col bastiancontrarismo cercano di disorientarti. dobbiamo andare avanti verso una europa federale con inglesi o polacchi oppure senza(meglio).

giobbe8871
Scritto il 24 Giugno 2014 at 01:51

agente23@finanzaonline,

ho già prenotato un corso basilare di deustche x ottobre-novembre a Trento
il corso avanzato lo farò ad inizio 2015 a Bozen e la prossima estate sarò a Munchen come aiuto-cuoco 😯

agente23
Scritto il 24 Giugno 2014 at 09:06

giobbe8871@finanza,

ottimo: impara l’arte e mettila da parte…….poi l’estate a munchen non male!

glare
Scritto il 24 Giugno 2014 at 11:56

giobbe8871@finanza,

Giobbe studia il francese…ascolta me..oppure il cinese!.
a questi ritmi la Germania si sfascia come tutta l’Europa in 3 anni, mentre queste lingue :
– Inglese,
– Francese
– Cinese
sono parlate in tutto il mondo Asiatico e Orientale , il Tedesco sarà una lingua morta come L’ITALIANO.

Io parlo abbastanza bene l’inglese e ora sto iniziando a studiare il Francese..

http://www.projects-abroad.it/ guarda tu stesso,
metà di queste nazioni sono in via di sviluppo e fra 10 anni saranno i paesi emergenti.
tra questi manca solo il Kazakistan e l’Azerbaijan

Guarda le lingue che si richiedono.

agente23
Scritto il 24 Giugno 2014 at 12:53

si i mercati sono importanti ma lo sono di più le genti le culture i valori. fra dieci anni di quei paesi si e no il 20% avrà mantenuto le aspettative. mentre la germania sarà ancora esempio. alla faccia di quei sapientoni che non fanno altro che fare del criticismo

gnutim
Scritto il 24 Giugno 2014 at 13:42

gli inglesi sono famosi per tenere sempre un piede in una staffa e uno nell’altra:

europa si ma senza euro, america si ma il mio petrolio me lo tengo io, russia si ma brutti e cattivi, basta colonialismo però i vincoli commerciali del commonwealth non si toccano.

Sti qua sono furbi come non mai. Oggi accordo con la crande cermani, ma domani si può fare con la francia…. e via discorrendo

agente23
Scritto il 24 Giugno 2014 at 16:12

gnutim@finanza,

proprio così,massimo rispetto ma che stiano per conto loro.

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